Animali da compagnia: la relazione con il diverso

Pagina creata da Davide Belli
 
CONTINUA A LEGGERE
Animali da compagnia: la relazione con il diverso
tema • educazione alla biodiversità
     Tema/Est
     Tema

Il legame tra uomo e animali da compagnia è un questione spesso sottovalutata, anche
se molto attuale. Ci sono vari aspetti di questo fenomeno che non vengono
sufficientemente considerati, come l’educazione al rapporto con l’animale, in particolare
la relazione con il “diverso”, e il problema ecologico legato alla cattura e al rilascio in natura
di alcune specie esotiche ora facilmente reperibili proprio come animali da compagnia

Animali da compagnia:
la relazione con il diverso
Stefania Pavone

g Molta attenzione è stata dedicata
negli ultimi anni, in concomitanza col
sorgere della zooantropologia, la scien-
za che studia le relazioni tra uomo e
animali, al fenomeno dell’animale da
compagnia. Per esaminare il rapporto
tra l’uomo e l’animale d’affezione biso-
gnerebbe capire le motivazioni che por-
tano a adottare un animale, quali la
noia, la solitudine o un capriccio, ma
anche un interesse reale verso il mondo
animale, se l’animale preso in casa è
adatto e se chi lo detiene sa costruire
una responsabilità affettiva. Baudrillard
(1972), pensatore e filosofo francese
dell’epoca contemporanea, ritiene che
nell’uomo l’esigenza innata di ottenere,
possedere o collezionare un oggetto vie-
ne trasferita sugli animali da compagnia
sia esotici, sia domestici come gatti e
cani. Gli animali domestici o più preci-
samente d’appartamento, sono definiti
addirittura come specie “intermedie” tra
gli esseri viventi e gli oggetti, in quan-
to un oggetto può essere considera-
to come l’animale domestico perfetto.
Il gioco elettronico del Tamagochi di
qualche anno fa, un pulcino virtuale da
accudire, cui dar da mangiare, da far
dormire e con cui giocare è forse un
esempio di come si possa alimentare la
concezione di animale oggetto, poiché
la sorte dell’animaletto virtuale non è       che si potrebbe creare, perché vengo-      ad un rapporto carico d’aspettative che
definitiva e non ha per il padrone lo stes-   no proiettati sull’animale sensazioni e    l’animale non può assolvere (Marchesi-
so peso emotivo della morte nel mondo         caratteristiche umane. Questo comporta     ni, 2000).
reale. Con questo tipo di esperienze, ma      confusione e inconsapevolezza delle sue    In particolare per i bambini, il rapporto
anche attraverso i media, soprattutto         esigenze. Quest’antropomorfizzazione si    con gli animali può diventare un’occa-
in quelli diretti ai bambini, gli animali     riscontra soprattutto quando l’animale     sione preziosa per una crescita costrut-
vengono spesso personificati, deviando        va a sostituire la referenzialità umana,   tiva e per una relazione positiva con
le rappresentazioni mentali e il rapporto     per qualche ragione assente, portando      la biodiversità; dal momento in cui si

 8    .eco   n. 3 - marzo 2007                                                                          www.educazionesostenibile.it
il rapporto con il diverso
stabilisce una relazione forte tra il bam-                                                     Negli ultimi decenni (www.wwf.it/
bino e l’animale, la sua presenza, come        Dal momento in cui si                           specie/­commercio_specie.asp) il nume-
spesso risulta anche dalla pet therapy,                                                        ro di animali da compagnia, venduti
aiuta il bambino a relazionarsi con gli        stabilisce una relazione                        come pet animal, è cresciuto in modo
altri, a sconfiggere paure o solitudine,       forte tra il bambino e                          notevole; ma se prima nei negozi erano
stimola la curiosità “per il diverso”,                                                         disponibili quasi esclusivamente ani-
alimenta il gioco, ma anche il senso di        l’animale, la sua presenza,                     mali domestici o semidomestici come
responsabilità.                                                                                cani, gatti, pesci rossi, canarini e solo di
Come fa notare Marchesini (2000), uno
                                               come spesso risulta anche                       nascosto o “sottobanco” animali selvati-
dei massimi esponenti della zooantropo-        dalla pet therapy, aiuta il                     ci, oggi il repertorio di vendita e quindi
logia, il gioco con l’animale, la manipola-                                                    di compagnia, si è arricchito di animali
zione dello stesso, la ricerca all’esterno     bambino a relazionarsi                          esotici “di moda”, come furetti, iguane
degli organismi viventi e l’osservazione
del comportamento sono tante tappe di
                                               con gli altri, a sconfiggere                    e tartarughe d’acqua dolce o di terra.
                                                                                               Questo fenomeno sembra rispondere
avvicinamento alla diversità e quindi alla     paure o solitudine, stimola                     ad una voglia di collezionismo piuttosto
fine risultano parti di un percorso più                                                        che di compagnia (soprattutto da parte
globale di accettazione della referenzia-      la curiosità “per il diverso”,                  degli adulti).
lità animale nei suoi aspetti specifici, e     alimenta il gioco, ma anche                     L’acquisto viene generalmente fatto sen-
quindi della biodiversità. In una società                                                      za pensarci molto, seguendo proprio le
in cui il rapporto con la natura, in parti-    il senso di responsabilità                      mode e le disponibilità del momento e
colare con gli animali ha sempre meno                                                          alimentando più o meno consapevol-
occasioni di svilupparsi, avere un anima-                                                      mente il traffico lecito e illecito.
le da compagnia resta spesso una delle         La nuova moda dei “selvatici”                   Dal punto di vista ecologico uno dei
poche occasioni per sviluppare e ritrova-      da compagnia                                    problemi che sorge da questa moda è
re il legame con il mondo naturale.            Se dal punto di vista educativo e delle         quello del rilascio degli animali esotici
Avere un animale è uno dei desideri più        relazioni personali è importante essere         in natura, una volta che sono troppo
grandi della maggior parte dei bambini         consapevoli del fatto che la detenzione         cresciuti o quando i padroni si sono
(anche se ciò vale anche per i ragazzi e       e l’allevamento degli animali in condi-         stancati dell’impegno. Giovani e adulti,
per gli adulti), data la loro naturale empa-   zioni non appropriate possono arrecare          infatti, sono raramente consapevoli del-
tia verso il mondo animale. Pertanto,          sofferenze, dal punto di vista ecologico        l’impegno e della premura necessari per
opportunamente e saggiamente gestito,          raramente vengono considerate le que-           allevare gli animali; capita spesso che
allevare animali in casa o a scuola può        stioni legate al traffico di animali, cioè il   nel momento in cui l’animale diventa un
essere un’occasione preziosa per cono-         commercio illegale e il rilascio delle spe-     intralcio, per andare in vacanza, per il
scere e spiegare la diversità; può aiutare     cie esotiche, i danni procurati alla fauna      troppo lavoro o perché la casa è diven-
i genitori, e gli educatori in genere, a       selvatica, il trasporto degli animali e la      tata troppo piccola, viene abbandona-
preparare i più giovani nella costruzione      cattività che tra l’altro possono essere        to. Il fenomeno dell’abbandono riguar-
dell’idea di rispetto dell’altro, che sia un   considerate come alcune delle cause di          da sia animali domestici che selvatici,
animale o una persona. Occorre tuttavia,       perdita di biodiversità.                        producendo conseguenze anche gravi,
una forte consapevolezza sia                                                                             come è il caso dei branchi di
negli educatori che nel bam-                                                                             cani inselvatichiti.
bino, che va guidato al rap-                                                                             Un caso emblematico è quello
porto corretto con l’animale,                                                                            della testuggine d’acqua dol-
per le valenze che questo può                                                                            ce Trachemys scripta elegans
assumere. Adottare un anima-                                                                             (Wied, 1839), sottospecie ori-
le è un’assunzione di respon-                                                                            ginaria dell’area fluviale del
sabilità; è quindi importante                                                                            Mississippi e dei suoi affluenti
studiarne le caratteristiche,                                                                            nella costa est degli USA, dove
le abitudini e le necessità,                                                                             viene prelevata dall’ambiente
oppure ascoltare il parere di                                                                            naturale e allevata per il fio-
un esperto, in particolare uno                                                                           rente mercato internazionale
zooantropologo o un veteri-                                                                              degli animali da compagnia e
nario, che fornisca tutti quei                                                                           da collezionismo. Questa specie
consigli e quelle indicazioni                                                                            è in vendita dal 1976 nei negozi
atte ad evitare errori grosso-                                                                           delle principali città italiane. La
lani che, fonti di fastidio per                                                                          facile reperibilità, il basso prez-
noi, si riveleranno essenziali                                                                           zo, e la convinzione da parte di
per la vita dell’animale (Mar-                                                                           chi le acquista che si tratti di
chesini, 2000).                                                                                          tartarughe nane capaci di vivere

