Nota di Aggiornamento al Documento Unico di Programmazione semplificato 2017/2019
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Schema Documento Unico di Programmazione semplificato Allegato alla deliberazione consiliare n. 9 del 15/03/2017 COMUNE DI LAPEDONA PROVINCIA DI FERMO Nota di Aggiornamento al Documento Unico di Programmazione semplificato 2017/2019 (per enti con popolazione inferiore a 5.000 ab.) 1
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato PREMESSA Il principio contabile applicato n. 12 concernente la programmazione di bilancio, statuisce che la programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento. Il processo di programmazione, si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie e tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni Ente, si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente. Attraverso l’attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità. 1 Il Documento unico di programmazione semplificato Per gli Enti Locali con popolazione fino a 5000 abitanti, i correttivi approvati dalla Commissione ARCONET hanno previsto un DUP semplificato, che non prevede l'articolazione in due sezioni e presenta contenuti minimi più leggeri. In particolare non è obbligatorio definire obiettivi strategici di mandato collegati alle missioni e obiettivi operativi collegati ai programmi ma è sufficiente declinare per missioni gli indirizzi generali. Inoltre non è obbligatorio indicare gli stanziamenti di spesa riferiti alle missioni ed ai programmi di bilancio. Il Documento unico di programmazione semplificato, individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, tenendo conto della situazione socio economica del proprio territorio, le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. Ogni anno sono verificati gli indirizzi generali e i contenuti della programmazione con particolare riferimento al reperimento e impiego delle risorse finanziarie e alla sostenibilità economico – finanziaria, come sopra esplicitati. A seguito della verifica è possibile operare motivatamente un aggiornamento degli indirizzi generali approvati. In considerazione degli indirizzi generali di programmazione al termine del mandato, l’amministrazione rende conto del proprio operato attraverso la relazione di fine mandato di cui all’art. 4 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, quale dichiarazione certificata delle iniziative intraprese, dell’attività amministrativa e normativa e dei risultati riferibili alla programmazione dell’ente e di bilancio durante il mandato. Il DUP semplificato, quale guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente, indica, per ogni singola missione/programma del bilancio, gli obiettivi che l’ente intende realizzare negli esercizi considerati nel bilancio di previsione (anche se non compresi nel periodo di mandato). Per ciascuna missione/programma gli enti possono indicare le relative previsioni di spesa in termini di competenza finanziaria. Con riferimento al primo esercizio possono essere indicate anche le previsioni di cassa 1 Paragrafo inserito dal decreto ministeriale 20 maggio 2015. 2
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato Gli obiettivi individuati per ogni missione / programma rappresentano la declinazione annuale e pluriennale degli indirizzi generali e costituiscono indirizzo vincolante per i successivi atti di programmazione, in applicazione del principio della coerenza tra i documenti di programmazione. L’individuazione delle finalità e la fissazione degli obiettivi per ogni missione / programma deve “guidare”, negli altri strumenti di programmazione, l’individuazione dei progetti strumentali alla loro realizzazione e l’affidamento di obiettivi e risorse ai responsabili dei servizi. Gli obiettivi devono essere controllati annualmente a fine di verificarne il grado di raggiungimento e, laddove necessario, modificati, dandone adeguata giustificazione, per dare una rappresentazione veritiera e corretta dei futuri andamenti dell’ente e del processo di formulazione dei programmi all’interno delle missioni. Il DUP semplificato comprende inoltre, relativamente all'arco temporale di riferimento del bilancio di previsione : a) gli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo amministrazione pubblica; b) l’analisi della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti; c) la programmazione dei lavori pubblici, d) la programmazione del fabbisogno di personale; e) la programmazione delle alienazioni e della valorizzazione dei beni patrimoniali. La realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali che vengono approvati dall'organo esecutivo (G.C. n. 56 del 20/10/2016) e ricompresi nel DUP. La programmazione del fabbisogno di personale (G.C. 43 del 25/07/2016) che gli organi di vertice degli enti sono tenuti ad approvare, ai sensi di legge, deve assicurare le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e i vincoli di finanza pubblica. Al fine di procedere al riordino, gestione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare l’ente, con apposita delibera dell’organo di governo (G.C. 78 del 22/12/2016) individua, redigendo apposito elenco, i singoli immobili di proprietà dell'ente. Tra questi devono essere individuati quelli non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali e quelli suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Sulla base delle informazioni contenute nell’elenco deve essere predisposto il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali” quale parte integrante del DUP. La ricognizione degli immobili è operata sulla base, e nei limiti, della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici. L’iscrizione degli immobili nel piano determina una serie di effetti di natura giuridico – amministrativa previsti e disciplinati dalla legge. Infine, nel DUP devono essere inseriti tutti quegli ulteriori strumenti di programmazione relativi all’attività istituzionale dell’ente richiesti dal legislatore. Si fa riferimento ad esempio alla possibilità di redigere piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa di cui all’art. 16, comma 4, del D.L. 98/2011 – L. 111/2011. 3
