Animali da compagnia: la relazione con il diverso
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tema • educazione alla biodiversità Tema/Est Tema Il legame tra uomo e animali da compagnia è un questione spesso sottovalutata, anche se molto attuale. Ci sono vari aspetti di questo fenomeno che non vengono sufficientemente considerati, come l’educazione al rapporto con l’animale, in particolare la relazione con il “diverso”, e il problema ecologico legato alla cattura e al rilascio in natura di alcune specie esotiche ora facilmente reperibili proprio come animali da compagnia Animali da compagnia: la relazione con il diverso Stefania Pavone g Molta attenzione è stata dedicata negli ultimi anni, in concomitanza col sorgere della zooantropologia, la scien- za che studia le relazioni tra uomo e animali, al fenomeno dell’animale da compagnia. Per esaminare il rapporto tra l’uomo e l’animale d’affezione biso- gnerebbe capire le motivazioni che por- tano a adottare un animale, quali la noia, la solitudine o un capriccio, ma anche un interesse reale verso il mondo animale, se l’animale preso in casa è adatto e se chi lo detiene sa costruire una responsabilità affettiva. Baudrillard (1972), pensatore e filosofo francese dell’epoca contemporanea, ritiene che nell’uomo l’esigenza innata di ottenere, possedere o collezionare un oggetto vie- ne trasferita sugli animali da compagnia sia esotici, sia domestici come gatti e cani. Gli animali domestici o più preci- samente d’appartamento, sono definiti addirittura come specie “intermedie” tra gli esseri viventi e gli oggetti, in quan- to un oggetto può essere considera- to come l’animale domestico perfetto. Il gioco elettronico del Tamagochi di qualche anno fa, un pulcino virtuale da accudire, cui dar da mangiare, da far dormire e con cui giocare è forse un esempio di come si possa alimentare la concezione di animale oggetto, poiché la sorte dell’animaletto virtuale non è che si potrebbe creare, perché vengo- ad un rapporto carico d’aspettative che definitiva e non ha per il padrone lo stes- no proiettati sull’animale sensazioni e l’animale non può assolvere (Marchesi- so peso emotivo della morte nel mondo caratteristiche umane. Questo comporta ni, 2000). reale. Con questo tipo di esperienze, ma confusione e inconsapevolezza delle sue In particolare per i bambini, il rapporto anche attraverso i media, soprattutto esigenze. Quest’antropomorfizzazione si con gli animali può diventare un’occa- in quelli diretti ai bambini, gli animali riscontra soprattutto quando l’animale sione preziosa per una crescita costrut- vengono spesso personificati, deviando va a sostituire la referenzialità umana, tiva e per una relazione positiva con le rappresentazioni mentali e il rapporto per qualche ragione assente, portando la biodiversità; dal momento in cui si 8 .eco n. 3 - marzo 2007 www.educazionesostenibile.it
il rapporto con il diverso stabilisce una relazione forte tra il bam- Negli ultimi decenni (www.wwf.it/ bino e l’animale, la sua presenza, come Dal momento in cui si specie/commercio_specie.asp) il nume- spesso risulta anche dalla pet therapy, ro di animali da compagnia, venduti aiuta il bambino a relazionarsi con gli stabilisce una relazione come pet animal, è cresciuto in modo altri, a sconfiggere paure o solitudine, forte tra il bambino e notevole; ma se prima nei negozi erano stimola la curiosità “per il diverso”, disponibili quasi esclusivamente ani- alimenta il gioco, ma anche il senso di l’animale, la sua presenza, mali domestici o semidomestici come responsabilità. cani, gatti, pesci rossi, canarini e solo di Come fa notare Marchesini (2000), uno come spesso risulta anche nascosto o “sottobanco” animali selvati- dei massimi esponenti della zooantropo- dalla pet therapy, aiuta il ci, oggi il repertorio di vendita e quindi logia, il gioco con l’animale, la manipola- di compagnia, si è arricchito di animali zione dello stesso, la ricerca all’esterno bambino a relazionarsi esotici “di moda”, come furetti, iguane degli organismi viventi e l’osservazione del comportamento sono tante tappe di con gli altri, a sconfiggere e tartarughe d’acqua dolce o di terra. Questo fenomeno sembra rispondere avvicinamento alla diversità e quindi alla paure o solitudine, stimola ad una voglia di collezionismo piuttosto fine risultano parti di un percorso più che di compagnia (soprattutto da parte globale di accettazione della referenzia- la curiosità “per il diverso”, degli adulti). lità animale nei suoi aspetti specifici, e alimenta il gioco, ma anche L’acquisto viene generalmente fatto sen- quindi della biodiversità. In una società za pensarci molto, seguendo proprio le in cui il rapporto con la natura, in parti- il senso di responsabilità mode e le disponibilità del momento e colare con gli animali ha sempre meno alimentando più o meno consapevol- occasioni di svilupparsi, avere un anima- mente il traffico lecito e illecito. le da compagnia resta spesso una delle La nuova moda dei “selvatici” Dal punto di vista ecologico uno dei poche occasioni per sviluppare e ritrova- da compagnia problemi che sorge da questa moda è re il legame con il mondo naturale. Se dal punto di vista educativo e delle quello del rilascio degli animali esotici Avere un animale è uno dei desideri più relazioni personali è importante essere in natura, una volta che sono troppo grandi della maggior parte dei bambini consapevoli del fatto che la detenzione cresciuti o quando i padroni si sono (anche se ciò vale anche per i ragazzi e e l’allevamento degli animali in condi- stancati dell’impegno. Giovani e adulti, per gli adulti), data la loro naturale empa- zioni non appropriate possono arrecare infatti, sono raramente consapevoli del- tia verso il mondo animale. Pertanto, sofferenze, dal punto di vista ecologico l’impegno e della premura necessari per opportunamente e saggiamente gestito, raramente vengono considerate le que- allevare gli animali; capita spesso che allevare animali in casa o a scuola può stioni legate al traffico di animali, cioè il nel momento in cui l’animale diventa un essere un’occasione preziosa per cono- commercio illegale e il rilascio delle spe- intralcio, per andare in vacanza, per il scere e spiegare la diversità; può aiutare cie esotiche, i danni procurati alla fauna troppo lavoro o perché la casa è diven- i genitori, e gli educatori in genere, a selvatica, il trasporto degli animali e la tata troppo piccola, viene abbandona- preparare i più giovani nella costruzione cattività che tra l’altro possono essere to. Il fenomeno dell’abbandono riguar- dell’idea di rispetto dell’altro, che sia un considerate come alcune delle cause di da sia