Associazione Sentieri Alpini Calanca - Verein für Höhenwege im Calancatal - Sentiero Calanca
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Associazione Sentieri Alpini Calanca Verein für Höhenwege im Calancatal Comunicati Maggio 2022 Cari membri dell'ASAC Dopo che le ultime due assemblee generali si sono svolte per iscritto, siamo finalmente riusciti a riunirci di persona in occasione dell'assemblea generale del 30 aprile 2022. 45 membri si sono incontrati già al mattino per una giornata interessante e piacevole a Murten, nel cantone di Fri- burgo. Troverete un resoconto in merito in questa newsletter. In allegato alla stessa troverete anche il verbale dell'assemblea, nonché la fattura e la ricevuta di pagamento della quota sociale annuale. Vi chiedo gentilmente di pagare la quota in tempo utile. Questo non tanto per motivi di liquidità, quanto per risparmiare al nostro cassiere il lungo compito di inviare solleciti agli inadem- pienti. Nel frattempo, la pianificazione della nuova stagione è stata completata e la maggior parte degli acquisti è stata effettuata. Poiché quest'inverno ha nevicato poco, i rifugi e i sentieri sono già in gran parte liberi dalla neve, tranne in alcuni punti. Ciò consentirà molto probabilmente di aprire la stagione come previsto l'11 giugno 2022. Come sempre, informazioni aggiornate in merito sono disponibili sul sito web. Non vediamo l'ora di incontrarvi e di avere una stagione 2022 di successo. Sebbene le scarse precipitazioni nevose siano positive per l'apertura della stagione, ci preoccu- pano per l'approvvigionamento idrico. Questo vale soprattutto per Alp di Fora, per la quale abbiamo adottato misure negli ultimi anni. Tuttavia, con precipitazioni così scarse, è improbabile che queste misure siano sufficienti. Siamo in attesa di ulteriori sviluppi. John vi darà un'anteprima della nuova stagione più avanti. Dopo che il programma televisivo della RSI e il progetto del libro sul Sentiero ci hanno tenuti molto occupati l'anno scorso, speriamo in un'estate più tranquilla da questo punto di vista. Sono felice di sottolineare ancora una volta che abbiamo ancora un bel numero di libri disponibili. Ulte- riori copie possono essere richieste a John Bürge al prezzo di 50 franchi. Le discussioni e i problemi con il lupo hanno purtroppo raggiunto anche la Val Calanca e il Misox. Sono state uccise diverse pecore. In questa newsletter troverete anche un articolo su questo argomento. L'energia idroelettrica e la produzione di elettricità sono onnipresenti nel Moesano. Walter Zala, esperto di questi temi, riferisce in questo numero di una galleria a pressione che passa sotto il Piz Pian Grand. L'escursione per i soci si svolgerà pure nel Moesano il 1° ottobre 2022. L'annuncio si trova in questa newsletter. Walter Zala ha nuovamente messo a punto un programma molto interessante. Ci aspettiamo una partecipazione vivace e una giornata interessante e conviviale con voi. La mi- gliore cosa è registrarsi subito! Auguro a tutti voi una lettura interessante e una stagione montana bella e senza incidenti. Ma soprattutto, mantenetevi in salute! Patrice Riedo Presidente ASAC ASAC, maggio 2022 pagina 1
Assemblea generale dell’ASAC a Murten Quarantacinque membri dell'ASAC, provenienti da tutta la Svizzera, si sono incontrati alle 9.45 all'Hotel Murtenhof & Krone per un caffè con cornetto. Il gran numero di partecipanti, gli allegri saluti e le molte conversazioni hanno dimostrato che, dopo due anni di assenza, la gioia e la "fame" di scambio personale, erano grandi. Dopo il primo rinfresco, i vivaci partecipanti sono partiti in tre gruppi accompagnati da guide competenti, per un giro della città. La pittoresca cittadina di Murten/Morat, con le sue mura ben conservate, le numerose torri, il castello, le case signorili, i portici e le fontane, è probabilmente uno dei luoghi più attraenti della Svizzera. Murten/Morat si trova di fronte al Wistenlacherberg (Mont- Vully) in un incantevole paesaggio sull’omo- nimo Lago