Parchilazio.it - "Non so perché, ma c'è qualcosa negli orsi che induce ad amarli"

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Parchilazio.it - "Non so perché, ma c'è qualcosa negli orsi che induce ad amarli"
Parchilazio.it
Magazine della Direzione Regionale
Ambiente e Sistemi Naturali

n. 14 - 26 gennaio 2017

      “Non so perché,
      ma c’è qualcosa
            negli orsi
che induce ad amarli”
        Sir James Oliver Curwood
Parchilazio.it - "Non so perché, ma c'è qualcosa negli orsi che induce ad amarli"
PARCHILAZIO n. 14/2017                                                                                                     PARCHILAZIO n. 14/2017

                          Sommario                                                    “La sua passione è
                                                                                      il suo lavoro e uno stile di vita”

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                                                                                      Abbiamo voluto fare uno speciale di
                         L’orso bruno marsicano                                       ParchiLazio dedicato all’orso, cogliendo
                         e la sua unicità                                             l’occasione della presentazione del libro di

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                                                                                      Benedetto Ciacciarelli “Obiettivo orso”, un
                         Una popolazione ad alto rischio di                           libro di fotografie dell’orso marsicano.
                         estinzione                                                   Ci sono immagini davvero stupefacenti per
                                                                     Vito Consoli
                                                                                      il loro significato ecologico.

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                                                                    Direttore della
                                                              Direzione Ambiente      I testi che le corredano sono un diario, la
                         Il calendario alimentare               e Sistemi Naturali    testimonianza semplice e diretta di una
                                                                              della
                         dell’orso                                 Regione Lazio
                                                                                      passione, nella quale rispetto e curiosità per la
                                                                                      natura si compenetrano.

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                                                                                      Si capisce subito che la natura è al centro
                         Le tracce dell’orso:                                         degli interessi dell’autore.
                         segni, impronte, andatura
                                                                                                   Le foto dell’orso sono straordinarie

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                                                                                                   perché sono il distillato di una
                         Individuare le tracce dell’orso                                           totale dedizione alla ricerca.
                         e segnalarne la presenza                                                  Non potrebbero spiegarsi altrimenti
                                                                                                   le attese di giorni, le notti passate

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                                                                                                   tra i monti, la pioggia incessante
                         Orsi del Lazio: la loro storia                                            delle giornate autunnali, i guadi più
                         basata sulle analisi genetiche                                            profondi degli stivali calzati,
                                                                                                   la grandine senza riparo,

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                                                                                                   il gelo delle albe primaverili.
                         Cosa fa la Regione Lazio
                                                                                                   Benedetto Ciacciarelli è una
                         per l’orso marsicano?
                                                                                      persona fortunata, perché vive la sua

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                                                                                      passione, perché la sua passione è il suo
                         Le azioni di tutela                                          lavoro, ed è al contempo uno stile di vita.
                         su ampia scala nel Lazio                                     Nel libro c’è tutto questo, ma soprattutto una
                                                                                      consapevolezza: non possono esserci

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                                                                                      risposte precise, ma la salvezza degli orsi
                         Il sistema di protezione                                     può significare molto di più.
                         ambientale della Regione Lazio                                                                       Vito Consoli
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PARCHILAZIO n. 14/2017                                                                                                               PARCHILAZIO n. 14/2017

