Associazione Liberi Amministratori Condominiali - Alac Brindisi
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Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi ALAC Brindisi Informa n. 12/2020 Dott. Gian Paolo Ladisa Ing. Saverio Ladisa PRESIDENTE A.L.A.C. BRINDISI Dottore Commercialista Revisore Contabile Info contatti 340 4150266 - 0831 527905 – 08311880159 www.alacbrindisi.it info@alacbrindisi.it Partners
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi News ALAC Informa Rassegna Stampa (ad uso interno degli associati) n.12/2020 Prevedere negli edifici postazioni sanitarie di emergenza. Il passaggio di consegne tra amministratori di condominio al tempo del coronavirus. In assemblea di condominio diritto di critica, mai di ingiuria o diffamazione. Si può installare un cancelletto a protezione dell’appartamento se non ostacola nessuno. La canna fumaria non è una costruzione ma un accessorio di un impianto. I mercoledì della privacy: smart working e tutela dei dati. Il portinaio resta in servizio nel condominio, possibili Cig e ferie. Condensa in casa per colpa della mancata manutenzione della facciata. Chi paga? Le aspettative dei condomini in tempi di coronavirus. Coronavirus: la sanificazione in condominio, definizione e obblighi. 2
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi In occasione della Santa Pasqua a tutti gli Associati esprimiamo sentimenti di sincera vicinanza! 3
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi Prevedere negli edifici postazioni sanitarie di emergenza Il timore di un virus repentino, sconosciuto ed oscuro, progettare le città e le nuove case. Poiché non basterà che possa rubare le nostre vite e mettere in ginocchio il che queste siano “virtuose” dal puntodi vistaecologico e mondo intero, se non insidiare addirittura la ambientale odella sicurezza; lo dovranno essere, a sopravvivenza dell'intera umanità (probabilmente con maggior ragione, sotto il profilo della salute un tasso di letalità superiore a quello dell'attuale) come individuale e della sanità pubblica. profetizzava lo scienziato Umberto Veronesi,attanaglierà probabilmente l'uomo del futuro, quando saràuscito dallapandemiadelcoronavirus. Già ora il contagio subdolo da persona asintomatica e la lunga incubazione (unitiad una sostanziale incertezza sulle modalità e le fonti del contagio) hanno sconvolto ogni sicurezza e tutti i rapporti umani. La natura ignota del nuovo“virusoscuro” cheinsidiala nostra vita in rapporto all'assetto genetico del malato ci ha riportati al tempo del Settala e della peste a Milano. Mentre la Quindi,oltreaipostiauto, aglispaziaverdee leisure, alle paura di non poter essere curati e assistiti (per attrezzature antincendio o energetiche, alle centraline l'inadeguatezza delle strutture sanitarie disponibili) ha per la mobilità elettrica, e via dicendo, grattacieli, gettato gli uomini nel- l'angoscia. condomìni e grandi insediamenti abitativi potranno Il rischio del “contagio in agguato” dunque dotarsi, utilizzando per esempio le sale delle riunioni già condizionerà pesantemente i futuri rapporti umani. E ci oggi progettate in tali strutture, di allacciamenti (magari metterà di fronte all'esigenza di ripensare tutti i da celare all'interno dei muri, ma pronti all'uso) per precedenti schemi di vita ele secolari convenzioni. postazioni sanitarie di emergenza. Non solo dovremo auspicare che in parte il mondo delle Si dovrebbe trattare di una realizzazione edilizia forze armate si possa trasformare gradatamente da facoltativa, una sorta di standard urbanistico, la cui eserciti di militari, in eserciti di medici e di operatori cubatura non rientri nei calcoli volumetrici degli sanitari. Perché il virus sconosciuto sarà il maggior edifici. Se tali strutture non dovranno servire, un po' nemico da temere, per l'uomo del futuro. come è avvenuto per i rifugi antiatomici, non avremo Ma ci saranno anche dei riflessi nel modo di che da rallegrarcene. Achille Colombo Clerici 4
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi Il passaggio di consegne tra amministratori di condominio al tempo del coronavirus Il passaggio delle consegne tra amministratori, al possibile la celebrazione solo di assemblee telematiche, tempo del coronavirus, risulta assai difficoltoso, se non per chi fosse provvisto dei mezzi e delle tutele del caso. impossibile, e ciò non solo per l'evidente incertezza che caratterizza questi giorni, quanto per la necessità di dover giustificare, se del caso, l'incombenza avanti agli Passaggio di consegne agenti delle forze dell'ordine, al fine di recarsi precedente l’emergenza “fisicamente” presso il domicilio del collega. L'ipotesi Sotto altro e diverso aspetto, la nomina del nuovo della nomina di un nuovo amministratore non è amministratore potrebbe essere stata determinata prima inusuale, in questo frangente temporale. dell'inizio dell'emergenza (09 marzo 2020), ovvero potrebbe discendere da un dato provvedimento Assemblee solo telematiche giudiziario. I provvedimenti normativi emessi non precludono lo Quindi, a questi casi ci rivolgiamo. Proviamo allora a svolgimento delle assemblee dei condòmini, se non contestualizzarne la fattibilità. Iniziamo col dire che previa adozione delle prescrizioni di legge, e, come l'adempimento in questione assume i connotati della abbiamo già scritto, risulta, più che astrattamente, cosiddetta “urgenza”, per come qualificato dall'articolo Tra l’altro, secondo costante orientamento 1129, comma 8, del Codice civile. In effetti, la norma giurisprudenziale, il mancato adempimento di questo giuridica posteriore ha rilevato che in capo dovere rientra tra le ipotesi per cui si può richiedere all'amministratore cessato dalla carica incombe il potere- legittimamente l'adozione di un provvedimento di dovere di svolgere le “attività urgenti”. urgenza, anche a norma dell'art. 700 Codice procedura civile (Cassazione 11472/1991). 5
