Il ruolo della tecnologia nel recupero della deambulazione

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Il ruolo della tecnologia nel recupero della deambulazione
MR (2019)S1:S10-S12

 Il ruolo della tecnologia nel recupero della
 deambulazione
 *Giovanni TAVEGGIA, **Laura PELIZZARI
 * Habilita Hospitals & Research - Istituto Clinico di Sarnico (BG).
 ** Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa, Dipartimento di Scienze Clinico-Chirurgiche, Diagnostiche e Pediatri-
    che, Università degli Studi di Pavia.

 L
      a tecnologia robotica rappresenta                 scientifica per un ambito ancora poco                   rienze ambientali ridisegna le mappe
      un’opportunità terapeutica molto                  esplorato del trattamento riabilitati-                  corticali e genera un fenomeno, indi-
      promettente nei pazienti con di-                  vo. Con queste premesse il terapista                    pendente dalla lesione, che tecnica-
 sabilità conseguente a danno neuro-                    può disporre oggi di tecnologie che                     mente è definito “disuse”. Così come
 logico. Negli ultimi 15 anni le tecnolo-               consentono una prolungata ed effica-                    l’esperienza ambientale è in grado di
 gie progettate per il recupero della                   ce stimolazione del paziente con me-                    modificare in modo plastico la rappre-
 deambulazione sono molto cresciute                     todi funzionali e sicuri per il recupero                sentazione di mappe motorie cortica-
 sia in termini di numero che di qualità                della deambulazione. I fenomeni en-                     li, anche il “disuse”, riduce il volume
 del trattamento. I risultati pubblicati                dogeni o esogeni di plasticità attivati                 topografico delle aree anatomiche
 in studi di neuroimaging su primati ed                 durante il trattamento robotico, sono                   escluse dal movimento ed impoveri-
 umani hanno documentato i mecca-                       potenti modulatori delle strutture                      sce le mappe motorie corrispondenti.
 nismi molecolari, sinaptici e cellulari                corticali deputate alla memoria di cir-                 In studi su primati è stato evidenziato
 della plasticità neuronale e la dinami-                cuiti e sequenze di movimento nuove                     che escludendo le dita della mano dal
 ca evoluzione delle mappe motorie                      attraverso l’esperienza ambientale (2).                 movimento, con una fasciatura, si ot-
 corticali dopo tecniche di stimolazio-                     Sappiamo che dopo uno stroke una                    tiene una restrizione delle aree corti-
 ne (1). Al contempo la tecnologia ro-                  quota del danno è irreversibile ma che                  cali corrispondenti alla parte distale
 botica si è evoluta, si è adattata sem-                il cambiamento delle abitudini e dei                    dell’arto superiore ed un ampliamen-
 pre meglio alle necessità del paziente                 comportamenti del paziente possono                      to dei distretti più prossimali del brac-
 diffondendosi nel mondo della riabili-                 sovrapporre al danno organico, un                       cio che mantengono contatto attivo
 tazione. Questi elementi di spinta cul-                danno di tipo funzionale condizio-                      con l’ambiente (3).
 turale e commerciale hanno generato                    nante fenomeni di remapping moto-                           La ripetizione dei gesti rappresenta
 un crescente interesse nella comunità                  rio. La restrizione di contatti ed espe-                un importante fattore facilitante i mec-

 Figura 1. Effects of disuse on motor maps in the absense of injury. The preferred forelimbs of normal, healthy adult squirrel monkeys were placed in soft, restri-
 ctive casts for periods up to 5 months. ICMS mapping studies showed a progressive decrease in digit representation and a progressive increase in wrist/forearm
 representation. These effetcs were reversible after removal of the cast. These studies demonstrate that disuse has a substantial impact on motor cortex representa-
 tions interpendent of the injury-induced disuse and neuropathological changes associated with stroke or traumatic injury (Miliken et al., 2013).

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Figura 2.