www.educazionesostenibile.it                                                                                  n. 3 - marzo 2007   .eco   9
tema • educazione alla biodiversità
                                                                                                                       Specie aliene
in bacinelle di plastica grandi quanto            Introdurre specie animali in un ambiente diverso da quello
una scatola di scarpe, fa sì che siano
acquistate facilmente. Si tratta però di          cui naturalmente apparterrebbero può arrecare gravi danni
animali che possono raggiungere i 30              sia all’ambiente sia agli animali autoctoni
cm di lunghezza, che possono vivere in

                                                  Minacce dal mondo
cattività fino a 25-30 anni (Obst, 1995)
e che consumano grandi quantità di
cibo animale. La scarsa conoscenza del-
le esigenze fisiologiche ed ecologiche di
questi animali e delle cospicue dimen-
sioni che le testuggini raggiungono in
cattività portano gli incauti acquirenti ad
                                                  animale
abbandonarle nelle raccolte d’acqua più
disparate come fontane e stagni, laghet-          S.P.
ti o torrenti, causando un “inquinamento
faunistico”. Solo apparentemente, infat-          g L’introduzione volonta-
ti, l’immissione di nuove specie produce          ria, o la fuga dalla cattività
un aumento della biodiversità locale; in          di specie selvatiche non
realtà può avere gravi conseguenze sulle          indigene può rappresen-
specie autoctone, come l’estinzione, la           tare un serio problema
diffusione di nuove malattie e l’inqui-           ecologico per gli effetti di
namento genetico. In particolare, l’im-           competizione con le specie
missione incontrollata della Trachemys            autoctone o per gli squilibri
scripta elegans è potenzialmente peri-            che inducono nelle relazioni tro-
colosa per le nostre specie, ad esempio           fiche tra le specie (Bologna et al.
la Emys orbicularis, la nostra testuggine         2003). Un animale è definito specie
palustre, per questioni legate a dinami-          “aliena” o “esotica” se è una specie pre-
che di competizione e per alcune specie           sente in un’area di cui non è autoctona,     resta attualmente il commercio interna-
d’anfibi, pesci, molluschi e crostacei, per       e in ogni caso al di fuori del suo areale    zionale delle specie selvatiche utilizzate
le dinamiche di predazione alimentare.            storicamente conosciuto e documenta-         come animali da compagnia o a scopo
Alla luce di queste problematiche, si può         to, come risultato di un intervento di       ornamentale.
dedurre che l’esperienza dell’animale             dispersione operato dall’uomo e gene-        È stato stimato da Scalera (2001) che
da compagnia è utile per educare al               ralmente non alla portata del potenziale     in Italia, tra i vertebrati, sono state
rapporto con il diverso, ma un rapporto           intrinseco della specie (Scalera, 2001).     introdotte ben 60 specie esotiche di cui
“sano” può esistere solo attraverso un            Dal punto di vista ecologico, la presenza    26,7% di mammiferi, 21,7% di uccelli,
consapevole rispetto per l’altro, consi-          di una specie aliena nell’ambiente natu-     10% di rettili, 1,7% di anfibi e 40% di
derando sia le esigenze dell’animale, sia         rale di una comunità ben strutturata,        pesci delle acque interne.
i danni che si creano altri individui ed in       può portare all’esclusione competitiva       Tra i mammiferi uno degli esempi d’intro-
generale alla biodiversità. g                     della stessa specie alloctona oppure,        duzione di specie esotiche è quello dello
                                                  date le varie combinazioni di dinamica di    scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis),
                                                  competizione e predazione, può portare       originario degli Stati Uniti, tanto apprez-
                                                  all’aumento della pressione sulla specie

                      bibliografia                indigena da parte del nuovo competito-
                                                  re, la specie alloctona e del suo abituale
                                                  predatore. In generale una specie intro-     Una specie introdotta in una
     Baudrillard, J., Il sistema degli oggetti,
     Bompiani, Milano, 1972.                      dotta in una nuova località, al di fuori     nuova località, al di fuori del
     Marchesini, R., Lineamenti di zooantro-      del suo areale, è svantaggiata rispetto
     pologia, Calderini edagricole, Bologna,      a quella autoctona, perché priva delle       suo areale, è svantaggiata
                                                  sue condizioni naturali, ma, trovando
     2000.
     Obst, F.J., Schmuckschildkroten: Die         un ambiente idoneo, potrebbe insediar-
                                                                                               rispetto a quella autoctona,
     Gattung Chrysemys. Westarp Wissen-           si e diffondersi rapidamente, come è         perché priva delle sue
     schaften, Wolf Graf von Westarp, Ma-         accaduto per la testuggine americana
     gdeburg, 127 pp., 1995                       Trachemys scripta elegans.                   condizioni naturali, ma,
                                                  Le specie esotiche sono a volte intro-       trovando un ambiente
   web
                                                  dotte a scopo di controllo biologico,
                                                  per la lotta biologica, per la caccia e la   idoneo, potrebbe insediarsi
                                                  zootecnia o a scopo alimentare; ma una
 www.wwf.it/specie/commercio_specie.asp           delle cause principali dell’introduzione     e diffondersi rapidamente