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato 1 - LE SCELTE DELL'AMMINISTRAZIONE 1. 1 LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO Le linee programmatiche di mandato sono state presentate ed approvate dal consiglio con deliberazione n. 25 del 28/07/2014 e si riferiscono all'arco temporale quinquennale 2014 – 2019. 1. Trasparenza e Partecipazione: ''partecipare per fare'' La nostra idea è quella di promuovere un rapporto tra Amministrazione e Cittadini basato su un confronto aperto con la Comunità attraverso assemblee popolari e comunicazioni periodiche per garantire una costante informazione sull'attività amministrativa. Primo momento di confronto con i cittadini sarà la valutazione circa la dismissione della scuola della Valdaso. 2. Lapedona 2.0: 'la rivoluzione informatica'' Nell'era di Internet, crediamo che sia importante che Lapedona entri in maniera significativa nella rete e che il Comune fornisca ai cittadini gli strumenti che la tecnologia offre per gestire anche da casa alcune pratiche burocratiche o anche semplicemente per tenerli informati. Il nostro lavoro partirà da una riorganizzazione e integrazione del sito internet del Comune che sarà suddiviso per aree tematiche e sarà a disposizione sia del cittadino lapedonese che del visitatore esterno che vorrà conoscere meglio la nostra realtà. Il sito sarà in italiano e in inglese e sarà messo a disposizione di tutti gli operatori turistici artigiani o produttori di Lapedona, che vorranno utilizzarlo come portale di riferimento. Il Sindaco avrà un profilo fb e twitter tramite i quali potrà confrontarsi con i cittadini anche online. Predisposizione di un progetto per la richiesta di fondi regionali al fine di predisporre nell’area del centro storico zone wi-fi free per la connessione gratuita in rete. 3. Rivitalizzazione del Centro Storico e valorizzazione del territorio E' un tema di attualità molto sentito in tutta Italia quello dell'urgenza della rivitalizzazione dei nostri centri storici ed è così anche per Lapedona. Per questo intendiamo lavorare ad un programma finalizzato innanzitutto a riportare vita dentro le mura del nostro paese. Il Centro storico è il punto di aggregazione sociale per eccellenza ed ha grande importanza da un punto di vista storico, artistico e quindi per il turismo, il commercio e l'artigianato, dunque per la ripresa di Lapedona. Lavorando su questo vogliamo dare nuovo impulso e nuova vita al nostro paese anche favorendo l’integrazione delle zone residenziali esterne con il centro storico. Sarà un lavoro complesso nel quale intendiamo coinvolgere tutti i soggetti che potranno contribuire alla ripresa: le associazioni già presenti e attive (ProLoco, Centro Anziani), le Associazioni culturali o i gruppi amatoriali, le Associazioni di Categoria, le Scuole, gli Ordini Professionali del territorio. Saranno promosse attività di ricerca e gemellaggi con comuni italiani che stanno lavorando sulle stesse esperienze e saremo in rete con questi per lavorare insieme. A livello urbanistico si valuterà la possibilità anche di elaborare piani particolareggiati o strategici e sarà questa l'occasione per studiare nel dettaglio la variante al P.R.G. che l'Amministrazione uscente ha di recente proposto e che noi intendiamo portare avanti con un'ottica più organica che investa il territorio di Lapedona nel suo complesso. Tale variante sarà rivista con l'equipe tecnica che si è occupata della redazione e poi sottoposta all'attenzione di cittadini e operatori tramite campagne di ascolto. 4
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato Intendiamo studiare la possibilità di finanziamenti per incentivare la riqualificazione delle attività esistenti e l’apertura di nuove attività commerciali artigianali e culturali; studiare la possibilità di riduzioni delle imposte comunali per incentivare il recupero dell’edilizia privata finalizzato all’utilizzo come prima casa e/o strutture ricettive (B&B, affittacamere, etc). Ove sarà richiesta la collaborazione di competenze specializzate faremo ricorso a convenzioni con istituti universitari del territorio o centri studi presenti sul territorio regionale o nazionale. 4. Programmazione opere pubbliche e decoro urbano Da una analisi condotta dal nostro gruppo sul territorio di Lapedona, affiancata da una campagna di ascolto di quelle che sono le esigenze dei nostri concittadini, nascono alcune idee per la programmazione di una serie di opere pubbliche, di varia e diversa entità. Si partirà dalle opere apparentemente meno impegnative e ambiziose ma che incidono di fatto sulla quotidianità e per questo rappresentano per noi una priorità. Sistemazione manto stradale via dell’Accoglienza e marciapiedi via Aldo Moro Messa in sicurezza e riqualificazione energetica degli edifici pubblici Messa in sicurezza e riqualificazione delle mura castellane interessate da smottamento Messa in sicurezza e riqualificazione area giochi Giardini Pubblici Recupero e riqualificazione della zona sud-est sotto il muraglione di Via XXIV Maggio, compresa area ex campo da tennis, previa verifica problemi di dissesto idrogeologico che interessano l’area Sistemazione delle strade ricadenti all’interno del territorio comunale (interpoderali comunali ecc) mediante l’utilizzo di fondi FSR 2014-2020 Sistemazione percorsi pedonali all’interno e a ridosso del centro storico, usati abitualmente dai residenti e attualmente in condizioni che non garantiscono la sicurezza (es. scalette lavatoio) Riqualificazione dei bagni pubblici nel centro storico Riqualificazione di Piazza della Concordia, prevedendo la creazione di zone funzionali separate, parcheggi, aree verdi, aree gioco, percorsi, in modo da garantire la sicurezza degli utenti Progetto di fattibilità per la realizzazione di una residenza per anziani presso la ex Canonica di San Lorenzo, previo accordo e trattativa con Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero per l’immobile e valutazione di modalità di gestione tramite Onlus Sollecitazione affinché vengano ultimati i Lavori dell’edificio ERAP in Piazza G. Leopardi, al fine di garantire adeguato decoro di una zona nevralgica del centro storico e di recuperare locali che potrebbero essere utilizzati dal Comune per fini turistici Progetto di fattibilità per restauro del Teatro Parrocchiale e locali annessi, in collaborazione con la Curia e la Parrocchia Studio di fattibilità riqualificazione e ampliamento Cimitero Verificare la possibilità di sollecitare il recupero di edifici privati nel centro storico attualmente in stato di abbandono, che si ritiene vadano innanzitutto messi in sicurezza poiché prospettanti sulla via pubblica e poi restaurati per maggiore decoro del tessuto storico 5