                                                                              all’incirca con il Parco Nazionale d’Abruzzo,
                           L’orso marsicano                                   Lazio e Molise (PNALM) e un’ampia fascia
                                                                              che lo circonda fino alla Maiella occidentale
                         L’orso bruno marsicano                               (la cosiddetta “area centrale”); è anche presente
                                                                              occasionalmente sui massicci appenninici del
                         e la sua unicità                                     Lazio, del nord del Molise e sui Monti Sibillini
                         Luciana Carotenuto                                   (l’“area periferica”).
                                                                              Il risultato di questo isolamento geografico
         Impronta        In Italia centrale, sull’Appennino, vive una po-     e, quindi, riproduttivo, che si protrae ormai da
    posteriore (in
                         polazione di orso: l’orso bruno marsicano.           secoli, è molto affascinante: il patrimonio
          basso) e
anteriore (in alto)      Varie fonti storiche parlano della presenza          genetico della popolazione appenninica si è
           di orso;      dell’orso su tutta la catena appenninica e le sue    differenziato da quello delle popolazioni del
           si noti il
         carattere
                         propaggini in epoca molto antica, addirittura al     resto d’Europa (in particolare delle Alpi e dei
  plantigrado del        tempo degli antichi Romani.                          Balcani) a tal punto che l’orso dell’Appennino
 piede dell’orso,        La persecuzione diretta, molto intensa soprattutto   centrale è una unità evolutiva a sé stante,
    che appoggia
 completamente           negli ultimi quattro-cinque secoli, ha causato       con caratteristiche genetiche e morfologiche
   tutta la pianta.      una lenta ma inarrestabile riduzione dell’areale     tutte sue: appunto, l’orso bruno marsicano
                         dell’orso sull’Appennino e, ovviamente, un al-       Ursus arctos marsicanus.
                         trettanto lento ma inarrestabile calo del numero     Quindi, se la popolazione di marsicano si estin-
                         di esemplari.                                        guesse, perderemmo per sempre la sua storia
                         Scomparso quindi dall’Appennino settentrionale       evolutiva, la sua unicità genetica, le sue ca-
                         e da quello meridionale, l’orso è oggi presente      ratteristiche biologiche, ecologiche ed etologiche.
                         stabilmente soltanto in una zona che coincide        Perderemmo un pezzo unico di biodiversità.
                         Foto Arch. Riserva Montagne Duchessa

                                                                                                                                    Foto Benedetto Ciacciarelli
Parchilazio.it - "Non so perché, ma c'è qualcosa negli orsi che induce ad amarli"
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PARCHILAZIO n. 14/2017                                                                                                                                     PARCHILAZIO n. 14/2017

                         Una popolazione ad alto                                            Questo risultato si scontra però        Una popolazione così ridotta, che
                         rischio di estinzione                                              con un altro risultato della ricerca:
                                                                                            il numero di nuovi nati. Negli ultimi
                                                                                                                                    non cresce numericamente e che
                                                                                                                                    risiede in un’area piccola rispetto
                         Luciana Carotenuto                                                 dieci anni si sono riprodotte in        alle esigenze della specie, rischia
                                                                                            media 3-4 femmine per anno (in          di estinguersi in pochissimo tem-
  Un ciuffo di peli      Quanti orsi marsicani vivono sull’Appennino cen-                   media il 14% circa delle femmine        po per eventi casuali naturali     (per
                         trale? Domanda apparentemente banale, ma la                        stimate) e sono nati in tutto circa     esempio una epidemia) ma anche,
                                                                                                                                                           Foto Marco Branchi
  incastrato nelle
    maglie del filo
    spinato è una        risposta non è affatto scontata: l’orso è un animale               70 cuccioli (in media circa 7 al-       forse soprattutto, antropici.
             prova       difficilissimo da studiare, elusivo, girovago (so-                 l’anno): perché allora la popo-         Se per esempio un anno tutte le
     inconfutabile
    del passaggio        prattutto i maschi); le indagini genetiche e l’analisi             lazione non cresce?                     femmine fertili morissero per brac-
         dell’orso.      statistica ci vengono in aiuto permettendoci di                    Altissima mortalità, questo è il        conaggio o cause naturali, in
     Nella pagina
                         fare delle stime di popolazione, ossia di ipotizzare               problema: muoiono troppi orsi           quell’anno non ci sarebbero nuovi
         accanto:        con un certo grado di sicurezza statistica il                      rispetto a quelli che nascono. E        nati e soprattutto si perderebbe
          una rara       numero di individui presenti in un certo momento                   la mortalità del marsicano è dovuta     per sempre una grossa parte del
   immagine che
testimonia l’orso        in una data area.                                                  soprattutto al bracconaggio e           potenziale riproduttivo della po-
che mette in fuga        La stima del 2014 fatta dai ricercatori dell’Università            ad altre cause accidentali legate       polazione, che entrerebbe in un
          un lupo,
“forse per gioco,        Sapienza e del PNALM ha rilevato circa 50 in-
                         dividui (22 maschi e 28 femmine) nell’area cen-
                                                                                                                                                          Foto Benedetto Ciacciarelli
     o forse per il
      dominio sul        trale. A questi dobbiamo aggiungere altri orsi
           luogo”
    (Ciacciarelli).      che frequentano l’area periferica e che, per motivi
                         geografici e temporali, sfuggono alle osservazioni
                         fatte nell’area centrale. La stima del 2011 rilevava
                         praticamente lo stesso numero di individui (51),
                         così pure quelle degli anni precedenti, a dimostrazione
                         del fatto che la popolazione nell’area centrale è
                         stabile: il numero di individui non aumenta né
                         diminuisce nel tempo.                                              direttamente o indirettamente al-       “vortice di declino”, fino all’estin-
                                                                                            l’uomo, per esempio gli investi-        zione. Il futuro del marsicano
                                                                                            menti stradali o le infezioni tra-      passa obbligatoriamente dalla ri-
                                                               Foto Arch. Direz. Ambiente