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi Le attività urgenti secondo le forme adeguate; effettuare le operazioni di La stessa norma sembra suggerire una risposta, riscossione dei crediti, anche fisicamente, se del caso; quando conclude l'inciso affermando che occorre scegliere l'impresa appaltatrice; chiedere i documenti e eseguire ogni attività che si renda utile per evitare le autorizzazioni; corrispondere le somme dovute, pregiudizi agli interessi comuni. L'urgenza deve essere secondo le forme imposte dalla legge; recuperare i contestualizzata al caso concreto, considerando le crediti nei confronti dei morosi, e via discorrendo). La specifiche esigenze delle parti, o meglio dei risposta sta nella domanda: non ne vale certamente la condòmini. L'urgenza, tuttavia, per come configurata pena. dalla norma, conduce a risaltare la posizione dell'amministratore cessato dalla carica e non anche Se salta il passaggio di consegne quella del subentrante, che, in effetti, rimane neutra. Cosa fare, allora, se il nuovo collega è reticente allo svolgimento del passaggio delle consegne? Ritenendosi In altri termini, l'impossibilità di effettuare il passaggio pienamente legittima la richiesta, si potrebbe combinare delle consegne si rifletterebbe nella sfera giuridica la stessa con gli effetti della mora del creditore di cui dell'amministratore sostituito, giacché lo stesso sarebbe all'articolo 1206 Codice civile. Nel qual caso, si ha mora tenuto, in ogni caso, a garantire i servizi essenziali nel caso in cui qualcuno, che ne abbia diritto, non vuole all'interno dei condòmini. accettare la prestazione originariamente prevista nel rapporto obbligatorio o compiere quanto è necessario, L’amministratore uscente e le per l'appunto, affinché il debitore possa adempiere incombenze su di lui l'obbligazione. Ma, a questo punto, si può pensare di far mantenere in capo a lui un peso notevole, anche in termini di Dall'altra parte, l'amministratore uscente potrebbe responsabilità professionale (si pensi all'attualissimo ulteriormente tutelarsi trasmettendo il carteggio problema di procedere alla sanificazione degli condominiale, appositamente scansionato, telemati- ambienti condominiali; pubblicarlo, camente - e, se del caso, riservandosi la consegna fisica del medesimo - una volta che sarà finalmente decorso il periodo che ci occupa. A questo punto,l’amministratore uscente avrà certamente posto nelle condizioni giuridiche e fattuali il suo successore di poter iniziare, non solo formalmente, il mandato conferitogli, spogliandosi delle conseguenti responsabilità contingenti. Rosario Dolce 6
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi In assemblea di condominio diritto di critica, mai di ingiuria o diffamazione Nel corso di una assemblea condominiale un proprietario pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della affermava ripetutamente come un altro avesse multa fino a 2065 euro». illegittimamente occupato il sottotetto, utilizzandolo come un bene di sua proprietà esclusiva. Queste L’iter giudiziario nei vari gradi affermazioni, peraltro in precedenza contenute in una lettera indirizzata al vicino e allo stesso stabile, si di giudizio Il giudice di primo grado, all'esito del giudizio, dichiarava il concretizzavano nell'accusa verso la controparte di avere condomino colpevole del reato di diffamazione e lo «occupato abusiva- mente un sottotetto nel condannava alla pena sopra riportata. Contro la condominio utilizzandolo come abitazione attraversouna decisione il presunto colpevole proponeva appello, ma il serie di atti illegittimi, falsi e nulli, violando le più normali giudice del riesame confermava l'esito del primo regole della giustizia». giudizio. La vicenda approdava quindi in Cassazione, a seguito di ricorso del condannato. Nell’atto la parte, La vicenda approdava al giudice penale, che si trovava a sostanzialmente, sottolineava l'assenza di decidere in merito alla presunta diffamazione del responsabilitàacausadidiverse circostanze. condomino da parte dell'autore di queste affermazioni. L'articolo 595 del Codice penale, che prevede il reato di I motivi di difesa del condannato diffamazione, afferma nei suoi primi due commi che In prima battuta l'imputato lamentava come la Corte «chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo d'appello avesse mancato di riesaminare le prove precedente, comunicando con processuali, violando il suo diritto di “difendersi”, di cui all'articolo 495 del Codice di procedura penale. In seconda battuta il ricorrente lamentava la mancata applicazione dell’attenuante di cui all'articolo 51 del Codice di procedura penale. Il primo comma prevede che «l'esercizio di un diritto o l'adempimento di un dovere imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della pubblica autorità, esclude la punibilità». A detta del ricorrente, infatti, le proprie affermazioni sarebbero state da leggere nel contesto del tentativo della difesa di un diritto (di proprietà) violato alla parte danneggiata, ragione in virtù della quale la fattispecie più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con penale non sarebbe stata applicabile. la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 1032 euro. Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto Il rigetto del ricorso determinato, la Con la sentenza Cassazione Sezione I Penale, 23 marzo 2020, numero 10505 , la Suprema Corte rigettava il ricorso. Quanto al primo motivo, gli ermellini affermavano come 7
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi ogni possibilità di difesa era stata concessa dal complesso delle acquisizioni probatorie nel all'imputato tanto in primo quanto in secondo grado e processo. Le accuse del condomino si erano, quindi, che l'analisi dell'istruttoria processuale costituiva un rivelate del tutto infondate. Non solo. Aggiunge la accertamento di fatto che era impossibile rimettere al Cassazione che, in ogni caso, le frasi dette dall'imputato giudice di legittimità. non potevano essere considerate accettabili nella dialettica, sia pure conflittuale, del condominio. La Per ottenere una pronuncia di cassazione della lesione della dignità personale e, addirittura, la precisa sentenza di appello, infatti, sarebbe stato necessario accusa di violazione di norme penali, doveva censurare una specifica condotta del giudice d'appello certamente essere considerata illegittima e oltre lo la quale avesse viziato il processo portando ad una scopo della normale critica. condanna illegittima. Allegare invece una generica omissione dell'istruttoria processuale non era, di per sé, L'imputato, quindi, nei modi e nei mezzi si era reso sufficiente per ottenere la cassazione della pronuncia. indiscutibilmente responsabile di una diffamazione a danni del comproprietario. Alla luce di queste la Quanto al secondo motivo di ricorso, la Cassazione Cassazione confermava la sentenza d'appello e chiariva che i fatti affermati dall'imputato, erano stati condannava il ricorrente al pagamento delle spese di smentiti più volte lite. Edoardo Valentino 8
