Politica d'investimento - luglio/agosto 2014 La ripresa economica mondiale mantiene la rotta

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Politica d'investimento - luglio/agosto 2014 La ripresa economica mondiale mantiene la rotta
Politica d’investimento – luglio/agosto 2014
                                                     La ripresa economica
                                               mondiale mantiene la rotta

I nostri tre scenari per
l'economia globale
2014: conclusioni a
metà anno

Stati industrializzati:
la congiuntura mette
una marcia in più

L'appetito per gli
investimenti «Emer-
ging Markets» è
(finalmente) ritornato
Politica d'investimento - luglio/agosto 2014 La ripresa economica mondiale mantiene la rotta
Contenuti

                                       6       Commento sul mercato

                                               La ripresa economica mondiale mantiene la rotta
                                       8       Tema speciale

                                               I nostri tre scenari per l'economia globale 2014:
                                               conclusioni a metà anno
                                  12           Economia dei paesi industrializzati

                                               Stati industrializzati:
                                               la congiuntura mette una marcia in più
                                  14           Economia dei paesi emergenti

                                               L'appetito per gli investimenti «Emerging Markets»
                                               è (finalmente) ritornato
                                  16           Valute e obbligazioni

                                               Tassi d’interesse in Svizzera

                                  17 Iniezioni di liquidità della BCE senza effetto sulla
                                     politica monetaria della BNS
                                  18           Azioni e materie prime

                                  19           Previsioni

                                  20           Strutture di portafoglio

                                  22           Dati di mercato

                                               Colophon

                                               Editore:                        Raiffeisen Svizzera società cooperativa, Raiffeisenplatz, CH-9001 San Gallo
                                               Redazione:                                          Investment Services Raiffeisen Svizzera, Banca Vontobel
                                               Foto di copertina:                                                                              Thinkstock
                                               Pubblicazione:                                                  mensile (doppio numero a luglio/agosto)
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2   Politica d´investimento – luglio/agosto 2014
Politica d'investimento - luglio/agosto 2014 La ripresa economica mondiale mantiene la rotta
Visione macro

Nella politica monetaria, Europa e Stati Uniti
scelgono strade diverse

                                                                                                    consenso
Crescita economica 2014                                                                inferiore               superiore
                                                                                                               +      ++
Abbiamo ulteriormente rivisto al ribasso le nostre previsioni di       UME*
                                                                                      ––      –

crescita per gli Stati Uniti, mentre abbiamo corretto al rialzo        USA
quelle per il Giappone. Il motivo era che l'US Bureau of Econo-        Giappone
mic Analysis, per la seconda volta, ha rivisto al ribasso la cresci-   ME**
ta economica statunitense nel primo trimestre. In Giappone,            CH
invece, il prodotto interno lordo per il primo trimestre è stato             Consenso = Consensus Inc., Londres
corretto al rialzo.

                                                                                                   consenso
Inflazione nel 2014                                                                    inferiore               superiore
                                                                                      ––       –               +      ++
Nelle nostre previsioni sull'inflazione non abbiamo effettuato         UME*
alcuna modifica significativa. Per l'Eurozona la nostra previsione     USA
è leggermente superiore al consenso, per il Giappone e i paesi         Giappone
emergenti, invece, leggermente inferiore al consenso. Secondo          ME**
la nostra stima, l'inflazione statunitense nel prossimo anno           CH
supererà leggermente il livello del 2 per cento.                             Consenso = Consensus Inc., Londres

                                                                                                   consenso
Tassi delle banche centrali (a tre mesi)
A giugno, la Banca centrale europea ha più che soddisfatto le                          inferiore               superiore
                                                                                      ––       –               +      ++
aspettative degli operatori di mercato per quanto riguarda un
                                                                       UME*
allentamento politico-monetario. Per contro, la Banca centrale
                                                                       USA
statunitense Fed manterrà la sua tabella di marcia e ridurrà i         Giappone
suoi acquisti di obbligazioni di USD 10 miliardi a ogni riunione.      CH
Riteniamo sempre probabile un primo aumento dei tassi da
                                                                             Consenso = Consensus Inc., London
parte della Fed nel primo semestre 2015.
                                                                                                   consenso

Rendimenti dei titoli di stato a dieci anni (su tre mesi)
Nei prossimi tre mesi ci aspettiamo un aumento dei rendimenti                          inferiore               superiore
                                                                                      ––       –               +      ++
di circa 20 punti base. Fa eccezione la Gran Bretagna. Poiché a
                                                                       D
maggio l'inflazione è scesa a un valore minimo dell'1.5 per
                                                                       USA
cento, il rendimento dei titoli di stato britannici decennali non      Giappone
dovrebbe aumentare di molto.                                           CH

                                                                             Consenso = Consensus Inc., Londres

                                                                               * Unione monetaria europea
                                                                              ** Mercati emergenti

                                                                                                      Politica d´investimento – luglio/agosto 2014      3
Politica d'investimento - luglio/agosto 2014 La ripresa economica mondiale mantiene la rotta
Strategia d'investimento

Incremento a breve                                                                     Sottoponderato Neutrale Sovraponderato
                                                                                        molto leggermente                leggermente molto

termine del potenziale                                               Liquidità
di flessione sui mercati
azionari
Nel mese di giugno le volatilità dei mercati azionari hanno
raggiunto nuovi livelli minimi. Secondo il nostro parere,
ciò è dovuto al fatto che le banche centrali tengono fede
alla loro politica monetaria espansiva oppure addirittura,
come nel caso della Banca centrale europea, la rendono                  Obbli-
ancora più espansiva. Il risultante contesto di bassi tassi            gazioni
contribuisce a far sì che non solo i mercati azionari ma
anche l'umore degli investitori raggiungano nuovi livelli
massimi. Questa estrema fiducia, in combinazione con
mercati tendenzialmente «ipercomprati», nasconde a no­
stro avviso dei rischi; prevediamo un incremento della vul-
nerabilità dei mercati finanziari a breve termine. A medio
termine, in considerazione delle positive prospettive eco-
nomiche, riteniamo ancora giustificata la «sovraponder-
azione» della quota azionaria.

                                                                        Azioni

   1             Manteniamo la nostra leggera «sovraponde­
                 razione» nella liquidità.

   2             Quanto alle obbligazioni, manteniamo la no­
                 stra «sottoponderazione». Continuiamo a pre-
                 ferire le obbligazioni ad alto rendimento e               Oro
                 quelle dei paesi emergenti.

  3              Nella categoria d'investimento Azioni mante-
                 niamo una posizione di «sovraponderazione».

  4              La nostra posizione Oro «sottoponderata» non
                 ha subito modifiche.
                                                                      Materie
                                                                       prime

  5              Manteniamo una «sottoponderazione» nelle
                 materie prime. Tuttavia sfrutteremmo le fasi
                 di debolezza per comprare e aumenteremmo la
                 nostra posizione a un livello «neutrale». Questo     Strategie
                 al fine di tutelarci da rischi geopolitici.        alternative

  6              Manteniamo la nostra posizione «sottoponde-
                 rata» nelle strategie alternative.

                                                                         Variazioni rispetto al mese precedente: invariato, aumentato, ridotto.
4   Politica d´investimento – luglio/agosto 2014
Politica d'investimento - luglio/agosto 2014 La ripresa economica mondiale mantiene la rotta
Strategia d'investimento

Valute
                                                                                                Negativo     Neutrale        Positivo
Dal momento che sul medio termine gli USA dovrebbero pre-
                                                                    EUR per CHF
sentare la più forte crescita economica, la nostra «sovrapon-
                                                                    EUR per USD
derazione» del dollaro statunitense nei portafogli in franchi
                                                                    USD per CHF
svizzeri ed euro riflette le nostre convinzioni. A nostro parere,
la Banca nazionale svizzera continuerà a mantenere nel 2014
il limite minimo di franchi 1.20 rispetto all'euro.