                                                                                            smesse dal bestiame.                    duzione della mortalità soprat-
                                                                                            Aggiungiamo anche che una fem-          tutto a carico delle femmine, dal-
                                                                                            mina si riproduce ogni tre-quattro      l’espansione geografica della po-
                                                                                            anni e questo è un altro fattore –      polazione in un’area molto più
                                                                                            stavolta biologico – che rallenta       vasta dell’attuale e dall’aumento
                                                                                            la crescita della popolazione.          del numero di individui.
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PARCHILAZIO n. 14/2017                                                                                                                       PARCHILAZIO n. 14/2017

                         Il calendario alimentare                                In questo periodo l’orso deve ac-       E il mito dell’orso che uccide e
                                                                                 cumulare proteine e grassi in
                         dell’orso                                               gran quantità per superare la
                                                                                                                         divora tutti gli animali possibili e
                                                                                                                         immaginabili?
                         Luciana Carotenuto                                      scarsità di cibo e le basse tem-        È, appunto, un mito: l’orso preda
                                                                                 perature dei mesi freddi; in inverno,   quando gli conviene, ossia quan-
   Gli escrementi        L’orso marsicano vive di ciò che la natura offre:       però, il marsicano non va in un         do lo sforzo per ottenere il cibo
          dell’orso
                         da animale molto opportunista qual è, durante           vero e proprio letargo, come fa         è minimo, e si orienta molto più
          hanno la
 particolarissima        l’anno mangia ciò che è più disponibile in natura       ad esempio l’orso polare: sta in        verso animali selvatici anziché
  caratteristica di      e al contempo più nutriente: in primavera piante        tana e il suo organismo rallenta        domestici.
            essere
        profumati,       erbacee e una modesta quantità di animali selvatici;    tutte le funzioni vitali, ma in oc-     E se poi trova una carcassa di
     per esempio         all’inizio dell’estate ancora piante erbacee stavolta   casione di temperature miti si          selvatico o domestico non la
           quando
    contengono i
                         associate a insetti; in piena estate frutti carnosi     “sveglia” ed esce per andare in         disdegna affatto, così come non
 resti di un pasto       come ciliegie selvatiche, frutti di rosa canina         cerca di cibo.                          disdegna i nostri scarti alimentari.
          a base di      e soprattutto bacche di ramno (un arbusto mon-
     rosa canina,
                         tano ben evidente nella foto accanto), la principale
                                                                                 Foto Arch. PNALM

   come nel caso
      della foto in      risorsa alimentare del marsicano ad agosto e set-
            basso.
                         tembre; all’inizio dell’autunno mele e pere sel-
                         vatiche vanno di pari passo con ghiande e faggiole
                         (i frutti del faggio), che diventano poi l’alimento
                         più importante in autunno e all’inizio dell’inverno.
Foto Domenico Serafini

