Associazione Liberi Amministratori Condominiali - Alac Brindisi

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                         Amministratori Condominiali
                                 Sede territoriale Di Brindisi

                             ALAC Brindisi Informa n. 12/2020

      Dott. Gian Paolo Ladisa                                    Ing. Saverio Ladisa
  PRESIDENTE A.L.A.C. BRINDISI
Dottore Commercialista Revisore Contabile

          Info contatti 340 4150266 - 0831 527905 – 08311880159

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News ALAC Informa
Rassegna Stampa (ad uso interno degli associati)
                                                                                   n.12/2020

                            Prevedere negli edifici postazioni sanitarie di emergenza.

                            Il passaggio di consegne tra amministratori di condominio al tempo del
                            coronavirus.

                            In assemblea di condominio diritto di critica, mai di ingiuria o
                            diffamazione.

                            Si può installare un cancelletto a protezione dell’appartamento

                            se non ostacola nessuno.

                            La canna fumaria non è una costruzione ma un accessorio di un
                            impianto.

                            I mercoledì della privacy: smart working e tutela dei dati.

                            Il portinaio resta in servizio nel condominio, possibili Cig e ferie.

                            Condensa in casa per colpa della mancata manutenzione della
                            facciata. Chi paga?

                            Le aspettative dei condomini in tempi di coronavirus.

                            Coronavirus: la sanificazione in condominio, definizione e obblighi.

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     Amministratori Condominiali
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  In occasione della Santa Pasqua

        a tutti gli Associati
esprimiamo sentimenti di sincera
         vicinanza!

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          Prevedere negli edifici postazioni
                 sanitarie di emergenza
Il timore di un virus repentino, sconosciuto ed oscuro,           progettare le città e le nuove case. Poiché non basterà
che possa rubare le nostre vite e mettere in ginocchio il         che queste siano “virtuose” dal puntodi vistaecologico e
mondo intero, se non insidiare addirittura la                     ambientale odella sicurezza; lo dovranno essere, a
sopravvivenza dell'intera umanità (probabilmente con              maggior ragione, sotto il profilo della salute
un tasso di letalità superiore a quello dell'attuale) come        individuale e della sanità pubblica.
profetizzava lo scienziato Umberto Veronesi,attanaglierà
probabilmente l'uomo del futuro, quando saràuscito
dallapandemiadelcoronavirus.
Già ora il contagio subdolo da persona asintomatica e
la lunga incubazione (unitiad una sostanziale incertezza
sulle modalità e le fonti del contagio) hanno sconvolto
ogni sicurezza e tutti i rapporti umani. La natura ignota
del nuovo“virusoscuro” cheinsidiala nostra vita in
rapporto all'assetto genetico del malato ci ha riportati al
tempo del Settala e della peste a Milano. Mentre la               Quindi,oltreaipostiauto, aglispaziaverdee leisure, alle
paura di non poter essere curati e assistiti (per                 attrezzature antincendio o energetiche, alle centraline
l'inadeguatezza delle strutture sanitarie disponibili) ha         per la mobilità elettrica, e via dicendo, grattacieli,
gettato gli uomini nel- l'angoscia.                               condomìni e grandi insediamenti abitativi potranno
Il rischio del “contagio in agguato” dunque                       dotarsi, utilizzando per esempio le sale delle riunioni già
condizionerà pesantemente i futuri rapporti umani. E ci           oggi progettate in tali strutture, di allacciamenti (magari
metterà di fronte all'esigenza di ripensare tutti i               da celare all'interno dei muri, ma pronti all'uso) per
precedenti schemi di vita ele secolari convenzioni.               postazioni sanitarie di emergenza.
Non solo dovremo auspicare che in parte il mondo delle            Si dovrebbe trattare di una realizzazione edilizia
forze armate si possa trasformare gradatamente da                 facoltativa, una sorta di standard urbanistico, la cui
eserciti di militari, in eserciti di medici e di operatori        cubatura non rientri nei calcoli volumetrici degli
sanitari. Perché il virus sconosciuto sarà il maggior             edifici. Se tali strutture non dovranno servire, un po'
nemico da temere, per l'uomo del futuro.                          come è avvenuto per i rifugi antiatomici, non avremo
Ma ci saranno anche dei riflessi nel modo di                      che da rallegrarcene.

                                                                           Achille Colombo Clerici

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     Il passaggio di consegne tra
 amministratori di condominio al tempo
            del coronavirus

Il passaggio delle consegne tra amministratori, al               possibile la celebrazione solo di assemblee telematiche,
tempo del coronavirus, risulta assai difficoltoso, se non        per chi fosse provvisto dei mezzi e delle tutele del caso.
impossibile, e ciò non solo per l'evidente incertezza che
caratterizza questi giorni, quanto per la necessità di
dover giustificare, se del caso, l'incombenza avanti agli        Passaggio di consegne
agenti delle forze dell'ordine, al fine di recarsi               precedente l’emergenza
“fisicamente” presso il domicilio del collega. L'ipotesi         Sotto altro e diverso aspetto, la nomina del nuovo
della nomina di un nuovo amministratore non è                    amministratore potrebbe essere stata determinata prima
inusuale, in questo frangente temporale.                         dell'inizio dell'emergenza (09 marzo 2020), ovvero
                                                                 potrebbe discendere da un dato provvedimento
Assemblee solo telematiche                                       giudiziario.
I provvedimenti normativi emessi non precludono lo               Quindi, a questi casi ci rivolgiamo. Proviamo allora a
svolgimento delle assemblee dei condòmini, se non                contestualizzarne la fattibilità. Iniziamo col dire che
previa adozione delle prescrizioni di legge, e, come             l'adempimento in questione assume i connotati della
abbiamo già scritto, risulta, più che astrattamente,
cosiddetta “urgenza”, per come qualificato dall'articolo         Tra l’altro, secondo costante orientamento
1129, comma 8, del Codice civile. In effetti, la norma           giurisprudenziale, il mancato adempimento di questo
giuridica posteriore ha rilevato che in capo                     dovere rientra tra le ipotesi per cui si può richiedere
all'amministratore cessato dalla carica incombe il potere-       legittimamente l'adozione di un provvedimento di
dovere di svolgere le “attività urgenti”.                        urgenza, anche a norma dell'art. 700 Codice procedura
                                                                 civile (Cassazione 11472/1991).

