II INDAGINE NAZIONALE SUL MALTRATTAMENTO DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI IN ITALIA - RISULTATI E PROSPETTIVE
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II INDAGINE NAZIONALE SUL MALTRATTAMENTO DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI IN ITALIA RISULTATI E PROSPETTIVE I
II INDAGINE NAZIONALE SUL MALTRATTAMENTO DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI IN ITALIA RISULTATI E PROSPETTIVE Supervisione della ricerca Luca Martinelli, Ufficio Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Coordinamento tecnico - operativo Federica Giannotta - Fondazione Terre des Hommes Italia Gloria Soavi - CISMAI Coordinamento scientifico Gloria Soavi - CISMAI Rocco Briganti - CISMAI Federica Giannotta - Fondazione Terre des Hommes Italia Staff ricerca Alessandra Crippa - Fondazione Terre des Hommes Italia/CISMAI Monica Patrizio - Fondazione Terre des Hommes Italia/CISMAI Si ringraziano per il contributo Claudia De Vitiis, ISTAT ANCI Grafica e impaginazione Marco Binelli Copyright ©Autorità Garante per l’Infanzia e l’ Adolescenza – CISMAI – Fondazione Terre des Hommes Italia, 2021
Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Sommario CISMAI Fondazione Terre des Hommes Italia Onlus sommario PREMESSE2 GLOSSARIO3 Capitolo 1 L’IMPORTANZA DI CONOSCERE LE DIMENSIONI DEL MALTRATTAMENTO IN ITALIA 6 1.1 / La promozione di un sistema permanente di monitoraggio della violenza sui bambini: il percorso dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza 6 1.2 / Il ruolo del CISMAI e di Terre des Hommes nel promuovere un sistema di monitoraggio in Italia 9 1.3 / Il monitoraggio quale strumento fondamentale per il contrasto del maltrattamento sui bambini 11 1.4 / Monitoraggio del maltrattamento: la situazione italiana 12 1.5 / Analisi comparativa sulla rilevanza del maltrattamento a livello internazionale 14 Capitolo 2 METODOLOGIA DELL’INDAGINE E SIGNIFICATIVITÀ DEI DATI 16 2.1 / Il piano campionario 17 2.2 / La rilevazione sul campo 19 Capitolo 3 I RISULTATI DELL’INDAGINE20 3.1 / I minorenni presi in carico dai Servizi Sociali in Italia 20 3.2 / Minorenni in carico per maltrattamento 22 3.3 / Motivazione della presa in carico e tipologia di maltrattamento 24 3.4 / Nuovi aspetti esplorati 26 3.5 / Gli interventi attivati dai Comuni per i minorenni maltrattati 28 117 COMUNI ALLO SPECCHIO DAL 2013 AL 2018 IN ITALIA IL PRIMO ESEMPIO DI MONITORAGGIO SUL MALTRATTAMENTO ALL’INFANZIA 29 Capitolo 4 CONCLUSIONI32 Capitolo 5 RACCOMANDAZIONI36 Appendice NOTA METODOLOGICA 38 A / Il piano campionario 38 B / Le fasi di rilevazione 41 C / La scheda di rilevazione 43 D / Tabelle 44 Indice dei grafici e delle tabelle 48 Bibliografia49 1
II INDAG I N E N AZ I O N AL E SU L MA LTRATTA ME N TO Premessa D E I B A M B I N I E D EG L I A D OL E SC E N TI IN ITA L IA premesse Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza La violenza è un fenomeno grave e complesso per genesi, tragicità, risposte necessarie e per difficoltà di rilevazione. Prevenire e contrastare il maltrattamento rappresentano un preciso dovere dettato da una serie di norme della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Agli Stati, infatti, spetta di adottare ogni misura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa per tutelare i minorenni da ogni forma di violenza, di oltrag- gio, di brutalità fisiche o mentali, di abbandono o negligenza, di maltrattamento o sfruttamento, compresa la violenza sessuale. Tutela e preven- zione sono un mandato di primaria importanza per gli attori istituzionali. Allo stesso modo la Convenzione chiede l’adozio- ne di ogni provvedimento necessario ad agevola- re il riadattamento fisico e psicologico, nonché il reinserimento sociale di ogni minorenne. Nel 2015 l’Autorità Garante ha promosso uno studio realizzato CISMAI e Terre des Hommes che aveva bisogno di essere aggiornato rispetto all’evolversi della società e al cambiamento delle condizioni sociali ed economiche. L’Autorità Garante nel 2018, ha quindi incaricato le stesse organizzazioni di provvedere alla “II Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia”. 2
Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Premessa CISMAI Fondazione Terre des Hommes Italia Onlus Donatella Vergari Giovanni Visci Presidente Fondazione Terre des Hommes Italia Presidente CISMAI Questa Indagine e il lavoro, che ne è alla base, rappresentano per Terre des Hommes e CISMAI un traguardo importante nel quadro della prevenzione della violenza sulle bambine e i bambini nel nostro Paese ed è una testimonianza concreta del grande impegno delle nostre Organiz- zazioni nel promuovere la costruzione di un sistema istituzionale di risposta al fenomeno del maltrattamento all’infanzia. Ringraziamo quindi l’Autorità Garante per l’Infanzia e Adolescenza per aver confermato un’at- tenzione istituzionale al tema, adottando un approccio scientifico e strumenti rigorosi. La letteratura scientifica internazionale, del resto, sottolinea costantemente la necessità di conoscere in modo affidabile e costante l’incidenza e la prevalenza del maltrattamento e dell’a- buso all’infanzia e all’adolescenza come condizione indispensabile per definirne la rilevanza e valutare l’efficacia delle politiche e delle prassi messe in campo per contrastarlo, nonché le modalità per adeguarle alla evoluzione della società e dei suoi comportamenti. La prima inchiesta sul tema da noi pubblicata nel 2015 e relativa ai dati del 2013, ha ricevuto molti consensi dai livelli istituzionali nazionali ed internazionali, a conferma di quanto questa esigenza fosse sentita e da lungo tempo raccomandata ed è stata la ragione per cui, ancora una volta, CISMAI e Terre des Hommes hanno voluto riproporre un doveroso aggiornamento di dati con questa II Indagine Nazionale sul Maltrattamento e l’abuso all’Infanzia e all’adolescenza. Siamo consapevoli che questo lavoro non sarebbe stato possibile senza l’aiuto prezioso delle centinaia di Comuni che ci hanno supportato nel realizzarlo e a loro va il nostro grande ringra- ziamento e apprezzamento per essersi resi disponibili a fornire i dati richiesti, faticando non poco nel reperimento di informazioni spesso non codificate in modo facilmente fruibile. La loro partecipazione è stata una conferma importante di come l’Indagine sia stata riconosciuta un progetto importante per il Paese. Questo Dossier è una seconda risposta alle sollecitazioni che vengono mosse all’Italia dall’Or- ganizzazione Mondiale della Sanità, dal Comitato ONU per i Diritti del Fanciullo, che sollecitano i Paesi come il nostro a dotarsi di meccanismi istituzionali di rilevazione scientifica dei dati sul maltrattamento all’infanzia, per permettere ai policy makers ed alle istituzioni di tracciare poli- tiche di prevenzione efficaci che possano avere un impatto positivo. Per queste ragioni il lavoro di Terre des Hommes e CISMAI non termina qui; questo Dossier costituisce una proposta concreta ed efficace affinché anche il nostro Paese possa adottare politiche efficaci contro la violenza in danno di bambini e bambine a cominciare dalla messa in atto di adeguati strumenti conoscitivi. 3