                                                                                 Non è raro, infatti, nelle giornate     Ma attenzione: i nostri scarti
                                                                                 meno fredde di gennaio o febbraio       non sono naturali, quindi è
                                                                                 imbattersi in piste di orso su fango    molto importante che imparia-
                                                                                 o su neve, una bellissima emo-          mo a non abbandonare even-
                                                                                 zione!                                  tuali resti di cibo in montagna
                                                                                 La dieta dell’orso è quindi sana,       e a preservare la naturalità
                                                                                 equilibrata e variegata, costituita     degli ecosistemi in cui vive
                                                                                 per lo più da vegetali.                 l’orso marsicano.
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PARCHILAZIO n. 14/2017    PARCHILAZIO n. 14/2017

     “Al mattino,        Foto Benedetto Ciacciarelli
  appena i raggi
del sole sfiorano
     le creste dei
monti, un’ombra
        silenziosa
            avanza
        sui sassi”
    (Ciacciarelli).
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                         Le tracce dell’orso:                                             La sua presenza è però rile-               I peli, lunghi anche 10-15 cm,
                         segni, impronte, andatura                                        vabile tramite segni indiretti.
                                                                                          Inconfondibile è l’impronta. Es-
                                                                                                                                     sono leggermente ondulati, sottili
                                                                                                                                     e setosi, e si possono rinvenire
                         Ilaria Guj                                                       sendo l’orso un plantigrado,               sui fili spinati o su particolari alberi
                                                                                          la sua impronta è caratterizzata           che l’orso usa come grattatoi.
                         La presenza dell’orso in natura può essere rilevata              dalla pianta estesa e dalle cin-           Una pista formata da sassi di
                         tramite segni diretti e indiretti. L’avvistamento e              que dita. L’impronta dell’arto             grosse dimensioni rivoltati può
                         la registrazione video-fotografica, sono segni                   posteriore è visibilmente più              essere segno del passaggio di
                         diretti evidenti della sua presenza, sebbene l’orso              lunga di quella del piede an-              un orso in cerca di insetti.
                         possa essere confuso, in condizioni di cattiva                   teriore, ricordando nella forma            Rami spezzati su alberi o cespugli
                         visibilità, con un grosso cinghiale.                             quella di un piede umano.                  possono indicare che un orso si
                                                                                          Una curiosità: il quin-
                                                                                          to dito, cioè il dito
                                                                                                                                                             Foto Domeico Serafini

                                                                                          che nell’uomo è il mi-
                                                                                          gnolo, nell’orso è
                                                                                          molto più sviluppato
                                                                                          del primo dito (il pol-
                                                                                          lice), quindi, ad
                                                                                          esempio, l’impronta
                                                                                          nella foto accanto è
                                                                                          di una zampa ante-
                                                                                          riore destra. La pista
                                                                                          di un orso ricorda la
                                                                                          sua andatura un po’
                                                                                          barcollante: le im-
                                                             Foto Arch. Direz. Ambiente

                         Anche il comportamento può essere indicativo:                    pronte si alternano
                         l’orso svolge alcuni compiti aiutandosi con le                   a destra e sinistra
                         zampe anteriori, ad esempio mentre rivolta i                     lungo una linea che
                         sassi sul terreno alla ricerca di larve d’insetti.               individua la direzione del suo             è alimentato dei suoi frutti.
                         La proporzione della testa rispetto al corpo e                   percorso. L’escremento dell’orso           Questi ultimi due segni, da soli,
                         agli arti è importante anche per riconoscere                     è in genere piuttosto grande e             non sono sufficienti a confermare
                         animali adulti dai giovani.                                      contiene materiale grossolana-             il passaggio di un orso nell’area,
                         D’altra parte osservare un orso non è molto                      mente digerito come parti di               ma in loro presenza è bene con-
                         frequente, considerata l’alta elusività della specie             frutti, erba e foglie, resti di insetto.   trollare i dintorni alla ricerca di
                         e la sua rarefazione sul territorio.                             L’odore è dolce e fruttato.                impronte ed escrementi.
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PARCHILAZIO n. 14/2017    PARCHILAZIO n. 14/2017

“Tra salti e guizzi      Foto Benedetto Ciacciarelli
   l’orsetto corre
     sull’erba con
          serenità:
      un dono per
         i giovani.
        L’istinto di
        avvertire il
pericolo, però, lo
 mette in allerta”
     (Ciacciarelli).
Parchilazio.it - "Non so perché, ma c'è qualcosa negli orsi che induce ad amarli"
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PARCHILAZIO n. 14/2017                                                                                                                         PARCHILAZIO n. 14/2017

