25 febbraio 2019 Cinzia Spingola - "f.besta" treviso
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I diritti umani hanno sempre molti nemici: i regimi autoritari, i governi, i gruppi violenti, in generale gli impulsi aggressivi e la brama di potere degli esseri umani, per questo motivo la loro affermazione è sempre a rischio. [I] Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione. Le forze che si oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari, strutture governative soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la violenza contro persone innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e la volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture e quei gruppi. Contro tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce.
Qualcuno sostiene che i diritti umani sono «diritti naturali», ossia connaturati all’uomo. Invece, contro questa tesi, il biologo francese Jean Hamburger ritiene che i diritti umani siano una conquista dell’io sociale sull’io biologico, che è portato ad aggredire l’altro e a prevaricarlo per sopravvivere. L’io biologico nutre sentimenti di amore e protezione soltanto per i propri consanguinei; soltanto l’homo societatis sa limitare i propri impulsi e a rispettare l’altro. [II] Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere chiaro in mente che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean Hamburger, niente è più falso dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono «diritti naturali», ossia coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. In realtà, egli ha notato, l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare l’altro, a prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e dell’amore per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo, l’ingiustizia di cui la natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se «l’uomo naturale» nutre sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere la ristretta cerchia dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger, sono una vittoria dell’io sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri impulsi, di rispettare l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge naturale della vita, è al contrario ribellione contro la legge naturale». In rosso la contro-tesi
Cassese condivide la tesi di Hamburger, perciò ritiene che si debba vigilare affinché non prevalga l’io biologico sull’io sociale, ossia che la natura non soverchi la cultura. [III] Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre termine alla tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io biologico non prevalga sull’io sociale.
Dalle tesi di Cassese (suffragata dall’autorevole sostegno di Hamburger) consegue che la tutela dei diritti umani è sempre precaria e necessita di tempi superiori a quelli delle singole esistenze . Anzi, la tutela internazionale dei diritti umani è come i fenomeni naturali che si producono impercettibilmente in un arco di tempo lunghissimo. Al contrario dei fenomeni naturali, però, i diritti umani hanno bisogno del sostegno di tanti: individui, Stati e organizzazioni umanitarie non governative; il loro cammino, inoltre, non è lineare né progressivo, ma interrotto continuamente da dietrofront, imbarbarimenti e stasi. Come ha scritto Mandela, ogni vittoria nel campo dei diritti umani è parziale, relativa e sempre in salita. [IV] Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si consegue né in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La tutela internazionale dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente, in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un processo che non è lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti, ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà, ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver scalato una grande collina ho trovato che vi sono ancora molte più colline da scalare».
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti I diritti umani hanno sempre molti nemici: i regimi autoritari, i governi, i gruppi violenti, in generale gli impulsi aggressivi e la brama di potere degli esseri umani, per questo motivo la loro affermazione è sempre a rischio. Qualcuno sostiene che i diritti umani sono «diritti naturali», ossia connaturati all’uomo. Invece, contro questa tesi, il biologo francese Jean Hamburger ritiene che i diritti umani siano una conquista dell’io sociale sull’io biologico, che è portato per natura ad aggredire l’altro e a prevaricarlo per sopravvivere. L’io biologico nutre sentimenti di amore e protezione soltanto per i propri consanguinei; soltanto l’homo societatis sa limitare i propri impulsi e rispettare l’altro. Cassese condivide la tesi di Hamburger, perciò sostiene che si debba vigilare affinché non prevalga l’io biologico sull’io sociale, ossia che la natura non soverchi la cultura. Dalle tesi di Cassese (suffragata dall’autorevole sostegno di Hamburger) consegue che la tutela dei diritti umani è sempre precaria e necessita di tempi superiori a quelli delle singole esistenze. Anzi, la tutela internazionale dei diritti umani è come i fenomeni naturali che si producono impercettibilmente in un arco di tempo lunghissimo. Al contrario dei fenomeni naturali, però, i diritti umani hanno bisogno del sostegno di tanti: individui, Stati e organizzazioni umanitarie non governative; il loro cammino, inoltre, non è lineare né progressivo, ma interrotto continuamente da dietrofront, imbarbarimenti e stasi. Come ha scritto Mandela, ogni vittoria nel campo dei diritti umani è parziale, relativa e sempre in salita.