www.educazionesostenibile.it                                                                                n. 3 - marzo 2007   .eco   11
tema • educazione alla biodiversità
                                                                                                                            specie aliene
zato nei parchi e nei giardini, che è stato
introdotto in Italia nel 1948 a scopo
ornamentale ed ora è considerato una
                                                fuso dal Portogallo al Kamchatka, di cui
                                                potrebbe provocare l’estinzione.
                                                Tra le specie d’uccelli, il più conosciuto
                                                                                                                        bibliografia
                                                                                                      Bologna, M.A., M. Capula, G.M. Carpane-
grave minaccia per la biodiversità locale.      è il parrocchetto dal collare (Psittacula             to, B. Cignini, C. Maragoni, A. Venchi, M.
In Inghilterra, dove è stato introdotto         krameri), riconoscibile dal tipico piu-               Zapparoli. 2003. Anfibi e rettili a Roma:
nel 1876, i problemi più gravi derivano         maggio verde smeraldo. Questa specie,                 atlante e guida delle specie presenti in
dai danni arrecati non solo alle colture        originaria della Regione Afrotropicale e              città. Comune di Roma. Assessorato Am-
agricole e di latifoglie, ai giardini privati   Orientale, è stata diffusa in Italia dagli            biente, Dip. Delle Politiche Ambientali e
e ai parchi, ma anche alle aree boschive        anni ’70 a seguito della fuga dalla catti-            Agricole U.O. tutela del territorio e Gestio-
e agli ecosistemi in generale. Gran parte       vità o d’immissioni deliberate. In Europa             ni Progetti Speciali in Aree verdi. Assesso-
dei danni sembrerebbero provocati dai           non sembra provocare danni particolari,               rato cultura Dip. Cultura sport e monastica
                                                                                                      U.O. Museo Civico di Zoologia.
frequenti e pesanti scortecciamenti agli        ma in alcuni paesi la sua alimentazio-
                                                                                                      Scalera, R.; 2001. Invasioni biologiche.
alberi; inoltre lo scoiattolo grigio rappre-    ne, che comprende un’ampia varietà di                 Le introduzioni dei vertebrati in Italia: un
senta un pericoloso predatore di uova           cereali, nonché di semi, frutti, fiori e              problema tra conservazione e globaliz-
e nidiacei, oltre a competere con altre         nettare di piante arboree e cespugliose,              zazione. Collana Verde, 103. Corpo Fore-
specie nell’ambiente naturale, come lo          è causa d’ingenti danni agli orti e alle              stale dello stato. Ministero delle Politi-
Scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris), dif-       piantagioni (Scalera, 2001). g                        che Agricole e Forestali. Roma, 368 pp.

Letture consigliate per approfondire l’argomento
S. P.

Suggeriamo un bellissimo libro di Tho-                                                             il dovere della responsabilità e della
mas Mann dal titolo Cane e Padrone,                                                                compassione, perché il nostro unico
una sorta di “idillio”, un meraviglioso                                                            pianeta possa essere un luogo migliore
esempio del legame tra l’uomo e la                                                                 per ogni forma di vita.
natura. Bauschan, modestissimo cagno-                                                              A scuola di animali – Pensieri a confron-
lino di travolgente simpatia allietò real-                                                         to per un nuovo rapporto a cura di Elisa-
mente un periodo della vita di Mann:                                                               betta Falchetti e Silvia Caravita (Franco
“Comunque, sia bracco o pincer, che                                                                Muzzio Editore) si propone di offrire
bella e buona bestia è Bauschan, men-                                                              un confronto di esperienze per analiz-
tre tutto teso mi si stringe al ginoc-                                                             zare in maniera approfondita i diversi
chio, guardandomi con tanta devozio-                                                               modi di considerare gli animali, capire
ne! Soprattutto gli occhi sono belli,                                                              quanto sia significativa la relazione e
dolci e intelligenti, anche se sporgono                                                            come possa, e anzi debba, manifestarsi
un po’ vitrei... L’espressione del muso,                                                           anche in tutti gli interventi educativi.
un’espressione di lealtà intelligente,                                                             Capire il linguaggio dei cani di Stan-
rivela quel carattere maschio che si                                                               ley Coren (Franco Muzzio Editore) è un
stampa nella struttura del corpo… Sta                                                              testo di riferimento sulla complessità e la
fermo e guarda, aguzza gli orecchi,                                                                ricchezza dell’interazione cane - essere
penetra l’accento che io do al mio                                                                 umano, in cui tutti coloro che amano i
discorso, che con l’enfasi scolpita nelle                                                          cani troveranno informazioni indispensa-
parole approva la sua esistenza. E a un                                                            bili per migliorare l’efficacia e la profon-
tratto, sporgendo la testa e aprendo                                                               dità del dialogo con il proprio animale.
e chiudendo in fretta le labbra, scatta                                                            Invasioni biologiche. Le introduzioni dei
verso il mio viso, quasi volesse mor-                                                              vertebrati in Italia: un problema tra con-
dermi il naso; pantomima che evidentemente vuole essere la            servazione e globalizzazione di Riccardo Scalera (Collana Verde.
risposta al mio discorso e che ogni volta, come Bauschan sa già       Corpo Forestale dello stato. Ministero delle Politiche Agricole e
in anticipo, mi fa indietreggiare di colpo ridendo. È una specie      Forestali) ha come principale scopo quello di offrire al lettore una
di bacio a mezz’aria, tra l’affettuoso e il burlesco… Del resto si    panoramica sulle problematiche relative alle introduzioni di verte-
scusa subito della libertà che si è preso, con scodinzolii, brevi     brati, facendo riferimento soprattutto alla situazione italiana.
inchini e un’espressione tra imbarazzata e allegra”.                  Lineamenti di zooantropologia di Roberto Marchesini (Calderini
Suggeriamo inoltre Dalla parte degli animali – Etologia della         ed agricole) analizza la relazione tra l’uomo e l’animale, il modo
mente e del cuore di Marc Bekoff (Franco Muzzio Editore), in          o i modi in cui si articola, le valenze, i rischi e le opportunità, per
cui l’autore ci conduce a riflettere sulla legittimità della nostra   dare una spiegazione a questo bisogno profondo che l’uomo ha
intromissione nei mondi degli animali, verso i quali abbiamo          d’interagire con le altre specie.

 12     .eco   n. 3 - marzo 2007                                                                                  www.educazionesostenibile.it
tema • educazione alla biodiversità
                                                                                   patrimonio costiero
Negli ultimi anni l’impegno per la salvaguardia delle              g Il termine biodiversità si è diffuso nel
                                                                   linguaggio comune, spesso senza una
coste è andato crescendo grazie a iniziative promosse da           vera comprensione dei suoi molteplici si-
diversi gestori ed enti locali. La forte compromissione degli      gnificati e dell’importanza del suo ruolo
assetti naturali causata dai processi di erosione dei litorali,    naturale. La convenzione sulla diversità
                                                                   biologica adottata il 5 giugno del 1992 al
dal turismo irresponsabile e dall’urbanizzazione, hanno            Summit Mondiale di Rio De Janeiro, sot-
focalizzato l’interesse nei riguardi del patrimonio costiero.      toscritta dall’Italia e da molti altri Paesi,
                                                                   ha promosso la diffusione di un dibattito
Nel nostro paese sarebbe opportuno impiegare maggiori              sull’argomento, riconoscendo il valore e
risorse nella corretta gestione della biodiversità costiera        la necessità della sua conservazione.
che assume per molti un valore puramente estetico, ma che          Su scala regionale, la convenzione sot-
                                                                   tolinea il ruolo delle comunità locali e
dovrebbe essere percepita in tutte le sue manifestazioni.          delle popolazioni autoctone in materia
Un’educazione volta alla conoscenza di questi sistemi              di conservazione della biodiversità. In
ambientali, che ponga attenzione alla biologia e all’ecologia      questo senso le coste italiane possono
                                                                   rappresentare ottimi laboratori di studio
delle specie, potrebbe aiutare alla sensibilizzazione verso        e di applicazione della Convenzione, dal
queste problematiche”                                              momento che l’Italia con la sua posizione
                                                                   centrale nel Mediterraneo ha permesso
                                                                   lo sviluppo di molte specie animali e ve-

 Le coste italiane:
                                                                   getali autoctone, il mantenimento di di-
                                                                   versi endemismi, oltre a facilitare la colo-
                                                                   nizzazione da parte di specie provenienti

 scenari di biodiversità
                                                                   dalle Terre circostanti.
                                                                   La penisola italiana fa parte dell’ecore-
                                                                   gione mediterraneo centrale, una delle
                                                                   oltre 200 ecoregioni individuate dal WWF
                                         Maria Lavinia Salvatori   come contesti territoriali da tutelare e
                                                                   conservare; ospita uno dei patrimoni di
                                                                   biodiversità più floridi, ma costituisce
                                                                   anche un’area altamente minacciata e
                                                                   vulnerabile. Tanti sono i pericoli che
                                                                   insistono su questa ricchezza, rappre-
                                                                   sentati, il più delle volte, dall’intervento
                                                                   dell’uomo in alcuni luoghi. In particola-
                                                                   re, le aree costiere coincidono con zone
                                                                   a elevata densità di abitanti e quindi
                                                                   vi si concentrano molte attività umane
                                                                   ad alto impatto ambientale. Diventa,
                                                                   quindi, ancora più urgente e importante
                                                                   occuparsi della conservazione di specie
                                                                   e ambienti che rischiano di sparire per
                                                                   sempre, lì dove non ci siano progetti
                                                                   finalizzati a mantenerli.