II INDAG I N E N AZ I O N AL E SU L MA LTRATTA ME N TO Comuni campione rispondenti all’indagine D E I B A M B I N I E D EG L I A D OL E SC E N TI IN ITA L IA INFOGRAFICA 1 COMUNI CAMPIONE RISPONDENTI ALL’INDAGINE Fonte: ISTAT In grassetto i Comuni rientranti nell’indagine del 2015 Acireale Casciana Terme Lari Ittiri Paulilatino Seregno Alba Caserta Ivrea Pavia Siena Albano Laziale Catania Jesolo Pesaro Soave Alessandria Cava de’ Tirreni La Spezia Pescara Sondrio Altamura Celano Laives Piacenza Soriano nel Cimino Ancona Celle Ligure Lavis Pignataro Maggiore Sorso Andria Cesate Lecce Polaveno Suzzara Anghiari Cesena Lecco Pomezia Taggia Anzio Chiaramonte Gulfi Leinì Pontedera Talmassons Arzago d’Adda Chiari Livorno Pordenone Taranto Arzano Chiavari Macerata Portalbera Tavagnacco Ascoli Piceno Chiusa di Pesio Magliano Sabina Porto San Giorgio Terrasini Barge Chiusano San Domenico Marsala Potenza Thiene Bari Chivasso Massa Prato Torino Barrafranca Collegno Massa Martana Premariacco Trana Bassano del Grappa Cordenons Massarosa Quarrata Trento Bergamo Cortina d’Ampezzo Matera Ragusa Tricase Bevagna Crotone Mazzarrone Ramacca Trieste Bitritto Cuneo Merano Ravenna Udine Bollate Cupramontana Messina Reana del Rojale Velletri Bologna Domegge di Cadore Mestrino Recco Venafro Bolzano Faenza Milano Reggello Verona Bonate sotto Ferrara Moncalieri Reggio Calabria Vigonovo Borghetto Lodigiano Filottrano Monfalcone Reggio Emilia Villaricca Boves Firenze Monselice Rignano sull’Arno Vittoria Brembate Fiumicino Monserrato Rimini Zagarolo Brescia Foggia Montefalco Rocca Priora Zanè Brindisi Forlì Monteu Roero Roccapiemonte Zola Predosa Buccinasco Frascati Montichiari Roccastrada Busseto Galbiate Montoro Roè Volciano Busto Arsizio Gallarate Monza Samarate Cagliari Gambettola Nanto San Benedetto del Tronto Caiazzo Garbagnate Milanese Nomi San Biagio Platani Calderara di Reno Garlate Olbia San Giorgio a Cremano Caltanissetta Gela Oristano San Giorgio Albanese Camaiore Genova Osimo San Miniato Caorle Giovinazzo Osnago San Vito al Tagliamento Capannoli Giugliano in Campania Padova Sansepolcro Capannori Grottammare Palazzolo sull’Oglio Santa Croce sull’Arno Capranica Imperia Palermo Sant’Elpidio a Mare Carmignano Isola del Liri Parabita Scandicci Casale sul Sile Isola di Capo Rizzuto Parma Senago 4
Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Glossario CISMAI Fondazione Terre des Hommes Italia Onlus GLOSSARIO ABUSO SESSUALE l’intelligenza, l’attenzione, la percezione e violenza/omicidio avviene nel suo campo Coinvolgimento di un minorenne in atti la memoria. percettivo), indirettamente (quando il/la sessuali, con o senza contatto fisico, a minorenne è o viene a conoscenza della cui il minorenne non può liberamente PATOLOGIA DELLE CURE2 violenza/omicidio), e/o percependone gli consentire in ragione dell’età e della Ci si riferisce a quelle condizioni in cui i effetti acuti e cronici, fisici e psicologici. preminenza dell’abusante; lo sfrutta- genitori o i caregiver “non provvedono La violenza assistita include l’assistere a mento sessuale di un bambino o di un adeguatamente ai bisogni, fisici e psichi- violenze di minorenni su altri minorenni adolescente; la prostituzione infantile; le ci, del bambino in rapporto al momento e/o su altri membri della famiglia e ad diverse forme di pedopornografia. evolutivo e all’età3” e che hanno come abbandoni e maltrattamenti ai danni di conseguenza un danno significativo per animali domestici e da allevamento. INCIDENZA la salute e lo sviluppo e/o un ritardo della Nuovi casi registrati entro un determina- crescita. Comprendono: PRESA IN CARICO DEL MINORENNE to arco temporale. →→ incuria/o trascuratezza, che si Processo attraverso il quale il Servi- configurano come comportamenti zio Sociale, a fronte di una domanda PREVALENZA omissivi di cura nei confronti del espressa o inespressa, progetta ed eroga Tutti i casi presenti all’interno di una bambino, sul piano fisico, cognitivo una o più prestazioni/interventi rivolti popolazione definita in un determinato o affettivo; al minorenne e alla sua famiglia, sulla momento o intervallo di tempo. →→ discuria, quando al bambino base della propria specifica competenza vengono fornite cure in modo istituzionale. MALTRATTAMENTO ALL’INFANZIA inadeguato rispetto al suo stadio di L’abuso, o maltrattamento all’infanzia, sviluppo; REGIONI PER è costituito da tutte le forme di maltrat- →→ ipercura, quando le cure sono ec- RIPARTIZIONE GEOGRAFICA tamento fisico e/o psicologico, di abuso cessive e inadeguate rispetto all’età Nord-ovest: Piemonte, Valle d’Aosta, sessuale, di trascuratezza o di trattamen- e a i bisogni. Liguria, Lombardia. to trascurante o ancora di sfruttamento Nord-est: Trentino-Alto Adige, Veneto, commerciale o di altro tipo, che hanno VIOLENZA ASSISTITA Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna come conseguenza un danno reale o Per violenza assistita intrafamiliare si Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio potenziale alla salute del bambino, alla intende l’esperire da parte della/del Sud e Isole: Abruzzo, Molise, Campa- sua sopravvivenza, al suo sviluppo o alla bambina/o e adolescente qualsiasi forma nia, Puglia, Basilicata, Calabria; Sicilia, sua dignità nel contesto di una relazione di maltrattamento compiuto attraverso Sardegna. di responsabilità, fiducia o potere1. atti di violenza fisica, verbale, psicologi- ca, sessuale, economica e atti persecutori CITTÀ METROPOLITANE MALTRATTAMENTO FISICO (c.d. stalking) su figure di riferimento o su Comune centro dell’area metropolitana Presenza di un danno fisico dovuto ad altre figure affettivamente significative, secondo la definizione ISTAT: Torino, Mi- aggressioni fisiche, maltrattamenti, puni- adulte o minorenni. Di particolare gravità lano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, zioni corporali o gravi attentati all’integri- è la condizione degli orfani denominati Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania e tà fisica e alla vita. speciali, vittime di violenza assistita da Cagliari. omicidio, omicidi plurimi, omicidio-suici- MALTRATTAMENTO PSICOLOGICO dio. Il/la bambino/a o l’adolescente può CINTURA METROPOLITANA Relazione emotiva caratterizzata da farne esperienza direttamente (quando la È costituita dai Comuni delle cinture ur- ripetute e continue pressioni psicologiche, bane definite sulla base dei sistemi locali 2 La definizione di patologia delle cure adotta- ricatti affettivi, indifferenza, rifiuto, deni- ta dall’indagine (riportata nella scheda di rileva- del lavoro. grazione e svalutazioni che danneggiano zione) riflette una suddivisione utilizzata in Italia o inibiscono lo sviluppo di competenze (Montecchi, 1998, S.I.N.P.I.A. (Società italiana neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza), cognitivo-emotive fondamentali quali Linee guida in tema di abuso sui minorenni, 2007) e risponde alle indicazioni dell’AGIA come chiarito 1 OMS, 2002, World Report on Violence and nel dossier. Health, Geneva 3 Montecchi, 1998 5