ed è sia la porta che il collegamento con la Svizzera francese. Ca- poluogo del distretto lacustre di Friborgo, Murten/Morat è diventata un centro econo- mico e culturale nel corso della sua storia. Sulle mura della città, ancora ben conservate in molti punti, abbiamo goduto di una splendida vista panoramica e ci è stata fornita una sintesi della Battaglia di Murten/Morat, in cui i Confe- derati inflissero una sconfitta decisiva al duca borgognone Carlo il Temerario e al suo esercito il 22 giugno 1476, preparando così la fine dello Stato borgognone. La Riforma fu portata nella regione di Mur- ten/Morat da Berna nel 1530. Gli antagonismi confessionali e politici che si crearono tra Fri- borgo e Berna portarono a ripetute dispute. Mentre la chiesa e la scuola erano sotto la dire- zione di Berna, Murten/Morat era subordinata a Friborgo dal punto di vista militare. La maggiore influenza culturale di Berna si riflette anche nel declino della lingua francese e nella diffusione della lingua tedesca. Dopo la visita guidata della città, il vivace scambio è proseguito durante il pranzo all'Ho- tel Murtenhof. Il buon cibo, il vino e le intense discussioni hanno reso difficile per il Presi- dente portare i membri nella sala conferenze per l'Assemblea generale. Dopo la stessa, ab- biamo potuto concludere la giornata con un accogliente aperitivo. Un grande ringrazia- mento a tutti coloro che hanno reso questa giornata un'esperienza così piacevole e inte- ressante. Patrice Riedo ASAC, maggio 2022 pagina 2
Prospettive stagione estiva ASAC 2022 di John Bürge La segnaletica sul Passo di Buffalora si sarebbe già potuta posare il 22 maggio. Un anno fa, allo stesso posto, spalai ancora la neve fino all'inizio di luglio. Ora, le prime rose alpine possono già essere raccolte e così, a casa nostra, stanno già risplendendo di rosa. Secondo le prime valutazioni, la Capanna Buffalora ha superato senza alcun danno la stagione invernale. Tuttavia, il debole inverno non è stato solamente positivo poi- ché, ad esempio in cantina, alcuni topi hanno probabilmente banchettato, nelle casse di legno rivestite di polistirolo sono stati consumati più di 3 kg di Rösti e non sono state rispar- miate nemmeno le poche bottiglie di bibite dolci. Alcuni tappi a vite sono stati completamente rosicchiati. Un topolino ha esagerato un po' e ed è affogato in una bottiglia di Coca Cola. Fortunatamente, vino e birra non fanno parte del menu dei piccoli roditori. Sepp e Regina con i loro aiutanti hanno potuto aprire il rifugio Pian Grand il 27 maggio. La fonte d'acqua era ancora ghiac- ciata, ma presto sarà automaticamente attivata grazie al disgelo. In questo modo i primi ospiti hanno potuto pernottare al Pian Grand già a Pentecoste. Boris è pure stato in grado di raggiungere presto l'Alp di Fora e di convertirlo dal funzionamento invernale a quello estivo così come riempire i serbatoi d’acqua nel momento in cui essa è ancora presente. Speriamo quindi in altre precipitazioni, so- prattutto in questa zona. Quasi 3 tonnellate di materiale sono pronte per essere imballate, trasportate a Rossa dopo Pentecoste e trasportate in elicottero alla Capanna Buffalora l'8 giugno, così da poter accogliere i primi ospiti sabato 11 giu- gno. Il team di guardiani volontari del rifugio è pienamente motivato e non vede l'ora di ac- cogliere molti avventori, di fare belle conoscenze e, si spera, di poter scendere dopo due settimane con impressioni solo positive. Vi auguro tanta gioia, forza e resistenza, esperienze meravigliose e un periodo senza incidenti presso la nostra capanna. La Capanna Buffalora è aperta da sabato 11 giugno a sabato 22 ottobre 2022. I due Ri- fugi Pian Grand e Ganan saranno chiusi qualche giorno prima, in funzione della me- teo. Il resoconto aggiornato del percorso, com- presa la panoramica degli alloggi, è sempre disponibile sulla nostra homepage www.sentiero-ca- lanca.chhttp://www.sentiero-calanca.ch alla voce News-Stato del percorso. ASAC, maggio 2022 pagina 3