                                                                   Hot spot
                                                                   L’attenzione dei media è rivolta preva-
                                                                   lentemente ad alcuni aree relativamente
                                                                   circoscritte, gli hot spots, zone della Terra
                                                                   che custodiscono il 90% della biodiver-
                                                                   sità mondiale, ma sono anche i sistemi
                                                                   più altamente minacciati e compromessi
                                                                   del nostro Pianeta. Le barriere coralli-
                                                                   ne, ad esempio, vanno scomparendo a
                                                                   causa della pesca con veleni e dinamite
                                                                   e le foreste tropicali vengono continua-
                                                                   mente divorate dal taglio del legname.

www.educazionesostenibile.it                                                     n. 3 - marzo 2007   .eco   13
tema • educazione alla biodiversità

Ci sono però molti altri biomi, di cui si       e costituiscono paesaggi straordinari per       a organismi strettamente specializzati;
sente parlare meno, ma non per questo           l’osservazione della migrazione. Proprio        l’aspetto è quello di un mosaico di roccia
meno interessanti in termini di diversità.      qui è frequente osservare l’arrivo di uccelli   nuda alternata a frammenti di comunità
Le coste rivestono un’importanza fon-           provenienti da diverse parti del mondo e        vegetale disposti in funzione della pre-
damentale per la conservazione della            appartenenti a specie che raramente si tro-     senza di zone idonee dove poter crescere
biodiversità in generale e dell’avifauna        vano insieme. Molti passeriformi migratori,     e della pendenza del versante. Il Finoc-
in particolare; sono scenari ad elevata         nelle loro brevi soste, trovano cibo nella      chio di mare (Crithmum maritimum) è
diversità ambientale, in quanto ospitano        macchia mediterranea. Anche molti limicoli      molto diffuso sulle coste rocciose perché
spiagge, zone dunali e falesie dove mol-        transitano attraverso l’Italia e usufruisco-    dotato di un robusto apparato radicale
tissime specie animali e vegetali trovano       no di molte aree di sosta dove alimentarsi.     che consolida i dedriti franosi; il genere
il loro habitat. I sistemi dunali, ad esem-     Queste specie sono sensibili alle modifica-     Limonium, invece, è presente sulle coste,
pio, accolgono diverse specie vegetali          zioni ambientali che alterano le zone da lo-    con un alto numero di specie endemiche.
che si distribuiscono in fasce distinte         ro frequentate e che limitano l’accessibilità   In zone più nascoste, nelle fessure delle
in funzione della distanza dal mare e           e la disponibilità delle fonti di cibo.         rupi, si possono trovare ad esempio la
le zone umide retrodunali, che rappre-          Lungo le coste è possibile entrare in con-      Barba di Giove (Anthyllis barba-jovis) e la
sentano un complesso habitat lungo la           tatto anche con tutte le specie che hanno       Palma nana (Chamaerops humilis), l’uni-
fascia costiera. Si tratta di un sistema        abitudini pelagiche, ad esempio Berta           ca palma spontanea del nostro territorio.
ambientale difficile, dove gli organismi        maggiore Calonectris diomedea, Berta            La particolarità degli organismi che vivo-
vivono in un ambiente caldo d’estate,           minore Puffinis yelkouan, Gabbiano cor-         no lungo le coste testimonia il grado di
con sabbia bollente, poca acqua dolce           so Larus audouinii, che conducono gran          specializzazione di queste specie e non
e un vento carico di salsedine e proprio        parte del loro ciclo annuale in mare aper-      solo. Potrebbe aiutare a comprendere
per questo ospitano una fauna ed una            to e si spostano a terra durante il periodo     che gli ambienti litoranei costituiscono
flora molto particolari e spesso ende-          della nidificazione.                            solo una piccolissima parte di un puzzle
miche. Una specie di uccello tipica delle       Le coste sabbiose consentono anche alla         molto più ampio della biodivesità eco-
spiagge sabbiose è il Fratino Charadrius        flora di tipo mediterraneo di esprimere         sistemica. Costituiscono comunità bio-
alexandrinus che nidifica sugli arenili a       una grande varietà e ricchezza di specie.       tiche complesse dove ogni componente
poca distanza dal mare ed è vulnerabile         Partendo dalla Poseidonia oceanica, en-         è essenziale da solo e soprattutto in re-
al disturbo antropico legato alla fre-          demica del Mediterraneo, che ricopre in         lazione con gli altri. È quindi necessaria
quentazione delle spiagge.                      modo discontinuo la parte sommersa dei          un’attenta valutazione dello stato di sa-
Altra specie tra le più note e stretta-         nostri litorali, si passa poi alla zona di      lute di questa biodiversità e dei pericoli ai
mente legata alle spiagge sabbiose è la         battigia priva di piante. Più internamente      quali è sottoposta costantemente.
Tartaruga marina Caretta caretta, le cui        si trovano le dune embrionali sottoposte
ultime deposizioni di uova sono state           alla continua azione del vento, che si for-     La biodiversità costiera è in pericolo
ritrovate sull’isola di Linosa e Lampe-         mano grazie al groviglio di rizomi e radici     Le coste sono luoghi di attrazione e di
dusa. Questa tartaruga, che trascorre           creati dalla Gramigna delle spiagge (Ely-       insediamento di molte attività umane che
l’intera vita nel mare aperto, necessita        mus farctus), e che ospitano specie come        modificano il più delle volte gli equilibri
di spiagge sabbiose, dove le femmine            il Finocchio litorale spinoso (Echinophora      naturali. La presenza dei sistemi dunali è
si recano per deporre le uova. Questo           spinosa), l’Erba medica marina (Medica-         permessa dalla coesistenza di elementi
ambiente è generalmente quello dove le          go marina) e la Soldanella di mare (Caly-       tra cui l’apporto di dedriti di origine flu-
attività umane sono prevalenti e proprio        stegia soldanella).                             viale o marina, la presenza di forti venti
qui l’inquinamento luminoso provenien-          Le rupi e i pendii litoranei sono ambienti      e la vegetazione che consolida le dune
te dalla strutture turistiche impedisce a       molto selettivi e permettono la vita solo       e permette loro di accrescersi. Questo
molte femmine di raggiungere le coste.
Le linee costiere sono elementi stabili del
paesaggio e costituiscono anche punti
di riferimento per le rotte di viaggio degli
uccelli. La penisola italiana estendendo-
si per oltre 1000 Km in senso nord ovest-
sud est costituisce un ponte naturale tra
il continente europeo e quello africano e
le sue coste sono percorse da importanti
direttrici di migrazione, utilizzate da molti
uccelli che si muovono stagionalmente tra
siti eurasiatici di riproduzione e aree sub-
sahariane di svernamento. Falesie e picco-
le isole sono utilizzate da molti uccelli per
sostare ed immagazzinare nuove energie
prima di intraprendere la successiva tratta
                                                Una veduta di Torre Guaceto (Brindisi)