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Le attività urgenti                                                secondo le forme adeguate; effettuare le operazioni di
La stessa norma sembra suggerire una risposta,                     riscossione dei crediti, anche fisicamente, se del caso;
quando conclude l'inciso affermando che occorre                    scegliere l'impresa appaltatrice; chiedere i documenti e
eseguire ogni attività che si renda utile per evitare              le autorizzazioni; corrispondere le somme dovute,
pregiudizi agli interessi comuni. L'urgenza deve essere            secondo le forme imposte dalla legge; recuperare i
contestualizzata al caso concreto, considerando le                 crediti nei confronti dei morosi, e via discorrendo). La
specifiche esigenze delle parti, o meglio dei                      risposta sta nella domanda: non ne vale certamente la
condòmini. L'urgenza, tuttavia, per come configurata               pena.
dalla norma, conduce a risaltare la posizione
dell'amministratore cessato dalla carica e non anche               Se salta il passaggio di consegne
quella del subentrante, che, in effetti, rimane neutra.            Cosa fare, allora, se il nuovo collega è reticente allo
                                                                   svolgimento del passaggio delle consegne? Ritenendosi
In altri termini, l'impossibilità di effettuare il passaggio       pienamente legittima la richiesta, si potrebbe combinare
delle consegne si rifletterebbe nella sfera giuridica              la stessa con gli effetti della mora del creditore di cui
dell'amministratore sostituito, giacché lo stesso sarebbe          all'articolo 1206 Codice civile. Nel qual caso, si ha mora
tenuto, in ogni caso, a garantire i servizi essenziali             nel caso in cui qualcuno, che ne abbia diritto, non vuole
all'interno dei condòmini.                                         accettare la prestazione originariamente prevista nel
                                                                   rapporto obbligatorio o compiere quanto è necessario,
L’amministratore uscente e le                                      per l'appunto, affinché il debitore possa adempiere
incombenze su di lui                                               l'obbligazione.
Ma, a questo punto, si può pensare di far mantenere
in capo a lui un peso notevole, anche in termini di                Dall'altra parte, l'amministratore uscente potrebbe
responsabilità professionale (si pensi all'attualissimo            ulteriormente tutelarsi trasmettendo il carteggio
problema di procedere alla sanificazione degli                     condominiale, appositamente scansionato, telemati-
ambienti condominiali; pubblicarlo,                                camente - e, se del caso, riservandosi la consegna fisica
                                                                   del medesimo - una volta che sarà finalmente decorso il
                                                                   periodo       che     ci     occupa.       A    questo
                                                                   punto,l’amministratore uscente avrà certamente
                                                                   posto nelle condizioni giuridiche e fattuali il suo
                                                                   successore di poter iniziare, non solo formalmente, il
                                                                   mandato conferitogli, spogliandosi delle conseguenti
                                                                   responsabilità contingenti.

                                                                   Rosario Dolce

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             In assemblea di condominio diritto
                 di critica, mai di ingiuria o
                       diffamazione
Nel corso di una assemblea condominiale un proprietario                 pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della
affermava ripetutamente come un altro avesse                            multa fino a 2065 euro».
illegittimamente occupato il sottotetto, utilizzandolo
come un bene di sua proprietà esclusiva. Queste                         L’iter giudiziario nei vari gradi
affermazioni, peraltro in precedenza contenute in una
lettera indirizzata al vicino e allo stesso stabile, si
                                                                        di giudizio
                                                                        Il giudice di primo grado, all'esito del giudizio, dichiarava il
concretizzavano nell'accusa verso la controparte di avere
                                                                        condomino colpevole del reato di diffamazione e lo
«occupato abusiva- mente un sottotetto nel
                                                                        condannava alla pena sopra riportata. Contro la
condominio utilizzandolo come abitazione attraversouna
                                                                        decisione il presunto colpevole proponeva appello, ma il
serie di atti illegittimi, falsi e nulli, violando le più normali
                                                                        giudice del riesame confermava l'esito del primo
regole della giustizia».
                                                                        giudizio. La vicenda approdava quindi in Cassazione, a
                                                                        seguito di ricorso del condannato. Nell’atto la parte,
La vicenda approdava al giudice penale, che si trovava a                sostanzialmente,        sottolineava          l'assenza      di
decidere in merito alla presunta diffamazione del                       responsabilitàacausadidiverse circostanze.
condomino da parte dell'autore di queste affermazioni.
L'articolo 595 del Codice penale, che prevede il reato di               I motivi di difesa del condannato
diffamazione, afferma nei suoi primi due commi che                      In prima battuta l'imputato lamentava come la Corte
«chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo                        d'appello avesse mancato di riesaminare le prove
precedente, comunicando con                                             processuali, violando il suo diritto di “difendersi”, di cui
                                                                        all'articolo 495 del Codice di procedura penale.

                                                                        In seconda battuta il ricorrente lamentava la mancata
                                                                        applicazione dell’attenuante di cui all'articolo 51 del
                                                                        Codice di procedura penale. Il primo comma prevede che
                                                                        «l'esercizio di un diritto o l'adempimento di un dovere
                                                                        imposto da una norma giuridica o da un ordine
                                                                        legittimo della pubblica autorità, esclude la punibilità».
                                                                        A detta del ricorrente, infatti, le proprie affermazioni
                                                                        sarebbero state da leggere nel contesto del tentativo
                                                                        della difesa di un diritto (di proprietà) violato alla parte
                                                                        danneggiata, ragione in virtù della quale la fattispecie
più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con                 penale non sarebbe stata applicabile.
la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 1032 euro.
Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto                      Il rigetto del ricorso
determinato, la                                                         Con la sentenza Cassazione Sezione I Penale, 23 marzo 2020,
                                                                        numero 10505 , la Suprema Corte rigettava il ricorso.
                                                                        Quanto al primo motivo, gli ermellini affermavano come

                                                                    7
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ogni possibilità di difesa era stata concessa                    dal complesso delle acquisizioni probatorie nel
all'imputato tanto in primo quanto in secondo grado e            processo. Le accuse del condomino si erano, quindi,
che l'analisi dell'istruttoria processuale costituiva un         rivelate del tutto infondate. Non solo. Aggiunge la
accertamento di fatto che era impossibile rimettere al           Cassazione che, in ogni caso, le frasi dette dall'imputato
giudice di legittimità.                                          non potevano essere considerate accettabili nella
                                                                 dialettica, sia pure conflittuale, del condominio. La
Per ottenere una pronuncia di cassazione della                   lesione della dignità personale e, addirittura, la precisa
sentenza di appello, infatti, sarebbe stato necessario           accusa di violazione di norme penali, doveva
censurare una specifica condotta del giudice d'appello           certamente essere considerata illegittima e oltre lo
la quale avesse viziato il processo portando ad una              scopo della normale critica.
condanna illegittima. Allegare invece una generica
omissione dell'istruttoria processuale non era, di per sé,       L'imputato, quindi, nei modi e nei mezzi si era reso
sufficiente per ottenere la cassazione della pronuncia.          indiscutibilmente responsabile di una diffamazione a
                                                                 danni del comproprietario. Alla luce di queste la
Quanto al secondo motivo di ricorso, la Cassazione               Cassazione confermava la sentenza d'appello e
chiariva che i fatti affermati dall'imputato, erano stati        condannava il ricorrente al pagamento delle spese di
smentiti più volte                                               lite.

