BIHAĆ E IL CANTONE DI UNA SANA - guida turistico-economica - Comunicazione Eventi

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BIHAĆ E IL CANTONE DI UNA SANA - guida turistico-economica - Comunicazione Eventi
Camera di Commercio Italo - Bosniaca
               Privredna Komora Italija – Bosna I Hercegovina

                      BIHAĆ
E IL CANTONE DI UNA SANA

              guida turistico-economica

                         MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  Direzione Generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli Scambi - Divisione VIII
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CAMERA DI COMMERCIO ITALO – BOSNIACA
                   PRIVREDNA KOMORA ITALIJA – BOSNA I HERCEGOVINA
                                                     SEDI

                                  Viale L.C. Farini, 14 - 48100 Ravenna (I)
               Tel.: 0544 481 477 - Fax: 0544 218 731- E-mail: camitalobosniaca@racine.ra.it

                              Edhema Mulabdica, 3 - 71000 Sarajevo (BiH)
          Tel.: 00387 33 271 080; 271 081 - Fax: 00387 33 271 082 - E-mail: camcom@bih.net.ba

    Con la propria sede operativa a Ravenna, la Camera di Commercio Italo-Bosniaca (C.C.I-B)
    opera dal 1996 a sostegno degli imprenditori con l’obiettivo principale di favorire e sviluppare la
    cooperazione economica fra i due Paesi.
    Iscritta, dal luglio 1998, all’Albo delle Camere Italo-Estere in Italia tenuto da Unincamere (Legge
    580/93), la Camera di Commercio Italo-Bosniaca svolge la propria attività a livello nazionale,
    annoverando, fra i propri associati, numerose camere di commercio, associazioni ed aziende
    dell’intero territorio italiano, oltre che, naturalmente, di quello bosniaco.
    Molteplice la tipologia di attività sviluppata dalla Camera Mista: un primo, fondamentale
    aspetto riguarda l’assistenza concreta offerta agli imprenditori interessati al mercato bosniaco-
    erzegovese, attraverso la fornitura di servizi di base e consulenza specialistica in risposta alle
    esigenze specifiche poste di volta in volta dai singoli operatori.
    Non di minor importanza, la realizzazione di un centro di documentazione costantemente
    aggiornato che raccoglie informazioni commerciali, normativa vigente nel Paese, dati statistici
    sulle attività produttive, ricerche a carattere economico, politico e culturale, documentazione
    sulle gare d’appalto e sugli incentivi agli investimenti.
    La promozione di missioni e di iniziative finalizzate a sensibilizzare gli operatori economici sulle
    opportunità di operare con questo Paese costituisce infine un ulteriore importante capitolo di
    attività, come pure la partecipazione della Camera Mista a progetti e iniziative che beneficiano
    degli aiuti finanziari nazionali ed internazionali.
    Dal gennaio 2001, la Camera di Commercio Italo-Bosniaca ha attivato una propria sede di
    rappresentanza a Sarajevo, una sorta di “osservatorio privilegiato” in loco, in grado di svolgere,
    in virtù della rete di contatti sviluppata sul territorio, un’azione decisiva in termini di informazione
    ed aggiornamento costante, di promozione di progetti congiunti, costituendo, nel contempo, un
    reale punto di riferimento e di concreta assistenza per gli imprenditori che operano sul posto.

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SEZIONI DELLA GUIDA

BOSNIA ERZEGOVINA        pag. 4/9
• INFORMAZIONI GENERALI

IL CANTONE DI UNA SANA                                   pag. 10/20
INFORMAZIONI GENERALI ED ECONOMICHE
• SELEZIONE DI IMPRESE NEI PRINCIPALI SETTORI ECONOMICI
    industria alimentare
    industria del legname
    edilizia - costruzioni
    piante aromatiche ed erbe medicinali
    altri settori
•   NATI NEL CANTONE

BIHAĆ                 pag. 21/29
• INFORMAZIONI UTILI
• CENNI STORICI
• LUOGHI DI INTERESSE

ALTRE CITTA’ NEL CANTONE DI UNA SANA                                                            pag. 30/32

TEMPO LIBERO                                                                                    pag. 33/50
• FIERE E MANIFESTAZIONI
• FIUME E PARCO DELL’UNA
• ALTRI FIUMI – PRATICA DELLA PESCA
• ZONE MONTUOSE
• ALTRI LUOGHI DI INTERESSE
 ACCOMMODATION (DOVE DORMIRE)
 DOVE MANGIARE A BIHAĆ

INDIRIZZI UTILI            pag. 51/59

SELEZIONE DI SITI INTERNET pag. 60/61

TESTI E FOTO : CAMERA DI COMMERCIO ITALO-BOSNIACA

La guida è stata realizzata, senza fini di lucro, dalla Camera di Commercio Italo-Bosniaca con il contributo
del Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per le politiche di internazionalizzazione e
la Promozione degli Scambi Divisione VIII - con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo degli scambi e della
cooperazione economica fra imprese italiane e bosniache.

Per informazioni e suggerimenti: camitalobosniaca@racine.ra.it

FONTI: Općina Bihać; Tourism community of FB&H; Turistička zajednica Unsko-sanskog kantona

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BOSNIA-ERZEGOVINA

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    Coordinate: lat. 45° N - 42° N; long. 15° E - 20° E

    Nome ufficiale:
    Repubblica di Bosnia-Erzegovina. Sigla
    nazione: BiH
                                                            �����

    Origine del nome:
                                                                     ����������

    Bosnia deriva dall'omonimo fiume che scorre                                   ����������
                                                                                    ������
    attraverso il paese; Hercegovina dalla parola
                                                                                                            �����

    herceg (duca) che governava la parte a sud                                          ������

    della regione fino alla conquista dei Turchi, nel
    15° secolo.                                                                                  ��������

    E'     l’imperatore     bizantino    Costantino                               ��������������
                                                                                    ���������
    Porfirogenito, nel X secolo, il primo a                                        ����������

    menzionare la Bosnia in un’opera: nel suo «De                                     ������

    administrando imperio» la definisce «piccolo
    territorio» (horion bosona).

    Costituzione: 5 aprile 1992 con l’indipendenza           ������������
    dalla Iugoslavia. La costituzione attualmente in
    vigore è inclusa nell'Accordo di Dayton (USA) siglato il 14 dicembre 1995.

    Tipo di Governo: Repubblica Federale democratica.

    Superficie in Kmq: 51.129 - Confini: 1.459 km; costa 20 km.

    Paesi confinanti: Croazia 932 km; Serbia 312 km e Montenegro 215 km
    Punto più basso: mare Adriatico 0 m; più alto: monte Maglic 2,386 m.
    Fiume più lungo: Drina Km 346; lago più esteso: Buško kmq 55,8.

    Divisione amministrativa: 3 unità territoriali
    Federazione della BiH (51%); Republika Srpska (49%); Distretto di Brčko.
    La Federazione é suddivisa in 10 Cantoni divisi a loro volta in Municipalità; la Republika Srpska in
    Regioni che si suddividono in Municipalità.

    Popolazione: 3,842,566 abitanti (stima anno 2009) 0-14 anni: 14,5%; 15-64: 70,7%; oltre 65:
    14,8% - Densità: 89,0 ab. / Km2

    Capitale: SARAJEVO (circa 420.000 abitanti)

    Sede amministrativa Federazione: Sarajevo

    Sede amministrativa Rep. Srpska: Banja Luka

    Città principali (stima anno 2008 ): Banja Luka (195.000); Bihac (61.000); Mostar (111.000); Tuzla
    (130.000); Zenica (127.000). L’ultimo censimento risale comunque al 1991, per questa ragione i
    dati relativi alla popolazione sono imprecisi.

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Lingue ufficiali: bosniaco nella parte musulmana della Federazione; croato in quella controllata
dalla Croazia e serbo nella Republika Srpska.

Religioni: musulmana (47%), ortodossa (36,9%), cattolica (15%), altre (1,1,%).

Alfabeto
L’alfabeto serbo-croato ha trenta lettere.
La pronuncia è abbastanza semplice poiché solo poche consonanti hanno un suono diverso da
quello italiano.
Nella Federazione è utilizzato l’alfabeto latino; nella Republika Srpska caratteri cirillici.
L’alfabeto cirillico si compone di 33 lettere di cui 10 vocali, 21 consonanti e due segni (ъ - Ь) a cui
non corrisponde alcun suono ma che hanno una precisa funzione nella pronuncia della parola.