 14    .eco    n. 3 - marzo 2007                                                                                www.educazionesostenibile.it
patrimonio costiero
ambiente andrebbe protetto per la sua            ma per molti animali che scelgono le co-          sensibili alle questioni dell’ambiente e
valenza naturalistica, limitando l’acces-        ste come siti elettivi di nidificazione e/o       creare un modello sperimentale di edu-
so alle aree protette attraverso interventi      di svernamento. È il caso della Beccaccia         cazione ambientale utilizzabile anche da
di recinzione e sensibilizzando il turismo       di mare Haematopus ostralegus, del Gab-           altre strutture formative. Su scala locale,
alla sua salvaguardia. La forte pressione        biano roseo Larus genei e del Fenicotte-          nel nostro paese ci sono diversi centri che
antropica e l’espansione edilizia verifi-        ro Phoenicopterus ruber, che hanno una            svolgono attività di educazione, informa-
catasi negli ultimi 40 anni hanno a volte        distribuzione esclusivamente costiera             zione per sperimentare strategie volte
spazzato via gli ambienti litoranei minac-       durante tutto l’anno e gli habitat litoranei      ad uno sviluppo del territorio rispettoso
ciando l’equilibrio di questo ecosistema         costituiscono per loro siti elettivi. Ci sono     degli ecosistemi e delle loro diversità,
e accelerando anche i processi naturali.         altre popolazioni di uccelli, come il Falco       con la partecipazione della comunità
Comprendere l’importanza della tutela di         pellegrino Falco peregrinus, il Gabbiano          locale. Con questo intento è nato ad
questi luoghi è fondamentale perché qui          reale Larus cachinnans, il Gabbiano comu-         esempio il CEA, il Centro di Educazione
numerose popolazioni di uccelli sostano,         ne Larus ridinbundus, il Piccione selvatico       Ambientale della Riserva Naturale Statale
si alimentano e nidificano a condizione          Columba livia e il Rondone pallido Apus           del Litorale Romano, struttura del Comu-
che i siti siano poco disturbati.                pallidus non esclusivi di questi ambienti,        ne di Roma, gestita con la collaborazio-
Alcuni fattori che influiscono sulla vita di     ma molto concentrati lungo le coste tanto         ne di diverse associazioni come Cyberia
molte specie animali che si concentra-           da renderle di fondamentale importanza            “idee in rete”, Legambiente-Lazio, LIPU
no sulle coste sono rappresentati dagli          per la conservazione di queste specie.            Ostia Litorale, Associazione naturalistica
scarichi di diverse attività industriali. La     Gli effetti dell’erosione marina non pos-         Plinio, WWF Sezione regionale Lazio. Dal
mancanza di adeguati sistemi per smaltire        sono essere imputati solo ai mutamenti            2000 il centro di educazione ambientale,
l’ingente quantità di rifiuti provenienti dal-   climatici in atto, ma sono soprattutto con-       grazie al finanziamento annuale dell’am-
le aree urbanizzate, che coincidono con          seguenza dell’azione dell’uomo (urbaniz-          ministrazione comunale, organizza attivi-
molte zone costiere, costituisce un serio        zazioni lungo i corsi dei fiumi, sistemazio-      tà specifiche per le scuole e anche per il
problema e determina lo sviluppo di disca-       ni fluviali e dei versanti, estrazioni di sedi-   pubblico adulto, dando la possibilità di
riche abusive che con il tempo potrebbero        menti fluviali, disboscamenti, costruzioni        approfondire diverse tematiche relative
portare all’inquinamento aereo e marino.         di dighe senza le valutazioni di impatto          all’ambiente costiero laziale. Il fatto che
Tra i settori maggiormente coinvolti nella       ambientale), che ha fortemente ridotto            la pubblica amministrazione promuova
produzione e nell’immissione nell’am-            la capacità dei fiumi di trasportare sedi-        questi progetti dimostra e conferma un
biente di inquinanti particolarmente pe-         menti a valle, un apporto, questo, fonda-         interesse insieme ad una maggiore con-
ricolosi c’è l’industria petrolchimica, in       mentale per il mantenimento del naturale          siderazione comune riguardo ad ambienti
quanto i prodotti del petrolio sono uniti        e delicato equilibrio delle aree costiere e       fortemente minacciati, quali sono le zone
a composti chimici di sintesi per creare         soprattutto delle spiagge.                        costiere. Questi sistemi rievocano nel-
molecole di interesse commerciale. Mol-                                                            l’immaginario comune momenti di svago
ti composti clororganici sono usati come         Gestione delle coste e progetti                   e di divertimento, ma dovrebbero assu-
solventi nell’industria tessile, meccanica       È necessaria una gestione appropriata di          mere un significato molto più importan-
e nell’agricoltura ed una volta rilasciati in    tale patrimonio naturalistico e, in questo        te in quanto anche luoghi di studio, di
mare possono degradarsi grazie all’azione        senso, il progetto GIZC (Piano regionale          ricerca continua e di conservazione della
del sole anche se la maggior parte rimane        dell’Emilia Romagna di Gestione Inte-             biodiversità.
insolubile. Questi composti hanno elevata        grata delle Zone Costiere) ne è un chiaro         La consapevolezza del valore ambien-
affinità per la materia organica e quindi        esempio perché propone la riscrittura             tale, dei cambiamenti che si attuano in
tendono a concentrarsi nei sedimenti.            partecipata da parte degli studenti e dei         questi luoghi e delle specie viventi in
Tutto ciò può costituire un serio proble-        docenti delle linee guida che la Giunta           essi coinvolte può promuovere lo svilup-
                                                 Regionale dell’Emilia Romagna ha recepi-          po di un turismo responsabile che non
                                                 to nel 2004 per il progetto gestione Inte-        alteri l’ambiente ma che conviva con
                                                 grata delle Zone Costiere. Le tematiche           esso senza deturparne le risorse. g
                                                 che sono state prese in considerazione
                                                 sono diverse e tra queste ci sono: la
                                                 difesa della costa, i carichi inquinanti, il
                                                 turismo, la pesca, le politiche energetiche
                                                 e la pianificazione urbanistica. L’obietti-
                                                 vo è il coinvolgimento attivo dei ragazzi
                                                 nelle scelte da attuare per salvare il Mare
                                                 Adriatico, dando la consapevolezza di
                                                                                                                         bibliografia
                                                                                                        AA.VV., Gestione Integrata Zone Costie-
                                                 poter modificare il destino della fascia               re-Linee Guida, Regione Emilia Roma-
                                                 costiera e incrementando la conoscen-                  gna, 2003.
                                                 za sui temi ambientali. Questo potrebbe                Gianni Palombo e Danilo Selvaggi (a cu-
                                                 rappresentare un punto di partenza per                 ra di), Osservatorio sulla Biodiversità in
                                                 educare fin da piccoli i ragazzi, renderli             Italia, LIPU 2003.

www.educazionesostenibile.it                                                                                    n. 3 - marzo 2007    .eco    15
tema • educazione alla biodiversità
    Tema/Est
    Tema

