BIHAĆ E IL CANTONE DI UNA SANA - guida turistico-economica - Comunicazione Eventi
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Camera di Commercio Italo - Bosniaca Privredna Komora Italija – Bosna I Hercegovina BIHAĆ E IL CANTONE DI UNA SANA guida turistico-economica MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Direzione Generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli Scambi - Divisione VIII
CAMERA DI COMMERCIO ITALO – BOSNIACA PRIVREDNA KOMORA ITALIJA – BOSNA I HERCEGOVINA SEDI Viale L.C. Farini, 14 - 48100 Ravenna (I) Tel.: 0544 481 477 - Fax: 0544 218 731- E-mail: camitalobosniaca@racine.ra.it Edhema Mulabdica, 3 - 71000 Sarajevo (BiH) Tel.: 00387 33 271 080; 271 081 - Fax: 00387 33 271 082 - E-mail: camcom@bih.net.ba Con la propria sede operativa a Ravenna, la Camera di Commercio Italo-Bosniaca (C.C.I-B) opera dal 1996 a sostegno degli imprenditori con l’obiettivo principale di favorire e sviluppare la cooperazione economica fra i due Paesi. Iscritta, dal luglio 1998, all’Albo delle Camere Italo-Estere in Italia tenuto da Unincamere (Legge 580/93), la Camera di Commercio Italo-Bosniaca svolge la propria attività a livello nazionale, annoverando, fra i propri associati, numerose camere di commercio, associazioni ed aziende dell’intero territorio italiano, oltre che, naturalmente, di quello bosniaco. Molteplice la tipologia di attività sviluppata dalla Camera Mista: un primo, fondamentale aspetto riguarda l’assistenza concreta offerta agli imprenditori interessati al mercato bosniaco- erzegovese, attraverso la fornitura di servizi di base e consulenza specialistica in risposta alle esigenze specifiche poste di volta in volta dai singoli operatori. Non di minor importanza, la realizzazione di un centro di documentazione costantemente aggiornato che raccoglie informazioni commerciali, normativa vigente nel Paese, dati statistici sulle attività produttive, ricerche a carattere economico, politico e culturale, documentazione sulle gare d’appalto e sugli incentivi agli investimenti. La promozione di missioni e di iniziative finalizzate a sensibilizzare gli operatori economici sulle opportunità di operare con questo Paese costituisce infine un ulteriore importante capitolo di attività, come pure la partecipazione della Camera Mista a progetti e iniziative che beneficiano degli aiuti finanziari nazionali ed internazionali. Dal gennaio 2001, la Camera di Commercio Italo-Bosniaca ha attivato una propria sede di rappresentanza a Sarajevo, una sorta di “osservatorio privilegiato” in loco, in grado di svolgere, in virtù della rete di contatti sviluppata sul territorio, un’azione decisiva in termini di informazione ed aggiornamento costante, di promozione di progetti congiunti, costituendo, nel contempo, un reale punto di riferimento e di concreta assistenza per gli imprenditori che operano sul posto. 2
SEZIONI DELLA GUIDA BOSNIA ERZEGOVINA pag. 4/9 • INFORMAZIONI GENERALI IL CANTONE DI UNA SANA pag. 10/20 INFORMAZIONI GENERALI ED ECONOMICHE • SELEZIONE DI IMPRESE NEI PRINCIPALI SETTORI ECONOMICI industria alimentare industria del legname edilizia - costruzioni piante aromatiche ed erbe medicinali altri settori • NATI NEL CANTONE BIHAĆ pag. 21/29 • INFORMAZIONI UTILI • CENNI STORICI • LUOGHI DI INTERESSE ALTRE CITTA’ NEL CANTONE DI UNA SANA pag. 30/32 TEMPO LIBERO pag. 33/50 • FIERE E MANIFESTAZIONI • FIUME E PARCO DELL’UNA • ALTRI FIUMI – PRATICA DELLA PESCA • ZONE MONTUOSE • ALTRI LUOGHI DI INTERESSE ACCOMMODATION (DOVE DORMIRE) DOVE MANGIARE A BIHAĆ INDIRIZZI UTILI pag. 51/59 SELEZIONE DI SITI INTERNET pag. 60/61 TESTI E FOTO : CAMERA DI COMMERCIO ITALO-BOSNIACA La guida è stata realizzata, senza fini di lucro, dalla Camera di Commercio Italo-Bosniaca con il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per le politiche di internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi Divisione VIII - con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo degli scambi e della cooperazione economica fra imprese italiane e bosniache. Per informazioni e suggerimenti: camitalobosniaca@racine.ra.it FONTI: Općina Bihać; Tourism community of FB&H; Turistička zajednica Unsko-sanskog kantona 3
BOSNIA-ERZEGOVINA INFORMAZIONI GENERALI Coordinate: lat. 45° N - 42° N; long. 15° E - 20° E Nome ufficiale: Repubblica di Bosnia-Erzegovina. Sigla nazione: BiH ����� Origine del nome: ���������� Bosnia deriva dall'omonimo fiume che scorre ���������� ������ attraverso il paese; Hercegovina dalla parola ����� herceg (duca) che governava la parte a sud ������ della regione fino alla conquista dei Turchi, nel 15° secolo. �������� E' l’imperatore bizantino Costantino �������������� ��������� Porfirogenito, nel X secolo, il primo a ���������� menzionare la Bosnia in un’opera: nel suo «De ������ administrando imperio» la definisce «piccolo territorio» (horion bosona). Costituzione: 5 aprile 1992 con l’indipendenza ������������ dalla Iugoslavia. La costituzione attualmente in vigore è inclusa nell'Accordo di Dayton (USA) siglato il 14 dicembre 1995. Tipo di Governo: Repubblica Federale democratica. Superficie in Kmq: 51.129 - Confini: 1.459 km; costa 20 km. Paesi confinanti: Croazia 932 km; Serbia 312 km e Montenegro 215 km Punto più basso: mare Adriatico 0 m; più alto: monte Maglic 2,386 m. Fiume più lungo: Drina Km 346; lago più esteso: Buško kmq 55,8. Divisione amministrativa: 3 unità territoriali Federazione della BiH (51%); Republika Srpska (49%); Distretto di Brčko. La Federazione é suddivisa in 10 Cantoni divisi a loro volta in Municipalità; la Republika Srpska in Regioni che si suddividono in Municipalità. Popolazione: 3,842,566 abitanti (stima anno 2009) 0-14 anni: 14,5%; 15-64: 70,7%; oltre 65: 14,8% - Densità: 89,0 ab. / Km2 Capitale: SARAJEVO (circa 420.000 abitanti) Sede amministrativa Federazione: Sarajevo Sede amministrativa Rep. Srpska: Banja Luka Città principali (stima anno 2008 ): Banja Luka (195.000); Bihac (61.000); Mostar (111.000); Tuzla (130.000); Zenica (127.000). L’ultimo censimento risale comunque al 1991, per questa ragione i dati relativi alla popolazione sono imprecisi. 4