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato Le opere su cui intendiamo lavorare sono finalizzate innanzitutto a migliorare il decoro e la vivibilità degli spazi pubblici, ma anche ad accrescere le occasioni di incontro e le attrattive per i residenti, recuperando il piacere di vivere in una dimensione come quella di un piccolo paese, senza dover rinunciare a servizi e opportunità di svago. Per i grandi progetti si potranno bandire concorsi di idee in collaborazione con gli ordini professionali e gli istituti scolastici e universitari del territorio e valutare tutti i possibili canali di finanziamento. Verrà attivato un servizio attraverso il quale i singoli cittadini potranno pubblicare foto per segnalare all'Amministrazione e ai concittadini eventuali situazioni di degrado o di abbandono su cui intervenire. 5. Sviluppo e promozione dell'Agricoltura, dell'Artigianato Locale e del Turismo Agricoltura Il nostro territorio con le sue produzioni agricole rappresenta un’opportunità strategica per il settore economico e per il turismo. L’Amministrazione Ritiene dunque che sia importante la condivisione di progetti i cui obiettivi sono lo sviluppo integrato e sostenibile della Val d’Aso e delle nostre zone agricole. Il Comune insieme ai produttori, agli operatori e alle associazioni si farà promotore di incontri con esperti per favorire la conoscenza delle opportunità di accesso ai fondi del programma di sviluppo rurale; incentiverà inoltre lo sviluppo del concetto di 'filiera corta' legato alle produzioni tipiche del nostro territorio, anche in sinergia con gli operatori locali della ristorazione, che potranno farsene promotori. Intendiamo inoltre organizzare un mercato settimanale in centro storico per la vendita dei prodotti stagionali del nostro territorio e della Valdaso. Il punto forte sull'Agricoltura sarà inoltre l'inserimento di Lapedona nel circuito nazionale delle Città dell'Olio; tale riconoscimento sarà un importante elemento trainante per la valorizzazione e la promozione del nostro paese e del nostro territorio sia da un punto di vista agricolo che turistico. 6. Artigianato - Cultura - Turismo Lapedona ha molte risorse e dunque importanti potenzialità per un interessante sviluppo da un punto di vista turistico; le produzioni agricole locali, alcune conosciute fin dall'epoca romana, l'artigianato e il patrimonio storico artistico, adeguatamente valorizzati, rappresentano importanti settori di crescita per la nostra realtà. Le priorità dell’amministrazione sono: La creazione di un punto espositivo-informazioni di tipicità locali per la valorizzazione e la promozione dei prodotti del territorio presso un locale messo a disposizione dei produttori nel centro storico, aperto tutto l'anno la sensibilizzazione all’associazione tra le realtà locali per una maggiore visibilità esterna il miglioramento qualitativo delle manifestazioni culturali, enogastronomiche e di intrattenimento e la programmazione di nuovi eventi la realizzazione di percorsi ciclabili e pedonali integrati con il territorio la valorizzazione e la promozione del patrimonio storico e artistico lapedonese, inteso non solo come edifici di culto o spazi pubblici, ma anche come cultura materiale e dunque recupero e valorizzazione di tradizioni la creazione di un piccolo museo civico, che rappresenterà il luogo dell’identità e della memoria della nostra comunità; il legame tra passato e presente. In esso potranno essere esposte raccolte fotografiche, oggetti (es. strumenti della vecchia banda musicale di Lapedona), documenti e tutto quanto si riterrà utile a costruire e ricostruire un importante riferimento culturale in cui ognuno di noi potrà riconoscersi e attraverso il quale ripercorrere le tappe della nostra storia. Stiamo valutando la sede più idonea allo scopo, in ogni caso all’apertura e alla gestione del sito saranno legati eventi culturali organizzati in collaborazione con il centro anziani e le scuole del paese. 6
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato 7. Promozione e incentivazione delle attività in ambito sociale: famiglia, giovani, anziani Sui temi del sociale l’amministrazione ritiene fondamentali i seguenti punti : Sanità Rivedere e concordare orari e calendario della presenza del medico di base in modo da garantire una adeguata e costante assistenza ai cittadini ed in particolare alle persone anziane Anziani Incentivare la realtà già esistente prevedendo la creazione di un centro diurno di accoglienza, dove vivere momenti di socializzazione e di attività culturali; avviare tutte le iniziative idonee alla realizzazione di una casa di riposo nel centro storico. Rielaborazione del regolamento che disciplina l’utilizzo del servizio di trasporto delle persone anziane che non possono contare sull’intervento dei famigliari. Giovani Potenziare il Centro di Aggregazione Giovanile con assistenza doposcuola, attraverso la presenza di educatori. Organizzazione di incontri-evento su vari temi: sport, viaggi, tempo libero, coinvolgendo esperti, studiosi e personaggi pubblici impegnati nei vari settori. Associazioni Sostenere le varie Associazioni esistenti che rappresentano un patrimonio importante per il Paese; partecipazione alla programmazione degli eventi e alla loro promozione sul territorio e in rete. Società sportive Collaborare con le società sportive per la gestione degli impianti sportivi e sviluppare iniziative comuni per un loro miglior utilizzo. Cultura (Biblioteca e Sala Polifunzionale): Localizzare e predisporre un sito (o recupero di uno esistente) per la creazione di una sala Polifunzionale, che permetta l’utilizzo della stessa per varie attività multimediali (riunioni, rappresentazioni teatrali, convegni, etc).. Eventualmente Chiesa di San Nicolò per garantire una attenta gestione e valorizzazione di spazi recuperati dalle Amministrazioni precedenti. Scuola Mettere in atto il maggior numero di iniziative per il mantenimento della scuola (infanzia e primaria) sul territorio comunale, mediante l’introduzione di agevolazioni, incentivi e ulteriori servizi di supporto (v. doposcuola, biblioteca per ragazzi, ludoteca) per incentivare la presenza nelle scuole del paese di residenti e domiciliati a Lapedona. Attuare ogni intervento di messa a norma dell’edificio al fine di mantenere la Scuola dell’Infanzia nella sua attuale collocazione. Parrocchia Offrire disponibilità e collaborazione alla Parrocchia per favorire lo sviluppo di attività educative e ludiche e di incontro tra le famiglie. Sarà inoltre nostro impegno mettere in atto una serie di misure finalizzate ad incentivare la collaborazione e lo scambio di esperienze fra i rappresentanti dei vari soggetti in modo da rendere sempre vivo lo spirito di aggregazione e di appartenenza della nostra comunità. 8. Politiche di riduzione dei rifiuti e per il risparmio energetico: ''Obiettivo Riduzione Rifiuti'' e ''Occhio ai consumi'' In materia di rifiuti Lapedona è fanalino di coda nella classifica dei Comuni Marchigiani, mentre la nostra Regione è comunque tra quelle più virtuose d’Italia nelle politiche in materia. L’Amministrazione crede fortemente nella necessità di perseguire una drastica riduzione dei rifiuti sia per una sensibilità nei confronti del nostro territorio e dunque per limitare l’impatto ambientale, ma anche perché siamo consapevoli dei vantaggi che tale politica porta a livello economico per il comune e dunque per il cittadino. Aumentare la raccolta differenziata e produrre sempre meno rifiuti da smaltire, oltre a rappresentare un grande gesto di 7
