ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI DEL CONSORZIO VINO CHIANTI

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ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI DEL CONSORZIO VINO CHIANTI
Giugno/Luglio 2018
                                                                                                      05

 ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI DEL CONSORZIO VINO CHIANTI
                                   FIRENZE 22 GIUGNO 2018
                                    promozionali per acquisire               necessita di continui inve-
                                    nuovi mercati. Non sono state            stimenti per il miglioramen-
                                    tralasciate osservazioni sul si-         to della qualità. Un ruolo
                                    stema dei controlli in campo e           importante è svolto dal
                                    critiche sui pesanti ritardi che         mondo della cooperazione;
                                    si registrano a livello ministe-      - distribuzione: poco meno
                                    riale per l’uscita dei bandi per         del 70% del prodotto
                                    l’OCM Promozione che rende-              Chianti viene esportato,
                                    ranno impossibile program-               anche se spesso a prezzi
                                    mare attività a sostegno della           bassi, che a cascata si ri-
                                    Denominazione nel periodo                versano in modo negativo
                                    autunnale. Sono state altresì            sulla fase della produzione.
                                    tracciate le linee future che il         Nonostante che solo una
                                    Consorzio ed i Soci dovranno             quindicina di aziende, di-
Presieduta dal Presidente           affrontare che di seguito sin-           stribuiscano il 50% del Vino
Giovanni Busi si è tenuta in Fi-    tetizziamo:                              Chianti, non si riesce a fare
renze in data 22 giugno 2018        - completamento             rifaci-      sistema, ed ognuna tende
l’Assemblea Generale Ordina-            mento totale dei vigne-              ad acquisire nuove fette di
ria dei Soci del Consorzio Vino         ti: incentivazione, grazie           mercato, basandosi quasi
Chianti per esaminare l’attivi-         all’aumento del contributo           esclusivamente su offerte
tà consortile svolta nel 2017,          O.C.M. ristrutturazione vi-          al ribasso;
gli andamenti delle produzioni          gneti, accompagnato pos-          - miglioramento immagine
e delle vendite e dei prezzi di         sibilmente dai prodotti fi-          del Chianti: si conferma
mercato del vino chianti, non-          nanziari;                            come il prodotto che ha
ché i possibili scenari futuri      - miglioramento qualità del              fatto conoscere il vino ita-
che possono interessare la              prodotto: per buona par-             liano nel mondo, anche se
Denominazione.                          te, il prodotto che si origina       continua a soffrire per una
Il Presidente Busi nel suo in-          dai vecchi vigneti, presenta         vecchia immagine di pro-
tervento introduttivo ha deli-          una qualità non corrispon-           dotto a basso costo, rispet-
neato i principali aspetti della        dente a quella richiesta dal         to agli altri concorrenti ita-
Denominazione in riferimento            mercato e determina prez-            liani e francesi;
a quelle che sono le caratte-           zi minimi di mercato, che         - ricerca di nuove tipologie
ristiche produttive dei vigne-          trascinano verso il basso            di prodotto: in questo ini-
ti chianti, a quelle che sono           anche le produzioni di qua-          zio 2018, si è dato avvio ad
le peculiarità del mercato del          lità medio-alta;                     una prericerca di mercato,
vino chianti caratterizzato         - aumento            dimensione          incaricando l’Agenzia NO-
purtroppo da una troppo fre-            aziendale: i dati del “vi-           MISMA, per verificare se
quente oscillazione dei prezzi          gneto Chianti” dimostrano,           da parte dei consumatori
dello sfuso che, quando scen-           in maniera inequivocabile,           ci sia interesse verso altre
dono oltre una certa soglia             una situazione preoccu-              tipologie di prodotti sotto
mettono in gravissime difficol-         pante, con una unica so-             l’“ombrello” della Denomi-
tà le aziende vitivinicole, fino        luzione, pena la perdita di          nazione Chianti. I risultati
alle difficoltà derivanti da un         queste realtà nel giro di po-        saranno sottoposti al Con-
mercato sempre più indirizza-           chi anni, che va nella dire-         siglio e ai Soci, per tutte le
to verso la grande distribuzio-         zione      dell’aggregazione         valutazione del caso.
ne organizzata ove il fattore           con adesione a strutture          Hanno fatto seguito interventi
prezzo costituisce un impor-            collettive, che permettano        dei Soci presenti rimarcando al-
tante elemento di riferimento,          loro di fare massa, ed avere      cune criticità con l’Organismo di
nonché quali potrebbero es-             più peso nella gestione dell’     Controllo TCA srl ed il ruolo che
sere i paesi U.E. ed extra U.E.         offerta;                          deve avere il Consorzio nella re-
su cui concentrare le iniziative    - settore       trasformazione:       golamentazione dell’offerta.
L’INFORMATORE DEL CHIANTI                                                                            Giugno/Luglio 2018

                                    INSEDIAMENTO DEL NUOVO MINISTRO GIAN MARCO CENTINAIO:
                                    TRA LE PRIORITÀ, LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE E REDDITO DE-
                                    GLI AGRICOLTORI
                                    Il neo Ministro Gian Marco Centinaio si è insediato al Palazzo dell’Agri-
                                    coltura, sede del Mipaaf, nella giornata del 4 giugno. Lo ha reso noto il
                                    Ministero in una nota, sottolineando che Centinaio ha incontrato i Capi
                                    Dipartimento e i vertici degli organismi di controllo collegati al Mipaaf
                                    (Ispettorato repressione frodi - ICQRF, Carabinieri del Comando unità
                                    tutela forestale ambientale e agroalimentare e del Nuclei Antifrodi - NAC
                                    e Capitanerie di Porto - Guardia Costiera). “Il primo impegno è la difesa
                                    del Made in Italy agroalimentare - afferma il Ministro Centinaio - contro le
                                    contraffazioni e l’italian sounding. Faremo sentire la nostra voce e lavo-
                                    reremo in sinergia con le associazioni di categoria, difendendo il lavoro
      e il reddito dei nostri agricoltori, allevatori e di quanti ogni giorno si impegnano per portare in alto il
      nome dell’Italia in questo comparto”
      Per quello che riguarda l’Agricoltura, il Governo ha scelto solo due sottosegretari: si tratta di Franco
      Manzato, consigliere regionale del Veneto e già assessore regionale all’Agricoltura e Alessandra Pe-
      sce, già dirigente e capo della segreteria tecnica del ministero delle Politiche Agricole.