                                                                                            Edoardo Valentino

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     Si può installare un cancelletto a
   protezione dell’appartamento se non
             ostacola nessuno

                                                     quando non limiti il compossesso e l'utilizzo
                                                     della cosa comune da parte degli altri
                                                     condòmini. Lo ha
                                                     stabilito il Tribunale di Ferrara con
                                                     sentenza numero 59 depositata il 5 febbraio
                                                     scorso che ha ribadito l'applicabilità dei
                                                     princìpi di cui all'articolo 1102 del Codice
                                                     civile, anche in materia di possesso su
                                                     beni comuni in comproprietà.
                                                     Il fatto
                                                     Un     condòmino       ha    installato    un
                                                     cancelletto/inferriata davanti alla propria
                                                     porta di casa, senza ingombrare in alcun
                                                     modo il pianerottolo/passaggio comune
                                                     (salvo che, in minima parte, per la maniglia).
                                                     Un altro condòmino ha presentato ricorso
Installare un cancelletto/inferriata a               per violazione del compossesso sul bene
protezione della porta di ingresso del proprio       comune pianerottolo, affermando che il
appartamento – fatto che costituisce                 cancelletto/inferriata              limitava
estrinsecazione del diritto di proprietà (a          il passaggio/accesso alla sua proprietà
norma degli articoli 832 e 833 del Codice            (da parte dei suoi clienti). Il Tribunale di
civile) e costituzionalmente garantito               Ferrara ha respinto il ricorso.
(articolo 42 della Costituzione) – non
comporta la violazione di alcuna norma,              La decisione

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In base all'articolo 1102 del Codice Civile           cancello/inferriata, (leggero e di facile
ciascun partecipante (cioè ciascun                    apertura), non limita diritti altrui, ma
condomino) può servirsi della cosa comune,            costituisce un atto lecito rientrante nelle
purché non ne alteri la destinazione e non            facoltà del compossessore dovendosi
impedisca agli altri partecipanti di farne uso        ritenere del tutto irrilevanti «le ragioni
secondo il loro diritto. Quindi può apportare         soggettive che abbiano spinto» il condomino
a proprie spese le modificazioni necessarie           a collocare il cancelletto in questione.
per il migliore godimento della cosa comune.
Conseguentemente l'apposizione di un
Quando si limita il possesso                          b)        il carpentiere che ha realizzato e
Quello che conta – evidenzia il giudice               montato       il  cancelletto/inferriata   su
ferrarese – è che «il cancello non comporti           incarico della convenuta ha confermato
un'apprezzabile menomazione del passaggio             quanto emerge chiaramente dalla stessa
esercitato dai potenziali clienti della               documentazione fotografica prodotta da
ricorrente». Secondo la giurisprudenza                entrambe le parti e cioè che «l'inferriata
infatti, anche in tema di azioni possessorie          chiusa rimane all'interno della soglia della
nell'ambito della proprietà comune o                  porta di ingresso; anche i cardini sono
condominiale, trova applicazione l'articolo           all'interno della soletta; la maniglia invece
1102 del Codice civile con la conseguenza che         sporge leggermente»;
non ogni modifica apportata da un terzo alla
situazione oggettiva in cui si sostanzia il           c)        il cancelletto si apre in appoggio
possesso costituisce spoglio o turbativa,             contro il muro a sinistra e rimane fermo e
essendo sempre necessario che la modifica             nessun condomino ha mai denunciato un
comprometta in modo giuridicamente                    difetto del manufatto in questione;
apprezzabile l'esercizio del possesso
(Cassazione 11036/2003 e Cassazione                   d)          il cancelletto/inferriata è stato
1743/2005).                                           realizzato a tutela della proprietà privata,
                                                      ossia per sole ragioni di sicurezza della
                                                      propria abitazione sulla scorta degli articoli
I motivi
                                                      832 e 833 del Codice civile (che
In applicazione degli questi princìpi, la
                                                      consentono al proprietario di disporre in
condotta tenuta dal convenuto non integra
                                                      modo pieno ed esclusivo delle cose) e
né spoglio né molestia nel compossesso del
                                                      dell'articolo 42 della Costituzione (che tutela
pianerottolo   di     proprietà   comune
                                                      il diritto di proprietà).
considerato che:

a)            il cancelletto/inferriata non
impedisce il libero passaggio degli altri
condòmini né provoca alcun tipo di
limitazione all'utilizzo del pianerottolo
posto al piano rialzato del condominio, dal
quale occorre passare per accedere ai                                       Matteo Rezzonico
piani superiori;

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La canna fumaria non è una costruzione
     ma un accessorio di un impianto

                                                       cortile non avrebbe potuto essere occupato
Un condominio ha convenuto in giudizio il
                                                       da costruzioni sporgenti, in violazione anche
locatore di un ristorante, chiedendo la
                                                       delle norme di legge in tema di distanza
condanna alla rimozione della canna fumaria
                                                       legale e di proprietà.
installata nello spazio aereo di proprietà
                                                       Questa canna fumaria, inoltre, oltre a trovarsi
esclusiva sovrastante il cortile condominiale.
                                                       nello spazio aereo di proprietà del
                                                       condominio, distava meno di un metro dalla
A sostegno della domanda, ha premesso di
                                                       facciata     interna   dello      stesso     e,
essere proprietario dello spazio aperto posto
                                                       successivamente alla sua installazione,
sul lato interno del fabbricato confinante
                                                       sarebbero derivati rumori, fumi e cattivi
dalla parte del cortile, dove c’era la canna
                                                       odori, dalle prime ore del mattino e sino a
fumaria in questione, a servizio esclusivo dei
                                                       tarda notte.
locali adibiti a ristorante e posta in aderenza
al muro cieco perimetrale interno di
proprietà comune; il posizionamento                    Le richieste del condominio
avrebbe, infatti, costituito un peso per il            Il condominio ha, quindi, ritenuto di dover
condominio ed un corrispondente vantaggio              esercitare l'azione di cui all'articolo 949 del
esclusivamente per la convenuta, tenendo               Codice civile, chiedendo l'accertamento
conto che lo spazio aereo sovrastante il               dell'insussistenza della servitù passiva di

                                                  11
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mantenere la canna fumaria, nonché la                      terzi che si svolgano nello spazio sovrastante,
rimozione della stessa; ha inoltre ritenuto                solo se abbia interesse ad escluderle.
che la controparte avesse violato l'articolo
840 del Codice Civile in tema di proprietà del             Nel caso specifico, l'interesse del condominio ad
sottosuolo e dello spazio sovrastante il suolo,            impedire che la convenuta utilizzasse la
avendo installato la canna fumaria all'interno             colonna e/o lo spazio aereo sovrastante il
della proprietà altrui.                                    suolo di proprietà, poteva essere valutato
                                                           esclusivamente nei limiti in cui la convenuta
E quelle del locatore                                      avesse posto in essere una situazione idonea a
Il convenuto ha eccepito tutte le violazioni               compromettere la destinazione naturale del
contestategli ed il giudice ha, pertanto,                  cortile, che è appunto quella di fornire aria e
disposto la consulenza tecnica d'ufficio che               luce alle unità abitative che vi prospettano.
aveva accertato che la canna fumaria fosse ben
posizionata e montata a regola d'arte,                     La canna fumaria
fuoriuscendo dalla finestra del locale ad una              In primo luogo è quindi da considerare che la
distanza di circa 90 cm dal balcone                        canna fumaria non è una costruzione ma un
dell'appartamento del primo piano del                      semplice accessorio di un impianto; ne deriva
condominio ed a circa 80 cm dal tetto di un                che, oltre a non trovare applicazione la
manufatto posto nella corte condominiale.                  disciplina sulle distanze delle costruzioni dalle
                                                           vedute di cui all'articolo 907 del Codice civile (su
La pronuncia dei giudici                                   tutte, si veda la sentenza della Corte di
La sentenza del Tribunale di Roma numero                   Cassazione Civile 10618/2016), la sua
4688/2020, chiamata a risolvere la questione, ha           presenza non risulta in alcun modo
sottolineato che il cortile o la corte non è               compromettere la funzione della corte
soltanto lo spazio esistente nell'interno di un            considerando che, anche in ragione della sua
fabbricato, circoscritto dalla superficie del              consistenza,       sporgenza        e    modalità
suolo, ma comprende tutto lo spazio                        costruttiva, la canna fumaria non può
sovrastante limitato ai lati dalle costruzioni             ritenersi un corpo di fabbrica aggettante
che si fronteggiano e delle quali può                      idoneo ad incorporare una parte della
considerarsi un accessorio destinato a dare                colonna d'aria sovrastante.
aria, accesso e luce ai vani delle costruzioni
stesse; pertanto, deve ritenersi che l'effettiva           Inoltre non era affatto in contestazione la
occupazione dello spazio sovrastante importi               circostanza che la convenuta avesse
una particolare utilizzazione del cortile                  appoggiato la canna fumaria su un muro
contro la quale può opporsi il proprietario del            perimetrale del condominio derivandone che il
suolo, entro i limiti in cui lo spazio stesso              suo utilizzo ha costituito normale esercizio del
risulti utilizzabile poichè, ai sensi dell'articolo        diritto di usare la cosa comune.
840 secondo comma del Codice civile, il
proprietario del suolo può opporsi ad attività di          Conclusioni