Caratteri latini e corrispondenza con la lingua italiana:
a (a) ; b (b) ; c (z) ; č (c dolce ) ; ć (c molto dolce) ; d (d) ; dz (g dolce) ; d (g dolce) ; e (e) ; f (f ) ; g (g
duro) ; h (h aspirata) ; i ; j (i lungo) ; k (c duro) ; l (l) ; lj (gl dolce) ; m (m) ; n (n) ; nj (gn) ; o (o) ; p (p) ;
r (r) ; s (s) ; š (sc) ; t (t) ; u (u) ; v (v) ; z (s sorda) ; ž (j francese).

Caratteri cirillici e corrispondenza con la lingua italiana:
А Б В Г Д Ђ Е Ж З И ЈКЛЉМНЊОПРСТЋУФХЦЧЏШ
а б в г д ђ е ж з и јкл љ м нњ оп рс т ћ у ф хц ч џ ш
a b v g d đ e ž z i j k l lj m n nj o p r s t ć u f h c č dž š

Moneta La valuta nazionale é il marco convertibile (KM) introdotto nel 1998;
dal 01/01/02, il cambio é collegato all’Euro (1 km = 0,51 Euro)

Bandiera
                        La nuova bandiera, dai colori giallo e blu divisi da una striscia di stelle bianche,
                        è stata approvata nel 1998.
                        Il blu e le stelle simboleggiano l’Europa; il giallo la speranza. Il triangolo
                        rappresenta i tre gruppi etnici del paese: croati, musulmani e serbi.

Codice bancario internazionale per il marco convertibile (Codice ISO): BAM
Code (ISO CODE s BAM. The numeric code DM : 0,51EURO
Codice Internet di identificazione: .ba

Fuso orario da Greenwich: +1 (stesso orario del Meridiano rispetto all’Italia)

Risorse naturali
Il legname rappresenta una delle principali risorse naturali della Bosnia-Erzegovina.
Oltre il 40% del territorio é infatti coperto da boschi e foreste. Il faggio è l’essenza più diffusa,
seguono abete bianco e rosso, quercia, pino, ciliegio e castagno.
 Altre importanti risorse naturali sono rappresentate dai minerali estraibili quali carbone, ferro,
bauxite, antimonio, manganese, argento e sale.
Grazie all'abbondanza dei fiumi che scorrono sul suo territorio, il Paese é in grado di provvedere
al proprio fabbisogno interno di energia per oltre il 38,5%. L’agricoltura genera il 9% del PIL
occupando circa il 19,8% della popolazione attiva. Anche l'allevamento del bestiame (ovino,
bovino, suino ed equino), nonché di pesci di acqua dolce, costituisce un'importante risorsa
economica.

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Economia
    Principali settori industriali: produzione e lavorazione legname; agroalimentare (frutta e
    verdura; latte e derivati; carni; prodotti da forno; erbe e piante medicinali; pesci d'acqua dolce);
    tessile-calzaturiero; industria metallurgica e lavorazione dei metalli.

    Clima
    Il periodo migliore per visitare la Bosnia è quello primaverile - estivo.
    Trattandosi di un territorio montagnoso (sono più di trenta le cime tra i 1700 e i 2300 metri), le
    estati sono calde e gli inverni abbastanza freddi. Può nevicare fino alla fine di aprile, nell’area di
    Sarajevo e Banja-Luka. La temperatura media di Sarajevo è di 1°C nel mese di gennaio; 21°C in
    luglio; anche a Banja Luka il mese più caldo dell’anno è luglio, con una temperatura media di
    20°C, mentre in quello più freddo, gennaio, le temperature si aggirano intorno a 0,6°C.
    Clima più mite in Erzegovina: a Mostar la temperatura media annua si aggira sui 15°, d’inverno
    generalmente supera i 5° e i 24° d’estate.

    Previsioni del tempo http://www.pbsbih.ba/

    Rete stradale
    Dopo la guerra, tutte le vie principali e molte delle secondarie sono state ripristinate. La lunghezza
    totale delle strade è attualmente di 21.677 km, di cui 3.722 km arterie principali; 4.104 km strade
    regionali e 13.851 km locali. Carburanti: benzina super; benzina verde (95 ottani); benzina verde
    (98 ottani); diesel.

    Rete ferroviaria
    A seguito degli accordi di Dayton, la rete ferroviaria del paese è stata divisa in due compagnie
    indipendenti: Ferrovie della BiH (Federazione BiH) e Ferrovie della R.S (Repubblica Serba di BiH).
    La lunghezza totale della ferrovia è 1031 km. Le linee ferroviarie più importanti sono: Ploce
    (Croazia)-Mostar-Sarajevo; Zenica-Doboj-Bosanski Samac-(Vinkovci-Croazia) e, verso l’Europa
    centrale ed orientale, Bihać, Bosanski Novi-Prijedor-Banja Luka-Doboj-Tuzla-(Zvornik-Serbia).

    Aeroporti
    Quattro gli aeroporti: il maggiore a Sarajevo; gli altri a Banja Luka, Mostar e Tuzla (con traffico
    limitato)

    Porti e fiumi
    La Bosnia non ha porti marittimi propri. Speciali accordi bilaterali con la Croazia consentono
    l’utilizzo, da parte bosniaca, del porto croato di Ploče. Il solo fiume navigabile è il Sava, sul quale
    si trova l’unico porto fluviale a Brčko.

    Documentazione necessaria per l’espatrio
    Le Autorità bosniache hanno decretato (Gazzetta Ufficiale BiH n. 4 del 20/02/03) che le carte
    d'identità dei cittadini dei Paesi Schengen e dell'Unione Europea sono documenti validi per
    l'ingresso, il soggiorno, il transito e l'uscita dal territorio della Bosnia-Erzegovina, in sostituzione
    del passaporto. Pertanto le carte d’identità italiane vengono riconosciute unilateralmente dalle
    Autorità bosniache quale documento valido per l’ingresso nel Paese dei cittadini italiani.
    I turisti sono tenuti a registrarsi presso la polizia locale. Hotel ed agenzie lo fanno direttamente
    mentre chi alloggia in abitazioni private deve provvedere personalmente.

    Copertura sanitaria: non esiste una convenzione Italia / Bosnia sulle assicurazioni sociali.
    E’ quindi consigliato provvedere ad una forma di assicurazione sanitaria personale per il periodo
    del viaggio.

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FESTIVITA’
Nazionali
1 e 2 gennaio (Inizio anno nuovo); 9 gennaio (Festa della Repubblica - Republika Srpska); 1 marzo
(Giorno dell’Indipendenza); 1 maggio (Festa dei Lavoratori); 25 novembre (Festa della Repubblica
- Federazione)
Cattoliche
Pasqua; 15 agosto (Ferragosto); 1 novembre (Ognissanti); 25 dicembre (Natale).
Ortodosse
7 gennaio (nascita di Cristo); 14 gennaio (nuovo anno); Pasqua.
Musulmane
1° giorno del Ramadam; Kurban Bairam; nuovo anno musulmano ; Ramadam Bairam.
N.B.: Le festività musulmane sono lunari pertanto le date variano ogni anno.