                         Individuare le tracce dell’orso                          La Rete si attiva anche quando un
                         e segnalarne la presenza                                 cittadino segnala la presenza di un
                                                                                  orso nei boschi, o sulle montagne.
                         Domenico Serafini                                        Le orme sono importanti perché
                                                                                  difficilmente si confondono con
                                                                                                                              Referenti della Rete
                         C’è un gruppo di persone che perlustra il territorio     quelle di altre specie e ci indicano
                         della nostra Regione alla ricerca di tracce dell’orso.   con certezza la presenza di un orso.        Ivana Pizzol
                         Queste persone, tecnici della Regione Lazio, dei         I peli e gli escrementi sono le tracce      06 51687319

                         parchi naturali, esperti di orsi, fanno parte della      più ambite dagli operatori della
                                                                                                                              ipizzol@regione.lazio.it

                         Rete Regionale di Monitoraggio Orso bruno                Rete perché sottoposti ad analisi           Gianpiero Di Clemente
                         marsicano avviata dalla Regione nel 2008.                genetica, ci dicono esattamente di          0746 306493
                                                                                                                              gidiclemente@regione.lazio.it
                         Trovare tracce di un orso non è facile, per questo       quale orso si tratta.
                         la Rete concentra le attività in alcuni periodi          Grazie alle attività della Rete, alla       Ilaria Guj
                         dell’anno e in particolare in alcuni territori dove      raccolta e analisi dei campioni oggi        0774 827219
                                                                                                                              iguj@regione.lazio.it
                         c’è la maggior probabilità di rinvenimento dei segni     sappiamo che il territorio laziale è
                         di presenza. Anche alcuni volontari aiutano gli          stato frequentato, dal 1995 al 2016,        Antonio Lecce
                         esperti della Rete (Ass. Salviamo L’Orso, CAI,           da almeno 20 orsi diversi e sono            0776 887013
                                                                                                                              antlecce@regione.lazio.it
                         Fie). I segni che l’orso lascia lungo il suo passaggio   stati validati in tutto ben 529 eventi
                         sono orme, escrementi, ciuffi di pelo, graffi, pietre    di presenza.                                Domenico Serafini
                                                                                                                              06 51687349
                         rivoltate, resti di pasto, tane e giacigli.              Gli eventi di presenza sono verificati      dserafini@regione.lazio.it
                                                                                  dai referenti della Rete, non tutti
                                                                                  però possono essere attribuiti al-          Stefano Donfrancesco
                                                                                                                              0774 827219
                                                                                  l’orso con certezza, soprattutto            sdonfrancesco@regione.lazio.it
                                                                                  quando le segnalazioni non avven-
                                                                                  gono in tempi brevi.                        Emanuela Peria
                                                                                                                              0746 306493
                                                                                  In questi casi infatti il tempo deteriora   eperia@regione.lazio.it
                                                                                  le tracce e anche il DNA dei cam-
                                                                                  pioni si degrada rendendo impos-            Luciana Carotenuto
                                                                                                                              06 51687378
                                                                                  sibile attribuire gli escrementi, o i       lcarotenuto@regione.lazio.it
                                                                                  peli trovati, all’orso.
                                                                                                                              Andrea Monaco
                                                                                  Per questo è fondamentale che               06 51687320
                                                                                  chiunque creda di aver avvistato            amonaco@regione.lazio.it
                                                                                  un orso, o ne abbia sentito parlare,
                                                                                                                              Maria Cristina Saltari
                                                                                  segnali immediatamente il fatto ai          06 51689129
                                                                                  Referenti della Rete.                       csaltari@regione.lazio.it
Parchilazio.it - "Non so perché, ma c'è qualcosa negli orsi che induce ad amarli"
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PARCHILAZIO n. 14/2017                                                                                                                    PARCHILAZIO n. 14/2017