                                                                                                  Un recente rapporto
                                                                                                  stilato da due istituti
                                                                                                  di ricerca mette in
                                                                                                  discussione l’insieme
                                                                                                  delle convenzioni,
                                                                                                  trattati e protocolli
                                                                                                  internazionali, e la loro
                                                                                                  capacità effettiva di
                                                                                                  tutelare nella pratica
                                                                                                  un ecosistema sempre
                                                                                                  più minacciato dalla
                                                                                                  distruzione e dal
                                                                                                  saccheggio sistematico.
                                                                                                  È necessario trovare
                                                                                                  nuovi e più efficaci
                                                                                                  percorsi per affrontare
                                                                                                  il delicato tema della
Tutela e rispetto, la ricetta                                                                     salvaguardia e della
                                                                                                  sostenibilità ambientale

 della biodiversità                                                    Matteo Di Fusco

 g L’Africa è sempre stata considerata          nefit Sharing” (http//www.edmonds-in-        il lago hanno mai beneficiato di aiuti o
 terra di conquista per i paesi occidentali:    stitute.org/outofafrica.pdf ). Questo dos-   sovvenzioni. Nel suo quartier generale
 miniere da setacciare fino all’ultima pe-      sier spiega come i colossi dell’industria    di Cincinnati, la Procter & Gamble, per la
 pita o gemma, giacimenti da cui estrarre       farmaceutica e della biotecnologia con-      produzione di detergenti, impiega agenti
 ogni goccia di petrolio, centimetro cubo       ducano operazioni di ricerca e rapina in     patogeni raccolti nel lago Nakuru in Ken-
 di gas; continuamente si aprono nuovi          evidente violazione dei principi espressi    ya; anche in questo caso le popolazioni
 fronti per l’accrescimento delle già enor-     da trattati come la “Convenzione interna-    locali subiscono il salasso senza ottenere
 mi ricchezze di multinazionali e dittatori     zionale sulle diversità biologiche”. Que-    alcun beneficio. C’è poi il caso della Glaxo-
 affamati di denaro e potere, a discapito       sta, è bene ricordarlo da subito, unisce     SmithKline che ha isolato, in Gambia, un
 dello sviluppo delle popolazioni locali.       all’ideale di conservazione della natura,    ceppo di Streptomyces, fondamentali per
 Le grandi industrie occidentali, infatti, si   la convinzione che salvare la biodiversità   produrre il “Rapamycin”, un medicinale
 stanno impadronendo più o meno legal-          debba andare di pari passo con la salva-     usato anche per prevenire il rigetto degli
 mente di risorse biologiche e conoscenze       guardia dei bisogni sociali ed economici     organi trapiantati. Disattendendo quanto
 tradizionali per creare prodotti che gene-     dell’umanità.                                prescritto dalla citata Convenzione, che
 rano floridissimi introiti. La spoliazione     Nelle 42 pagine che compongono il rap-       ha alla base il triplice scopo di “conserva-
 sistematica avviene, nella migliore delle      porto non si risparmiano colpi. Dalla        re la biodiversità, usarne le componenti
 ipotesi, all’insaputa dei governi che si       Bayer alla Glaxo passando per il colosso     in modo sostenibile e ripartire i benefici
 trovano nell’incapacità di reagire a cau-      chimico americano della Procter & Gam-       derivanti dalle risorse genetiche in modo
 sa di brevetti internazionali rigidissimi e    ble, la carrellata è lunga e certamente      giusto ed equo”, anche questa corpo-
 blindati, comprati dalle stesse multina-       non esaustiva. Il gigante farmaceutico       ration nega ogni risarcimento e condivi-
 zionali. A denunciare questa situazione        tedesco ad esempio avrebbe “acquisito        sione degli introiti derivanti dallo sfrut-
 sono intervenute due ONG: l’americana          un ceppo di miceti presenti solo nel lago    tamento dei microrganismi autoctoni, la
 “Edmonds Institute” e la sudafricana           Riru, nel Kenya centrale, dal quale ha       cui estrazione ha in ogni caso comportato
 “African Centre for Biosafety”, impegna-       sviluppato un medicinale per diabetici.”     una modificazione notevole dell’ecosi-
 ta nel campo dell’educazione ambienta-         La vendita del farmaco avrebbe fatto gua-    stema locale. La Dior, maison francese
 le; insieme hanno pubblicato il rapporto       dagnare all’azienda milioni di euro, ma      della moda e dei cosmetici, ha brevettato
 Out of Africa: mysteries of Access and Be-     né il governo keniota né i villaggi presso   nel 2004 la resina di Okumè estratta

  16    .eco    n. 3 - marzo 2007                                                                            www.educazionesostenibile.it
copyright biologico
dall’omonimo albero diffuso soprattutto         non deve scontrarsi e distruggere le eco-      zioni, trattati e intese non bastano. Rati-
nella fascia equatoriale dell’Africa, nor-      nomie locali”. Eppure l’evidenza dei fatti     ficare protocolli significa troppo spesso
malmente impiegata in campo medicina-           rivela una realtà ben lontana dalla mes-       avanzare palliativi che sulla distanza
le e religioso dalle tribù Bwiti, Njembe e      sa in opera di tali principi. I protocolli e   si riveleranno inefficaci perché superati
Okuku. Dior, cita il rapporto, “è a cono-       le convenzioni sono soffocati da logiche       da una prassi aggressiva alla base del
scenza dell’uso tradizionale della resina,      e meccaniche di derivazione industriale.       modo di produzione e di consumo della
giacché lo descrive persino nella patente       L’imperativo delle multinazionali, sor-        vita contemporanea. Affidare la tutela
del brevetto. In questo caso gli accordi        retto da compiacenti governi, realizza         degli ecosistemi e la pianificazione delle
della convenzione internazionale sulla          una condizione di diffuso sfruttamento         attività da porre in essere per la conser-
biodiversità sono rispettati perché è stato     e impoverimento delle risorse piutto-          vazione della biodiversità unicamente
finanziato, con le royalties della vendita      sto che di condivisione. Quale sviluppo        agli organismi politici e istituzionali è
della resina, un progetto di sviluppo in        è dunque pensabile in quest’ordine di          una soluzione votata al fallimento.
favore delle popolazioni locali. Nel consi-     cose?                                          I costi e l’importanza della perdita di bio-
glio che gestisce il fondo, però, non siede     A ogni appuntamento per la celebrazio-         diversità devono essere compresi anzi-
alcun rappresentante delle tribù”.              ne di anniversari dalla stipula di qual-       tutto dall’opinione pubblica. È necessa-
Questi esempi testimoniano l’enorme             che intesa per la tutela degli ambienti,       rio comprendere l’importanza dei legami
distanza che ancora esiste tra l’enuncia-       ci s’imbatte in amari bilanci. Solo per        tra biodiversità e riduzione della povertà,
zione di principi etici e le vaghe prese di     citarne uno, il documento del WWF per          sicurezza alimentare e progressi medici
posizione programmatiche ed una prassi          i 10 anni della sottoscrizione della con-      e sociali. I casi riportati dimostrano che
consolidata e continuata che disattende         venzione sulla biodiversità, sostiene che      la natura è prodiga di risorse ad ogni
tali principi, riconosciuti solo sulla carta.   questa “continua ad essere distrutta           latitudine; la differenza la fa l’uomo con
Documenti come la Dichiarazione di Rio,         dalle attività umane ad un ritmo senza         le sue capacità di salvaguardarle, di uti-
la Convenzione sulla diversità biologi-         precedenti”. Forse quello che c’è da           lizzarle nella maniera più equa possibile,
ca, la Convenzione-quadro sui cambia-           comprendere fino in fondo è che conven-        garantendo quel principio di democra-
menti climatici, la Dichiarazione                                                                      zia vivente di cui parla Vanda-
dei principi relativi alle foreste,                                                                    na Shiva: “La democrazia della
l’Agenda 21 o la Convenzione sulla                                                                     terra si fonda sulla democrazia
lotta contro la desertificazione e                                                                     locale vivente, dove le comunità
la Convenzione relativa alle zone                                                                      locali sono organizzate in base
umide sono esempi di utili stru-                                                                       al principio dell’inclusione, della
menti per la definizione di obiet-                                                                     diversità e della responsabilità
tivi e problematiche. Tuttavia non                                                                     sociale ed esercitano la più alta
sono sufficienti per la formazione                                                                     autorità sulle decisioni riguardan-
di un’azione globale di contrasto                                                                      ti l’ambiente, le risorse naturali,
a un’azione sempre più aggressiva                                                                      la sostenibilità e i mezzi di sussi-
nei confronti dell’ambiente e del-                                                                     stenza delle persone. Quest’auto-
l’equilibrata sopravvivenza di tutte                                                                   rità può essere delegata a livelli
le specie animali e vegetali sulla                                                                     di governo più distanti sulla base
terra. I casi citati sono solo una                                                                     del principio di sussidiarietà”.
piccola parte rispetto all’enorme                                                                      Da tutto ciò emergono tre parole
diffusione di pratiche di sopraffa-                                                                    chiave nel percorso che conduce al
zione e di saccheggio diffuse sul pianeta.                                                     raggiungimento di un futuro equilibrato e
A questo proposito, Vandana Shiva si è          L’imperativo delle                             rispettoso nei confronti di ogni vivente
espressa in maniera chiara, postulando                                                         della terra: educazione, condivisione, re-
“10 principi di democrazia della terra”         multinazionali, sorretto                       sponsabilità. Educazione come continua
(in “Il girasole”, mensile di politica e
ecologia, settembre 2003, anno 3, n.
                                                da compiacenti governi,                        formazione d’un pensiero complesso, in
                                                                                               cui tutto è composto di relazioni e nulla è
4) nei quali si sostiene la necessità di        realizza una condizione                        inscindibile dal sistema dei viventi che ci
garantire “la conservazione delle risorse                                                      accoglie. Condivisione degli spazi e delle
della terra e la creazione di adeguati          di diffuso sfruttamento                        risorse per cui è necessario considerare
e soddisfacenti mezzi di sussistenza”           e impoverimento delle                          che ogni essere ha pari dignità di esisten-
partendo da un livello locale. “La loca-                                                       za e che l’estinzione coatta di una specie
lizzazione dell’economia – sostiene Van-        risorse piuttosto che di                       ha conseguenze per tutti gli altri esseri
dana Shiva – è un imperativo sociale ed                                                        viventi in un sistema di relazioni che è alla
ecologico. […] La democrazia della terra
                                                condivisione. Quale sviluppo                   base della vita sulla terra. Responsabilità
si basa su economie locali elastiche            è dunque pensabile in                          di fronte al presente e al futuro per quel
e vivaci, che sostengono le economie                                                           che riguarda i cambiamenti che si opera-
nazionali e quella globale. Ma questa           quest’ordine di cose?                          no sulla superficie terrestre. g