                                                      12
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Le domande proposte sono state pertanto               limitato a prospettare in via del tutto
interamente rigettate, non risultando che             generica la presenza di rumori, fumi e cattivi
dall'installazione   dell'accessorio    siano         odori, che peraltro sembravano derivare dal
derivati ulteriori o diversi pregiudizi per il        ristorante e non specificamente dalla canna
condominio, essendosi inoltre l'attore                fumaria, oggetto del giudizio.

                                                                         Eugenia Parisi

                                                 13
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              I mercoledì della privacy: smart
                working e tutela dei dati
                                                         Proviamo a vedere, in maniera semplice,
                                                         quelli che possono essere i principali
La normativa nazionale prevede lo smart                  elementi che ci consentono di rendere il
working o lavoro agile all'art. 21 della L.              lavoro agile più efficiente possibile,
81/2017.                                                 soprattutto, meno rischioso per la nostra
Strumento che, fino a prima del dramma che               attività.
stiamo vivendo derivato dalla pandemia da
coronavirus, era utilizzato con il contagocce e          La documentazione
solamente da grandi realtà aziendali. Non                Innanzitutto, abbiamo fatto in modo che, al
certo dai professionisti e, in particolare, dagli        fine di consentire al lavoratore “a distanza” di
amministratori di condominio, abituati a                 poter adempiere agli obblighi lavorativi
ricevere in sede, a gestire l'organico in                contrattuali, questi abbia a disposizione tutta
maniera diretta e di persona, a lavorare sui             la documentazione (come file o cartelle di
pc fissi o anche sui portatili, ma comunque              lavoro) e anche le informazioni necessarie
sempre un lavoro svolto presso il proprio                (dati del condomino o del fornitore eccetera).
ufficio.                                                 Insomma, i dati che l'amministratore
Ora che la parola d'ordine è “restiamo a                 inserisce nel gestionale utilizzato per le
casa”, nel giro di un mese sono state                    attività di studio.
stravolte le nostre abitudini e anche il nostro          Lavorare a “distanza” comporta che, di fatto,
classico modo di lavorare. Volenti o nolenti,            lo studio abbia ampliato i propri confini fino
tutti stiamo testando il lavoro agile: lo smart          ad arrivare dentro l'appartamento del
working.

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dipendente/collaboratore, con tutti i rischi            essere pubblicizzato ai singoli lavoratori, oltre
annessi a questa problematica.                          che essere sottoposto ad aggiornamento
                                                        periodico.
Il titolare di studio, infatti, sa bene che, il         Seguire il GDPR in questa nuova tipologia di
primo soggetto a dover ottemperare alla                 lavoro, consente di evitarci anche patemi
sicurezza di quelle informazioni che si                 d'animo in relazione ad eventuali rischi di
trovano ora nell'abitazione del suo                     data breach o, addirittura, di sanzioni che un
collaboratore è lui stesso, anche da un punto           incauto comportamento ci potrebbe
di vista privacy.                                       comportare.

Quest'ultimo, deve tener presente che nella             La conservazione
condivisione delle cartelle e files (mediante           Occorrerà predisporre sistemi di logging per il
VPN o Cloud), non può direttamente                      corretto esercizio del servizio di posta
controllare il corretto utilizzo degli stessi. I        elettronica, con conservazione limitata nel
sistemi di protezione (es. antivirus, firewall)         tempo dei dati; sistemi di filtraggio anti-virus
presenti all'interno di uno Studio, sono (o             in grado di rilevare anomalie di sicurezza
almeno dovrebbero essere), molto più                    nelle postazioni di lavoro o sui server; sistemi
sofisticati rispetto a quelli presenti sui              di blocco automatico della consultazione di
dispositivi (tablet, laptop, smartphone)                contenuti in rete inconferenti rispetto alle
concessi ad un privato.                                 competenze attribuite eccetera.

Le istruzioni                                           Va anche detto che l'amministratore
Ecco che allora sorge la primaria esigenza,             conforme alla normativa sul trattamento dei
quando parliamo di smart working, di far sì             dati personali, dovrà aggiornare il registro dei
che dipendenti e collaboratori, in qualità di           trattamenti, ex art 30 GDPR ed effettuare un
incaricati al trattamento, abbiano precise              esame dei rischi e, se dal caso, anche una
istruzioni impartite dal titolare.                      valutazione dell'impatto dei trattamenti, ex
                                                        art. 35 del GDPR).
Queste istruzioni, al fine di renderci conformi
al principio dell'accountability previsto dal           Occorrerà implementare processi che siano
GDPR, devono essere fornite per iscritto, in            rispettosi dei principi cardini di cyber
quanto l'amministratore dovrà dimostrare di             security, considerando la mole di trattamenti
averle in effetti comunicate e verranno                 quali le lavorazioni di informazioni,
elencate all'interno delle “policy” che, in             trasmissioni, archiviazioni, registrazioni,
questo caso, sono dei disciplinari interni, che         consultazioni, eccetera, che verranno
devono chiarire come vanno utilizzati gli               effettuati da remoto in un pc che usa una
strumenti elettronici messi a disposizione e le         rete domestica.
regole da rispettare in merito all'uso della
posta elettronica e di internet.                        I dati personali, quindi, compresi quelli
                                                        appartenenti a particolari categorie,
Il manuale in questione va redatto in modo              potrebbero subire furti, perdite accidentali,
chiaro e senza formule generiche, e deve                accessi abusivi, diffusioni dolose o colpose.