canismi di plasticità neuronale che sono    doppio cieco, con criteri di inclusione       la deambulazione ma con destini pro-
alla base del riapprendimento moto-         ed esclusione volti a rende il più omo-       gnostici molto diversi fra loro. Per
rio. La tecnologia robotica, a tal pro-     geneo possibile il campione reclutato.        consuetudine la valutazione viene
posito, ci consente di effettuare un        Dopo la randomizzazione i pazienti            eseguita con indicatori funzionali dal-
numero considerevole di ripetizioni         del gruppo sperimentale venivano              le proprietà psicometriche monomo-
con elevata accuratezza e standardiz-       trattati con terapia convenzionale e          dali non specifiche, biomarkers multi-
zazione. Il 30-40 % dei pazienti so-        Lokomat, mentre nel gruppo di con-            modali (funzionali, neurofisiologici,
pravvissuti allo stroke presentano dif-     trollo effettuavano la sola terapia con-      neuroimaging) potrebbero stratificare
ficoltà durante la deambulazione. I         venzionale. Le valutazioni funzionali         in modo più preciso i pazienti e com-
dati di efficacia delle tecnologie robo-    venivano eseguite prima dell’inizio           porre casistiche più omogenee (6).
tiche pubblicati in letteratura in revi-    del trattamento (T0), dopo 5 settima-             Il secondo limite riguarda gli outco-
sioni sistematiche, riportano limiti        ne di trattamento (T1) e dopo 12 set-         mes. Se dobbiamo documentare l’effi-
metodologici per la selezione di casi-      timane dalla fine del trattamento (T2)        cacia di un trattamento con tecnolo-
stiche non omogenee e per il confron-       in follow up. I miglioramenti più si-         gia robotica, su una funzione com-
to di trattamenti molto differenti per      gnificativi della velocità del cammino        plessa come la deambulazione, è pre-
durata ed intensità. Gli outcomes pri-      e della funzionalità della deambula-          feribile usare indicatori qualitativi più
mari sono generici e poco aderenti          zione sono stati evidenziati nei pa-          sensibili ai cambiamenti dell’arto in-
alla specificità del trattamento esegui-    zienti del gruppo trattato con Loko-          feriore (domini dell’ICF ad esempio)
to. I risultati più incoraggianti riguar-   mat al termine del trattamento (T1),          ed indicatori quantitativi per la misu-
dano pazienti trattati con tecnologia       nel follow up invece è apparso più si-        ra globale dell’autonomia del pazien-
nei primi sei mesi dallo stroke o dalla     gnificativo il miglioramento dell’en-         te. Infine il terzo limite riguarda il
lesione midollare in fase post acuta,       durance (6MWT) nei pazienti del               trattamento. La tecnologia robotica
mentre nei pazienti cronici il tratta-      gruppo di controllo.                          propone principalmente un lavoro
mento con tecnologia è giudicato so-            Confrontando i nostri risultati con       simmetrico. La maggior parte delle at-
vrapponibile al trattamento conven-         la letteratura più recente possiamo           tività quotidiane dalla deambulazio-
zionale (4).                                condurre una analisi critica utile a ca-      ne, alla salita discesa della scale, alla
    Anche in Habilita abbiamo studia-       pire la strategia migliore per studi          corsa rispondono a principi fisiologici
to l’efficacia di trattamenti con tecno-    d’efficacia in neuroriabilitazione. I li-     di inter-limb coordination necessari per
logia robotica in 6 bracci di ricerca re-   miti più comuni dei lavori pubblicati         la sincronizzazione dei movimenti fra
lativi a pazienti con disabilità neuro-     sull’uso della tecnologia nel recupero        emisomi. In realtà dopo una lesione
logica ed in particolare uno di questi      funzionale della deambulazione ri-            del sistema nervoso il sistema perde la
studi è stato eseguito su pazienti post     guardano 3 aspetti fondamentali. Il           simmetria funzionale e i parametri ci-
acuti in esiti di stroke (5). Abbiamo       primo aspetto è la stratificazione dei        nematici degli arti paretici cambiano
scelto come disegno di studio un trial      pazienti. Spesso le casistiche aggrega-       durante la deambulazione. Stimolan-
clinico randomizzato controllato in         no pazienti simili per funzionalità del-      do con perturbazioni l’arto sano pos-

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 siamo attivare risposte sull’arto plegi-       cupero della deambulazione, oggi tro-                adult squirrel monkeys. J Neurophysiol.
 co facilitandone il reclutamento della         vano riscontri positivi anche attraver-              2013 Mar;109(5):1268-82.
                                                                                                  4. Mehrholz J, Thomas S, Werner C, Kugler
 muscolatura antigravitaria coinvolta           so metodi di validazione scientifica.                J, Pohl M, Elsner B. Electromechani-
 durante la deambulazione. Questi                                                                    cal-assisted training for walking after
 aspetti tecnici di trattamento possono         Bibliografia                                         stroke. Cochrane Database Syst Rev.
 aggiungere significativo valore all’ef-                                                             2017       May        10;5:CD006185.doi:
 ficacia della terapia per il recupero          1. Feldman DE, Brecht M. Map plasticity in           10.1002/14651858.CD006185.pub4.
                                                   somatosensory          cortex.      Science.   5. Taveggia G, Borboni A, Mulé C, Villafañe
 della deambulazione.
                                                   2005;310:810–815.                                 JH, Negrini S. Conflicting results of ro-
     In conclusione le esperienze di-           2. Harold Adams, Randolph Nudo. Mana-                bot-assisted versus usual gait training
 sponibili in letteratura sui sistemi ro-          gement of patients with stroke is it time         during postacute rehabilitation of stroke
 botici hanno contribuito a selezionare            to expand treatment options ? Ann neu-            patients: a randomized clinical trial. Int J
 nel tempo criteri di misura accurati              rol. 2013 July ; 74(1): 4–10. Doi:10.1002/        Rehabil Res. 2016 Mar;39(1):29-35.
                                                   ana.23948                                      6. Burke E, Dobkin BH, Noser EA, Enney
 per valutazioni d’efficacia del tratta-
                                                3. Milliken GW, Plautz EJ, Nudo RJ.Distal            LA, Cramer SC. Predictors and biomar-
 mento riabilitativo. Inoltre le buone             forelimb representations in primary mo-           kers of treatment gains in a clinical
 impressioni rese dai pazienti dopo                tor cortex are redistributed after fore-          stroke trial targeting the lower extremi-
 trattamento con tecnologia, per il re-            limb restriction: a longitudinal study in         ty. Stroke. 2014 Aug;45(8):2379-84.

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