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi Si può installare un cancelletto a protezione dell’appartamento se non ostacola nessuno quando non limiti il compossesso e l'utilizzo della cosa comune da parte degli altri condòmini. Lo ha stabilito il Tribunale di Ferrara con sentenza numero 59 depositata il 5 febbraio scorso che ha ribadito l'applicabilità dei princìpi di cui all'articolo 1102 del Codice civile, anche in materia di possesso su beni comuni in comproprietà. Il fatto Un condòmino ha installato un cancelletto/inferriata davanti alla propria porta di casa, senza ingombrare in alcun modo il pianerottolo/passaggio comune (salvo che, in minima parte, per la maniglia). Un altro condòmino ha presentato ricorso Installare un cancelletto/inferriata a per violazione del compossesso sul bene protezione della porta di ingresso del proprio comune pianerottolo, affermando che il appartamento – fatto che costituisce cancelletto/inferriata limitava estrinsecazione del diritto di proprietà (a il passaggio/accesso alla sua proprietà norma degli articoli 832 e 833 del Codice (da parte dei suoi clienti). Il Tribunale di civile) e costituzionalmente garantito Ferrara ha respinto il ricorso. (articolo 42 della Costituzione) – non comporta la violazione di alcuna norma, La decisione 9
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi In base all'articolo 1102 del Codice Civile cancello/inferriata, (leggero e di facile ciascun partecipante (cioè ciascun apertura), non limita diritti altrui, ma condomino) può servirsi della cosa comune, costituisce un atto lecito rientrante nelle purché non ne alteri la destinazione e non facoltà del compossessore dovendosi impedisca agli altri partecipanti di farne uso ritenere del tutto irrilevanti «le ragioni secondo il loro diritto. Quindi può apportare soggettive che abbiano spinto» il condomino a proprie spese le modificazioni necessarie a collocare il cancelletto in questione. per il migliore godimento della cosa comune. Conseguentemente l'apposizione di un Quando si limita il possesso b) il carpentiere che ha realizzato e Quello che conta – evidenzia il giudice montato il cancelletto/inferriata su ferrarese – è che «il cancello non comporti incarico della convenuta ha confermato un'apprezzabile menomazione del passaggio quanto emerge chiaramente dalla stessa esercitato dai potenziali clienti della documentazione fotografica prodotta da ricorrente». Secondo la giurisprudenza entrambe le parti e cioè che «l'inferriata infatti, anche in tema di azioni possessorie chiusa rimane all'interno della soglia della nell'ambito della proprietà comune o porta di ingresso; anche i cardini sono condominiale, trova applicazione l'articolo all'interno della soletta; la maniglia invece 1102 del Codice civile con la conseguenza che sporge leggermente»; non ogni modifica apportata da un terzo alla situazione oggettiva in cui si sostanzia il c) il cancelletto si apre in appoggio possesso costituisce spoglio o turbativa, contro il muro a sinistra e rimane fermo e essendo sempre necessario che la modifica nessun condomino ha mai denunciato un comprometta in modo giuridicamente difetto del manufatto in questione; apprezzabile l'esercizio del possesso (Cassazione 11036/2003 e Cassazione d) il cancelletto/inferriata è stato 1743/2005). realizzato a tutela della proprietà privata, ossia per sole ragioni di sicurezza della propria abitazione sulla scorta degli articoli I motivi 832 e 833 del Codice civile (che In applicazione degli questi princìpi, la consentono al proprietario di disporre in condotta tenuta dal convenuto non integra modo pieno ed esclusivo delle cose) e né spoglio né molestia nel compossesso del dell'articolo 42 della Costituzione (che tutela pianerottolo di proprietà comune il diritto di proprietà). considerato che: a) il cancelletto/inferriata non impedisce il libero passaggio degli altri condòmini né provoca alcun tipo di limitazione all'utilizzo del pianerottolo posto al piano rialzato del condominio, dal quale occorre passare per accedere ai Matteo Rezzonico piani superiori; 10
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi La canna fumaria non è una costruzione ma un accessorio di un impianto cortile non avrebbe potuto essere occupato Un condominio ha convenuto in giudizio il da costruzioni sporgenti, in violazione anche locatore di un ristorante, chiedendo la delle norme di legge in tema di distanza condanna alla rimozione della canna fumaria legale e di proprietà. installata nello spazio aereo di proprietà Questa canna fumaria, inoltre, oltre a trovarsi esclusiva sovrastante il cortile condominiale. nello spazio aereo di proprietà del condominio, distava meno di un metro dalla A sostegno della domanda, ha premesso di facciata interna dello stesso e, essere proprietario dello spazio aperto posto successivamente alla sua installazione, sul lato interno del fabbricato confinante sarebbero derivati rumori, fumi e cattivi dalla parte del cortile, dove c’era la canna odori, dalle prime ore del mattino e sino a fumaria in questione, a servizio esclusivo dei tarda notte. locali adibiti a ristorante e posta in aderenza al muro cieco perimetrale interno di proprietà comune; il posizionamento Le richieste del condominio avrebbe, infatti, costituito un peso per il Il condominio ha, quindi, ritenuto di dover condominio ed un corrispondente vantaggio esercitare l'azione di cui all'articolo 949 del esclusivamente per la convenuta, tenendo Codice civile, chiedendo l'accertamento conto che lo spazio aereo sovrastante il dell'insussistenza della servitù passiva di 11
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi mantenere la canna fumaria, nonché la terzi che si svolgano nello spazio sovrastante, rimozione della stessa; ha inoltre ritenuto solo se abbia interesse ad escluderle. che la controparte avesse violato l'articolo 840 del Codice Civile in tema di proprietà del Nel caso specifico, l'interesse del condominio ad sottosuolo e dello spazio sovrastante il suolo, impedire che la convenuta utilizzasse la avendo installato la canna fumaria all'interno colonna e/o lo spazio aereo sovrastante il della proprietà altrui. suolo di proprietà, poteva essere valutato esclusivamente nei limiti in cui la convenuta E quelle del locatore avesse posto in essere una situazione idonea a Il convenuto ha eccepito tutte le violazioni compromettere la destinazione naturale del contestategli ed il giudice ha, pertanto, cortile, che è appunto quella di fornire aria e disposto la consulenza tecnica d'ufficio che luce alle unità abitative che vi prospettano. aveva accertato che la canna fumaria fosse ben posizionata e montata a regola d'arte, La canna fumaria fuoriuscendo dalla finestra del locale ad una In primo luogo è quindi da considerare che la distanza di circa 90 cm dal balcone canna fumaria non è una costruzione ma un dell'appartamento del primo piano del semplice accessorio di un impianto; ne deriva condominio ed a circa 80 cm dal tetto di un che, oltre a non trovare applicazione la manufatto posto nella corte condominiale. disciplina sulle distanze delle costruzioni dalle vedute di cui all'articolo 907 del Codice civile (su La pronuncia dei giudici tutte, si veda la sentenza della Corte di La sentenza del Tribunale di Roma numero Cassazione Civile 10618/2016), la sua 4688/2020, chiamata a risolvere la questione, ha presenza non risulta in alcun modo sottolineato che il cortile o la corte non è compromettere la funzione della corte soltanto lo spazio esistente nell'interno di un considerando che, anche in ragione della sua fabbricato, circoscritto dalla superficie del consistenza, sporgenza e modalità suolo, ma comprende tutto lo spazio costruttiva, la canna fumaria non può sovrastante limitato ai lati dalle costruzioni ritenersi un corpo di fabbrica aggettante che si fronteggiano e delle quali può idoneo ad incorporare una parte della considerarsi un accessorio destinato a dare colonna d'aria sovrastante. aria, accesso e luce ai vani delle costruzioni stesse; pertanto, deve ritenersi che l'effettiva Inoltre non era affatto in contestazione la occupazione dello spazio sovrastante importi circostanza che la convenuta avesse una particolare utilizzazione del cortile appoggiato la canna fumaria su un muro contro la quale può opporsi il proprietario del perimetrale del condominio derivandone che il suolo, entro i limiti in cui lo spazio stesso suo utilizzo ha costituito normale esercizio del risulti utilizzabile poichè, ai sensi dell'articolo diritto di usare la cosa comune. 840 secondo comma del Codice civile, il proprietario del suolo può opporsi ad attività di Conclusioni 12
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi Le domande proposte sono state pertanto limitato a prospettare in via del tutto interamente rigettate, non risultando che generica la presenza di rumori, fumi e cattivi dall'installazione dell'accessorio siano odori, che peraltro sembravano derivare dal derivati ulteriori o diversi pregiudizi per il ristorante e non specificamente dalla canna condominio, essendosi inoltre l'attore fumaria, oggetto del giudizio. Eugenia Parisi 13
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi I mercoledì della privacy: smart working e tutela dei dati Proviamo a vedere, in maniera semplice, quelli che possono essere i principali La normativa nazionale prevede lo smart elementi che ci consentono di rendere il working o lavoro agile all'art. 21 della L. lavoro agile più efficiente possibile, 81/2017. soprattutto, meno rischioso per la nostra Strumento che, fino a prima del dramma che attività. stiamo vivendo derivato dalla pandemia da coronavirus, era utilizzato con il contagocce e La documentazione solamente da grandi realtà aziendali. Non Innanzitutto, abbiamo fatto in modo che, al certo dai professionisti e, in particolare, dagli fine di consentire al lavoratore “a distanza” di amministratori di condominio, abituati a poter adempiere agli obblighi lavorativi ricevere in sede, a gestire l'organico in contrattuali, questi abbia a disposizione tutta maniera diretta e di persona, a lavorare sui la documentazione (come file o cartelle di pc fissi o anche sui portatili, ma comunque lavoro) e anche le informazioni necessarie sempre un lavoro svolto presso il proprio (dati del condomino o del fornitore eccetera). ufficio. Insomma, i dati che l'amministratore Ora che la parola d'ordine è “restiamo a inserisce nel gestionale utilizzato per le casa”, nel giro di un mese sono state attività di studio. stravolte le nostre abitudini e anche il nostro Lavorare a “distanza” comporta che, di fatto, classico modo di lavorare. Volenti o nolenti, lo studio abbia ampliato i propri confini fino tutti stiamo testando il lavoro agile: lo smart ad arrivare dentro l'appartamento del working. 14
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi dipendente/collaboratore, con tutti i rischi essere pubblicizzato ai singoli lavoratori, oltre annessi a questa problematica. che essere sottoposto ad aggiornamento periodico. Il titolare di studio, infatti, sa bene che, il Seguire il GDPR in questa nuova tipologia di primo soggetto a dover ottemperare alla lavoro, consente di evitarci anche patemi sicurezza di quelle informazioni che si d'animo in relazione ad eventuali rischi di trovano ora nell'abitazione del suo data breach o, addirittura, di sanzioni che un collaboratore è lui stesso, anche da un punto incauto comportamento ci potrebbe di vista privacy. comportare. Quest'ultimo, deve tener presente che nella La conservazione condivisione delle cartelle e files (mediante Occorrerà predisporre sistemi di logging per il VPN o Cloud), non può direttamente corretto esercizio del servizio di posta controllare il corretto utilizzo degli stessi. I elettronica, con conservazione limitata nel sistemi di protezione (es. antivirus, firewall) tempo dei dati; sistemi di filtraggio anti-virus presenti all'interno di uno Studio, sono (o in grado di rilevare anomalie di sicurezza almeno dovrebbero essere), molto più nelle postazioni di lavoro o sui server; sistemi sofisticati rispetto a quelli presenti sui di blocco automatico della consultazione di dispositivi (tablet, laptop, smartphone) contenuti in rete inconferenti rispetto alle concessi ad un privato. competenze attribuite eccetera. Le istruzioni Va anche detto che l'amministratore Ecco che allora sorge la primaria esigenza, conforme alla normativa sul trattamento dei quando parliamo di smart working, di far sì dati personali, dovrà aggiornare il registro dei che dipendenti e collaboratori, in qualità di trattamenti, ex art 30 GDPR ed effettuare un incaricati al trattamento, abbiano precise esame dei rischi e, se dal caso, anche una istruzioni impartite dal titolare. valutazione dell'impatto dei trattamenti, ex art. 35 del GDPR). Queste istruzioni, al fine di renderci conformi al principio dell'accountability previsto dal Occorrerà implementare processi che siano GDPR, devono essere fornite per iscritto, in rispettosi dei principi cardini di cyber quanto l'amministratore dovrà dimostrare di security, considerando la mole di trattamenti averle in effetti comunicate e verranno quali le lavorazioni di informazioni, elencate all'interno delle “policy” che, in trasmissioni, archiviazioni, registrazioni, questo caso, sono dei disciplinari interni, che consultazioni, eccetera, che verranno devono chiarire come vanno utilizzati gli effettuati da remoto in un pc che usa una strumenti elettronici messi a disposizione e le rete domestica. regole da rispettare in merito all'uso della posta elettronica e di internet. I dati personali, quindi, compresi quelli appartenenti a particolari categorie, Il manuale in questione va redatto in modo potrebbero subire furti, perdite accidentali, chiaro e senza formule generiche, e deve accessi abusivi, diffusioni dolose o colpose. 15