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti La realizzazione dei diritti umani è continuamente messa in discussione da una serie di agenti esterni: regimi autoritari, gruppi sovversivi e altre organizzazioni manifestano gli impulsi più aggressivi della natura umana, impedendo che tali diritti siano rispettati. La situazione non si può risolvere se non partendo dall’assunto che i diritti umani sono una delle più grandi conquiste mai realizzate dall’homo societatis sull’homo biologicus. Non si tratta, come molti erroneamente pensano, di diritti “connaturati” all’uomo, ossia parte integrante della sua natura: in verità, come ha notato il biologo francese Jean Hamburger, l’uomo naturale è violento e aggressivo, portato per sua natura a soverchiare l’altro. Nutre affetto ed amore solo per una ristretta cerchia di consanguinei. Con la conquista dei diritti umani, l’uomo sociale vince sull’uomo biologico imponendogli di limitare i propri impulsi e rispettare i simili. È comunque un equilibrio instabile, e bisogna essere sempre vigili affinché l’io biologico non torni a predominare sull’io sociale. In conseguenza di ciò, la protezione dei diritti umani non si può perseguire in un arco di tempo breve, ma si produce impercettibilmente nel corso delle generazioni. Si tratta di processi lunghissimi non lineari, ma spezzati da cadute, ristagni e imbarbarimenti. Tesi: La protezione dei diritti umani non si consegue né in un giorno né in un anno perché per sua natura l’uomo tende a voler prevaricare sull’altro. Comprensione e analisi
2. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala. I diritti umani sono «diritti naturali», ossia coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. Comprensione e analisi
3. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean Hamburger? La citazione di Hamburger recita: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge naturale della vita, è al contrario ribellione contro la legge naturale». Si tratta quindi di una delle argomentazioni che Cassese espone a sostegno della sua tesi, alla quale conferisce validità scientifica grazie agli studi del biologo francese. Comprensione e analisi
4. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti umani e i fenomeni naturali impercettibili. I danni provocati da fenomeni naturali come glaciazioni e mutamenti climatici non si misurano nell’immediato, ma si manifestano solo a lungo termine, sommando una serie di impercettibili cambiamenti che si sono verificati nel corso del tempo. Allo stesso modo, i traguardi raggiunti in fatto di tutela dei diritti umani sono quantificabili solo nell’arco di generazioni. Alla loro realizzazione contribuiscono infatti una serie di piccole conquiste, che si verificano sotto i nostri occhi quotidianamente ma che sono talmente piccole da risultare quasi invisibili. Solo sommandole si può avere un’idea chiara di ciò che si è fatto. Comprensione e analisi
5. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore? Il testo si chiude con la citazione di Mandela, protagonista della sconfitta dell'apartheid e premio Nobel per la pace nel 1993, «dopo aver scalato una grande collina ho trovato che vi sono ancora molte più colline da scalare». Ciò vuol dire che la strada per la piena realizzazione dei diritti umani è molto lunga, e una volta raggiunto un obiettivo importante ci si renderà conto che ne esistono ancora tanti altri da perseguire e, soprattutto, che non ci si può fermare. Comprensione e analisi
Produzione: 2 esempi Esprimi il tuo giudizio in • https://www.scuolazoo.com/maturita/prim merito all’attualità della a-prova-maturita/maturita-2019-testo- argomentativo-diritti-umani-simulazioni- violazione dei diritti Esempio 1 prima-prova-traccia-svolta/ umani, recentemente • * Paragrafazione con titoli (non ribadita da gravissimi richiesti) fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e • https://www.skuola.net/maturita/Sim ulazioni-esame/prima-prova- coeso, che puoi, se lo Esempio 2 simulazione-tipologia-b.html ritieni utile, suddividere • Testo continuo con paragrafazione in paragrafi. non evidenziata
Una esercitazione d’aula Scegliere una produzione svolta, anche una di quelle qui proposte, tratte dai blog certamente consultati dagli studenti, correggerla e valutarla insieme, anche per far capire loro che non tutto quello che sta in rete è, automaticamente, meglio di ciò che potrebbero pensare e scrivere da soli.
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