Analisi delle condizioni di finanziamento al Settore Pubblico e Università
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Prot. n. 0255010 del 04/11/2020 Analisi delle condizioni di finanziamento al Settore Pubblico e Università Osservatorio sul mercato creditizio e giudizio di congruità 27 ottobre 2020 Obiettivi Il report si propone di offrire una metodologia di valutazione di differenti forme di finanziamento per l’Università di Bologna, considerando le condizioni di mercato del credito e le caratteristiche dei singoli contratti di prestito. L’analisi considera i trend in atto sul mercato della provvista, le specificità dei contratti per PA e Università, nonché i tassi di interesse applicati ai soggetti pubblici finanziati tramite il credito ordinario. Il giudizio finale di congruità considera quindi sia le caratteristiche dei singoli contratti sia le condizioni economiche in termini di tasso di interesse applicato. Tali valutazioni saranno prodotte in prossimità di una richiesta di tiraggio tramite il contratto “Unibo - BEI1” in modo da verificare le condizioni offerte dalla BEI, al fine di fornire un giudizio di congruità delle condizioni (tasso ed altre caratteristiche (CDP2). Struttura 1. Osservatorio del mercato creditizio a. Costo del credito b. Costo del funding c. Tasso fisso vs variabile 2. Specificità del finanziamento per PA e Università a. Comparazione dei contratti credito alla PA 3. Confronto tra CDP e UNIBO-BEI a. Pricing b. Comparazione tassi di interesse CDP e Unibo BEI - (ottobre 2018) 4. Giudizio di Congruità 1 Banca Europea degli Investimenti 2 Cassa Depositi e Prestiti 1
1 - Osservatorio del mercato creditizio Il costo del credito Il tasso applicato sui singoli prestiti, dipende dalle varie componenti necessarie a realizzare il prestito. Il tasso del prestito è quindi determinato da: 1. costo del funding, o costo della “raccolta” 2. costi operativi, o margine operativo 3. remunerazione del rischio della controparte Il rapporto descrive inizialmente il costo del funding per gli intermediari creditizi: l’operatore bancario aggiunge al costo del funding i propri costi operativi e la remunerazione per il rischio, in modo da ottenere un tasso che remunera tutti i fattori produttivi utilizzati. Il costo del funding - è la componente fondamentale per tutti i prestiti, visto che rappresenta il costo della “materia prima”, o della “raccolta”. - permette di evidenziare il tasso “base” al quale verranno aggiunti gli ”spread” computati dai singoli finanziatori in ragione della loro valutazione del rischio di controparte. Le condizioni odierne di mercato sono caratterizzate da una struttura complessiva dei tassi di interesse particolarmente convenienti, con un costo del funding strutturalmente basso. Questo consente ai vari soggetti finanziatori (Banche commerciali, CDP, BEI) di approvvigionarsi con costi molti contenuti. Infatti, i tassi, a seguito delle politiche monetarie introdotte dalla Banca Centrale Europea, si mantengono su valori storicamente molto bassi. Il Grafico 1 descrive anche le componenti che determinano i tassi prevalenti sul mercato e le aspettative per i prossimi periodi. In particolare, i tassi IRS10 e IRS20, rappresentano il riferimento per i finanziamenti a tasso fisso, erogati oggi, con durata rispettivamente di 10 e 20 anni. 2
Grafico 1 – Andamento tassi di riferimento - 27 ottobre 2020 Fonte: Bloomberg, EBC, Ilsole24ore Tasso fisso vs variabile Per poter confrontare i prestiti a tasso variabile contro i prestiti a tasso fisso è opportuno analizzare il parametro di indicizzazione più utilizzato per i prestiti a tasso variabile (Euribor 6 Mesi). Per definizione, i prestiti a tasso fisso non sono indicizzati ad alcun tasso. Grafico 2 – Tasso Euribor a 6 mesi (indice per mutui a tassi variabili) – 27 ottobre 2020 Fonte: Bloomberg, EBC, Ilsole24ore Dal grafico emerge come il tasso Euribor 6 mesi permane in un’area di valori negativi dal 2016 Ciò è dovuto alle politiche monetarie di forte stimolo monetario, attuate dalla Banca Centrale Europea mediante la compressione dei tassi di interesse, a fronte del peggioramento delle previsioni 3
