Arrestato molestatore seriale a Spezia - OggiNotizie
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Arrestato molestatore seriale a Spezia La polizia ha arrestato, questa mattina, un tunisino ritenuto il responsabile di aggressioni a sfondo sessuale in alcune zone della Spezia. A suo carico è stata emessa una ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo è considerato dagli investigatori un molestatore seriale. Da circa due anni lo straniero agiva prevalentemente nei quartieri di Mazzetta e Migliarina. Le aggressioni avvenivano all’alba o nel tardo pomeriggio, in aree che spesso si rivelavano prive di telecamere di sorveglianza. In questura c’erano almeno una decina di denunce di donne aggredite.
Casa in fiamme, inquilino ustionato – Un uomo di 76 anni è rimasto ustionato in modo non grave la scorsa notte nell’incendio della sua abitazione, una casetta in legno situata nel territorio comunale di Chiusavecchia, nell’entroterra di Imperia. Stando ai primi accertamenti, il rogo sarebbe stato causato da uno scaldabagno esterno andato in corto circuito. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, con il personale sanitario del 118 e i carabinieri. L’uomo, visibilmente sotto choc, è stato sorpreso dal fuoco nel sonno ed è rimasto ustionato nel tentativo di spegner le fiamme. L’edificio è andato completamente distrutto. Scontro frontale, muoiono due giovani Due ragazzi di 19 e 24 anni sono morti nella notte, in seguito ad un incidente stradale che ha coinvolto le auto su cui viaggiavano; lo scontro frontale è avvenuto sulla strada
statale 700 che collega Capua a Maddaloni, nel Casertano, all’altezza del comune di San Prisco. Secondo quanto accertato dalla Polizia di Stato, le vetture condotte dalle vittime, una Nissan Micra ed una Golf nera, si sono scontrate frontalmente in modo molto violento. Alcuni automobilisti hanno dato l’allarme, poco dopo sul posto i vigili del fuoco di Caserta hanno estratto i corpi privi di vita dalle lamiere. Sul posto sono giunti anche i familiari dei due giovani. Entrambi i ragazzi risiedevano a San Prisco. Lezioni di legalità ai detenuti. Le lezoni si terranno in tutti gli istituti di Pena marchigiani, nel programma 150 reclusi e 15 avvocati. L’idea, avanzata in giornata ad Ancona dal Garante Andrea Nobili e dalle volontarie della Croce Rossa, avvocati Cristina Perozzi e Irene Pastore, congiuntamente al presidente regionale Fabio Cecconi, implica circa 150 carcerati e una quindicina di legali in veste di docenti. “Siamo partiti dal principio sancito dall’art.27 della Costituzione sulla funzione rieducatrice della pena per favorire il reinserimento sociale del detenuto – hanno evidenziato Perozzi e Pastore – consci del fatto che per non delinquere è necessario prima di tutto conoscere la legge e le sue regole”. “Una cosa è venire al mondo in un ambito di legalità – ha specificato Nobili – i cui aspetti vengono compresi fin dalla nascita, altra cosa è
piuttosto esistere in città e quartieri dove la regolarità è di violenza e sopraffazione”. 12 anni di carcere ad ex prete per abusi durante esorcismo. Succede nel casertano, arrestati i genitori ed assolto il polizziotto. La Procura di Santa Maria Capua Vetere – sostituti Alessandro Di Vico e Daniela Pannone – aveva chiesto per l’ex sacerdote del Tempio di Casapesenna, le cui condotte illecite erano state smascherate dalla trasmissione “Le Iene”, 22 anni di carcere; i giudici non hanno però ritenuto sussistente il reato di violenza sessuale contestato a Barone nei confronti delle due vittime maggiorenni, riconoscendolo colpevole delle altre fattispecie di violenza privata, maltrattamenti e lesioni gravissime. Condannati i genitori della vittima minorenne, accusati di non aver impedito le violenze sulla figlia che credevano “posseduta dal demonio”. Assolto il funzionario della Polizia di Stato accusato di aver coperto le condotte di don Barone.