                         Orsi del Lazio: la loro storia                          L'analisi genetica del DNA estratto da peli ed
                                                                                 escrementi consente di individuare quale orso
                         basata sulle analisi genetiche                          li ha lasciati, perché ogni individuo ha la sua se-
                         Giampiero Di Clemente                                   quenza genica, proprio come ogni macchina ha
                                                                                 la sua targa.
       A partire dal     Gli Appennini laziali, dalle Mainarde a sud fino        Per alcuni orsi è stato possibile avere molti dati
    2010 le attività     ad arrivare al Terminillo e ai monti della Laga,        ed è stato possibile ricostruirne gli spostamenti
    sul campo e le
    collaborazioni       passando per Ernici, Simbruini, Cicolani e com-         lungo l'Appennino, ecco alcuni esempi:
    instaurate con       plesso del Nuria, rientrano nell'areale dell'orso       - l'orso Ferroio (ID 72) dalle Montagne della
           altri Enti,
        Istituzioni e    bruno marsicano.                                        Duchessa si è diretto verso il Terminillo, per poi
      Associazioni       La Rete di Monitoraggio Regionale ha con-               tornare di nuovo a sud fino al Parco Nazionale
               hanno
      consentito di      centrato la sua attività su hotspots, aree fre-         d'Abruzzo, Lazio e Molise e al Parco Nazionale
accertare le zone        quentate dalla specie in tempi recenti, al fine di      della Majella.
    utilizzate dagli
   orsi campionati       verificare come venissero utilizzate e da quali e       - l'orso Ulisse (ID 70) dai monti Sibillini è arrivato
        dalla Rete e     quanti individui. Facendo un paragone automo-           alle Montagne della Duchessa e ha proseguito
         identificati
    geneticamente
                         bilistico, è come se si fosse proceduto a controllare   fino al Sirente.
      dall'ISPRA, è      le targhe delle automobili, che fanno rifornimento      - l'orso ID 86, nato nel Parco Nazionale d'Abruzzo,
          stato così     agli autogrill di una tratta autostradale.              Lazio e Molise, ha attraversato la val Roveto,
                                                                                                                                          Ad ogni
                                                                                                                                          esemplare di orso
     verificato che
 tutta la porzione       Di alcuni veicoli si riuscirà a risalire al casello     ha frequentato prima gli Ernici e poi i Simbruini,       viene attribuito
        occidentale      d'entrata, nel nostro caso orsi già identificati nel    si è poi diretto a nord finendo investito sull'au-
                                                                                                                                          uno specifico
          dell’areale                                                                                                                     codice
        potenziale è     corso di studi condotti da altri Enti o Istituzioni,    tostrada A24 nel comune di Tornimparte (AQ).             identificativo: ID.
stata frequentata        o al casello d'uscita nel caso di individui succes-
 da individui, che
                         sivamente deceduti, negli altri casi si avrà solo
                                                                                 Foto Valentino Mastrella - Arch. PNALM
 hanno effettuato
               anche     la certezza dell'eventuale percorso effettuato tra
   spostamenti su
 lunghe distanze,
                         soste successive.
     senza che ciò       Al momento dell'avvio delle attività di monitoraggio
 pregiudicasse la        da parte della Rete Regionale l'areale dell'orso
      possibilità di
riprodursi con le        bruno marsicano veniva distinto in area di presenza
            femmine      stabile (core area), caratterizzata dalla presenza
     presenti nella
     core area; ciò      costante di femmine riproduttive, e area di
           dimostra      presenza occasionale, in cui la specie risultava
      l'esistenza di
  aree strategiche       presente in maniera più o meno costante ma a
  nel territorio del     base densità.
        Lazio, per il
        futuro della
                         In questa categoria rientrano la maggior parte
      popolazione.       delle zone indagate dalla Rete.
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PARCHILAZIO n. 14/2017                                                                                                                    PARCHILAZIO n. 14/2017