Obbligazioni                                                                                      Sotto-      Neutrale        Sovra-
Nel nostro scenario principale di una ripresa economica sin-        Titoli di stato             ponderato                   ponderato

cronizzata a livello globale, per i prossimi mesi prevediamo        Paesi industrializzati
ancora un leggero aumento dei tassi. Riteniamo pertanto an-         Paesi emergenti (esterni)
cora poco attraenti i titoli di stato dei paesi industrializzati.   Paesi emergenti (locali)
Il segmento delle obbligazioni ad alto rendimento dovrebbe          Obbligazioni societarie
nuovamente beneficiare di un'economia statunitense più for-         Investment Grade
te. Anche per le obbligazioni dei mercati emergenti ci aspet-       High Yield
tiamo una prosecuzione della ripresa.
                                                                      * In valute estere
                                                                     ** In valute locali

Azioni                                                                                            Sotto-     Neutrale        Sovra-
A causa della politica monetaria espansiva e delle positive                                     ponderato                  ponderato

prospettive economiche, manteniamo la nostra «sovrapon-             Paesi industrializzati

derazione» nel settore azionario. A convincerci maggiormente        Paesi emergenti
sono sempre le banche e le imprese tecnologiche statunitensi
nonché i gestori patrimoniali svizzeri. L'Eurozona e il Giappo-
ne sono tra le nostre regioni preferite.

Oro
                                                                                                  Sotto-      Neutrale       Sovra-
La nostra «sottoponderazione» dell'oro resta invariata. A lun-                                  ponderato                  ponderato

go termine la ripresa economica globale è favorevole a un           Oro
calo dei prezzi. A breve termine, però, il metallo prezioso
potrebbe guadagnare valore a seguito di effetti commerciali
stagionali o tecnici.

Materie prime                                                                                     Sotto-      Neutrale        Sovra-
La situazione geopolitica in Medio Oriente si è ulteriormente                                   ponderato                   ponderato

aggravata, fattore che fa tornare in primo piano la categoria       Materie prime
d'investimento delle materie prime. Vorremmo sfruttare le
eventuali correzioni dei prezzi del petrolio per riacquistare una
posizione «neutrale» in questa categoria d'investimento.

Strategie alternative                                                                             Sotto-     Neutrale        Sovra-
Dal momento che prevediamo un aumento dei tassi, ritenia-                                       ponderato                  ponderato

mo che le strategie alternative liquide rappresentino un'alter-     strategie alternative
nativa interessante ai titoli di stato.

                                                                                                       Politica d´investimento – luglio/agosto 2014      5
Politica d'investimento - luglio/agosto 2014 La ripresa economica mondiale mantiene la rotta
Commento sul mercato

La ripresa economica mondiale
mantiene la rotta

                                                                                                                                                      Image: Corbis
Le banche centrali non inietteranno per sempre liquidità nei mercati. Pertanto, la Fed dovrebbe terminare i suoi acquisti di titoli in autunno.

«Le previsioni sono difficili, soprattutto se riguardano                         del 75 per cento domina sempre lo scenario di una «ripresa
il futuro.» Queste sagge parole del fisico danese e pre-                         sincronizzata». Molto meno importanti sono gli scenari «Rica-
mio Nobel, Niels Bohr, ci inducono alla metà del 2014                            duta in stagnazione» e «Diffusione di timori inflazionistici»
a verificare i nostri scenari. Le nostre previsioni di no-                       (per maggiori informazioni è consultabile la rubrica «Tema
vembre 2013 si sono avverate negli ultimi trimestri e                            speciale», da pagina 8).
rimangono valide nel prossimo futuro? La conclusione
è che la nostra ipotesi centrale di una diffusa ripresa                          Gli Stati Uniti si riprendono dal periodo di freddo
congiunturale è stata confermata. Non vediamo alcun                              Nel primo semestre 2014, il quadro era disomogeneo. Il de-
motivo per prendere le distanze dalla nostra «sovra-                             bole primo trimestre negli Stati Uniti e il peggioramento della
ponderazione» di investimenti rischiosi, ma raccoman-                            congiuntura nei paesi emergenti hanno penalizzato
diamo agli investitori una parziale copertura dei loro                           l'economia mondiale. Nell'Eurozona e in Giappone,
portafogli che attualmente si può ottenere convenien­                            l'andamento è stato invece in linea con le aspettative e
temente.                                                                         l'economia britannica ha sorpreso positivamente. Cosa preve-
                                                                                 diamo per il secondo semestre? A nostro avviso, le previsioni
                                                                                 sono molto buone (vedi grafico 1): i deboli dati statunitensi
Confrontare le previsioni con la realtà qualche volta è scorag-                  nel primo trimestre erano probabilmente solo uno scivolone
giante, ma ne vale sempre la pena. Tutto sommato,                                dovuto alle condizioni atmosferiche e nei paesi emergenti
l'economia mondiale continua a registrare una ripresa, anche                     l'effetto positivo della svalutazione delle valute locali si è ma-
se più lenta e stentata di quanto originariamente da noi pre-                    nifestato in ritardo. Inoltre, molte nazioni possono finanziarsi
visto. Contemporaneamente è aumentata la possibilità di una                      più facilmente. In Cina, le misure con le quali si intende com-
diffusa ripresa. Abbiamo quindi rivisto solo di poco le proba-                   pensare l'effetto frenante del debole mercato immobiliare si
bilità dei nostri tre scenari congiunturali. Con una probabilità                 riflettono lentamente nei migliori dati congiunturali.

6   Politica d´investimento – luglio/agosto 2014
Politica d'investimento - luglio/agosto 2014 La ripresa economica mondiale mantiene la rotta
Cosa faranno le banche centrali?                                       precedente Presidente della Fed, Alan Greenspan, per mette-
Nel primo semestre, i tassi d'inflazione in tutti i paesi industri-    re in guardia contro la formazione di una bolla sui mercati).
alizzati – almeno fino a poco tempo fa – sono stati inferiori              Infatti, il carosello delle fusioni e delle acquisizioni procede
alle aspettative. Ciò ha consentito alle banche centrali più im-       a pieno ritmo e vengono emesse obbligazioni ad alto rendi-
portanti di perseguire ancora una politica monetaria accomo-           mento con ridotta protezione dei creditori. Tuttavia, gli inve­
dante. È stata la Banca centrale europea (BCE) a far seguire           stitori non sono ancora convinti dello scenario «goldilocks»,
alle parole i fatti. All'inizio di giugno ha sorpreso i mercati con    ovvero di una ripresa congiunturale con bassi tassi, e non si
molte misure non convenzionali che hanno lo scopo di ridurre           registra (ancora) l'euforia che sarebbe normale per un massi-
il rischio di deflazione e di stimolare la concessione di crediti      mo storico del mercato.
nell'Eurozona. La decisione dei banchieri centrali è stata una-            Per il momento non vediamo alcun motivo per prendere le
nime. Evidentemente il Presidente della BCE, Mario Draghi,             distanze dalla nostra «sovraponderazione» di investimenti ri-
riesce a coinvolgere la Deutsche Bundesbank – da sempre un             schiosi, soprattutto dalle azioni. In questo ambito prestiamo
baluardo contro tutte le misure inflazionistiche.                      attenzione alle valutazioni e ai punti di svolta nella politica
     Tuttavia, le banche centrali non inietteranno per sempre li-      monetaria. Ai nostri clienti raccomandiamo però di protegge-
quidità nei mercati (vedi grafico 2). La Banca centrale statuni-       re in parte i loro portafogli contro una correzione dei mercati
tense Fed dovrebbe terminare i suoi acquisti di titoli («Quanti-       azionari. Grazie alla volatilità a minimi record, una tale prote-
tative Easing», QE) in autunno. Ciò rappresenterà un punto di          zione è attualmente molto attraente in termini di prezzi.
svolta nella politica monetaria statunitense, anche se proba-
bilmente il tasso di riferimento sarà lasciato ancora a lungo
vicino allo zero. Effettivamente, dallo scoppio della crisi finan-
ziaria nel 2008 l'indice S&P 500 ha registrato un aumento
solo nelle fasi di QE. E poiché le banche centrali prima o poi          Grafico 1: P
                                                                                    roduzione industriale dei paesi emergenti
dovranno terminare le iniezioni di liquidità, si può dire a ra-                    con crescita stabile
gione che in futuro gli aumenti dei corsi sui mercati azionari           in percentuale
si dovranno realizzare mediante un aumento dei profitti                  20

aziendali.                                                               15

                                                                         10
I rischi: aumenti dei tassi e balzi del prezzo del                        5
petrolio
                                                                          0
Cosa potrebbe annullare la diffusa ripresa congiunturale da
                                                                         -5
noi prevista e indurci di conseguenza a un cambiamento degli
                                                                        -10
scenari? Soprattutto due rischi: in primo luogo, la formazione
di una bolla sui mercati finanziari potrebbe provocare un in-           -15

