Ambasciata d'Italia ad Ankara - Ufficio Economico e Commerciale
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Ambasciata d’Italia ad Ankara Ufficio Economico e Commerciale Kelebekler Vadisi N. 7 Eventi culturali 22/05—11/06/2018 Ankara Istanbul Le notizie La lira turca raggiunge il livello minimo nei confronti del dollaro In crescita il debito estero del settore privato Il Credit Guarantee Fund stanzia un nuovo finanziamento da 35 miliardi di lire La Turchia prevede contromisure nei confronti degli USA per alluminio e acciaio La Turchia investirà più di 46 miliardi di dollari sulle linee ferroviarie La Banca Mondiale finanzia il progetto sulle città sostenibili in Turchia Imprenditori siriani contribuiscono alla crescita economica della Turchia Interscambio gennaio - marzo 2018 La produzione industriale cresce quasi del 10% nel primo trimestre 2018 Inflazione ad aprile Disoccupazione al 10,8% nel mese di febbraio 2018 @ItalyinTurkey @ ambankara.it Gare e Annunci @italyinturkey www.ambankara.esteri.it; Indicatori Macroeconomici commerciale.ambankara@esteri.it; tel. 0090-312-4574275
LE NOTIZIE La lira turca raggiunge il livello minimo nei confronti del dollaro Secondo quanto riportato dal quotidiano Hurriyet, continua il rapido deprezzamento della lira turca, che è arrivata a toccare, il 21 maggio, il valore di 4.5933 contro il dollaro. La lira turca, a partire dall’inizio di quest’anno, ha perso circa il 17% del suo valore nel mercato. Secondo gli analisti, la svalutazione della lira è legata a fattori di sistema, come il rafforzamento del dollaro USA, e a cause domestiche, tra le quali le difficoltà della Banca Centrale a contenere il deprezzamento e le recenti dichiarazioni del Presidente Erdogan a Londra sul controllo della politica monetaria dopo il voto del prossimo giugno. In crescita il debito estero del settore privato Secondo quanto reso noto dalla Banca Centrale turca, il debito estero di breve termine (che deve essere pagato entro 12 mesi) del settore privato turco è cresciuto di 401 milioni di dollari nel periodo compreso fra la fine del 2017 e il marzo 2018, raggiungendo così la cifra di 18,6 miliardi di dollari. Per quanto concerne il debito estero di lungo termine del settore privato, anch’esso, nello stesso intervallo temporale, è aumentato di 5,5 miliardi di dollari, arrivando a 226,8 miliardi di dollari. Gli istituti creditizi e finanziari detengono il 50,7% del debito a lungo termine del settore privato e il 78,1% di quello a breve termine. Circa il 60% del debito estero a lungo termine del settore privato è in dollari, il 34,9% in euro, il 4,6% in lira turca e l’1,7% in altre monete. Per quanto riguarda, invece, il debito estero a breve termine: il 49,7% era in dollari, il 29,3% in euro, il 20,6% in lira turca, e lo 0,4% in altre monete. Il Credit Guarantee Fund stanzia un nuovo finanziamento da 35 miliardi di lire Il Fondo di Garanzia del Credito Turco (CGF, Credit Guarantee Fund) ha introdotto un terzo pacchetto di garanzia sui prestiti per le imprese per un ammontare di 35 miliardi di Lire Turche (quasi 8 miliardi di dollari). Al primo pacchetto di 200 miliardi di lire turche concesso agli imprenditori lo scorso anno, ne era seguito un secondo da 55 miliardi di lire turche nel gennaio 2018. La copertura del debito è aumentata del 5%, rispetto allo scorso protocollo, sia per le piccole e medie imprese (passando dall’80% all’85%) che per le grandi aziende (da 75 a 80%). I 35 miliardi di lire turche che compongono il terzo pacchetto saranno così suddivisi: 5 miliardi lt verranno destinate a imprese esportatrici e con entrate in valuta estera; i restanti 30 miliardi lt saranno destinati alle attività di finanziamento. Tali prestiti a tassi di interesse favorevoli hanno durata di 5 anni e prevedono un ulteriore periodo di “grazia” di un anno. La Turchia prevede contromisure nei confronti degli USA per alluminio e acciaio Secondo quanto riportato dalla Anadolu Agency, Ankara starebbe valutando di adottare contromisure a seguito della decisione statunitense di imporre tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio dalla Turchia. Tali contromisure corrisponderebbero a tariffe, per un valore complessivo di 266,5 milioni di dollari, su importazioni dagli USA di carbone, carta, noci/mandorle, tabacco, whisky, riso non trattato, automobili, cosmetici, macchinari e equipaggiamenti e prodotti petrolchimici. Il valore totale dei beni importati dagli USA per quanto riguarda queste categorie è di 1,8 miliardi di dollari. Al contempo, come dichiarato dal Vice Ministro dell’economia Fatih Metin, sono ancora in corso colloqui con Washington per evitare lo scenario di dazi incrociati. 2