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                                                       prescritto dall'art. 32 e dall'art. 29 GDPR
Concludendo, possiamo sostenere che se si              ovvero: «il titolare del trattamento ed il
vuole svolgere l'attività in modalità di lavoro        responsabile del trattamento fanno si che
agile, anche in questo periodo di emergenza,           chiunque agisca sotto la loro autorità e abbia
si deve poter dimostrare di aver effettuato,           accesso a dati personali non tratti tali dati se
tra le misure adeguate di sicurezza, quanto
non è istruito in tal senso dal titolare del           esterni (es. usb); non salvare sul proprio
trattamento».                                          device i file aziendali.

Responsabilizzazione                                   In caso di possibile perdita dei dati
                                                       (smarrimento, furto del device) il lavoratore
Responsabilizzare il personale è, quindi,              dovrà avvisare il titolare di studio, che
elemento obbligato per garantirsi e garantire          notificherà la violazione all'autorità di
gli interessati.                                       controllo entro 72 ore ai sensi dell'art. 33
Alcuni consigli da implementare nella                  GDPR.
formazione sono: sensibilizzare il
collaboratore a implementare il lock screen            In conclusione, smart working sì ma con le
del device nel caso di allontanamento;                 dovute cautele.
immettere        la password alfanumerica del
device e dell'account; non permettere ad
altri utenti di utilizzare il proprio account;                                       Carlo Pikler
aggiornare il software antivirus aziendale,
se possibile da fornire anche ai lavoratori;
non utilizzare supporti

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         Il portinaio resta in servizio
     nel condominio, possibili Cig e ferie

                                                      La

Il baluardo della portineria resiste in                soluzione      telelavoro     risulta    poco
condominio. I custodi vanno regolarmente al           compatibile nelle situazioni normali, anche se
lavoro, anche perché, come previsto dal Dl            il portiere può controllare sino a sei ingressi
18/2020, l’attività di datore di lavoro di            con videocamera direttamente dalla
portieri di condominio rientra tra quelle che         guardiola.
non sono sospese. Questo anche se alcuni,
come loro diritto, hanno fatto ricorso a ferie        La sicurezza
e permessi retribuiti (60 ore all’anno per i          Il luogo di lavoro tuttavia, non trattandosi di
portieri); una scelta, del resto incentivata          un’attività produttiva, specificano a
dalla stessa Confedilizia.                            Confedilizia, non è soggetto, in linea di

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massima, alle regole indicate nel protocollo            Per i lavoratori è riconosciuta la
sottoscritto da Governo e sindacati il 14               contribuzione figurativa e i relativi oneri
marzo scorso: vige invece la regola generale            accessori. Quando il condominio ha più di
del rispetto dell’allegato 1 al Dpcm dell’8             cinque dipendenti occorre un accordo, anche
Marzo : distanza di sicurezza, uso della                in via telematica, con le organizzazioni
mascherina se si vuol evitare ogni rischio di           sindacali. La scelta della Cig può essere presa
contaminazione dei condòmini e, specifica               dall’amministratore, che del resto in questo
sempre la Confederazione italiana della                 momento non può neppure convocare
proprietà edilizia, «solo se si sospetta di             l’assemblea.
essere malati o se si presta assistenza ai
malati», pulizia attenta con detersivi                  La gratifica
igienizzanti del luogo di lavoro e delle parti          In ogni caso ai portieri che hanno lavorato nel
comuni.                                                 mese di marzo spetta una gratifica esentasse
                                                        di 100 euro; ulteriori permessi anche non
Il contatto con i condòmini, quindi, dovrebbe           retribuiti potrebbero essere comunque
ridursi     al     minimo      indispensabile,          concessi dal condominio.
possibilmente attraverso il vetro della
guardiola. «Certo il condominio che ha il               Cassa Portieri
portiere che fa le pulizie è importante, anche          Infine va ricordato che Cassa Portieri, ente
come riferimento per le persone, come                   bilaterale del comparto costituita da
presidio sociale» dicono a Confedilizia                 Confedilizia     e      Filcams-Cgil/Fisascat-
«Inoltre va detto che ci sono alcuni sindaci            Cisl/Uiltucs, sta attivando una misura che si
che stanno predisponendo ordinanze che                  aggiunge alle prestazioni tradizionali: gli
prevedono la sanificazione dei condomìni.               iscritti avranno diritto, in caso di ricovero per
Perciò abbiamo chiesto che anche il                     coronavirus presso strutture pubbliche, a
condominio sia destinatario della possibilità           un’indennità di 40 euro per ogni notte di
di detrarre il 50% della spesa sino al limite di        ricovero per un periodo fino a 50 giorni
20mila euro».                                           all’anno. In caso di isolamento domiciliare,
                                                        a seguito di positività al virus, avranno
Cassa integrazione                                      diritto a un'indennità sempre di 40 euro al
Per quanto riguarda invece la cassa                     giorno fino a 14 giorni all'anno.
integrazione, l’articolo 22 del decreto legge
Cura Italia, che riguarda anche i condomìni in
quanto datori di lavoro privato, chiarisce che
si possono riconoscere, in conseguenza                                         Saverio Fossati
dell’emergenza epidemiologica, trattamenti
di Cig in deroga, per la durata della
sospensione del rapporto di lavoro e
comunque per non oltre nove settimane.

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    Condensa in casa per colpa della
  mancata manutenzione della facciata.
              Chi paga?
La “condensa” è un fenomeno naturale                     condensazione superficiale può comportare
abbastanza diffuso negli edifici condominiali,           la formazione di macchie e muffe di varia
soprattutto in quelli di nuova costruzione,              natura all'interno dei locali privati, con
tant'è che si registrano spesso danni causati            visibili    inestetismi,     mentre       quella
dal deposito dell'acqua di condensa su                   interstiziale si forma all'interno di parti
pareti, soffitti e arredi dei locali in proprietà        strutturali verticali e orizzontali dell'edificio,
esclusiva.                                               causando il deterioramento dei materiali
                                                         costruttivi, con conseguente riduzione
In generale, i problemi di condensa                      dell'isolamento termico.
dipendono dalla differenza di temperatura
tra spazi interni e superfici verticali esterne,         Ragion per cui è necessario capire dapprima
sebbene le cause e le conseguenze del                    di che tipo di condensa si tratti, stabilendo
fenomeno possono essere molteplici. Basti                se la causa è naturale o strutturale, per
pensare che sotto il profilo tecnico esistono            decidere in merito ai rimedi ed alle eventuali
numerose differenze, in termini di cause ed              azioni da intraprendere in ordine al
effetti derivati dalla condensa e dall'umidità           risarcimento dei danni.
prodotta dalla condensazione dell'acqua.
                                                         Ciò, nonostante molti condòmini siano
I due tipi di «condensa»                                 portati a pensare di dover agire comunque
In quest'ottica, per esempio, si distingue tra           contro il condominio, per ottenere il
condensazione superficiale e condensazione               risarcimento dei danni da condensazione, sul
interstiziale. Nello specifico, la                       presupposto che il condominio sia sempre
                                                         responsabile per custodia, ai sensi
                                                         dell'articolo 2051 del codice civile.

