Infortuni sul lavoro L'analisi del fenomeno, le esperienze aziendali, il fattore umano e la sicurezza macchine - Associazione Industriale ...
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Infortuni sul lavoro L’analisi del fenomeno, le esperienze aziendali, il fattore umano e la sicurezza macchine Associazione Industriale Bresciana, 4 luglio 2019 La mano dal punto di vista medico: gravità e tipologia delle ferite, assenze prolungate, brevi cenni alle patologie. Dott. Pieromano Corti Dott. Daniele Torri
LA MANO L’uomo possiede una mano straordinariamente complessa e un cervello altamente qualificato per comandarla. Senza la mano le più raffinate creazioni della mente umana sarebbero solo meri concetti teorici. La mano è il punto focale dell’interazione degli esseri umani con l’ambiente; è lo strumento utilizzato per sferrare un colpo da «knockout» così come per eseguire complessi interventi di microchirurgia. La mano è un organo di tale complessità che molte persone hanno dedicato l’intera esistenza allo studio e alla cura delle malattie della mano.
FILOGENESI (è il processo evolutivo degli organismi animali dalla loro comparsa sulla terra a oggi) DELLA MANO Durante il periodo triassico (circa 250 milioni di anni fa) l’iguana, un erbivoro ornitico, presenta una mano pentadattile.
Rappresentazione delle diverse evoluzioni dell’arto superiore dei mammiferi, da Seymouria (uno dei primi animali che si sono adattati alla vita terrestre, simile ai rettili) all’uomo
Rappresentazione schematica delle mani dei primati nell’ordine filogenetico dai primi esemplari all’uomo
Miglioramento qualitativo della struttura della mano negli ominidi (da Zinjanthrope all’uomo moderno) con conseguente miglioramento delle abilità manuali e cerebrali
TIPOLOGIE DI PRENSIONE CON LA MANO Circa il 45 % del lavoro svolto dalla mano utilizza la prensione «a piena mano» Caso A : prensione «a mano piena» Caso E : prensione a mano piena «ad uncino»
TIPOLOGIE DI PRENSIONE CON LA MANO Un altro 45 % della funzione della mano utilizza la prensione «a pinza» CASO B : prensione a pinza CASO D : prensione «a mandrino» (chuck pinch)
Si tratta di una saldatura a stagno che serve per cablare/connettere l’elemento sensibile (estensimetro) alla parte elettronica che amplifica il segnale.
ANATOMIA DELLA MANO - «organo» estremamente complesso - relativa «fragilità» delle sue varie componenti
CONTUSIONI Lesioni traumatiche – senza lacerazione dell’epidermide – con lacerazione di capillari e conseguente formazione di ecchimosi o ematoma
FERITA LACERO-CONTUSE Taglio o lacerazione della cute e dei tessuti sottostanti, talora con margini irregolari sottili e sfrangiati, prodotta da corpo contundente o penetrante. LESIONI TENDINEE : la ferita l.c. è di tale profondità che determina una «sezione» di un tendine estensore o flessore
FRATTURE il trauma che ha subito la mano è stato di tale intensità da determinare un’interruzione della continuità dell’osso Possono essere : - composta (frammenti ossei allineati) - scomposta - comminuta - esposta
USTIONI Lesioni della cute e/o dei tessuti profondi determinate dal contatto con corpi a temperatura elevata o dall’azione di agenti fisici o chimici (scariche elettriche, sostanze caustiche, ecc.) Possono essere di 1° (eritema), 2° (vescicole) e 3° grado (necrosi)
CASO 1 : operaio di anni 41 addetto taglio billette c/o magazzino automatico area presse/trafile (anzianità lavorativa 16 anni) AZIENDA DEL SETTORE METALLURGICO DIAGNOSI INIZIALE : ferita l.c. base II dito mano dx DIAGNOSI FINALE : ferita l.c. base II dito mano dx con lesione del fascio vascolo-nervoso PROGNOSI INIZIALE ; 20 gg DURATA TOTALE INABILITA’ TEMPORANEA : 4 mesi 18 gg
DINAMICA DELL’INFORTUNIO Durante la fase di evacuazione degli spezzoni di barre, uno di questi si disallineava; al fine di «pareggiarlo», una volta fermato l’impianto, decideva di movimentare lo spezzone manualmente; appoggiando la mano sull’estremità dello spezzone, si procurava una ferita da taglio al 2° dito della mano dx
CASO 2 : operaio di anni 27 addetto manutenzione meccanica c/o acciaieria (anzianità lavorativa 1 anno) AZIENDA DEL SETTORE SIDERURGICO DIAGNOSI INIZIALE : frattura esposta falange ungueale con avulsione ungueale 1° dito mano sx DIAGNOSI FINALE : trauma da schiacciamento 1° dito mano sx con avulsione ungueale e frattura esposta P2 PROGNOSI INIZIALE ; 30 gg DURATA TOTALE INABILITA’ TEMPORANEA : 3 mesi 20 gg + 2 mesi 25 gg (sottoposto a osteotomia correttiva con fili di K + onicectomia parziale e plastica ungueale)
DINAMICA DELL’INFORTUNIO Nell’intento di liberare la catena di un cassone bloccata dal bilancino del cassone stesso, si procurava un trauma da schiacciamento al dito pollice della mano sx (restato bloccato tra il bilancino e l cassone)
CASO 3 : operaio di anni 48 addetto finitura c/o azienda metalmeccanica (anzianità lavorativa 5 anni) SINTOMI : tumefazione pulsante mano dx + parestesie mano dx da circa 2 mesi DIAGNOSI INIZIALE : aneurisma del tronco interdigitale comune tra IV e V dito all’emergenza dell’arteria ulnare del dm di 1.5 cm con stratificazione trombotica INTERVENTO : asportazione dell’aneurisma con sostituzione mediante innesto venoso
POSSIBILE CAUSA LAVORATIVA ? • - utilizzo continuo di strumenti vibranti (smerigliatrice) ? • - microtraumi ripetuti ? • - trauma unico sul lato palmare della mano ? denuncia di M.P. (11/05/2006) riconoscimento invalidità INAIL : 8 % (dopo «collegiale» INAIL- INPS)
Operazione di «finitura» con l’utilizzo di smerigliatrice
SI PUO’ LAVORARE SENZA MANI ?
RINGRAZIO PER L’ATTENZIONE
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