La Turchia investirà più di 46 miliardi di dollari sulle linee ferroviarie In occasione del decimo Congresso Mondiale sulle ferrovie ad Alta Velocità che si è tenuto ad Ankara dall’8 all’11 maggio scorsi, il Ministro dei Trasporti Ahmet Arslan ha messo in luce i risultati raggiunti dalle ferrovie turche e gli obiettivi di Ankara per i prossimi anni: negli ultimi 15 anni, la Turchia ha investito 18,5 miliardi di euro nelle linee ferroviarie, inclusi treni ad alta velocità e 1,213 km ad alta velocità sono in funzione in Turchia. Inoltre, è in corso la costruzione di 3,798 km (2,400 miglia) di ferrovie e 11,582 km di progetti ferroviari sono in fase di appalto e pianificazione. Il ministro ha affermato che la Turchia è il secondo Paese, dopo la Cina, nella costruzione di linee ferroviarie e l’obiettivo è quello di completare 11,700 km di linee ferroviarie ad alta velocità entro il 2023, collegando 41 città. Al Congresso ha preso parte anche l’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, come Presidente dell’Unione Internazionale delle Ferrovie. La Banca Mondiale finanzia il progetto sulle città sostenibili in Turchia La Banca Mondiale ha elargito un prestito di 73,5 milioni di euro per il progetto sulle città sostenibili in Turchia destinato a Iller Bankasi. Il progetto è finalizzato al finanziamento degli investimenti nelle infrastrutture comunali. Secondo la Banca Mondiale, tali prestiti hanno l’obiettivo di finanziare i comuni turchi per fornire servizi migliori ai cittadini e migliorare la sostenibilità economica, ambientale, finanziaria e sociale delle città del Paese. Imprenditori siriani contribuiscono alla crescita economica della Turchia La Turchia ospita attualmente un ingente numero di rifugiati siriani, al momento circa 3,5 milioni registrati. A partire dal 2011 sono state registrate, in Turchia, più di 6,500 aziende fondate o co- fondate da Siriani (dati forniti dalla Union of Chambers and Commodity Exchanges of Turkey), perlopiù concentrate in alcune aree del Paese: nella sola città di Gaziantep, ad esempio, ve ne sono registrate 1,250. Secondo il Forum Economico Siriano (SEF), un’organizzazione che mira a sviluppare l’imprenditorialetà tra la diaspora Siriana, se venisse preso in considerazione anche il settore informale allora le aziende fondate/co-fondate da Siriani in Turchia sarebbero più di 10,000. Secondo l’International Crisis Group, l’arrivo di un così alto numero di rifugiati Siriani in Turchia ha “stimolato la crescita economica e ha attratto nuovi investimenti, per via della presenza di manodopera a basso costo e dell’impennata nei consumi”. Sempre secondo quanto riportato da International Crisis Group, alcuni analisti affermano che la presenza dei Siriani ha aggiunto circa il 3% alla crescita dell’economia Turca nel 2016. Permangono peraltro questioni aperte e difficoltà per quanto riguarda la loro piena integrazione nel lungo periodo. Interscambio gennaio - marzo 2018 Nel primo trimestre del 2018, l’Italia si posiziona quale 4° partner commerciale della Turchia, con 5,3 miliardi di interscambio totale (+19,3%) rispetto al primo trimestre del 2017, di cui 2.747 milioni di import (+17,4%) e 2.565 milioni di export (+21,4%) e un saldo positivo per l’Italia di 182 milioni di USD. Nel periodo in esame l’Italia si conferma quinto fornitore della Turchia dopo Cina, Russia, Germania e Stati Uniti e il terzo cliente dopo Germania e Regno Unito. Il confronto fra il primo trimestre del 2018 e 2017 mostra un incremento del deficit commerciale della Turchia con il resto del mondo, cresciuto del 64,1% da USD 12,6 miliardi a USD 20,7 miliardi. Le esportazioni sono aumentate dell’8,9% passando da USD 37,8 a USD 41,2 miliardi, mentre le importazioni hanno registrato una crescita maggiore pari a 22,7%, passando da USD 50,4 a USD 61,9 miliardi. Nel complesso l’interscambio totale ha registrato un aumento del 16,8%, da USD 88,2 a USD 103,1 miliardi. Nei confronti della UE - principale partner commerciale della Turchia con il 42,7% dell’interscambio totale, il deficit è aumentato da USD 458 a USD 1.346 milioni con un incremento del 194,1%. Le importazioni dalla UE sono passate da USD 18,0 a USD 22,7 miliardi (+25,8%), mentre le esportazioni verso la UE sono cresciute del 21,4%, passando da USD 17,6 a USD 21,3 miliardi. Complessivamente l’interscambio Turchia/UE è aumentato nel periodo considerato del 23,6% attestandosi a USD 44,0 miliardi, rispetto ai 35,6 miliardi registrati nel primo trimestre del 2017. La graduatoria dei principali partner commerciali mostra al primo posto la Germania con USD 3