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato civiltà e di rispetto per il territorio, significa dover sostenere meno costi e dunque avere agevolazioni fiscali e risparmio. È nostra intenzione mettere in atto una gestione già sperimentata da anni in molte realtà italiane e marchigiane che prevede l’utilizzo di schede magnetiche con codice a barre che rendono riconoscibili e dunque quantificabili i rifiuti da smaltire che ogni cittadino getterà negli appositi raccoglitori. Il comune organizzerà adeguate campagne informative per i cittadini e nelle scuole, condotte con l’ausilio di esperti nel settore e tramite completa e chiara documentazione grafica; sarà distribuito su formato cartaceo a tutte le famiglie un opuscolo per capire la destinazione di ogni singolo rifiuto e lo stesso opuscolo con tutta la documentazione sull’argomento saranno disponibili online sul sito del Comune. In materia di consumo di energia intendiamo inoltre condurre un attento studio della situazione attuale al fine di mettere a punto un programma di riduzione degli sprechi e di promuovere l’uso di energie rinnovabili, anche nell’ottica di un adeguamento alla normativa nazionale che prevede per i prossimi anni una drastica riduzione dei consumi di energia per la gestione della pubblica illuminazione e degli edifici pubblici. 9. Lapedona e l'Unione dei Comuni Valdaso: ''L'unione fa la forza'' I rapporti con l’Unione Comuni Valdaso devono essere valutati al fine di una efficiente ed efficace azione amministrativa, anche alla luce delle nuove norme che prevedono che tutti i comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, esercitino obbligatoriamente in forma associata, mediante unioni di comuni o convenzione, la totalità delle funzioni fondamentali ad eccezione dei servizi anagrafici. L’Unione deve esser vista come un vantaggio e non come un peso per il cittadino del singolo comune. 1.2 – LE SCELTE DI VALORE DELL’AMMINISTRAZIONE Nella gestione dei servizi e nelle funzioni associate: - Migliorare l’organizzazione e le modalità di gestione dei servizi pubblici, tenuto conto anche del ruolo degli enti, organismi e società partecipate, con particolare riguardo alla gestione del ciclo dei rifiuti; - Migliorare, anche attraverso una nuova riorganizzazione, la gestione delle funzioni associate attraverso l’Unione Comuni Valdaso, con particolare attenzione alle funzioni di vigilanza e di assistenza scolastica. Il conferimento dei servizi è avvenuto progressivamente nel corso degli anni ed è stato dettato dalla volontà politica che ha compreso l’utilità della gestione associata dei servizi e da un quadro normativo (regionale e nazionale) che ha comportato la necessità di ripensare il modo tradizionale di concepire la gestione dei singoli Comuni e dei territori. Dal 2008 ad oggi il mondo è profondamente mutato. La globalizzazione economica (dalla fine degli anni ’90) ha prodotto una trasformazione della competitività che non è più come prima (interprovinciale/regionale) ma è appunto mondiale. La crisi, dal 2008, ha comportato la necessità di attivare politiche europee e nazionali cosiddette di “austerity” che hanno ridotto progressivamente la capacità di spesa dei Comuni, obbligato gli stessi a produrre forti economie di scala, a non poter contare sullo sviluppo anche professionale dei propri dipendenti/collaboratori che nel caso degli enti pubblici rappresentano un vero e proprio “core business” in quanto erogatori di servizi. 1.3 – GLI INDIRIZZI Nella programmazione complessiva delle attività dell’amministrazione nel periodo residuale del mandato (2016-2018) si dovrà tenere conto dei seguenti indirizzi generali: • rispettare i nuovi vincoli di finanza pubblica, come prioritario obiettivo di stabilità a garanzia della sostenibilità del sistema paese per le generazioni future; • rispettare i limiti di spesa imposti dalle leggi finanziarie nel rispetto dell’autonomia organizzativa e gestionale dell’ente, sanciti dalla Costituzione (artt. 117 e 119); • migliorare e consolidare la gestione associata dei servizi attraverso l’Unione Comuni Valdaso • procedere al recupero di sacche di elusione ed evasione dei tributi comunali con progetti specifici e finalizzati; 8
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato • pesare il meno possibile sul bilancio familiare e delle imprese; • ricercare nuove risorse regionali, statali e comunitarie aggiuntive a quelle ordinarie provenienti dai trasferimenti iscritti in bilancio attraverso la redazione di progetti specifici in coerenza con gli obiettivi europei e regionali; • proseguire nella politica di innovazione dei servizi comunali e del rapporto con l'utenza, soprattutto attraverso l'uso delle nuove tecnologie. 1.4 – LE MODALITA’ DI RENDICONTAZIONE L’ultima parte della Sezione Strategica è dedicata al sistema di controllo - reporting del DUP. In questo senso il comune di Lapedona procederà, secondo quanto previsto dalla vigente normativa, alla redazione di quei documenti che consentono di rendicontare i risultati annuali e pluriennali. Oltre agli ordinari strumenti di rendicontazione previsti dalla legge, verrà redatta, secondo quanto previsto dall’art. 4 del D.Lgs. 149/2011, la relazione di fine mandato attraverso cui verranno evidenziati: - sistemi e esiti dei controlli interni, unitamente a eventuali rilievi della Corte dei Conti; - azioni intraprese per il rispetto dei saldi di finanza pubblica e per il contenimento della spesa; - situazione finanziaria e patrimoniale complessiva, oltre che l’eventuale indebitamento; intrapresi e sostenuti nel corso dell’intero mandato. 9