sull’attività economiche dell’area Euro. A parte un picco presente a metà 2020, che comunque ha mantenuto i tassi in territorio largamente negativo, si nota una continua riduzione dell’andamento dei tassi. Alla luce degli impatti Covid-19, recentemente la BCE ha dichiarato possibili ulteriori manovre di politica monetaria, ma che non coinvolgerebbero il livello dei tassi. Si ipotizzano altri strumenti di policy legati al credito (es. qualità dei collaterali) che non comporterebbe una riduzione del livello dei tassi. Un ulteriore riduzione non avrebbe infatti nessun impatto sulla ripresa economica, stante attuale livello largamente negativo. 3 Considerate le particolari condizioni sui tassi di interesse, per finanziamenti superiori ai 2 anni, si suggerisce di ricorrere a finanziamenti a tasso fisso per evitare di esporsi al rischio di aumento dei tassi che impatterebbe su tutta la struttura temporale dei tassi. La convenienza del tasso fisso è oggi quindi giustificata - oltre che da ragioni di minor incertezza sull’importo dei pagamenti futuri - anche dall’attale condizione dei tassi e strategie dichiarate dalla BCE. 3 Come si può notare, anche i tassi di lungo periodo a 10 e 20 anni (IRS10 e IRS20) sono di fatto diventati pari a zero, abbassando tutta la struttura dei tassi fissi ad essi agganciati. Nella riunione di ottobre 2020, la BCE ha confermato i tassi di interesse di riferimento: è previsto utilizzo di altri strumenti basati sul volume dei finanziamenti (pandemic emergency purchase programme PEPP). 4
2 - Specificità del finanziamento per PA e Università I Soggetti Pubblici, possono accedere al mercato del credito ricorrendo a finanziamenti offerti da: 1. intermediari finanziari tradizionali (Banche Commerciali), 2. finanziatori specifici per la PA (CDP e BEI). La possibilità di accedere a CDP e BEI non preclude quindi la possibilità di comparare, ed eventualmente preferire, gli intermediari tradizionali. Occorre ricordare che il contratto di prestito è, per sua natura, fortemente personalizzabile quindi la comparazione deve essere effettuata con un approccio multidimensionale, dove il tasso di interesse - certamente importante – rappresenta solo un elemento della complessiva valutazione di convenienza. Comparazione tra contatti di credito per la PA Di seguito, la Tabella 1 presenta un quadro sintetico delle principali differenze tra i vari canali di finanziamento utilizzabili dalla PA. Tabella 1 – Quadro comparativo caratteristiche dei differenti finanziamenti Unibo-BEI CDP Tesoriere - Unicredit Altri intermediari Gestione dei Non vincola gli Richiede Canalizzazione già presente Prevedono canalizzazione pagamenti incassi Unibo a canalizzazione degli nel contratto di tesoreria incassi pagamento incassi prestiti Garanzie Non prevede Priorità negli incassi Flussi in entrata a garanzia dei In alternativa a canalizzazione, garanzie pagamenti prevedono fideiussioni o garanzie Commissioni di Assenti Assenti Commitment fee (da Commitment fee (da messa a disposizione quantificare) quantificare) Richiesta di utilizzo Non previsto Non previsto Dipende da commitment fee Dipende da commitment fee minimo della linea Presentazione di Non previsto Si richiede progetto di Nell’ambito del rapporto di Legato a progetto di dettaglio e progetto esecutivo dettaglio per i singoli tesoreria non richiede progetto SAL (stato avanzamento lavori tiraggi di dettaglio o Business Plan) Tasso applicato Tasso di Legata alle condizioni Tasso di riferimento + spread Proposto in fase di tiraggio riferimento + di mercato predefinito spread predefinito + margine (0,4%) Flessibilità di utilizzo Molto elevata Elevata Elevata, grazie anche al Da definire sui singoli tiraggi. rapporto di tesoreria In genere più rigida rispetta a BEI e Unicredit Tempi di erogazione 2 settimane (non Richiede istruttoria Possibilità di finanziamento Legati alla valutazione richiede Valutazione di ponte di brevissimo periodo garanzie, progetto esecutivo istruttoria dettaglio sui singoli per ridurre tempi di specifica) progetti. erogazione Tempi più elevati Certamente CDP e BEI continuano a mantenere condizioni di vantaggio rispetto agli altri intermediari tradizionali per le condizioni contrattuali disegnate sulle esigenze della PA. 5
Con particolare riferimento al contratto Unibo-BEI si rimarcano nuovamente: 1. l’elevata flessibilità di utilizzo 2. i tempi di risposta-erogazione molto contenuti 3. l’assenza di garanzie 4. l’assenza di ulteriori istruttorie in fase di tiraggio. Si sottolineano i vantaggi in termini di maggiore flessibilità, di rapidità nei tempi di risposta del contratto Unibo - BEI che, non richiedendo la valutazione del progetto esecutivo, è particolarmente adatto per progetti articolati come quelli previsti dall’Università di Bologna. Tuttora si evidenziano le condizioni contrattuali strutturalmente convenienti per la PA nel ricorso a CDP e BEI, come mostra la tabella 1, rispetto agli altri intermediari tradizionali. 6