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi prescritto dall'art. 32 e dall'art. 29 GDPR Concludendo, possiamo sostenere che se si ovvero: «il titolare del trattamento ed il vuole svolgere l'attività in modalità di lavoro responsabile del trattamento fanno si che agile, anche in questo periodo di emergenza, chiunque agisca sotto la loro autorità e abbia si deve poter dimostrare di aver effettuato, accesso a dati personali non tratti tali dati se tra le misure adeguate di sicurezza, quanto non è istruito in tal senso dal titolare del esterni (es. usb); non salvare sul proprio trattamento». device i file aziendali. Responsabilizzazione In caso di possibile perdita dei dati (smarrimento, furto del device) il lavoratore Responsabilizzare il personale è, quindi, dovrà avvisare il titolare di studio, che elemento obbligato per garantirsi e garantire notificherà la violazione all'autorità di gli interessati. controllo entro 72 ore ai sensi dell'art. 33 Alcuni consigli da implementare nella GDPR. formazione sono: sensibilizzare il collaboratore a implementare il lock screen In conclusione, smart working sì ma con le del device nel caso di allontanamento; dovute cautele. immettere la password alfanumerica del device e dell'account; non permettere ad altri utenti di utilizzare il proprio account; Carlo Pikler aggiornare il software antivirus aziendale, se possibile da fornire anche ai lavoratori; non utilizzare supporti 16
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi Il portinaio resta in servizio nel condominio, possibili Cig e ferie La Il baluardo della portineria resiste in soluzione telelavoro risulta poco condominio. I custodi vanno regolarmente al compatibile nelle situazioni normali, anche se lavoro, anche perché, come previsto dal Dl il portiere può controllare sino a sei ingressi 18/2020, l’attività di datore di lavoro di con videocamera direttamente dalla portieri di condominio rientra tra quelle che guardiola. non sono sospese. Questo anche se alcuni, come loro diritto, hanno fatto ricorso a ferie La sicurezza e permessi retribuiti (60 ore all’anno per i Il luogo di lavoro tuttavia, non trattandosi di portieri); una scelta, del resto incentivata un’attività produttiva, specificano a dalla stessa Confedilizia. Confedilizia, non è soggetto, in linea di 17
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi massima, alle regole indicate nel protocollo Per i lavoratori è riconosciuta la sottoscritto da Governo e sindacati il 14 contribuzione figurativa e i relativi oneri marzo scorso: vige invece la regola generale accessori. Quando il condominio ha più di del rispetto dell’allegato 1 al Dpcm dell’8 cinque dipendenti occorre un accordo, anche Marzo : distanza di sicurezza, uso della in via telematica, con le organizzazioni mascherina se si vuol evitare ogni rischio di sindacali. La scelta della Cig può essere presa contaminazione dei condòmini e, specifica dall’amministratore, che del resto in questo sempre la Confederazione italiana della momento non può neppure convocare proprietà edilizia, «solo se si sospetta di l’assemblea. essere malati o se si presta assistenza ai malati», pulizia attenta con detersivi La gratifica igienizzanti del luogo di lavoro e delle parti In ogni caso ai portieri che hanno lavorato nel comuni. mese di marzo spetta una gratifica esentasse di 100 euro; ulteriori permessi anche non Il contatto con i condòmini, quindi, dovrebbe retribuiti potrebbero essere comunque ridursi al minimo indispensabile, concessi dal condominio. possibilmente attraverso il vetro della guardiola. «Certo il condominio che ha il Cassa Portieri portiere che fa le pulizie è importante, anche Infine va ricordato che Cassa Portieri, ente come riferimento per le persone, come bilaterale del comparto costituita da presidio sociale» dicono a Confedilizia Confedilizia e Filcams-Cgil/Fisascat- «Inoltre va detto che ci sono alcuni sindaci Cisl/Uiltucs, sta attivando una misura che si che stanno predisponendo ordinanze che aggiunge alle prestazioni tradizionali: gli prevedono la sanificazione dei condomìni. iscritti avranno diritto, in caso di ricovero per Perciò abbiamo chiesto che anche il coronavirus presso strutture pubbliche, a condominio sia destinatario della possibilità un’indennità di 40 euro per ogni notte di di detrarre il 50% della spesa sino al limite di ricovero per un periodo fino a 50 giorni 20mila euro». all’anno. In caso di isolamento domiciliare, a seguito di positività al virus, avranno Cassa integrazione diritto a un'indennità sempre di 40 euro al Per quanto riguarda invece la cassa giorno fino a 14 giorni all'anno. integrazione, l’articolo 22 del decreto legge Cura Italia, che riguarda anche i condomìni in quanto datori di lavoro privato, chiarisce che si possono riconoscere, in conseguenza Saverio Fossati dell’emergenza epidemiologica, trattamenti di Cig in deroga, per la durata della sospensione del rapporto di lavoro e comunque per non oltre nove settimane. 18
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi Condensa in casa per colpa della mancata manutenzione della facciata. Chi paga? La “condensa” è un fenomeno naturale condensazione superficiale può comportare abbastanza diffuso negli edifici condominiali, la formazione di macchie e muffe di varia soprattutto in quelli di nuova costruzione, natura all'interno dei locali privati, con tant'è che si registrano spesso danni causati visibili inestetismi, mentre quella dal deposito dell'acqua di condensa su interstiziale si forma all'interno di parti pareti, soffitti e arredi dei locali in proprietà strutturali verticali e orizzontali dell'edificio, esclusiva. causando il deterioramento dei materiali costruttivi, con conseguente riduzione In generale, i problemi di condensa dell'isolamento termico. dipendono dalla differenza di temperatura tra spazi interni e superfici verticali esterne, Ragion per cui è necessario capire dapprima sebbene le cause e le conseguenze del di che tipo di condensa si tratti, stabilendo fenomeno possono essere molteplici. Basti se la causa è naturale o strutturale, per pensare che sotto il profilo tecnico esistono decidere in merito ai rimedi ed alle eventuali numerose differenze, in termini di cause ed azioni da intraprendere in ordine al effetti derivati dalla condensa e dall'umidità risarcimento dei danni. prodotta dalla condensazione dell'acqua. Ciò, nonostante molti condòmini siano I due tipi di «condensa» portati a pensare di dover agire comunque In quest'ottica, per esempio, si distingue tra contro il condominio, per ottenere il condensazione superficiale e condensazione risarcimento dei danni da condensazione, sul interstiziale. Nello specifico, la presupposto che il condominio sia sempre responsabile per custodia, ai sensi dell'articolo 2051 del codice civile. Nella pratica, però, non è detto che l'azione produca l'esito sperato, anche perché non è scontato che il condominio venga sempre e comunque ritenuto responsabile del fenomeno condensativo nei confronti dei condòmini danneggiati. Se la colpa è del costruttore In realtà la responsabilità potrebbe ricadere sul costruttore, per i vizi costruttivi sussistenti nell'edificio fin da prima che 19