Lingue ufficiali: bosniaco nella parte musulmana della Federazione; croato in quella controllata dalla Croazia e serbo nella Republika Srpska. Religioni: musulmana (47%), ortodossa (36,9%), cattolica (15%), altre (1,1,%). Alfabeto L’alfabeto serbo-croato ha trenta lettere. La pronuncia è abbastanza semplice poiché solo poche consonanti hanno un suono diverso da quello italiano. Nella Federazione è utilizzato l’alfabeto latino; nella Republika Srpska caratteri cirillici. L’alfabeto cirillico si compone di 33 lettere di cui 10 vocali, 21 consonanti e due segni (ъ - Ь) a cui non corrisponde alcun suono ma che hanno una precisa funzione nella pronuncia della parola. Caratteri latini e corrispondenza con la lingua italiana: a (a) ; b (b) ; c (z) ; č (c dolce ) ; ć (c molto dolce) ; d (d) ; dz (g dolce) ; d (g dolce) ; e (e) ; f (f ) ; g (g duro) ; h (h aspirata) ; i ; j (i lungo) ; k (c duro) ; l (l) ; lj (gl dolce) ; m (m) ; n (n) ; nj (gn) ; o (o) ; p (p) ; r (r) ; s (s) ; š (sc) ; t (t) ; u (u) ; v (v) ; z (s sorda) ; ž (j francese). Caratteri cirillici e corrispondenza con la lingua italiana: А Б В Г Д Ђ Е Ж З И ЈКЛЉМНЊОПРСТЋУФХЦЧЏШ а б в г д ђ е ж з и јкл љ м нњ оп рс т ћ у ф хц ч џ ш a b v g d đ e ž z i j k l lj m n nj o p r s t ć u f h c č dž š Moneta La valuta nazionale é il marco convertibile (KM) introdotto nel 1998; dal 01/01/02, il cambio é collegato all’Euro (1 km = 0,51 Euro) Bandiera La nuova bandiera, dai colori giallo e blu divisi da una striscia di stelle bianche, è stata approvata nel 1998. Il blu e le stelle simboleggiano l’Europa; il giallo la speranza. Il triangolo rappresenta i tre gruppi etnici del paese: croati, musulmani e serbi. Codice bancario internazionale per il marco convertibile (Codice ISO): BAM Code (ISO CODE s BAM. The numeric code DM : 0,51EURO Codice Internet di identificazione: .ba Fuso orario da Greenwich: +1 (stesso orario del Meridiano rispetto all’Italia) Risorse naturali Il legname rappresenta una delle principali risorse naturali della Bosnia-Erzegovina. Oltre il 40% del territorio é infatti coperto da boschi e foreste. Il faggio è l’essenza più diffusa, seguono abete bianco e rosso, quercia, pino, ciliegio e castagno. Altre importanti risorse naturali sono rappresentate dai minerali estraibili quali carbone, ferro, bauxite, antimonio, manganese, argento e sale. Grazie all'abbondanza dei fiumi che scorrono sul suo territorio, il Paese é in grado di provvedere al proprio fabbisogno interno di energia per oltre il 38,5%. L’agricoltura genera il 9% del PIL occupando circa il 19,8% della popolazione attiva. Anche l'allevamento del bestiame (ovino, bovino, suino ed equino), nonché di pesci di acqua dolce, costituisce un'importante risorsa economica. 5
Economia Principali settori industriali: produzione e lavorazione legname; agroalimentare (frutta e verdura; latte e derivati; carni; prodotti da forno; erbe e piante medicinali; pesci d'acqua dolce); tessile-calzaturiero; industria metallurgica e lavorazione dei metalli. Clima Il periodo migliore per visitare la Bosnia è quello primaverile - estivo. Trattandosi di un territorio montagnoso (sono più di trenta le cime tra i 1700 e i 2300 metri), le estati sono calde e gli inverni abbastanza freddi. Può nevicare fino alla fine di aprile, nell’area di Sarajevo e Banja-Luka. La temperatura media di Sarajevo è di 1°C nel mese di gennaio; 21°C in luglio; anche a Banja Luka il mese più caldo dell’anno è luglio, con una temperatura media di 20°C, mentre in quello più freddo, gennaio, le temperature si aggirano intorno a 0,6°C. Clima più mite in Erzegovina: a Mostar la temperatura media annua si aggira sui 15°, d’inverno generalmente supera i 5° e i 24° d’estate. Previsioni del tempo http://www.pbsbih.ba/ Rete stradale Dopo la guerra, tutte le vie principali e molte delle secondarie sono state ripristinate. La lunghezza totale delle strade è attualmente di 21.677 km, di cui 3.722 km arterie principali; 4.104 km strade regionali e 13.851 km locali. Carburanti: benzina super; benzina verde (95 ottani); benzina verde (98 ottani); diesel. Rete ferroviaria A seguito degli accordi di Dayton, la rete ferroviaria del paese è stata divisa in due compagnie indipendenti: Ferrovie della BiH (Federazione BiH) e Ferrovie della R.S (Repubblica Serba di BiH). La lunghezza totale della ferrovia è 1031 km. Le linee ferroviarie più importanti sono: Ploce (Croazia)-Mostar-Sarajevo; Zenica-Doboj-Bosanski Samac-(Vinkovci-Croazia) e, verso l’Europa centrale ed orientale, Bihać, Bosanski Novi-Prijedor-Banja Luka-Doboj-Tuzla-(Zvornik-Serbia). Aeroporti Quattro gli aeroporti: il maggiore a Sarajevo; gli altri a Banja Luka, Mostar e Tuzla (con traffico limitato) Porti e fiumi La Bosnia non ha porti marittimi propri. Speciali accordi bilaterali con la Croazia consentono l’utilizzo, da parte bosniaca, del porto croato di Ploče. Il solo fiume navigabile è il Sava, sul quale si trova l’unico porto fluviale a Brčko. Documentazione necessaria per l’espatrio Le Autorità bosniache hanno decretato (Gazzetta Ufficiale BiH n. 4 del 20/02/03) che le carte d'identità dei cittadini dei Paesi Schengen e dell'Unione Europea sono documenti validi per l'ingresso, il soggiorno, il transito e l'uscita dal territorio della Bosnia-Erzegovina, in sostituzione del passaporto. Pertanto le carte d’identità italiane vengono riconosciute unilateralmente dalle Autorità bosniache quale documento valido per l’ingresso nel Paese dei cittadini italiani. I turisti sono tenuti a registrarsi presso la polizia locale. Hotel ed agenzie lo fanno direttamente mentre chi alloggia in abitazioni private deve provvedere personalmente. Copertura sanitaria: non esiste una convenzione Italia / Bosnia sulle assicurazioni sociali. E’ quindi consigliato provvedere ad una forma di assicurazione sanitaria personale per il periodo del viaggio. 6
FESTIVITA’ Nazionali 1 e 2 gennaio (Inizio anno nuovo); 9 gennaio (Festa della Repubblica - Republika Srpska); 1 marzo (Giorno dell’Indipendenza); 1 maggio (Festa dei Lavoratori); 25 novembre (Festa della Repubblica - Federazione) Cattoliche Pasqua; 15 agosto (Ferragosto); 1 novembre (Ognissanti); 25 dicembre (Natale). Ortodosse 7 gennaio (nascita di Cristo); 14 gennaio (nuovo anno); Pasqua. Musulmane 1° giorno del Ramadam; Kurban Bairam; nuovo anno musulmano ; Ramadam Bairam. N.B.: Le festività musulmane sono lunari pertanto le date variano ogni anno. TELECOMUNICAZIONI Operatori telefonici BH Telecom www.bhtelecom.ba ; HT Eronet www.eronet.ba ; Telekom Srpske www.telekomsrpske.com PTT Bosnia Erzegovina; HPT Mostar; Telekom Srpska ( m.tel) Chiamate internazionali Dall’Italia: 00-387 - dalla Bosnia verso l’Italia : 00-39 NUMERI UTILI Bihamk (automobilclub):....................................................................................................... 1282 Emergenza medica:................................................................................................................. 124 Informazioni sul traffico:........................................................................................................ 1282 - interno 106 Informazioni telefoniche PTT Bosnia Erzegovina:........................................................ 1182 Informazioni telefoniche HPT Mostar:.............................................................................. 1188 Informazioni telefoniche Telekom Srpska (regione Banja Luka):............................ 1185 Informazioni telefoniche Telekom Srpska (per altre regioni R.S):.......................... 1186 Ora esatta:................................................................................................................................... 125 Polizia:........................................................................................................................................... 122 Soccorso stradale:.................................................................................................................... 1282 - interno 101 Telegrammi:................................................................................................................................ 126 Vigili del fuoco:.......................................................................................................................... 123 TELEFONI CELLULARI Banja Luka (Telekom RS) 065 - 066 Mostar (HPT Mostar Eronet) 063 - 064 Sarajevo (PTT Bosnia Erzegovina) 061 - 062 7