9,6 miliardi di interscambio (+20,6% rispetto al primo trimestre del 2017), di cui 5,4 miliardi importazioni (+22,3%) e 4,2 miliardi di esportazioni (+18,5%) con un saldo negativo per la Turchia di USD 1.186 milioni; al secondo posto la Russia, con 6,8 miliardi di interscambio (39,8%), di cui 6,0 miliardi di import (37,0%) e 817 milioni di export (64,3%) e un saldo negativo per la Turchia di 5,2 miliardi di USD. Per il documento completo: clicca qui. La produzione industriale cresce quasi del 10% nel primo trimestre 2018 La produzione industriale Turca, secondo quanto riportato da TurkStat, è cresciuta nel primo quarto del 2018 del 9,8%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Inoltre, sempre secondo TurkStat, la produzione industriale è aumentata del 7,6%, a marzo, rispetto allo stesso mese dell’anno passato. Tra le diverse voci, gli indici del settore minerario e di quello estrattivo hanno registrato, nel mese di marzo, il loro più alto picco annuale, pari al 10,7%. Inflazione ad aprile Nell’aprile 2018 l’inflazione relativa ai beni al consumo in Turchia è stata del 10,85% su base annua. Nel 2017 l’inflazione media relativa ai beni al consumo in Turchia è stata pari all’11,14% su base annua. 4
Disoccupazione al 10,6% nel mese di febbraio 2018 Secondo i dati Turkstat, nel mese di febbraio il tasso di disoccupazione si è attestato al 10,6%, con circa 3,354 milioni di persone disoccupate, in diminuzione dello 0,2% rispetto a gennaio 2018 e del 2% rispetto a febbraio 2017. Il tasso di disoccupazione depurato dalla componente stagionale è invece del 9,8%. La disoccupazione giovanile (15-24 anni) si attesta, invece, al 19%, in calo del 4,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Per quanto riguarda la distri- buzione della forza lavoro per settori, il 17,7% è occupato nell’agricoltura, il 20% nell’industria, il 7% nell’edilizia e il 55,3% nei servizi. Mentre l’occupazione nel settore agricolo è diminuita dell’1%, è aumentata l’occupazione nel settore dell’industria, dell’edilizia e dei servizi, rispettiva- mente dello 0,5% ,0,3% e 0,1%. Tasso di disoccupazione (%) Tasso di disoccupazione (%) 11,0 10,8 10,6 10,5 10,0 9,5 9,0 ago-18 feb-18 mar-18 dic-18 ott-18 gen-18 apr-18 nov-18 mag-18 set-18 giu-18 lug-18 GARE E ANNUNCI TCDD, TORBALI – ÖDEMİŞ – ÇATAL – TIRE LINE ELECTRIFICATION WORKS TENDER General Directorate of Turkish Railways Taşımacılık A.Ş. (TCDD) reannounced the tender for the electrification works of Torbalı - Ödemiş – Çatal – Tire line. The tender has been published in the public procurement bulletin with registration no: 2018/201873. Interested companies can obtain tender documents from TCDD General Directorate, Talatpaşa Bulvarı No.3 06330 Gar – Ankara, in return for 500 TL. (malzeme@tcdd.gov.tr) Deadline for bids is set as the 4th of June 2018. 5
INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nel 2017 il tasso di crescita del PIL è stato pari al 7,4%. Nel 2016 il tasso di crescita del PIL è stato pari al 3,2%. Inflazione Nell’aprile 2018 l’inflazione relativa ai beni al consumo in Turchia è stata del 10,85% su base annua. Nel 2017 l’inflazione media relativa ai beni al consumo in Turchia è stata pari all’11,14%. Interscambio con l’Italia Nel 2017 l’Italia si colloca al quinto posto fra i partner turchi con 19,8 miliardi di dollari di interscambio totale, confermandosi quinto fornitore dietro a Cina, Germania, Russia e Stati Uniti e sesto cliente dietro a Germania, Regno Unito, Emirati Arabi, Iraq e Stati Uniti. Cronache Economiche A cura di: Luigi Gentile Redazione: Onur Can Federico Gambini In collaborazione con: ICE Agenzia Ufficio Istanbul Per info: commerciale.ambankara@esteri.it 6
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