ANALISI STATISTICA - IPS Mario Carrara
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ANALISI STATISTICA Generalità La Statistica è una disciplina che ha come fine lo studio quantitativo e qualitativo di un particolare fenomeno, o di una sua parte, di cui non si ha la completa conoscenza. Essa applica metodi scientifici alla raccolta di dati e informazioni per una loro classificazione, elaborazione e rappresentazione grafica, al fine di poterli meglio interpretare. La Statistica può essere suddivisa in due tipologie Descrittiva o Induttiva; - La Statistica Descrittiva raccoglie dati di una popolazione o di una parte di essa (campione) e ne descrive le caratteristiche mediante grafici o tabelle che sintetizzano attraverso famiglie di indici: valori medi, indici di variabilità, scarto quadratico medio, varianza, moda, mediana. - La Statistica Induttiva si propone di fornire metodi che aiutano a imparare dell’esperienza giustificando il passaggio dall’osservazione di casi particolari a leggi generali. In questo ramo della Statistica è molto forte il legame con il calcolo delle probabilità. La raccolta di informazioni o dati necessarie alle indagini statistiche si può effettuare mediante rilevazioni: Dirette, in cui i dati sono acquisiti direttamente all’origine o alla fonte mediante osservazione pura o con questionari; Indirette, in cui il fenomeno viene osservato mediante l’analisi di un parametro ad esso collegato (ad esempio per misurare la produzione giornaliere di un macchinario invece di contare il numero di pezzi che produce in una giornata, posso parametrizzare il numero di pezzi per kilowatt consumati dopo di che vado a rilevare il consumo di energia elettrica nella giornata e risalgo alla produzione fatta dal parametro trovato); Totale, realizzate mediante l’analisi di tutte le unità statistiche che formano la popolazione in esame; Parziale (o per campionamento), in cui si considerano solo alcune unità statistiche scelte con determinati criteri. Naturalmente i quattro tipi di raccolte dati non possono essere effettuate contemporaneamente ma a coppie: Dirette →Totale Dirette →Parziale Indirette →Totale Indirette →Parziale. Le fasi attraverso cui si sviluppa un’indagine statistica possono essere cosi sintetizzate: 1. Individuazione del fenomeno e scelta della caratteristica da analizzare; 2. Determinazione dell’insieme ed eventualmente formazione del campione; 3. Effettuazione della rilevazione; 4. Classificazione dei dati rilevati e loro rappresentazione grafica; 5. Interpretazione e formazione delle valutazioni e delle previsioni.
Distribuzioni statistiche Le distribuzioni statistiche rappresentano le distribuzioni di frequenza o di probabilità, riferite sia ai dati di un campione sia a distribuzioni calcolate in base a ipotesi matematiche riguardanti il comportamento di esperimenti ripetitivi che presentano regolarità statistiche. La distribuzione statistica può essere considerata come una modalità particolare di rappresentazione dei dati. Supponiamo di rilevare i diametri esterni di 110 perni, realizzati con una macchina utensile automatica (Tabella 1). Tabella 1 Da una distribuzione del genere non è facile interpretare i dati. Se gli stessi dati sono divisi per dimensioni (raggruppamento per classi di appartenenza), la distribuzione apparirà subito più significativa. Considerando il valore massimo della distribuzione pari a 22,64 mm e il valore minimo 22,35 mm, tale intervallo può essere suddiviso in un numero adeguato di parti, scegliendo come ampiezza per ogni parte (classe) 3 centesimi di mm, si ottengono 11 classi. Il numero di perni aventi diametro compreso nell’intervallo di ciascuna classe viene definito frequenza. In buona sostanza la tabella precedente è organizzata in maniera tale da avere i diametri delle classi dal più piccolo al più grande (Tabella 2). Ad esempio: La classe 1 formata da tutti i diametri trovati cha hanno dimensione 22,34 – 22,35 – 22,36; La classe 2 formata da tutti i diametri trovati che hanno dimensione 22,37 – 22,38 – 22,39; La classe 3 formata da tutti i diametri trovati che hanno dimensione 22,40 – 22,41 – 22,42. Ecc.
Tabella 2 Un modo più immediato per studiare i dati di questa distribuzione statistica è quella di rappresentarla mediante un grafico detto istogramma. Tale diagramma posiziona sull’asse delle ordinate (y) la frequenza in cui si ripete quel dato e in ascissa (x) i diametri dei perni suddivisi in classi (Figura 1). Figura 1 – Rappresentazione grafica, mediante istogramma. Parametri che individuano le distribuzioni statistiche o di frequenza Con riferimento alla rappresentazione grafica (Figura 1), si osserva che l’isometrica assume una forma a campana. Questo tipo di distribuzione è detta distribuzione normale, o distribuzione Gaussiana che contraddistinguono tutti i fenomeni contraddistinti unicamente da fenomeni casuali. L’equazione di una distribuzione normale è data: 1 ̅ √2 In cui: indica il valore compreso nell’intervallo considerato; ̅ esprime la media dei valori, è lo scarto quadratico medio
I parametri statistici maggiormente usati sono: ∑ Valore medio Media aritmetica dei valori rilevati. ̅ Dispersione dei valori rilevati attorno al ∑ ̅ Scarto quadratico medio valore medio. Media aritmetica dei quadrati degli scarti ∑ ̅ Varianza dal valore medio. È il dato, o la classe, che ha la massima frequenza: una distribuzione nella quale Moda vi sia più di un dato che abbia la massima frequenza è detta bimodale o plurimodale In un insieme ordinato di dati statistici (valori), il numero di elementi è dispari, la mediana corrisponde al dato che occupa Mediana la posizione centrale; se il numero di elementi è pari, la mediana corrisponde alla media aritmetica dei due valori centrali.
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