                         Cosa fa la Regione Lazio                                  mortalità sono due delle condi-      vicinanza con l’area di presenza
                                                                                   zioni necessarie per evitare
                         per l’orso marsicano?                                     l’estinzione dell’orso marsi-
                                                                                                                        stabile dell’orso.
                                                                                                                        Tra queste aree vi è il com-
                         Ivana Pizzol                                              cano. La densità degli orsi os-      prensorio dei Monti Simbrui-
                                                                                   servata nell’area storica di pre-    ni-Ernici, costantemente mo-
                         Le norme che tutelano l’orso bruno marsicano              senza è di 3,5 orsi/100 km2: una     nitorato dalla Rete Regionale
                         in Europa e in Italia non sono poche: dalla Direttiva     densità alta se consideriamo         di Monitoraggioabbiamo do-
                         Habitat, che inserisce l’orso negli elenchi delle         che mediamente una femmina           cumentato più volte la presenza
                         specie prioritarie e a protezione rigorosa (DIR           utilizza aree di circa 70 km2 men-   dell’orso, compresa una fem-
                         92/43/CEE, Allegati II e IV), alla Legge 157/1992,        tre i maschi spaziano in territori   mina soprannominata “Girella”
                         che include l’orso tra le specie particolarmente          molto più estesi, fino a 300 km2.    nel 2003.
                         protette, passando per molte convenzioni inter-
                         nazionali ratificate dal nostro paese. Ciò nonostante
                         l’orso bruno marsicano è ancora considerato a
                         rischio di estinzione e la sua popolazione, unica
                         al mondo, conta solo alcune decine di esemplari.
                         A partire dal 2011 la Regione Lazio, insieme al
                         Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
                         e del Mare, alle altre Regioni e agli Enti coinvolti
                                                                nella conser-
                                                                vazione dell’or-
                                                                so (a comincia-
                                                                re dal Parco
                                                                Nazionale
                                                                d’Abruzzo, La-
                                                                zio e Molise),
                                                                ha redatto, sot-
                                                                toscritto e av-    Nel Lazio abbiamo individuato        È in questa area, oltre a quella
                                                                viato il Piano     delle aree fondamentali per          del comprensorio del Cicolano
                                                                d’Azione na-       l’espansione dell’areale, sia        fino al Terminillo e quella ester-
                                                                zionale per la     per la loro idoneità ambientale      na a ridosso del Parco d’Abruz-
                                                                Tutela dell’Or-    (cioè aree con presenza di bo-       zo, Lazio e Molise, che si con-
                         so bruno Marsicano, più noto come PATOM. Il               schi, abbondanza di risorse          centrano gli sforzi della Regione
                         PATOM si basa su 16 linee strategiche; tra queste         alimentari, lontananza dalle         per la conservazione dell’orso
                         l’espansione dell’areale e la riduzione della             strade e ferrovie), sia per la       marsicano.
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PARCHILAZIO n. 14/2017                                                                                                                       PARCHILAZIO n. 14/2017

                         Le azioni di tutela                                    Attraverso due importanti atti regionali (DGR
                         su ampia scala nel Lazio                               463/2013 e DGR 687/2016), stiamo realizzando
                                                                                altre azioni fondamentali per la conservazione
                         Ivana Pizzol                                           dell’orso, per esempio per ridurre il rischio di
                                                                                investimento lungo le strade più frequentate
           Trappole      Le prime azioni su ampia scala nel Lazio sono          dagli orsi e per prevenire la diffusione di malattie
            per peli,
                         state realizzate attraverso il progetto cofinanziato   trasmesse dagli animali domestici.
    da sottoporre
    all’analisi del      dall’Unione Europea “LIFE Arctos” (2011 –              Recentemente, inoltre, la Regione ha sottoscritto
               DNA;      2014), che ha sviluppato alcune delle priorità in-     un importante accordo con altre pubbliche am-
       rilevamento
             tracce;     dividuate dal PATOM.                                   ministrazioni per il coordinamento tra le istituzioni
  battuta in cerca       Alcune azioni hanno puntato a ridurre il conflitto     che per legge devono garantire la tutela dell’orso.
         di segni di
          presenza;
                         tra orso e attività agro-zootecniche incentivando      La conservazione dell’orso, infatti, è una partita
  sopralluogo per        l’uso delle recinzioni elettrificate per proteggere    che si gioca su tutto l’areale della popolazione,            Foto:
   danni prodotti        il bestiame, gli orti, le arnie e informando sulle     quindi nei territori di diverse regioni italiane (Abruzzo,   Donfrancesco
  dall’orso (arnie)                                                                                                                          Guj
               e per     pratiche agro-zootecniche compatibili con la pre-      Lazio e Molise in primis), e soprattutto all’esterno         Lecce
      l’indennizzo       senza dell’orso.                                       delle Aree Naturali Protette.                                Serafini
    all’allevatore.
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PARCHILAZIO n. 14/2017           PARCHILAZIO n. 14/2017