II INDAG I N E N AZ I O N AL E SU L MA LTRATTA ME N TO Capitolo 1 - L’importanza di conoscere le dimensioni del maltrattamento in Italia D E I B A M B I N I E D EG L I A D OL E SC E N TI IN ITA L IA capitolo 1 L’IMPORTANZA DI CONOSCERE LE DIMENSIONI DEL MALTRATTAMENTO IN ITALIA 1.1 / La promozione di un sistema permanente di monitoraggio della violenza sui bambini: il percorso dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza La violenza nei confronti di bambini e e gli interventi volti alla cura delle gravi proteggere e guidare una crescita armo- adolescenti costituisce una piaga sociale conseguenze che la violenza provoca sui niosa dei bambini e degli adolescenti. Ri- gravissima. soggetti in età evolutiva. conoscere che ciò avvenga nella società alla quale apparteniamo, nella comunità L’articolo 19 della Convenzione Onu sui L’Autorità Garante si è mossa sul binario locale e all’interno delle famiglie, come diritti dell’infanzia e dell’adolescenza tracciato dalle disposizioni della Con- purtroppo ci riportano le ricerche del (chiamata anche Convenzione di New venzione di New York sopra menzionate, settore, impone un processo di presa di York) stabilisce a tal proposito che gli anche in collaborazione con organismi coscienza difficile e doloroso. Stati parti devono adottare «ogni misura internazionali, rivolgendo la propria at- legislativa, amministrativa, sociale ed tività innanzitutto alla chiara definizione Tuttavia tale processo individuale e educativa per tutelare i bambini e i ragaz- della macro-categoria di violenza ai dan- collettivo è necessario e imposto dalla zi da ogni forma di violenza, di oltraggio ni dell’infanzia e sottolineando l’esigenza responsabilità di protezione e cura che o di brutalità fisiche o mentali, di abban- della rilevazione dei dati: contrastare gli adulti hanno il dovere di esercitare nei dono o di negligenza, di maltrattamenti efficacemente la violenza sull’infanzia confronti dei minorenni. Esso trova il suo o sfruttamento, compresa la violenza richiede in primo luogo l’emersione a punto di partenza nell’esatta identifi- sessuale». livello statistico da un punto di vista cazione e qualificazione del fenomeno quantitativo e qualitativo. della violenza all’infanzia: individuare Altri articoli della Convenzione specifica- un fenomeno per contrastarlo richiede, no ulteriormente il diritto alla protezione Riconoscere e classificare le forme di infatti, una sua nitida perimetrazione. da ogni forma di violenza (l’articolo 34 violenza Occorre cioè definire cosa si intenda per in materia di sfruttamento e violenza Si registra una grande difficoltà nel rico- violenza e quali tipi di violenza rientrino sessuale, l’articolo 35 in tema di tratta, gli noscere l’esistenza della violenza ai danni in tale macro-categoria, secondo una articoli 32 e 36 sullo sfruttamento econo- dell’infanzia, difficoltà che si riflette a tutti classificazione che deve essere quanto mico e altre forme di sfruttamento). i livelli: nella società nel suo complesso, più possibile condivisa nell’ottica di uni- nelle città e nei paesi, nelle scuole e nelle formare linguaggi e significati. Prevenzione e tutela, dunque, dovreb- singole famiglie. La reazione collettiva bero costituire il primo mandato per e individuale, legata a fattori culturali, A tal fine, l’Autorità Garante ha effettuato gli attori istituzionali. L’articolo 39 della educativi e relazionali, ampiamente uno studio sulle classificazioni più accre- Convenzione prevede che gli Stati parte documentata anche a livello scientifico, ditate e utilizzate a livello internazionale, adottino ogni provvedimento utile ad coincide sovente con un meccanismo tra cui quelle presenti nei numerosi agevolare il recupero fisico e psicologico di negazione e di minimizzazione del documenti dell’Organizzazione Mondiale e il reinserimento sociale di ogni mino- fenomeno. della Sanità che afferiscono al tema della renne vittima di negligenza, sfruttamento violenza all’infanzia. o maltrattamento. Recupero e reinse- Guardare alla violenza nei confronti dei rimento devono svolgersi in condizioni più piccoli costringe a riconoscere una Dallo studio è emerso che la distinzione atte a favorire la salute e il rispetto della realtà drammatica, così come impensa- fondamentale che attraversa tutti i docu- dignità della persona minorenne. Gli Stati bile è che essa sia posta in essere da chi menti è così articolata: devono quindi predisporre tutte le azioni avrebbe l’incarico e la responsabilità di 6
Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Capitolo 1 - L’importanza di conoscere le dimensioni del maltrattamento in Italia CISMAI Fondazione Terre des Hommes Italia Onlus I) violenza fisica; versi. In considerazione dell’importanza «contrastare efficacemente la violenza II) violenza psicologica (chiamata di una classificazione univoca e chiara, sull’infanzia richiede in primo luogo una talvolta, soprattutto in passato, facilmente fruibile sull’intero territorio sua emersione a livello statistico, da un affettiva o emotiva); italiano e coerente con le indicazioni punto di vista quantitativo e qualitativo». III) violenza sessuale; emerse in ambito internazionale, l’Autori- IV) trascuratezza. tà Garante ha ritenuto opportuno propor- In proposito, si registra l’enorme difficol- re alle istituzioni competenti una classifi- tà di rilevare un fenomeno che è ancora Più di recente, alle prime classificazioni cazione della violenza che tenga conto di per le sue caratteristiche in larga parte si è aggiunta quella della c.d. violen- tutti gli elementi enucleati. Distinguere in sommerso e sconosciuto nella sua entità za assistita, coerentemente con il suo modo uniforme le tipologie di violenza è complessiva. Manca, infatti, un sistema riconoscimento come forma di violenza, infatti utile per diversi motivi: visualizzare di monitoraggio della violenza all’in- successivo rispetto alle altre tipologie. cos’è la violenza all’infanzia in concreto; fanzia e all’adolescenza. In Italia sono Dallo studio condotto dall’Autorità permettere una raccolta di dati che offra presenti alcune banche dati che tentano Garante emerge che nei documenti una panoramica del fenomeno confron- di sopperire a tale lacuna che però si internazionali la violenza assistita viene tabile a livello internazionale; adottare focalizzano su aspetti specifici, afferenti alternativamente fatta rientrare all’inter- politiche preventive e di intervento mira- spesso all’amministrazione di competen- no della categoria della violenza psicolo- te sulle diverse tipologie di violenza in cui za, si avvalgono di fonti disomogenee e gica o considerata quale quinta categoria il fenomeno si sostanzia. difficilmente raffrontabili e non comuni- autonoma. cano tra loro. Dopo una disamina delle varie classifica- È evidente