#FaidaFiltro, Si approvi subito la legge che vieta le microplastiche nei cosmetici
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Roma, 16 novembre 2017 Comunicato stampa #FaidaFiltro, Si approvi subito la legge che vieta le microplastiche nei cosmetici L’appello lanciato dalle associazioni ambientaliste già sottoscritto da molte personalità del mondo della ricerca scientifica, dello spettacolo, dello sport, del mondo produttivo e dai rappresentanti delle aree protette italiane. Tra i primi firmatari Piero Angela, Giovanni Soldini, Luca Mercalli, Andrea Camilleri Ecco i risultati dell’indagine preliminare MedSharks/CleanSeaLife sulla presenza di microplastiche nei cosmetici in vendita in Italia riguardante 81 prodotti di 37 aziende cosmetiche che contengono polietilene Video scheda: http://bit.ly/videoscheda_faidafiltro Saponi, creme, gel, dentifrici: sono tantissimi i prodotti cosmetici in commercio che contengono al proprio interno frammenti o sfere di plastica di dimensione inferiori a 5 millimetri. L’industria cosmetica utilizza, infatti, microplastiche come agente esfoliante o additivo in diversi prodotti di uso quotidiano. Quello che molti consumatori ignorano è che queste microplastiche non vengono trattenute dai sistemi di depurazione e finiscono così direttamente in mare. Le microplastiche generano un inquinamento incalcolabile e irreversibile. Lo stesso Rapporto Frontiers 2016, rilasciato dall’UNEP, inserisce l’inquinamento da microplastiche negli oceani tra le sei minacce ambientali emergenti. Molti studi confermano che una volta in mare queste vengono ingerite dalla fauna, assieme alle sostanze tossiche accumulate. Il rischio è anche lo squilibrio della catena alimentare: pesci e molluschi contaminati da plastica e inquinanti possono finire così sulle nostre tavole. Per questo Marevivo, Legambiente, Greenpeace, Lav, Lipu, MedSharks e WWF, lanciano l’appello #Faidafiltro, per chiedere al presidente del Senato Pietro Grasso e a tutti i Senatori di approvare al più presto la proposta di legge per la messa al bando delle microplastiche nei cosmetici, già licenziata dalla Camera un anno fa. Le associazioni chiedono di seguire la strada già tracciata da molti altri paesi che si stanno adoperando per implementare normative adeguate contro questi inquinanti, tra cui gli Stati Uniti, che hanno proibito la produzione di cosmetici contenenti microplastiche da luglio 2017. L’appello – presentato questa mattina a Roma nella Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica alla presenza di Rosalba Giugni, presidente Marevivo; Stefano Ciafani, direttore generale Legambiente; Eleonora de Sabata, presidente MedSharks; Giuseppe Marinello, presidente commissione ambiente del Senato; Ermete Realacci, presidente commissione ambiente della Camera – ha già visto l’adesione di molte personalità del mondo della ricerca scientifica, dello spettacolo, dello sport, del mondo produttivo: da Maria Cristina Fossi, esperta mondiale dell’interazione delle microplastiche sulla fauna marina, al fisico Valerio Rossi Albertini; da Piero Angela a Don Luigi Ciotti; da Giovanni Soldini a Licia Colò; da Neri Marcorè a Nicola Piovani. Non mancano all’appello i Parchi nazionali e le Aree marine protette e neanche l’industria: dal Presidente di Corepla agli amministratori delegati di Novamont Spa, Weleda Italia, L’Erbolario e Lush Italia, tra gli altri. C’è anche il comparto pesca rappresentato dall'Alleanza delle Cooperative Italiane - Settore pesca e da Mareblu. “Oggi il tema dei rifiuti in mare e sulle spiagge è una delle nuove emergenze a livello globale e la plastica è la maggiore componente – denunciano le associazioni ambientaliste promotrici dell’appello -. Si stima che ogni anno finiscano nel mare e negli oceani 8 milioni di tonnellate di plastica e, secondo le Nazioni Unite, se non si interviene subito nel 2050 in mare ci sarà più plastica che pesci. Quello che ci preoccupa è poi l’inquinamento invisibile e incalcolabile legato alle microplastiche. Le fonti sono diverse, comprese le migliaia