                                                         Nella pratica, però, non è detto che l'azione
                                                         produca l'esito sperato, anche perché non è
                                                         scontato che il condominio venga sempre e
                                                         comunque ritenuto responsabile del
                                                         fenomeno condensativo nei confronti dei
                                                         condòmini danneggiati.

                                                         Se la colpa è del costruttore
                                                         In realtà la responsabilità potrebbe ricadere
                                                         sul costruttore, per i vizi costruttivi
                                                         sussistenti nell'edificio fin da prima che

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cominciasse il rapporto di custodia. È                  condominio, poiché il fenomeno della
possibile, infatti, che la condensa dipenda da          condensazione rappresenta un fatto
tecniche       costruttive    errate    o    da         naturale e di conseguenza i danni derivati
un'insufficiente attenzione ai particolari              non sono possono essere evitati con
costruttivi, tipo l'errata realizzazione di una         l'ordinaria manutenzione (Corte di
camera d'aria, la scarsa coibentazione delle            Cassazione - sentenza n. 15615 del 22
strutture dell'edificio, o ancora l'utilizzo            giugno 2017).
improprio di materiali strutturali eterogeni.
                                                        L’azione contro il costruttore
Vale a dire, vizi o anomalie imputabili al              Di conseguenza la risoluzione delle varie
costruttore, che non possono essere                     problematiche legate alla condensa e alla
eliminati con un'ordinaria manutenzione                 relativa umidità, che siano state causate da
condominiale e che non possono giustificare             vizi di costruzione dell'edificio, graveranno
un'autonoma responsabilità per custodia in              soltanto sul condomino danneggiato,
capo al condominio.                                     inducendolo a valutare se agire contro il
                                                        costruttore, entro i termini di prescrizione,
In giudizio                                             con azione di risarcimento in forma
È chiaro che in giudizio molto dipende dai              specifica, per responsabilità extra-
consulenti tecnici chiamati a stabilire cause e         contrattuale. In quest'ottica il costruttore, ai
responsabilità       del      fenomeno       di         sensi dell'articolo 1669 del codice civile, sarà
condensazione, con tutte le difficoltà                  chiamato a rispondere dei “gravi difetti”
annesse e connesse all'esame delle                      dell'edificio, per un periodo di “dieci anni dal
condizioni strutturali dell'edificio e alle             compimento” dello stesso edificio, purché
indagini per rintracciare i tecnici responsabili        l'azione venga esperita dal danneggiato
del progetto costruttivo.                               entro “un anno dalla denunzia” del vizio.

Non è mai colpa della facciata In                       Nella pratica il difetto dell'opera è grave
ogni modo una cosa è certa; in                          quando pregiudica il normale godimento
condominio è da escludere la sussistenza di             dell'immobile, anche se non compromette la
un nesso causale tra la cattiva o mancata               stabilità totale o parziale dell'edificio (per
manutenzione della facciata condominiale e              tutte Corte di Cassazione, ordinanza n. 1423
la condensa, che rappresenta una causa                  del 18/01/2019).
endogena dell'edificio. In altri termini la
condensazione non può dipendere dalla                   Pertanto,    una   ridotta     utilizzazione
cattiva manutenzione della facciata esterna,            dell'immobile causata da difetti costruttivi
che se pure fosse ben tenuta non potrebbe               non eliminabili con una ordinaria
escludere i danni da condensa all'interno               manutenzione condominiale, come possono
delle unità immobiliari.                                essere, ad esempio, l'insufficiente
                                                        coibentazione termica o la mancata
Ne consegue che i danni cagionati dalla                 impermeabilizzazione, in un edificio che non
condensa negli immobili di proprietà                    sta crollando, possono rientrare in quella
esclusiva restano a carico del singolo                  previsione normativa.
condomino, non potendo essere risarciti dal

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In ogni caso deve trattarsi di un vizio in            n. 9119 del 12.04.2012). E poi è ovvio che
grado di pregiudicare in modo grave la                non può trattarsi, assolutamente, di danni
funzione a cui assolve l'immobile, in modo            connessi ad un'insufficiente areazione del
tale da limitarne notevolmente il godimento           locale di proprietà esclusiva ascrivibile alla
(Corte di Cassazione, sez. II civile, sentenza        cattiva abitudine del condomino.

Accertare il difetto                                  Infine, per completezza di ragionamento, va
Piuttosto, per accertare con esattezza il             aggiunto che l'amministratore non può
difetto costruttivo, sarebbe conveniente              assumere singoli mandati da parte dei
dapprima far periziare l'immobile, attraverso         condòmini danneggiati, per richiedere al
un procedimento di Accertamento Tecnico               costruttore il risarcimento dei danni subiti
Preventivo (ATP) in Tribunale, e poi agire per        all'interno delle unità immobiliari di
responsabilità     extracontrattuale       nei        proprietà esclusiva.
confronti del costruttore, anche perché il
termine di un anno, di cui alla norma,
decorrerebbe dal momento del rilascio                                              Michele Orefice
dell'ATP, a meno che non risulti che il
danneggiato conoscesse i vizi da tempo.

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   Le aspettative dei condomini in tempi
               di coronavirus
Il punto di vista con cui si è esaminato il             potranno essere risolte e sviluppate, ma solo
condominio, in quest'ultimo periodo, è stato            quelle degne di nota.
quello dell'amministratore, quale profes-
sionista con partita iva, ma si potrebbe                Le spese straordinarie del “tempo”
essere anche distorta la realtà, non                    Tra le segnalazioni principali rese dai
valorizzandone il relativo mandato.                     condòmini al proprio amministratore, in
Vogliamo, pertanto, focalizzare il punto di             questo preciso momento storico, c’è quella di
vista dell'amministrato, cioè del singolo               procedere alla selezione di una impresa
condòmino.                                              abilitata allo svolgimento dei servizi di
                                                        sanificazione all'interno degli edifici
Cosa aspettarsi in questo periodo dal proprio           condominiali, previa utilizzazione di prodotti
amministratore? E, quali adempimenti il                 convenzionali.
professionista sarebbe tenuto a svolgere,
impiegando la diligenza del buon padre di               Queste imprese andranno selezionate tra
famiglia? Proviamo ad esaminare alcune                  quelle iscritte nel registro delle ditte di cui al
delle questioni più salienti.                           testo unico approvato con Regio decreto 20
                                                        settembre 1934, numero 2011, e successive
Il lavoro “agile”                                       modificazioni, o nell'albo provinciale delle
La mancata presenza del professionista in               imprese artigiane di cui alla legge 25 gennaio
condominio non è obbligatoria; non lo era già           1994, numero 82 (Gazzetta ufficiale 27 del 3
prima della pubblicazione del primo Dpcm,               febbraio 1994).
figuriamoci adesso, nel momento in cui sono
sorte delle difficoltà concrete nel valutare se         La pubblicazione di un piano di
e in che modo l'amministratore sia in grado
                                                        riparto
di svolgere la propria attività. La conclusione         Lo svolgimento di qualsiasi attività di natura
che se ne è ricavata è quella per cui, essendo,         “straordinaria”, a maggior ragione,comporta
per l'appunto, un professionista, di cui alla           anche l'approntamento delle spese per
legge 4/2013, gli sia consentito il lavoro agile        potervi provvedere           e,  quindi,    la
presso il suo studio.
                                                        pubblicazione di un piano di riparto, da
                                                        potere comunicare, se del caso, a mezzo
La reperibilità                                         mail, ovvero da poter spedire tramite il
Quindi, dal punto di vista, del condòmino lo            ricorso dei servizi postali.
stesso potrà pretendere dall'amministratore
una sorta di relativa reperibilità. Resta inteso
                                                        Il recupero dei crediti
che l'amministratore gestisce le parti comuni,
per cui non tutte le lamentele del momento