che dal tema della violenza zioni internazionali e nazionali, l’Auto- Un esempio di tali sistemi settoriali di all’infanzia esula quello della violenza tra rità Garante ha stabilito di utilizzare la rilevazione è la banca dati dell’Osserva- persone minorenni. Parlare di violenza e seguente classificazione: torio per il contrasto alla pedofilia e alla di maltrattamento ai danni delle persone I) maltrattamento fisico; pornografia minorile, che si concentra sui di minore età significa riferirsi agli epi- II) maltrattamento psicologico; dati relativi agli autori di reato (adulti), sodi perpetrati da persone adulte, nella III) violenza sessuale; con riferimento alle sole denunce e non maggioranza dei casi peraltro afferenti al IV) trascuratezza / patologia delle cure; anche alle condanne in via definitiva. circolo di fiducia del minorenne. Feno- V) violenza assistita. Al contrario sulle vittime minorenni vi è meni quali bullismo e cyberbullismo o molto poco. altre forme di violenza tra pari non rien- La trascuratezza viene quindi accorpata trano nel contesto esaminato in questo nella categoria più ampia della patologia Altro esempio è il Sistema informativo dossier e dunque escono dalla relativa delle cure, che comprende le varie forme nazionale sugli infortuni in ambienti di classificazione. di inadeguatezza dell’accudimento e civile abitazione dell’Istituto superiore delle cure nei confronti dei minorenni. della sanità (Siniaca), che rileva gli acces- Ulteriori forme di violenza culturalmen- si in pronto soccorso in alcuni ospedali te caratterizzate (mutilazioni genitali Strettamente connessa al tema di una di alcune regioni italiane, rispetto agli femminili, matrimoni forzati) o relative a corretta qualificazione e classificazione incidenti avvenuti in ambiente domestico fenomenologie strutturate che si iscrivo- della violenza all’infanzia, è la problema- anche a seguito di violenza. no in vere e proprie organizzazioni (sfrut- tica della quantificazione del fenomeno. tamento sessuale, tratta) sono talvolta Come già rilevato dall’Autorità Garante In definitiva, se si dovesse restare a considerate in modo autonomo, talvolta con la nota del 5 agosto 2016, indirizzata queste banche dati, mancano in Italia fatte rientrare nelle categorie esposte. ai principali attori istituzionali competen- una rilevazione costante e un monitorag- ti in materia di infanzia e di adolescenza, gio del fenomeno che restituiscano una In Italia sembra regnare nella classifica- vi è la necessità di «sviluppare la raccolta fotografia complessiva nella sua entità. zione maggiore confusione che altrove, dati sul fenomeno con il coinvolgimento Questo rende impossibile determinarne con il proliferare di categorie – come in di tutte le istituzioni competenti al fine l’effettiva gravità e programmare coerenti alcune linee guida regionali – che spesso di elaborare una strategia generale di in- politiche di prevenzione e contrasto. mescolano indistintamente ambiti di- tervento», sulla base dell’assunto per cui 7
II INDAG I N E N AZ I O N AL E SU L MA LTRATTA ME N TO Capitolo 1 - L’importanza di conoscere le dimensioni del maltrattamento in Italia D E I B A M B I N I E D EG L I A D OL E SC E N TI IN ITA L IA È però attivo in Italia il Casellario dell’As- zioni competenti per la costruzione della loro che richiedono modalità preventive sistenza4 che al suo interno include il banca dati – e in particolare al Ministero e strategie di intervento e cura diversifi- SINBA5, banca dati relativa ai servizi del lavoro, all’Inps e al Garante per la cate. Così come, ai fini di un sistema di destinati all’utenza: infanzia, adolescen- protezione dei dati personali – di valutare prevenzione, di protezione, nonché di za e famiglia. Quest’ultimo presenta la possibilità di modificare le voci attual- valutazione efficace, la violenza fisica e la una classificazione delle categorie del mente previste nel Casellario dell’As- trascuratezza non appaiono accorpabili maltrattamento non rispondente a quella sistenza in materia di violenza sulle in un’unica voce generica, integrando utilizzata sul piano scientifico internazio- persone di minore età, al fine di adottare situazioni molto diverse che necessitano nale. i criteri assunti dalla comunità scientifica di politiche ad hoc. nazionale e internazionale. Per colmare tale lacuna l’Autorità Garan- La suddivisione proposta dall’Autorità te ha avviato un’interlocuzione inter-isti- Nel corso del 2018, l’Autorità Garante ha Garante per un adattamento dell’attuale tuzionale con diversi soggetti per poter poi istituito un tavolo di lavoro presso sistema di classificazione del SINBA è la rendere possibile la messa a sistema la propria sede che ha visto la parteci- seguente. dei dati relativi alle prese in carico per pazione di rappresentanti del Ministero maltrattamento attualmente parcellizzati del lavoro e delle politiche sociali, del In luogo di “Violenza sessuale subita, nei servizi territoriali comunali, propo- Garante per la protezione dei dati perso- prostituzione, tratta, pedopornografia”: nendo di adeguare la struttura del SINBA nali e dell’Inps6. All’esito delle riunioni, →→ violenza sessuale subita, pedopor- alla classificazione del maltrattamento il 31 dicembre 2018 è stata inviata agli nografia; riconosciuta scientificamente. interlocutori una nota riepilogativa di →→ prostituzione, tratta. quanto emerso. La nota ha ribadito In tal modo la banca dati permetterà di come la modifica del tracciato apparisse In luogo di “Altre forme di violenza e costruire una sorta di “cartella sociale” necessaria in vista delle finalità del Casel- maltrattamento subite”: del cittadino, raccogliendo le informa- lario dell’Assistenza: da un lato guidare, →→ maltrattamento fisico; zioni su tutte le prestazioni sociali che attraverso i dati raccolti, la costruzione →→ maltrattamento psicologico; vengono concesse e rilevando eventuali di politiche preventive e di intervento →→ violenza assistita; forme di violenza di cui i bambini e/o efficaci perché tarate sui bisogni relativi a →→ trascuratezza, patologia delle cure. adolescenti siano stati vittime. contesti e situazioni fortemente diversi- ficate quanto a fenomenologia e tipolo- L’impegno dell’Autorità Garante nel Con una nota del 28 giugno 2017 l’Autori- gia di intervento; dall’altro monitorare promuovere la presente indagine va nella tà Garante aveva già chiesto alle istitu- l’efficacia delle prestazioni sociali erogate direzione di rispondere alle Raccoman- a fronte degli specifici bisogni emersi. dazioni che il Comitato Onu sui diritti 4 Il 25 marzo 2015 è entrato in vigore il decreto interministeriale 206/2014 che contiene le moda- dell’infanzia e l’adolescenza ha rivolto lità attuative del Casellario dell’Assistenza: una Il fenomeno della tratta e quello della all’Italia a febbraio 2019 nel contesto del- banca dati per la raccolta delle informazioni e dei violenza sessuale, ad esempio, costitui- la revisione periodica dell’applicazione dati relativi alle prestazioni sociali erogate da tutti gli enti centrali dello Stato, gli enti locali, gli orga- scono eventi completamente diversi tra della Convenzione di New York nel nostro nismi gestori di forme di previdenza e assistenza Paese. Nelle Raccomandazioni il Comita- obbligatorie. 