CENNI STORICI età del bronzo (intorno al 1200-1100 aC): gli Illiri si stabiliscono in Bosnia-Erzegovina Intorno alla Natività: affiliazione all’impero romano 7° secolo: gli slavi si stabiliscono in Bosnia 9° secolo: la Bosnia entra a far parte del ducato croato e serbo sotto le autorità del regno bizantino 1180-1204: sotto il governo del Bano Kulin, la Bosnia diviene per la prima volta un regno indipendente ed autonomo. E’ un periodo di grande prosperità. Sotto la teologia dei Bogomili, eretici cristiani, la chiesa bosniaca si diffonde e diviene un importante elemento di sviluppo della regione. 1290-1314: regno del bano Stefano I Kotromanic 1326: il Bano bogomilo Stefano II Kotromanic incorpora il principato di Hum (l’Erzegovina di oggi), conquistando così uno sbocco al mare 1340: Stefano II, convinto dal re di Ungheria, adotta la religione cattolica, causando forti tensioni con i bogomili, divenuti ormai una potente organizzazione con epicentro a Janijci. 1353: sotto il governo di Stjepan Tvrtko Kotromanic, la Bosnia diventa il paese più forte della penisola balcanica occidentale, estendendosi alla costa dalmata, ad eccezione di Ragusa e della veneziana Zara, fino alle Bocche di Cattaro. 1377: Stjepan Tvrtko si incorona “re dei Serbi, della Bosnia e della costa” con il nome di Tvrtko I, affermando l’indipendenza della Bosnia dall’Ungheria. Nel 1390 aggiunge anche il titolo di “re di Dalmazia e di Croazia”. 1391: dopo la morte improvvisa di Stjepan Tvrtko, la potenza della Bosnia si sfalda con la stessa rapidità con cui si era costituita. I contrasti interni al Paese facilitano la strada all’invasione dei Turchi, appoggiati dai bogomili. La Repubblica di Venezia (che già possedeva la Dalmazia costiera) si impossessa della Dalmazia interna. 1463: la maggior parte della Bosnia cade in mani turche. 1482: l’Impero Ottomano occupa l’Erzegovina 1463-1878: la Bosnia, come barriera a nord-ovest, diviene una delle province più importanti dell’impero ottomano: vengono costruite numerose fortezze e villaggi difensivi al confine. Islamizzazione: costruzione di moschee, scuole coraniche, bagni e bazar. 1878: rivolte contro gli ottomani. La Serbia diventa regno indipendente, la Bosnia è occupata dagli austro-ungarici. 1908: Annessione della Bosnia Erzegovina, rivendicata dai Serbi, all’Impero Austro-Ungarico. 8
Istruzione, servizio sanitario e infrastrutture di trasporto si sviluppano secondo i modelli dell’Europa centrale. 1914: il 28 giugno, l’erede austro-ungarico al trono Francesco Ferdinando viene ucciso dal nazionalista serbo Gavrilo Princip, il fatto innesca la prima guerra mondiale 1918: la Bosnia-Erzegovina diventa parte del “Regno dei Serbi, Croati e Sloveni” 1929: il Regno cambia nome in Jugoslavia (paese degli slavi del Sud) 1941 - aprile: invasione della Jugoslavia da parte delle truppe tedesche 1944 - 45: il generale Tito guida la resistenza contro il Nazi- fascismo. Il generale aggrega sotto un’unica nazione diversi stati con diverse etnie e religioni provenienti da diversi ex imperi (austro-ungarico e ottomano). Così nasce la Federazione Jugoslava: una Repubblica federale composta da 6 stati (Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Macedonia, Montenegro) più 2 province autonome (Kosovo e Vojvodina). Il governo centrale è a Belgrado. Sotto la presidenza carismatica di Tito, la Jugoslavia cresce economicamente e culturalmente. 1980: muore il generale Tito, la presidenza della Federazione verrà sostenuta a turno da esponenti dei diversi Stati Federali. Senza la Tito a Bihać forte e carismatica guida di Tito l’idea della Federazione Jugoslava unita inizia a disgregarsi. 1990 - novembre: prime elezioni libere in Bosnia-Erzegovina 1992 - 29 febbraio: referendum sull’indipendenza della Bosnia-Erzegovina 6 aprile: riconoscimento dell’indipendenza e scoppio della guerra civile 1995 - 21 novembre: stipula degli Accordi di Dayton, che segnano la fine del conflitto. Nasce un nuovo stato, la Bosnia Erzegovina, i cui confini coincidono con quelli della ex Repubblica jugoslava: una nazione composta da due Entità, la Federazione croato-mussulmana di Bosnia e Erzegovina e la Repubblica Srpska, e dal distretto di Brcko sottoposto a giurisdizione internazionale. 1996 - settembre: prime elezioni generali in Bosnia Erzegovina: vittoria dei nazionalisti. 2002 - 24 aprile: la Bosnia Erzegovina diviene il 44° membro del Consiglio d’Europa 2008 - 16 giugno: firma dell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione (ASA) con l’Unione Europea. 9
IL CANTONE DI UNA-SANA Il Cantone dell'Una-Sana (in bosniaco Unsko-Sanski Kanton), che prende il nome dai due fiumi che attraversano la regione, l’Una e la Sava, é uno dei 10 cantoni della Federazione di Bosnia- Erzegovina. E' situato nella parte nord-occidentale del paese, una zona molto favorevole in quanto crocevia tra i principali corridoi dell'Europa occidentale Mediterraneo-Medio Oriente ed é un’importante via di collegamento fra la Croazia interna e l'Adriatico e la linea ferroviaria Bosanski Novi - Bihać - Knin. La superficie totale del cantone è 4.837 km2, di cui 47,9% coperta da boschi, 40,58% sono campi coltivabili, pascoli e frutteti. La popolazione e di circa 358.000 abitanti, di cui oltre il 40% dipende dall'agricoltura. La regione è ricca di terreni da caccia ed aree per gli sport invernali, la pesca ed il volo. Si tratta di una zona dal clima temperato con inverni piuttosto freddi ed estati calde. Le temperature medie di gennaio sono al di sotto dei 10° mentre le temperature medie di luglio sono tra i 18,7° e 22,7°. Il cantone, suddiviso in 8 municipalità, è abitato principalmente da bosnacchi, i serbi rimasti sono per lo più concentrati nella municipalità di Bosanski Petrovac. Il capoluogo è Bihać, le altre municipalità sono Bosanska Krupa, Bosanski Petrovac, Bužim, Cazin, Ključ, Sanski Most, Velika Kladuša. Il principale aeroporto si trova a Željava, nei pressi di Bihać, al confine con la Croazia. Economia Le principali risorse naturali sono rappresentate dall'ambiente: acque, foreste, terreni agricoli ecologicamente puri, che