- 3 - Confronto tra finanziamento CDP e Unibo-BEI Pricing In aggiunta alle caratteristiche dei contratti sopra descritte, occorre effettuare una comparazione delle condizioni economiche (tasso di interesse applicato) dai due operatori istituzionali di natura pubblica (CDP e BEI). La modalità di calcolo del tasso di interesse da applicare (pricing), richiede una valorizzazione in prossimità dei singoli tiraggi, visto che il tasso risente della situazione congiunturale del mercato del credito (in particolare del costo del funding). In prossimità dei singoli tiraggi, occorre: 1. richiedere a BEI le condizioni di tasso che saranno applicate al contratto Unibo-BEI 2. effettuare un confronto con i tassi applicati da CDP4 Occorre rilevare che i tassi pubblicati da CDP nella loro offerta di prodotti per le PA sono riferiti a finanziamenti per opere di Comuni e “Province”: si tratta quindi di tassi applicati a soggetti della PA con rischio estremamente basso in quanto riferiti a controparti a “rischio zero” 5, essendo soggetti garantiti dallo Stato. Tutti gli altri soggetti pubblici - Università inclusa - ricevono proposte da CDP uguali o superiori rispetto a quella praticata a Comuni e “Province”, essendo questi ultimi il benchmark con minor rischio assoluto. Comparazione tassi di interesse CDP e Unibo BEI - (ottobre 2020) Questa sezione confronta direttamente i canali di finanziamento per la PA, considerando i tassi applicati nell’ottobre 2020. Considerato il quadro attuale dei tassi particolarmente vantaggioso, il finanziamento Unibo-BEI, nella formula a tasso fisso, permette di beneficiare di tale opportunità. 4 Per garantire la comparabilità dei finanziamenti CDP con UNIBO-CDP è necessario fare riferimento al prestito a tasso fisso proposto da Cassa Depositi e Prestiti per i finanziamenti delle opere di Comuni e Province, con ammortamento di 20 anni e periodo di grazia di circa 3 anni 5 Comuni e Province hanno un profilo di rischio prossimo alla zero – il cosiddetto “rischio Stato” - certamente inferiore a quello di un’Università. 7
In particolare, viste le attuali condizioni di mercato, si nota un consistente vantaggio di almeno 0,771% (77 pbs6) del ricorso al contratto Unibo-BEI rispetto a CDP, come illustrato dalla tabella seguente. Tabella 3 – Confronto Tasso fisso CDP vs BEI data rilevazione 25-NOV-19 27-OTT-20 SECONDO TIRAGGIO TIRAGGIO ATTUALE TASSO FISSO Cassa Depositi e Prestiti 1,53*% 1,75**% 1,40*% 1,290**% BANCA EUROPEA DEGLI INVESTIMENTI 0,669 % 0,669 % 0,519 % 0,519 % differenza CDP – BEI 0,861 % 1,081 % 0,881 % 0,771 % *Tasso applicato ad Università per edilizia residenziale pubblica (senza ammortamento ad erogazione unica) ** Tasso applicato ad operazioni di prestito ordinario con preammortamento. Il vantaggio del contratto “Unibo – BEI” è di almeno 77 pbs, e va ricondotto anche al fatto che BEI - per la sua natura istituzionale - gode di un costo del funding di particolarmente favorevole visto il rating “AAA”7, e che risente meno del rischio paese associato all’Italia. Le condizioni del prestito “Unibo – BEI” risultano più convenienti anche rispetto ad una forma di finanziamento per edilizia residenziale dedicata alle Università, in quanto il tasso “Unibo – BEI” ha un vantaggio differenziale di oltre 88 punti base. Evidentemente BEI trasferisce il suo vantaggio sul funding anche al contratto di finanziamento “UNIBO-BEI” mettendo a disposizione di Unibo linee di credito per finanziamenti a tasso ordinario a condizioni più vantaggiose rispetto ad altri fonti di finanziamento per PA. 6 Pbs = punti base. 100 pbs sono pari all’1%. 7 Il rating BEI è infatti migliore rispetto a quello degli altri possibili finanziatori (CDP: BBB; Banca Intesa: BBB; Unicredit: BBB;) che le permette un costo di approvvigionamento della liquidità inferiore, ossia Il minor tasso di rischio associato alla BEI rispetto al sistema bancario italiano, permette alla BEI una raccolta di denaro ad un tasso più basso. 8
4 - Giudizio di Congruità del contratto BEI Per esprimere un giudizio di congruità, sono qui richiamate le principali evidenze dell’analisi precedente con riferimenti alle caratteristiche del contratto e le attuali condizioni praticate in termini di tasso di interesse. In sintesi: - Caratteristiche del contratto Unibo-BEI La sezione 2 ha mostrato che il contratto Unibo-BEI presenta assoluti vantaggi comparativi in termini di: i) flessibilità di utilizzo ii) immediatezza di erogazione iii) assenza di richiesta di progetti esecutivi. - Pricing del contratto Unibo-BEI La sezione 3 ha evidenziato che, a ottobre 2020, la proposta del contratto Unibo – BEI in termini di tasso applicato dal contratto Unibo – BEI presenta un vantaggio di almeno 0,77% rispetto ad un equivalente finanziamento ordinario tramite CDP. Viste le caratteristiche del contratto Unibo – BEI e il tasso applicato, si ritengono congrue le “condizioni complessive di approvvigionamento, comprensive del tasso” applicate da BEI all’Università di Bologna, e si esprime parere favorevole al ricorso al finanziamento tramite il contratto Unibo-BEI. Bologna, 27 ottobre 2020 Prof. Giuseppe Torluccio 9
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