6 Si sono tenuti due incontri volti a verificare to ha espresso rammarico per l’assenza di 5 Ottenuto il parere favorevole del Ministero del la sussistenza di opzioni percorribili per la modi- lavoro e delle politiche sociali, dell’Agenzia delle fica delle voci del SINBA, attualmente aggregate un sistema nazionale di raccolta, analisi e entrate e del Garante per la protezione dei dati in forma tale da non consentire una rilevazione diffusione dei dati e di un programma di personali, l’INPS ha adottato il decreto diretto- dei diversi tipi di violenza. In particolare si invi- ricerca sulla violenza e sui maltrattamen- riale 15 settembre 2016, n. 103, che dà avvio alle tava a modificare, alla voce C021 – Valutazione altre due banche dati che compongono il Casel- Minore del SINBA, i punti n. 6 (“Violenza sessuale ti ai danni dei minorenni (par. 19) e ha lario: la Banca dati delle prestazioni sociali (PS) e subita, prostituzione, tratta, pedopornografia”) raccomandato di istituirlo, formulando la Banca dati delle valutazioni multidimensionali e n. 7 (“Altre forme di violenza e maltrattamento (VM). subite”), riarticolandoli in modo da permettere una strategia globale per la prevenzione Quest’ultima banca dati è articolata a sua volta in una rilevazione della violenza all’infanzia quanti- e la lotta contro la violenza nei confronti sezioni corrispondenti a distinte aree di utenza: tativamente e qualitativamente significativa. Nel delle persone di minore età. • infanzia, adolescenza e famiglia (SINBA); corso degli incontri è emersa l’esigenza di con- • disabilità e non autosufficienza (SINA); temperare diritti ugualmente importanti come • povertà, esclusione sociale e altre forme di di- la tutela della riservatezza e la conoscibilità di un sagio (SIP). fenomeno necessario a contrastarlo. 8
Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Capitolo 1 - L’importanza di conoscere le dimensioni del maltrattamento in Italia CISMAI Fondazione Terre des Hommes Italia Onlus 1.2 / Il ruolo del CISMAI e di Terre des Hommes nel promuovere un sistema di monitoraggio in Italia CISMAI – società scientifica presso il bambini e sugli adolescenti - in un’ottica l’obiettivo di dotare l’Italia di una me- Ministero della salute che rappresenta sia di prevenzione che di protezione e todologia validata scientificamente per la rete italiana di centri e servizi contro il cura - può essere fondata solo su una co- la quantificazione del fenomeno della maltrattamento e l’abuso all’infanzia – e noscenza sistematica e scientificamente violenza ai danni dei bambini, grazie alla Terre des Hommes Italia, organizzazio- valida della dimensione epidemiologica collaborazione con ISTAT e ANCI. ne internazionale per la protezione dei del fenomeno. bambini, da molti anni sono impegnate È infatti importante ricordare che si tratta su questi temi e sollecitano le istituzioni Nel corso degli anni le due organizzazioni della prima indagine ad aver adottato affinché l’Italia si doti di un sistema di hanno cercato di dare alcune risposte in Italia una metodologia riconosciuta a raccolta dati statisticamente affidabile, in significative a questa carenza del sistema livello internazionale (poiché la casistica grado di quantificare la dimensione del italiano, realizzando una prima indagine delle forme di maltrattamento è quella fenomeno del maltrattamento all’infan- pilota nel 2012-20137 e, successivamente, individuata dall’OMS – Organizzazione zia nel nostro Paese. sempre nel 2013, utilizzando i dati emersi Mondiale della Sanità e il campione in occasione di uno studio sui costi selezionato da ISTAT è rappresentativo Entrambe le organizzazioni fanno parte, della mancata prevenzione, unico nel dell’universo Paese). Essa ha permesso sin dalla sua nascita, del Gruppo di suo genere nel nostro Paese, realizzato una comparazione di dati a livello inter- lavoro per la Convenzione Onu sui diritti in collaborazione con l’Università Luigi nazionale, facendo sì che il nostro Paese dell’infanzia (Gruppo CRC), un network di Bocconi di Milano intitolato Tagliare sui si allineasse ai sistemi di monitoraggio 100 soggetti del Terzo Settore, deputato bambini è davvero un risparmio? 8. e alle indagini promosse dagli Stati al monitoraggio dei diritti dei bambini che possiedono una lunga tradizione nel nostro Paese mediante la stesura Nel 2015, su proposta dell’Autorità Garan- di analisi sul tema del maltrattamento di rapporti annuali e supplementari a te per l’Infanzia e l’Adolescenza, CISMAI all’infanzia. quelli presentati dal Governo italiano, e Terre des Hommes hanno realizzato da sottoporre al Comitato ONU sui diritti un’indagine campionaria che si è posta La ricerca ha raccolto il numero dei mino- dell’infanzia e dell’adolescenza presso renni maltrattati in carico a 231 Comuni l’Alto Commissariato per i diritti umani 7 Un’indagine pilota su un campione di 40 Co- in tutto il territorio nazionale, fornendo delle Nazioni Unite. muni, non statisticamente rappresentativi della una fotografia del fenomeno dei mi- realtà italiana nel suo complesso, e pur tuttavia utili a dare una prima rudimentale fotografia norenni seguiti dai Servizi Sociali al 31 Nei rapporti degli ultimi anni (dal 2014 in dell’ampiezza del fenomeno. I risultati emersi dicembre 2013. L’indagine ha coperto un da tale primissima analisi, che ha raggiunto una poi) il Gruppo ha evidenziato la costante popolazione di oltre 4,9 milioni di residenti e di bacino effettivo di 2,4 milioni di popola- carenza di un sistema di raccolta dati in 758.932 minorenni, hanno anticipato un dato pre- zione minorile residente in Italia (il 25% Italia e ha sollecitato l’applicazione delle occupante. Lo 0,98% dei minorenni residenti in della popolazione minorile italiana). Italia, infatti, è risultato in carico ai Servizi Sociali raccomandazioni del Comitato ONU sui per solo maltrattamento con aumento a 1,49%, se Il dato finale evidenzia che 47,7 minoren- diritti dell’infanzia e dell’adolescenza considerati anche i casi di minorenni presi in cari- ni su 1.000 sono seguiti dai Servizi: i bam- co per altre ragioni ma risultati poi vittime anche volte a supplire a questa mancanza, di maltrattamento. bini e i ragazzi che si trovano in uno stato da ultime quelle del febbraio 2019 (cfr. 8 Da tale indagine è emerso che nell’anno tipo di bisogno e per i quali è stato attivato un Comitato sui diritti dell’infanzia – Osser- (2010), scelto dallo studio, il maltrattamento intervento dei Servizi Sociali sono quindi all’infanzia costa allo Stato 13 miliardi di euro, a vazioni conclusive 2019 al quinto e sesto 457.453, di cui 234.904 maschi e 200.048 copertura delle spese (dirette e indirette) genera- rapporto periodico dell’Italia, CRC/C/ITA/ te dall’abuso. La spesa si attesta invece a quasi un femmine. CO/5-6), come si rappresenterà in modo miliardo (940 milioni) all’anno laddove sono con- siderati i costi correlati all’incidenza del fenome- dettagliato nel capitolo 1.4. no, ossia l’incremento prodotto dai soli casi nuovi Le stime emerse rappresentano una pic- ogni anno. Lo studio ha dimostrato come la man- cola parte di una realtà ancora sommersa canza di investimenti sistematici di lungo periodo È considerazione universalmente e difficile da rilevare, come sottolinea- sulla prevenzione del maltrattamento produca condivisa che l’elaborazione di efficaci maggiori costi sociali e sanitari per lo Stato nel no l’OMS e altre autorevoli fonti, e pur strategie di contrasto alla violenza sui breve e medio periodo e la necessità di invertire tuttavia sono preoccupanti. Rispetto ai l’attuale rotta. 9