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato 2 - ANALISI DEL CONTESTO L’individuazione degli obiettivi strategici consegue ad un processo conoscitivo di analisi strategica, delle condizioni esterne all’ente e di quelle interne, sia in termini attuali che prospettici e alla definizione di indirizzi generali di natura strategica. In particolare, con riferimento alle condizioni interne, l’analisi richiede, almeno, l’approfondimento dei seguenti profili: 1. Caratteristiche della popolazione, del territorio e della struttura organizzativa dell’ente; 2. Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali; 3. Indirizzi generali di natura strategica relativi alle risorse e agli impieghi e sostenibilità economico finanziaria attuale e prospettica. 4. Coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni del patto di stabilità interno e con i vincoli di finanza pubblica. Ogni anno gli obiettivi strategici, contenuti nella Sezione Strategica, sono verificati nello stato di attuazione e possono essere, a seguito di variazioni rispetto a quanto previsto nell’anno precedente e dandone adeguata motivazione, opportunamente riformulati. In considerazione delle linee programmatiche di mandato e degli indirizzi strategici, al termine del mandato, l’amministrazione rende conto del proprio operato attraverso la relazione di fine mandato di cui all’art. 4 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, quale dichiarazione certificata delle iniziative intraprese. 2.1 – QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO 2.1.1 - Legislazione europea Con la stipula nel 1992 del Trattato di Maastricht la Comunità Europea ha gettato le basi per consentire, in un contesto stabile, la nascita dell’EURO e il passaggio da una unione economica ad una monetaria (1° gennaio 1999). La convergenza degli stati verso il perseguimento di politiche rigorose in ambito monetario e fiscale era (ed è tuttora) considerata condizione essenziale per limitare il rischio di instabilità della nuova moneta unica. In quest'ottica, venivano fissati i due principali parametri di politica fiscale al rispetto dei quali era vincolata l'adesione all'unione monetaria. L’articolo 104 del Trattato prevede che gli stati membri debbano mantenere il proprio bilancio in una situazione di sostanziale pareggio, evitando disavanzi pubblici eccessivi (comma 1) e che il livello del debito pubblico deve essere consolidato entro un determinato valore di riferimento. Tali parametri, definiti periodicamente, prevedono: a) un deficit pubblico non superiore al 3% del Pil; b) un debito pubblico non superiore al 60% del Pil e comunque tendente al rientro; L’esplodere nel 2010 della crisi della finanza pubblica e il baratro di un default a cui molti stati si sono avvicinati (Irlanda, Spagna, Portogallo, Grecia e Italia) ha fatto emergere tutta la fragilità delle regole previste dal patto di stabilità e crescita europeo in assenza di una comune politica fiscale. E’ maturata di conseguenza la consapevolezza della necessità di giungere ad un “nuovo patto di bilancio”, preludio di un possibile avvio di una Unione di bilancio e fiscale. Il 2 marzo 2012 il Consiglio europeo ha firmato il cosiddetto Fiscal Compact (Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance nell’unione economica e monetaria), tendente a “potenziare il coordinamento delle loro politiche economiche e a migliorare la governance della zona euro, sostenendo in tal modo il conseguimento degli obiettivi dell'Unione europea in materia di crescita sostenibile, occupazione, competitività e coesione sociale”. Il fiscal compact, entrato ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2013 a seguito della ratifica da parte di 12 stati membri, (Italia,Germania, Spagna, Francia, Slovenia, Cipro, Grecia, Austria, Irlanda, Estonia, Portogallo e Finlandia), prevede: – l’inserimento del pareggio di bilancio (cioè un sostanziale equilibrio tra entrate e uscite) di ciascuno Stato in «disposizioni vincolanti e di natura permanente – preferibilmente costituzionale» (in Italia è stato inserito nella Costituzione con una modifica all’articolo 81 approvata nell’aprile del 2012); – il vincolo dello 0,5 di deficit “strutturale” – quindi non legato a emergenze – rispetto al PIL; 10
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato – l’obbligo di mantenere al massimo al 3 per cento il rapporto tra deficit e PIL, già previsto da Maastricht; – per i paesi con un rapporto tra debito e PIL superiore al 60 per cento previsto da Maastricht, l’obbligo di ridurre il rapporto di almeno 1/20esimo all’anno, per raggiungere quel rapporto considerato “sano” del 60 per cento. Nel 2010 l’Unione Europea ha elaborato “Europa 2020”, una strategia decennale per la crescita che non mira soltanto a uscire dalla crisi che continua ad affliggere l'economia di molti paesi, ma vuole anche colmare le lacune del nostro modello di crescita e creare le condizioni per un diverso tipo di sviluppo, economico più intelligente, sostenibile e solidale. Cinque sono le strategie e gli obiettivi di EU2020, da realizzare entro la fine del decennio. Riguardano l'occupazione, l'istruzione, la ricerca e l'innovazione, l'integrazione sociale e la riduzione della povertà, il clima e l'energia. 2.1.2 - Legislazione nazionale Il 18 settembre 2015 il governo ha approvato la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanze 2015; si tratta della relazione più recente in cui viene fatto il punto sugli obiettivi a cui il paese deve tendere dal 2016. Nella relazione accompagnatoria al parlamento , il governo conferma il suo impegno a ridurre il disavanzo e lo stock di debito delle amministrazioni pubbliche in rapporto al PIL. L’obiettivo di medio periodo rimane il pareggio di bilancio, dapprim a in termini strutturali e quindi in termini nominali. In coerenza con quanto previsto nella comunicazione della commissione europea del 13 gennaio scorso, che ha chiarito le modalità di utilizzo dei margini di flessibilità del patto di stabilità e crescita, il governo intende utilizzare pienamente i suddetti margini di flessibilità. Ciò, onde irrobustire i primi segnali di ripresa della crescita del prodotto e rafforzare per questa via il processo di consolidamento fiscale. La Legge Costituzionale n.1/2012 sull’’Introduzione del principio dell’equilibrio di bilancio nella Carta costituzionale’ e quella ‘rinforzata’ (L. n. 243/2012) hanno riformato la Costituzione introducendo e dettagliando il principio dell’equilibrio di bilancio in conformità con le regole europee. La nuova legislazione nazionale recepisce i principi del Patto di Stabilità e Crescita, modificato dal regolamento UE n. 1175/2011 (Six Pack), e sancisce che il pareggio di bilancio si ottiene qualora il saldo strutturale eguagli il livello dell’Obiettivo di Medio Periodo (MTO), la cui definizione viene rimandata ai criteri stabiliti dall’ordinamento dell’Unione Europea. A fronte della volontà di procedere al pagamento della componente residua dei debiti pregressi della P.A. e di avviare un ambizioso programma di riforme strutturali, il Governo si impegna a rispettare il piano di rientro verso gli obiettivi programmatici coincidenti con il quadro di finanza pubblica programmatico delineato nel DEF. Il rallentamento del raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2014 viene compensato dall’impegno del Governo, a partire dal 2015, ad attuare un piano di rientro che permetta di raggiungere pienamente l’obiettivo nel 2016. 