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi cominciasse il rapporto di custodia. È condominio, poiché il fenomeno della possibile, infatti, che la condensa dipenda da condensazione rappresenta un fatto tecniche costruttive errate o da naturale e di conseguenza i danni derivati un'insufficiente attenzione ai particolari non sono possono essere evitati con costruttivi, tipo l'errata realizzazione di una l'ordinaria manutenzione (Corte di camera d'aria, la scarsa coibentazione delle Cassazione - sentenza n. 15615 del 22 strutture dell'edificio, o ancora l'utilizzo giugno 2017). improprio di materiali strutturali eterogeni. L’azione contro il costruttore Vale a dire, vizi o anomalie imputabili al Di conseguenza la risoluzione delle varie costruttore, che non possono essere problematiche legate alla condensa e alla eliminati con un'ordinaria manutenzione relativa umidità, che siano state causate da condominiale e che non possono giustificare vizi di costruzione dell'edificio, graveranno un'autonoma responsabilità per custodia in soltanto sul condomino danneggiato, capo al condominio. inducendolo a valutare se agire contro il costruttore, entro i termini di prescrizione, In giudizio con azione di risarcimento in forma È chiaro che in giudizio molto dipende dai specifica, per responsabilità extra- consulenti tecnici chiamati a stabilire cause e contrattuale. In quest'ottica il costruttore, ai responsabilità del fenomeno di sensi dell'articolo 1669 del codice civile, sarà condensazione, con tutte le difficoltà chiamato a rispondere dei “gravi difetti” annesse e connesse all'esame delle dell'edificio, per un periodo di “dieci anni dal condizioni strutturali dell'edificio e alle compimento” dello stesso edificio, purché indagini per rintracciare i tecnici responsabili l'azione venga esperita dal danneggiato del progetto costruttivo. entro “un anno dalla denunzia” del vizio. Non è mai colpa della facciata In Nella pratica il difetto dell'opera è grave ogni modo una cosa è certa; in quando pregiudica il normale godimento condominio è da escludere la sussistenza di dell'immobile, anche se non compromette la un nesso causale tra la cattiva o mancata stabilità totale o parziale dell'edificio (per manutenzione della facciata condominiale e tutte Corte di Cassazione, ordinanza n. 1423 la condensa, che rappresenta una causa del 18/01/2019). endogena dell'edificio. In altri termini la condensazione non può dipendere dalla Pertanto, una ridotta utilizzazione cattiva manutenzione della facciata esterna, dell'immobile causata da difetti costruttivi che se pure fosse ben tenuta non potrebbe non eliminabili con una ordinaria escludere i danni da condensa all'interno manutenzione condominiale, come possono delle unità immobiliari. essere, ad esempio, l'insufficiente coibentazione termica o la mancata Ne consegue che i danni cagionati dalla impermeabilizzazione, in un edificio che non condensa negli immobili di proprietà sta crollando, possono rientrare in quella esclusiva restano a carico del singolo previsione normativa. condomino, non potendo essere risarciti dal 20
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi In ogni caso deve trattarsi di un vizio in n. 9119 del 12.04.2012). E poi è ovvio che grado di pregiudicare in modo grave la non può trattarsi, assolutamente, di danni funzione a cui assolve l'immobile, in modo connessi ad un'insufficiente areazione del tale da limitarne notevolmente il godimento locale di proprietà esclusiva ascrivibile alla (Corte di Cassazione, sez. II civile, sentenza cattiva abitudine del condomino. Accertare il difetto Infine, per completezza di ragionamento, va Piuttosto, per accertare con esattezza il aggiunto che l'amministratore non può difetto costruttivo, sarebbe conveniente assumere singoli mandati da parte dei dapprima far periziare l'immobile, attraverso condòmini danneggiati, per richiedere al un procedimento di Accertamento Tecnico costruttore il risarcimento dei danni subiti Preventivo (ATP) in Tribunale, e poi agire per all'interno delle unità immobiliari di responsabilità extracontrattuale nei proprietà esclusiva. confronti del costruttore, anche perché il termine di un anno, di cui alla norma, decorrerebbe dal momento del rilascio Michele Orefice dell'ATP, a meno che non risulti che il danneggiato conoscesse i vizi da tempo. 21
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi Le aspettative dei condomini in tempi di coronavirus Il punto di vista con cui si è esaminato il potranno essere risolte e sviluppate, ma solo condominio, in quest'ultimo periodo, è stato quelle degne di nota. quello dell'amministratore, quale profes- sionista con partita iva, ma si potrebbe Le spese straordinarie del “tempo” essere anche distorta la realtà, non Tra le segnalazioni principali rese dai valorizzandone il relativo mandato. condòmini al proprio amministratore, in Vogliamo, pertanto, focalizzare il punto di questo preciso momento storico, c’è quella di vista dell'amministrato, cioè del singolo procedere alla selezione di una impresa condòmino. abilitata allo svolgimento dei servizi di sanificazione all'interno degli edifici Cosa aspettarsi in questo periodo dal proprio condominiali, previa utilizzazione di prodotti amministratore? E, quali adempimenti il convenzionali. professionista sarebbe tenuto a svolgere, impiegando la diligenza del buon padre di Queste imprese andranno selezionate tra famiglia? Proviamo ad esaminare alcune quelle iscritte nel registro delle ditte di cui al delle questioni più salienti. testo unico approvato con Regio decreto 20 settembre 1934, numero 2011, e successive Il lavoro “agile” modificazioni, o nell'albo provinciale delle La mancata presenza del professionista in imprese artigiane di cui alla legge 25 gennaio condominio non è obbligatoria; non lo era già 1994, numero 82 (Gazzetta ufficiale 27 del 3 prima della pubblicazione del primo Dpcm, febbraio 1994). figuriamoci adesso, nel momento in cui sono sorte delle difficoltà concrete nel valutare se La pubblicazione di un piano di e in che modo l'amministratore sia in grado riparto di svolgere la propria attività. La conclusione Lo svolgimento di qualsiasi attività di natura che se ne è ricavata è quella per cui, essendo, “straordinaria”, a maggior ragione,comporta per l'appunto, un professionista, di cui alla anche l'approntamento delle spese per legge 4/2013, gli sia consentito il lavoro agile potervi provvedere e, quindi, la presso il suo studio. pubblicazione di un piano di riparto, da potere comunicare, se del caso, a mezzo La reperibilità mail, ovvero da poter spedire tramite il Quindi, dal punto di vista, del condòmino lo ricorso dei servizi postali. stesso potrà pretendere dall'amministratore una sorta di relativa reperibilità. Resta inteso Il recupero dei crediti che l'amministratore gestisce le parti comuni, per cui non tutte le lamentele del momento 22