permettono un intenso sviluppo economico nei settori del turismo, delle infrastrutture e dell'agricoltura. La lavorazione del legname, la produzione di materiali da costruzione, nonché l’industria alimentare, dell’imballaggio e della conservazione sono infatti i settori industriali che maggiormente caratterizzano l’economia locale. Il Cantone é il più grande produttore di latte in Bosnia-Erzegovina; consistente anche la produzione organica di frutta, verdura, carne, erbe mediche e miele. Anche il turismo offre grandi opportunità: la pratica di sport (caccia, pesca, rafting ed altri sport acquatici) è un aspetto interessante dell’offerta in questo settore durante tutto l’anno. Il cantone di Una-Sana ha adottato nel 2004 un proprio piano di sviluppo, con progetti che partecipano alla più ampia strategia regionale per l’area Nord Ovest Banja-Luka Bihac, strategia che privilegia in particolare quattro rami : agricoltura, turismo, industria del legname e dei materiali da costruzione. Un grande vantaggio per gli investitori dell'Europa centrale e occidentale è la facile accessibilità del Cantone grazie alla vicinanza del confine con la Croazia (Bihać dista soli 10 km), l’autostrada vicino a Karlovac (1 ora da Bihać) e l’aeroporto di Zagabria (2 ore). Dal 2003, la Camera di Commercio del Cantone di Una-Sana organizza con successo la più importante fiera della ecologia che si tiene in Bosnia-Erzegovina: “Ekobis”, una manifestazione internazionale che intende promuovere il concetto di una regione con un elevato “potenziale ecologico “. Turismo Conosciuto come il “Cantone verde”, è ricco di foreste, fiumi cristallini, numerose cascate e sorgenti, nonché grotte e monumenti storici-culturali che, uniti a diversi centri termali di alta qualità, aria pulita, ricca flora e fauna, ne fanno la destinazione ideale per eco-turismo, salute e turismo all’aria aperta. Dal punto di vista geografico, il Cantone si trova tra i famosi laghi di 10
Plitvice (Croazia) e la costa adriatica. Con 49 siti archeologici, la zona è tra le più significative per quanto riguarda il patrimonio culturale e storico risalente a epoche e culture molto diverse. Le antiche città di Kulen Vakuf e Martin Brod, nonché i reperti archeologici preistorici, di periodi antichi e medioevali sono i monumenti più preziosi. In particolare, vale la pena di menzionare i resti di insediamenti preistorici a Ripac, Kulen Vakuf, Martin Brod, i sepolcri di borghi medioevali (Sokolac, Ripac, Orasac, Kulen Vakuf ), i monumenti sacri (moschee, chiese cattoliche e ortodosse, cappelle, monasteri), la costruzione tradizionale bosniaca “šadrvan” (padiglioni) ed i caratteristici mulini ad acqua. Tra le manifestazioni, la famosa regata sul fiume Una, una gara internazionale di rafting che si svolge ogni anno, nel mese di luglio, da quasi 40 anni, è particolarmente nota per il suo interessante tragitto, che è stato ampliato, verso la Croazia, nel 2009. Agricoltura In totale, le superfici agricole ammontano a 196.308 ettari, di cui 102.490 ettari sono terreni agricoli e giardini, 91.203 ettari pascoli e 2.615 ettari frutteti. Una grande parte di terra sterile (32,2%) può essere trasformata in terreno coltivabile. Il Cantone dispone di molti suoli ecologicamente preziosi, ideali per l’agricoltura biologica. Silvicoltura e lavorazione del legno I boschi sono tra le risorse più importanti del Cantone di Una Sana. La superficie forestale totale è di 190.880 ettari, di cui fustaia 85.899 ettari, boschi cedui 86.234 ettari e terra sterile 18.747 ettari. Silvicoltura e lavorazione del legno hanno una lunga tradizione, in particolare nei comuni di Bihać, Bosanska Krupa, Sanski Most, Ključ e Bosanski Petrovac. Per il Cantone è motivo di particolare orgoglio l'aver ottenuto la certificazione FSC (Forest Ste- ward Council - silvicoltura sostenibile) per tutto il suo legname. L’acqua Oltre alle fonti termali, il Cantone dispone anche di abbondanti risorse di acqua potabile che sono caratterizzate da una particolare purezza. Materie prime Diverse le materie prime minerali disponibili quali bauxite, manganese, barite, argilla, gesso, sabbia di quarzo oltre che la pietra “Bihacit”, elemento architettonico di particolare valore. PREFISSO TELEFONICO: 037 CODICI AVVIAMENTO POSTALI: BIHAć 77000 BOSANSKA KRUPA 77240 Bosanski Petrovac 77250 Bužim 77245 CAZIN 77220 Ključ 79280 SANSKI MOST 79260 Velika Kladuša 77230 Bandiera del Cantone di Una-Sana 11
PRINCIPALI AZIENDE Settore ALIMENTARE Bihacka Pivovara d.d. Vinicka bb - 77000 Bihać Tel. 318500 - fax 311250 - email: preminger@preminger.ba Sito internet: http://www.preminger.ba/ Tipo società : società per azioni ; Numero dipendenti: 101 Attività: Produzione birra (la nota Preminger), succhi di frutta, imbottigliamento acqua naturale Certificazione: ISO 9001 e ISO 14001 Fatturato anno 2008: 10.000.000 Euro - Esportazione in Slovenia, Austria Altre informazioni: la vendita sul mercato locale avviene tramite propri centri di distribuzione nelle città di Sarajevo, Mostar, Tuzla, Banja Luka. L’azienda dispone di propri mezzi di trasporto per la distribuzione. Per la produzione di birra, l’azienda è dotata di una linea di produzione con capacità produttiva di oltre 250.000 hl all’anno. Capljanka d.o.o. Aleja Sehida 23 - 79260 Sanski Most Tel. 681517 - Fax. 681517 - e-mail: milk-san@bih.net.ba Sito internet: http://www.milk-san.com/ Tipo società : privata ; anno di fondazione: 1999 ; numero dipendenti: 19 Attività: produzione di latte pastorizzato, yogurt, panna acida, formaggi Holland Gouda, maionese, ketchup La rete di distribuzione si sviluppa tramite grandi centri commerciali. La società opera su 2000 mq di terreni ed edifici (200 mq), e possiede attrezzature, per l'industria lattiero-casearia, di produzione italiana e olandese, per un valore è 400.000 km; la capacità di utilizzo è del 60%. Med - Prom d.o.o. Rošići 17 - 77227 Cazin Tel/fax 540156 - email: medpromdoo@yahoo.com Sito internet: http://www.medprom.ba/ Tipo società : s.r.l. ; 100% proprietà privata ; numero dipendenti: 7 Attività: produzione di diverse varietà di miele (mille fiori, acacia, castagno) in confezioni da 450 g e 900 g., oltre che in confezioni per bar e ristoranti. Attualmente non effettua esportazioni; serve solo il mercato interno tramite centri commerciali e piccoli negozi. Meggle Mljekara d.o.o. Grabeska 34 - 77000 Bihać Tel. 319102 - Fax. 319115 e-mail: info@meggle.com.ba ; marjan.vucak@meggle.com.ba Sito internet : http://www.meggle-group.com/en/ Tipo società : srl ( fa parte di un Gruppo) Attività: opera nel settore lattiero-caseario; lavorazione latte e produzione di varie tipologie di prodotti derivati dal latte (latte, yogurt, vari tipi di formaggio, burro, ecc… ) Certificazione : ISO 9001:2000 ; HACCP ; HALAL (certificazione per paesi arabi) 12