TELECOMUNICAZIONI
Operatori telefonici
BH Telecom www.bhtelecom.ba ; HT Eronet www.eronet.ba ;
Telekom Srpske www.telekomsrpske.com PTT Bosnia Erzegovina;
HPT Mostar; Telekom Srpska ( m.tel)
Chiamate internazionali
Dall’Italia: 00-387 - dalla Bosnia verso l’Italia : 00-39

NUMERI UTILI
Bihamk (automobilclub):....................................................................................................... 1282
Emergenza medica:................................................................................................................. 124
Informazioni sul traffico:........................................................................................................ 1282 - interno 106
Informazioni telefoniche PTT Bosnia Erzegovina:........................................................ 1182
Informazioni telefoniche HPT Mostar:.............................................................................. 1188
Informazioni telefoniche Telekom Srpska (regione Banja Luka):............................ 1185
Informazioni telefoniche Telekom Srpska (per altre regioni R.S):.......................... 1186
Ora esatta:................................................................................................................................... 125
Polizia:........................................................................................................................................... 122
Soccorso stradale:.................................................................................................................... 1282 - interno 101
Telegrammi:................................................................................................................................ 126
Vigili del fuoco:.......................................................................................................................... 123

TELEFONI CELLULARI
Banja Luka (Telekom RS) 065 - 066
Mostar (HPT Mostar Eronet) 063 - 064
Sarajevo (PTT Bosnia Erzegovina) 061 - 062

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CENNI STORICI

    età del bronzo (intorno al 1200-1100 aC): gli Illiri si stabiliscono in Bosnia-Erzegovina

    Intorno alla Natività: affiliazione all’impero romano

    7° secolo: gli slavi si stabiliscono in Bosnia

    9° secolo: la Bosnia entra a far parte del ducato croato e serbo sotto le autorità del regno
    bizantino

    1180-1204: sotto il governo del Bano Kulin, la Bosnia diviene per la prima volta un regno
    indipendente ed autonomo. E’ un periodo di grande prosperità. Sotto la teologia dei Bogomili,
    eretici cristiani, la chiesa bosniaca si diffonde e diviene un importante elemento di sviluppo
    della regione.

    1290-1314: regno del bano Stefano I Kotromanic

    1326: il Bano bogomilo Stefano II Kotromanic incorpora il principato di Hum (l’Erzegovina di
    oggi), conquistando così uno sbocco al mare

    1340: Stefano II, convinto dal re di Ungheria, adotta la religione cattolica, causando forti
    tensioni con i bogomili, divenuti ormai una potente organizzazione con epicentro a Janijci.

    1353: sotto il governo di Stjepan Tvrtko Kotromanic, la Bosnia diventa il paese più forte della
    penisola balcanica occidentale, estendendosi alla costa dalmata, ad eccezione di Ragusa e della
    veneziana Zara, fino alle Bocche di Cattaro.

    1377: Stjepan Tvrtko si incorona “re dei Serbi, della Bosnia e della costa” con il nome di Tvrtko I,
    affermando l’indipendenza della Bosnia dall’Ungheria. Nel 1390 aggiunge anche il titolo di “re
    di Dalmazia e di Croazia”.

    1391: dopo la morte improvvisa di Stjepan Tvrtko, la potenza della Bosnia si sfalda
    con la stessa rapidità con cui si era costituita. I contrasti interni al Paese facilitano la strada
    all’invasione dei Turchi, appoggiati dai bogomili. La Repubblica di Venezia (che già possedeva la
    Dalmazia costiera) si impossessa della Dalmazia interna.

    1463: la maggior parte della Bosnia cade in mani turche.

    1482: l’Impero Ottomano occupa l’Erzegovina

    1463-1878: la Bosnia, come barriera a nord-ovest, diviene una delle province più importanti
    dell’impero ottomano: vengono costruite numerose fortezze e villaggi difensivi al confine.
    Islamizzazione: costruzione di moschee, scuole coraniche, bagni e bazar.

    1878: rivolte contro gli ottomani. La Serbia diventa regno indipendente, la Bosnia è occupata
    dagli austro-ungarici.

    1908: Annessione della Bosnia Erzegovina, rivendicata dai Serbi, all’Impero Austro-Ungarico.

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Istruzione, servizio sanitario e infrastrutture di trasporto si sviluppano secondo i modelli
dell’Europa centrale.

1914: il 28 giugno, l’erede austro-ungarico al trono Francesco Ferdinando viene ucciso dal
nazionalista serbo Gavrilo Princip, il fatto innesca la prima guerra mondiale

1918: la Bosnia-Erzegovina diventa parte del “Regno dei Serbi, Croati e Sloveni”

1929: il Regno cambia nome in Jugoslavia (paese degli slavi del Sud)

1941 - aprile: invasione della Jugoslavia da parte delle truppe tedesche

1944 - 45: il generale Tito guida la resistenza contro il Nazi-
fascismo. Il generale aggrega sotto un’unica nazione diversi stati
con diverse etnie e religioni provenienti da diversi ex imperi
(austro-ungarico e ottomano). Così nasce la Federazione Jugoslava:
una Repubblica federale composta da 6 stati (Slovenia, Croazia,
Bosnia, Serbia, Macedonia, Montenegro) più 2 province autonome
(Kosovo e Vojvodina). Il governo centrale è a Belgrado. Sotto la
presidenza carismatica di Tito, la Jugoslavia cresce economicamente
e culturalmente.

1980: muore il generale Tito, la presidenza della Federazione verrà
sostenuta a turno da esponenti dei diversi Stati Federali. Senza la              Tito a Bihać
forte e carismatica guida di Tito l’idea della Federazione Jugoslava
unita inizia a disgregarsi.

1990 - novembre: prime elezioni libere in Bosnia-Erzegovina

1992 - 29 febbraio: referendum sull’indipendenza della Bosnia-Erzegovina
6 aprile: riconoscimento dell’indipendenza e scoppio della guerra civile

1995 - 21 novembre: stipula degli Accordi di Dayton, che segnano la fine del conflitto. Nasce
un nuovo stato, la Bosnia Erzegovina, i cui confini coincidono con quelli della ex Repubblica
jugoslava: una nazione composta da due Entità, la Federazione croato-mussulmana di Bosnia
e Erzegovina e la Repubblica Srpska, e dal distretto di Brcko sottoposto a giurisdizione
internazionale.

1996 - settembre: prime elezioni generali in Bosnia Erzegovina: vittoria dei nazionalisti.

2002 - 24 aprile: la Bosnia Erzegovina diviene il 44° membro del Consiglio d’Europa

2008 - 16 giugno: firma dell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione (ASA) con l’Unione
Europea.

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BIHAĆ E IL CANTONE DI UNA SANA - guida turistico-economica - Comunicazione Eventi
IL CANTONE DI UNA-SANA

     Il Cantone dell'Una-Sana (in bosniaco Unsko-Sanski Kanton), che prende il nome dai due fiumi
     che attraversano la regione, l’Una e la Sava, é uno dei 10 cantoni della Federazione di Bosnia-
     Erzegovina.
     E' situato nella parte nord-occidentale del paese, una zona molto favorevole in quanto crocevia
     tra i principali corridoi dell'Europa occidentale Mediterraneo-Medio Oriente ed é un’importante
     via di collegamento fra la Croazia interna e l'Adriatico e la linea ferroviaria Bosanski Novi - Bihać
     - Knin.
     La superficie totale del cantone è 4.837 km2, di cui 47,9% coperta da boschi, 40,58% sono campi
     coltivabili, pascoli e frutteti. La popolazione e di circa 358.000 abitanti, di cui oltre il 40% dipende
     dall'agricoltura. La regione è ricca di terreni da caccia ed aree per gli sport invernali, la pesca ed
     il volo. Si tratta di una zona dal clima temperato con inverni piuttosto freddi ed estati calde. Le
     temperature medie di gennaio sono al di sotto dei 10° mentre le temperature medie di luglio
     sono tra i 18,7° e 22,7°.
     Il cantone, suddiviso in 8 municipalità, è abitato principalmente da bosnacchi, i serbi rimasti
     sono per lo più concentrati nella municipalità di Bosanski Petrovac.
     Il capoluogo è Bihać, le altre municipalità sono Bosanska Krupa, Bosanski Petrovac, Bužim, Cazin,
     Ključ, Sanski Most, Velika Kladuša.
     Il principale aeroporto si trova a Željava, nei pressi di Bihać, al confine con la Croazia.