www.educazionesostenibile.it                                                                                 n. 3 - marzo 2007   .eco   17
tema • educazione alla biodiversità
   Tema/Est
   Tema

Quando si parla delle numerose estinzioni di specie viventi                                 esiste da sempre, dalla nascita della vita
                                                                                            stessa. La paleobiologia va a indagare la
cui assistiamo al giorno d’oggi, generalmente lo si fa in                                   biodiversità dalla nascita della vita fino
toni allarmistici, rischiando di creare paure e insofferenze                                ai giorni nostri e lo fa con uno scopo
che non ci aiutano a riflettere sulla possibilità migliorare la                             specifico: è una disciplina storica che,
                                                                                            attraverso la documentazione (fossile),
situazione. Attraverso le discipline paleobiologiche possiamo                               cerca di ricostruire il passato in modo
capire quanto l’allarme sia serio e fondato e contribuire a                                 da comprendere il presente e prevedere
                                                                                            il futuro; “vedere che la nostra evolu-
demolire quell’antropocentrismo che ci estranea dalla nostra                                zione rispecchia quella di tutte le altre
posizione in natura e ci impedisce di preoccuparci di una                                   specie che sono vissute sul pianeta ha
possibile scomparsa prematura della nostra specie                                           profonde implicazioni per capire chi sia-
                                                                                            mo, come siamo arrivati fin qui e dove

Il valore educativo
                                                                                            stiamo andando” (Niles Eldredge in: Pie-
                                                                                            vani, 2002).

                                                                                            Le parole dei fossili

che arriva dal passato                                                                      È proprio in questo modo che possiamo
                                                                                            cercare di operare: andiamo a vedere
                                                                                            cosa è successo in passato e, alla luce di
                                                                                                  questo, analizziamo il presente e
Demetrio Leoni                                                                                    ipotizziamo uno scenario futuro.
                                                                                                  I fossili ci possono mostrare che
                                                                                                  le estinzioni sono sempre state un
g Per quanto riguarda i messag-                                                                   fenomeno naturale, in qualsiasi
gi di contenuto scientifico, spesso                                                               momento della storia della vita
i media ne selezionano solo alcu-                                                                 sulla Terra, anche al suo inizio;
ni, in genere quelli che posso-                                                                   qualunque specie, anche di gran-
no essere inseriti in pochissime                                                                  de successo in termini di diffusio-
strutture narrative preesistenti;                                                                 ne spaziale e durata nel tempo,
tra queste una delle più ricor-                                                                   prima o poi si è dovuta confron-
renti è la minaccia di distruzione                                                                tare con alcuni cambiamenti nel
del mondo umano/non umano                                                                         proprio ambiente (mutamenti cli-
(Tonello, 2004). Probabilmente                                                                    matici, migrazioni di nuove specie,
la maggior parte delle persone                                                                    mutazioni di quelle già presenti,
quando è raggiunta da questo                                                                      ecc…). Quando questi cambiamen-
tipo di comunicazioni avverte un                                                                  ti sono stati d’elevata entità e dif-
brivido; quali grandi responsabi-                                                                 fusione, altrettanto lo sono state
lità morali abbiamo verso il futuro                                                               le estinzioni: nel periodo geologi-
(prossimo?)! Vogliamo veramente                                                                   co denominato Ordoviciano (440
essere imputati della distruzione                                                                 milioni d’anni fa, abbreviato mna)
dell’unico esempio di “Pianeta vivente”      di risolverlo, allora ci si dovrebbe attene-   scompare il 25% dei gruppi di viventi;
finora conosciuto?                           re a quello che ci possono dire le analisi     Devoniano (370 mna), il 19%; Permiano
È giusto dare l’allarme, soprattutto in      dei dati riguardanti le estinzioni, senza      (250 mna), il 54%; Triassico (210 mna),
presenza di dati che fanno prendere          omissioni e/o previsioni più o meno            il 23%; Cretaceo (65 mna), il 17% (Natio-
coscienza del dramma che si sta per-         fondate. Nel fare questo ci viene in aiu-      nal Geographic Italia, Febbraio 1999).
petrando; chi non si spaventerebbe           to una disciplina che nell’immaginario         Queste cosiddette “estinzioni di massa”
sentendo che in Brasile ogni minuto          comune viene considerata senza appli-          sono comunque da considerare avveni-
scompaiono l’equivalente di sei campi        cazioni, una curiosità da ricercatori a cui    menti eccezionali, mentre nei restanti
da calcio di foresta amazzonica? Ma          piace fantasticare. Questa disciplina è        periodi possiamo trovare un continuo
l’effetto del catastrofismo non è sempre     la paleobiologia, intesa nel suo senso         susseguirsi di scomparse di specie a un
positivo: può produrre angoscia e rimo-      allargato di studio di tutta la biodiversità   tasso di 2-5 gruppi ogni milione d’anni.
zione e può dare l’impressione che tutto     del passato, che si tratti d’animali, pian-    Questi dati ci mostrano che le specie
è ormai irrimediabile, che non si può più    te o altri viventi.                            nascono, ma possono anche “morire”, e
fare nulla per cambiare le cose (Longo,      La capacità di riprodursi ed evolvere,         la morte, lo sappiamo, è parte essenzia-
1998).                                       cioè di diversificarsi, è una delle carat-     le dei processi che riguardano i viventi;
Se lo scopo di questo tipo di divulgazio-    teristiche principali dell’essere vivente,     ma un conto è dire che morire è normale,
ne è anche quello di far nascere la voglia   quindi possiamo dire che la biodiversità       un conto è dire che è normale accele-