Nuova Risonanza magnetica al S.Martino E’ stata posizionata una nuova risonanza magnetica mobile nell’area retrostante il Padiglione Specialità del san Martino. Lo comunica lo stesso Policlinico. L’apparecchiatura è stata richiesta dalla Direzione del Policlinico a Siemens per il ripetersi di artefatti negli esami eseguiti con la risonanza fissa, ubicata al Padiglione Monoblocco, per i quali la ditta manutentrice non era ancora riuscita a trovare una adeguata soluzione. Il macchinario è stato fornito senza alcun ulteriore esborso economico da parte dell’Ospedale e con le medesime caratteristiche dell’apparecchiatura fissa, con l’obiettivo di garantire e salvaguardare le prestazioni rivolte ai pazienti deambulanti e al fine di evitarne inutili rinvii. Per i pazienti in regime di ricovero, rimane invece previsto l’utilizzo di altri macchinari. La permanenza della risonanza mobile è stimata in circa 30 giorni
Trading online: guida al Forex 2020 L’Exchange Foreign Market è un mercato ricco di potenzialità, nonché in costante crescita. Contraddistinto da caratteristiche positive, sfruttabili da qualsiasi tipologia di trader, s’impone come il mercato finanziario più liquido e caotico al mondo. Per comprendere meglio il funzionamento e le eventuali peculiarità che potrebbero andare a proprio vantaggio, questo articolo propone una guida al forex trading così che ogni investitore possa aver chiara la strada più giusta per ottenere i risultati sperati.
Trading online: cos’è il mercato Forex? Il Forex non è altro che il mercato valutario in cui si contratta per lo scambio di coppie di valute. Inoltre, non ha una sede legale ed esistente fisicamente, ma è un mercato decentralizzato. Di conseguenza, gli scambi avvengono in OTC (over the counter), collegando i traders di tutto il mondo che operano mediante un broker sul Web. I prezzi del Forex non sono ufficiali e possono variare da un broker all’altro, che assume un ruolo da intermediario tra i clienti e i mercati stessi. Bisogna fare attenzione: anche se il FX non detiene una sede vera e propria, ciò non significa che sia un luogo poco sicuro in cui investire il proprio capitale. Per quanto possa sembrare complesso approfittare delle occasioni offerte dalla compravendita di coppie di valute, il Forex non è più un mercato adatto a
società e investitori importanti. Con l’introduzione di apposite piattaforme di trading online, anche i piccoli trader hanno l’opportunità di trarre benefici dall’alta liquidità e la forte volatilità giornaliera che caratterizza tale mercato finanziario internazionale. Forex trading: è adatto ai principianti? L’attività di trader online gode di molteplici e controverse opinioni. Ci sono esperienze positive, ed esperienze che sconsigliano vivamente di affacciarsi ad un mercato così grande e sempre attivo. In realtà, il modo migliore per iniziare a tradare correttamente è acquisire le conoscenze necessarie, elaborare un buon piano d’investimento e, soprattutto, selezionare un broker affidabile e sicuro. Si consiglia, dopo aver compreso brevemente cos’è il Forex, di optare per piattaforme che offrono materiali didattici, come e-book o video-lezioni appositi.
Nella maggior parte dei casi, questi supporti didattici sono gratuiti, semplici da studiare e pratici: tutto ciò abbrevia le tempistiche per iniziare a negoziare concretamente sulle valute più appetibili. Inoltre, per applicare la teoria studiare, sarebbe opportuno cominciare da un conto demo. Molti broker consentono di utilizzare la propria piattaforma, con servizi annessi, in modalità demo. Vantaggio interessante per acquisire dimestichezza col network di trading selezionato e testare l’efficacia delle strategie formulate. In conclusione, anche per coloro che sono alle prime armi, le porte del Foreign Exchange Market sono aperte; sarà sufficiente l’impegno e il supporto giusto. Broker forex: come sceglierli? Evitare spiacevoli sorprese, come truffe, è lo step principale per avviare una solida carriera da trader. Per tale motivo, è utile conoscere i requisiti fondamentali che ogni broker deve rispettare per esser ritenuto affidabile e serio:
Regolamentazioni: la prima verifica da fare quando si visiona una piattaforma riguarda la presenza di certificazioni da parte di specifici organi di controllo. Si tratta di enti che impongono determinate normative col solo scopo di rendere i mercati sicuri, trasparenti e fornire le stesse possibilità di rendimenti ad ogni trader; Servizi gratuiti: le migliori piattaforme sono anche gratuite, cioè prive di commissioni e costi di gestione. Tutto ciò agevola coloro che partono da somme esigue, così da permettergli di affacciarsi senza timore al mercato valutario. Semplicità: caratteristica fondamentale per i principianti, poiché un network semplice consente di focalizzarsi esclusivamente sugli investimenti da effettuare. Forex trading: conclusioni Fare trading su uno dei mercati più importanti, sia in termini di investitori che di denaro scambiato quotidianamente, potrebbe risultare una scelta proficua. Naturalmente, bisogna darsi del tempo, avere
fiducia in se stessi e selezionare un broker affidabile e che supporta in toto i propri utenti. In questo modo, la propria attività potrebbe essere fonte reale di soddisfazioni. Corsi per imparare il trading 2020: come scegliere i migliori Quando si parla di trading online, chi non conosce bene il settore tende ad estremizzare un po’ il concetto, così è facile identificare due correnti di pensiero: Da un lato, c’è chi lo pone sotto una luce negativa considerandolo solo una truffa, uno strumento con il quale il patrimonio rischia di essere sperperato e azzerato in un batter d’occhio. Dall’altro, c’è chi lo considera una soluzione per fare soldi
facili e arricchirsi in pochissimo tempo senza sforzo. La realtà, ovviamente, è ben distante sia dalla prima che della seconda considerazione. Cos’è il trading online e come diventare un trader Il trading online è semplicemente la versione digitalizzata dell’attività di investimento sui mercati. In passato, solo gli utenti più facoltosi o più esperti nel settore finanziario potevano permettersi di giocare in borsa e, per farlo, avevano bisogno di recarsi presso un istituto di credito o farsi supportare da un consulente finanziario. Oggi, il trading online permette a tutti di investire i propri risparmi, o anche solo una piccola parte, in totale autonomia e direttamente da casa grazie ad una connessione internet ed una piattaforma digitale. Per diventare trader, quindi, non è necessario aver conseguito una
laurea in discipline economiche. Chiunque può fare trading attraverso broker autorizzati, l’importante è sempre formarsi e studiare prima di iniziare qualsiasi attività di investimento. Per evitare di schierarsi in una o nell’altra categoria tra quelle viste all’inizio (il trading è truffa o con il trading si fanno soldi facili), è fondamentale approcciarsi all’attività con due consapevolezze: Sì, c’è sempre il rischio di perdere del denaro ma ciò non coincide necessariamente con la truffa No, non esistono attività che permettono di fare soldi facili e senza sforzo, quindi per ottenere dei potenziali guadagni con il trading bisogna prepararsi adeguatamente. Corsi per imparare il trading: come scegliere quello giusto
Per chi parte da zero, i corsi per imparare il trading sono tanti e vari, sia online che in aula, gratuiti e a pagamento. Chi si approccia al settore per la prima volta ha solo l’imbarazzo della scelta ma, per evitare di tuffarsi sul primo corso sponsorizzato che potrebbe poi rivelarsi inutile, è bene tenere a mente alcuni parametri che evidenziano se un corso è valido rispetto ad altri. 1. Non promette miracoli Quando ci si approccia nella scelta di un corso di trading, è consigliabile scartare e stare alla larga da quelli che promettono di insegnare i trucchi segreti per guadagnare tantissimi soldi in pochissimo tempo e senza il minimo sforzo. Spesso questi corsi sono creati e sponsorizzati da quanti si professano guru del settore, ma in realtà non sono altro che marketers che probabilmente di trading ne sanno davvero poco. Oppure, potrebbe trattarsi di una vera e propria truffa, uno specchietto per le allodole per quanti vorrebbero imparare subito a fare soldi per arrotondare e arrivare a fine mese.