tervento delle banche centrali preoccupate per la stabilità fi-         -20
                                                                         2005      2006     2007     2008     2009       2010     2011       2012       2013      2014
nanziaria. Questa però non è la nostra preoccupazione princi-
                                                                                   Produzione industriale dei paesi emergenti
pale. Di recente, la Presidente della Fed, Janet Yellen, ha                        Produzione industriale dei dieci paesi industrializzati più importanti
nuovamente dichiarato che le valutazioni in tutte le categorie
                                                                        Fonte: Datastream, Vontobel Asset Management
d'investimento non le sembrano eccessive e che siamo di
fronte solo a una «ricerca di rendimento». Per la BCE e la Bank
of Japan i corsi dei titoli in forte rialzo non sarebbero un pro­       Grafico 2: I bilanci della maggior parte delle banche
blema – anzi, tutt'altro. Solo alla Bank of England il surriscal-                  centrali sono gonfiati
dato mercato immobiliare di Londra crea lentamente delle                 Bilanci delle banche centrali, indicizzati (inizio 2007 = 100)
preoccupazioni. Il secondo rischio riguarda le crisi irrisolte in        600

Ucraina e in Iraq. Il rialzo dei prezzi del petrolio in seguito alla
                                                                         500
persistente violenza nella Mesopotamia potrebbe frenare la
ripresa congiunturale su larga scala.                                    400

                                                                         300
Parziale copertura del portafoglio contro le correzioni
del mercato.                                                             200

L'attuale contesto – politica monetaria estremamente acco-
                                                                         100
modante, moderata crescita economica e buoni profitti azien-
dali – è conveniente per i mercati finanziari nonostante il peri-             0
                                                                                  2007      2008       2009       2010        2011         2012         2013
colo di un forte rialzo. La «normalizzazione» della politica
                                                                                    Banca centrale statunitense            Banca centrale europea
monetaria, in qualsiasi modo essa avvenga, genera senza                             Banca centrale britannica              Banca centrale giapponese
dubbio modeste prospettive di rendimento per i titoli di stato                      Banca nazionale svizzera

e per molte obbligazioni societarie. Sono già riconoscibili i pri-
                                                                        Fonte: Datastream, Vontobel Asset Management
mi segnali di esuberanza (questo termine è stato utilizzato dal

                                                                                                                          Politica d´investimento – luglio/agosto 2014      7
Tema speciale

La ripresa economica in Oriente e in Occidente è sempre più sincronizzata. Nel secondo semestre sempre più economie nazionali dovrebbero intraprendere un percorso

I nostri tre scenari per l'economia globale 2014:
conclusioni a metà anno

A novembre dello scorso anno in questa sede nell'                           cipale di una «ripresa sincronizzata», ma con una pro-
«Investors' Outlook» abbiamo presentato i nostri tre                        babilità di insorgenza leggermente più bassa.
scenari per l'economia globale per il 2014 e le loro
probabilità di insorgenza. Alla fine dei primi sei mesi è                   Nel nostro scenario principale «Ripresa sincronizzata» (cfr. ri-
ora di fare un bilancio e di fornire una previsione ag­                     quadro) prevedevamo un'accelerazione della congiuntura sia
giornata. Manteniamo ancora il nostro scenario prin-                        nei paesi industrializzati sia nei paesi emergenti. Nel frattem-

8   Politica d´investimento – luglio/agosto 2014

                                                                                              I nostri scenari economici per il 2014 in sintesi

                                                                                               Scenario 1: Ripresa sincronizzata
                                                                                               Probabilità di insorgenza: 75 per cento (finora: 80 per cento)
                                                                                               - USA: la ripresa economica viene alimentata dalla riduzione
                                                                                                  delle misure di risparmio statali, dalla produzione di ener-
                                                                                                  gia, dall'edilizia e dalle vendite di autovetture.
                                                                                               - Eurozona: ripresa alimentata dalla riduzione del consolida
                                                                                                  mento del bilancio, dalla diminuzione dei tassi nella perife ria,
                                                                                                  dai progressi verso l'Unione bancaria e dall'euro più debole
                                                                                               - Giappone: «Abenomics» (politica fiscale e monetaria es
                                                                                                  pansiva e riforme economiche)

                                                                                               Scenario 2: Ricaduta in stagnazione
                                                                                               Probabilità di insorgenza: 20 per cento (finora: 15 per cento)
                                                                                               - Globale: forte aumento dei prezzi dell'energia, conflitto
                                                                                                  commerciale con la Russia
                                                                                               - USA: il forte aumento dei tassi determina un calo della do-
                                                                                                  manda sensibile ai tassi; ripresa del contrasto sul bilancio.
                                                                                               - Eurozona: il test per le banche o addirittura il fallimento
                                                                                                  dell'Unione bancaria determina una stretta creditizia; le
                                                                                                  crisi politiche provocano un nuovo aumento dei rendi-
                                                                                                  menti nella periferia
                                                                                               - Giappone: il pacchetto di stimolo non può compensare
                                                                                                  l'aumento dell'imposta sui consumi; le riforme economiche
                                                                                                  falliscono; il debito statale risveglia le preoccupazioni per
                                                                                                  le insolvenze (scenario Grecia)

                                                                                               Scenario 3: Diffusione di timori inflazionistici
                                                                                               Probabilità di insorgenza: 5 per cento (invariato)
                                                                                               - USA: una politica monetaria espansiva troppo duratura /
                                                                                                  forte determina inflazione; l'economia cresce sopra il po-
                                                                                                  tenziale; il forte calo del tasso di disoccupazione provoca
                                                                                                  una pressione sui salari
                                                                          Image: Thinkstock

                                                                                               - Shock dei prezzi per le materie prime in combinazione con
                                                                                                  una robusta economia
                                                                                               - Paesi emergenti: la forte svalutazione delle valute dei paesi
                                                                                                  emergenti provoca un'inflazione «importata»

di crescita (nella foto: uno svincolo autostradale a Los Angeles).

                                                                                               Grafico 1: Stati Uniti con fortissimo miglioramento
               po si è visto tuttavia che la crescita della produzione industria-                         delle finanze statali dal 2010
               le dei paesi emergenti ristagnava a un tasso di crescita annuo                  in percentuale del PIL
                                                                                                4
               del 5 per cento, mentre la produzione industriale dei paesi in-
               dustrializzati accelerava (da un tasso di crescita annuo di ap-                  2

               pena l'1.6 per cento a ottobre 2013 al 3.3 per cento ad aprile                   0

               2014). Pertanto, la ripresa economica nei paesi emergenti e                     -2
               in quelli industrializzati non ha un andamento sincronizzato.                   -4
                   Per i prossimi mesi prevediamo una sincronizzazione della
                                                                                               -6
               ripresa economica tra i paesi industrializzati e quelli emergen-
                                                                                               -8
               ti. La congiuntura dei paesi emergenti dovrebbe accelerare a
                                                                                              -10
               causa della svalutazione delle loro valute e del conseguente
                                                                                              -12
               miglioramento della loro competitività. La ripresa congiuntu-
                                                                                                 90    92     94        96   98   00     02     04       06      08      10       12      14
               rale dei paesi industrializzati stimolerà anche le esportazioni
                                                                                                        Saldo di bilancio del Governo federale degli Stati Uniti
               dei paesi emergenti.