Altre informazioni : l’azienda fa parte del Gruppo Meggle e rappresenta la più importante azienda nel settore del latte e prodotti derivati in BiH. Con un proprio sistema di distribuzione è presente sul tutto il territorio del paese, dai piccoli negozi fino ad arrivare ai grandi centri commerciali. Opsta Zadruga “Vrtoce” Vrtoce bb - 77254 Vrtoce - Bosanski Petrovac Tel. 887007 - Fax. 887451 - e-mai: zzvrtoce@bih.net.ba sito internet : http://www.zzvrtoce.com/ Tipo società : associazione coltivatori ( circa 45 associati ) Attività: produzione polli e lavorazione carne di pollo e tacchino con prodotti finiti. La marca dei prodotti (“brand”) che l’azienda immette sul mercato è “Gallina”. Oggi, attraverso i suoi associati, riesce ad allevare circa 800.000 pz. di pollame l’anno. E’ certificata ISO 9001:2000; HACCP. Riz Krajina d.o.o. Bosanska 31 - 77000 Bihać Tel. 228251 - Fax. 228250 - e-mail: rizkrajina@yahoo.com Sito internet: http://fish.riz-krajina.net/ Tipo società: s.r.l. Attività: Principalmente l’azienda si occupa dell’allevamento di trote (Salmo trutta fario ) e di temoli (Thymallus Thymallus ). Attualmente produce oltre 500 tonnellate l’anno di pesce e l’esportazione è orientata verso paesi della ex Jugoslavia (Croazia, Serbia e Montenegro). Tim d.o.o. Krupska 14 - 77000 Bihać Tel. 223867 - Fax. 223110 - e-mail: tim.bihac@bih.net.ba Tipo società : privata - anno di fondazione: 1990 ; numero dipendenti: 15 Attività: produzione di pasta, biscotti, pizza, frittelle; apicoltura, mulino. Altre informazioni: presente solo sul mercato locale con un proprio network di distribuzione. La società si sviluppa su un’area di 4.500 mq di terreni ed edifici (240 mq), possiede proprie attrezzature di produzione italiana, la capacità di utilizzo è del 70%. Zlatna dolina d.o.o. Banjalucka 11 - 79260 Sanski Most Tel. 683900; cell. 066 887357 - fax. 683900 Tipo società : s.r.l. ; numero dipendenti: 40 Gamma di prodotti: farina, farina animale, concentrato, pane comune, tutti gli altri tipi di pane, pasta, diversi tipi di dolci; catering. Non produce per terzi in quanto non possiede macchinari idonei. Settore INDUSTRIA DEL LEGNAME Bor d.o.o. Jablanska bb-zaobilaznica - 77000 Bihać Tel. 310706 - Fax. 310706 - e-mail: bor@bih.net.ba Sito Internet: http://www.borstolarija.com/ Tipo società: s.r.l. Attività: produzione di varie tipologie di infissi in legno (finestre, porte-balcone, porte interne, porte d’ingresso). Certificata ISO 9001:2000 13
Laser d.o.o. Bihac Pritoka bb - 77215 Ripac Tel. 319281 - fax. 314324 - e-mal: laserbih@bih.net.ba Sito internet : http://www.laser.ba/Laser/index.php Tipo società: s.r.l. ; numero dipendenti: 140 Attività: produzione di cucine e mobili. Presente sul tutto territorio della BiH, offre un servizio che parte dalla progettazione fino alla costruzione ed installazione. Abonos d.o.o. Izeta Nanica 83 - 77245 Buzim Tel. 410102 - Fax. 410103 - sito internet: www.crabo.it Tipo società: s.r.l. ; numero dipendenti: 190 Attività: produzione sedie in legno ed elementi curvati. Fa parte del Gruppo Crabo. Jela-Grmec d.o.o. Veliki Radici bb - 77240 Bosanska Krupa Tel. 489018 - Fax. 489018 Sito internet: http://jela-grmec.com/ Tipo società: s.r.l. Attività: segheria che si occupa della lavorazione primaria del legno, principalmente abete. Brijest-Promet d.o.o. Trnovi 29 - 77230 Velika Kladusa Tel. 772326 - Fax. 772326 - e-mail: kacar@bih.net.ba Sito internet: http://www.brijest-promet.com.ba/ Tipo società: s.r.l. Attività: produzione di infissi in legno. Tipologia di infissi: finestre, porte balcone, porte d’ingresso, porte interne. Materiale principalmente usato: abete. Smrca d.o.o. Trg Avde Cuka bb - 77240 Bosanska Krupa Tel. 471038 - Fax. 485390 - e-mail: smrca.doo@bih.net.ba sito internet: http://www.smrca-bih.com/ Tipo società: s.r.l. Attività: Produzione di semilavorati e di componenti per mobili. Settore EDILIZIA-COSTRUZIONI Aqua-Therm d.o.o. I Mart bb - 77230 Velika Kladusa Tel. 773251 - Fax. 773253 - e-mail: info@aqua-therm.co.ba sito internet: http://www.aqua-therm.co.ba/ Tipo società: s.r.l. Attività: produzione di varie tipologie di tubazione con materiali Inox per edilizia; le tubazioni sono principalmente utilizzate per sistemi di riscaldamento. 14
Austrotherm BH d.o.o. Turija bb - 77000 Bihać Tel. 318401 - fax. 318420 - e-mail: Email.info@austrotherm.ba Sito internet: http://www.austrotherm.com/ba/main1/ Tipo società: s.r.l. Attività: produzione di materiali per isolamento termico (pannelli EPS). Fa parte di Austrotherm-Austria Elektrometal d.o.o. Lojicka bb - 77200 Cazin Tel. 511078 - Fax. 513633 - email: elmac@bih.net.ba sito internet: http://www.elektrometal.com/ Tipo società: s.r.l. ; numero dipendenti: oltre 100 Attività: l’azienda opera nel settore dell’edilizia e dell’impiantistica elettrica. Gat d.o.o. Sjekovac bb - 79260 Sanski Most Tel. 689112 - Fax. 680400 e-mail: gat@bih.net.ba ; aldijana.kamber@gat.com.ba sito internet: http://www.gat-cnc.com/ Tipo società: s.r.l. ; numero dipendenti: oltre 30 Attività: lavorazione del metallo utilizzando macchinari CNC su ordinazioni specifiche. Grupex d.d. Zuhdije Zalica bb - 77230 Velika Kladusa Tel. 775152 - Fax. 775151 e-mail: grupex.uprava@bih.net.ba ; grupex@bih.net.ba sito internet: http://www.grupex.ba/ Tipo società : società per azioni Attività: l’azienda opera nel settore dell’edilizia (stabili ad uso abitativo, commerciale e industriale); produzione di calcestruzzo e di elementi prefabbricati per l'edilizia. Mermeri i graniti d.o.o. Dr. Irfana Ljubijankica 28 - 77000 Bihać Tel. 351863 - Fax. 351863 - E-Mail: sabanac@bih.net.ba http://www.mermeri-graniti.com.ba/ Persona di riferimento: Alija Azienda operante dal 1991 nel settore trasporto, lavorazione ed installazione di marmi e graniti. Miral d.o.o. Zuhdije Zalica bb - 77230 Velika Kladusa Tel. 771325 - Fax. 771993 - e-mail: info@miral-pvc.com sito internet: http://www.miral-pvc.com/ Tipo società: s.r.l. Attività: produzione infissi in PVC e alluminio. Azienda certificata ISO 9001. 15