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Logico corollario dell'attività sarà poi quella          amministrati (pure secondo le forme previste
di procedere alla riscossione delle somme                dal Dpcm 17 marzo 2020).
dovute. L'amministratore, in questo caso,
dovrà ingegnarsi e suggerire forme adeguate,             Sanificazione “certificata” e il Ras
per consentire ai condòmini il pagamento                 Infine, altra legittima aspettativa dei
delle proprie quote. Senza una rimessa                   condòmini sarà quella di chiedere conto dello
economica lo stesso, infatti, non potrà                  svolgimento          della        sanificazione.
affrontare alcuna spesa. Sotto questo                    L'amministratore, ad intervento avvenuto,
aspetto, il miglior metodo per provvedere al             dovrebbe provvedere ad annotare lo
pagamento delle quote condominiali risulta,              svolgimento dell'attività sul Registro anagrafe
chiaramente, quello telematico, ricorrendo               sicurezza (Ras), descrivendo le modalità di
agli strumenti dell'home banking (bonifico               esecuzione, il prodotto utilizzato e allegando
bancario o mav).                                         la certificazione/dichiarazione da parte di
                                                         ditte/professionisti e la relativa scheda
In questo modo, non si corrono rischi di sorta           tecnica del prodotto utilizzato. La
e la cassa condominiale ne beneficerà. Nel               certificazione dell'attività potrà essere
caso in cui, tuttavia, non sarà possibile                apposta in bacheca.
provvedere, per il tipo di utenza o chissà per
quale altra causa, tramite questi strumenti,
l'esigenza di recuperare il credito e la                                               Rosario Dolce
necessità di affrontare delle spese, in quanto
ritenute urgenti, dovrà comportare la scelta
di soluzioni operative e pratiche diverse.

Ad esempio, in date circostanze,
l'amministratore potrebbe esternalizzare
questa attività avvalendosi dei servizi postali
(privati), a cui demandare l'attività di ritirare
la corrispondenza “chiusa” dai propri

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        Coronavirus: la sanificazione
    in condominio, definizione e obblighi

                                                       indispensabile ai fini delle successive fasi di
                                                       sanificazione e disinfezione.

                                                       La sanificazione
                                                       È un intervento mirato ad eliminare alla base
                                                       qualsiasi batterio ed agente contaminante
                                                       che con le comuni pulizie non si riesce a
                                                       rimuovere. La sanificazione si attua -
                                                       avvalendosi di prodotti chimici detergenti
                                                       - per riportare il carico microbico entro
Pulizia, sanificazione, disinfezione: si è             standard di igiene accettabili ed ottimali che
comunemente portati a definire i termini in            dipendono dalla destinazione d'uso degli
modo confuso e ad utilizzarli indistintamente          ambienti interessati. La sanificazione
come sinonimi, in particolare si ha la                 deve comunque essere preceduta dalla
tendenza a definire come pulizia anche stadi           pulizia.
di igiene più avanzati.
                                                       La disinfezione
La pulizia                                             Consiste nell'applicazione di agenti
È l’insieme di operazioni che occorre                  disinfettanti, quasi sempre di natura chimica
praticare per rimuovere lo “sporco visibile” di        o fisica (calore), che sono in grado di ridurre,
qualsiasi natura (polvere, grasso, liquidi,            tramite la distruzione o l'inattivazione, il
materiale organico…) da qualsiasi tipo di              carico microbiologico presente su oggetti e
ambiente, superficie, macchinario. La pulizia          superfici da trattare. La disinfezione deve
si ottiene con la rimozione manuale o                  essere preceduta dalla pulizia per evitare che
meccanica dello sporco anche –                         residui di sporco possano comprometterne
eventualmente – con acqua e/o sostanze                 l'efficacia. La disinfezione consente di
detergenti. La pulizia è un'operazione                 distruggere i microrganismi patogeni.
preliminare e si perfeziona ed è

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La bonifica
Per completezza di informazioni inseriamo la            ambiente, un'apparecchiatura, un impianto,
                                                        di qualsiasi traccia di materiale contenuto o
definizione di bonifica che è una procedura di
pulizia e disinfezione mirata a privare un              trattato precedentemente all'interno dello
                                                        stesso. L'operazione garantisce l'abbat-
                                                        timento della cosiddetta contaminazione
incrociata, ovvero il passaggio diretto o               assemblea. In questo caso l'attività di
indiretto di microbi patogeni da una                    sanificazione, quando ne ricorrono i
superficie contaminata ad un’altra.                     presupposti, è un atto di amministrazione
                                                        ordinario/urgente/conservativo e rientra
Sanificazione nei condomini                             nelle competenze dell'amministratore
La prassi quotidiana riferisce che nei                  secondo l’articolo 1130 punto 2 e 4) Codice
condominii quando si compie una                         civile.
sanificazione la stessa è corredata anche da
un'attività di disinfezione questo perché i             La responsabilità di custodia
prodotti utilizzati sono anche agenti                   Si ricorda inoltre che l'articolo 2051 Codice
disinfettanti, però sul punto per verificare            civile stabilisce la responsabilità di chi ha il
quando detto si invita a leggere la specifica           “potere di controllo” (amministratore) il
delle schede tecniche dei prodotti utilizzati           quale deve evitare la potenzialità lesiva che la
dalle società specializzate. Per consuetudine           cosa in sua custodia (beni/parti comuni)
queste attività vengono associate alla                  generi danno a terzi e/o altro soggetto
cosiddetta “impresa di pulizia” ma                      (tra cui gli altri condomini). Pertanto la
preliminarmente occorre ribadire che non                responsabilità di custodia risulta più evidente
tutte le “impresa di pulizie” hanno le                  e necessaria se esiste lo stato di contagio è
competenze ed i titoli per svolgere l'attività          accertato. Il tutto con lo scopo finale di
di sanificazione.                                       ridurre il più possibile il rischio.