                                                                                               Fonte. Datastream, Vontobel Asset Management

                                                                                                                                              Politica d´investimento – luglio/agosto 2014      9
Tema speciale

USA: lo stato e i consumatori mettono a posto le loro               I rendimenti (ponderati in base alla forza economica) per i ti-
finanze                                                             toli di stato dei paesi periferici europei (Italia, Spagna, Porto-
    Negli Stati Uniti, la ripresa congiunturale 2014, da noi pre-   gallo, Irlanda, Grecia) si sono normalizzati, passando da oltre
vista, è stata frenata da un inverno estremamente freddo. Si è      il 9 per cento alla fine del 2011 al 4.5 per cento alla fine del
avverata la nostra stima che nel 2014 non sarebbero state più       2013. Questo calo dei rendimenti è proseguito dall'inizio
necessarie misure di risparmio statali, poiché il bilancio era      dell'anno e la media è ora solo del 3 per cento.
enormemente migliorato già nel 2013. Il saldo di bilancio è              Oltre ai tassi per gli stati periferici, sono diminuiti anche
migliorato, passando da un deficit del 12 per cento del pro-        quelli per le imprese che hanno accesso al mercato dei capita-
dotto interno lordo nell'autunno 2009 al 2.6 per cento (vedi        li. Per le obbligazioni societarie estremamente sicure (rating
grafico 1, pagina 9). Le discussioni sui risparmi di bilancio e     AAA-BBB) si deve pagare solo un rendimento dell'1.5 per cen-
sul tetto dell'indebitamento sono infatti cessate.                  to, rispetto al 5 per cento alla fine del 2011 (vedi grafico 4).
    Dopo che le famiglie hanno ridotto enormemente il loro               Finora le piccole e medie imprese, che non avevano acces-
indebitamento (relativamente al reddito disponibile) tra il         so al mercato dei capitali, non potevano beneficiare di questo
2007 e il 2014, ora è prevista una velocità più tollerabile nella   calo dei rendimenti, poiché i tassi per i crediti bancari sono
riduzione del debito. Pertanto si deve mettere da parte meno        ancora molto elevati. Durante la sua riunione di giugno, la
reddito per la riduzione del debito e le famiglie possono di        Banca centrale europea (BCE) ha optato per mirate operazioni
nuovo spendere di più. Ne traggono profitto soprattutto le          di rifinanziamento a lungo termine (Targeted Long-Term Refi-
spese per i beni di consumo durevoli e gli investimenti             nancing Operations = TLTRO). In questo modo, la BCE offre
nell'edilizia residenziale. La crescita molto forte della doman-    alle banche commerciali uno stimolo per aumentare le loro
da di autovetture e di abitazioni dovrebbe quindi continuare        concessione di crediti. Non appena comprerà anche sul mer-
e accelerare di nuovo.                                              cato direttamente Asset Backed Securities – prevediamo una
    Il boom dell'energia negli Stati Uniti continua. Grazie         corrispondente decisione della BCE durante la riunione del 3
all'estrazione di petrolio e gas di scisto la produzione di ener-   luglio – il programma di stimolo della BCE per la concessione
gia aumenta notevolmente. Dal 2006 la produzione di gas             di crediti delle banche sarà completo.
naturale è aumentata del 37 per cento e la produzione di pe­             Anche nell'Eurozona, lo scenario di una ricaduta in stagna-
trolio è aumentata del 57 per cento (vedere grafico 2). La for-     zione non si è quindi verificato. Anzi, le condizioni di finanzia-
te crescita della produzione di energia non produce solo crea-      mento per gli stati periferici e anche per le imprese si sono ul-
zione di valore e ulteriori posti di lavoro, ma rende gli Stati     teriormente normalizzate e le recenti misure della BCE
Uniti anche più indipendenti dalle importazioni di energia,         dovrebbero determinare una continuazione di questa tenden-
con conseguente riduzione del deficit delle partite correnti.       za che coinvolgerà anche le PMI. Il percorso verso l'Unione

La domanda di auto-
vetture e di abitazioni
cresce sensibilmente
negli Stati Uniti.

Eurozona: premesse intatte per la ripresa
Dopo che l'anno scorso l'economia dell'Eurozona è diminuita
ancora dello 0.4 per cento, i semafori congiunturali sono at-
tualmente sul verde. Nel 2013, i governi dell'Eurozona hanno
dovuto adottare ancora incisive misure di risparmio per quan-
to riguarda il bilancio. Il saldo di bilancio depurato dal ciclo
economico senza pagamenti di interessi è stato migliorato di
                                                                                                                                                                      Image: Shutterstock

0.9 punti percentuali del prodotto interno lordo: questo dato
mostra fino a che punto la politica di bilancio influenza la
congiuntura. Quest'anno, questo indice scenderà allo 0.1 per
cento, il che determina una stimolazione della congiuntura
rispetto al 2013 (vedi grafico 3). Le condizioni di finanziamen-
to nell'Eurozona sono enormemente migliorate già nel 2013.          Davanti agli immobili statunitensi si trovano di nuovo in misura maggiore i cartelli «venduto».

10   Politica d´investimento – luglio/agosto 2014
bancaria è stato intrapreso e si è dimostrato meno accidenta-             Grafico 2: La produzione di energia negli Stati Uniti
to del previsto.                                                                      aumenta sensibilmente
    In Giappone, l'aumento dell'imposta sui consumi sembra                in miliardi di piedi cubi                                        in milioni di barili al giorno
                                                                          2200                                                                                        8.0
frenare la congiuntura in misura meno forte di quanto temu-
to. Anche se il clima congiunturale dopo l'aumento                        2100                                                                                        7.5

dell'imposta sul valore aggiunto è notevolmente peggiorato,               2000                                                                                        7.0
nel frattempo molti indicatori mostrano chiaramente che il
                                                                          1900                                                                                        6.5
peggioramento congiunturale sarà solo di natura provvisoria.
Inoltre, il governo giapponese ha annunciato una riduzione                1800                                                                                        6.0

dell'imposizione fiscale per le aziende, il che compensa                  1700                                                                                        5.5
l'aumento dell'imposta sui consumi.
                                                                          1600                                                                                        5.0

                                                                          1500                                                                                        4.5
I rischi geopolitici passano in primo piano
                                                                                     02          04        06           08           10           12            14
Secondo la suddetta analisi avremmo probabilmente dovuto
                                                                                       Gas naturale (scala di sinistra; smoothed)
aumentare le probabilità di insorgenza per il nostro scenario
                                                                                       Petrolio (scala di destra; smoothed)
principale che lo scorso novembre avevamo stimato all'80 per
cento. Vi abbiamo però rinunciato a causa dei nuovi rischi
                                                                          Fonte: Datastream, Vontobel Asset Management
geopolitici. La crisi ucraina ha il potenziale di mettere a rischio
l'approvvigionamento di gas naturale dell'Europa – il più im-
portante gasdotto di transito dalla Russia all'Europa occiden-            Grafico 3: Il calo dei risparmi di bilancio supporta la
tale passa attraverso l'Ucraina – e di generare una guerra                           congiuntura nell'Eurozona
commerciale con sanzioni tra la Russia e l'Occidente.                     in percentuale del PIL

    La guerra civile in Siria si è inasprita e in Iraq parti del terri-   2.0

torio nazionale sono controllate dalla milizia Isis (Isis deriva          1.5

da: islamic state in Iraq and Syria). L'Iraq è il secondo produt-         1.0
tore di petrolio all'interno dell'Organizzazione dei paesi es-
                                                                          0.5
portatori di petrolio (OPEC) ed è al quinto posto nel mondo
                                                                          0.0
per quanto riguarda le riserve di petrolio provate. L'instabilità
                                                                          -0.5
dell'Iraq potrebbe mettere in pericolo gli investimenti
nell'economia petrolifera irachena e quindi mettere in dubbio             -1.0

l'ambizioso obiettivo di aumentare la produzione di petrolio              -1.5
fino al 2017 a 12 milioni di barili al giorno (dagli attuali 3 mi­        -2.0
lioni circa). Ciò potrebbe determinare un forte aumento del                        2008       2009     2010      2011         2012        2013     2014F       2015F
prezzo del petrolio.
                                                                                   positiva variazione del saldo primario depurato dal ciclo economico
    L'aumento dei prezzi dell'energia e i conflitti commerciali                    negativa variazione del saldo primario depurato dal ciclo economico
hanno il potenziale di frenare la ripresa economica globale.
Rispetto a novembre abbiamo quindi rivisto al rialzo di 5 punti
                                                                          Fonte: Datastream, Vontobel Asset Management
percentuali la probabilità di insorgenza del nostro scenario
«Ricaduta in stagnazione», portandola dal 15 per cento al 20
percento e abbiamo ridotto quella della «Ripresa sincronizza-             Grafico 4: Le imprese nell'Eurozona possono finanziarsi
ta» dall'80 per cento al 75 per cento.                                               convenientemente sul mercato dei capitali
                                                                          in percentuale