                  ENTRA IN VIGORE IL NUOVO REGOLAMENTO SU PRODUZIONE
                   BIOLOGICA ED ETICHETTATURA DEI PRODOTTI BIOLOGICI
    Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea -                norme aggiuntive dettagliate di produzione, spe-
    GUUE- n. (L150), è stato pubblicato il Regolamen-             cifiche per il vino biologico, partendo dall’assun-
    to (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del                 to che quest’ultimo dovrebbe essere interamente
    Consiglio, del 30 maggio 2018, relativo alla pro-             prodotto a partire da materie prime biologiche,
2   duzione biologica e all’etichettatura dei prodotti
    biologici che abroga il precedente Regolamento
                                                                  con la sola aggiunta di taluni prodotti e sostan-
                                                                  ze autorizzati a norma del Regolamento stesso.
    (CE) n. 834/2007 del Consiglio. Pur entrando in               Pertanto, l’uso di talune pratiche, processi e
    vigore a tre giorni dalla pubblicazione, le nuo-              trattamenti enologici nella produzione di vino
    ve norme si applicheranno a decorrere dal 1°                  biologico viene vietato, mentre altre pratiche,
    gennaio 2021. Per quanto riguarda le produzio-                processi e trattamenti sono consentiti a condi-
    ni vinicole, nel provvedimento vengono stabilite              zioni ben definite.
            Per gli interessati si riporta di seguito il link per scaricare il testo del Regolamento comunitario.
        https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2018.150.01.0001.01.ITA&toc=OJ:L:2018:150:TOC

                                                                                                                    (Mosca)

        AUTORIZZAZIONI AI NUOVI IMPIANTI: RICHIESTE PER 63.500 ETTARI VITATI,
                             6.522 QUELLI DISPONIBILI
       Ammontano a 63.500 ettari le richieste di autorizzazioni per nuovi impianti viticoli arrivate dagli
       imprenditori del vino al Ministero delle Politiche Agricole. Il minimo storico, dopo i 77.000 del
       2016 ed i 163.000 del 2017, ma comunque sempre dieci volte superiore ai 6.522 ettari disponibili
       (pari all’1% della superfice vitata nazionale, limite imposto dal sistema autorizzativo entrato in
       vigore nel 2016). Da Puglia e Sicilia, in particolare, c’è stato un “boom” di richieste. Un sistema,
       quello delle autorizzazioni, certamente passibile di migliorie, in cui il ruolo delle Regioni assume
       un peso significativo, vista la possibilità ad esse concessa di porre limiti più stringenti e di indivi-
       duare le aree viticole più vocate.
Giugno/Luglio 2018                                                               L’INFORMATORE DEL CHIANTI

   REGOLAMENTO 1308/2013 - OCM RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VIGNETI
                            CAMPAGNA 2018/2019
        DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE TOSCANA N. 644 DELL’11 GIUGNO 2018 IN
        MATERIA DI SUBENTRO NELLA PRATICA DA PARTE DI UN NUOVO BENEFICIARIO
  Con Delibera di Giunta n. 644          della ristrutturazione e riconver-    comma 2, articolo 2 del rego-
  dell’11 giugno 2018, in corso di       sione dei vigneti per la campa-       lamento (UE) n. 1306/2013 di
  pubblicazione sul BURT della           gna 2018/2019”, sostituendo il        seguito elencati:
  Regione Toscana, si è andati a         punto 15.1 con il seguente:           a) decesso del beneficiario;
  modificare la precedente Delibe-       “il subentro del beneficiario         b) incapacità professionale
  ra di Giunta n. 543 del 21 maggio      è consentito esclusivamen-            dilunga durata del beneficia-
  2018 avente per oggetto “Re-           te successivamente alla ap-           rio; c) una calamità naturale
  golamento (UE) n. 1308/2013            provazione della graduatoria          grave che colpisce seriamente
  - OCM del settore vinicolo. At-        dei beneficiari ammissibili           l’azienda; d) una fitopatia che
  tivazione delle misure della pro-      da parte di ARTEA, in caso di         colpisce la totalità o una parte
  mozione del vino sui mercati dei       successione per eredità, con-         delle colture del beneficiario;
  paesi terzi e della ristrutturazio-    ferimento di azienda, fusione,        e) esproprio della totalità o di
  ne e riconversione dei vigneti in-     divisione societaria, trasfor-        una parte consistente dell’a-
  serite nel Programma nazionale         mazione societaria, incorpo-          zienda se tale esproprio non
  di sostegno per la campagna            razione societaria, nonchè nei        poteva essere previsto alla
  2018/2019. Adozione delle di-          casi di forza maggiore e cir-         data di presentazione della
  sposizioni attuative della misura      costanze eccezionali di cui al        domanda.

    SITUAZIONE INTERNAZIONALE COMPARTO VITICOLO STABILE CON PRODUZIONE
           2017 SCARSA E SCAMBI NELL’ORDINE DEI 30 MILIARDI DI EURO
                            Si confermano per O.I.V. i segnali di vivacità del settore
  Il quadro internazionale del           vigneto turco (-20mila ettari), di    cremento rispetto all’anno pre-
                                                                                                                       3
  comparto che viene fatto               quello spagnolo (-8mila ettari),      cedente e comunque con un
  dall’Organizzazione       Interna-     mentre per l’Italia, si è registra-   trend crescente ormai dal 2014.
  zionale della Vigna e del Vino -       to un aumento di 5.000 ettari         Nel 2017 gli USA mantengono il
  O.I.V. - è positivo perché il com-     rispetto al 2016. Il vigneto eu-      primato dal 2011, come il paese
  mercio mondiale sta vivendo            ropeo, rispetto all’anno 2000, è      con il maggior consumo di vino,
  uno dei suoi momenti migliori e,       diminuito e si è attestato a 3,3      pari a 32,6 milioni di ettolitri, con
  l’Italia, nonostante abbia ancora      milioni di ettari, così come è di-    al secondo posto della Francia
  da migliorare il proprio posizio-      minuito quello turco e quello ira-    con 27 milioni di ettolitri, al terzo
  namento in diversi mercati, sta        niano, in aumento quello cinese,      posto troviamo l’Italia con 22,6
  svolgendo un ruolo da protago-         mentre quello degli USA e del         milioni di ettolitri, a seguire la
  nista ed anche il mercato inter-       continente australe in sostanzia-     Germania con 20,2 milioni di et-
  no dopo anni di regressione, è         le stabilità.                         tolitri e la Cina con 17,9 milioni di
  tornato ad aumentare.                  Dal punto di vista produtti-          ettolitri. Questi 5 paesi rappre-
  La superfice vitata mondiale,          vo l’annata 2017, per effetto         sentano circa il 50% del consu-
  compreso quella destinata alla         soprattutto di fattori clima-         mo globale di vino.
  produzione di uve da tavola e          tici, che hanno condizionato          Per i consumi pro capite abbia-
  da essiccare, si è attestata a 7,6     essenzialmente l’Europa, con          mo valori pari a 43,6 litri per
  milioni di ettari e pare rimanere      I’talia che ha perso il 17%, con      l’Italia, che ci colloca al terzo
  costante. I paesi viticoli prin-       la Francia che ha perso il 19%,       posto, dopo la Francia con 51,2
  cipali sono rappresentati dalla        con la Spagna che ha perso il         litri/pro capite e dopo il Porto-
  Spagna con un milione di ettari        20% e con la Germania che ha          gallo con 51,4 litri/pro capite.
  (13%), dalla Cina con il 12% della     perso il 15%, ha toccato il mini-     Nonostante il calo dei volu-
  superficie vitata, dalla Francia       mo storico dal 2000, con 250          mi prodotti (-3,4%) rispetto al
  con il 10% della superficie vitata,    milioni di ettolitri con un calo      2016, il mercato internazionale
  dall’Italia con il 9% della super-     del 8,6% rispetto al 2016.            del vino dovrebbe raggiungere
  ficie vitata e dalla Turchia con       Fuori dall’Unione Europea si è        un valore di 30,4 miliardi di euro,
  il 6% della superficie vitata che      invece registrato un aumento          con un incremento del 4,8% a
  messe assieme rappresentano            della produzione di 3,4 milioni di    conferma di un trend positivo
  la metà dei vigneti esistenti. Nel     ettolitri con un + 169% rispetto      iniziato nel 2001.
  corso del 2017 si è rilevato il ral-   ad un disastroso 2016.                I vini fermi imbottigliati, pas-
  lentamento della crescita cinese       I consumi mondiali di vino sono       sano dal 54% al 57% inverten-
  (che comunque è cresciuta di           stimati da O.I.V. paria a 243 mi-     do la tendenza al ribasso degli
  6.000 ettari), il forte calo del       lioni di ettolitri con leggero in-    anni passati (tra il 2000 ed il
L’INFORMATORE DEL CHIANTI                                                                         Giugno/Luglio 2018