animali domestici che selvatici, animale o una persona. Occorre tuttavia, perdita di biodiversità. producendo conseguenze anche gravi, una forte consapevolezza sia come è il caso dei branchi di negli educatori che nel bam- cani inselvatichiti. bino, che va guidato al rap- Un caso emblematico è quello porto corretto con l’animale, della testuggine d’acqua dol- per le valenze che questo può ce Trachemys scripta elegans assumere. Adottare un anima- (Wied, 1839), sottospecie ori- le è un’assunzione di respon- ginaria dell’area fluviale del sabilità; è quindi importante Mississippi e dei suoi affluenti studiarne le caratteristiche, nella costa est degli USA, dove le abitudini e le necessità, viene prelevata dall’ambiente oppure ascoltare il parere di naturale e allevata per il fio- un esperto, in particolare uno rente mercato internazionale zooantropologo o un veteri- degli animali da compagnia e nario, che fornisca tutti quei da collezionismo. Questa specie consigli e quelle indicazioni è in vendita dal 1976 nei negozi atte ad evitare errori grosso- delle principali città italiane. La lani che, fonti di fastidio per facile reperibilità, il basso prez- noi, si riveleranno essenziali zo, e la convinzione da parte di per la vita dell’animale (Mar- chi le acquista che si tratti di chesini, 2000). tartarughe nane capaci di vivere www.educazionesostenibile.it n. 3 - marzo 2007 .eco 9
tema • educazione alla biodiversità Specie aliene in bacinelle di plastica grandi quanto Introdurre specie animali in un ambiente diverso da quello una scatola di scarpe, fa sì che siano acquistate facilmente. Si tratta però di cui naturalmente apparterrebbero può arrecare gravi danni animali che possono raggiungere i 30 sia all’ambiente sia agli animali autoctoni cm di lunghezza, che possono vivere in Minacce dal mondo cattività fino a 25-30 anni (Obst, 1995) e che consumano grandi quantità di cibo animale. La scarsa conoscenza del- le esigenze fisiologiche ed ecologiche di questi animali e delle cospicue dimen- sioni che le testuggini raggiungono in cattività portano gli incauti acquirenti ad animale abbandonarle nelle raccolte d’acqua più disparate come fontane e stagni, laghet- S.P. ti o torrenti, causando un “inquinamento faunistico”. Solo apparentemente, infat- g L’introduzione volonta- ti, l’immissione di nuove specie produce ria, o la fuga dalla cattività un aumento della biodiversità locale; in di specie selvatiche non realtà può avere gravi conseguenze sulle indigene può rappresen- specie autoctone, come l’estinzione, la tare un serio problema diffusione di nuove malattie e l’inqui- ecologico per gli effetti di namento genetico. In particolare, l’im- competizione con le specie missione incontrollata della Trachemys autoctone o per gli squilibri scripta elegans è potenzialmente peri- che inducono nelle relazioni tro- colosa per le nostre specie, ad esempio fiche tra le specie (Bologna et al. la Emys orbicularis, la nostra testuggine 2003). Un animale è definito specie palustre, per questioni legate a dinami- “aliena” o “esotica” se è una specie pre- che di competizione e per alcune specie sente in un’area di cui non è autoctona, resta attualmente il commercio interna- d’anfibi, pesci, molluschi e crostacei, per e in ogni caso al di fuori del suo areale zionale delle specie selvatiche utilizzate le dinamiche di predazione alimentare. storicamente conosciuto e documenta- come animali da compagnia o a scopo Alla luce di queste problematiche, si può to, come risultato di un intervento di ornamentale. dedurre che l’esperienza dell’animale dispersione operato dall’uomo e gene- È stato stimato da Scalera (2001) che da compagnia è utile per educare al ralmente non alla portata del potenziale in Italia, tra i vertebrati, sono state rapporto con il diverso, ma un rapporto intrinseco della specie (Scalera, 2001). introdotte ben 60 specie esotiche di cui “sano” può esistere solo attraverso un Dal punto di vista ecologico, la presenza 26,7% di mammiferi, 21,7% di uccelli, consapevole rispetto per l’altro, consi- di una specie aliena nell’ambiente natu- 10% di rettili, 1,7% di anfibi e 40% di derando sia le esigenze dell’animale, sia rale di una comunità ben strutturata, pesci delle acque interne. i danni che si creano altri individui ed in può portare all’esclusione competitiva Tra i mammiferi uno degli esempi d’intro- generale alla biodiversità. g della stessa specie alloctona oppure, duzione di specie esotiche è quello dello date le varie combinazioni di dinamica di scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), competizione e predazione, può portare originario degli Stati Uniti, tanto apprez- all’aumento della pressione sulla specie bibliografia indigena da parte del nuovo competito- re, la specie alloctona e del suo abituale predatore. In generale una specie intro- Una specie introdotta in una Baudrillard, J., Il sistema degli oggetti, Bompiani, Milano, 1972. dotta in una nuova località, al di fuori nuova località, al di fuori del Marchesini, R., Lineamenti di zooantro- del suo areale, è svantaggiata rispetto pologia, Calderini edagricole, Bologna, a quella autoctona, perché priva delle suo areale, è svantaggiata sue condizioni naturali, ma, trovando 2000. Obst, F.J., Schmuckschildkroten: Die un ambiente idoneo, potrebbe insediar- rispetto a quella autoctona, Gattung Chrysemys. Westarp Wissen- si e diffondersi rapidamente, come è perché priva delle sue schaften, Wolf Graf von Westarp, Ma- accaduto per la testuggine americana gdeburg, 127 pp., 1995 Trachemys scripta elegans. condizioni naturali, ma, Le specie esotiche sono a volte intro- trovando un ambiente web dotte a scopo di controllo biologico, per la lotta biologica, per la caccia e la idoneo, potrebbe insediarsi zootecnia o a scopo alimentare; ma una www.wwf.it/specie/commercio_specie.asp delle cause principali dell’introduzione e diffondersi rapidamente www.educazionesostenibile.it n. 3 - marzo 2007 .eco 11