2.1.3 - Il quadro della finanza territoriale Comuni. Il concorso dei comuni agli obiettivi di finanza pubblica è ancorato dalla legge di stabilità per il 2015 (L. 190 del 23 dicembre 2014) alla riduzione delle risorse trasferite e alla revisione delle modalità di calcolo degli obiettivi di patto di stabilità interno. La dotazione del Fondo di solidarietà comunale è ridotta di 1.200 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2015. Con la Circolare n. 5 del 10 febbraio 2016 sono state approvate le nuove regole di finanza pubblica per il triennio 2016-2018 per gli enti territoriali, volte ad assicurare il concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica delle regioni, delle città metropolitane, delle province e dei comuni, ai sensi dell’articolo 1, comma 707, commi da 709 a 713, comma 716 e commi da 719 a 734 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016). Il documento contiene indicazioni sulla determinazione del nuovo saldo di finanza pubblica e sulle modalità concernenti il monitoraggio e la certificazione, nonché i criteri interpretativi per l’applicazione delle nuove regole di finanza pubblica da parte degli enti territoriali. . 11
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato 2.2 CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO E DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA 2.2.1. POPOLAZIONE Popolazione legale all'ultimo censimento 1172 Popolazione residente a fine 2015 famiglie maschi femmine di cui 467 584 590 1174 Popolazione al 1° gennaio 2015 1182 Nati Deceduti Immigrati Emigrati saldo naturale e migratorio 3 -21 48 -38 -8 Popolazione al 31.12.2015 infanti scolari forza lavoro adulti anziani 1174 di cui 0-6 7-14 15-29 30-65 oltre 65 2010 2011 2012 2013 2014 Tasso Natalità ultimo quinquennio 0,51% 0,68% 1,02% 0,42% 0,26% Tasso Mortalità ultimo quinquennio 1,44% 1,28% 1,53% 1,53% 1,53% 2.2.2 – CONDIZIONE SOCIO-ECONOMICA DELLE FAMIGLIE Nonostante i notevoli mutamenti sociali dell'ultimo mezzo secolo, quali l'emigrazione dei giovani verso i centri limitrofi più industrializzati, il calo delle nascite e l'innalzamento dell'età media della popolazione, la condizione socio-economica caratterizzante è sempre quella legata all'attività agricola. Oltre il 30% della popolazione è, infatti, occupato in questo settore. Le aziende agricole sono generalmente di proprietà ed a conduzione diretta con manodopera familiare. Quasi tutti gli agricoltori hanno ricostruito o rinnovato le proprie abitazioni ed i casolari rimasti vuoti a causa dell’abbandono, sono molto ricercati da turisti stranieri che li ristrutturano e ne fanno meta fissa per le loro vacanze. Tutte le case coloniche, anche quelle più isolate, hanno vie vicinali e comunali che le collegano a quelle provinciali, rendendo agevole il collegamento tra paese e campagna e tra i comuni limitrofi. Il centro storico conserva la sua struttura originaria di “castello fermano”. Il piccolo borgo si è sviluppato nei secoli scorsi, ed attualmente è abitato per lo più da anziani che vivono da soli e spesso si avvalgono di badanti extracomunitarie. Negli ultimi decenni una moderna periferia è in via di espansione lungo la strada principale che attraversa il centro storico, dove si sono insediati, per lo più, nuclei familiari dediti ad attività di artigianato o inseriti nella piccola industria, o impiegati nei molteplici servizi presenti nel limitrofo territorio fermano. Molti sono i giovani che frequentano la scuola media superiore, nella vicina Fermo, la gran parte dei quali prosegue poi gli studi frequentando l’Università. Restano comunque presenti e riscontrabili, nel tessuto familiare lapedonese, le caratteristiche tipiche acquisite dai coloni in anni di conduzione delle aziende agricole, quali : la gestione della forza lavoro familiare, la capacità di far fruttare la propria quota di capitale, l’etica del risparmio e dell’accumulazione al fine, sia di una crescita generazionale in ambito socio-economico-culturale, che, allo stesso tempo, a prevenire situazioni di disagio, come la grave crisi che ha recentemente interessato la finanza mondiale e che sta progressivamente producendo forti ripercussioni sull’economia reale e cioè sui consumi, sui salari e gli stipendi, con effetti negativi che investono sia il tessuto delle imprese - che sempre di più devono ricorrere alla cassa integrazione – che conseguentemente dei redditi delle famiglie. Ciò consente di realizzare una discreta situazione socio-economica delle famiglie, e limitare a pochi casi isolati situazioni di disagio socio-economico. 12
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato 2.2.3 – ECONOMIA INSEDIATA L'economia insediata è principalmente agricola e conta circa 130 aziende prevalentemente di proprietà ed a conduzione diretta con impiego di manodopera familiare e terzisti. La s uperficie agricola utilizzata è di totali 900 ettari, di cui la maggior parte destinati a seminativi e a coltivazioni legnose agrarie. La maggior parte delle aziende ha piccoli allevamenti di suini, ovini e/o bovini. Nella Valle dell’Aso, grazie alla rea lizzazione di canali di irrigazione, grande espansione di coltivazioni – anche intensive – di ortofrutta. Aziende con COLTIVAZIONI Superficie Aziende Attive Seminativi 534,51 100 Coltivazioni legnose agrarie 178,17 118 - di cui vite 51,58 25 Orti familiari 7,25 83 Prati permanenti e pascoli 14,50 8 Aziende con ALLEVAMENTI N. Capi N. Aziende Bovini 163 8 Equini 44 3 Ovini 8 1 Suini 312 2 Avicoli 50 1 Sono inoltre presenti diverse imprese artigiane operanti nei settori dell’edilizia (muratori-elettricisti- idraulici-Imbianchini) e della piccola industria calzaturiera, oltre a 1 falegnameria 3 officine meccaniche-carrozzerie 2 officina meccanica per l'industria 1 azienda produzione macchine meccaniche 1 fabbro 2 movimento terra 1 consulenza e fornitura software 1 fabbrica articoli materie plastiche 1 distribuzione videogiochi 3 trasportatori merci su strada 1 laboratorio odontotecnico 1 rimessaggio autobus La realtà commerciale è soprattutto legata a negozi o ad esercizi di vicinato, mancando le medie e grandi attività di vendita: 13
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato 1 commercio elettrodomestici 2 commercio abbigliamento 3 commercio generi alimentari 1 forno di panificazione 1 farmacia Per quanto riguarda le strutture ricettive, si segnalano le seguenti attività: Ristoranti con alloggi n. 2 Pizzerie: n. 1 Agriturismi con ristorante e camere n. 4 Agriturismi con camere n. 2 B & B n. 9 Case vacanza n. 3 Unità Abitative n. 8 2.2.4 TERRITORIO Superficie in Kmq 14,81 RISORSE IDRICHE * Fiumi e torrenti 1 STRADE * Provinciali Km. 25,00 * Comunali Km. 5,00 * Vicinali Km. 23,00 * Autostrade Km. 0,00 14