Un tunnel di base tra Mesolcina e Calanca? Forse non tutti sanno che esattamente 1'300 metri sotto la cima del Piz Pian Grand passa un tunnel che collega la val Calanca con la val Mesolcina da Valbella a Pian S. Giacomo. Anche se sarebbe molto comodo accedere alla testata della val Calanca tramite questa galleria, non è pos- sibile per il semplice fatto che in questo cunicolo scorre sempre dell’acqua. La galleria “a pelo libero” in questione, lunga 10 km è stata scavata tra gli anni 1958-1960 per permettere di sfruttare un bacino imbrifero di 42,3 km2 derivando l’acqua della Calancasca prima nelle camere di compenso di Riva e di seguito nella centrale di Spina a Pian S. Giacomo. La stessa acqua prosegue poi il suo percorso in ulteriori gallerie fino a giungere al limite sud del paese di Soazza in cui viene sfruttata una seconda volta nella centrale omonima. Bisogna sapere che i progetti iniziali prevedevano la costruzione di una diga a doppio arco, esatta- mente al limite nord del maggengo di Valbella. I sondaggi allora condotti mediante una galleria di prospezione nei pressi della Calancasca (che ho cercato seguendo le indicazioni del mitico Guido Papa del ristorante Valbella in Rossa, senza purtroppo avere successo …) rivelarono come sul versante destro della valle sia presente una frana di epoca preistorica spessa un centinaio di metri. A questo punto, gli ingegneri non sicuri di riuscire a garantire l’impermeabilizzazione dello sbarra- mento in sponda destra, consigliarono il committente di rinunciare all’erezione di una diga. Per questo motivo si giunse alla soluzione di costruire una presa d’acqua con sbarramento mobile e ventole di regolazione del deflusso in esubero: la presa di Valbella visibile oggigiorno. Il tracciato (tratteggiato azzurro) della galleria tra la presa d’acqua sulla Calncasca presso il mag- gengo di Valbella in vallle Calanca e le camere di compenso di Riva a Pian San Giacomo in val Mesolcina. Si nota come la galleria si situi esattamente sotto la cima del Piz Pian Grand.(mappa da. www.map.geo.admin.ch) ASAC, maggio 2022 pagina 4
Nei primi anni ottanta, la cooperativa CISRA, cooperativa nazionale per lo smaltimento delle scorie radioattive, annuncia di aver inserito il Piz Pian Grand tra i 20 siti destinati ad accogliere un de- posito per residuati delle centrali atomiche. I siti, in perfetta ottica confederale, vengono poi ridotti a tre e distribuiti nel modo seguente: uno nella Svizzera tedesca, uno nelle Svizzera francese e uno nella Svizzera italiana, nell'Alto Moesano. La stessa CISRA ha poi condotto nella galleria citata, una serie di perforazioni per valutare le qualità della roccia e della sua impermeabilità allo scopo di poi eventualmente costruire un deposito finale per le scorie citate Il progetto è poi stato definitivamente affossato negli anni 2000 per ricercare delle zone più ido- nee, più vicine alle centrali nucleari che le producono e meglio allacciate alle reti di trasporto, sull’altipiano Svizzero. Difatti, pensare di condurre i pesantissimi contenitori Castor con le scorie su quella che è una specie di mulattiera moderna, che difatti è l’autostrada A13 delle rampe del San Berardino era già di per sé un’idea non propriamente molto arguta… Negli anni ‘80 del secolo scorso, in questo cunicolo venne installato un cavo di rete 16 kV. In questo modo si poté notevolmente migliorare l’approvvigionamento elettrico della valle Calanca, sino ad ora collegato solo da sud mediante una linea aerea molto soggetta a guasti dovuti alle intemperie ed in particolar modo alle nevicate. Quest’anno presso la presa d’acqua di Valbella verrà installato un impianto di dotazione che per- metterà di garantire i deflussi minimi stabiliti a seguito della decisione del governo Cantonale Grigionese del 5 marzo 2020. Le Officine Idroelettriche di Mesolcina SA dispongono di una potenza installata di 108 MW e una produzione media annuale di ca. 315 GWh che corrisponde al fabbisogno di ca. 80'000 case uni- famigliari. Il tracciato (tratteggiato azzurro) della galleria tra la presa d’acqua sulla Calncasca presso il mag- gengo di Valbella in vallle Calanca e le camere di compenso di Riva a Pian San Giacomo in val Mesolcina. Si nota come la galleria si situi esattamente sotto la cima del Piz Pian Grand.