    2016 la flessione era andata            gonisti della crescita (+11,2% a         in valore.
    dal 65% al 54%). La Germania            volume e +8,9 in valore). Italia         L’O.I.V. si è altresì spinto
    è il mercato con le quote più           e Francia detengono rispettiva-          in una stima di produzione
    elevate di import di vini in bot-       mente il 18% ed il 13% delle quan-       dell’emisfero sud del mondo,
    tiglia così come il Portogallo,         tità esportate. Infine il trend nel      che vedono in crescita Argen-
    Argentina e Francia. Se si con-         2017 degli sfusi (contenitori oltre      tina (+14%), Cile (+19%), Nuo-
    siderano i valori, nel complesso,       2 litri) esportati continuano ad         va Zelanda (+8,7%), Uruguay
    i vini in bottiglia costituiscono il    essere importanti per Spagna,            (+4%) e cali anche marcati per
    72% di tutto l’export. Altro trend      Sud Africa, Cile Australia e USA,        il Sud Africa (-20%), Austra-
    da prendere in considerazione           ma si riducono drasticamente in          lia (-8,7%) e Brasile 8-11,2%),
    per il 2017, è quello legato agli       Germania, Argentina e Porto-             mentre per le stime dell’emi-
    spumanti che, con 8,6 milioni di        gallo. Questo settore con il 35%         sfero nord ad oggi è impossi-
    ettolitri esportati, sono prota-        in volume rappresenta solo l’8%          bile fare pronostici.

        COMUNICAZIONE DEL VINO IN USA: NON SI TRASCURI PIÙ LA GENERAZIONE X
    Negli Stati Uniti, la generazione dei nati tra gli anni      Millennials, generazione su cui tende a focalizzar-
    sessanta e il 1980, generalmente indicata come               si da diversi anni il marketing delle bevande alco-
    Generazione X, è stata per anni trascurata quale             liche. Crescendo e maturando, gli appartenenti
    destinatario diretto del marketing del vino. Gli ap-         alla Generazione X hanno cominciato a bere più
    partenenti a questo gruppo erano numericamen-                vino, si dimostrano disposti a spendere di più
    te meno rispetto a padri e figli appartenenti ad             per acquistarlo e sono soliti, più frequentemen-
    altre generazioni e, oltretutto, si riteneva fossero         te rispetto ad altri, a fare enoturismo e visite in
    particolarmente attratti da bevande alcoliche di-            cantina. Nel documento vi sono anche alcune in-
    verse dal vino (è nota la loro passione per i coc-           dicazioni per una comunicazione del vino più effi-
    ktail). Oggi, tuttavia, come hanno suggeriscono              ciente diretto a questo gruppo di consumatori. In
    Liz Thach, Master of Wine e Distinguished Pro-               generale, si è notato che chi appartiene alla Gen X
    fessor of Wine & Management alla Sonoma State                è ricettivo sia alla pubblicità più tradizionale che a
4   University e la sua collaboratrice Kathi Youngblo-           quella digitale. Frequenta i social network e rima-
    od, questa prospettiva dovrebbe cambiare. Nel                ne più fedele a quelli scelti, senza cambiare spes-
    report New Reasons Why Wine Marketers Should                 so piattaforma come invece fanno i più giovani.
    Pay Attention to Generation X si legge che oggi,             Sono particolarmente attratti dai messaggi pub-
    non più giovani, gli appartenenti alla Generazione           blicitari legati ai concetti di famiglia, tradizione, si-
    X, rappresentano negli Stati Uniti il 31% di tutti i         curezza, salute e fitness e aderiscono con facilità
    redditi, e godono - dati 2017 dell’US Department             a programmi di fidelizzazione e alle promozioni
    of Labor - di un reddito medio annuo più alto sia            attraverso buoni sconto.
    dei loro predecessori (Baby Boomers) che dei

                              ITALIA DEL VINO, IN USA +11,3%
               IN VALORE NEL PRIMO QUADRIMESTRE 2018, MA LA FRANCIA VOLA
    Gli Usa camminano, l’Italia resta       con una sostanziale stabilità            tracollano con un -27,7% in vo-
    in testa con una buona anda-            nelle quantità spedite in Usa            lumi (526.520 milioni di ettoli-
    tura, ma altri, come la Francia,        (+0,7%, per 838.270 ettoli-              tri) ed un -16,6% in valore (106
    corrono veloci e recuperano             tri), ed una buona crescita in           milioni di dollari). Boom della
    terreno. È la fotografia del pri-       valore (+11,7%, per 428,9 mi-            Nuova Zelanda: +17,9% in volu-
    mo quadrimestre 2018 delle              lioni di dollari). Tra i competi-        me (305.690 ettolitri) e +25,7%
    importazioni di vino negli Sta-         tor, però, spicca in positivo la         in valore, a 174,3 milioni di dol-
    tes, scattata dall’Italian Wine &       performance della Francia, che           lari. Nell’analisi del Wine & Food
    Food Institute sui dati dell’Us         cresce più del doppio dell’Italia:       Institute, è presente un capitolo
    Departement of Commerce.                +14,2% in volumi (476.980 et-            a parte per gli spumanti, con le
    Nel complesso, gli Stati Uniti          tolitri) e +26% in valore (347,5         bollicine italiane cresciute del
    hanno importato 3,1 milioni             milioni di euro), la crescita più        16,5% in volume (247.330 etto-
    di ettolitri (-4,3% sul 2017),          alta in assoluto. Ma c’è anche           litri) e del 31,3% in valore (140,8
    per 1,5 miliardi di dollari, con        chi fa nettamente peggio. Se             milioni di dollari), con una quo-
    una robusta crescita in valo-           il Cile perde lo 0,4% in volume          ta di mercato che tocca il 63,1%
    re (+11,3%). In questo quadro,          (515.530 ettolitri) ed il 4,2% in        in volume, ed il 43,4% in valore.
    l’Italia, che sui vini fermi im-        valore (91 milioni di dollari), l’Ar-    Nel complesso, dunque, nu-
    bottigliati resta leader tra i          gentina e l’Australia crollano:          meri confortanti in un mercato
    Paesi stranieri, con una quo-           il Paese sudamericano segna              fondamentale per il vino italia-
    ta di mercato del 26,3% in              -24,3% in quantità (165.940 et-          no, che da solo vale un quarto
    volume e del 31% in valore,             tolitri) ed il -6% in valore (79,5       delle nostre esportazioni.
    ha fatto meglio della media,            milioni di dollari), “i canguri”
Giugno/Luglio 2018                                                                         L’INFORMATORE DEL CHIANTI