     Economia
     Le principali risorse naturali sono rappresentate dall'ambiente: acque, foreste, terreni agricoli
     ecologicamente puri, che permettono un intenso sviluppo economico nei settori del turismo,
     delle infrastrutture e dell'agricoltura. La lavorazione del legname, la produzione di materiali da
     costruzione, nonché l’industria alimentare, dell’imballaggio e della conservazione sono infatti i
     settori industriali che maggiormente caratterizzano l’economia locale. Il Cantone é il più grande
     produttore di latte in Bosnia-Erzegovina; consistente anche la produzione organica di frutta,
     verdura, carne, erbe mediche e miele. Anche il turismo offre grandi opportunità: la pratica di
     sport (caccia, pesca, rafting ed altri sport acquatici) è un aspetto interessante dell’offerta in
     questo settore durante tutto l’anno. Il cantone di Una-Sana ha adottato nel 2004 un proprio
     piano di sviluppo, con progetti che partecipano alla più ampia strategia regionale per l’area Nord
     Ovest Banja-Luka Bihac, strategia che privilegia in particolare quattro rami : agricoltura, turismo,
     industria del legname e dei materiali da costruzione. Un grande vantaggio per gli investitori
     dell'Europa centrale e occidentale è la facile accessibilità del Cantone grazie alla vicinanza del
     confine con la Croazia (Bihać dista soli 10 km), l’autostrada vicino a Karlovac (1 ora da Bihać) e
     l’aeroporto di Zagabria (2 ore).
     Dal 2003, la Camera di Commercio del Cantone di Una-Sana organizza con successo la più
     importante fiera della ecologia che si tiene in Bosnia-Erzegovina: “Ekobis”, una manifestazione
     internazionale che intende promuovere il concetto di una regione con un elevato “potenziale
     ecologico “.

     Turismo
     Conosciuto come il “Cantone verde”, è ricco di foreste, fiumi cristallini, numerose cascate e
     sorgenti, nonché grotte e monumenti storici-culturali che, uniti a diversi centri termali di alta
     qualità, aria pulita, ricca flora e fauna, ne fanno la destinazione ideale per eco-turismo, salute
     e turismo all’aria aperta. Dal punto di vista geografico, il Cantone si trova tra i famosi laghi di

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Plitvice (Croazia) e la costa adriatica.
Con 49 siti archeologici, la zona è tra le più significative per quanto riguarda il patrimonio
culturale e storico risalente a epoche e culture molto diverse.
Le antiche città di Kulen Vakuf e Martin Brod, nonché i reperti archeologici preistorici, di periodi
antichi e medioevali sono i monumenti più preziosi.
In particolare, vale la pena di menzionare i resti di insediamenti preistorici a Ripac, Kulen Vakuf,
Martin Brod, i sepolcri di borghi medioevali (Sokolac, Ripac, Orasac, Kulen Vakuf ), i monumenti
sacri (moschee, chiese cattoliche e ortodosse, cappelle, monasteri), la costruzione tradizionale
bosniaca “šadrvan” (padiglioni) ed i caratteristici mulini ad acqua.
Tra le manifestazioni, la famosa regata sul fiume Una, una gara internazionale di rafting che
si svolge ogni anno, nel mese di luglio, da quasi 40 anni, è particolarmente nota per il suo
interessante tragitto, che è stato ampliato, verso la Croazia, nel 2009.

Agricoltura
In totale, le superfici agricole ammontano a 196.308 ettari, di cui 102.490 ettari sono terreni agricoli
e giardini, 91.203 ettari pascoli e 2.615 ettari frutteti. Una grande parte di terra sterile (32,2%)
può essere trasformata in terreno coltivabile. Il Cantone dispone di molti suoli ecologicamente
preziosi, ideali per l’agricoltura biologica.

Silvicoltura e lavorazione del legno
I boschi sono tra le risorse più importanti del Cantone di Una Sana. La superficie forestale totale
è di 190.880 ettari, di cui fustaia 85.899 ettari, boschi cedui 86.234 ettari e terra sterile 18.747
ettari. Silvicoltura e lavorazione del legno hanno una lunga tradizione, in particolare nei comuni
di Bihać, Bosanska Krupa, Sanski Most, Ključ e Bosanski Petrovac.
Per il Cantone è motivo di particolare orgoglio l'aver ottenuto la certificazione FSC (Forest Ste-
ward Council - silvicoltura sostenibile) per tutto il suo legname.

L’acqua
Oltre alle fonti termali, il Cantone dispone anche di abbondanti risorse di acqua potabile che
sono caratterizzate da una particolare purezza.

Materie prime
Diverse le materie prime minerali disponibili quali bauxite, manganese, barite, argilla, gesso,
sabbia di quarzo oltre che la pietra “Bihacit”, elemento architettonico di particolare valore.

PREFISSO TELEFONICO: 037

CODICI AVVIAMENTO POSTALI:
BIHAć 			                   77000
BOSANSKA KRUPA              77240
Bosanski Petrovac	 77250
Bužim                     	 77245
CAZIN			                    77220
Ključ			                    79280
SANSKI MOST		               79260
Velika Kladuša	             77230
                                                      Bandiera del Cantone di Una-Sana

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PRINCIPALI AZIENDE

     Settore ALIMENTARE
     Bihacka Pivovara d.d.
     Vinicka bb - 77000 Bihać
     Tel. 318500 - fax 311250 - email: preminger@preminger.ba
     Sito internet: http://www.preminger.ba/
     Tipo società : società per azioni ; Numero dipendenti: 101
     Attività: Produzione birra (la nota Preminger), succhi di frutta,
     imbottigliamento acqua naturale
     Certificazione: ISO 9001 e ISO 14001
     Fatturato anno 2008: 10.000.000 Euro - Esportazione in Slovenia, Austria
     Altre informazioni: la vendita sul mercato locale avviene tramite propri
     centri di distribuzione nelle città di Sarajevo, Mostar, Tuzla, Banja Luka.
     L’azienda dispone di propri mezzi di trasporto per la distribuzione.
     Per la produzione di birra, l’azienda è dotata di una linea di produzione con
     capacità produttiva di oltre 250.000 hl all’anno.

     Capljanka d.o.o.
     Aleja Sehida 23 - 79260 Sanski Most
     Tel. 681517 - Fax. 681517 - e-mail: milk-san@bih.net.ba
     Sito internet: http://www.milk-san.com/
     Tipo società : privata ; anno di fondazione: 1999 ; numero dipendenti: 19
     Attività: produzione di latte pastorizzato, yogurt, panna acida, formaggi Holland Gouda,
     maionese, ketchup
     La rete di distribuzione si sviluppa tramite grandi centri commerciali. La società opera su 2000
     mq di terreni ed edifici (200 mq), e possiede attrezzature, per l'industria lattiero-casearia, di
     produzione italiana e olandese, per un valore è 400.000 km; la capacità di utilizzo è del 60%.

     Med - Prom d.o.o.
     Rošići 17 - 77227 Cazin
     Tel/fax 540156 - email: medpromdoo@yahoo.com
     Sito internet: http://www.medprom.ba/
     Tipo società : s.r.l. ; 100% proprietà privata ; numero dipendenti: 7
     Attività: produzione di diverse varietà di miele (mille fiori, acacia, castagno) in
     confezioni da 450 g e 900 g., oltre che in confezioni per bar e ristoranti.
     Attualmente non effettua esportazioni; serve solo il mercato interno tramite
     centri commerciali e piccoli negozi.

     Meggle Mljekara d.o.o.
     Grabeska 34 - 77000 Bihać
     Tel. 319102 - Fax. 319115
     e-mail: info@meggle.com.ba ; marjan.vucak@meggle.com.ba
     Sito internet : http://www.meggle-group.com/en/
     Tipo società : srl ( fa parte di un Gruppo)
     Attività: opera nel settore lattiero-caseario; lavorazione latte e produzione di varie tipologie di
     prodotti derivati dal latte (latte, yogurt, vari tipi di formaggio, burro, ecc… )
     Certificazione : ISO 9001:2000 ; HACCP ; HALAL (certificazione per paesi arabi)

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Altre informazioni : l’azienda fa parte del Gruppo Meggle e rappresenta la più importante
azienda nel settore del latte e prodotti derivati in BiH. Con un proprio sistema di distribuzione
è presente sul tutto il territorio del paese, dai piccoli negozi fino ad arrivare ai grandi centri
commerciali.

Opsta Zadruga “Vrtoce”
Vrtoce bb - 77254 Vrtoce - Bosanski Petrovac
Tel. 887007 - Fax. 887451 - e-mai: zzvrtoce@bih.net.ba
sito internet : http://www.zzvrtoce.com/
Tipo società : associazione coltivatori ( circa 45 associati )
Attività: produzione polli e lavorazione carne di pollo e tacchino con prodotti finiti. La marca dei
prodotti (“brand”) che l’azienda immette sul mercato è “Gallina”. Oggi, attraverso i suoi associati,
riesce ad allevare circa 800.000 pz. di pollame l’anno. E’ certificata ISO 9001:2000; HACCP.