(mappa da. www.map.geo.admin.ch) Presso il centro di Manutenzione impia- nti idroelettrici del Moesano di Soazza sono occupate 32 persone impiegato dalla Axpo Power AG di Baden, nel re- parto HPM tutte provenienti dalle valli Mesolcina e Calanca. Queste persone si occupano dell’esercizio e della manu- tenzione di 5 centrali di media/grande grandezza, 4 microcentrali, 4 dighe, 1 bacino di compenso, 6 sottostazioni e diversi chilometri di linee 16 e 50 kV., Noche ca 45 km di condotte e galleria. Questi impianti appartengono a diverse società di cui il gruppo Axpo è il maggior azionista. Preso la centrale di Soazza è attiva una sala comando presidiata 24 ore su 24. Inoltre il personale presta servizio di picchetto per varie aziende e società locali. In Mesolcina sono instal- lati dei Gruppi di produzione per un totale di 184 MW di potenza e si produ- cono ca. 600 GWh di energia rinnovabile che corrispondo al fabbisogno annuale di ca 150'000 abitazioni unifamigliari. Walter Zala Il cunicolo In direzione della Mesolcina con in alto a destra il tubo fodera per il cavo 16 kV e la fibra ottca ASAC, maggio 2022 pagina 5
Il lupo si è definitivamente insediato nel Moesano Già negli scorsi anni sono state registrate segnalazioni sporadiche di avvistamento di lupi un po’ovunque nel Moesano. Nella zona di San Bernardino, nella vicina Valbella in Calanaca, così come in bassa val Mesolcina Di solito si trattava di avvistamenti di lupi singoli, i cosiddetti esploratori, che probabilmente tran- sitavano nelle nostre valli per cercare una compagna con cui creare un nuovo branco ed insediarsi in zone ancora libere dalla concorrenza. In seguito c’è stato un primo grosso attacco nel 2017 ad un gruppo di pecore a Cama in cui 17 esemplari sono stati uccisi da uno o più predatori. Questo a poche centinaia di metri dall’abitato. In questo caso si presume che potesse trattarsi di esemplari proveniente dalla vicina val Morobbia in cui già da tempo era presente un branco stanziale. In seguito, e in particolar modo nell’inverno 2020/21 in cui ci sono state nevicate copiose fino a basse quote, sono state rinvenute almeno una trentina di carcasse di animali selvatici, prevalen- temente cervi e caprioli. Lo scorso anno, in alta Mesolcina il lupo è tornato a colpire le pecore: prima sull’ape di Muccia, poi su quello di Arbeola (a poca distanza dei nostri rifugi di Pian Grand) ed in seguito sull’alpe di Crasteira nella valle della Forcola, in faccia all’abitato di Soazza. Tutti questi alpi hanno dovuto essere scaricati e per gli animali si è dovuta cercare una sistemazione nelle calde pianure della valle. Per l’alpe di Arbeola, l’evento è stato pure documentato nella serie realizzata dalla RSI ”In cam- mino sul crinale tra Ticino e Grigioni” (https://www.rsi.ch/play/tv/programma/in-cammino-sulle- creste-?id=14932542) segnalatovi dal nostro foglio informativo lo scorso anno e poi trasmessa a Natale dello scorso anno. Bisogna dire che in questo caso le pecore erano costudite oltre che dal pastore, da alcuni cani da protezione e venivano radunate per la notte in recinti elettrificati. Sono poi seguiti nuovi attacchi nell’abitato di Mesocco per poi tornare alcuni giorni fa nuovamente a Cama in cui sono stati uccise altre 9 pecore. Il dipartimento caccia e pesca del Cantone dei Grigioni ha dunque comunicato poco tempo fa che nel Moesano sono presenti almeno due branchi accertati: uno in alata Mesolcina nella zona di San Bernardino e uno in bassa Mesolcina. Difatti alcuni cacciatori hanno potuto ascoltare il tipico ulu- lato dei lupi in val Leggia e in val Grono. È dunque chiaro a tutti che il lupo si sta riprendendo il suo posto sulla montagna da cui era stato cacciato nei secoli