tema • educazione alla biodiversità specie aliene zato nei parchi e nei giardini, che è stato introdotto in Italia nel 1948 a scopo ornamentale ed ora è considerato una fuso dal Portogallo al Kamchatka, di cui potrebbe provocare l’estinzione. Tra le specie d’uccelli, il più conosciuto bibliografia Bologna, M.A., M. Capula, G.M. Carpane- grave minaccia per la biodiversità locale. è il parrocchetto dal collare (Psittacula to, B. Cignini, C. Maragoni, A. Venchi, M. In Inghilterra, dove è stato introdotto krameri), riconoscibile dal tipico piu- Zapparoli. 2003. Anfibi e rettili a Roma: nel 1876, i problemi più gravi derivano maggio verde smeraldo. Questa specie, atlante e guida delle specie presenti in dai danni arrecati non solo alle colture originaria della Regione Afrotropicale e città. Comune di Roma. Assessorato Am- agricole e di latifoglie, ai giardini privati Orientale, è stata diffusa in Italia dagli biente, Dip. Delle Politiche Ambientali e e ai parchi, ma anche alle aree boschive anni ’70 a seguito della fuga dalla catti- Agricole U.O. tutela del territorio e Gestio- e agli ecosistemi in generale. Gran parte vità o d’immissioni deliberate. In Europa ni Progetti Speciali in Aree verdi. Assesso- dei danni sembrerebbero provocati dai non sembra provocare danni particolari, rato cultura Dip. Cultura sport e monastica U.O. Museo Civico di Zoologia. frequenti e pesanti scortecciamenti agli ma in alcuni paesi la sua alimentazio- Scalera, R.; 2001. Invasioni biologiche. alberi; inoltre lo scoiattolo grigio rappre- ne, che comprende un’ampia varietà di Le introduzioni dei vertebrati in Italia: un senta un pericoloso predatore di uova cereali, nonché di semi, frutti, fiori e problema tra conservazione e globaliz- e nidiacei, oltre a competere con altre nettare di piante arboree e cespugliose, zazione. Collana Verde, 103. Corpo Fore- specie nell’ambiente naturale, come lo è causa d’ingenti danni agli orti e alle stale dello stato. Ministero delle Politi- Scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris), dif- piantagioni (Scalera, 2001). g che Agricole e Forestali. Roma, 368 pp. Letture consigliate per approfondire l’argomento S. P. Suggeriamo un bellissimo libro di Tho- il dovere della responsabilità e della mas Mann dal titolo Cane e Padrone, compassione, perché il nostro unico una sorta di “idillio”, un meraviglioso pianeta possa essere un luogo migliore esempio del legame tra l’uomo e la per ogni forma di vita. natura. Bauschan, modestissimo cagno- A scuola di animali – Pensieri a confron- lino di travolgente simpatia allietò real- to per un nuovo rapporto a cura di Elisa- mente un periodo della vita di Mann: betta Falchetti e Silvia Caravita (Franco “Comunque, sia bracco o pincer, che Muzzio Editore) si propone di offrire bella e buona bestia è Bauschan, men- un confronto di esperienze per analiz- tre tutto teso mi si stringe al ginoc- zare in maniera approfondita i diversi chio, guardandomi con tanta devozio- modi di considerare gli animali, capire ne! Soprattutto gli occhi sono belli, quanto sia significativa la relazione e dolci e intelligenti, anche se sporgono come possa, e anzi debba, manifestarsi un po’ vitrei... L’espressione del muso, anche in tutti gli interventi educativi. un’espressione di lealtà intelligente, Capire il linguaggio dei cani di Stan- rivela quel carattere maschio che si ley Coren (Franco Muzzio Editore) è un stampa nella struttura del corpo… Sta testo di riferimento sulla complessità e la fermo e guarda, aguzza gli orecchi, ricchezza dell’interazione cane - essere penetra l’accento che io do al mio umano, in cui tutti coloro che amano i discorso, che con l’enfasi scolpita nelle cani troveranno informazioni indispensa- parole approva la sua esistenza. E a un bili per migliorare l’efficacia e la profon- tratto, sporgendo la testa e aprendo dità del dialogo con il proprio animale. e chiudendo in fretta le labbra, scatta Invasioni biologiche. Le introduzioni dei verso il mio viso, quasi volesse mor- vertebrati in Italia: un problema tra con- dermi il naso; pantomima che evidentemente vuole essere la servazione e globalizzazione di Riccardo Scalera (Collana Verde. risposta al mio discorso e che ogni volta, come Bauschan sa già Corpo Forestale dello stato. Ministero delle Politiche Agricole e in anticipo, mi fa indietreggiare di colpo ridendo. È una specie Forestali) ha come principale scopo quello di offrire al lettore una di bacio a mezz’aria, tra l’affettuoso e il burlesco… Del resto si panoramica sulle problematiche relative alle introduzioni di verte- scusa subito della libertà che si è preso, con scodinzolii, brevi brati, facendo riferimento soprattutto alla situazione italiana. inchini e un’espressione tra imbarazzata e allegra”. Lineamenti di zooantropologia di Roberto Marchesini (Calderini Suggeriamo inoltre Dalla parte degli animali – Etologia della ed agricole) analizza la relazione tra l’uomo e l’animale, il modo mente e del cuore di Marc Bekoff (Franco Muzzio Editore), in o i modi in cui si articola, le valenze, i rischi e le opportunità, per cui l’autore ci conduce a riflettere sulla legittimità della nostra dare una spiegazione a questo bisogno profondo che l’uomo ha intromissione nei mondi degli animali, verso i quali abbiamo d’interagire con le altre specie. 12 .eco n. 3 - marzo 2007 www.educazionesostenibile.it
tema • educazione alla biodiversità patrimonio costiero Negli ultimi anni l’impegno per la salvaguardia delle g Il termine biodiversità si è diffuso nel linguaggio comune, spesso senza una coste è andato crescendo grazie a iniziative promosse da vera comprensione dei suoi molteplici si- diversi gestori ed enti locali. La forte compromissione degli gnificati e dell’importanza del suo ruolo assetti naturali causata dai processi di erosione dei litorali, naturale. La convenzione sulla diversità biologica adottata il 5 giugno del 1992 al dal turismo irresponsabile e dall’urbanizzazione, hanno Summit Mondiale di Rio De Janeiro, sot- focalizzato l’interesse nei riguardi del patrimonio costiero. toscritta dall’Italia e da molti altri Paesi, ha promosso la diffusione di un dibattito Nel nostro paese sarebbe opportuno impiegare maggiori sull’argomento, riconoscendo il valore e risorse nella corretta gestione della biodiversità costiera la necessità della sua conservazione. che assume per molti un valore puramente estetico, ma che Su scala regionale, la convenzione sot- tolinea il ruolo delle comunità locali e dovrebbe essere percepita in tutte le sue manifestazioni. delle popolazioni autoctone in materia Un’educazione volta alla conoscenza di questi sistemi di conservazione della biodiversità. In ambientali, che ponga attenzione alla biologia e all’ecologia questo senso le coste italiane possono rappresentare ottimi laboratori di studio delle specie, potrebbe aiutare alla sensibilizzazione verso e di applicazione della Convenzione, dal queste problematiche” momento che l’Italia con la sua posizione centrale nel Mediterraneo ha permesso lo sviluppo di molte specie animali e ve- Le coste italiane: getali autoctone, il mantenimento di di- versi endemismi, oltre a facilitare la colo- nizzazione da parte di specie provenienti scenari di biodiversità dalle Terre circostanti. La penisola italiana fa parte dell’ecore- gione mediterraneo centrale, una delle oltre 200 ecoregioni individuate dal WWF Maria Lavinia