Riz Krajina d.o.o.
Bosanska 31 - 77000 Bihać
Tel. 228251 - Fax. 228250 - e-mail: rizkrajina@yahoo.com
Sito internet: http://fish.riz-krajina.net/
Tipo società: s.r.l.
Attività: Principalmente l’azienda si occupa dell’allevamento di trote (Salmo trutta fario ) e
di temoli (Thymallus Thymallus ). Attualmente produce oltre 500 tonnellate l’anno di pesce e
l’esportazione è orientata verso paesi della ex Jugoslavia (Croazia, Serbia e Montenegro).

Tim d.o.o.
Krupska 14 - 77000 Bihać
Tel. 223867 - Fax. 223110 - e-mail: tim.bihac@bih.net.ba
Tipo società : privata - anno di fondazione: 1990 ; numero dipendenti: 15
Attività: produzione di pasta, biscotti, pizza, frittelle; apicoltura, mulino.
Altre informazioni: presente solo sul mercato locale con un proprio network di distribuzione.
La società si sviluppa su un’area di 4.500 mq di terreni ed edifici (240 mq), possiede proprie
attrezzature di produzione italiana, la capacità di utilizzo è del 70%.

Zlatna dolina d.o.o.
Banjalucka 11 - 79260 Sanski Most
Tel. 683900; cell. 066 887357 - fax. 683900
Tipo società : s.r.l. ; numero dipendenti: 40
Gamma di prodotti: farina, farina animale, concentrato, pane comune, tutti gli altri tipi di pane,
pasta, diversi tipi di dolci; catering. Non produce per terzi in quanto non possiede macchinari
idonei.

Settore INDUSTRIA DEL LEGNAME
Bor d.o.o.
Jablanska bb-zaobilaznica - 77000 Bihać
Tel. 310706 - Fax. 310706 - e-mail: bor@bih.net.ba
Sito Internet: http://www.borstolarija.com/
Tipo società: s.r.l.
Attività: produzione di varie tipologie di infissi in legno (finestre, porte-balcone, porte interne,
porte d’ingresso). Certificata ISO 9001:2000

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Laser d.o.o. Bihac
     Pritoka bb - 77215 Ripac
     Tel. 319281 - fax. 314324 - e-mal: laserbih@bih.net.ba
     Sito internet : http://www.laser.ba/Laser/index.php
     Tipo società: s.r.l. ; numero dipendenti: 140
     Attività: produzione di cucine e mobili. Presente sul tutto territorio
     della BiH, offre un servizio che parte dalla progettazione fino alla
     costruzione ed installazione.

     Abonos d.o.o.
     Izeta Nanica 83 - 77245 Buzim
     Tel. 410102 - Fax. 410103 - sito internet: www.crabo.it
     Tipo società: s.r.l. ; numero dipendenti: 190
     Attività: produzione sedie in legno ed elementi curvati. Fa parte del Gruppo Crabo.

     Jela-Grmec d.o.o.
     Veliki Radici bb - 77240 Bosanska Krupa
     Tel. 489018 - Fax. 489018
     Sito internet: http://jela-grmec.com/
     Tipo società: s.r.l.
     Attività: segheria che si occupa della lavorazione primaria del legno, principalmente abete.

     Brijest-Promet d.o.o.
     Trnovi 29 - 77230 Velika Kladusa
     Tel. 772326 - Fax. 772326 - e-mail: kacar@bih.net.ba
     Sito internet: http://www.brijest-promet.com.ba/
     Tipo società: s.r.l.
     Attività: produzione di infissi in legno. Tipologia di infissi: finestre, porte
     balcone, porte d’ingresso, porte interne. Materiale principalmente usato:
     abete.

     Smrca d.o.o.
     Trg Avde Cuka bb - 77240 Bosanska Krupa
     Tel. 471038 - Fax. 485390 - e-mail: smrca.doo@bih.net.ba
     sito internet: http://www.smrca-bih.com/
     Tipo società: s.r.l.
     Attività: Produzione di semilavorati e di componenti per mobili.

     Settore EDILIZIA-COSTRUZIONI
     Aqua-Therm d.o.o.
     I Mart bb - 77230 Velika Kladusa
     Tel. 773251 - Fax. 773253 - e-mail: info@aqua-therm.co.ba
     sito internet: http://www.aqua-therm.co.ba/
     Tipo società: s.r.l.
     Attività: produzione di varie tipologie di tubazione con materiali Inox
     per edilizia; le tubazioni sono principalmente utilizzate per sistemi di
     riscaldamento.

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Austrotherm BH d.o.o.
Turija bb - 77000 Bihać
Tel. 318401 - fax. 318420 - e-mail: Email.info@austrotherm.ba
Sito internet: http://www.austrotherm.com/ba/main1/
Tipo società: s.r.l.
Attività: produzione di materiali per isolamento termico (pannelli EPS).
Fa parte di Austrotherm-Austria

Elektrometal d.o.o.
Lojicka bb - 77200 Cazin
Tel. 511078 - Fax. 513633 - email: elmac@bih.net.ba
sito internet: http://www.elektrometal.com/
Tipo società: s.r.l. ; numero dipendenti: oltre 100
Attività: l’azienda opera nel settore dell’edilizia e dell’impiantistica
elettrica.

Gat d.o.o.
Sjekovac bb - 79260 Sanski Most
Tel. 689112 - Fax. 680400
e-mail: gat@bih.net.ba ; aldijana.kamber@gat.com.ba
sito internet: http://www.gat-cnc.com/
Tipo società: s.r.l. ; numero dipendenti: oltre 30
Attività: lavorazione del metallo utilizzando macchinari CNC su ordinazioni specifiche.

Grupex d.d.
Zuhdije Zalica bb - 77230 Velika Kladusa
Tel. 775152 - Fax. 775151
e-mail: grupex.uprava@bih.net.ba ; grupex@bih.net.ba
sito internet: http://www.grupex.ba/
Tipo società : società per azioni
Attività: l’azienda opera nel settore dell’edilizia (stabili ad uso abitativo,
commerciale e industriale); produzione di calcestruzzo e di elementi
prefabbricati per l'edilizia.

Mermeri i graniti d.o.o.
Dr. Irfana Ljubijankica 28 - 77000 Bihać
Tel. 351863 - Fax. 351863 - E-Mail: sabanac@bih.net.ba
http://www.mermeri-graniti.com.ba/
Persona di riferimento: Alija
Azienda operante dal 1991 nel settore trasporto, lavorazione
ed installazione di marmi e graniti.

Miral d.o.o.
Zuhdije Zalica bb - 77230 Velika Kladusa
Tel. 771325 - Fax. 771993 - e-mail: info@miral-pvc.com
sito internet: http://www.miral-pvc.com/
Tipo società: s.r.l.
Attività: produzione infissi in PVC e alluminio. Azienda certificata ISO 9001.

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Settore PIANTE AROMATICHE ED ERBE MEDICINALI

     Ljekovito Bilje Čeliković d.o.o.
     Pokoj 54 - 77000 Bihać
     Tel. 300 111 - fax. 300 222
     email: hari.h@bih.net.ba ; celikovicljekovitobilje@gmail.com
     sito internet: http://www.celikovic.com/
     Piccola azienda famigliare con 70 anni di tradizione nella raccolta e
     la produzione di preparati medicinali a base di erbe.
     Attività: raccolta, produzione e lavorazione di numerose specie
     di piante aromatiche e medicinali, selvatiche e coltivate. L’azienda
     è specializzata nella produzione di sciroppi, miele, miscele di tè,
     tinture e creme utilizzati nella fito-terapia. La qualità della materia
     prima e la conformità agli standard della produzione organica,
     sono certificate da IMO, Svizzera.