di microparticelle di plastica contenuti nei prodotti per la cosmesi che ogni giorno arrivano in mare direttamente dagli scarichi. Una fonte questa, che si può eliminare da subito, mettendone al bando l’utilizzo”. Per quanto sia solo una delle fonti di inquinamento da marine litter, secondo una ricerca di Eunomia, le microplastiche contenute nei cosmetici rappresentano comunque una sorgente non trascurabile stimata tra duemila e novemila tonnellate di particelle rilasciate ogni anno. “Sono molti i Paesi che si stanno adoperando per implementare normative adeguate, tra cui gli Stati Uniti, che hanno proibito la produzione di cosmetici contenenti microplastiche da luglio 2017. In Europa, Francia e Regno Unito stanno andando nella stessa direzione – si legge ancora nell’appello -. Alla luce di tutto questo non è più possibile rinviare l’approvazione della norma, sollecitata da Marevivo e Legambiente e nata da una proposta di legge di Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente della Camera, per la messa al bando delle microplastiche nei cosmetici approvato alla Camera il 25 ottobre 2016, e da un anno ancora in attesa di approvazione al Senato”. Per l’occasione sono stati anche presentati i risultati preliminari dell’indagine sulla microplastica contenuta nei prodotti cosmetici in vendita in Italia realizzata dall’associazione MedSharks con il supporto tecnico del CNR ISMAC Biella, Università del Salento e Università degli Studi Roma Tre. Lo studio rientra nell’ambito del progetto di sensibilizzazione sui rifiuti marini Clean Sea Life, progetto co-finanziato dal programma LIFE della Commissione Europea e ha come capofila il Parco Nazionale dell’Asinara. L’inchiesta si è concentrata sul polietilene (PE) che, secondo l’Associazione europea dei produttori cosmetici Cosmetics Europe, rappresenta il 94% delle microplastiche contenute nei prodotti cosmetici. La ricerca è stata condotta finora su un campione casuale di 30 punti vendita (profumerie, farmacie, parafarmacie e supermercati) in otto regioni italiane, e ha riguardato 81 prodotti di 37 aziende cosmetiche che contengono polietilene. La maggior parte (circa l’80%) è costituita da prodotti da risciacquo: esfolianti per corpo e viso, saponi struccanti e un prodotto antiforfora. Il polietilene è presente anche in creme per donna e per uomo. In metà di questi prodotti, il polietilene è inserito nelle prime quattro posizioni degli ingredienti, dopo l’acqua. Alcuni fra i prodotti con la maggior concentrazione di polietilene sono in vendita anche negli scaffali dei prodotti naturali ed esaltano una particolare attenzione per l’ambiente. L’analisi quantitativa eseguita dal CNR ISMAC di Biella su un prodotto che elencava il polietilene come principale ingrediente dopo l’acqua, ha stimato una media di 3.000 particelle di plastica di dimensioni fra i 40 e i 400 micron per ogni ogni millilitro di prodotto: in un flacone da 250ml sarebbero quindi presenti 750.000 frammenti di polietilene, per un peso totale di 12 gr. Nel corso dell’indagine in questo, come in altri due prodotti, il polietilene è stato sostituito da prodotti naturali quali silica e perlite. L’ufficio stampa di Legambiente: 0686268353 Firmatari appello #FaidaFiltro Associazioni ambientaliste Donatella Bianchi, Presidente WWF Italia Rossella Muroni, Presidente Legambiente Fulvio Mamone, Presidente LIPU