Salvatori come contesti territoriali da tutelare e conservare; ospita uno dei patrimoni di biodiversità più floridi, ma costituisce anche un’area altamente minacciata e vulnerabile. Tanti sono i pericoli che insistono su questa ricchezza, rappre- sentati, il più delle volte, dall’intervento dell’uomo in alcuni luoghi. In particola- re, le aree costiere coincidono con zone a elevata densità di abitanti e quindi vi si concentrano molte attività umane ad alto impatto ambientale. Diventa, quindi, ancora più urgente e importante occuparsi della conservazione di specie e ambienti che rischiano di sparire per sempre, lì dove non ci siano progetti finalizzati a mantenerli. Hot spot L’attenzione dei media è rivolta preva- lentemente ad alcuni aree relativamente circoscritte, gli hot spots, zone della Terra che custodiscono il 90% della biodiver- sità mondiale, ma sono anche i sistemi più altamente minacciati e compromessi del nostro Pianeta. Le barriere coralli- ne, ad esempio, vanno scomparendo a causa della pesca con veleni e dinamite e le foreste tropicali vengono continua- mente divorate dal taglio del legname. www.educazionesostenibile.it n. 3 - marzo 2007 .eco 13
tema • educazione alla biodiversità Ci sono però molti altri biomi, di cui si e costituiscono paesaggi straordinari per a organismi strettamente specializzati; sente parlare meno, ma non per questo l’osservazione della migrazione. Proprio l’aspetto è quello di un mosaico di roccia meno interessanti in termini di diversità. qui è frequente osservare l’arrivo di uccelli nuda alternata a frammenti di comunità Le coste rivestono un’importanza fon- provenienti da diverse parti del mondo e vegetale disposti in funzione della pre- damentale per la conservazione della appartenenti a specie che raramente si tro- senza di zone idonee dove poter crescere biodiversità in generale e dell’avifauna vano insieme. Molti passeriformi migratori, e della pendenza del versante. Il Finoc- in particolare; sono scenari ad elevata nelle loro brevi soste, trovano cibo nella chio di mare (Crithmum maritimum) è diversità ambientale, in quanto ospitano macchia mediterranea. Anche molti limicoli molto diffuso sulle coste rocciose perché spiagge, zone dunali e falesie dove mol- transitano attraverso l’Italia e usufruisco- dotato di un robusto apparato radicale tissime specie animali e vegetali trovano no di molte aree di sosta dove alimentarsi. che consolida i dedriti franosi; il genere il loro habitat. I sistemi dunali, ad esem- Queste specie sono sensibili alle modifica- Limonium, invece, è presente sulle coste, pio, accolgono diverse specie vegetali zioni ambientali che alterano le zone da lo- con un alto numero di specie endemiche. che si distribuiscono in fasce distinte ro frequentate e che limitano l’accessibilità In zone più nascoste, nelle fessure delle in funzione della distanza dal mare e e la disponibilità delle fonti di cibo. rupi, si possono trovare ad esempio la le zone umide retrodunali, che rappre- Lungo le coste è possibile entrare in con- Barba di Giove (Anthyllis barba-jovis) e la sentano un complesso habitat lungo la tatto anche con tutte le specie che hanno Palma nana (Chamaerops humilis), l’uni- fascia costiera. Si tratta di un sistema abitudini pelagiche, ad esempio Berta ca palma spontanea del nostro territorio. ambientale difficile, dove gli organismi maggiore Calonectris diomedea, Berta La particolarità degli organismi che vivo- vivono in un ambiente caldo d’estate, minore Puffinis yelkouan, Gabbiano cor- no lungo le coste testimonia il grado di con sabbia bollente, poca acqua dolce so Larus audouinii, che conducono gran specializzazione di queste specie e non e un vento carico di salsedine e proprio parte del loro ciclo annuale in mare aper- solo. Potrebbe aiutare a comprendere per questo ospitano una fauna ed una to e si spostano a terra durante il periodo che gli ambienti litoranei costituiscono flora molto particolari e spesso ende- della nidificazione. solo una piccolissima parte di un puzzle miche. Una specie di uccello tipica delle Le coste sabbiose consentono anche alla molto più ampio della biodivesità eco- spiagge sabbiose è il Fratino Charadrius flora di tipo mediterraneo di esprimere sistemica. Costituiscono comunità bio- alexandrinus che nidifica sugli arenili a una grande varietà e ricchezza di specie. tiche complesse dove ogni componente poca distanza dal mare ed è vulnerabile Partendo dalla Poseidonia oceanica, en- è essenziale da solo e soprattutto in re- al disturbo antropico legato alla fre- demica del Mediterraneo, che ricopre in lazione con gli altri. È quindi necessaria quentazione delle spiagge. modo discontinuo la parte sommersa dei un’attenta valutazione dello stato di sa- Altra specie tra le più note e stretta- nostri litorali, si passa poi alla zona di lute di questa biodiversità e dei pericoli ai mente legata alle spiagge sabbiose è la battigia priva di piante. Più internamente quali è sottoposta costantemente. Tartaruga marina Caretta caretta, le cui si trovano le dune embrionali sottoposte ultime deposizioni di uova sono state alla continua azione del vento, che si for- La biodiversità costiera è in pericolo ritrovate sull’isola di Linosa e Lampe- mano grazie al groviglio di rizomi e radici Le coste sono luoghi di attrazione e di dusa. Questa tartaruga, che trascorre creati dalla Gramigna delle spiagge (Ely- insediamento di molte attività umane che l’intera vita nel mare aperto, necessita mus farctus), e che ospitano specie come modificano il più delle volte gli equilibri di spiagge sabbiose, dove le femmine il Finocchio litorale spinoso (Echinophora naturali. La presenza dei sistemi dunali è si recano per deporre le uova. Questo spinosa), l’Erba medica marina (Medica- permessa dalla coesistenza di elementi ambiente è generalmente quello dove le go marina) e la Soldanella di mare (Caly- tra cui l’apporto di dedriti di origine flu- attività umane sono prevalenti e proprio stegia soldanella). viale o marina, la presenza di forti venti qui l’inquinamento luminoso provenien- Le rupi e i pendii litoranei sono ambienti e la vegetazione che consolida le dune te dalla strutture turistiche impedisce a molto selettivi e permettono la vita solo e permette loro di accrescersi. Questo molte femmine di raggiungere le coste. Le linee costiere sono elementi stabili del paesaggio e costituiscono anche punti di riferimento per le rotte di viaggio degli uccelli. La penisola italiana estendendo- si per oltre 1000 Km in senso nord ovest- sud est costituisce un ponte naturale tra il continente europeo e quello africano e le sue coste sono percorse da importanti direttrici di migrazione, utilizzate da molti uccelli che si muovono stagionalmente tra siti eurasiatici di riproduzione e aree sub- sahariane di svernamento. Falesie e picco- le isole sono utilizzate da molti uccelli per sostare ed immagazzinare nuove energie prima di intraprendere la successiva tratta Una veduta di Torre Guaceto (Brindisi) 14 .eco n. 3 - marzo 2007 www.educazionesostenibile.it