Settore PIANTE AROMATICHE ED ERBE MEDICINALI Ljekovito Bilje Čeliković d.o.o. Pokoj 54 - 77000 Bihać Tel. 300 111 - fax. 300 222 email: hari.h@bih.net.ba ; celikovicljekovitobilje@gmail.com sito internet: http://www.celikovic.com/ Piccola azienda famigliare con 70 anni di tradizione nella raccolta e la produzione di preparati medicinali a base di erbe. Attività: raccolta, produzione e lavorazione di numerose specie di piante aromatiche e medicinali, selvatiche e coltivate. L’azienda è specializzata nella produzione di sciroppi, miele, miscele di tè, tinture e creme utilizzati nella fito-terapia. La qualità della materia prima e la conformità agli standard della produzione organica, sono certificate da IMO, Svizzera. Hrnjica Rifet Nerkeza Smailagića, 31 - tel. 315215 Impresa artigianale che ha iniziato l'attività nel 1990; si occupa della raccolta di erbe mediterra- nee e continentali; produzione di diversi tipi di erbe medicinali: creme, olii eterei ed olii per mas- saggi, diversi tipi di thé, brandys alla frutta con erbe aromatiche, cuscini profumati alla lavanda. E' l’unico raccoglitore, in quest’area, di lavanda, salvia e rosmarino. ALTRI SETTORI Bira d.d. Jablanska bb - 77000 Bihać Tel. 310095 - Fax. 311784 - e-mail: bira@bih.net.ba sito internet: http://www.bira.com.ba/ Tipo società: società per azioni ; fa parte del Gruppo Robot Attività: l’attività principale è la produzione di elettrodomestici. Bosnaplast d.d. 5 Korpus br.2 - 77250 Bosanski Petrovac Tel. 881039 - Fax. 881042 - e-mail: bosplast@bih.net.ba Sito internet: http://www.bosnaplast.com/ Tipo società: s.r.l. Attività: lavorazione e produzione di varie tipologie di materiali plastici: contenitori e bottiglie in plastica, contenitori per bottiglie, vari accessori in plastica. Di&De Delić d.o.o. Indirizzo: Branislava Durdeva bb - 77000 Bihać Tel. 314221 - Fax. 314221 - e-mail: abdulah.delic@bih.net.ba Sito internet: http://www.didedelic.ba/ Tipo società: s.r.l. Attività: produzione pellicole di polietilene per imballaggio e confezionamento. Tutti i prodotti sono ecologici. 16
Dks Loversan d.o.o. Mihaljevac bb - 77220 Cazin Tel. 532140 - fax. 532141 - e-mail: dkslover@bih.net.ba sito internet: http://www.dksloversan.ba/?s=1 Tipo società: s.r.l. Attività: azienda fondata dalla Dks Loversan SpA, industria biomedica di Milano. Produce dispositivi medicali monouso: svs; svs security; deflussori; trasfusori; svs vacum epruvette, ecc. Prodotti di buona qualità; molta attenzione alla formazione del personale. Il programma produttivo é creato dalla casa madre in Italia e il sistema di controllo qualità implementato è ISO 13485:2003. Dal mese di luglio 2005 in produzione anche il ptca (palloncino catetere per la chirurgia cardiovascolare). Krupa Kabine d.d. Unska bb - 77240 Bosanska Krupa Tel. 471136 - Fax. 472063 - e-mail: krupa@kk-cab.com Sito internet: http://www.siac-cab.com/contatti.asp Tipo società: s.r.l. (fa parte del Gruppo Siac) Attività: produzione cabine principalmente per macchine agricole. Zah d.o.o. Dan Nezavisnosti 25 - 77240 Bosanska Krupa Tel. 474089 - Fax. 473426 e-mail: info@zah-doo.com ; emir@zah-doo.com sito internet: http://zah-doo.com/ Tipo società: s.r.l. Attività: azienda operante nel settore metal - meccanico con applicazione di galvanizzazione. E’ certificata ISO 9001:2000 e ISO 14001:2004. 17
NATI NEL CANTONE DI UNA SANA Satko Hadzihasanovic (pittore) Nasce a Bihać nel 1959 e si diploma nella locale scuola superiore; si laurea all'Accademia di Belle Arti di Sarajevo nel 1982, dove studia negli anni successivi alla laurea per poi proseguire all'Accademia di Belle Arti di Belgrado. Vive e lavora in Canada. Nihad Hasanovic (scrittore) Nihad Hasanovic è nato a Bihać nel 1974. Fra le sue opere pubblicate, i racconti “Podigni Visoko baklju” (Tieni in alto la torcia) nel 1996 e "Zaista?" (Davvero?) nel 2001, la raccolta di prosa “Kad su narodi nestali” (Quando la gente scompare) nel 2003 ed il romanzo “ O roštilju i raznim smetnjama” (Per quanto riguarda il barbecue e interruzioni varie) nel 2008.Ha anche pubblicato le sue poesie, saggi e traduzioni (dal francese, e, occasionalmente, inglese e spagnolo) in varie riviste letterarie, su supporto cartaceo e on-line. Hasanovic vive e lavora a Sarajevo. Irfan Ljubijankic (medico e politico) (Bihać 1952 - 1995 vicino Velika Kladusa) Ljubijankic studia alla facoltà di medicina dell'Università di Belgrado dove si laurea nel 1977, poi trascorre un periodo di 16 mesi in Libia come medico generico. Dal 1980 al 1984 si specializza in otorinolaringoiatria e chirurgia cervicale. Allo stesso tempo, completa gli studi post-laurea in ORL a Zagabria, dopo di che trascorre un altro anno in Libia. E' uno dei fondatori del partito politico denominato Partito Democratico per Azione ed è eletto presidente del Distretto di Bihać con le prime elezioni multipartitiche per 10 mesi. Il 23 giugno 1994, nella sessione di governo della RBH è scelto come Ministro degli Affari esteri della RBH. Ricopre questo incarico quando viene ucciso il 28 Maggio 1995. Ljubijankic si trova su un elicottero, di ritorno a Bihać da Zagabria, che viene abbattuto da un missile lanciato dai serbi di Croazia dal confine croato-bosniaco, nelle vicinanze di Velika Kladusa. Viene sepolto l'8 Giugno 1995 a Bihać. Alen Islamović (cantante) Alen Islamović, nato il 17 Agosto 1957 a Bihać, è un cantante popolare in Bosnia- Erzegovina e in altre ex repubbliche jugoslave. Islamović è meglio conosciuto come la voce dei gruppi “Divlje jagode” nel periodo 1979-1986 e "Bijelo Dugme" dal 1986 al 1989. Zdenko Kožul (scacchista) Nato il 21 maggio 1966 a Bihać, questo grande scacchista é stato campione d'Europa nel 2006. Enver Krupić (pittore) Enver Krupić (Bosanska Krupa, 1911 - Bihać 1992) studia inizialmente a Zagabria e termina la scuola d'arte a Belgrado, nel 1937. Dopo aver ricevuto una borsa di studio, prosegue gli studi per due anni all'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi ed in contemporanea studia storia dell'arte alla Sorbona. Krupić rimane, nonostante l'evidente talento, un pittore che non 18
ha sperimentano il linguaggio del colore come espressione, ma solo come semplice mezzo di decorazione della natura. Nel 1939 è ammesso come membro dell'Associazione degli artisti jugoslavi a Parigi. L'anno successivo torna a Belgrado, dove ha vissuto e lavorato come insegnante di storia dell'arte. Tutta la sua eredità é stata donata alla città di Bihać. Sito internet: www.galerija- krupic.ggbihac.ba Skender Kulenović (scrittore) Skender Kulenović (2 settembre 1910 - 25 gennaio 1978) nasce nella cittadina bosniaca di Bosanski Petrovac, ai tempi in cui la Bosnia-Erzegovina era parte dell'Impero austro-ungarico. Nel 1921, la sua famiglia, impoverita dalle riforme introdotte dal nuovo Regno di Jugoslavia, si trasferisce nella città bosniaca di Travnik, città natale della madre. Qui Kulenović scrive le sue prime poesie, culminate nella pubblicazione di una serie di sonetti (Primule Ocvale o primule appassite) nell'almanacco 1927-1928 della sua scuola. Nel 1930, Skender studia legge presso l'Università di Zagabria dove, ispirato da idee di sinistra, si unisce al KPJ Partito comunista jugoslavo. Nello stesso anno abbandona gli studi di giurisprudenza per concentrarsi sul giornalismo e l'opera letteraria. Negli anni seguenti pubblica saggi e racconti in varie riviste, tra cui Putokaz (cartello), la rivista di cui è membro fondatore. Alla fine del 1939 - inizio del '40, viene espulso dal KPJ per aver rifiutato di firmare una lettera aperta per criticare il governo ed invocare l'autonomia per la Bosnia-Erzegovina, una decisione che gli impedìsce in seguito di pubblicare in molte delle riviste con cui aveva lavorato fino ad allora. Nel 1942 compone la sua poesia più famosa, «Stojanka Majka