          Morbidi        Foto Roberta Latini - Arch. PNALM
      cuscinetti e
   unghie potenti.
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                          Parchi e Aree Protette          Il Lazio è interessato da 3 Parchi Nazionali e
                                                          82 altre aree protette, istituite con
                                                          provvedimenti legislativi o amministrativi,
                         Il sistema di protezione         regionali o statali. Sono suddivise per tipologia
                                                          in monumenti naturali, parchi regionali e
                         ambientale della Regione Lazio   riserve naturali, compresa un’area marina, per
                                                          un totale di superficie protetta pari a circa
                                                          250mila ettari, corrispondente a oltre il 13%
                                                          del territorio regionale.
                                                                                                                  La fauna italiana è
                                                                                                                  costituita da circa
                                                          I Parchi Regionali naturali propriamente detti          58.616 specie di
                                                          sono 14, tutelano un ricco patrimonio storico e         cui circa 57.258
                                                                                                                  Invertebrati e
                                                          culturale e favoriscono la permanenza delle             1.358
                                                          attività agricole, forestali e artigianali              Vertebrati.
                                                          tradizionali.
                                                                                                                  La flora italiana
                                                                                                                  comprende 6.711
                                                          Un patrimonio ambientale, quindi, fatto di              specie di piante
                                                          paesaggi, archeologia e biodiversità.                   vascolari
                                                                                                                  (Pteridofite,
                                                          Si tratta di territori di grandi tradizioni storiche,   Gimnosperme e
                                                          che presentano un complesso intreccio con i             Angiosperme),
                                                          miti, le leggende e il folclore locale.                 1.097 specie di
                                                                                                                  Briofite (Muschi
                                                                                                                  ed Epatiche) e
                                                          Retaggi antichi, densi di stratificazioni, in cui la    2.145 specie di
                                                          storia è la somma delle storie dei luoghi e             Licheni.
                                                          degli uomini che per millenni li hanno popolati.        Nel panorama
                                                                                                                  delle regioni della
                                                          È qui che si devono sperimentare politiche per          penisola, il Lazio
                                                          la qualità e l’inclusività della natura in tutti        è la regione con
                                                                                                                  la maggiore
                                                          i processi sociali.                                     biodiversità in
                                                                                                                  Italia.
                                                          La tutela dell’ambiente e delle connessioni             Ospita infatti oltre
                                                                                                                  il 50% del
                                                          ecologiche può essere una preziosa                      patrimonio
                                                          opportunità di sviluppo sostenibile, oltre ad           nazionale con
                                                          avere evidenti scopi educativi, rigenerativi e          circa 30.000
                                                                                                                  specie animali e
                                                          compensativi soprattutto per gli abitanti delle         3.500 specie
                                                          grandi città.                                           vegetali censite.
PARCHILAZIO n. 14/2017

                               Magazine della Direzione Regionale
                               Ambiente e Sistemi Naturali
                               Coordinamento editoriale e realizzazione
                               Roberto Sinibaldi
                               Scritti di
                               Luciana Carotenuto, Vito Consoli,
                               Giampiero Di Clemente, Ilaria Guj, Ivana Pizzol,
                               Domenico Serafini
                               Foto di copertina
                               L’orso marsicano - Benedetto Ciacciarelli
                               Altre foto
                               Benedetto Ciacciarelli, Stefano Donfrancesco; Ilaria Guj,
                               Roberta Latini, Antonio Lecce, Valentino Mastrella,
                               Domenico Serafini,
                               Archivio Direzione Ambiente e Sistemi Naturali,
                               Archivio Riserva Naturale Montagne della Duchessa,
                               Archivio Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise
                               Supporto cartografico
                               Cristiano Fattori
                               Progetto grafico
                               Enrico Bianchi

              È consentita     Direzione Ambiente e Sistemi Naturali
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