Gianluca Felicetti, Presidente LAV Rosalba Giugni, Presidente Marevivo Eleonora de Sabata, Presidente MedSharks Fuoco Pratesi, Presidente Onorario WWF Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo Greenpeace Italia Ricerca/Scienza/Università Stefano Aliani, Responsabile Istituto Scienze Marine del CNR di Lerici Antonella Arcangeli, ISPRA - Dip. Difesa della Natura, Servizio tutela della biodiversità Giandomenico Ardizzone, Prof. di Ecologia, Università La Sapienza di Roma Ferdinando Boero, Prof. di Zoologia e Biologia Marina, Università del Salento Nicolò Carnimeo, Prof. Diritto della navigazione e del trasporto, Università degli Studi di Bari e scrittore Cristina Corazza, Sub Commissario ENEA Cesare Corselli, Prof. Dipartimento di Scienze dell'ambiente e del territorio e di scienze della terra, Università degli Studi di Milano Bicocca Maria Cristina Fossi, Prof. Dipartimento Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente, Università degli studi di Siena Emmanuele Emanuele, Presidente Fondazione Terzo Pilastro Italia- Mediterraneo Marco Faimali, Responsabile ISMAR-CNR Istituto di Scienze Marine di Genova Antonio Mazzola, CONISMA Loris Pietrelli, ricercatore ENEA Giuseppe Notarbartolo di Sciarra, Thetys Enzo Pranzini, Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Firenze Giulio Pojana, Prof. Università Ca' Foscari di Venezia Francesco Regoli, Vice Direttore Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente, Università Politecnica delle Marche Leonardo Tunesi, ISPRA - Capo Area Tutela Biodiversità Habitat e Specie Marine Protette Valerio Rossi Albertini, Fisico Plastic Busters Personalità
Pino Ammendola; Gianfranco Amendola; Piero Angela; Bruno Arpaia; Bandabardò; Leonard Bundu; Giusy Buscemi; Andrea Camilleri; Luca Carboni; Alessandro Cecchi Paone; Don Luigi Ciotti; Licia Colò; Debora Caprioglio; Leonardo Ferragamo; Maria Cristina Finucci; Staffan De Mistura; Tessa Gelisio; Roberto Giovannini; Manuela Kustermann; Marisa Laurito; Neri Marcorè; Mita Medici; Luca Mercalli; Jan Michelini; Roy Paci; Alfonso Pecoraro Scanio; Piero Pelù; Nicola Piovani; Folco Quilici; Federico Rampini; Alberto Luca Recchi; Edo Ronchi; Beppe Rovera; Paola Saluzzi; Giovanni Soldini; Filippo Solibello; Dario Vergassola; Francesca Vettori; Alessandro Preziosi. Aree protette Giampiero Sammuri e Tore Sanna, Presidente e Vicepresidente di Federparchi Tommaso Pellegrino, Presidente Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni Franca Zanichelli, Direttrice Parco nazionale Arcipelago Toscano Stefano Feri, Presidente Parco nazionale Arcipelago Toscano Vittorio Alessandro, già Presidente Parco nazionale delle Cinque Terre Patrizio Scarpellini, Direttore Parco nazionale delle Cinque Terre Salvatore Livreri Console, Direttore Area marina protetta Isola di Ustica Attilio Licciardi, Sindaco di Ustica e Presidente Area Marina Protetta Isola di Ustica Antonino Miccio, Direttore Area marina protetta di Punta Campanella e dell’AMP Regno di Nettuno Remì Calasso, Presidente Area marina protetta di Porto Cesareo Maurizio Gubbiotti, Presidente di RomaNatura Stefano Donati, Direttore Area marina protetta Isole Egadi Pierpaolo Congiatu, Direttore Parco nazionale dell'Asinara e dell'AMP Isola di Asinara Corrado Michele, Presidente Area marina protetta Portofino Alessandro Ciccolella, Direttore Area marina protetta Torre Guaceto Augusto Navone, Direttore Area marina protetta Tavolara Capo Coda Cavallo Fabrizio Atzori, Direttore dell'Area marina protetta di Capo Carbonara Aziende/Alleanze Alleanza delle Cooperative Italiane (ACI) – Settore Pesca Alessandro Andreanelli, Amministratore delegato Lush Italia Catia Bastioli, Amministratore delegato Novamont SpA Franco Bergamaschi, fondatore e amministratore delegato L’Erbolario Giulio Bonazzi, Presidente e Amministratore delegato Aquafil SpA
Angelo Bonsignori, Presidente IPPR - Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo Antonello Ciotti, Presidente Corepla Francesco Ferrante, vicepresidente Kyoto Club Paola Giacomini, Amministratore delegato Weleda Italia Marco Scarpis, Amministratore delegato Mareblu Marco Versari, Presidente Assobioplastiche
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