Ai Castelli Romani arriva "Come Back Home": la nuova App per la sicurezza dei ragazzi - L'Osservatore d'Italia

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Ai Castelli Romani arriva "Come Back Home": la nuova App per la sicurezza dei ragazzi - L'Osservatore d'Italia
Ai Castelli Romani arriva
“Come Back Home”: la nuova
App per la sicurezza dei
ragazzi
ALBANO LAZIALE (RM) – “Come Back Home” è il nome della nuova
app ideata per i ragazzi che vivono nella periferia di Roma e
ai Castelli Romani di prenotare nel weekend un Autobus con
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servizio di sicurezza incluso che li accompagnerà da un luogo
di ritrovo ad una discoteca interna al perimetro di Roma.

A idearla Matteo Quattrocchi un giovane ventunenne di Albano
Laziale che ha deciso di diventare imprenditore proprio nel
suo territorio attraverso questa app.

Sull’app i giovani da 16 anni in su potranno scegliere a
quale serata partecipare e sempre tramite l’applicazione, i
genitori potranno
pagare il servizio di trasporto in una somma che rientra nei
10 euro.

Lo scopo dell’app è anche quello di permettere ai ragazzi,
minorenni e non, di muoversi in estrema sicurezza evitando
così drammatici
incidenti autostradali che le cronache quotidianamente ci
riportano.

Matteo per dar vita a questa idea, maturata 5 anni fa con
degli amici, ha deciso di rivolgersi ad un giovane
dell’Università di Bologna della facoltà di ingegneria
informatica, Angelo Affatati, il quale a creato l’app con un
team di colleghi.
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Roma, al teatro “Tirso de
Molina” arriva lo spettacolo
“Nozze di Coccio”
ROMA – Come festeggiare 25 anni di carriera insieme? Pablo e
Pedro, la coppia storica della comicità italiana che abbiamo
imparato a conoscere a Zelig, lo faranno tramite un divertente
spettacolo teatrale, dal 4 marzo al 5 aprile al teatro “Tirso
de Molina” di Roma insieme a Francesca Nunzi e Carlotta
Rondana. Ma non saranno soli, sul palco anche Enrico Ottaviano
e Marco Todisco.

Lo spettacolo intitolato “Nozze di Coccio” vede l’amicizia
storica dei protagonisti Fabrizio Nardi e Nico Di Renzo forse
incrinarsi sotto le mille inaspettate conseguenze di un
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annuncio di matrimonio.

Lo spettacolo, ricco di colpi di scena, di pure ironia e
buonumore ma anche di comprovate tecniche teatrali, svelerà il
finale: la rottura dell’amicizia o un lieto fine?

Grottaferrata, convegno sulla
viabilità     dei   Castelli
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Romani: entro il 2020 il
progetto definitivo della
complanare
GROTTAFERRATA (RM) – Questa mattina alle 10, l’aula consiliare
di Palazzo Consoli di Grottaferrata ha ospitato una conferenza
sul tema della viabilità nei Castelli Romani ed in particolare
sulla complanare Pratone.

Quest’ultima già progettata nel 1999 e corretta nel 2001 non
ha mai visto la luce a causa dell’impasse delle scorse
amministrazioni del Comune di Grottaferrata che non sarebbero
riuscite a investire i soldi provenienti, allora, dalla
Regione Lazio.

La Complanare risulta essere un’opera strategica per la
mobilità dei Castelli Romani: collegherebbe la parte superiore
di Squarciarelli con Valle Marciana fino ad arrivare alla Via
dei Laghi e di lì a Ciampino.

Nel 2020 il governo della cittadina dovrà presentare un
definitivo progetto esecutivo in modo tale da concretizzare le
previsioni della finanziaria.