patrimonio costiero ambiente andrebbe protetto per la sua ma per molti animali che scelgono le co- sensibili alle questioni dell’ambiente e valenza naturalistica, limitando l’acces- ste come siti elettivi di nidificazione e/o creare un modello sperimentale di edu- so alle aree protette attraverso interventi di svernamento. È il caso della Beccaccia cazione ambientale utilizzabile anche da di recinzione e sensibilizzando il turismo di mare Haematopus ostralegus, del Gab- altre strutture formative. Su scala locale, alla sua salvaguardia. La forte pressione biano roseo Larus genei e del Fenicotte- nel nostro paese ci sono diversi centri che antropica e l’espansione edilizia verifi- ro Phoenicopterus ruber, che hanno una svolgono attività di educazione, informa- catasi negli ultimi 40 anni hanno a volte distribuzione esclusivamente costiera zione per sperimentare strategie volte spazzato via gli ambienti litoranei minac- durante tutto l’anno e gli habitat litoranei ad uno sviluppo del territorio rispettoso ciando l’equilibrio di questo ecosistema costituiscono per loro siti elettivi. Ci sono degli ecosistemi e delle loro diversità, e accelerando anche i processi naturali. altre popolazioni di uccelli, come il Falco con la partecipazione della comunità Comprendere l’importanza della tutela di pellegrino Falco peregrinus, il Gabbiano locale. Con questo intento è nato ad questi luoghi è fondamentale perché qui reale Larus cachinnans, il Gabbiano comu- esempio il CEA, il Centro di Educazione numerose popolazioni di uccelli sostano, ne Larus ridinbundus, il Piccione selvatico Ambientale della Riserva Naturale Statale si alimentano e nidificano a condizione Columba livia e il Rondone pallido Apus del Litorale Romano, struttura del Comu- che i siti siano poco disturbati. pallidus non esclusivi di questi ambienti, ne di Roma, gestita con la collaborazio- Alcuni fattori che influiscono sulla vita di ma molto concentrati lungo le coste tanto ne di diverse associazioni come Cyberia molte specie animali che si concentra- da renderle di fondamentale importanza “idee in rete”, Legambiente-Lazio, LIPU no sulle coste sono rappresentati dagli per la conservazione di queste specie. Ostia Litorale, Associazione naturalistica scarichi di diverse attività industriali. La Gli effetti dell’erosione marina non pos- Plinio, WWF Sezione regionale Lazio. Dal mancanza di adeguati sistemi per smaltire sono essere imputati solo ai mutamenti 2000 il centro di educazione ambientale, l’ingente quantità di rifiuti provenienti dal- climatici in atto, ma sono soprattutto con- grazie al finanziamento annuale dell’am- le aree urbanizzate, che coincidono con seguenza dell’azione dell’uomo (urbaniz- ministrazione comunale, organizza attivi- molte zone costiere, costituisce un serio zazioni lungo i corsi dei fiumi, sistemazio- tà specifiche per le scuole e anche per il problema e determina lo sviluppo di disca- ni fluviali e dei versanti, estrazioni di sedi- pubblico adulto, dando la possibilità di riche abusive che con il tempo potrebbero menti fluviali, disboscamenti, costruzioni approfondire diverse tematiche relative portare all’inquinamento aereo e marino. di dighe senza le valutazioni di impatto all’ambiente costiero laziale. Il fatto che Tra i settori maggiormente coinvolti nella ambientale), che ha fortemente ridotto la pubblica amministrazione promuova produzione e nell’immissione nell’am- la capacità dei fiumi di trasportare sedi- questi progetti dimostra e conferma un biente di inquinanti particolarmente pe- menti a valle, un apporto, questo, fonda- interesse insieme ad una maggiore con- ricolosi c’è l’industria petrolchimica, in mentale per il mantenimento del naturale siderazione comune riguardo ad ambienti quanto i prodotti del petrolio sono uniti e delicato equilibrio delle aree costiere e fortemente minacciati, quali sono le zone a composti chimici di sintesi per creare soprattutto delle spiagge. costiere. Questi sistemi rievocano nel- molecole di interesse commerciale. Mol- l’immaginario comune momenti di svago ti composti clororganici sono usati come Gestione delle coste e progetti e di divertimento, ma dovrebbero assu- solventi nell’industria tessile, meccanica È necessaria una gestione appropriata di mere un significato molto più importan- e nell’agricoltura ed una volta rilasciati in tale patrimonio naturalistico e, in questo te in quanto anche luoghi di studio, di mare possono degradarsi grazie all’azione senso, il progetto GIZC (Piano regionale ricerca continua e di conservazione della del sole anche se la maggior parte rimane dell’Emilia Romagna di Gestione Inte- biodiversità. insolubile. Questi composti hanno elevata grata delle Zone Costiere) ne è un chiaro La consapevolezza del valore ambien- affinità per la materia organica e quindi esempio perché propone la riscrittura tale, dei cambiamenti che si attuano in tendono a concentrarsi nei sedimenti. partecipata da parte degli studenti e dei questi luoghi e delle specie viventi in Tutto ciò può costituire un serio proble- docenti delle linee guida che la Giunta essi coinvolte può promuovere lo svilup- Regionale dell’Emilia Romagna ha recepi- po di un turismo responsabile che non to nel 2004 per il progetto gestione Inte- alteri l’ambiente ma che conviva con grata delle Zone Costiere. Le tematiche esso senza deturparne le risorse. g che sono state prese in considerazione sono diverse e tra queste ci sono: la difesa della costa, i carichi inquinanti, il turismo, la pesca, le politiche energetiche e la pianificazione urbanistica. L’obietti- vo è il coinvolgimento attivo dei ragazzi nelle scelte da attuare per salvare il Mare Adriatico, dando la consapevolezza di bibliografia AA.VV., Gestione Integrata Zone Costie- poter modificare il destino della fascia re-Linee Guida, Regione Emilia Roma- costiera e incrementando la conoscen- gna, 2003. za sui temi ambientali. Questo potrebbe Gianni Palombo e Danilo Selvaggi (a cu- rappresentare un punto di partenza per ra di), Osservatorio sulla Biodiversità in educare fin da piccoli i ragazzi, renderli Italia, LIPU 2003. www.educazionesostenibile.it n. 3 - marzo 2007 .eco 15