     Hrnjica Rifet
     Nerkeza Smailagića, 31 - tel. 315215
     Impresa artigianale che ha iniziato l'attività nel 1990; si occupa della raccolta di erbe mediterra-
     nee e continentali; produzione di diversi tipi di erbe medicinali: creme, olii eterei ed olii per mas-
     saggi, diversi tipi di thé, brandys alla frutta con erbe aromatiche, cuscini profumati alla lavanda.
     E' l’unico raccoglitore, in quest’area, di lavanda, salvia e rosmarino.

     ALTRI SETTORI

     Bira d.d.
     Jablanska bb - 77000 Bihać
     Tel. 310095 - Fax. 311784 - e-mail: bira@bih.net.ba
     sito internet: http://www.bira.com.ba/
     Tipo società: società per azioni ; fa parte del Gruppo Robot
     Attività: l’attività principale è la produzione di elettrodomestici.

     Bosnaplast d.d.
     5 Korpus br.2 - 77250 Bosanski Petrovac
     Tel. 881039 - Fax. 881042 - e-mail: bosplast@bih.net.ba
     Sito internet: http://www.bosnaplast.com/
     Tipo società: s.r.l.
     Attività: lavorazione e produzione di varie tipologie di materiali plastici:
     contenitori e bottiglie in plastica, contenitori per bottiglie, vari accessori
     in plastica.

     Di&De Delić d.o.o.
     Indirizzo: Branislava Durdeva bb - 77000 Bihać
     Tel. 314221 - Fax. 314221 - e-mail: abdulah.delic@bih.net.ba
     Sito internet: http://www.didedelic.ba/
     Tipo società: s.r.l.
     Attività: produzione pellicole di polietilene per imballaggio e
     confezionamento. Tutti i prodotti sono ecologici.

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Dks Loversan d.o.o.
Mihaljevac bb - 77220 Cazin
Tel. 532140 - fax. 532141 - e-mail: dkslover@bih.net.ba
sito internet: http://www.dksloversan.ba/?s=1
Tipo società: s.r.l.
Attività: azienda fondata dalla Dks Loversan SpA, industria biomedica di
Milano. Produce dispositivi medicali monouso: svs; svs security; deflussori;
trasfusori; svs vacum epruvette, ecc.
Prodotti di buona qualità; molta attenzione alla formazione del personale.
Il programma produttivo é creato dalla casa madre in Italia e il sistema
di controllo qualità implementato è ISO 13485:2003. Dal mese di luglio
2005 in produzione anche il ptca (palloncino catetere per la chirurgia
cardiovascolare).

Krupa Kabine d.d.
Unska bb - 77240 Bosanska Krupa
Tel. 471136 - Fax. 472063 - e-mail: krupa@kk-cab.com
Sito internet: http://www.siac-cab.com/contatti.asp
Tipo società: s.r.l. (fa parte del Gruppo Siac)
Attività: produzione cabine principalmente per macchine agricole.

Zah d.o.o.
Dan Nezavisnosti 25 - 77240 Bosanska Krupa
Tel. 474089 - Fax. 473426
e-mail: info@zah-doo.com ; emir@zah-doo.com
sito internet: http://zah-doo.com/
Tipo società: s.r.l.
Attività: azienda operante nel settore metal - meccanico con
applicazione di galvanizzazione.
E’ certificata ISO 9001:2000 e ISO 14001:2004.

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NATI NEL CANTONE DI UNA SANA

     Satko Hadzihasanovic (pittore)
     Nasce a Bihać nel 1959 e si diploma nella locale scuola superiore; si laurea
     all'Accademia di Belle Arti di Sarajevo nel 1982, dove studia negli anni
     successivi alla laurea per poi proseguire all'Accademia di Belle Arti di
     Belgrado. Vive e lavora in Canada.

     Nihad Hasanovic (scrittore)
     Nihad Hasanovic è nato a Bihać nel 1974. Fra le sue opere pubblicate, i
     racconti “Podigni Visoko baklju” (Tieni in alto la torcia) nel 1996 e "Zaista?"
     (Davvero?) nel 2001, la raccolta di prosa “Kad su narodi nestali” (Quando la
     gente scompare) nel 2003 ed il romanzo “ O roštilju i raznim smetnjama” (Per
     quanto riguarda il barbecue e interruzioni varie) nel 2008.Ha anche pubblicato
     le sue poesie, saggi e traduzioni (dal francese, e, occasionalmente, inglese e
     spagnolo) in varie riviste letterarie, su supporto cartaceo e on-line.
     Hasanovic vive e lavora a Sarajevo.

     Irfan Ljubijankic (medico e politico)
     (Bihać 1952 - 1995 vicino Velika Kladusa)
     Ljubijankic studia alla facoltà di medicina dell'Università di Belgrado dove si laurea nel 1977, poi
     trascorre un periodo di 16 mesi in Libia come medico generico. Dal 1980 al 1984 si specializza in
     otorinolaringoiatria e chirurgia cervicale. Allo stesso tempo, completa gli studi post-laurea in ORL
     a Zagabria, dopo di che trascorre un altro anno in Libia. E' uno dei fondatori del partito politico
     denominato Partito Democratico per Azione ed è eletto presidente del Distretto di Bihać con le
     prime elezioni multipartitiche per 10 mesi. Il 23 giugno 1994, nella sessione di governo della RBH
     è scelto come Ministro degli Affari esteri della RBH. Ricopre questo incarico quando viene ucciso
     il 28 Maggio 1995. Ljubijankic si trova su un elicottero, di ritorno a Bihać da Zagabria, che viene
     abbattuto da un missile lanciato dai serbi di Croazia dal confine croato-bosniaco, nelle vicinanze
     di Velika Kladusa. Viene sepolto l'8 Giugno 1995 a Bihać.

     Alen Islamović (cantante)
     Alen Islamović, nato il 17 Agosto 1957 a Bihać, è un cantante popolare in Bosnia-
     Erzegovina e in altre ex repubbliche jugoslave. Islamović è meglio conosciuto
     come la voce dei gruppi “Divlje jagode” nel periodo 1979-1986 e "Bijelo Dugme"
     dal 1986 al 1989.

     Zdenko Kožul (scacchista)
     Nato il 21 maggio 1966 a Bihać, questo grande scacchista é stato campione d'Europa nel 2006.

     Enver Krupić (pittore)
     Enver Krupić (Bosanska Krupa, 1911 - Bihać 1992) studia inizialmente a Zagabria e termina la
     scuola d'arte a Belgrado, nel 1937. Dopo aver ricevuto una borsa di studio, prosegue gli studi
     per due anni all'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi ed in contemporanea studia
     storia dell'arte alla Sorbona. Krupić rimane, nonostante l'evidente talento, un pittore che non

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ha sperimentano il linguaggio del colore come espressione, ma solo come semplice mezzo di
decorazione della natura. Nel 1939 è ammesso come membro dell'Associazione degli artisti
jugoslavi a Parigi. L'anno successivo torna a Belgrado, dove ha vissuto e lavorato come insegnante
di storia dell'arte. Tutta la sua eredità é stata donata alla città di Bihać. Sito internet: www.galerija-
krupic.ggbihac.ba