Knežopoljka» («Stojanka, la madre da Knežopolje»), una versione moderna del tradizionale lamento partigiano bosniaco con elementi di forza del folk-epico serbo. Nel 1945, Kulenović viene nominato Direttore del Teatro Nazionale di Sarajevo appena liberata. Negli anni del dopoguerra si dedica in gran parte a fiction e giornalismo e scrive diverse opere teatrali di successo, ma anche una serie di racconti brevi, saggi e poesie, e cura varie riviste letterarie e non. Nel 1954, dopo aver pubblicato un saggio sul dissidente Milovan Gilas, viene rimosso dall'incarico di direttore della rivista Nova Misao (Nuovo Pensiero). Nel 1959 pubblica «Stećak», il primo dei suoi quaranta sonetti; viaggia poi in Egitto, luogo che gli ispira una serie di racconti di viaggio e, in seguito, il sonetto “Vaze”. Nel 1968 vengono pubblicati i suoi primi venti sonetti (“Soneti”) e, nel 1974, “Soneti II”, la seconda serie di una ventina di sonetti. Nel 1977 esce il suo romanzo “Ponornica” (Fiume perso). Sta lavorando ad un sequel, quando si ammala e muore alcuni mesi più tardi. E' stato raffigurato sulla banconota bosniaca da 0,50, poi ritirata dalla circolazione e sostituita con moneta. Bibliografia * Stojanka Knežopoljka madre, poesia, 1945 * Commedia (Djelidba, cena, e ora?), 1947 * «Seva», poema, 1952 * Sonetti, 1968 * Divanhana, racconti, 1972 * Gromov palla di cannone, storie per bambini, 1975 * Underground, romanzo, 1977 19
Hamdija Pozderac (politico) Hamdija Pozderac (15 Gennaio 1924 - 7 aprile 1988), nato a Cazin, è stato un politico bosniaco comunista, nonchè Presidente della Bosnia-Erzegovina, nel periodo 1971-1974. E' stato inoltre vice presidente della ex Jugoslavia alla fine degli anni '80, e candidato alla presidenza della Jugoslavia appena prima che fosse costretto a dimettersi dalla politica, nel 1987. Pozderac era considerato uno degli uomini politici più influenti e potenti in Bosnia-Erzegovina durante l'era comunista. Il suo allontanamento dalla scena politica, alla fine degli anni '80, è oggi considerato uno degli eventi più controversi che hanno preceduto la guerra in Bosnia. Venne rimosso a causa della vicenda Agrokomerc, del 1987, che la stampa jugoslava ha paragonato a quella americana di Watergate. E’ opinione diffusa che lo scandalo fosse stato “costruito” a Belgrado, in modo da rimuovere Pozderac, che era al tempo il capo della Commissione costituzionale federale di Iugoslavia, al fine di turbare l’equilibrio del potere politico nel paese. Nurija Pozderac (partigiano) (1892-1943) Nato a Cazin ha lavorato, prima della guerra, come insegnante. Ha partecipato alla guerra di liberazione nazionale dal 1941 ed é morto in battaglia, durante la guerra, nel 1943. Panorama di Bihać 20
BIHAĆ INFORMAZIONI UTILI DATI GENERALI Coordinate: 44° 49” N 15° 52” E Abitanti : circa 61.000 Superficie: 900 km2 Densità: 116,67 ab./km2 LE DISTANZE - DA BIHAć A .............. BANJA LUKA KM 104 BUDAPEST KM 388 MILANO KM 529 RAVENNA KM 582 SARAJEVO KM 227 TRIESTE KM 287 VENEZIA KM 287 VIENNA KM 380 ZAGABRIA KM 110 COME ARRIVARE IN AUTO Dal confine italiano (Trieste) si attraversano le città di Rijeka (Fiume ) - Karlovac - Slunj. Da sud-est vi è una sola strada principale che porta a Bihać, la Sarajevo-Travnik via Jajce. TRENO Ci sono diversi treni che partono dalla stazione ferroviaria di Bihać : Bihać- Bosanski Novi - Sarajevo (non disponibile durante la stagione invernale) Sarajevo - Bosanski Novi - Bihać (non disponibile durante la stagione invernale) AUTOBUS La stazione degli autobus, ad 1 km ad ovest dal centro, collega tutti i comuni della regione superiore della Krajina. Gli autobus per Bosanski Petrovac, Bosanska Krupa, Sanski Most, Cazin, Bužim, Velika Kladusa e Kljuc partono diverse volte al giorno. Gli autobus diretti a Cazin (11 corse al giorno dal lunedì al sabato) fermano anche a Kostela e Ostrazac. La distanza tra Bihać e Sarajevo è percorsa, via Travnik, in sei-sette ore e ci sono autobus ogni giorno (ore 07:30, 13:30 e 22:00). Diverse anche le corse giornaliere per Banja Luka (ore 05:30, 07:30, 13:00 e 15:00) via Bosanska Krupa -durata del viaggio 3 ore-; per Zagabria (ore 04.45, 10:20, 14:00, 16:45) -durata 2 ore e trenta; costo di un biglietto di sola andata 23,60 KM-. Il parco nazionale di Plitvice si trova appena oltre il confine e numerosi bus turistici ci arrivano attraverso il confine di Izacic. STAZIONE DEGLI AUTOBUS: Put 5 Korpusa - tel. 311 939 ; 332 590 STAZIONE FERROVIARIA: Bihaćkih branilaca bb - tel. 311 149 STAZIONE DEI TAXI: tel. 1515 - 312 618 21
CENNI STORICI La città, localizzata in una favorevole posizione geografica in quanto porta d'entrata ad ovest della BiH, è stata un importante crocevia per molte epoche. Popolata fin dal tempo paleolitico, dal VIII secolo a.C è abitata da una tribù illirica, gli Japodi. All’inizio del VII secolo, i dintorni di Bihać sono abitati dagli Sloveni, come testimoniano numerosi documenti storici. Le prime città, vicino al fiume Una, sono costruite nella metà del XIII secolo. La città di Bihać, centro di Pounje, viene menzionata per la prima volta il 26.02.1260 in un documento del re Bela IV, il re ungherese-croato, come la città costruita nell'isola di SanLadislav, di proprietà dell'abbazia benedettina di Topusko, in Croazia. Nel 1262, si dichiara città libera con tutti i privilegi che ne conseguono. Il capo della comunità era un ufficiale di città o villae, spesso chiamato come giudice e le cui decisioni potevano essere modificate solo dal re. Con il capo della comunità c’era anche la magistratura, composta da cittadini che avevano tale responsabilità. La città aveva inoltre il notaio che redigeva tutti i documenti civili. Dopo la dichiarazione di città libera, Bihać si sviluppò in una città urbana e centro commerciale, circondata da mura, torri quadrate e rotonde. Il nucleo più antico della città consisteva in una torre rotonda davanti alla quale si trovavano chiese, monasteri e abitazioni. In quest'epoca, Bihać aveva sette chiese, compresa la chiesa di S. Antonio, che, dopo l'arrivo dei turchi ottomani, nel 1592, fu trasformata in moschea. Bihać è stata la capitale provvisoria del regno croato. Ha perso il suo status civile nel 14° secolo seguendo le lotte dinastiche nel regno, diventando in seguito proprietà dei nobili croati Francopani (Frankopan) cui venne donata, nel 1434, dal re ungherese-croato Sigismundo. Rimase sotto l'autorità di questa famiglia fino all’inizio del XVI secolo. Dopo l’elezione di Ferdinando d’Asburgo, quale re croato, nel 1527, la città di Bihać era nuovamente nella giurisdizione reale. La Capitaneria di Bihać era una delle quattro capitanerie della Croazia nella metà del XVI secolo e comprendeva le città di Bihać, Ripac, Sokolac, Dreznik, Trzac, Slinj, Iyacic, Toplicki turanj, Brekovica, Ostrozac, Vrnograc, Perna, Stijena, Cazin, Buzim. A questo periodo risale il forte attacco