tema • educazione alla biodiversità Tema/Est Tema Un recente rapporto stilato da due istituti di ricerca mette in discussione l’insieme delle convenzioni, trattati e protocolli internazionali, e la loro capacità effettiva di tutelare nella pratica un ecosistema sempre più minacciato dalla distruzione e dal saccheggio sistematico. È necessario trovare nuovi e più efficaci percorsi per affrontare il delicato tema della Tutela e rispetto, la ricetta salvaguardia e della sostenibilità ambientale della biodiversità Matteo Di Fusco g L’Africa è sempre stata considerata nefit Sharing” (http//www.edmonds-in- il lago hanno mai beneficiato di aiuti o terra di conquista per i paesi occidentali: stitute.org/outofafrica.pdf ). Questo dos- sovvenzioni. Nel suo quartier generale miniere da setacciare fino all’ultima pe- sier spiega come i colossi dell’industria di Cincinnati, la Procter & Gamble, per la pita o gemma, giacimenti da cui estrarre farmaceutica e della biotecnologia con- produzione di detergenti, impiega agenti ogni goccia di petrolio, centimetro cubo ducano operazioni di ricerca e rapina in patogeni raccolti nel lago Nakuru in Ken- di gas; continuamente si aprono nuovi evidente violazione dei principi espressi ya; anche in questo caso le popolazioni fronti per l’accrescimento delle già enor- da trattati come la “Convenzione interna- locali subiscono il salasso senza ottenere mi ricchezze di multinazionali e dittatori zionale sulle diversità biologiche”. Que- alcun beneficio. C’è poi il caso della Glaxo- affamati di denaro e potere, a discapito sta, è bene ricordarlo da subito, unisce SmithKline che ha isolato, in Gambia, un dello sviluppo delle popolazioni locali. all’ideale di conservazione della natura, ceppo di Streptomyces, fondamentali per Le grandi industrie occidentali, infatti, si la convinzione che salvare la biodiversità produrre il “Rapamycin”, un medicinale stanno impadronendo più o meno legal- debba andare di pari passo con la salva- usato anche per prevenire il rigetto degli mente di risorse biologiche e conoscenze guardia dei bisogni sociali ed economici organi trapiantati. Disattendendo quanto tradizionali per creare prodotti che gene- dell’umanità. prescritto dalla citata Convenzione, che rano floridissimi introiti. La spoliazione Nelle 42 pagine che compongono il rap- ha alla base il triplice scopo di “conserva- sistematica avviene, nella migliore delle porto non si risparmiano colpi. Dalla re la biodiversità, usarne le componenti ipotesi, all’insaputa dei governi che si Bayer alla Glaxo passando per il colosso in modo sostenibile e ripartire i benefici trovano nell’incapacità di reagire a cau- chimico americano della Procter & Gam- derivanti dalle risorse genetiche in modo sa di brevetti internazionali rigidissimi e ble, la carrellata è lunga e certamente giusto ed equo”, anche questa corpo- blindati, comprati dalle stesse multina- non esaustiva. Il gigante farmaceutico ration nega ogni risarcimento e condivi- zionali. A denunciare questa situazione tedesco ad esempio avrebbe “acquisito sione degli introiti derivanti dallo sfrut- sono intervenute due ONG: l’americana un ceppo di miceti presenti solo nel lago tamento dei microrganismi autoctoni, la “Edmonds Institute” e la sudafricana Riru, nel Kenya centrale, dal quale ha cui estrazione ha in ogni caso comportato “African Centre for Biosafety”, impegna- sviluppato un medicinale per diabetici.” una modificazione notevole dell’ecosi- ta nel campo dell’educazione ambienta- La vendita del farmaco avrebbe fatto gua- stema locale. La Dior, maison francese le; insieme hanno pubblicato il rapporto dagnare all’azienda milioni di euro, ma della moda e dei cosmetici, ha brevettato Out of Africa: mysteries of Access and Be- né il governo keniota né i villaggi presso nel 2004 la resina di Okumè estratta 16 .eco n. 3 - marzo 2007 www.educazionesostenibile.it
copyright biologico dall’omonimo albero diffuso soprattutto non deve scontrarsi e distruggere le eco- zioni, trattati e intese non bastano. Rati- nella fascia equatoriale dell’Africa, nor- nomie locali”. Eppure l’evidenza dei fatti ficare protocolli significa troppo spesso malmente impiegata in campo medicina- rivela una realtà ben lontana dalla mes- avanzare palliativi che sulla distanza le e religioso dalle tribù Bwiti, Njembe e sa in opera di tali principi. I protocolli e si riveleranno inefficaci perché superati Okuku. Dior, cita il rapporto, “è a cono- le convenzioni sono soffocati da logiche da una prassi aggressiva alla base del scenza dell’uso tradizionale della resina, e meccaniche di derivazione industriale. modo di produzione e di consumo della giacché lo descrive persino nella patente L’imperativo delle multinazionali, sor- vita contemporanea. Affidare la tutela del brevetto. In questo caso gli accordi retto da compiacenti governi, realizza degli ecosistemi e la pianificazione delle della convenzione internazionale sulla una condizione di diffuso sfruttamento attività da porre in essere per la conser- biodiversità sono rispettati perché è stato e impoverimento delle risorse piutto- vazione della biodiversità unicamente finanziato, con le royalties della vendita sto che di condivisione. Quale sviluppo agli organismi politici e istituzionali è della resina, un progetto di sviluppo in è dunque pensabile in quest’ordine di una soluzione votata al fallimento. favore delle popolazioni locali. Nel consi- cose? I costi e l’importanza della perdita di bio- glio che gestisce il fondo, però, non siede A ogni appuntamento per la celebrazio- diversità devono essere compresi anzi- alcun rappresentante delle tribù”. ne di anniversari dalla stipula di qual- tutto dall’opinione pubblica. È necessa- Questi esempi testimoniano l’enorme che intesa per la tutela degli ambienti, rio comprendere l’importanza dei legami distanza che ancora esiste tra l’enuncia- ci s’imbatte in amari bilanci. Solo per tra biodiversità e riduzione della povertà, zione di principi etici e le vaghe prese di citarne uno, il documento del WWF per sicurezza alimentare e progressi medici posizione programmatiche ed una prassi i 10 anni della sottoscrizione della con- e sociali. I casi riportati dimostrano che consolidata e continuata che disattende venzione sulla biodiversità, sostiene che la natura è prodiga di risorse ad ogni tali principi, riconosciuti solo sulla carta. questa “continua ad essere distrutta latitudine; la differenza la fa l’uomo con Documenti come la Dichiarazione di Rio, dalle attività umane ad un ritmo senza le sue capacità di salvaguardarle, di uti- la Convenzione sulla diversità biologi- precedenti”. Forse quello che c’è da lizzarle nella maniera più equa possibile, ca, la Convenzione-quadro sui cambia- comprendere fino in fondo è che conven- garantendo quel principio di democra- menti climatici, la