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi Logico corollario dell'attività sarà poi quella amministrati (pure secondo le forme previste di procedere alla riscossione delle somme dal Dpcm 17 marzo 2020). dovute. L'amministratore, in questo caso, dovrà ingegnarsi e suggerire forme adeguate, Sanificazione “certificata” e il Ras per consentire ai condòmini il pagamento Infine, altra legittima aspettativa dei delle proprie quote. Senza una rimessa condòmini sarà quella di chiedere conto dello economica lo stesso, infatti, non potrà svolgimento della sanificazione. affrontare alcuna spesa. Sotto questo L'amministratore, ad intervento avvenuto, aspetto, il miglior metodo per provvedere al dovrebbe provvedere ad annotare lo pagamento delle quote condominiali risulta, svolgimento dell'attività sul Registro anagrafe chiaramente, quello telematico, ricorrendo sicurezza (Ras), descrivendo le modalità di agli strumenti dell'home banking (bonifico esecuzione, il prodotto utilizzato e allegando bancario o mav). la certificazione/dichiarazione da parte di ditte/professionisti e la relativa scheda In questo modo, non si corrono rischi di sorta tecnica del prodotto utilizzato. La e la cassa condominiale ne beneficerà. Nel certificazione dell'attività potrà essere caso in cui, tuttavia, non sarà possibile apposta in bacheca. provvedere, per il tipo di utenza o chissà per quale altra causa, tramite questi strumenti, l'esigenza di recuperare il credito e la Rosario Dolce necessità di affrontare delle spese, in quanto ritenute urgenti, dovrà comportare la scelta di soluzioni operative e pratiche diverse. Ad esempio, in date circostanze, l'amministratore potrebbe esternalizzare questa attività avvalendosi dei servizi postali (privati), a cui demandare l'attività di ritirare la corrispondenza “chiusa” dai propri 23
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi Coronavirus: la sanificazione in condominio, definizione e obblighi indispensabile ai fini delle successive fasi di sanificazione e disinfezione. La sanificazione È un intervento mirato ad eliminare alla base qualsiasi batterio ed agente contaminante che con le comuni pulizie non si riesce a rimuovere. La sanificazione si attua - avvalendosi di prodotti chimici detergenti - per riportare il carico microbico entro Pulizia, sanificazione, disinfezione: si è standard di igiene accettabili ed ottimali che comunemente portati a definire i termini in dipendono dalla destinazione d'uso degli modo confuso e ad utilizzarli indistintamente ambienti interessati. La sanificazione come sinonimi, in particolare si ha la deve comunque essere preceduta dalla tendenza a definire come pulizia anche stadi pulizia. di igiene più avanzati. La disinfezione La pulizia Consiste nell'applicazione di agenti È l’insieme di operazioni che occorre disinfettanti, quasi sempre di natura chimica praticare per rimuovere lo “sporco visibile” di o fisica (calore), che sono in grado di ridurre, qualsiasi natura (polvere, grasso, liquidi, tramite la distruzione o l'inattivazione, il materiale organico…) da qualsiasi tipo di carico microbiologico presente su oggetti e ambiente, superficie, macchinario. La pulizia superfici da trattare. La disinfezione deve si ottiene con la rimozione manuale o essere preceduta dalla pulizia per evitare che meccanica dello sporco anche – residui di sporco possano comprometterne eventualmente – con acqua e/o sostanze l'efficacia. La disinfezione consente di detergenti. La pulizia è un'operazione distruggere i microrganismi patogeni. preliminare e si perfeziona ed è 24
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi La bonifica Per completezza di informazioni inseriamo la ambiente, un'apparecchiatura, un impianto, di qualsiasi traccia di materiale contenuto o definizione di bonifica che è una procedura di pulizia e disinfezione mirata a privare un trattato precedentemente all'interno dello stesso. L'operazione garantisce l'abbat- timento della cosiddetta contaminazione incrociata, ovvero il passaggio diretto o assemblea. In questo caso l'attività di indiretto di microbi patogeni da una sanificazione, quando ne ricorrono i superficie contaminata ad un’altra. presupposti, è un atto di amministrazione ordinario/urgente/conservativo e rientra Sanificazione nei condomini nelle competenze dell'amministratore La prassi quotidiana riferisce che nei secondo l’articolo 1130 punto 2 e 4) Codice condominii quando si compie una civile. sanificazione la stessa è corredata anche da un'attività di disinfezione questo perché i La responsabilità di custodia prodotti utilizzati sono anche agenti Si ricorda inoltre che l'articolo 2051 Codice disinfettanti, però sul punto per verificare civile stabilisce la responsabilità di chi ha il quando detto si invita a leggere la specifica “potere di controllo” (amministratore) il delle schede tecniche dei prodotti utilizzati quale deve evitare la potenzialità lesiva che la dalle società specializzate. Per consuetudine cosa in sua custodia (beni/parti comuni) queste attività vengono associate alla generi danno a terzi e/o altro soggetto cosiddetta “impresa di pulizia” ma (tra cui gli altri condomini). Pertanto la preliminarmente occorre ribadire che non responsabilità di custodia risulta più evidente tutte le “impresa di pulizie” hanno le e necessaria se esiste lo stato di contagio è competenze ed i titoli per svolgere l'attività accertato. Il tutto con lo scopo finale di di sanificazione. ridurre il più possibile il rischio. L’amministratore può agire Le ditte specializzate senza La sanificazione/disinfezione è quindi autorizzazione assembleare un'attività che può essere compiuta solo ed Quello che a noi qui interessa è l'attività di esclusivamente da imprese specializzate. Per sanificazione/disinfenzione che è disciplinata imprese specializzate si intende imprese che dalla legge 82 /1994 che disciplina tutte le hanno una specifica competenza e che hanno attività relative alla pulizia, la sanificazione notificato mediante Scia l’attività alla degli spazi condominiali e l'eventuale rispettiva Camera di commercio; infatti sono derattizzazione e attribuisce la responsabilità imprese che hanno personale qualificato e all'amministratore condominiale. Ritengo che formato all'utilizzo di prodotti specifici. l'amministratore abbia il potere di L’attività deve rispettare dei precisi protocolli intervenire, a fronte di particolari urgenze, normativi di riferimento (articolo 1 legge anche senza la preventiva approvazione 82/1994). (Cassazione numero 24654 del 3 dicembre 2010) dando informativa nella prima utile 25