Inflazione sempre molto improbabile                                       5

Riteniamo sempre molto improbabile lo scenario «Diffusione
di timori inflazionistici». Da novembre 2013, per gli Stati Uniti         4

abbiamo rivisto al ribasso di 0.2 punti percentuali le previsioni
sull'inflazione per il 2014 portandole all'1.9 per cento e per            3
l'Eurozona addirittura di 0.7 punti percentuali allo 0.9 per
cento. Perfino per i paesi emergenti abbiamo ridotto le previ-
                                                                          2
sioni sull'inflazione 2014 dal 4.3 per cento al 4.1 per cento.
Esiste tuttavia un rischio residuo (come finora del 5 per cento)
                                                                          1
che le banche centrali abbiamo adottato una politica moneta-
                                                                                    2010              2011               2012                    2013            2014
ria troppo espansiva per troppo tempo, generando quindi in-
                                                                                     Rendimento dei titoli di stato tedeschi a dieci anni
flazione.
                                                                                     Rendimento per obbligazioni societarie dell'UEM

                                                                          Fonte. Datastream, Vontobel Asset Management

                                                                                                                         Politica d´investimento – luglio/agosto 2014     11
Economia dei paesi industrializzati

Stati industrializzati: la congiuntura
mette una marcia in più

Dopo il letargo nel primo trimestre, ora la congiuntura              cento, con conseguente risultato complessivamente negativo
negli Stati Uniti accelera di nuovo. Nell'Eurozona, la               del settore estero. Per contro, tutte le componenti
ripresa è ancora contenuta, ma l'economia ha supera-                 dell'economia nazionale hanno contribuito alla crescita,
to la recessione dell'anno scorso. In Giappone si regi­
stra un miglioramento del clima economico, dopo che
in aprile l'aumento dell'IVA aveva influenzato negati-
vamente l'umore.

Di recente, dagli Stati Uniti è giunta una notizia piuttosto
insolita: la crescita dell'economia statunitense per il primo
trimestre è stata rivista per la seconda volta al ribasso dalle
autorità. Nei primi tre mesi del 2014 è ora ufficialmente dimi-
nuita dell'1 per cento (rispetto al trimestre precedente e sti-
mata in base al tasso annuo). Tuttavia, dopo il letargo inver-
nale nel primo trimestre molti indicatori economici segnalano
una forte accelerazione della crescita economica. Il tasso di
disoccupazione sceso al 6.3 per cento e i redditi disponibili
aumentati a un tasso annuo del 2 per cento circa hanno fatto
salire la fiducia dei consumatori a giugno al livello massimo da
gennaio 2008. In questo ambito sono migliorate sia le aspet­
tative sia la valutazione attuale. Pertanto, la domanda di
consumo, soprattutto quella di beni di consumo durevoli,
dovrebbe aumentare ancora. A maggio, le vendite di autovet-
ture sono salite già del 4.6 per cento e il tasso di crescita
annuo è arrivato all'8.3 per cento, il valore più elevato da
agosto 2013.
    La produzione nell'industria manifatturiera è aumentata a
maggio dello 0.7 per cento; rispetto al mese dell'esercizio
precedente ciò corrisponde a un incremento del 3.8 per cen-
to. Il più importante barometro dell'umore per il mondo delle
imprese – l'indice dei responsabili degli acquisti per l'industria
manifatturiera degli Stati Uniti – per giugno non è ancora dis-
ponibile, ma gli indicatori della fiducia già noti segnalano che
l'indice parziale degli ordinativi (vedi grafico 1) ha registrato
un forte incremento. Prevediamo quindi che nei prossimi mesi
la produzione nell'industria manifatturiera accelererà.

Eurozona: la «periferia» raggiunge i livelli della
Germania
L'economia dell'Eurozona si trova sempre di fronte a una mo-
derata tendenza rialzista. Come si può rilevare dalle compo-
                                                                         Image: Shutterstock

nenti relative alla debole crescita del prodotto interno lordo
(PIL) nel primo trimestre, l'economia estera ha sempre un ef-
fetto frenante a causa del forte euro. Da un lato, le esporta­
zioni hanno registrato solo una debole crescita dello 0.3 per
cento rispetto al trimestre precedente (vedi grafico 2) e
dall'altro lato le importazioni sono aumentate dello 0.8 per         A Lafayette a Parigi e in altri templi del consumismo europeo vi è molto movimento.

12   Politica d´investimento – luglio/agosto 2014
Grafico 1: Il forte aumento degli ordinativi dovrebbe
anche se questo in gran parte è da attribuire al settore pub­                    supportare la crescita congiunturale
blico.                                                                           statunitense
    I recenti indicatori dell'umore segnalano una dinamica            Indice dei responsabili degli acquisti per l'industria manifatturiera

sempre moderata. Infatti, a giugno sia l'industria sia il settore     70

dei servizi si sono mostrati meno ottimisti, anche se le impre-
                                                                      60
se prevedono sempre un'espansione. Rispetto all'industria
che dipende maggiormente dalle esportazioni, il settore dei
                                                                      50
servizi si mostra relativamente resistente. Sebbene nel com­
plesso le imprese siano solo moderatamente ottimiste, la ri-          40
presa dovrebbe rivelarsi stabile. Questo perché nel frattempo
le imprese della cosiddetta periferia, che sono state maggior-        30
mente colpite dalla crisi dell'euro, sono fiduciose come quelle
della Germania. Inoltre, l'umore dei consumatori nell'Euro­           20
                                                                               2008         2009         2010            2011            2012           2013        2014
zona è attualmente a un livello quasi euforico.
                                                                                 Indice parziale degli ordinativi
                                                                                 Modello di regressione con indice della Fed di Philadelphia e indice Empire
I banchieri centrali europei adottano misure
coraggiose
                                                                      Fonte: Datastream, Vontobel Asset Management
L'inflazione ostinatamente bassa e la debole dinamica
dell'economia nell'Eurozona hanno indotto la Banca centrale
europea (BCE) a giugno a un ulteriore allentamento della sua          Grafico 2: Alle esportazioni dell'Unione monetaria
politica monetaria. Da un lato ha ridotto i tassi di riferimento                 europea manca come sempre lo slancio
e ha introdotto per la prima volta un tasso negativo sui depo-        Indice (inizio 2007 = 100)

siti per le banche. Dall'altro lato ha annunciato misure non          140

convenzionali per stimolare la concessione di crediti e la con-       130
giuntura nell'Eurozona. Infatti, mirate operazioni di rifinanzia-
mento a lungo termine («Targeted Long-Term Refinancing                120

Operations», TLTRO) hanno lo scopo di incentivare i prestiti
                                                                      110
bancari alle famiglie e alle imprese al di fuori del settore finan-
ziario. Inoltre, la BCE intende fornire all'economia ulteriore li-    100

quidità. Il pacchetto di misure complessivamente sostanzioso
                                                                       90
dovrebbe supportare la ripresa congiunturale, non da ultimo
tramite un euro più debole.                                            80
                                                                               2007       2008       2009       2010            2011         2012          2013

Giappone: l'aumento dell'IVA ha un effetto frenante                               Esportazioni reali di beni e servizi
                                                                                  Esportazioni nominali di beni
solo temporaneo
                                                                                  Volume delle esportazioni
L'aumento dell'imposta sul valore aggiunto in aprile ha evi-
dentemente provocato un anticipo degli acquisti nel primo
                                                                      Fonte: Datastream, Vontobel Asset Management
trimestre da parte dei consumatori giapponesi. Ciò ha regala-
to all'economia giapponese nei primi tre mesi una crescita            Grafico 3: In Giappone la fiducia delle imprese è
economica estremamente elevata del 6.7 per cento (rispetto                       nuovamente migliorata dopo un
al trimestre precedente e stimata in base al tasso annuo). Tut-                  peggioramento
tavia, ciò ha suscitato preoccupazioni per una possibile lacuna       Indice                                        in percentuale rispetto all'esercizio precedente

della domanda nel secondo trimestre. Il crollo dei fatturati          60                                                                                                   30

delle vendite al dettaglio, le immatricolazioni per le autovet-                                                                                                            20
                                                                      50
ture, la fiducia dei consumatori e l'umore delle imprese in
                                                                                                                                                                           10
aprile sembravano confermare questi timori.
                                                                      40
                                                                                                                                                                            0
    Tuttavia, alcuni indicatori anticipatori, come la fiducia dei
consumatori e l'umore delle imprese, segnalano ora che                30
                                                                                                                                                                       -10

l'aumento dell'IVA non penalizzerà in maniera duratura la
                                                                                                                                                                       -20
ripresa economica in Giappone (vedi grafico 3). Inoltre,              20
                                                                                                                                                                       -30
l'annunciata diminuzione dell'imposizione fiscale per le azien-
de dovrebbe compensare l'effetto frenante sulla congiuntura,          10                                                                                               -40
                                                                               2008       2009         2010           2011           2012           2013
dovuto all'aumento dell'IVA.
                                                                                Umore delle piccole e medie imprese (scala di sinistra)
                                                                                Produzione dell'industria manifatturiera (scala di destra)