Dichiarazione zia vivente di cui parla Vanda- dei principi relativi alle foreste, na Shiva: “La democrazia della l’Agenda 21 o la Convenzione sulla terra si fonda sulla democrazia lotta contro la desertificazione e locale vivente, dove le comunità la Convenzione relativa alle zone locali sono organizzate in base umide sono esempi di utili stru- al principio dell’inclusione, della menti per la definizione di obiet- diversità e della responsabilità tivi e problematiche. Tuttavia non sociale ed esercitano la più alta sono sufficienti per la formazione autorità sulle decisioni riguardan- di un’azione globale di contrasto ti l’ambiente, le risorse naturali, a un’azione sempre più aggressiva la sostenibilità e i mezzi di sussi- nei confronti dell’ambiente e del- stenza delle persone. Quest’auto- l’equilibrata sopravvivenza di tutte rità può essere delegata a livelli le specie animali e vegetali sulla di governo più distanti sulla base terra. I casi citati sono solo una del principio di sussidiarietà”. piccola parte rispetto all’enorme Da tutto ciò emergono tre parole diffusione di pratiche di sopraffa- chiave nel percorso che conduce al zione e di saccheggio diffuse sul pianeta. raggiungimento di un futuro equilibrato e A questo proposito, Vandana Shiva si è L’imperativo delle rispettoso nei confronti di ogni vivente espressa in maniera chiara, postulando della terra: educazione, condivisione, re- “10 principi di democrazia della terra” multinazionali, sorretto sponsabilità. Educazione come continua (in “Il girasole”, mensile di politica e ecologia, settembre 2003, anno 3, n. da compiacenti governi, formazione d’un pensiero complesso, in cui tutto è composto di relazioni e nulla è 4) nei quali si sostiene la necessità di realizza una condizione inscindibile dal sistema dei viventi che ci garantire “la conservazione delle risorse accoglie. Condivisione degli spazi e delle della terra e la creazione di adeguati di diffuso sfruttamento risorse per cui è necessario considerare e soddisfacenti mezzi di sussistenza” e impoverimento delle che ogni essere ha pari dignità di esisten- partendo da un livello locale. “La loca- za e che l’estinzione coatta di una specie lizzazione dell’economia – sostiene Van- risorse piuttosto che di ha conseguenze per tutti gli altri esseri dana Shiva – è un imperativo sociale ed viventi in un sistema di relazioni che è alla ecologico. […] La democrazia della terra condivisione. Quale sviluppo base della vita sulla terra. Responsabilità si basa su economie locali elastiche è dunque pensabile in di fronte al presente e al futuro per quel e vivaci, che sostengono le economie che riguarda i cambiamenti che si opera- nazionali e quella globale. Ma questa quest’ordine di cose? no sulla superficie terrestre. g www.educazionesostenibile.it n. 3 - marzo 2007 .eco 17
tema • educazione alla biodiversità Tema/Est Tema Quando si parla delle numerose estinzioni di specie viventi esiste da sempre, dalla nascita della vita stessa. La paleobiologia va a indagare la cui assistiamo al giorno d’oggi, generalmente lo si fa in biodiversità dalla nascita della vita fino toni allarmistici, rischiando di creare paure e insofferenze ai giorni nostri e lo fa con uno scopo che non ci aiutano a riflettere sulla possibilità migliorare la specifico: è una disciplina storica che, attraverso la documentazione (fossile), situazione. Attraverso le discipline paleobiologiche possiamo cerca di ricostruire il passato in modo capire quanto l’allarme sia serio e fondato e contribuire a da comprendere il presente e prevedere il futuro; “vedere che la nostra evolu- demolire quell’antropocentrismo che ci estranea dalla nostra zione rispecchia quella di tutte le altre posizione in natura e ci impedisce di preoccuparci di una specie che sono vissute sul pianeta ha possibile scomparsa prematura della nostra specie profonde implicazioni per capire chi sia- mo, come siamo arrivati fin qui e dove Il valore educativo stiamo andando” (Niles Eldredge in: Pie- vani, 2002). Le parole dei fossili che arriva dal passato È proprio in questo modo che possiamo cercare di operare: andiamo a vedere cosa è successo in passato e, alla luce di questo, analizziamo il presente e Demetrio Leoni ipotizziamo uno scenario futuro. I fossili ci possono mostrare che le estinzioni sono sempre state un g Per quanto riguarda i messag- fenomeno naturale, in qualsiasi gi di contenuto scientifico, spesso momento della storia della vita i media ne selezionano solo alcu- sulla Terra, anche al suo inizio; ni, in genere quelli che posso- qualunque specie, anche di gran- no essere inseriti in pochissime de successo in termini di diffusio- strutture narrative preesistenti; ne spaziale e durata nel tempo, tra queste una delle più ricor- prima o poi si è dovuta confron- renti è la minaccia di distruzione tare con alcuni cambiamenti nel del mondo umano/non umano proprio ambiente (mutamenti cli- (Tonello, 2004). Probabilmente matici, migrazioni di nuove specie, la maggior parte delle persone mutazioni di quelle già presenti, quando è raggiunta da questo ecc…). Quando questi cambiamen- tipo di comunicazioni avverte un ti sono stati d’elevata entità e dif- brivido; quali grandi responsabi- fusione, altrettanto lo sono state lità morali abbiamo verso il futuro le estinzioni: nel periodo geologi- (prossimo?)! Vogliamo veramente co denominato Ordoviciano (440 essere imputati della distruzione milioni d’anni fa, abbreviato mna) dell’unico esempio di “Pianeta vivente” di risolverlo, allora ci si dovrebbe attene- scompare il 25% dei gruppi di viventi; finora conosciuto? re a quello che ci possono dire le analisi Devoniano (370 mna), il 19%; Permiano È giusto dare l’allarme, soprattutto in dei dati riguardanti le estinzioni, senza (250 mna), il 54%; Triassico (210 mna), presenza di dati che fanno prendere omissioni e/o previsioni più o meno il 23%; Cretaceo (65 mna), il 17% (Natio- coscienza del dramma che si sta per- fondate. Nel fare questo ci viene in aiu- nal Geographic Italia, Febbraio 1999). petrando; chi non si spaventerebbe to una disciplina che nell’immaginario Queste cosiddette “estinzioni di massa” sentendo che in Brasile ogni minuto comune viene considerata senza appli- sono comunque da considerare avveni- scompaiono l’equivalente di sei campi cazioni, una curiosità da ricercatori a cui menti eccezionali, mentre nei restanti da calcio di foresta amazzonica? Ma piace fantasticare. Questa disciplina è periodi possiamo trovare un continuo l’effetto del catastrofismo non è sempre la paleobiologia, intesa nel suo senso susseguirsi di scomparse di specie a un positivo: può produrre angoscia e rimo- allargato di studio di tutta la biodiversità tasso di 2-5 gruppi ogni milione d’anni. zione e può dare l’impressione che tutto del passato, che si tratti d’animali, pian- Questi dati ci mostrano che le specie è ormai irrimediabile, che non si può più te o altri viventi. nascono, ma possono anche “morire”, e fare nulla per cambiare le cose (Longo, La capacità di riprodursi ed evolvere, la morte, lo sappiamo, è parte essenzia- 1998). cioè di diversificarsi, è una delle carat- le dei processi che riguardano i viventi; Se lo scopo di questo tipo di divulgazio- teristiche principali dell’essere vivente, ma un conto è dire che morire è normale, ne è anche quello di far nascere la voglia quindi possiamo dire che la biodiversità un conto è dire che è normale accele- 18 .eco n. 3 - marzo 2007 www.educazionesostenibile.it