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi I compiti dell’amministratore adeguata informazione e formazione Quindi non tutte le imprese di pulizie hanno professionale ed infine deve richiedere e la competenza di svolgere/eseguire verificare che vengano rispettati la sanificazione/disinfenzione. tutti ifare l'amministrat Cosa deve la Camera di commercio (verifica dei protocolli di riferimento. requisiti articolo 2 legge 82/94), deve Sul punto l'amministratore ha responsabilità richiedere la specifica dei prodotti che in eligendo (nella scelta dell'impresa), che vengono utilizzati (prodotti deve essere idonea. L'art. 6) legge 82/94 certificati),verificare che il personale prevede che «i contratti stipulati con imprese dell'impresa specializzata ed incaricata di di pulizia non iscritte o cancellate dal registro svolgere la sanificazione abbia ricevuto delle ditte o dall'albo provinciale delle imprese artigiane, o la cui iscrizione sia stata sospesa, sono nulli». b. ha disposto ed ordinato la sanificazione delle parti comuni in Quando deve essere eseguita la presenza di contagio; sanificazione/disinfezione La sanificazione deve essere eseguita ogni c. ha disposto che venga data qualvolta viene ordinata dalla pubblica comunicazione alle autorità circa la autorità (esempio il Sindaco del comune), in presenza di contagio e/o di possibile questo è un atto dovuto e deve essere contagio eseguita pena l'applicazione di sanzioni anche penali che nel nostro caso fanno Se non c’è obbligo di riferimento all'amministratore di condo- sanificazione minio. In assenza di un provvedimento che ordina la sanificazione si possono verificare varie Le verifiche da compiere al ipotesi: tempo del coronavirus a) in presenza di contagio da In un mondo ideale ed in presenza di Covid-19 la scelta di sanificare, a mio un'infezione in ambito condominiale personale avviso, è l'amministratore si troverebbe a cooperare un atto dovuto e va eseguita in tutte le parti con le autorità (Sindaco e Ats) circa le attività comuni del fabbricato (si possono prendere da compiere, mentre nel mondo attuale,con ad esempio gli ambienti pubblici); sul punto a una pandemia mondiale ed in presenza di mio avviso è necessario contattare le autorità un'emergenza sanitaria , l'amministratore si (Sindaco, Ats e Prefetto) e comunicare la trova da solo ad operare. Quindi ci si chiede presenza del contagio per ricevere come deve comportarsi. L'amministratore disposizione da adottarsi al caso, deve verificare (consultando il sito internet) l'amministratore avrà l’accortezza di se il Sindaco/autorità del Comune dove si conservare la prova delle comunicazioni trova il proprio condominio: effettuate; a. ha disposto ed ordinato la b) in assenza di contagio la scelta di sanificazione delle parti comuni in sanificare le parti comuni può risultare condominio anche in assenza di contagio; discutibile e quindi occorre valutarne 26
Associazione Liberi Amministratori Condominiali Sede territoriale Di Brindisi l'opportunità. Sul punto si deve nulla viene ufficialmente comunicato sottolineare che si tratta di una questione all'amministratore, anche in questo caso la che riguarda la salute pubblica e delle scelta di sanificare è una scelta/decisione persone che vivono in condominio e di opportunità come indicato (in questo quindi l'opportunità è rimessa alla caso visto l'emergenza sanitaria a mio valutazione dell'amministratore che dovrà avviso è consigliabile la sanificazione). agire con il buon senso e con coscienza; Sul punto anche in questo caso a mio qualora non venga valutata l'opportunità di avviso è necessario contattare le autorità effettuare la sanificazione, a mio avviso, (Sindaco Ats e Prefetto) e comunicare la l'attività di pulizia dovrà essere incrementata; presenza del possibile contagio per ricevere disposizioni da adottarsi, l'amministratore c) ipotesi di possibile contagio deve conservare la prova delle (esempio un condomino viene trasporto in comunicazioni effettuate; ambulanza fuori dal condominio) ma non c'è certezza alcuna del contagio perché il condominio come luogo di lavoro : in condomini indicando l'impresa scelta, il costo questo caso l'amministratore dovrà dell'intervento (possibilmente facendo assicurare la pulizia giornaliera e la emergere il prezzo medio applicato nel sanificazione periodica dei locali, degli territorio) e tutto quanto necessario ed utile ambienti e delle postazioni di lavoro, il tutto in relazione all'intervento (data ed ora in conformità al protocollo del governo del dell'intervento, eventuale uso di sostanze 14 marzo 2020 e dalla circolare del potenzialmente tossiche per cui è con- ministero della Salute numero 3190 del 3 sigliabile evitare o limitare l'accesso ai locali febbraio 2020 trattati). e numero 5443 del 22 febbraio 2020 che oltre a chiarire la responsabilità del datore di Successivamente all'intervento dovrà farsi lavoro (amministratore) nell'adozione delle rilasciare dall'impresa il rapporto del- misure di contrasto alla diffusione del virus l'intervento, il protocollo applicato e la per la tutela dei lavoratori, ha invitato tutti specifica dei prodotti utilizzati ed anche ad adottare le comuni misure preventive. questi dati poi dovranno essere comunicati ai condomini. Prima dell'intervento, a mio Dove effettuare la sanificazione avviso, è utile un sopralluogo per pianificare Preciso che nel valutare l'opportunità della l'allestimento del cantiere. sanificazione/disinfezione, occorre distin- guere i vani aperti da quelli chiusi perché in Segnalo che l'attività di sanifica- questi ultimi la sanificazione ha molto senso zione/disinfezione risulta molto più efficace perché la presenza dell'agente patogeno è se effettuata nell'ambito di una program- perdurante e potenzialmente elevata. mazione in relazione all'attività di pulizie e sanificazione/disinfezione delle parti comuni. Gli atti da compiere Ogni qualvolta si decida di procedere con la Fino a quando perdurerà l'emergenza sanificazione/disinfezione, a mio avviso, sanitaria, l'amministratore dovrà valutare e l'amministrare deve fare un'informativa ai programmare con specifiche cadenze le 27
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