II INDAG I N E N AZ I O N AL E SU L MA LTRATTA ME N TO Capitolo 1 - L’importanza di conoscere le dimensioni del maltrattamento in Italia D E I B A M B I N I E D EG L I A D OL E SC E N TI IN ITA L IA minorenni in carico ai Servizi Sociali, L’indagine, ripresa da altre ricerche a dalla ricerca emerge che ci sono oltre livello sia nazionale che internazionale10, 91mila minorenni maltrattati in Italia, rappresenta ad oggi l’unico contributo ovvero circa un bambino ogni 5 di quelli italiano rispetto alla quantificazione in stato di bisogno seguiti dai Servizi So- dell’epidemiologia del maltrattamento. ciali. Di essi, 212 su 1.000 sono femmine e Proprio per questo l’Autorità Garante 193 su 1.000 maschi, mentre i minorenni per l’Infanzia e adolescenza, in un’ottica stranieri risultano 20 su 1.000 a fronte di di capitalizzazione del lavoro svolto in 8 su 1.000 italiani. passato e consapevole della mancanza di un meccanismo di rilevazione nazionale Per quanto riguarda la tipologia della vio- dei maltrattamenti ai danni dei minoren- lenza, il 47,1% è vittima di grave trascura- ni, ha deciso di procedere con l’elabora- tezza, il 19% di violenza assistita, il 13,7% zione di una seconda Indagine nazionale di maltrattamento psicologico, l’8,4% di sul maltrattamento dei bambini e degli patologia delle cure, il 6,9% di maltratta- adolescenti, in attesa che il Paese si doti mento fisico e il 4,2% di abuso sessuale. di un sistema informativo . Oltre la metà dei bambini maltrattati subisce una grave forma di trascuratezza Il campione di Comuni che ha partecipa- se si prendono in considerazione anche to alla presente ricerca è diverso e non le patologie delle cure. sovrapponibile a quello dell’indagine del 2015, se non limitatamente ai 117 Comu- La violenza assistita rappresenta la se- ni che hanno effettivamente preso parte conda forma di maltrattamento più diffu- a entrambe le survey e, quindi, non si sa: un bambino su 5, fra quelli seguiti per può definire questo lavoro quale “studio maltrattamento, è testimone di violenza di monitoraggio”. domestica intrafamiliare, in particolare ai danni della madre. Se si considera che il dato della violenza psicologica è pari al 14% e che questo tipo di maltrattamen- to è altamente connesso alla violenza assistita, la percentuale si alza in maniera considerevole. La ricerca mette inoltre in evidenza una differenza significativa tra la capacità di presa in carico dei Servizi del Nord e quella dei Servizi del Sud e in generale sottolinea una carenza in termini di prevenzione, perché la presa in carico è inversamente proporzionale all’età dei minorenni, nel senso che la presa in cari- co nei Servizi aumenta con l’età9. 9 Per ulteriori informazioni si consulti Indagine sul maltrattamento dei bambini e degli adolescen- 10 Il Comitato ONU nelle sue raccomandazioni ti in Italia sul sito https://www.garanteinfanzia. Osservazioni conclusive all’Italia, del 2019, ripor- org/sites/default/files/indagine_nazionale_sul_ ta l’Indagine come l’esempio di buona prassi cui maltrattamento_dei_bambini_e_degli_adole- ispirare la costituzione di un sistema di raccolta scenti_in_italia.pdf dati e monitoraggio sulla violenza all’infanzia. 10
Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Capitolo 1 - L’importanza di conoscere le dimensioni del maltrattamento in Italia CISMAI Fondazione Terre des Hommes Italia Onlus 1.3 / Il monitoraggio quale strumento fondamentale per il contrasto del maltrattamento sui bambini Il presente tentativo di quantificare la utilizzarli e al contempo rispondenti a dimensione epidemiologica del maltrat- standard internazionali. CARATTERISTICHE CHE tamento sui bambini in Italia risponde a DEVE AVERE UN SISTEMA DI una esigenza sentita non solo dal nostro Come già indicato nell’indagine del SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA Paese ma a livello globale. Molteplici, del 201513, le ragioni per cui è fondamentale PER ESSERE EFFICACE resto, sono gli inviti a investire in sistemi che ogni Paese decida di investire in rac- di raccolta dati e in piani di monitorag- colte dati sistematiche sono le seguenti: SEMPLICITÀ: il sistema dovrebbe gio provenienti da istituzioni ed enti sul 1) valutare e monitorare le condizioni, produrre i dati necessari nel modo piano internazionale. le circostanze e le tendenze del più semplice possibile. benessere dei bambini, nonché FLESSIBILITÀ: il sistema dovrebbe In particolare l’OMS nel suo European l’impatto sociale della spesa pub- poter essere modificato con costi mi- Report on preventing child maltreatment blica e delle politiche per l’infanzia nimi in base alle condizioni operative del 2018 indica quale Obiettivo 1 quello e l’adolescenza; e ai dati richiesti. di verificare se e come i Paesi dell’Unio- 2) conoscere il numero dei bambi- ACCETTABILITÀ: le persone che ne Europea si stiano attivando per far ni vittime di maltrattamento, le devono fornire le informazioni, emergere, rendendolo più visibile, e per caratteristiche della violenza, le attraverso interviste e altre modali- quantificare il maltrattamento11. Stan- condizioni di vita, le caratteristiche tà, dovrebbero essere disponibili a do al rapporto, solo la metà dei Paesi della famiglia e degli abusanti, le partecipare ed essere coinvolte nella raccoglie dati in modo sistematico e dimensioni e l’impatto della violen- progettazione del sistema, laddove meno della metà ha condotto una survey za, la comprensione dei fattori di possibile. utilizzando strumenti standardizzati. Solo rischio e protettivi, l’organizzazione AFFIDABILITÀ: un sistema affidabile una minima parte, inoltre, raccoglie dati dei servizi e degli operatori; è quello che scopre una schiacciante specifici sulle diverse forme di maltratta- 3) verificare le tipologie di servizi proporzione di casi nella popolazione mento e un Paese su tre ripete la raccolta disponibili per le vittime di abuso, di riferimento e esclude la maggior ciclicamente su base regolare12. per migliorare l’assistenza, l’aiuto, parte dei falsi casi. Questo significa l’attuazione delle leggi, la cono- che il sistema dovrebbe avere alta La