2. È gratuito (o non troppo costoso) È bene diffidare dai corsi che arrivano a costare migliaia di euro. Spesso i corsi migliori sono gratuiti o il loro prezzo d’acquisto è accessibile a tutti. 3. Si basa molto sulla pratica, oltre ad un po’ di teoria Un corso pieno di teoria e zero pratica risulterà inutile alla fine. È fondamentale, infatti, che il corso scelto permetta all’utente di mettere subito in pratica quanto si apprende, per iniziare ad entrare nel vivo del “gioco” e capirne concretamente i meccanismi. 4. È offerto dal broker come servizio aggiuntivo alla piattaforma Quest’ultimo punto riassume un po’ tutti i precedenti. I corsi offerti dalle piattaforme online, che siano valide e regolamentate dalla Consob o altro ente internazionale di controllo, secondo il parere degli utenti sono i migliori. Essi infatti sono gratuiti, sono composti da una parte teorica e una pratica, grazie alla possibilità di iniziare a fare trading “senza rischi” con un conto demo e mettono l’utente
al corrente dei rischi che si corrono quando si fa attività di trading, senza promettere facili e sicuri guadagni. Criptovalute: futuro del trading online? Il mercato criptovalutario, sin dall’apparizione della prima moneta digitale, ha subito una rapida ascesa. In effetti, si sono imposte come gli asset preferiti di molteplici trader in tutto il mondo, i quali hanno dimostrato appetito per il rischio e interesse verso asset innovativi e ricchi di potenzialità. Questo articolo proporrà i metodi più efficaci per
investire in criptovalute così da apprendere le basi della materia riguardante le monete digitali, ormai ritenute concretamente appetibili in termini di mercato. Cos’è una criptovaluta? Le criptovalute sono monete digitali basate su un sistema decentralizzato. In termini più semplici, rispetto alle valute tradizionali, non esistono enti bancari o governativi che se ne occupano. Sono codificate da sistemi crittografici i quali permettono di effettuare transazioni in forma anonima, così da garantire alti livelli di privacy. Dunque, operare con crypto è un’operazione totalmente sicura. Si tratta di monete digitali soggette ad un tetto massimo di unità da poter produrre nel tempo. La prima crypto appare sul mercato nel 2009: il Bitcoin. Da quel momento in poi, questi asset hanno suscitato
l’interesse di diversi traders, assumendo un ruolo preminente nel campo del trading online. Anche se non esistono fisicamente, vengono scambiate online come delle valute tradizionali. In questi ultimi tempi, vengono addirittura accettate come forma di pagamento. Perché investire in crypto? Investire in criptovalute significa addentrarsi in un mercato estremamente liquido e contraddistinto da un’elevata volatilità giornaliera. In più, questo mercato, aperto 24/24, si è sempre concentrato sulla sicurezza delle transazioni, elaborando migliorie in ambito informatico per evitare che si creassero copie non autorizzate delle crypto stesse. Trattandosi di monete non centralizzate, rispondono esclusivamente alla legge domanda/offerta del mercato. In effetti,
il mercato criptovalutario è campo d’azione soprattutto per day trader, i quali preferiscono assumere posizioni short e ottenere risultati dalle repentine e continue oscillazioni di valore. Criptovalute: exchange o piattaforme CFD? Una volta addentratisi nel discorso delle monete digitali, bisogna approfondire qual è la soluzione d’investimento migliore per trarne dei vantaggi. Per quanto riguarda gli Exchange, il loro scopo principale è cambiare le valute digitali. Affidarsi ad un broker online, al contrario, consente una maggiore operatività su questi asset. Inoltre, utilizzare Exchange bisogna far fronte a delle commissioni e a dei costi di gestioni. Invece, optare per una piattaforma CFD consente un ampio utilizzo in maniera totalmente gratuita.
Oggi è la Giornata nazionale contro il Cyberbullismo, la piaga delle nuove generazioni L’impatto di un fenomeno devastante che spesso si fa fatica a vedere. Mai come ora la distanza tra figli e genitori rischia di isolare una generazione. I giovani di oggi devono fare i conti non solo con i pericoli del mondo reale, da cui è più facile che gli adulti li proteggano, ma anche con i rischi della loro vita virtuale, per loro altrettanto importante. Tra le insidie che si nascondono tra social network e siti web c’è anche quella del cyberbullismo, contro cui è stata istituita una giornata proprio oggi, 7 febbraio. In molti contesti resta difficile gestire il fenomeno del bullismo, ma il corrispettivo online è ancora più complesso da colpire perché nascosto e insidioso, non ha orari o mura domestiche in cui rifugiarsi ed è a portata di click. Ormai essere connessi non è un’opzione, è una condizione necessaria per essere ammessi in un contesto sociale, come può essere un gruppo di compagni di scuola. Riporta l’ISTAT che nel 2018 l’85,8% dei ragazzi tra 11 e 17 anni di età utilizzava