dell’Impero Ottomano al quale Bihać resistette per più di cent’anni. Il forte di Bihać sarebbe divenuto il fortino più occidentale conquistato dall'esercito ottomano nel 1592 sotto il visir bosniaco Hasan-Pasha Predojević, precedente i serbi ortodossi - Valacchi (Vlah in serbo). La città venne inizialmente costruita al centro del Sangiaccato di Bihać, parte della pashaluk bosniaca e retrocessa, nel 1699, a far parte del Sangiaccato di Bosnia, durante il periodo di intense guerre di confine tra la monarchia asburgica e l'impero ottomano. Nel 1865 divenne il centro del suo stesso Sangiaccato, ma questo solo fino al 1878, quando tutta la Bosnia fu occupata dagli austro-ungheresi. Seguì un periodo di pace, contrassegnato, nel 1888, dall’abbattimento delle mura della fortezza che separava il centro città dalla periferia. Il nuovo governo costruì diverse scuole ed impianti, che accelerarono la crescita della città. Nel 1900 le infrastrutture della città furono rinnovate; poco dopo, nel 1905, ebbe inizio la costruzione della rete di approvvigionamento idrico-urbano, completata due anni dopo. Nel 1911,furono aperti la casa dei lavoratori e il "liceo piccolo", che quattro anni dopo diventò il "liceo grande". Fece parte della Monarchia Austro-Ungarica fino al 1918 quando divenne parte del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. In quest'epoca la città era il centro della zona e, nel 1929, diventò il centro della contea di Vrbas. Rimase prospera anche dopo la costituzione della Jugoslavia, quale centro della regione occidentale bosniaca, anche se la sua crescita fu compromessa dalla Grande Depressione nel 1930. 22
All’inizio della II° guerra mondiale, Bihać era parte del nascente stato indipendente croato. Dal mese di aprile 1941 fu occupata dai reparti tedeschi e, fin dai primi giorni di occupazione, un movimento di liberazione popolare era attivamente sviluppato. Un'azione militare partigiana, dal 2 al 4 aprile 1942, portò all'espulsione dei reparti tedeschi dalle parti di Bihać ed alla formazione del territorio libero conosciuto come ”Repubblica di Bihać”. A Bihać, il 26 e 27 novembre 1942, si tenne la prima sessione del l'AVNOJ (consiglio antifascista di difesa nazionale di Jugoslavia). Dal gennaio 1943, le forze tedesche occuparono nuovamente la città. Sotto l’occupazione tedesca, Bihać rimase fino al 28 marzo 1945, data della sua liberazione. Nel periodo 1945-1992 fece parte della SFRJ. Bihać ha subito la distruzione di molti edifici durante la recente guerra in Bosnia, quando la zona attorno alla città è stata sotto assedio, da parte delle forze serbo-bosniache, per oltre tre anni, fino all'estate del 1995,quando l'assedio è stato infranto dall’inizio dell’"Operazione Tempesta" croata congiunta con le forze bosniache del generale Atif Dudaković. Con la convenzione di Dayton, nel 1995, e la nuova organizzazione politico-amministrativa, Bihać diventa il centro del cantone di Una-Sana e fa parte della FBiH. LUOGHI DI INTERESSE Gli stecci nella piazza del mercato, ricordano la presenza della Chiesa bosniaca eretica da queste parti. La piazza è dominata dalla Torre Kapetanova (utilizzata nel passato come torre di avvistamento), la Chiesa Zvonik e un Turbe ottomano, che comprovano il sapore multi-etnico sapore mantenuto da questa comunità. La galleria comunale ha belle esposizioni di artisti lo- cali. E’ aperta dal lunedì al venerdì e, talvolta, nei fine settimana du- rante l'estate. L'ingresso è gratu- ito. Il museo Pounje, che si trova sulla stessa strada, è un piccolo museo con molti reperti illirici, romani, austriaci ed ottomani scoperti nella zona. L'Università di Bihać, inaugurata nel 1997, ha sette facoltà: tecnica, economica, giurisprudenza, biotecnologie, pedagogica, medicina, accade- mia pedagogica islamica. Nelle vicinanze della città (17 km) vi sono le acque termali di Gata e a Ripac (10 km) si trova un sito archeologico unico che risale all’epoca degli antichi Iapigi1 che vivevano in questa regione. 1 - Chiesa di S. Antonio / 5 - Moschea Fethija 1 Popolo originario dell'Illiria che amalgamandosi con gli abitanti dell’Apulia (intorno al 1700 a.C.) dette luogo agli Iapigi. Il nome fu loro dato dagli antichi Greci che consideravano questi popoli discendenti del mitico Dedalo attraverso suo figlio Iapige. 23
Chiesa cattolica di S.Antonio Gazi Husrev bb La Chiesa cattolica di Bihać è uno degli edifici tipo che si possono trovare nella parte nord-ovest della Croazia. Si tratta del tipo di costruzione in cui sono presenti nuovi stili di barocco uniti alla tradizione tardo gotica, che erano diffusi e presenti in questa regione della Krajina: l'edificio ha una concezione spaziale pronunciata, ma non trascura un maggiore uso di elementi decorativi, come la facciata con lesene articolato e ricco di festoni; con molta fantasia e gusto sono trasformati l'altare ed il predicatorio, ed è stato scelto mobilio di lusso per la chiesa. L'aspetto, per quel tempo, é impressionante: la chiesa occupa uno spazio di circa 900 m², ha un'alta torre rettangolare, e con la moschea Fethija e la torre del Capitano dominava da sopra la città ed il nucleo urbano. E' sicuro che la Chiesa di S.Antonio è stata costruita in pietra (bihacit) da ingegneri locali con costruttori esteri, infatti, dopo l'occupazione austriaca, a Bihać sono giunti un gran numero di artigiani dalla Dalmazia, Erzegovina e da altre regioni. Durante la 2° guerra mondiale, la Chiesa di S.Antonio ha cambiato aspetto. Nel 1941, il potere ha ordinato la distruzione della chiesa ortodossa. Il materiale della chiesa distrutta é stato utilizzato per costruire la torre grande della Chiesa. Nel 1944, con il bombardamento della città, la chiesa é stata quasi distrutta e del monumento sacrale rimane solo la torre alta con il campanile. Moschea Fethija (conquistata) Bosanska bb Con l'arrivo degli ottomani nella regione e la conquista di Bihać (nel 1592), cambiano molte cose all'interno delle mura della città: la prima che il nuovo governo prende in considerazione è la conversione delle chiese esistenti in moschee. Con ordinanza del comandante capo dell'esercito turco, Predojevic Hasan Pasha, la Chiesa di S. Antonio viene trasformata in moschea principale della città, con il nome dei nuovi padroni Fethija (conquistata). Nei vecchi documenti storici è scritto che la Chiesa di S. Antonio è stata costruita con una cappella, della lunghezza di 19,5 metri e 9,2 metri di larghezza, con quattro pareti pilastro; lo stile é gotico, con tetto alto, ha finestre di pietra ornamentale, ed il campanile dagli otto angoli. Accanto alla chiesa vi era un convento domenicano, come risulta dai documenti dei croati feudali, già nel 1266. Dopo la conversione, i costruttori turchi hanno lasciato alcuni dettagli della vecchia chiesa: alcune finestre sulla parte meridionale ed al nord sono rimurate, altre nuove 24
Puoi anche leggere