            OCM PROMOZIONE - MANIFESTAZIONI DEL CONSORZIO VINO CHIANTI
               IN RUSSIA A MOSCA E SAN PIETROBURGO - 4 E 6 GIUGNO 2018
  Le importazioni di vino italiano in Russia rappresen-           ri locali e aziende associate partecipanti, nonché un
  tano un terzo di tutte le importazioni enoiche in Rus-          seminario rivolto a giornalisti ed operatori di settore,
  sia. Sulla scorta della ripresa economica russa e del           finalizzato ad accrescere la conoscenza della Deno-
  fatto che essa rappresenta un mercato sempre più                minazione Chianti docg.
  importante per i nostri vini, nell’ambito del program-
  ma OCM promozione consortile, sono state realizza-
  te, fra le altre iniziative extra U.E., anche due tappe in              ANALISI WINE MONITOR:
  Russia, assieme ad altra compagine di rinomati vini                 PARTENZA IN CHIAROSCURO PER
  italiani. Il mercato russo, infatti nel 2017, ha visto un
  incremento delle importazioni del 12,2% in quantità
                                                                     L’EXPORT VINICOLO ITALIANO 2018
  ed addirittura del 37,6% in valore, rispetto al 2016:            Le esportazioni di vino italiano, nei prossimi
  poco più di 716.000 ettolitri pari a 228,58 milioni di           anni, continueranno a crescere in Usa e Ca-
  euro, superando la Francia con i suoi 141,26 milioni             nada, mentre tra i mercati emergenti, la Cina
  di euro (+38%) pari a 358.000 ettolitri in volume. La            dovrebbe segnare una svolta positiva e sensi-
  Spagna invece a prezzi ridottissimi vede confermarsi             bile, così come la Russia, al netto di “imprevisti
  al primo posto come quantità pari a 1,1 milioni di etto-         geopolitici”. E se diverse opportunità arriva-
  litri pari a 130,86 milioni di euro.                             no anche dal Giappone, che dal 2019 vedrà
  Le giornate di Mosca e San Pietroburgo hanno vi-                 entrare in vigore l’accordo di libero scambio
  sto realizzare, per ciascuna tappa, un walk around               con l’UE, è probabile che le nostre spedizio-
  tasting rivolto ad operatori e stampa al pomeriggio,             ni di vino segnino il passo in Germania, dove
  anticipati al mattino, da incontri B2B, tra importato-           i consumi complessivi non aumentano, e si
                                                                   stanno spostando sempre più verso le pro-
                                                                   duzioni locali, ed in UK, dove si potrebbero
     “L’ITALIA DEL VINO ESPLORI NUOVI                              sentire soprattutto gli effetti della Brexit e

  MERCATI”: IL 54 PER CENTO DELL’EXPORT SI
                                                                   della svalutazione della sterlina. Nel com-
                                                                   plesso, continuerà il trend spumanti, che toc-
                                                                                                                                    5
          CONCENTRA SU TRE PAESI                                   cherà anche i mercati emergenti (in particola-
                                                                   re Est Europa ed Asia), ancora marginalmente
  Poco più della metà delle nostre produzioni va negli             coinvolti in questo boom. E proprio dalle bolli-
   Stati Uniti, in Germania e nel Regno Unito. Nodo                cine, nella prima parte del 2018, arrivano i se-
                                                                   gnali di maggior vitalità, mentre i vini fermi im-
   prezzi: nei paesi in cui siamo molto presenti, sono             bottigliati continuano a segnare il passo un po’
         troppo bassi rispetto alla concorrenza                    ovunque. Un quadro in chiaroscuro, dunque,
  L’export del vino italiano cresce, nel 2017 ha sfio-             che racconta una complessità in crescita nei
  rato il record di 6 miliardi di euro, ma presenta luci           mercati mondiali, dove i produttori dovranno
  e ombre, a partire dalla scarsa diversificazione degli           fare i conti anche con altri trend, ormai sempre
  orizzonti di mercato contro la quale, secondo l’analisi          più consolidati: da una lato la crescente richie-
  Mediobanca presentata all’assemblea annuale di Fe-               sta di vini biologici e “sostenibili”, che in Italia
  dervini, ‘’l’Italia deve ritrovare lo spirito dei suoi grandi    sono ancora una nicchia (meno dell’1% delle
  esploratori. Anche perché il coraggio dei pionieri vie-          vendite totali, sottolinea Nomisma), ma sono
  ne premiato dai buoni prezzi spuntati in nuovi mer-              ormai conosciuti e acquistati dal 25% dei con-
  cati’’.                                                          sumatori, dall’altro una sempre più evidente
  Il nostro export vitivinicolo - ha precisato il respon-          spinta verso la “premiumization” dei consumi
  sabile Area Studi Mediobanca Gabriele Barbaresco                 di vino, soprattutto nel Nord America ed in Eu-
  - si concentra per il 54% in soli tre Paesi: Stati Uniti,        ropa.
  Germania e Regno Unito.
  Essere poco diversificati può essere rischioso anche in         Sud - ha sintetizzato il direttore di Wine Monitor Denis
  aree vicine culturalmente e geografiche come dimo-              Pantini - e nei mercati in cui l’Italia è più presente, il
  strano incognite imprevedibili, solo tre anni fa, come          prezzo del prodotto è mediamente più basso rispetto
  Brexit e le politiche di Trump. Inoltre, il vino made in        ai mercati secondari. Secondo le stime di Nomisma
  Italy, dove conta di più si fa pagare meno: negli Stati         sia per i bianchi fermi sia per i rossi fermi il prezzo me-
  Uniti e sul mercato inglese e tedesco una bottiglia ita-        dio italiano è più basso sia nei confronti di Francia (2,8
  liana si vende a un prezzo medio di 3 dollari, la media         euro a litro contro 4,69 sui bianchi; 4,37 contro 5,36
  nelle altre aree di sbocco è 3,8 dollari. Un paradosso,         sui rossi) sia nei riguardi della Nuova Zelanda (4,93 a
  e il contrario di quel che avviene per i vini francesi;         litro per i bianchi e 7,71 per i rossi). Il rischio è di perde-
  noi laddove siamo più presenti spuntiamo listini più            re una visione d’insieme tralasciando di esplorare aree
  bassi e ci facciamo poco. La nostra capacità di cre-            geografiche più eccentriche, più rischiose ma anche a
  are valore ha un potenziale inespresso’’. Numeri alla           tasso di sviluppo potenziale maggiore (Sud America,
  mano, ‘’siamo assenti o sotto tono in tutto l’Emisfero          Africa Australe, Sud Est Asiatico e Oceania)’’.
L’INFORMATORE DEL CHIANTI                                                                 Giugno/Luglio 2018