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato 2.2.5 - STRUTTURE OPERATIVE Tipologia ESERCIZIO IN CORSO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019 Asili nido n. posti 0 0 0 0 0 n. Scuole materne n. posti 56 30 30 30 30 n. Scuole elementari n. posti 125 50 50 50 50 n. Scuole medie n. posti 0 0 0 0 0 n. n. posti 0 0 0 0 Strutture residenziali per anziani 0 n. Farmacie comunali n. 0 n. 0 n. 0 n. 0 Rete fognaria in Km - bianca 0,00 0,00 0,00 0,00 - nera 0,00 0,00 0,00 0,00 - mista 12,00 12,00 12,00 12,00 Esistenza depuratore Si X No Si X No Si X No Si X No Rete acquedotto in Km 0,00 0,00 0,00 0,00 Attuazione servizio idrico integrato Si X No Si X No Si X No Si X No Aree verdi, parchi, giardini n. 3 n. 3 n. 3 n. 3 hq. 1,47 hq. 1,47 hq. 1,47 hq. 1,47 Punti luce illuminazione pubblica n. 210 n. 210 n. 210 n. 210 Rete gas in Km 0,00 0,00 0,00 0,00 Raccolta rifiuti in quintali - civile 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 - racc. diff.ta Si X No Si X No Si X No Si X No Esistenza discarica Si No X Si No X Si No X Si No X Mezzi operativi n. 5 n. 5 n. 5 n. 5 Veicoli n. 4 n. 4 n. 4 n. 4 Centro elaborazione dati Si No X Si No X Si No X Si No X Personal computer n. 7 n. 7 n. 7 n. 7 Altre strutture (specificare) - Rete Wriless con UCValdaso- WIFI Centro Storico - Ecocentro x raccolta ingombranti in C.da Monti 15
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato 2.2.6 STRUTTURA ORGANIZZATIVA PERSONALE Categoria e posizione economica Previsti in dotazione organica In servizio numero Totale personale al 31-12-2014: B.1 1 0 Di ruolo 6 B.4 2 2 Fuori ruolo 0 C.1 1 1 C.3 2 2 D.1 1 0 D.4 1 1 TOTALE 8 6 TOTALE 6 AREA ECONOMICO - AREA DEMOGRAFICA- AREA TECNICA AREA DI VIGILANZA ALTRE AREE TOTALE FINANZIARIA STATISTICA Previ Previ Previ Previ Previ sti in sti in sti in sti in sti in Previsti in Qualifica N^. in Qualifica dotazi N^. in Qualifica dotazi N^. in Qualifica dotazi N^. in Qualifica dotazi N^. in Qualifica dotaz N^. in dotazione funzione servizio funzione one servizio funzione one servizio funzione one servizio funzione one servizio funzione ione servizio organica organ organ organ organ orga ica ica ica ica nica 4° 4° Esecutore 1 0 Esecutore 1 0 5° 5° Collabora 2 2 Collaborat 2 2 tore ore 6° 6° 6° 6° Istruttore 1 1 Istruttore 1 1 Istruttore 1 1 Istruttore 3 2 7° 7° 7° Istruttore 1 Istruttore 1 1 Istruttore 2 2 direttivo direttivo direttivo 4 3 1 1 1 1 1 1 1 0 8 6 16
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato Ai sensi dell’art. 109, 2° comma e dell’art. 50, 10° comma del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 – TUEL e dell’art. 34 del vigente Regolamento in materia di Ordinamento Generale degli Uffici e dei Servizi, le Posizioni Organizzative sono state conferite ai sotto elencati Funzionari: SETTORE DIPENDENTE Responsabile Settore Affari Generali, Demografico e Statistico, Personale e Organizzazione Segretario Comunale dott.Giovanni Albano Responsabile Settore Economico Finanziario, Sociale e Culturale Ragioniera Solidea Pieroni Responsabile Settore LL.PP., Urbanistica, Edilizia e Vigilanza Geometra Francesco Torelli Responsabile Settore , Tributi e Attività Produttive Servizi in funzione associata con l'Unione Comuni Valdaso 2.2.7. PROGRAMMAZIONE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE Con deliberazione n. 43 del 25 /07/2016 ha approvato il programma triennale del fabbisogno di personale 2017-2019, come segue: ANNO 2017: Copertura part-time posto vacante categoria B1 Servizi Generali ANNO 2018: Nessuna assunzione prevista ANNO 2019: Nessuna assunzione prevista 17
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato 2.3 ORGANISMI ED ENTI STRUMENTALI E SOCIETA' CONTROLLATE E PARTECIPATE 2.3.1 ORGANISMI GESTIONALI ESERCIZIO IN CORSO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Denominazione UM Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019 Consorzi nr. 3 3 3 3 Aziende nr. 0 0 0 0 Istituzioni nr. 0 0 0 0 Societa' di capitali nr. 2 2 2 2 Concessioni nr. 2 1 1 1 Unione di comuni nr. 1 1 1 1 Altro nr. 0 0 0 0 2.3.2 OBIETTIVI DEGLI ORGANISMI GESTIONALI DELL'ENTE Gli enti partecipati dall’Ente che, per i quali, ai sensi dell’art. 172 del TUEL, è previsto che i rendiconti siano allegati al Bilancio di Previsione del Comune, sono i seguenti: UNIONE COMUNI VALDASO per i seguenti servizi: - TRIBUTI - GESTIONE ECONOMICA DEL PERSONALE - CAG - SERVIZI SCOLASTICI - SPORTELLO UNICO ATTIVITA' PRODUTTIVE - UFFICIO STATISTICO Comuni uniti : ALTIDONA, CAMPOFILONE, LAPEDONA, MONTEFIORE DELL’ASO, MONTERUBBIANO, MORESCO, PEDASO ATO N. 5 MARCHE SUD – ASCOLI PICENO Funzioni amministrative di programmazione e controllo nell'organizzazione del servizio idrico integrato Ente/i Associato/i Provincia AP e Fermo; 59 Comuni delle Provinciedi AP e di Fermo, CIIP STEAT – S.p.A. Attività di impianto ed esercizio di pubblici trasporti di persone con qualsiasi mezzo, lo svolgimento di servizi ausiliari e complementari allo scopo principale, l'esercizio di attività di noleggio da rimessa con o senza conducente, la gestione di strutture attrezzate per l'arrivo e la partenza di passeggeri, ecc. Ente/i Associato/i 1. Provincia ap + Comunità Montana Sibillini + n. 40 Comuni circondario fermano 18
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato Gruppo di Azione Locale FERMANO LEADER SCARL Ha quale obiettivo l’attuazione, in via prioritaria ma non esclusiva, dell’Asse Leader di cui al Regolamento (CE) n. 1698/2005 recante disposizioni generali sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) Il partenariato del GAL Fermano Leader presenta una equilibrata rappresentanza delle componenti pubblica e privata, che possiedono rispettivamente il 49% ed il 51% del capitale sociale e sono riconducibili alle principali realtà attive sul territorio, sotto il profilo sia amministrativo che economico e culturale. I soci pubblici sono 37: si tratta di 32 comuni della Provincia di Fermo, dell’Amministrazione Provinciale, della Comunità Montana dei Sibillini, del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, della Società di trasporto pubblico locale (STEAT) e del Consorzio per lo sviluppo industriale del Fermano (COSIF). La componente privata conta complessivamente 35 soci, tra cui i principali istituti di credito operanti sul territorio, le principali associazioni di categoria, espressione dei diversi settori dell’economia locale (artigianato, agricoltura, P.M.I., commercio e turismo), oltre ad una variegata rappresentanza di associazioni no profit (di tipo sociale e culturale) e piccoli imprenditori del settore agricolo ed enogastronomico locale. Societa’ e Organismi Partecipati dall'Ente % CIIP SPA 0,389 STEAT SPA 0,042 CO.S.I.F. 0,520 GRUPPO AZIONE LOCALE FERMANO LEADER SCARL 1,000 ATO N. 5 MARCHE SUD 0,523 