quotidianamente il telefono cellulare. I ragazzi oggi hanno una vita parallela online, che rispecchia i meccanismi relazionali del mondo reale: spesso, infatti, le vittime di cyberbullismo sono le stesse che devono sopportare tormenti anche nella vita vera: “Bullismo e cyberbullismo tendono spesso a colpire gli stessi ragazzi: tra quanti hanno riportato di aver subìto ripetutamente azioni offensive attraverso i nuovi canali comunicativi una o più volte al mese, ben l’88% ha subìto altrettante vessazioni anche in altri contesti del vivere quotidiano”, spiega l’ISTAT. Ma la categoria più colpita è quella delle ragazze, più connesse rispetto ai coetanei. “Tra le 11-17enni si registra, infatti, una quota più elevata di vittime: il 7,1% delle ragazze che si collegano ad Internet o dispongono di un telefono cellulare sono state oggetto di vessazioni continue tramite Internet o telefono cellulare, contro il 4,6% dei ragazzi. Vi è inoltre un rischio maggiore per i più giovani rispetto agli adolescenti. Circa il 7% dei bambini tra 11 e 13 anni è risultato vittima di prepotenze tramite cellulare o Internet una o più volte al mese, mentre la quota scende al 5,2% tra i ragazzi da 14 a 17 anni.” (ISTAT)
L’impegno per sensibilizzare e un glossario per i genitori. In occasione della Giornata nazionale contro il cyberbullismo sono tante le realtà che hanno deciso di sensibilizzare sul tema. È importante che siano gli ambienti più frequentati dai giovani, online e non, a veicolare un certo messaggio. Mediaset, ad esempio, ha lanciato la campagna crossmediale “Pensa, prima di scrivere” per “attirare l’attenzione su un fenomeno di cui gli stessi ragazzi non comprendono fino in fondo l’impatto devastante: il 59% delle vittime di bullismo o cyberbullismo ha pensato al suicidio, dicono i dati dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza”. Il progetto “OFF4aDAY promosso dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori e da Samsung con il patrocinio della Polizia di Stato si propone come concreta àncora di salvezza con un numero di telefono (393.300.90.90) e un indirizzo mail (help@off4aday.it) per trovare aiuto.
Segnali forti devono arrivare anche dalle istituzioni, che hanno il compito di proteggere i cittadini con una maggiore attenzione verso le categorie più deboli. Il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha lanciato l’anno scorso la campagna di comunicazione “Stop al cyberbullismo”, in programmazione sulle reti Rai e come inserzione anche su Google e Spotify, per “promuovere comportamenti più consapevoli da parte dei genitori nel caso di figli minori coinvolti”. Babbel, app leader per imparare le lingue, dà il suo contributo selezionando alcuni termini cruciali per comprendere meglio il cyberbullismo. In particolare, l’app ha creato un piccolo glossario per i genitori con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza ma anche per tentare di avvicinare i mondi delle due generazioni. Cyberstalking: è la versione online del reato di stalking, che mira a molestare e perseguitare l’altro, attraverso l’utilizzo di mezzi digitali di comunicazione come e-mail o social network. La differenza tra lo stalker “della realtà fisica” e il cyberstalker è il fatto che quest’ultimo approfitta dell’anonimato offerto dal web. Proteus Effect: in italiano Effetto Proteo. Spesso la creazione di alter ego virtuali è per molti una parte essenziale dell’esperienza di gioco online e facile immaginarla come un processo a senso unico con il giocatore impegnato a realizzare un sé alternativo in cui sperimentarsi. Il fenomeno si verifica quando gli utenti virtuali rischiano di conformarsi agli stereotipi legati all’identità che scelgono di assumere attraverso gli avatar.
Flaming: dall’inglese flame, si tratta di una vera e propria offesa fatta ad esempio sui social network. Il tono del messaggio è intenzionalmente provocatorio e volgare, scritto con l’obiettivo di scatenare conflitti virtuali. Happy slapping: letteralmente “schiaffo allegro”, è un fenomeno di bullismo online strettamente legato alla realtà. Si tratta della diffusione virtuale di materiale video in cui la vittima viene colpita da uno o più aggressori e videoripresa. Ciò che viene pubblicato su Internet può assumere un carattere di diffusione virale, alimentando così la condivisione in rete. Exclusion: in italiano esclusione. Si tratta di una sorta di ostracismo online o sabotaggio sociale che avviene quando un utente viene escluso intenzionalmente da una community, chat o gioco interattivo. Hikikomori: letteralmente “isolarsi”. Consiste in una forma di ritiro sociale, che avviene quando una persona utilizza internet come unico strumento per entrare in contatto diretto con il mondo esterno. Impersonation: letteralmente “impersonificazione”. S tratta di furto di identità. Avviene quando qualcuno si spaccia per un’altra persona (ad esempio, creando un falso profilo su Facebook o una falsa e-mail) con lo scopo di spedire messaggi reprensibili e screditare. Sexting: la pratica di inviare foto di sé stessi in atteggiamenti sessualmente espliciti tramite social network o applicazioni di messaggistica online. È una pratica particolarmente pericolosa che spesso porta al cyberbullismo quando questi materiali vengono diffusi online su larga scala. Di A.C.
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