Skender Kulenović (scrittore)
Skender Kulenović (2 settembre 1910 - 25 gennaio 1978) nasce
nella cittadina bosniaca di Bosanski Petrovac, ai tempi in cui la
Bosnia-Erzegovina era parte dell'Impero austro-ungarico.
Nel 1921, la sua famiglia, impoverita dalle riforme introdotte
dal nuovo Regno di Jugoslavia, si trasferisce nella città bosniaca
di Travnik, città natale della madre. Qui Kulenović scrive le sue
prime poesie, culminate nella pubblicazione di una serie di
sonetti (Primule Ocvale o primule appassite) nell'almanacco
1927-1928 della sua scuola. Nel 1930, Skender studia legge
presso l'Università di Zagabria dove, ispirato da idee di sinistra,
si unisce al KPJ Partito comunista jugoslavo.
Nello stesso anno abbandona gli studi di giurisprudenza per
concentrarsi sul giornalismo e l'opera letteraria. Negli anni
seguenti pubblica saggi e racconti in varie riviste, tra cui
Putokaz (cartello), la rivista di cui è membro fondatore.
Alla fine del 1939 - inizio del '40, viene espulso dal KPJ per aver rifiutato di firmare una lettera
aperta per criticare il governo ed invocare l'autonomia per la Bosnia-Erzegovina, una decisione
che gli impedìsce in seguito di pubblicare in molte delle riviste con cui aveva lavorato fino ad
allora. Nel 1942 compone la sua poesia più famosa, «Stojanka Majka Knežopoljka» («Stojanka, la
madre da Knežopolje»), una versione moderna del tradizionale lamento partigiano bosniaco con
elementi di forza del folk-epico serbo. Nel 1945, Kulenović viene nominato Direttore del Teatro
Nazionale di Sarajevo appena liberata. Negli anni del dopoguerra si dedica in gran parte a fiction
e giornalismo e scrive diverse opere teatrali di successo, ma anche una serie di racconti brevi,
saggi e poesie, e cura varie riviste letterarie e non.
Nel 1954, dopo aver pubblicato un saggio sul dissidente Milovan Gilas, viene rimosso dall'incarico
di direttore della rivista Nova Misao (Nuovo Pensiero). Nel 1959 pubblica «Stećak», il primo dei
suoi quaranta sonetti; viaggia poi in Egitto, luogo che gli ispira una serie di racconti di viaggio e,
in seguito, il sonetto “Vaze”.
Nel 1968 vengono pubblicati i suoi primi venti sonetti (“Soneti”) e, nel 1974, “Soneti II”, la
seconda serie di una ventina di sonetti. Nel 1977 esce il suo romanzo “Ponornica” (Fiume perso).
Sta lavorando ad un sequel, quando si ammala e muore alcuni mesi più tardi.
E' stato raffigurato sulla banconota bosniaca da 0,50, poi ritirata dalla circolazione e sostituita
con moneta.

Bibliografia
* Stojanka Knežopoljka madre, poesia, 1945
* Commedia (Djelidba, cena, e ora?), 1947
* «Seva», poema, 1952
* Sonetti, 1968
* Divanhana, racconti, 1972
* Gromov palla di cannone, storie per bambini, 1975
* Underground, romanzo, 1977

                                                                                                             19
Hamdija Pozderac (politico)
     Hamdija Pozderac (15 Gennaio 1924 - 7 aprile 1988), nato a Cazin, è stato un
     politico bosniaco comunista, nonchè Presidente della Bosnia-Erzegovina, nel
     periodo 1971-1974. E' stato inoltre vice presidente della ex Jugoslavia alla
     fine degli anni '80, e candidato alla presidenza della Jugoslavia appena prima
     che fosse costretto a dimettersi dalla politica, nel 1987.
     Pozderac era considerato uno degli uomini politici più influenti e potenti
     in Bosnia-Erzegovina durante l'era comunista. Il suo allontanamento dalla
     scena politica, alla fine degli anni '80, è oggi considerato uno degli eventi
     più controversi che hanno preceduto la guerra in Bosnia. Venne rimosso a causa della vicenda
     Agrokomerc, del 1987, che la stampa jugoslava ha paragonato a quella americana di Watergate.
     E’ opinione diffusa che lo scandalo fosse stato “costruito” a Belgrado, in modo da rimuovere
     Pozderac, che era al tempo il capo della Commissione costituzionale federale di Iugoslavia, al
     fine di turbare l’equilibrio del potere politico nel paese.

     Nurija Pozderac (partigiano)
     (1892-1943) Nato a Cazin ha lavorato, prima della guerra, come insegnante. Ha partecipato alla
     guerra di liberazione nazionale dal 1941 ed é morto in battaglia, durante la guerra, nel 1943.

                                           Panorama di Bihać

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BIHAĆ
                                    INFORMAZIONI UTILI

DATI GENERALI
Coordinate: 44° 49” N 15° 52” E
Abitanti : circa 61.000
Superficie: 900 km2
Densità: 116,67 ab./km2

LE DISTANZE - DA BIHAć A ..............
BANJA LUKA		               KM 104
BUDAPEST		                 KM 388
MILANO			                  KM 529
RAVENNA		                  KM 582
SARAJEVO 		                KM 227
TRIESTE			                 KM 287
VENEZIA		                  KM 287
VIENNA			                  KM 380
ZAGABRIA		                 KM 110

COME ARRIVARE
IN AUTO
Dal confine italiano (Trieste) si attraversano le città di Rijeka (Fiume ) - Karlovac - Slunj.
Da sud-est vi è una sola strada principale che porta a Bihać, la Sarajevo-Travnik via Jajce.

TRENO
Ci sono diversi treni che partono dalla stazione ferroviaria di Bihać :
Bihać- Bosanski Novi - Sarajevo (non disponibile durante la stagione invernale)
Sarajevo - Bosanski Novi - Bihać (non disponibile durante la stagione invernale)

AUTOBUS
La stazione degli autobus, ad 1 km ad ovest dal centro, collega tutti i comuni della regione
superiore della Krajina. Gli autobus per Bosanski Petrovac, Bosanska Krupa, Sanski Most, Cazin,
Bužim, Velika Kladusa e Kljuc partono diverse volte al giorno. Gli autobus diretti a Cazin (11
corse al giorno dal lunedì al sabato) fermano anche a Kostela e Ostrazac. La distanza tra Bihać e
Sarajevo è percorsa, via Travnik, in sei-sette ore e ci sono autobus ogni giorno (ore 07:30, 13:30
e 22:00). Diverse anche le corse giornaliere per Banja Luka (ore 05:30, 07:30, 13:00 e 15:00) via
Bosanska Krupa -durata del viaggio 3 ore-; per Zagabria (ore 04.45, 10:20, 14:00, 16:45) -durata 2
ore e trenta; costo di un biglietto di sola andata 23,60 KM-. Il parco nazionale di Plitvice si trova
appena oltre il confine e numerosi bus turistici ci arrivano attraverso il confine di Izacic.