scorsi. Naturalmente la convivenza dell’uomo con il predatore diventa molto difficile e non ci sono soluzioni semplici. Fanno un po’ sorridere le proposte delle associazioni ambientaliste di ingaggiare volontari per la posa delle recinzioni elettrificate: spesso i pur volenterosi idealisti, non sono propriamente persone che conoscono la montagna. Inoltre la loro presenza richiede alloggi, sussistenza ecc. Allo stesso modo, i detrattori del predatore non credono nei compromessi e vedono solo nella eliminazione totale dell’animale l’unica soluzione possibile. In questo senso, il professore Annibale Salsa, antropologo ed esperto conoscitore delle Alpi, non- ché già presidente del Club Alpino Italiano e malgaro lui stesso, invitato a suo tempo dai promotori del defunto Parc Adula durante una serata tenutasi presso il centro culturale Cascata di Augio nel 2014, asseriva chiaramente come la convivenza tra allevamento di montagna, così come lo ab- biamo conosciuto negli ultimi secoli e il lupo, non fosse possibile: o gli allevatori o il lupo. Inoltre, un conoscente Mesolcinese allevatore di capre nere della Verzasca che ha perso una tren- tina di capi ha organizzato una delle varie serate informative in valle, non fa mistero della sua avversione al predatore e di come l’esasperazione degli allevatori possa condurre gli allevatori esasperati a farsi giustizia da soli… Queste posizioni estreme non rendono sicuramente facile giungere ad un compromesso. Visto che chiaramente la situazione è sfuggita di mano è chiaro come sia necessario da parte della confe- derazione prevedere delle strategie molto più flessibile e rapide che permettano la regolazione dei capi. Difatti, attualmente i cantoni hanno le mani praticamente legate e le possibilità di regolazione necessitano di lunghi iter burocratici. ASAC, maggio 2022 pagina 6
Siccome il gregge presente sull’Alp de Arbeola, in prossimità dei rifugi Pian Grand sarà ancora difeso da cani di protezione, ricordiamo agli escursionisti che intenderanno recarsi in questa zona di informarsi sul comportamento da tenere in presenza dei cani da protezione. È possibile farlo consultando il sito www.protectiondestroupeaux.ch Un allevamento in val Mesolcina che in passato ha subito un attacco, ora dotato di cani da prote- zione delle greggi Walter Zala Nuova polizza di versamento Dal 1° ottobre 2022 saranno valide solo le nuove polizze di versamento bianche con codice QR. Queste sostituiscono le polizze arancioni e rosse. Con il codice QR, pagare le fatture diventerà più semplice. Mediante un telefono cellulare o un PC dotato di fotocamera, il codice viene scansionato e tutti i dati relativi al pagamento vengono registrati. Al momento del pagamento della quota sociale dell'ASAC, è necessario inserire l'importo di 40 CHF per i soci singoli o 60 CHF per le coppie. Gli ordini di pagamento per posta sono ancora possibili, così come il pagamento in contanti allo sportello postale. Pertanto, niente ostacola ora un rapido pagamento della quota sociale dell'ASAC! Molte grazie. Alois Gasser Cambiamento di membri fino maggio 2022 Wiederkehr Iris, Zürich, membro dimissionario Marti Hanspeter, Wallisellen, membro dimissionario Von Schulthess Andreas, scomparasa Dubach Helen, Basel, nuovo membro Pavesi Irene, Roveredo, nuovo membro IMPRESSUM Redazione e Layout: Comitato ASAC Spedizione: Comitato ASAC Traduzione: Mattea e Walter Zala Comitato: Patrice Riedo , Presidente, Unterleh 16, 6300 Zug, 079 514 11 73, patriedo@gmail.com John Bürge, Sandackerstrasse 3, 9245 Oberbüren, 079 668 28 01, jbuerge@bluewin.ch Alois Gasser, Hofwiesenstrasse 29, 8136 Gattikon, 044 720 94 92, aa.gasser@bluewin.ch Walter Zala Tamò, Andergia, 6563 Mesocco, 079 365 67 02, walter.zala1967@gmail.com Capanna Buffalora: 091 828'14'67 Homepage: www.sentiero-calanca.ch Coordinate bancarie: Banca cantonale dei Grigioni IBAN: CH27 0077 4110 0125 6520 0 BIC/SWIFT: GRKBCH2270A ASAC, maggio 2022 pagina 7
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