                       RAPPORTO ISMEA SUL SETTORE VINO ITALIANO 2017
                         SINTESI DELLE CARATTERISTICHE PRINCIPALI
    A Roma è stato presentato in data 13 aprile u.s. il   di 6 miliardi di euro (+6% sull’anno 2016, con
    punto sul settore del vino Italiano nelle sue varie   una ripresa delle esportazioni che si sono atte-
    sfaccettature produttive e di mercato.                state su 21,5 milioni di ettolitri. Il settore vino
    Nell’anno 2017, l’Italia ha mantenuto il primato      pesa nelle esportazioni agroalimentari pari al
    produttivo internazionale con 42,5 milioni di         15%.
    ettolitri, ottenuto su 652.000 ettari di super-        Il peso delle esportazioni dei vini a DOP è rap-
    fici vitate, che l’hanno posta avanti a Francia e     presentato da 8,2 milioni di ettolitri pari ad un
    Spagna, nonostante l’andamento climatico ab-          fatturato di euro 3,5 miliardi, quelli dei vini IGP
    bia influito negativamente sulle produzioni di        è rappresentato da 6,8 milioni di ettolitri pari
    uve pressoché in tutta la penisola. La struttura      ad un fatturato di euro 1,8 miliardi, e per gli
    produttiva vede 310.000 aziende agricole di           altri vini è rappresentato da 6,4 milioni di et-
    cui quelle vinificatrici assommano a 46.000,          tolitri pari ad un fatturato di euro 740 milioni.
    con un trend negli ultimi anni nella direzione del-   L’Italia è il primo esportatore in volume nei se-
    la concentrazione della fase produttiva che ha        guenti mercati di sbocco: USA, Germania, Regno
    permesso il raggiungimento di una dimensione          Unito, Svizzera e Canada. Guardando i flussi in
    media di due ettari ed altrettanta spinta verso       valore, le cantine sono in testa in Germania, Rus-
    la concentrazione l’abbiamo registrata nella fase     sia e Svizzera, nel Far East l’export italiano si col-
    della trasformazione. Il vigneto Italia conta 526     loca al quinto posto sia in volume che valore. Nel
    fra DOP e IGP di cui 408 DOP e 118 IGP con una        mercato cinese ha raggiunto il terzo posto, sia in
    produzione certificata di 25 milioni di ettolitri     volume che in valore in Giappone.
    complessivi di cui 14,5 milioni di ettolitri come     I mercati extra U.E. sono cresciuti molto nell’ulti-
    DOP e 9,3 milioni di ettolitri come IGP.              mo decennio, passando dal 45% al 49% nel 2017
    L’Italia è seconda esportatrice mondiale di           in valore e dal 27% al 34% in volume. La doman-
    vino dietro alla Francia in termini di fatturato      da interna dopo un periodo di regresso ha ripre-
6   e dietro alla Spagna in termini di volumi. Le
    esportazioni hanno raggiunto il valore record
                                                          so a salire nel 2015 fino ad arrivare ai 22 milioni di
                                                          ettolitri nel 2016.

                              DENOMINAZIONE, PREZZO E REGIONE:
                      I CRITERI PER SCEGLIERE UN VINO AL SUPERMERCATO
    Quali sono i criteri utilizzati      a Vinitaly nel corso della ta-      in risposta al cambiamento
    per la scelta del vino dai con-      vola rotonda su vino e Gdo          delle esigenze del consuma-
    sumatori che lo acquistano           organizzata da Veronafie-           tore”.
    nei supermercati? prima di           re, tradizionale momento di         Un giudizio condiviso dal
    tutto formato, colore e de-          confronto tra cantine e cate-       Consigliere     nazionale       di
    nominazione di origine. Poi          ne distributive.                    Unione Italiana Vini, Enrico
    il prezzo ed infine la regio-        In un trend che da anni vede        Zanoni, (anche Direttore ge-
    ne di appartenenza.                  scendere i consumi di vino          nerale di Cavit): “Registria-
    E gli acquisti di vino nella         degli italiani che però cerca-      mo negli anni una costan-
    grande distribuzione sono            no sempre più la qualità, la        te ‘premiumizzazione’ della
    rilevanti: 8 milioni di ettolitri    grande distribuzione ha mi-         domanda, come evidenziato
    per un fatturato di 2,5 mi-          gliorato sensibilmente la pro-      dalla crescita dei vini a de-
    liardi di euro. I più acquistati     pria offerta come ha fatto          nominazione d’origine e dei
    sono i vini a denominazione          notare nel corso della tavo-        vini fermi a connotazione re-
    d’origine e i vini tipici regio-     la rotonda la rappresentante        gionale, i cui primi 10 vitigni
    nali, mentre avanzano i vini         di Federvini, Roberta Corrà         pesano circa per il 30% dei
    biologici (5,3 milioni di botti-     (anche Direttore generale di        consumi totali”.
    glie). Il formato preferito dai      Gruppo Italiano Vini): “È in-       Altro focus della tavola ro-
    consumatori è la bottiglia           dubbio il fondamentale ruolo        tonda è stato l’acquisto di
    da 0,75cl mentre il brik è in        giocato dalla Gdo nell’evo-         vino italiano dei consumatori
    flessione e sono sempre più          luzione del settore vitivini-       nei supermercati degli Stati
    graditi nuovi formati come           colo, una crescita non solo         Uniti d’America: qui si spen-
    la mezza bottiglia (+21,3%)          numerica, ma anche di qua-          dono circa 1 miliardo di dolla-
    e il bag in box (+13,8%). Lo         lità. É aumentata la sensibi-       ri l’anno per i vini italiani; un
    riferisce la ricerca dell’istitu-    lità per prodotti di prestigio      terzo circa delle bollicine, ed
    to di ricerca IRI sul mercato        con prezzi anche elevati, con       un terzo dei vini fermi, ven-
    del vino nella grande distri-        marche note, profondamen-           duti in questo canale sono
    buzione nel 2017, presentata         te legate al territorio. Questo     italiani.
Giugno/Luglio 2018                                                                    L’INFORMATORE DEL CHIANTI

  “Gli americani differenzia-             l’esperimento di co-branding            tigni che in precedenza erano
  no molto la scelta del vino in          con le cantine che Coop ha              localizzati esclusivamente nei
  base alla modalità di consumo           sperimentato sul proprio mar-           territori di vocazione”. Infine,
  (a tavola in casa, compleanni,          chio di punta: “Non parliamo            grande attenzione ad un setto-
  ospiti a casa, ricorrenze) - ha         di etichette dedicate, ma di            re in crescita come quello del
  spiegato Marc Hirten, Presi-            vini dedicati. La logica non è          vino biologico, come riferito da
  dente di Frederick Wildman,             quella di un prodotto industria-        Gianmaria Polti, Responsabile
  società Usa che distribuisce            le ma artigianale, realizzato su        Acquisti Beverage, Carrefour
  vino italiano - e, se in enote-         quantità limitate, utilizzando le       Italia: “I vini biologici sono or-
  ca acquistano vini blasonati            migliore tecniche di vinificazio-       mai una realtà su cui anche le
  come il Barolo, i Super Tuscan,         ne, seguendo la raccolta in vi-         cantine stanno convertendo
  il Brunello, il Franciacorta o          gna su appezzamenti dedicati            alcune produzioni e noi, già
  l’Amarone, acquistano rego-             e facendoci supportare nella            da tempo, stiamo dedicando
  larmente sugli scaffali del su-         scelta finale del prodotto da un        uno spazio e una numerica di
  permercato comunque i vini              ente esterno autorevole come            referenze rilevante all’interno
  italiani, la cui gamma d’offerta        l’AIS per meglio rappresentare          dei nostri assortimenti sia nelle
  si è molto ampliata negli ultimi        le particolarità territoriali”.         grandi superfici ma anche nei
  anni”.                                  L’impegno della Gdo nel set-            negozi di prossimità”.
  Tra i vini più acquistati nella         tore vino è notevole, come ha           Tuttavia, la Gdo può fare an-
  Gdo statunitense troviamo               sottolineato Alessandra Cor-            cora molto nel campo della
  il Prosecco, il Pinot Grigio, il        si, Responsabile marketing              comunicazione del vino, come
  Chianti, il Lambrusco, la Bar-          dell’offerta e sviluppo dei pro-        ha sottolineato Luigi Rubinelli,
  bera, il Primitivo, il Gavi, il Rosso   dotti a marchio di Conad: “Si           Direttore di Retail Watch e mo-
  di Montalcino, il Nero d’Avola,         pensi all’ampliamento e valo-           deratore della tavola rotonda:
  il Dolcetto, il Trento Doc ed al-       rizzazione della qualità dell’of-       “Il reparto dei vini ha bisogno
  tri ancora. Alla tavola rotonda         ferta, con l’utilizzo delle diverse     di atmosfera, bisogna crearla,
  hanno partecipato tre grandi            leve del retail mix: assortimen-        non sempre è sintonica con il
  catene distributive: Coop, Co-          to, promozionalità, esposizio-          prodotto. Poi servono informa-
  nad e Carrefour. Alessandro             ne, Marca Commerciale. E poi            zioni, in genere ne sono pre-          7
  Masetti, Responsabile Settore           c’è una sempre più forte risco-         senti poche, e vanno suggeriti
  Shelf Stable Food & Bevera-             perta dell’italianità, testimonia-      gli abbinamenti col cibo, è ve-
  ge di Coop Italia, ha illustrato        ta dalla crescita continua di vi-       ramente raro trovarli”.