disponibilità di dati è, invece, stru- scenza sull’efficacia dei servizi e gli sensibilità e specificità e un alto valo- mento indispensabile per conoscere il esiti degli interventi; re predittivo positivo. In questo modo fenomeno del maltrattamento sui bam- 4) comparare il fenomeno e l’efficacia i destinatari finali possono fidarsi bini, valutarne l’andamento, approntare delle politiche nel corso del tempo, dell’accuratezza dei dati. politiche di prevenzione e contrasto al fine di monitorare i cambiamenti UTILITÀ: il sistema dovrebbe essere adeguate nonché ridurre il carico che in prodotti (dimensione longitudinale pratico e accessibile e accrescere la termini di costi le vittime portano con sé. dell’analisi); conoscenza sul problema. Peraltro, per essere funzionali, i sistemi di 5) valutare i costi economici e sociali e SOSTENIBILITÀ: il sistema dovreb- raccolta dati e di monitoraggio dovrebbe- gli esiti della prevenzione primaria, be essere di facile mantenimento e ro fondarsi su strumenti semplici, facil- secondaria e terziaria. aggiornamento, con adeguate risorse mente fruibili dagli operatori che devono finanziarie e umane dedicate, per po- ter assicurare le operazioni in itinere. 11 World Health Organization, European Report PUNTUALITÀ: il sistema dovrebbe on preventing child maltreatment. Objective 1: are generare informazioni aggiornate con countries making child maltreatment more visible ritardi minimi. by measuring it?, 2018, p. 12. 12 Il 71% dichiara di disporre di dati sul maltrat- 13 Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescen- tamento su scala nazionale; 55% ha raccolto i dati za - CISMAI - Terre des Hommes, Indagine nazio- utilizzando strumenti standard; il 43% ha dati sul nale sul maltrattamento dei bambini e degli adole- maltrattamento suddivisi per categorie. scenti in Italia, 2015. 11
II INDAG I N E N AZ I O N AL E SU L MA LTRATTA ME N TO Capitolo 1 - L’importanza di conoscere le dimensioni del maltrattamento in Italia D E I B A M B I N I E D EG L I A D OL E SC E N TI IN ITA L IA 1.4 / Monitoraggio del maltrattamento: la situazione italiana Rispetto alla precedente indagine rea- zione dati nazionale relativa all’infanzia e ha rivolto al nostro Paese nel febbraio del lizzata nel 2015, si segnala che il moni- all’adolescenza, con un flusso continuo e 2019 in tema di violenza (punto 19): toraggio sulla condizione dell’infanzia aggiornato rispetto a tutti i fenomeni che «19 (…) il Comitato si rammarica che maltrattata continua a rimanere una le riguardano; 2. Al Ministero del lavoro e non sia stato istituito un sistema nazio- criticità del sistema italiano. Negli anni delle politiche sociali di estendere a tutto nale di raccolta, analisi e diffusione dei sono state svolte raccolte dati episodiche il territorio italiano il sistema di rilevazio- dati e un programma di ricerca sulla o parziali, in particolari settori14, che non ne SINBA, per consentire l’effettività della violenza e i maltrattamenti nei confronti soddisfano le caratteristiche richieste a raccolta dati, con le modalità indicate dei minorenni. Prendendo nota dell’O- un sistema di monitoraggio nazionale. e nei tempi stabiliti, al fine di rendere biettivo di sviluppo sostenibile 16.2 e con Nei dossier annuali del Gruppo CRC, che omogenee le fonti e i sistemi di rileva- riferimento al proprio Commento gene- monitora per l’Italia l’applicazione della zione sull’intero territorio nazionale; 3. rale n. 13 (2011) sul diritto del minorenne Convenzione di New York, e in particolare Al Ministero della giustizia di garantire a non essere soggetto ad alcuna forma in quello del 2017, viene richiamata l’at- la piena operatività della banca dati di violenza e alle proprie precedenti rac- tenzione delle istituzioni rispetto ai punti nazionale dei minorenni adottabili e delle comandazioni il Comitato raccomanda che il Comitato Onu aveva sottolineato15: coppie disponibili all’adozione». allo Stato italiano di: «il Gruppo CRC reitera le stesse racco- (a) utilizzando la ricerca nazionale del mandazioni: 1. Alla Presidenza del consi- Nel 2018 sempre il Gruppo CRC ribadisce, 2015 sui maltrattamenti nei confronti glio dei ministri di garantire una rileva- nell’introduzione al rapporto regionale, dei minorenni come punto di partenza, l’assenza di dati a livello nazionale e re- creare un sistema nazionale per moni- 14 Ad esempio i dati più immediatamente ricon- ducibili a offese contro soggetti minorenni riguar- gionale che impedisce un’analisi globale torare e raccogliere dati sulla violenza dano i reati di tipo sessuale: le denunce per atti ed efficace del fenomeno della violenza nei confronti dei minorenni, in parti- sessuali con minorenne passano dalle 460 del 2006 ai danni dei soggetti di minore età: colare rispetto a tutti i casi di violenza alle 523 del 2013, le denunce per pornografia mi- norile e detenzione di materiale pedopornografico «Un elemento che ha condizionato domestica perpetrati verso minorenni e passano dalle 333 del 2006 alle 489 del 2013. l’elaborazione di questa pubblicazione è sulla violenza perpetrata nei confronti 15 Sulla questione della raccolta dei dati in Ita- stato l’assenza di dati disponibili su base di minorenni che vivono in situazioni di lia, così si esprime il Comitato ONU per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: regionale in molti settori e per indica- emarginazione e di svantaggio, e intra- «16. Il Comitato prende atto della creazione di tori che sono invece rappresentativi di prendere una valutazione complessiva un sistema informativo nazionale sull’assisten- diritti fondamentali. Pertanto sono qui della portata, delle cause e della natura za e la tutela dei minorenni e delle loro famiglie che sarà completato nel 2012. Nonostante ciò, rappresentati solo i temi per i quali sono di tale violenza; conferma i propri timori per la scarsità dei dati disponibili indicatori significativi, che non (b) rafforzare ulteriormente i program- disponibili sul rispetto dei diritti dei minorenni, in particolare le statistiche sui bambini vitti- sono comunque esaustivi della pluralità mi di sensibilizzazione e di educazio- me di violenza, privati dell’ambiente familiare di dimensioni considerate dal Rapporto ne – comprese le campagne – con il (compresi i minorenni in affidamento), vittime CRC (…) così come è totalmente assente il coinvolgimento dei minorenni, al fine di sfruttamento economico, affetti da disabilità, adottati, rifugiati e richiedenti asilo. Esprime tema della violenza sui minore, che inve- di formulare una strategia complessiva inoltre preoccupazione per le notevoli differenze ce occupa un intero capitolo nei Rapporti per la prevenzione e il contrasto della esistenti nella capacità e nell’efficacia dei mec- canismi di raccolta dei dati a livello regionale». CRC. Mancano infatti dati sistematici violenza verso i minorenni, che compren- «17. Il Comitato sollecita lo Stato parte a ga- sulla violenza a danno delle persone di da l’abuso e l’abbandono; rantire