L’amministratore può agire                              Le ditte specializzate
senza                                                   La sanificazione/disinfezione è quindi
autorizzazione assembleare                              un'attività che può essere compiuta solo ed
Quello che a noi qui interessa è l'attività di          esclusivamente da imprese specializzate. Per
sanificazione/disinfenzione che è disciplinata          imprese specializzate si intende imprese che
dalla legge 82 /1994 che disciplina tutte le            hanno una specifica competenza e che hanno
attività relative alla pulizia, la sanificazione        notificato mediante Scia l’attività alla
degli spazi condominiali e l'eventuale                  rispettiva Camera di commercio; infatti sono
derattizzazione e attribuisce la responsabilità         imprese che hanno personale qualificato e
all'amministratore condominiale. Ritengo che            formato all'utilizzo di prodotti specifici.
l'amministratore abbia il potere di                     L’attività deve rispettare dei precisi protocolli
intervenire, a fronte di particolari urgenze,           normativi di riferimento (articolo 1 legge
anche senza la preventiva approvazione                  82/1994).
(Cassazione numero 24654 del 3 dicembre
2010) dando informativa nella prima utile

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I compiti dell’amministratore                            adeguata informazione e formazione
Quindi non tutte le imprese di pulizie hanno             professionale ed infine deve richiedere e
la competenza di svolgere/eseguire                       verificare che vengano rispettati
                                                     la sanificazione/disinfenzione.           tutti ifare l'amministrat
                                                                                       Cosa deve
la Camera di commercio (verifica dei                     protocolli di riferimento.
requisiti articolo 2 legge 82/94), deve                  Sul punto l'amministratore ha responsabilità
richiedere la specifica dei prodotti che                 in eligendo (nella scelta dell'impresa), che
vengono utilizzati (prodotti                             deve essere idonea. L'art. 6) legge 82/94
certificati),verificare che il personale                 prevede che «i contratti stipulati con imprese
dell'impresa specializzata ed incaricata di              di pulizia non iscritte o cancellate dal registro
svolgere la sanificazione abbia ricevuto                 delle ditte o dall'albo provinciale delle
imprese artigiane, o la cui iscrizione sia stata
sospesa, sono nulli».                                    b.            ha disposto ed ordinato la
                                                         sanificazione delle parti comuni in
Quando deve essere eseguita la                           presenza di contagio;
sanificazione/disinfezione
La sanificazione deve essere eseguita ogni               c.          ha disposto che venga data
qualvolta viene ordinata dalla pubblica                  comunicazione alle autorità circa la
autorità (esempio il Sindaco del comune), in             presenza di contagio e/o di possibile
questo è un atto dovuto e deve essere                    contagio
eseguita pena l'applicazione di sanzioni
anche penali che nel nostro caso fanno                   Se non c’è obbligo di
riferimento all'amministratore di condo-                 sanificazione
minio.                                                   In assenza di un provvedimento che ordina la
                                                         sanificazione si possono verificare varie
Le verifiche da compiere al                              ipotesi:
tempo del coronavirus
                                                         a)            in presenza di contagio da
In un mondo ideale ed in presenza di
                                                         Covid-19 la scelta di sanificare, a mio
un'infezione in ambito condominiale
                                                         personale avviso, è
l'amministratore si troverebbe a cooperare
                                                         un atto dovuto e va eseguita in tutte le parti
con le autorità (Sindaco e Ats) circa le attività
                                                         comuni del fabbricato (si possono prendere
da compiere, mentre nel mondo attuale,con
                                                         ad esempio gli ambienti pubblici); sul punto a
una pandemia mondiale ed in presenza di
                                                         mio avviso è necessario contattare le autorità
un'emergenza sanitaria , l'amministratore si
                                                         (Sindaco, Ats e Prefetto) e comunicare la
trova da solo ad operare. Quindi ci si chiede
                                                         presenza del contagio per ricevere
come deve comportarsi. L'amministratore
                                                         disposizione da adottarsi al caso,
deve verificare (consultando il sito internet)
                                                         l'amministratore avrà l’accortezza di
se il Sindaco/autorità del Comune dove si
                                                         conservare la prova delle comunicazioni
trova il proprio condominio:
                                                         effettuate;
a.           ha disposto ed ordinato la
                                                         b)        in assenza di contagio la scelta di
sanificazione delle parti comuni in
                                                         sanificare le parti comuni può risultare
condominio anche in assenza di contagio;
                                                         discutibile e quindi occorre valutarne

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Associazione Liberi

                         Amministratori Condominiali
                                Sede territoriale Di Brindisi
l'opportunità.        Sul    punto si deve              nulla viene ufficialmente comunicato
sottolineare che si tratta di una questione             all'amministratore, anche in questo caso la
che riguarda la salute pubblica e delle                 scelta di sanificare è una scelta/decisione
persone che vivono in condominio e                      di opportunità come indicato (in questo
quindi l'opportunità è rimessa alla                     caso visto l'emergenza sanitaria a mio
valutazione dell'amministratore che dovrà               avviso è consigliabile la sanificazione).
agire con il buon senso e con coscienza;                Sul punto anche in questo caso a mio
qualora non venga valutata l'opportunità di             avviso è necessario contattare le autorità
effettuare la sanificazione, a mio avviso,              (Sindaco Ats e Prefetto) e comunicare la
l'attività di pulizia dovrà essere incrementata;        presenza del possibile contagio per ricevere
                                                        disposizioni da adottarsi, l'amministratore
c)        ipotesi di possibile contagio                 deve     conservare      la   prova     delle
(esempio un condomino viene trasporto in                comunicazioni effettuate;
ambulanza fuori dal condominio) ma non
c'è certezza alcuna del contagio perché
il condominio come luogo di lavoro : in                 condomini indicando l'impresa scelta, il costo
questo caso l'amministratore dovrà                      dell'intervento (possibilmente facendo
assicurare la pulizia giornaliera e la                  emergere il prezzo medio applicato nel
sanificazione periodica dei locali, degli               territorio) e tutto quanto necessario ed utile
ambienti e delle postazioni di lavoro, il tutto         in relazione all'intervento (data ed ora
in conformità al protocollo del governo del             dell'intervento, eventuale uso di sostanze
14 marzo 2020 e dalla circolare del                     potenzialmente tossiche per cui è con-
ministero della Salute numero 3190 del 3                sigliabile evitare o limitare l'accesso ai locali
febbraio 2020
                                                        trattati).
e numero 5443 del 22 febbraio 2020 che
oltre a chiarire la responsabilità del datore di
                                                        Successivamente all'intervento dovrà farsi
lavoro (amministratore) nell'adozione delle
                                                        rilasciare dall'impresa il rapporto del-
misure di contrasto alla diffusione del virus
                                                        l'intervento, il protocollo applicato e la
per la tutela dei lavoratori, ha invitato tutti
                                                        specifica dei prodotti utilizzati ed anche
ad adottare le comuni misure preventive.
                                                        questi dati poi dovranno essere comunicati ai
                                                        condomini. Prima dell'intervento, a mio
Dove effettuare la sanificazione                        avviso, è utile un sopralluogo per pianificare
Preciso che nel valutare l'opportunità della            l'allestimento del cantiere.
sanificazione/disinfezione, occorre distin-
guere i vani aperti da quelli chiusi perché in          Segnalo che l'attività di             sanifica-
questi ultimi la sanificazione ha molto senso           zione/disinfezione risulta molto più efficace
perché la presenza dell'agente patogeno è               se effettuata nell'ambito di una program-
perdurante e potenzialmente elevata.                    mazione in relazione all'attività di pulizie e
                                                        sanificazione/disinfezione delle parti comuni.
Gli atti da compiere
Ogni qualvolta si decida di procedere con la            Fino a quando perdurerà l'emergenza
sanificazione/disinfezione, a mio avviso,               sanitaria, l'amministratore dovrà valutare e
l'amministrare deve fare un'informativa ai              programmare con specifiche cadenze le

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