     COMMERCIO MONDIALE
   DI VINO: PRIMO TRIMESTRE
                                                      L’UE continua a primeggiare
        2018 IN CRESCITA                         nel commercio agroalimentare globale
        DEL 5,7% SUL 2017                     Con un valore commerciale dell’agroalimentare pari a € 255 miliardi
                                              nel 2017, l’UE conferma per un altro anno la sua posizione di mag-
   Valori oltre quota 5,6 mi-                 giore esportatore e importatore mondiale di prodotti agroalimentari.
   liardi di US$, in aumento                  Secondo la relazione annuale del commercio agroalimentare del 2017
   del 17% sul 2017, per il com-              pubblicata nei giorni scorsi, le esportazioni di prodotti agroalimenta-
                                              ri dell’Unione hanno raggiunto quota € 138 miliardi nel 2017, con un
   mercio mondiale di vino nel
                                              incremento annuo del 5,1%. A fronte di importazioni per un valore
   primo trimestre del 2018.                  di 117 miliardi di euro, l’UE registra un avanzo commerciale netto di
   Più moderata la crescita a                 21 miliardi di euro nel suo commercio agroalimentare. L’intera pro-
   volumi: +3%. Per i vini fermi,             duzione del settore agricolo comunitario è stimata in 427 miliardi di
   che rappresentano il 76%                   euro nel 2017. La catena di trasformazione alimentare rappresenta
   del totale, si sfonda per la               il 7,5% dell’occupazione e il 3,7% del valore aggiunto totale nell’UE.
   prima volta quota 4 miliardi               La quota delle esportazioni nella catena del valore della produzione
   di US$. Performance straor-                è in continuo aumento e, pertanto, le esportazioni sono un motore
   dinaria in Cina, che stacca il             per l’occupazione e la crescita per il settore agroalimentare europeo.
   Regno Unito posizionando-                  Il report descrive la situazione relativa ai principali mercati di sboc-
   si come secondo mercato                    co, mostrando altresì i benefici derivanti dalla conclusione di accordi
                                              commerciali tra Unione e Paesi terzi. Vini e bevande alcoliche pre-
   dopo gli Usa. Stabili gli Sta-
                                              valgono nella composizione del paniere agroalimentare export
   ti Uniti mentre si registrano              per il 2017 (rispettivamente, con il 9% e l’8% sul totale esporta-
   tensioni fortissime in UK,                 to). In particolare, le esportazioni di vino crescono con un trend
   dove rallenta anche il Pro-                (+11,7%) superiore alla media registrata per l’export agroalimenta-
   secco.                                     re nel suo insieme (+5,1%).
L’INFORMATORE DEL CHIANTI                                                                       Giugno/Luglio 2018

               WINENEWS SU DATI ISTAT: VINO, IL PREFERITO DAGLI ITALIANI
    Sempre meno italiani, nel com-          da alcolica nell’anno, nel 2017, è    ta nell’anno (contro il 48% della
    plesso, bevono bevande alcoli-          stata del 65,4%, in calo sul dato     birra ed il 43,8% degli altri alco-
    che ed a diminuire è soprattutto        2007 (68,2%). Ancora più netta        lici). E nel consumo quotidiano,
    la percentuale di chi beve quo-         la diminuzione di chi ha bevuto       il vino è assoluto protagonista: il
    tidianamente (categoria in cui,         un bicchiere tutti i giorni (21,4%    19% degli italiani lo beve tutti i gior-
    ancora, domina il vino), pratica        contro il 29,3%), mentre sono         ni, contro il 4,9% della birra ed ap-
    tradizionale soprattutto delle          di più coloro che lo fanno oc-        pena lo 0,7% degli altri alcolici. E,
    persone più anziane, mentre             casionalmente (44% sul 38,9%),        probabilmente proprio grazie alla
    aumenta il consumo occasiona-           ed in particolar modo fuori pa-       cultura del consumo di vino che si
    le, soprattutto tra i giovani. Ed il    sto (29,2% sul 25,6%). Diminui-       tramanda ancora, almeno in parte,
    primato del vino, che resta soli-       sce anche la percentuale di chi       nelle famiglie, in Italia il consumo
    do, accompagnato dalla birra, è         consuma solo vino e birra (21%        di bevande alcoliche, nella maggior
    sempre più eroso, seppur lenta-         contro 26,3%), e aumenta di           parte dei casi, è moderato: il 49,5%
    mente, dal consumo di altre be-         chi consuma anche altri alco-         della popolazione italiana beve con
    vande alcoliche. Ecco l’estrema         lici (43,8% sul 39,3%). Il vino,      moderazione, ma c’è comunque un
    sintesi dei dati Istat estrapolati      tuttavia, forte del suo fascino,      15,9% dei consumatori che è sog-
    dall’indagine “Aspetti della vita       della sua tradizione, e della sua     getto ad almeno un comportamen-
    quotidiana” degli italiani, su un       presenza capillare nei territori,     to a rischio, legato soprattutto al
    campione di 24.000 famiglie,            anche come attività produtti-         consumo eccessivo fuori dai pasti
    analizzati da WineNews. In ge-          va resta la bevanda alcolica più      (48,2%), mentre il binge drinking è
    nerale, la percentuale di chi ha        consumata: il 52,6% degli italia-     un rischio per meno di un italiano
    consumato almeno una bevan-             ni lo ha bevuto almeno una vol-       su 10 (7,4%).

           NEL 2017 LE VENDITE DI VINO IN UK A 5,5 MILIARDI DI STERLINE (+3,6%)
    Per Kantar Worldpanel, il com-          degli sparkling, e questo gra-        è crescita comunque, ma “solo”
8   mercio enoico del 2017 in terra
    britannica è stato, nel comples-
                                            zie alla popolarità dei vini bian-
                                            chi, cresciuti del +4,8%, anche
                                                                                  del 7,4%, contro il +30,1% del
                                                                                  2016”. A spingere in alto il giro
    so, un anno positivo e di cresci-       come alternativa allo Champa-         d’affari del commercio enoico,
    ta: gli inglesi hanno speso 5,5         gne. Meglio ancora hanno fatto        però, è stata la crescita del prez-
    miliardi di sterline in vino, il 3,6%   le bollicine “non tradizionali”       zo medio più che quella delle
    in più del 2016, pari a 193 milio-      (+21,6%), alternative low cost        quantità vendute. Crescono, al
    ni di sterline in più. Per la prima     sia allo Champagne che al Pro-        supermercato, sia i vini di mar-
    volta dal 2013, come sottoli-           secco, come il ‘Progrigio’ del-       ca (+1%) che a marchio (+7,9%),
    nea Laura Christen, category            la catena della gdo Asda, allo        che continuano a scalfire quote
    analyst di Kantar Worldpanel,           scaffale al 20% in meno di un         di mercato: oggi valgono il 40%
    “i vini fermi sono cresciuti più        Prosecco che, come categoria,         del vino venduto allo scaffale.