                                                                      Fonte: Datastream, Vontobel Asset Management

                                                                                                                         Politica d´investimento – luglio/agosto 2014      13
Economia dei paesi emergenti

L'appetito per gli investimenti «Emerging
Markets» è (finalmente) ritornato

Nonostante le notizie di una possibile nuova insolven-                                          sfruttassero il recente rafforzamento della valuta per riduzioni
za dell'Argentina, il contesto per le obbligazioni e le                                         dei tassi troppo aggressive, questo sarebbe un ulteriore se­
valute dei paesi emergenti dovrebbe rimanere buono.                                             gnale d'allarme.
Di questo è responsabile non da ultimo una politica
monetaria sempre espansiva delle banche centrali dei                                            Bassi tassi statunitensi come aiuto esterno
paesi industrializzati. La riduzione dei deficit delle                                          I rendimenti negli Stati Uniti e in altri paesi industrializzati rap-
partite correnti in molti «Emerging Markets» conti-                                             presentano costi d'opportunità dal punto di vista di chi inve­
nua, mentre per le prospettive congiunturali il quadro                                          ste nei paesi emergenti. Il rialzo dei rendimenti statunitensi
non è chiaro. Attualmente sono meno importanti i                                                rende quindi tendenzialmente più attraenti gli investimenti
rischi politici.                                                                                nelle obbligazioni statunitensi. Nel 2013, il rialzo dei rendi-
                                                                                                menti statunitensi al 3 per cento circa è stato accompagnato
Le obbligazioni dei paesi emergenti sia in USD sia in valuta lo-                                da una forte correzione delle valute e delle obbligazioni dei
cale hanno registrato un forte rally dalla fine di gennaio 2014.                                paesi emergenti (vedi grafico 1). La correzione delle obbliga­
Per quanto riguarda le azioni dei paesi emergenti, tali azioni                                  zioni dei paesi emergenti si è conclusa solo quando agli inves-
da marzo sono state addirittura in grado di superare la perfor-                                 titori è stata offerta di nuovo una remunerazione sulle obbli-
mance dei mercati dei paesi industrializzati. Per tutte le cate-                                gazioni dei paesi emergenti, che era adeguata rispetto ai
gorie d'investimento hanno svolto un ruolo decisivo soprat-                                     rendimenti statunitensi nel frattempo più elevati.
tutto la liquidità globale sempre elevata in combinazione con                                       Quindi, l'eventuale imminenza di un nuovo forte aumento
i dati fondamentali in miglioramento. Si tratta di un contesto                                  dei rendimenti statunitensi e quindi di un calo dei corsi delle
che promette bene anche nei prossimi mesi – a meno che nei                                      obbligazioni e valute di questi paesi dovrebbe essere impor-
paesi industrializzati non si verifichi un abbandono della politi-                              tante per le obbligazioni e per le valute nei paesi emergenti.
ca monetaria estremamente accomodante o un forte aumen-                                         Nei mesi estivi riteniamo piuttosto improbabile uno scenario
to dei rendimenti. Sarebbero giustificate le preoccupazioni se                                  del genere. A nostro parere, per il momento la Banca statuni-
i paesi emergenti fino a quel momento registrassero troppo                                      tense Fed che attualmente mantiene basse con successo le
pochi progressi nella riduzione dei deficit delle partite correnti                              previsioni sui tassi, non modificherà il suo atteggiamento. In-
oppure nel rilancio dell'economia. Se paesi come la Turchia                                     oltre, nei prossimi mesi la liquidità globale sui mercati finan­

  Grafico 1: rendimenti statunitensi influenzano                                                 Grafico 2: I deficit della bilancia commerciale hanno
             le valute dei paesi emergenti                                                                  un andamento ancora in calo
   Indice                                                                      in percentuale    in percentuale del PIL
  130                                                                                     3.5     6.0
  128                                                                                     3.3     4.0
            Svalutazione delle valute dei paesi emergenti
  126       rispetto al dollaro statunitense                                              3.1
                                                                                                  2.0
  124                                                                                     2.9
                                                                                                  0.0
  122                                                                                     2.7

  120                                                                                     2.5    -2.0

  118                                                                                     2.3    -4.0
  116                                                                                     2.1
                                                                                                 -6.0
  114                                                                                     1.9
                                                                                                 -8.0
  112                                                                                     1.7

  110                                                              1.5                          -10.0
    Gen 13 Mar 13 Mag 13 Lug 13 Set 13 Nov 13 Gen 14 Mar 14 Mag 14                                 2000        2002       2004    2006          2008   2010      2012   2014

                Valute dei paesi emergenti per USD (scala di sinistra)                                    India                  Sudafrica             Brasile
                Rendimento dei titoli di stato decennali statunitensi (scala di destra)                   Indonesia              Turchia

  Fonte: Datastream, Vontobel Asset Management                                                   Fonte: Datastream, Vontobel Asset Management

14   Politica d´investimento – luglio/agosto 2014
Image: Shutterstock
All'interno dei paesi emergenti, le differenze riguardanti le prospettive congiunturali sono notevoli (nella foto: il mercato galleggiante a Hatyai, in Tailandia).

ziari internazionali dovrebbe rimanere elevata. A causa degli                     mite aumenti dei tassi. Tuttavia, in questi casi i dati congiun­
acquisti di obbligazioni, la Fed e la Bank of Japan continuer-                    turali più deboli hanno anche i loro lati positivi. Una moderata
anno a iniettare liquidità nei mercati e in Europa sono in pro-                   crescita dei consumi provoca infatti un calo dei tassi di cres­
gramma nuove misure di allentamento: Di recente, la Banca                         cita delle importazioni. Ciò, a sua volta, nell'ipotesi che tutti
centrale europea (BCE) ha diminuito i tassi e ha deciso misure                    gli altri fattori d'influsso rimangano costanti, favorisce un calo
per stimolare la concessione di crediti alle imprese.                             dei deficit delle partite correnti. Pertanto, l'indebolimento
                                                                                  congiunturale ha un effetto di autocorrezione, che potrebbe
Le prospettive di un calo dei deficit sono intatte                                rivelarsi ancora utile se la liquidità sui mercati finanziari inter-
Per l'andamento del valore degli investimenti «Emerging Mar-                      nazionali dovesse diminuire veramente. Fino a quel momen-
kets», oltre agli influssi esterni svolgono naturalmente un ruo-                  to, infatti il fabbisogno di rifinanziamento di questi paesi, che
lo importante anche fattori specifici di un paese. Infatti per                    dipende anche dal livello del deficit delle partite correnti, dov-
esempio l'aumento dei deficit del commercio estero è equiva-                      rebbe essere diminuito.
lente a un maggiore fabbisogno di rifinanziamento sui merca-
ti finanziari internazionali. Pertanto è poco sorprendente che i
paesi, che non hanno elevati deficit delle partite correnti, du-
                                                                                  Paesi emergenti: la
rante le fasi di forti aumenti dei rendimenti nei paesi indus­
trializzati tendenzialmente risentano in misura minore dei                        tendenza al calo dei
deflussi di capitale rispetto ai paesi con deficit elevati. Nel
complesso, la tendenza al calo dei deficit delle partite correnti                 deficit delle partite
                                                                                  correnti dovrebbe
nei paesi emergenti dovrebbe continuare (vedi grafico 2).
     Un importante fattore per l'attrattiva delle azioni e delle
valute sono anche le prospettive economiche dei rispettivi pa-
esi. Tuttavia, per quanto riguarda le prospettive congiunturali
si riscontrano forti divergenze all'interno dei paesi emergenti.
                                                                                  continuare.
I paesi con maggiori deficit delle partite correnti registrano at-                Nonostante i rischi politici, gli investitori sono ottimisti
tualmente dati congiunturali piuttosto deboli, mentre i paesi                     Attualmente, gli investitori hanno un atteggiamento positivo
con bassi deficit o leggere eccedenze hanno un andamento                          nei confronti dei paesi emergenti. Il conflitto tra l'Ucraina e la
tendenzialmente migliore. Una ripresa congiunturale nei paesi                     Russia non ha scosso la nuova fiducia nei paesi emergenti,
con «solidi» dati fondamentali, quali Corea del Sud, Malesia o                    anche se gli investitori hanno ritirato il capitale da questi due
Messico, dovrebbe determinare a medio termine aumenti dei                         paesi. Anche le elezioni in programma in molti paesi non han-
tassi e sostenere quindi le valute.                                               no aumentato la volatilità. Al contrario: di recente le oscilla­
                                                                                  zioni delle valute dei paesi emergenti sono diminuite. Ciò è
La debolezza congiunturale ha anche lati positivi                                 dipeso sicuramente dai positivi sviluppi politici, come la netta
Nelle economie piuttosto «vulnerabili» con elevati deficit delle                  vittoria elettorale di Narendra Modi in India, che si crede sia in
partite correnti – rientrano in questa categoria il Brasile, la                   grado di introdurre fondamentali riforme economiche. Tutta-
Turchia, il Sudafrica, l'India e l'Indonesia – non dovrebbe veri-                 via il miglioramento del contesto esterno dovrebbe essere de-
ficarsi una pressione alla rivalutazione politico-monetaria tra-                  terminante.