TRASFER SOC. CONS A. R. L. 0,030 Il ruolo del Comune nei predetti organismi è, da un lato quello civilistico, che compete ai soci delle società di capitali e da un altro lato quello amministrativo di indirizzo politico e controllo sulla gestione dei servizi affidati ai medesimi. I recenti interventi normativi emanati sul fronte delle partecipazioni in società commerciali e enti detenuti dalle Amministrazioni pubbliche, sono volti alla razionalizzazione delle stesse e ad evitare alterazioni o distorsioni della concorrenza e del mercato così come indicato dalle direttive comunitarie in materia. Il Comune, oltre ad aver ottemperato a tutti gli obblighi di comunicazione e certificazione riguardanti le partecipazioni, monitora costantemente l’opportunità di mantenere le stesse in base al dettato normativo di riferimento. SERVIZI GESTITI IN CONCESSIONE: 1) Tesoreria 2) Riscossione Ruoli Tributi Comunali SOGGETTI CHE SVOLGONO I SERVIZI: 1) CARIFERMO SPA - Agenzia di Monterubbiano 2) EQUITALIA CENTRO SPA 19
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato 2.4 - ACCORDI DI PROGRAMMA E ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA ACCORDO DI PROGRAMMA 1 Oggetto: Adesione Sistema Turistico Locale del Fermano (C.C. 22 del 29/08/2002) Altri soggetti partecipanti: n. 1 Rappresentante dei comuni associati alla Comunità Montana dei Sibillini n. 1 Rappresentante dei Comuni aderenti all’Associazione Valdaso; n. 1 Rappresentante dei comuni della media Valle del Tenna; n. 2 Rappresentante degli altri Comuni aderenti al S.T.L; n. 1 rappresentante della Provincia; n.1 rappresentante della C.C.I.A.A. n. 1 rappresentante del Consorzio di Sviluppo Industriale del Fermano; n. 1 rappresentante Associazione Albergatori n. 1 rappresentante Associazione Campeggiatori e Villaggi Turistici; n.1 rappresentante Agriturismi, B&B, Country House, etc.; n.1 rappresentante Pro Loco del Territorio; n. 1 rappresentante Ass. Cat. Artigiani e Commercianti; n. 1 rappresentante Ass. Agricoltori; Impegni di mezzi finanziari: ART. 8 Il Sistema Turistico Locale del Fermano utilizza fondi comunitari, statali e quote di partecipazione dei singoli aderenti, ripartite in base a criteri stabiliti dal Regolamento. Durata dell'accordo: ART. 9 Il presente Accordo di Programma ha decorrenza dalla data di stipula ed è a tempo indeterminato. L'accordo è: - promuovere e valorizzare il territorio dei soggetti aderenti, dal mare Adriatico ai monti Sibillini nelle sue diverse componenti (culturali, storiche, ambientali, enogastronomiche, imprenditoriali, agrituristiche, rurali, balneari, artistiche, paesaggistiche, ecc); - valorizzare le singole eccellenze e le specializzazioni nell’ambito della rete e promuovere la commercializzazione dei prodotti tipici secondo una strategia di marketing orientato al turista (organizzazione di shop tour, itinerari basati sullo shopping, ecc.” - sviluppare l’accoglienza turistica attraverso un’azione di miglioramento della qualità dei prodotti e dei servizi turistici offerti ed un adeguamento delle strutture tecniche e gestionali esistenti favorendo in particolare l’innovazione tecnologica degli uffici di informazione e di accoglienza ai turisti (IAT); - sostenere attività e processi di aggregazione e di integrazione tra le imprese turistiche, anche in forma cooperativa, consortile e di affiliazione; - definire interventi intersettoriali ed infrastrutturali necessari alla qualificazione dell’offerta turistica e alla riqualificazione urbana e territoriale delle località’ ad 20
Schema Documento Unico di Programmazione semplificato alta intensità di insediamenti turistico-ricettivi; - sostenere la riqualificazione delle imprese turistiche, con priorità per gli adeguamenti dovuti a normative di sicurezza, per la classificazione e la standardizzazione dei servizi turistici, con particolare riferimento allo sviluppo di marchi di qualità, di certificazione ecologica e di qualità, e di club di prodotto, nonché alla tutela dell’immagine del prodotto turistico locale; - creare le condizioni per una integrazione dei servizi turistici, intesa come superamento dei settorialismi storici tra pubblico e privato, tenendo presente il più ampio sistema delle collaborazioni sinergiche e della strategia, ma contemporaneamente garantire l’autonomia dei singoli operatori dimodoché l’uno non assorba le funzioni dell’altro, e viceversa; - valorizzare e sostenere le aggregazioni e/o le associazioni che rappresentino nella loro specificità valori ed interessi di zona o di settore (turismo rurale e montano) nell’ambito più ampio del Sistema Turistico Locale del Fermano cui aderiscono, ed anche che rappresentino momenti di più ampia collaborazione internazionale integrata. A tale proposito il S.T.L. del Fermano deve coordinare e promuovere i programmi ed i progetti proposti ed elaborati dall’Associazione Valdaso e dalla Comunità Montana dei Sibillini per lo sviluppo sia del turismo rurale che di quello montano nell’ambito delle loro zone - ricercare e gestire tutti i possibili tipi di sostegno economico presso Enti pubblici e privati sia nazionali che comunitari. ACCORDO DI PROGRAMMA 2 Oggetto: Accordo di Programma per l'Attivazione dell'Ambito territoriale n. 19, predisposto dal Comune Capofila, ai sensi del "Piano Regionale per un Sistema integrato di interventi e servizi sociali" (C.C. 23 del 29/08/2002) e Convenzione Quadro per la gestione associata delle funzioni e dei servizi socio-assistenziali ex art. 30 D. Leg.vo n.267/2000 (C.C. 34 del 25/09/2014) Altri soggetti partecipanti: Comuni aderenti all’Ambito Territoriale Sociale XIX; Impegni mezzi finanziari: Quote compartecipazione così come disposto dalla specifica normativa regionale e dal Comitato dei Sindaci dell’Ambito Sociale XIX Durata dell'ultimo accordo: decorre dal giorno della sottoscrizione - 08/01/2014 - ed avrà termine il giorno 31/12/2016. L'accordo è: l'esercizio coordinato delle funzioni amministrative e la gestione in forma associata dei servizi, attività e funzioni sociali e socio assistenziali. ACCORDO DI PROGRAMMA 3 Oggetto: Protocollo d’intesa per la gestione del campo sportivo con l'ASD LAPEDONA (ultimo rinnovo C.C. 02 del 09.04.2014) Altri soggetti partecipanti: A.S. D. Lapedona Impegni di mezzi finanziari: art. 16 della convenzione: a- manutenzione straordinaria delle strutture e degli impianti tecnologici b- pagamento delle utenze relative ad acqua, luce e gas c- fornitura di concime, terriccio e sementi d- sostituzione delle lampade dell’impianto di illuminazione del campo di calcio Durata dell'accordo: art. 2 della convenzione: anni tre dalla sottoscrizione dell'accordo in data 09/04/2014 L'accordo è: 21
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