      IL VINO ITALIANO IN CINA CRESCE GRAZIE AGLI INVESTIMENTI IN PROMOZIONE
    In un’intervista il Direttore dell’ICE di Pechino,         nazione, e tradotti in una serie di iniziative che,
    Amedeo Scarpa, sottolinea quanto gli investi-              a guardare i dati, stanno dando i loro frutti. “Me-
    menti promozionali in Cina abbiano prodotto ri-            rito - riprende il Direttore ICE di Pechino - di un
    sultati particolarmente significativi. “Le esporta-        approccio multilevel, che ha riguardato la forma-
    zioni di made in Italy verso la Cina lo scorso anno        zione di promotori cinesi del vino italiano (ne ab-
    sono cresciute del 22,2%: stiamo parlando di un            biamo formati 500 in meno di due anni, in 11 città
    aumento di quasi un quarto in valore. E, stando ai         della Cina, con i Corsi “ITAlian wines & spirits”);
    dati delle dogane cinesi, ancora più straordinaria         la comunicazione, con gli eventi offline2online “I
    sarebbe la crescita registrata nel primo trimestre         love ITAlian wines”, realizzati da tutta la rete ICE
    di quest’anno. E valori record - sottolinea Scar-          in Cina in collaborazione con gli altri attori priva-
    pa - hanno registrato sia l’agroalimentare nel suo         ti, grazie a cui abbiamo raggiunto oltre 55 milio-
    complesso (+18%) che il vino: addirittura +63%             ni di punti di contatto sul web, cui farà seguito
    nel primo trimestre di quest’anno, che si innesta          a settembre una imponente campagna sul web
    sul dato positivo del 2017”. Una quota che, “in            cinese, sulla falsa riga di quanto fatto in Usa; e
    meno di 18 mesi di forte promozione pubblica ed            ancora - continua Scarpa - abbiamo puntato sul-
    investimenti privati è passata dal 4,6% al 7%, ed in       la promozione vendite, cogliendo le stagionalità
    classifica siamo risaliti dal quinto al quarto posto,      del mercato, con settimane dedicate al food and
    superando la Spagna”. Investimenti promozionali,           beverage italiano mai tanto promosso ed esposto
    finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico          sugli scaffali delle catene Olé, Corner’s Deli, 1919,
    e del Ministero degli Affari Esteri e della Coope-         Hema, BHG Market Place, Jenny Lou”.
    razione Internazionale, di cui ICE è diretta ema-
Giugno/Luglio 2018                                                               L’INFORMATORE DEL CHIANTI

                            IL COMMISSARIO HOGAN IN MISSIONE IN CINA
  Phil Hogan, Commissario euro-         commercio libero ed equo, e            settore agroalimentare euro-
  peo per l’agricoltura e lo svilup-    continueremo a perseguire con          peo e cinese. La Cina è il se-
  po rurale, prosegue la serie di       vigore l’aumento degli scambi          condo maggior importatore di
  missioni commerciali per pro-         con i nostri partner per ottene-       prodotti agroalimentari dell’UE,
  muovere i prodotti alimentari e       re reciproco vantaggio”. Nella         rappresentando l’8,7% di tutte
  bevande dell’UE con un viaggio        sua trasferta cinese, il Commis-       le esportazioni agricole dell’U-
  a Shanghai, in Cina, dal 14 al 17     sario è accompagnato da una            nione nel 2016, e i prodotti ali-
  maggio. “La Cina - ha dichiara-       delegazione d’affari composta          mentari e le bevande europee
  to Hogan - è un partner com-          da 70 soggetti espressione di          stanno diventando sempre più
  merciale chiave per il settore        tutto il settore agroalimenta-         popolari, in particolare tra la
  agroalimentare dell’UE: c’è una       re europeo, in rappresentanza          classe media emergente cine-
  domanda forte e in aumento            di associazioni nazionali o im-        se. Non a caso, per sottolineare
  tra le crescenti classi di consu-     prese di 22 paesi diversi, non-        questa crescente importanza,
  matori cinesi per i nostri pro-       ché di un certo numero di or-          l’U.E. è stata scelta come regio-
  dotti alimentari e le bevande di      ganizzazioni a livello europeo.        ne ospite d’onore al SIAL Chi-
  alta qualità e, incontrando di-       Come per le recenti visite del         na di Shanghai, la più grande
  rettamente le controparti cine-       Commissario in Canada, in Iran,        esposizione di prodotti alimen-
  si, possiamo costruire relazioni      in Arabia Saudita, l’obiettivo         tari in Asia, dove il Commissario
  commerciali e politiche neces-        della missione in Cina è quello        Hogan ha aperto ufficialmente
  sarie per accelerare tale cresci-     di facilitare i potenziali accordi     oggi la manifestazione.
  ta. L’U.E. è leader globale nel       commerciali tra le imprese del

       NASCE LA ITALIAN WINE ASSOCIATION PER LA PROMOZIONE DEL VINO IN CINA
   Nei giorni scorsi è stata lanciata dall’Ambasciata Italiana di Pechino la “Italian Wine Association”, as-
   sociazione no-profit sotto la guida e il supporto dell’Ambasciata d’Italia in Cina, che vuole coinvolgere
   esperti di vino italiani in Cina e all’estero, cantine e imprese, di media entità rilevanti nella diffusione    9
   della cultura della produzione vitivinicola del Belpaese nel paese asiatico, attraverso la promozione
   e la comunicazione, ma anche ricerca ed educazione ed eventi dedicati. 32 i membri fondatori della
   neonata associazione, numero destinato a salire ad almeno 50, entro il 2018. Il Consorzio Vino Chianti
   ha scritto all’Ambasciatore italiano in Cina per avere ulteriori informazioni ai fini della conoscenza della
   denominazione Vino Chianti DOCG in quel mercato.

           ECCELLENTE PRIMO TRIMESTRE PER LE IMPORTAZIONI DI VINO IN CINA
  Le importazioni di vino da parte della Cina hanno totalizzato, nei primi tre mesi dell’anno, un volume
  di 2,0057 milioni di ettolitri e un valore di 792 milioni di dollari. Se si confrontano questi valori con
  quelli relativi al primo trimestre 2017, ci si accorge di una crescita del volume del 32,34% e del valore
  de 35,85%. La Francia rimane il primo fornitore di questo mercato: tra gennaio e marzo ha spedito
  verso il paese della Grande Muraglia vino per il valore di 271,9 milioni di dollari, aggiudicandosi così
  il 38,2% del mercato. Si comincia tuttavia a sentire l’incalzare dell’”Aussi wine”, dato che il fatturato
  delle spedizioni dall’Australia ha superato il 200 milioni di dollari ($ 200,17 milioni), equivalenti a uno
  share del mercato dell’imbottigliato del 28,1%. A favorire gli scambi, incrementatisi di oltre il 50% sia
  in volume che in valore, l’accordo di libero scambio ChAFTA.