                                                                                                                           Politica d´investimento – luglio/agosto 2014      15
Valute                                                                                  Obbligazioni

USA: nonostante la ripre-                                                               Le obbligazioni protette
sa ancora nessun segnale                                                                dall'inflazione sono
di un aumento dei tassi                                                                 sempre poco attraenti
Continuiamo a prevedere un aumento del dollaro                                          Ultimamente, l'inflazione negli Stati Uniti è sorpren-
statunitense, che dovrebbe verificarsi non appena la                                    dentemente aumentata. Gli investimenti nei titoli di
Banca centrale statunitense non deluderà più le                                         stato protetti dall'inflazione sono ora diventati
aspettative di aumenti dei tassi. Vediamo potenziale                                    attraenti? Riteniamo di no, poiché l'aumento
rialzista rispetto all'euro e al franco svizzero oltre che                              dell'inflazione è già riflessa nei corsi.
per il «biglietto verde» anche per la sterlina britannica.
                                                                                        Gli US Treasury Inflation Protected Securities (TIPS) sono titoli
Nonostante il forte miglioramento degli indicatori congiuntu-                           di stato che ricompensano gli investitori per la futura inflazio-
rali negli Stati Uniti, attualmente la Presidente della Fed, Janet                      ne negli Stati Uniti. Mentre le obbligazioni nominali registrano
Yellen, riesce a mantenere basse le previsioni sui tassi. Se è                          una perdita reale in caso di aumento del tasso d'inflazione, i
esatta la nostra stima che la Fed aumenterà i tassi nel primo                           TIPS guadagnano valore. La differenza di rendimento tra i tra-
semestre 2015, ciò indicherebbe un crescente supporto                                   dizionali titoli di stato statunitensi e i TIPS statunitensi viene
dell'USD a medio termine, soprattutto rispetto all'euro e al                            definita «break-even spread», il parametro per l'inflazione at-
franco svizzero, poiché i rispettivi banchieri centrali manten-                         tesa dagli investitori. Se l'effettiva inflazione futura è superio-
gono tenacemente la loro politica monetaria accomodante.                                re agli attuali break-even spread, i TIPS statunitensi hanno un
A differenza della Fed, la Banca centrale britannica ha re-                             andamento migliore rispetto ai titoli di stato statunitensi.
centemente rinunciato a lottare contro le previsioni sui tassi                              Per la maggior parte dei periodi di osservazione, le obbli-
del mercato. Secondo Mark Carney, il Presidente della Bank                              gazioni nominali statunitensi hanno offerto a lungo termine
of England, un primo intervento sui tassi nel 2014 non si può                           rendimenti paragonabili a quelli dei TIPS statunitensi (vedi
più escludere completamente, il che rafforza ulteriormente il                           grafico). I TIPS hanno avuto un andamento migliore solo
nostro atteggiamento comunque già positivo nei confronti                                quando la futura inflazione veniva notevolmente sottovaluta-
della sterlina britannica. Alcuni dati fondamentali, quali per                          ta, come per esempio alla fine del 2008. I break-even spread
esempio i differenziali di interesse, il prezzo del petrolio e                          sono attualmente al 2.2 per cento e quindi le attuali aspetta-
l'andamento del mercato azionario sono favorevoli a una sot-                            tive del mercato riguardo alla futura inflazione statunitense
tovalutazione della corona norvegese e del dollaro canadese.                            sembrano adeguate. Riteniamo quindi che attualmente i TIPS
Anche le valute dei paesi emergenti rimangono attraenti per i                           statunitensi non offrano alcun vantaggio rispetto ai tradizio-
prossimi mesi (vedi anche pagina 14).                                                   nali titoli di stato statunitensi. Lo stesso vale anche per i titoli
                                                                                        di stato tedeschi protetti dall'inflazione.

  Grafico: Andamento valutario dall'inizio dell'anno                                     Grafico: «Obbligazioni TIPS» statunitensi senza premio
                                                                                                  di rendimento
   in percentuale rispetto al dollaro statunitense                                       Indice                                                                   in percentuale
                                                                                         200                                                                                   6
   -4.4                                                          Corona svedese
                                                                                         180
                                                                                                                                                                               5
                     -1.4                                        Euro                    160

                                                                 Dollaro canadese        140
                       -1.0                                                                                                                                                    4
                                                                                         120
                        -0.9                                     Corona norvegese
                                                                                         100                                                                                   3
                            -0.6                                 Franco svizzero          80
                                                                                                                                                                               2
                                                    2.7          Sterlina britannica      60

                                                     3.1                                  40
                                                                 Yen giapponese                                                                                                1
                                                                                          20
                                                           5.3   Dollaro australiano
                                                                                           0                                                                                   0
                                                             5.9 Dollaro neozelandese      Giu 04              Dic 06              Giu 09              Dic 11              Giu 14

                                                                                               Rendimento complessivo dei titoli di stato decennali statunitensi (scala di sinistra)
                                                                                               Rendimento complessivo delle obbligazioni TIPS decennali statunitensi
                                                                                               (scala di sinistra)
                                                                                               Break-even Spread delle obbligazioni TIPS decennali statunitensi (scala di destra)

  Fonte: Datastream, Vontobel Asset Management                                           Fonte: Bloomberg, Vontobel Asset Management

16   Politica d´investimento – luglio/agosto 2014
Tassi d'interesse in Svizzera
                                                                       Grafico 1: Inflazione ancora vicina al limite della
                                                                                  deflazione

L'iniezione di liqui-                                                  50                                                                                                         50

dità della BCE non
                                                                       40                                                                                                         40

                                                                       30                                                                                                         30

influisce sulla politica
                                                                       20                                                                                                         20

                                                                       10                                                                                                         10

monetaria della BNS
                                                                         0                                                                                                        0

                                                                       -10                                                                                                        -10

                                                                       -20                                                                                                        -20
                                                                              1985            1990            1995            2000         2005             2010

Dopo che all'inizio di giugno la Banca centrale europea                           One family home price index to rent ratio
                                                                                                                                             Source: Thomson Reuters Datastream

(BCE) aveva sorpreso con una serie di incentivi, vi era mol-          Fonte: Datastream, Vontobel Asset Management
ta attesa per la seduta della Banca nazionale svizzera
(BNS) di metà giugno. Quest'ultima ha tuttavia deciso di               Grafico 2: Immobili né convenienti né costosi
mantenere invariata la propria politica monetaria. Secon-                         rispetto alle locazioni
do la BNS, la soglia minima del tasso di cambio di 1.20                Divergenza in percentuale del rapporto del prezzo degli immobili rispetto alle locazioni
                                                                       nei confronti della media sul lungo termine
franchi svizzeri per euro continua a essere il metodo ade-
guato per «prevenire un indesiderato inasprimento delle                 50                                                                                                        50

condizioni quadro del contesto monetario».
                                                                        40                                                                                                        40