paleobiologia rare i tempi d’estinzione di una specie; la soluzione, e quest’ultima deve partire quando valutiamo le estinzioni attuali, necessariamente dall’educazione delle quindi, bisogna capire se ci si trova di generazioni attuali. fronte ad eventi ineluttabili o se si tratta Oggi nell’ambito formativo è ampiamen- di “morti” premature, magari evitabili. te condiviso che le conoscenze vadano costruite, non imposte: non è possibile È scomparso il quagga inculcare concetti, ma lavorare sulle pre- A partire dal 1600, ma potremmo andare conoscenze del soggetto per far sì che ancora più indietro, c’è stato un aumen- Secondo alcuni biologi, se continua que- le nuove conoscenze siano interiorizzate. to esponenziale della scomparsa di spe- sta tendenza, nei prossimi 50 anni il Alcune delle preconoscenze più diffuse cie (tralasciando, purtroppo, gli inverte- 50% della flora e della fauna potrebbe nel mondo occidentale sono quelle sui brati, possiamo citare fra le estinzioni scomparire (National Geographic Italia, dinosauri, le quali si adattano benissimo animali più conosciute quelle dell’uro, febbraio 1999); asfalto e cemento copri- all’uopo. È facile fare il paragone fra noi e del lupo marsupiale, del moa, del tar- rebbero la maggior parte del suolo, l’aria loro, entrambi dominatori del proprio tem- pan, del quagga, e della tigre di Giava), sarebbe irrespirabile; l’acqua manche- po. Se si arriverà a capire che quell’estin- fino a raggiungere il massimo nel XX rebbe; si mangerebbero sempre e solo zione, come tutte le altre, è stata parte del secolo. Ad oggi vengono rilevati tassi gli stessi cibi; si vedrebbero sempre e mutevole ciclo della vita, che il mondo in d’estinzione 1000-10.000 volte più alti solo paesaggi urbani. È una prospettiva cui vivevano i dinosauri è semplicemente dei suddetti (fonte WWF), tanto elevati certamente spaventosa per le sue forti cambiato troppo rapidamente e/o radical- da essere stati riscontrati solo durante implicazioni ecologiche, morali ed esteti- mente rispetto ai tempi che richiedeva la le cinque estinzioni di massa, dovute a che, ma la preoccupazione non dovrebbe loro potenzialità adattativa, e che le stesse “catastrofi naturali” di grande portata essere rivolta alla fine del pianeta Terra cose potrebbero valere per noi, forse avre- con effetti prolungati nel tempo. Alcuni stesso: come ci hanno insegnato le estin- mo una generazione meno impaurita e più autori hanno parlato di questo fenome- zioni di massa precedenti, “la vita trova accorta, che produrrà con più coscienza e no addirittura come della “sesta estin- sempre una strada” (Crichton, 1995). Il responsabilità delle generazioni passate e zione”, paragonando l’uomo appunto a Pianeta, in qualche modo e forma che smetterà di dare per irreparabile la situa- una catastrofe naturale (Leakey, 1998). non ci è dato prevedere, rinascerà, ma lo zione attuale; magari questa generazione Che si voglia o meno imputare a noi stes- farà senza di noi; è a questo che bisogna cercherà di salvarsi come non hanno potu- si tutto ciò, rimane il fatto che evidente- rivolgere le nostre riflessioni. to fare quei bestioni e smetterà di impatta- mente ai giorni nostri qualcosa non va, Nel corso dei secoli le acquisizioni scienti- re troppo velocemente, innaturalmente, il che l’allarme sul- fiche ci hanno mostrato che l’uomo proprio mondo. g lo stato di salute è un animale in mezzo a bibliografia del Pianeta ha tanti altri, che vive su un tutti i crismi per Pianeta come tanti altri nel- essere reale e l’universo (i famosi “classe preoccupante M” di Star Trek). La maggior Tonello F., “La comunicazione della per chiunque. parte delle specie di mam- scienza attraverso i media” in La comu- miferi ha abitato il Pianeta nicazione della scienza, Atti del I e II Terra per circa un milione convegno nazionale a cura di Pitrelli N. d’anni; le più antiche tracce e Sturloni G., 2004. Longo C., Didattica della biologia. La di una umanità “moderna” Insegnare la ci dicono quindi che siamo una specie di mezza età (Savage, 1986). Riducendo Nuova Italia Editrice, Scandicci (Firen- ze), 1998. biodiversità Pievani T., Homo sapiens ed altre cata- la diversità biologica e quella culturale, strofi, Per un’archeologia della globa- Homo sapiens potrebbe accorciare di mol- lizzazione, Meltemi, Roma 2002 Il Museo Civico di Zoologia di Ro- to la durata del proprio arco temporale; se National Geographic Italia, Febbraio ma ha prodotto, con il contributo continua così seguiremo la legge naturale 1999. del MIUR e patrocinio dell’UNE- secondo la quale la presenza e abbondan- WWF http://www.wwf.it/ambiente/ SCO (all’interno del Decennio del- za di un nuovo predatore, a cui le altre spe- earthpolicy/estinzionemassa.asp le Nazioni unite per l’educazione cie non sono adattate, porta all’estinzione Leakey R., R. Lewin, La sesta estinzio- allo sviluppo sostenibile 2005- delle sue prede e quindi alla propria. “Riu- ne, La vita sulla Terra e il futuro del ge- 2014) un libro elettronico dal tito- nere umano, Bollati Boringhieri, Torino, lo Insegnare la biodiversità. sciremo ad acquisire la saggezza necessa- 1998. L’e-book contiene riflessioni didat- ria per sopravvivere tranquillamente fino Crichton M., Jurassic park. Garzanti, Mi- tiche, esperienze, letture e docu- alla vecchiaia?” (Savage, 1986). lano, 1995. menti sulla biodiversità. È gratuito Il pericolo è quindi serio e fondato e Savage R.J.G., M.R. Long; Mammal e può essere richiesto al Museo Ci- riguarda noi per primi. L’importante è evolution, an illustrated guide. Publi- vico di Zoologia di Roma (Via Ulisse che se gli uomini possono essere la cau- cation Sales, British Museum (Natural Aldrovandi 18; 00197 Roma). sa del problema, possono essere anche History), Cromwell Road, Londra, 1986 www.educazionesostenibile.it n. 3 - marzo 2007 .eco 19
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