 18    .eco   n. 3 - marzo 2007                                                                            www.educazionesostenibile.it
paleobiologia
rare i tempi d’estinzione di una specie;                                                        la soluzione, e quest’ultima deve partire
quando valutiamo le estinzioni attuali,                                                         necessariamente dall’educazione delle
quindi, bisogna capire se ci si trova di                                                        generazioni attuali.
fronte ad eventi ineluttabili o se si tratta                                                    Oggi nell’ambito formativo è ampiamen-
di “morti” premature, magari evitabili.                                                         te condiviso che le conoscenze vadano
                                                                                                costruite, non imposte: non è possibile
È scomparso il quagga                                                                           inculcare concetti, ma lavorare sulle pre-
A partire dal 1600, ma potremmo andare                                                          conoscenze del soggetto per far sì che
ancora più indietro, c’è stato un aumen-       Secondo alcuni biologi, se continua que-         le nuove conoscenze siano interiorizzate.
to esponenziale della scomparsa di spe-        sta tendenza, nei prossimi 50 anni il            Alcune delle preconoscenze più diffuse
cie (tralasciando, purtroppo, gli inverte-     50% della flora e della fauna potrebbe           nel mondo occidentale sono quelle sui
brati, possiamo citare fra le estinzioni       scomparire (National Geographic Italia,          dinosauri, le quali si adattano benissimo
animali più conosciute quelle dell’uro,        febbraio 1999); asfalto e cemento copri-         all’uopo. È facile fare il paragone fra noi e
del lupo marsupiale, del moa, del tar-         rebbero la maggior parte del suolo, l’aria       loro, entrambi dominatori del proprio tem-
pan, del quagga, e della tigre di Giava),      sarebbe irrespirabile; l’acqua manche-           po. Se si arriverà a capire che quell’estin-
fino a raggiungere il massimo nel XX           rebbe; si mangerebbero sempre e solo             zione, come tutte le altre, è stata parte del
secolo. Ad oggi vengono rilevati tassi         gli stessi cibi; si vedrebbero sempre e          mutevole ciclo della vita, che il mondo in
d’estinzione 1000-10.000 volte più alti        solo paesaggi urbani. È una prospettiva          cui vivevano i dinosauri è semplicemente
dei suddetti (fonte WWF), tanto elevati        certamente spaventosa per le sue forti           cambiato troppo rapidamente e/o radical-
da essere stati riscontrati solo durante       implicazioni ecologiche, morali ed esteti-       mente rispetto ai tempi che richiedeva la
le cinque estinzioni di massa, dovute a        che, ma la preoccupazione non dovrebbe           loro potenzialità adattativa, e che le stesse
“catastrofi naturali” di grande portata        essere rivolta alla fine del pianeta Terra       cose potrebbero valere per noi, forse avre-
con effetti prolungati nel tempo. Alcuni       stesso: come ci hanno insegnato le estin-        mo una generazione meno impaurita e più
autori hanno parlato di questo fenome-         zioni di massa precedenti, “la vita trova        accorta, che produrrà con più coscienza e
no addirittura come della “sesta estin-        sempre una strada” (Crichton, 1995). Il          responsabilità delle generazioni passate e
zione”, paragonando l’uomo appunto a           Pianeta, in qualche modo e forma che             smetterà di dare per irreparabile la situa-
una catastrofe naturale (Leakey, 1998).        non ci è dato prevedere, rinascerà, ma lo        zione attuale; magari questa generazione
Che si voglia o meno imputare a noi stes-      farà senza di noi; è a questo che bisogna        cercherà di salvarsi come non hanno potu-
si tutto ciò, rimane il fatto che evidente-    rivolgere le nostre riflessioni.                 to fare quei bestioni e smetterà di impatta-
mente ai giorni nostri qualcosa non va,        Nel corso dei secoli le acquisizioni scienti-    re troppo velocemente, innaturalmente, il
che l’allarme sul-                                     fiche ci hanno mostrato che l’uomo       proprio mondo. g
lo stato di salute                                               è un animale in mezzo a

                                                                                                                       bibliografia
del Pianeta ha                                                   tanti altri, che vive su un
tutti i crismi per                                              Pianeta come tanti altri nel-
essere reale e                                                  l’universo (i famosi “classe
preoccupante                                                   M” di Star Trek). La maggior           Tonello F., “La comunicazione della
per chiunque.                                                  parte delle specie di mam-             scienza attraverso i media” in La comu-
                                                               miferi ha abitato il Pianeta           nicazione della scienza, Atti del I e II
                                                              Terra per circa un milione              convegno nazionale a cura di Pitrelli N.
                                                              d’anni; le più antiche tracce           e Sturloni G., 2004.
                                                                                                      Longo C., Didattica della biologia. La
                                                              di una umanità “moderna”
     Insegnare la                              ci dicono quindi che siamo una specie
                                               di mezza età (Savage, 1986). Riducendo
                                                                                                      Nuova Italia Editrice, Scandicci (Firen-
                                                                                                      ze), 1998.

     biodiversità
                                                                                                      Pievani T., Homo sapiens ed altre cata-
                                               la diversità biologica e quella culturale,             strofi, Per un’archeologia della globa-
                                               Homo sapiens potrebbe accorciare di mol-               lizzazione, Meltemi, Roma 2002
     Il Museo Civico di Zoologia di Ro-        to la durata del proprio arco temporale; se            National Geographic Italia, Febbraio
     ma ha prodotto, con il contributo         continua così seguiremo la legge naturale              1999.
     del MIUR e patrocinio dell’UNE-           secondo la quale la presenza e abbondan-               WWF http://www.wwf.it/ambiente/
     SCO (all’interno del Decennio del-        za di un nuovo predatore, a cui le altre spe-          earthpolicy/estinzionemassa.asp
     le Nazioni unite per l’educazione         cie non sono adattate, porta all’estinzione            Leakey R., R. Lewin, La sesta estinzio-
     allo sviluppo sostenibile 2005-           delle sue prede e quindi alla propria. “Riu-
                                                                                                      ne, La vita sulla Terra e il futuro del ge-
     2014) un libro elettronico dal tito-                                                             nere umano, Bollati Boringhieri, Torino,
     lo Insegnare la biodiversità.             sciremo ad acquisire la saggezza necessa-              1998.
     L’e-book contiene riflessioni didat-      ria per sopravvivere tranquillamente fino              Crichton M., Jurassic park. Garzanti, Mi-
     tiche, esperienze, letture e docu-        alla vecchiaia?” (Savage, 1986).                       lano, 1995.
     menti sulla biodiversità. È gratuito      Il pericolo è quindi serio e fondato e                 Savage R.J.G., M.R. Long; Mammal
     e può essere richiesto al Museo Ci-       riguarda noi per primi. L’importante è                 evolution, an illustrated guide. Publi-
     vico di Zoologia di Roma (Via Ulisse      che se gli uomini possono essere la cau-               cation Sales, British Museum (Natural
     Aldrovandi 18; 00197 Roma).               sa del problema, possono essere anche                  History), Cromwell Road, Londra, 1986

www.educazionesostenibile.it                                                                                  n. 3 - marzo 2007     .eco   19
Puoi anche leggere