                                                                        30                                                                                                        30
Nella recente stima della situazione politico-monetaria, nono-
stante la decisione della BCE di abbassare i tassi d'interesse e        20                                                                                                        20

iniettare liquidità, la Banca nazionale svizzera (BNS) mantiene         10                                                                                                        10

sia la soglia minima del tasso di cambio di 1.20 franchi per             0                                                                                                        0

euro sia la banda di oscillazione del tasso di riferimento dallo
                                                                       -10                                                                                                        -10
0 allo 0.25 per cento. La BNS prevede ancora un'inflazione
                                                                       -20                                                                                                        -20
molto bassa per l'anno in corso e per i prossimi due anni (cfr.               1985            1990            1995            2000          2005             2010

grafico 1). Ne sono causa la ripresa solo titubante della con­                    One family home price index to rent ratio
                                                                                                                                             Source: Thomson Reuters Datastream

giuntura internazionale e l'inflazione inaspettatamente bassa          Fonte: Datastream, Vontobel Asset Management
dell'Eurozona. All'interno della Svizzera le capacità produttive
non sarebbero pienamente utilizzate.
                                                                     continua a essere credibile. Nonostante una leggera diminu­
BNS (troppo) preoccupata in merito ai mercati immo-                  zione, dalla seduta della BCE, della differenza d'interesse tra
biliari e ipotecari                                                  euro e franco svizzero per il Libor a tre mesi, l'euro si è svalu-
Sebbene i più rigidi requisiti in materia di fondi propri annun-     tato solo leggermente rispetto al franco. L'importo dei depo-
ciati a gennaio dal Consiglio federale per i crediti ipotecari       siti a vista presso la Banca centrale non è cambiato dalla deci-
(parola chiave: cuscinetto di capitale anticiclico) entrino in       sione della BCE; un indizio che non vi sono state ridistribuzioni
vigore alla fine di giugno, la BNS continua a mostrarsi preoc-       di capitale in Svizzera.
cupata in merito all'andamento del mercato immobiliare e
ipotecario. Essa ritiene che vi sia solamente un lieve indeboli-     Obbligazioni svizzere poco allettanti
mento della dinamica e che manchino indizi concreti di una           Prevediamo che la BNS nei prossimi dodici mesi manterrà in-
stabilizzazione. La BNS avverte che seguirà con attenzione           variati i tassi di riferimento, tra lo 0 e lo 0.25 per cento. Finché
l'andamento del mercato ipotecario e immobiliare e veri-             l'inflazione resterà sotto l'1 per cento, la BNS non modificherà
ficherà periodicamente se i cuscinetti di capitale anticiclico       nemmeno la soglia minima del tasso di cambio di 1.20 franchi
debbano essere adeguati. In tal modo la BNS contraddice un           per euro. Per il 2015 prevediamo un aumento dell'inflazione
recente studio del Fondo monetario internazionale (FMI), in          allo 0.8 per cento. Le esportazioni svizzere dovrebbero trarre
base al quale i due indicatori di valutazione per i prezzi immo-     vantaggio dalla ripresa da noi prevista per l'Eurozona. Ne
biliari, il rapporto dei prezzi degli immobili con il reddito dis-   conseguirebbero l'aumento della produzione industriale e un
ponibile e il rapporto con le locazioni, non sono, in Svizzera,      incremento nello sfruttamento delle capacità. I rendimenti dei
al di sopra della media a lungo termine. Secondo l'FMI, quin-        titoli decennali della Confederazione dovrebbero quindi au-
di, gli immobili sono equamente valutati. Questo è anche il          mentare, entro l'estate del 2015, fino a circa l'1.2 per cento.
risultato della nostra analisi (cfr. grafico 2).                     I bassi rendimenti e il rischio di una crescita dei rendimenti
                                                                     continuano a rendere poco interessanti i titoli della Confede­
Nessuna fuga di capitali in Svizzera dopo la decisione               razione. Non costituisce un'opzione nemmeno il ripiego su
della BCE                                                            obbligazioni societarie, a causa dei livelli minimi dei premi di
La soglia minima del tasso di cambio di 1.20 franchi per euro        rendimento rispetto ai titoli di stato.

                                                                                                                                 Politica d´investimento – luglio/agosto 2014           17
Azioni                                                                                 Materie prime

Corsi di borsa in                                                                      Prezzo del petrolio:
Giappone con ulteriore                                                                 nell'ambito dell'inaspri­
potenziale rialzista                                                                   mento del conflitto in Iraq
Dall'inizio dell'anno, l'indice giapponese Nikkei-225 ha                               L'avanzata del gruppo terroristico Isis in Iraq ha avuto
avuto un andamento nettamente peggiore rispetto alla                                   un effetto anche sul prezzo del petrolio. In seguito
maggior parte degli altri indici di riferimento globali.                               all'aumento delle incertezze in Medio Oriente, almeno
Per quanto riguarda il futuro andamento del mercato                                    a breve termine il prezzo del petrolio dovrebbe avere
azionario giapponese, sia le valutazioni delle azioni sia                              un maggiore premio di rischio. Un'interruzione della
le revisioni degli utili ci rendono fiduciosi.                                         produzione – come in Libia – colpirebbe in modo
                                                                                       sensibile l'offerta di petrolio.
Alla fine del 2012 e nei primi mesi del 2013, la borsa giappo-
nese ha registrato un andamento estremamente forte, ali-                               Con una produzione di poco più di tre milioni di barili al gior-
mentata da una politica monetaria molto espansiva della Ban-                           no (vedi grafico) l'Iraq copre oltre il 3 per cento della doman-
ca centrale giapponese che ha indebolito sensibilmente lo                              da globale di petrolio. All'interno dell'Organizzazione dei pae-
yen. Ciò ha favorito particolarmente le imprese esportatrici,                          si esportatori di petrolio OPEC, il paese tra l'Eufrate e il Tigri è
i cui utili sono stati superiori al previsto.                                          il terzo produttore di petrolio.

L'inflazione potrebbe determinare un                                                   Paesi emergenti davanti a una spinta inflazionistica?
riposizionamento nelle azioni                                                          Dopo l'interruzione quasi completa della produzione di petro-
Rimaniamo sempre scettici per quanto riguarda la capacità                              lio (di circa 1.5 milioni di barili al giorno) dalla Libia in seguito
del governo giapponese di eseguire riforme fondamentali.                               alla guerra civile, altre interruzioni della produzione potrebbe-
Tuttavia, un'inflazione un po' più elevata dovrebbe indurre gli                        ro determinare un maggiore aumento del prezzo del petrolio.
investitori in Giappone a spostare i loro patrimoni dalle obbli-                       Ciò, a sua volta, avrebbe tra l'altro effetti negativi sull'anda-
gazioni alle azioni. Inoltre, una crescita economica statuniten-                       mento dell'inflazione, soprattutto nei paesi emergenti, e in­
se più forte dovrebbe di nuovo indebolire leggermente lo yen,                          fluenzerebbe negativamente anche il nostro scenario princi-
il che assieme a una possibile riduzione delle imposte per le                          pale di una ripresa economica globale. Questo scenario
imprese avrebbe un effetto positivo sugli utili. Pertanto, a                           «Worst Case» non si è ancora verificato e l'Iraq continua a
nostro parere dopo una pausa la ripresa dovrebbe continua-                             estrarre petrolio. Tuttavia, a causa dell'instabilità politica ed
re, ma probabilmente con meno vigore rispetto all'inizio del                           economica nella regione attualmente non si può escludere
2013..                                                                                 neanche il peggiore di tutti gli scenari.

  Grafico: Attraenti valutazioni azionarie in Giappone                                  Grafico: Produzione di petrolio in Iraq finora non compromessa

   Rapporto prezzo / valore contabile                                                    in milioni di barili al giorno
   5                                                                                     3.4

                                                                                         3.2
   4

                                                                                         3.0
   3

                                                                                         2.8

   2
                                                                                         2.6

   1
                                                                                         2.4

   0                                                                                     2.2
        90     92      94     96      98     00     02   04   06   08   10   12   14               2009            2010       2011          2012   2013   2014

             Giappone                 Media a lungo termine                                         Produzione irachena di petrolio

  Fonte: Datastream, Vontobel Asset Management                                          Fonte. IEA, Datastream, Vontobel Asset Management

18   Politica d´investimento – luglio/agosto 2014
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