       SINGAPORE: MERCATO DEL VINO DA 1,4 MILIARDI DI DOLLARI ENTRO IL 2021
   Una recente analisi di GlobalData sul mercato del       veloce, ma lo stesso consistente, la crescita atte-
   vino nella Repubblica di Singapore, Top Growth          sa per la categoria vini fortificati: CARG +3,2%.
   Opportunities: Wine in Singapore, ha evidenzia-         Il buono stato di salute dell’economia di uno dei
   to un consistente incremento del consumo di             più importanti centri finanziari del mondo e la
   vino di qualità, fattore che insieme ad altri por-      conseguente crescita del reddito medio sono i
   terà questo mercato - già valutato per il 2016 un       principali motivi dell’incremento delle vendite
   miliardo di dollari - a raggiungere entro il 2021 il    di vino. Inoltre, il consumo di vino di qualità e a
   valore di 1,4 miliardi di dollari. Previsto un Com-     marchio è oggi favorito dalla forte tassa sugli al-
   pound Annual Growth Rate (CARG) del 5,4% per            colici vigente nel paese; definita “sin tax” (“tassa
   il periodo 2016-2021. Più nel dettaglio GlobalDa-       sul peccato”), è un’imposta fissa sul volume che
   ta indica per il vino fermo premium - la categoria      sfavorisce i prodotti più economici (e le private
   oggi più dinamica - un tasso di crescita CARG           label), spingendo invece i consumatori all’acqui-
   del 5,2% per il periodo 2016-2021, mentre per gli       sto di vino premium, per il quale un prezzo alto
   sparkling ci si aspetta un CARG del 5,1%. Meno          appare più giustificato dalla qualità e dal brand.
L’INFORMATORE DEL CHIANTI                                                                                                          Giugno/Luglio 2018

      OPPORTUNITÀ E LIMITI PER LA CRESCITA DEL VINO ITALIANO IN BRASILE
     Dopo la profonda crisi eco-               pur lentamente, e le previsio-                                neiro, Belo Horizonte, Porto
     nomica che ha investito il                ni parlano di un +2% annuo                                    Alegre, dove risiedono 108
     paese, giunge dal Brasile                 da qui al 2022, che farebbe                                   milioni di brasiliani. Inoltre,
     qualche segnale che rivela                del Brasile un’economia sta-                                  proprio come in Cina, ed in
     una possibile inversione di               bile. Ci sono, però, dei limiti                               generale in tutti i nuovi mer-
     tendenza. Nel 2017, le im-                strutturali da non sottovalu-                                 cati, buona parte del succes-
     portazioni complessive di                 tare alla crescita economica                                  so passerà per i Millennials e
     vino sono tornate a crescere,             del mercato enoico, analiz-                                   per l’online, canale attraver-
     a quota 325 milioni di euro               zati dal report di Wine Intel-                                so cui già oggi passa il 15% di
     (+27,6%), nonostante la lunga             ligence The Brazil Routes to                                  tutto il vino importato.
     stagnazione dei consumi. L’I-             Market 2018, che sottolinea
     talia ha fatto ancora meglio              come la catena distributiva
     della media, con un +48,6%                in Brasile sia particolarmente                                          UE E MESSICO
     che ha fatto balzare il valore            complessa e frammentaria,                                             RAGGIUNGONO UN
     delle spedizioni a 35 milioni             dagli importatori alla GDO,
     di euro, consentendoci di di-             con le accise ancora molto
                                                                                                                     NUOVO ACCORDO
     ventare il quinto esportatore             alte. Fondamentale, quindi,                                            SUL COMMERCIO
     sul mercato brasiliano, dietro            diventa focalizzare i propri                                      Dopo diversi mesi di intensi
     a Cile, Argentina, Portogallo             sforzi nelle Regioni più effi-                                    negoziati, lo scorso 21 aprile
                                                                                                                 l’Unione europea e il Messi-
     e Francia, con una quota del              cienti ed in cui si concentra
                                                                                                                 co hanno raggiunto un nuo-
     10,6%. Le potenzialità, a guar-           la maggiore densità di popo-                                      vo accordo sul commercio,
     dare i numeri, sono enormi:               lazione: il Nord Est, tra Forta-                                  parte di un accordo globale
10   il consumo medio annuo è                  leza e Recife, dove vivono 55                                     UE-Messico più ampio e ag-
     di appena 2 litri a persona, il           milioni di persone, ed il Sud                                     giornato. Praticamente tutti
     Pil è tornato a crescere, sep-            Est, tra San Paolo, Rio de Ja-                                    gli scambi di merci tra l’UE e
                                                                                                                 il Messico saranno ora esen-
                                                                                                                 ti da dazi, anche nel settore
        LA SVEZIA È IL PIÙ GRANDE IMPORTATORE DI                                                                 agricolo. L’intesa raggiun-
                        “BAG-IN-BOX”                                                                             ta garantisce, tra l’altro, la
                                                                                                                 protezione di 340 prodotti
     Dai primi dati doganali ela-              310.000 hl). La particolare                                       alimentari e bevande euro-
     borati a seguito dell’introdu-            attrazione dei paesi nordi-                                       pee a Indicazione Geografi-
     zione del codice doganale                 ci per il vino BIB è confer-                                      ca in Messico. I negoziatori
     per le transazioni di vino in             mata dalla Norvegia, le cui                                       di entrambe le parti conti-
     formato “Bag-In-Box” (tra 2               importazioni raggiungono                                          nueranno il loro lavoro per
     e 10 litri), risulta che, nel 2017,       il 39% del totale. L’Australia                                    risolvere le restanti questio-
                                                                                                                 ni tecniche e per definire il
     la Svezia è stato il più gran-            è di gran lunga il maggiore
                                                                                                                 testo legale completo entro
     de importatore di BIB con                 esportatore, con 630.000 hl                                       la fine dell’anno. Successi-
     493.000 hl. Tale tipologia                spediti. Questo quantitativo                                      vamente, la Commissione
     di confezionamento rappre-                rappresenta l’8% delle sue                                        procederà alla verifica lega-
     senta il 25% delle importa-               esportazioni totali. Meno del                                     le e alla traduzione dell’ac-
     zioni totali svedesi. Il forma-           Sudafrica o della Germania                                        cordo in tutte le lingue uffi-
     to BIB costituisce, invece,               (rispettivamente 12% e 16%),                                      ciali dell’UE ed in seguito lo
     solo il 3% delle importazio-              ma superiore a Francia, Ita-                                      sottoporrà all’approvazione
     ni statunitensi (il secondo               lia o Spagna (rispettivamen-                                      del Parlamento europeo e
     maggiore importatore, con                 te 3%, 2% e 1%).                                                  del Consiglio.

          Consorzio                         L’Informatore del
         Vino Chianti                       MENSILE DI INFORMAZIONE TECNICA ECONOMICA VITIVINICOLA TRADIZIONE E COLTURA
               Fondato nel 1967
                                                                        del Consorzio Vino Chianti Fondato nel 1967
      Viale Belfiore, 9 - 50144 FIRENZE
                                                  Direttore responsabile: Marco Alessandro Bani - Direzione, Redazione, Impaginazione, amministrazione:
      Tel. 055 333600 - Fax 055 333601
                                                                  Viale Belfiore, 9 - 50144 FIRENZE - Tel. 055 333600 - Fax 055 333601
     E-mail: info@consorziovinochianti.it                        E-mail: info@consorziovinochianti.it - http://www.consorziovinochianti.it
      http://www.consorziovinochianti.it                                                      Stampa: ST.G.R.
                                                                             Registro Tribunale di Firenze - n. 1810 - 16/02/1967
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