che il sistema informativo nazionale età minore: del fenomeno sono state fatte (c) introdurre nell’ordinamento una de- sull’assistenza e la tutela dei minorenni e delle loro famiglie raggiunga la piena operatività e solo alcune stime grazie agli studi pilota finizione completa e precisa di violenza disponga delle necessarie risorse umane, tecni- realizzati da parte di associazioni del nei confronti dei minorenni; che e finanziarie per essere efficace nella raccol- ta delle informazioni pertinenti in tutto il Paese, Terzo Settore e dell’Autorità Garante per (d) incoraggiare programmi basati sulle rafforzando così la capacità dello Stato parte di l’Infanzia e l’Adolescenza». comunità volti a prevenire e contrastare promuovere e tutelare i diritti dei minorenni. In la violenza domestica, l’abuso e l’abban- particolare, raccomanda allo Stato parte l’ado- zione di un approccio pienamente coerente in Si riportano di seguito, per esteso, le Os- dono dei minorenni, anche con il coinvol- tutte le regioni, per misurare e affrontare effica- servazioni conclusive che il Comitato ONU gimento delle vittime, dei volontari e dei cemente le disparità regionali». 12
Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Capitolo 1 - L’importanza di conoscere le dimensioni del maltrattamento in Italia CISMAI Fondazione Terre des Hommes Italia Onlus membri della comunità e fornendo loro e anche il IV Piano, nella premessa, spe- sulle coppie disponibili all’adozione; sostegno formativo; cifichi di voler valorizzare le indicazioni − la documentazione su processi di inter- (e) garantire che i minorenni vittime di derivanti da: Osservazioni conclusive del vento in atto nei diversi servizi e relativi violenza ricevano cure specialistiche, so- Comitato Onu; monitoraggio del 7° e 8° esiti». stegno e soluzioni riparative adeguate». report della CRC; esiti del monitoraggio del III Piano di azione; priorità tematiche Emerge quindi come i dati oggi rilevati Nel commentare le Osservazioni conclu- emerse nella IV Conferenza nazionale in Italia non siano organizzati secondo la sive, il Gruppo CRC sottolinea che «an- sull’infanzia e l’adolescenza; raccoman- classificazione scientificamente ricono- cora una volta il fulcro delle raccoman- dazioni della Commissione parlamentare sciuta sul piano internazionale. dazioni del Comitato ONU nei confronti per l’infanzia contenute nel documento Inoltre, un fattore chiave che ancora resta dell’Italia verte sulla mancanza di una conclusivo dell’Indagine conoscitiva sulla da risolvere è quello del conflitto tra raccolta dati sistematica e capillare su povertà e sul disagio minorile; Piano l’esigenza di creare un’adeguata banca tutto il territorio». nazionale di prevenzione e contrasto dati nazionale e l’esigenza di tutelare dell’abuso e dello sfruttamento sessuale il diritto alla riservatezza delle perso- In linea con le Osservazioni, il gruppo dei minori 2015-201717 . ne minorenni. Il principio che è stato CRC raccomanda al Ministero della suggerito dal Garante per la protezione giustizia, al Ministero della salute, al Ancora si sottolinea che: dei dati personali, nello scegliere le voci Dipartimento delle pari opportunità e «il deficit di informazione oggi presente da includere nella raccolta, è quello della della famiglia in tempi brevi la creazione nel sistema dei servizi tramite l’imple- «indispensabilità del dato»18 rispetto alla di una «banca dati nazionale, strumento mentazione di un sistema informatico funzione che la legge assegna alla banca imprescindibile per lo sviluppo di un pia- uniforme (vedasi SINBA) finalizzato alla dati stessa. Tale principio pone però un no di contrasto, prevenzione e cura del realizzazione di un flusso informativo co- problema di definizione del concetto maltrattamento e abuso sulle persone di stantemente aggiornato, al fine di rende- di indispensabilità, che appare troppo minor età». re praticabile un’azione di monitoraggio ampio e troppo vago per risultare una sistemica e strutturata tale da assicurare guida valida e sicura nella definizione dei Recentemente anche l’Autorità Garante livelli ottimali di raccordo e dialogo fra dati che occorreranno per conoscere e per l’Infanzia e l’Adolescenza ha ripreso sistemi (sociale, sanitario, della giustizia, fronteggiare un fenomeno grave, esteso questo tema, affermando in una nota a della scuola) e servizi, anche in relazione ed estremamente complesso. che «contrastare efficacemente la violenza ai debiti informativi richiesti da ISTAT. sull’infanzia richiede in primo luogo una Tale sistema sarà in grado di garantire Rispetto a iniziative – diverse dalla sua emersione a livello statistico, da un una serie di informazioni: quantificazione epidemiologica del fe- punto di vista quantitativo e qualitativo»16. − il numero dei minorenni in famiglia e in nomeno e pur tuttavia inerenti lo studio Il problema della banca dati e del carico ai servizi; il numero dei minorenni della violenza sui minorenni – si segnala monitoraggio non è stato affrontato in fuori famiglia; la pubblicazione nel 2018 della prima maniera risolutiva nemmeno dal IV Piano − le motivazioni della presa in carico e/o edizione del dossier Indice regionale sul nazionale di azione e di interventi per la dell’allontanamento, i tempi e le caratte- maltrattamento all’infanzia in Italia. tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti ristiche del progetto individuale di presa Si tratta di un’indagine statistico-quan- in età evolutiva (2014-2017). in carico e la tipologia dell’accoglienza; titativa che, attraverso l’analisi e la − il numero dei minorenni adottabili e comparazione di indicatori di rischio non- Questo, nonostante gli enunciati e gli im- ché della quantità e della qualità della pegni presi dai precedenti Piani nazionali 17 Nel Piano viene rilevato: «Purtroppo sul feno- risposta dei servizi del territorio, stima meno del maltrattamento e dell’abuso all’infanzia la vulnerabilità dei minorenni rispetto al 16 Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescen- non si dispone di dati raccolti stabilmente nel za, nota del 28 giugno 2017 citata nella nota della quadro di un sistema di sorveglianza nazionale, fenomeno del maltrattamento nei diversi medesima Autorità emessa il 31 dicembre 2018 nondimeno alcune informazioni si possono trarre territori italiani19. protocollo n.0003831/2018 “Rilevazione della vio- dalle statistiche giudiziarie e dalla recente inda- lenza e dell’abuso all’infanzia e all’adolescenza. gine campionaria nazionale sul maltrattamento Stato di aggiornamento delle attività”, disponibile dei bambini e degli adolescenti in Italia promossa 18 GDPR 2016/679. su https://www.garanteinfanzia.org/sites/default/ dall’Autorità Garante per l’Infanzia e realizzata da 19 L’indagine a cura di CESVI, è stata presentata files/nota_conclusiva_sinba_def.stamped.pdf ISTAT - CISMAI - Terre des Hommes (2015)». nel 2018 e nel 2019 è seguita la seconda edizione. 13
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