STAZIONE DEGLI AUTOBUS: Put 5 Korpusa - tel. 311 939 ; 332 590

STAZIONE FERROVIARIA: Bihaćkih branilaca bb - tel. 311 149

STAZIONE DEI TAXI: tel. 1515 - 312 618

                                                                                                        21
CENNI STORICI
     La città, localizzata in una favorevole posizione geografica in quanto porta d'entrata ad ovest
     della BiH, è stata un importante crocevia per molte epoche.
     Popolata fin dal tempo paleolitico, dal VIII secolo a.C è abitata da una tribù illirica, gli Japodi.
     All’inizio del VII secolo, i dintorni di Bihać sono abitati dagli Sloveni, come testimoniano numerosi
     documenti storici. Le prime città, vicino al fiume Una, sono costruite nella metà del XIII secolo.
     La città di Bihać, centro di Pounje, viene menzionata per la prima volta il 26.02.1260 in un
     documento del re Bela IV, il re ungherese-croato, come la città costruita nell'isola di SanLadislav,
     di proprietà dell'abbazia benedettina di Topusko, in Croazia.
     Nel 1262, si dichiara città libera con tutti i privilegi che ne conseguono. Il capo della comunità
     era un ufficiale di città o villae, spesso chiamato come giudice e le cui decisioni potevano
     essere modificate solo dal re. Con il capo della comunità c’era anche la magistratura, composta
     da cittadini che avevano tale responsabilità. La città aveva inoltre il notaio che redigeva tutti
     i documenti civili. Dopo la dichiarazione di città libera, Bihać si sviluppò in una città urbana e
     centro commerciale, circondata da mura, torri quadrate e rotonde.
     Il nucleo più antico della città consisteva in una torre rotonda davanti alla quale si trovavano
     chiese, monasteri e abitazioni. In quest'epoca, Bihać aveva sette chiese, compresa la chiesa di S.
     Antonio, che, dopo l'arrivo dei turchi ottomani, nel 1592, fu trasformata in moschea.
     Bihać è stata la capitale provvisoria del regno croato. Ha perso il suo status civile nel 14° secolo
     seguendo le lotte dinastiche nel regno, diventando in seguito proprietà dei nobili croati
     Francopani (Frankopan) cui venne donata, nel 1434, dal re ungherese-croato Sigismundo.
     Rimase sotto l'autorità di questa famiglia fino all’inizio del XVI secolo. Dopo l’elezione di Ferdinando
     d’Asburgo, quale re croato, nel 1527, la città di Bihać era nuovamente nella giurisdizione reale.
     La Capitaneria di Bihać era una delle quattro capitanerie della Croazia nella metà del XVI secolo
     e comprendeva le città di Bihać, Ripac, Sokolac, Dreznik, Trzac, Slinj, Iyacic, Toplicki turanj,
     Brekovica, Ostrozac, Vrnograc, Perna, Stijena, Cazin, Buzim. A questo periodo risale il forte attacco
     dell’Impero Ottomano al quale Bihać resistette per più di cent’anni.
     Il forte di Bihać sarebbe divenuto il fortino più occidentale conquistato dall'esercito ottomano
     nel 1592 sotto il visir bosniaco Hasan-Pasha Predojević, precedente i serbi ortodossi - Valacchi
     (Vlah in serbo).
     La città venne inizialmente costruita al centro del
     Sangiaccato di Bihać, parte della pashaluk bosniaca
     e retrocessa, nel 1699, a far parte del Sangiaccato di
     Bosnia, durante il periodo di intense guerre di confine
     tra la monarchia asburgica e l'impero ottomano. Nel
     1865 divenne il centro del suo stesso Sangiaccato, ma
     questo solo fino al 1878, quando tutta la Bosnia fu occupata dagli austro-ungheresi.
     Seguì un periodo di pace, contrassegnato, nel 1888, dall’abbattimento delle mura della fortezza
     che separava il centro città dalla periferia. Il nuovo governo costruì diverse scuole ed impianti,
     che accelerarono la crescita della città.
     Nel 1900 le infrastrutture della città furono rinnovate; poco dopo, nel 1905, ebbe inizio la
     costruzione della rete di approvvigionamento idrico-urbano, completata due anni dopo.
     Nel 1911,furono aperti la casa dei lavoratori e il "liceo piccolo", che quattro anni dopo diventò il
     "liceo grande".
     Fece parte della Monarchia Austro-Ungarica fino al 1918 quando divenne parte del Regno
     dei Serbi, Croati e Sloveni. In quest'epoca la città era il centro della zona e, nel 1929, diventò il
     centro della contea di Vrbas. Rimase prospera anche dopo la costituzione della Jugoslavia, quale
     centro della regione occidentale bosniaca, anche se la sua crescita fu compromessa dalla Grande
     Depressione nel 1930.

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All’inizio della II° guerra mondiale, Bihać era parte del nascente stato indipendente croato. Dal
mese di aprile 1941 fu occupata dai reparti tedeschi e, fin dai primi giorni di occupazione, un
movimento di liberazione popolare era attivamente sviluppato. Un'azione militare partigiana, dal
2 al 4 aprile 1942, portò all'espulsione dei reparti tedeschi dalle parti di Bihać ed alla formazione
del territorio libero conosciuto come ”Repubblica di Bihać”. A Bihać, il 26 e 27 novembre 1942, si
tenne la prima sessione del l'AVNOJ (consiglio antifascista di difesa nazionale di Jugoslavia).
Dal gennaio 1943, le forze tedesche occuparono nuovamente la città. Sotto l’occupazione
tedesca, Bihać rimase fino al 28 marzo 1945, data della sua liberazione. Nel periodo 1945-1992
fece parte della SFRJ.
Bihać ha subito la distruzione di molti edifici durante la recente guerra in Bosnia, quando la zona
attorno alla città è stata sotto assedio, da parte delle forze serbo-bosniache, per oltre tre anni,
fino all'estate del 1995,quando l'assedio è stato infranto dall’inizio dell’"Operazione Tempesta"
croata congiunta con le forze bosniache del generale Atif Dudaković.
Con la convenzione di Dayton, nel 1995, e la nuova organizzazione politico-amministrativa, Bihać
diventa il centro del cantone di Una-Sana e fa parte della FBiH.

LUOGHI DI INTERESSE
Gli stecci nella piazza del mercato, ricordano la presenza della Chiesa bosniaca eretica da
queste parti. La piazza è dominata dalla Torre Kapetanova (utilizzata nel passato come torre di
avvistamento), la Chiesa Zvonik e un Turbe ottomano, che comprovano il sapore multi-etnico
sapore mantenuto da questa
comunità. La galleria comunale
ha belle esposizioni di artisti lo-
cali. E’ aperta dal lunedì al venerdì
e, talvolta, nei fine settimana du-
rante l'estate. L'ingresso è gratu-
ito. Il museo Pounje, che si trova
sulla stessa strada, è un piccolo
museo con molti reperti illirici,
romani, austriaci ed ottomani
scoperti nella zona. L'Università
di Bihać, inaugurata nel 1997, ha
sette facoltà: tecnica, economica,
giurisprudenza, biotecnologie,
pedagogica, medicina, accade-
mia pedagogica islamica.
Nelle vicinanze della città (17 km)
vi sono le acque termali di Gata
e a Ripac (10 km) si trova un sito
archeologico unico che risale
all’epoca degli antichi Iapigi1 che
vivevano in questa regione.
                                                        1 - Chiesa di S. Antonio / 5 - Moschea Fethija

1 Popolo originario dell'Illiria che amalgamandosi con gli abitanti dell’Apulia (intorno al 1700 a.C.) dette luogo agli
Iapigi. Il nome fu loro dato dagli antichi Greci che consideravano questi popoli discendenti del mitico Dedalo attraverso
suo figlio Iapige.

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Chiesa cattolica di S.Antonio
     Gazi Husrev bb
     La Chiesa cattolica di Bihać è uno degli edifici tipo che si
     possono trovare nella parte nord-ovest della Croazia. Si
     tratta del tipo di costruzione in cui sono presenti nuovi
     stili di barocco uniti alla tradizione tardo gotica, che
     erano diffusi e presenti in questa regione della Krajina:
     l'edificio ha una concezione spaziale pronunciata, ma
     non trascura un maggiore uso di elementi decorativi,
     come la facciata con lesene articolato e ricco di festoni;
     con molta fantasia e gusto sono trasformati l'altare ed
     il predicatorio, ed è stato scelto mobilio di lusso per la
     chiesa. L'aspetto, per quel tempo, é impressionante: la
     chiesa occupa uno spazio di circa 900 m², ha un'alta
     torre rettangolare, e con la moschea Fethija e la torre
     del Capitano dominava da sopra la città ed il nucleo
     urbano.
     E' sicuro che la Chiesa di S.Antonio è stata costruita
     in pietra (bihacit) da ingegneri locali con costruttori
     esteri, infatti, dopo l'occupazione austriaca, a Bihać sono giunti un gran numero di artigiani dalla
     Dalmazia, Erzegovina e da altre regioni.
     Durante la 2° guerra mondiale, la Chiesa di S.Antonio ha cambiato aspetto. Nel 1941, il potere ha
     ordinato la distruzione della chiesa ortodossa. Il materiale della chiesa distrutta é stato utilizzato
     per costruire la torre grande della Chiesa. Nel 1944, con il bombardamento della città, la chiesa é
     stata quasi distrutta e del monumento sacrale rimane solo la torre alta con il campanile.

     Moschea Fethija (conquistata)
     Bosanska bb
     Con l'arrivo degli ottomani nella regione e la conquista
     di Bihać (nel 1592), cambiano molte cose all'interno
     delle mura della città: la prima che il nuovo governo
     prende in considerazione è la conversione delle chiese
     esistenti in moschee. Con ordinanza del comandante
     capo dell'esercito turco, Predojevic Hasan Pasha, la
     Chiesa di S. Antonio viene trasformata in moschea
     principale della città, con il nome dei nuovi padroni
     Fethija (conquistata).
     Nei vecchi documenti storici è scritto che la Chiesa
     di S. Antonio è stata costruita con una cappella, della
     lunghezza di 19,5 metri e 9,2 metri di larghezza, con
     quattro pareti pilastro; lo stile é gotico, con tetto alto,
     ha finestre di pietra ornamentale, ed il campanile dagli
     otto angoli. Accanto alla chiesa vi era un convento
     domenicano, come risulta dai documenti dei croati
     feudali, già nel 1266.
     Dopo la conversione, i costruttori turchi hanno lasciato
     alcuni dettagli della vecchia chiesa: alcune finestre sulla
     parte meridionale ed al nord sono rimurate, altre nuove

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