Proprio l’approvazione della legge statale ha garantito un
investimento di 3 milioni di euro grazie all’emendamento
SalvaCastelli presentato dal senatore Saccone e prima
dall’onorevole Spena (entrambi presenti).
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All’incontro ha partecipato anche l’ex presidente del
Consiglio europeo, Antonio Tajani che dopo aver ringraziato il
sindaco di Grottaferrata Luciano Andreotti per l’accoglienza
ha definito la mobilità dei Castelli “una cosa importantissima
come anche per il resto del paese: favorisce i cittadini ed
aumenta le possibilità di un turismo di qualità”.

Infatti, la Complanare se inserita in un circolo inter modale
può risultare davvero strategica per l’economia dei Castelli
Romani che ospitano percorsi storici importanti come anche
siti religiosi. In quest’ottica potrebbe rientrare la fermata
ferroviaria di Villa Senni che sembra ormai potersi davvero
realizzare.
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Gli ospiti hanno poi ricordato il sindaco di Ariccia Di
Felice da poco deceduto e anche il sindaco eroico di Rocca di
Papa Crestini che
l’onorevole Spena chiama “sindaco di Italia che ha aiutato a
conoscere sempre
più i Castelli Romani”
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Albano Laziale, Consiglio dei
Giovani: ecco i progetti per
il 2020
ALBANO LAZIALE (RM) – Il 17 gennaio scorso si è riunito il
Consiglio dei Giovani di Albano Laziale per approvare i nuovi
progetti dell’anno 2020.

Il Consiglio, già durante il 2019, era riuscito a portare a
termine diverse iniziative tra cui Legambiente, Polisportiva e
lo Zaino Solidale che hanno visto convergere diverse realtà
del territorio comunale.

 Albano Laziale, primo vero confronto per il Consiglio
 comunale dei Giovani
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Per il nuovo anno i progetti sono stati presentati dai due
relatori Mirko Mariano e Valerio Ermani e votati all’unanimità
dai 13 membri rimarcando così “la forte coesione del gruppo”
per usare le parole del presidente Gianmarco Gasperini.

Il prospetto di Valerio
Ermani ha per oggetto un concorso artistico indirizzato agli
studenti di tutti
i plessi scolastici nel comune di Albano Laziale con età
compresa tra i 14 e i
25 anni. Il concorso AlbanArt che svilupperà tre differenti
tematiche
(ambiente, dipendenze e violenza sulle donne) si esprimerà
tramite: street art
(murales), fotografia e elaborazione di cortometraggi per una
durata di massimo
cinque minuti. I lavori passeranno, poi, al vaglio di una
giuria e la
premiazione si terrà in ambienti comunali.

Dello stesso proposito i progetti presentati all’interno
dell’Aula Comunale di Albano Laziale da Mirko Mariano, il
quale si dice “soddisfatto per l’approvazione di proposte che
porteranno i giovani a poter lavorare direttamente per il
proprio territorio e -continua- a dare finalmente un
contributo concreto alle donne del nostro comune nel contrasto
alla violenza di genere”.

Proprio riguardo
quest’ultimo tema, il Consiglio ha approvato il prospetto
Donne Forti che
dà la possibilità di iscriversi a corsi di autodifesa fisica e
psicologica.
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Educazione e Dibattito consiste
in una serie di incontri, lezioni e dibattiti aperti alle
scuole e alla
cittadinanza incentrati su differenti argomenti come
l’educazione alimentare,
ambientale, sessuale ma anche diritto pubblico, cittadinanza,
prevenzione
medica e ludopatica.

Espressione Artistica. Questo
progetto cerca di coadiuvare i giovani che si cimentano in
diversi ambiti
artistici ad esprimersi attraverso iniziative singole ed
eventi appositi.

Di particolare rilievo il
progetto denominato Corso di formazione Albano Lavora che
propone
percorsi di orientamento lavorativo e scolastico con moduli di
progettualità e
valutazione delle competenze di occupazione per giovani del
territorio tra i
diciassette e ventuno anni, da attuarsi con workshop e
colloqui. I corsi
saranno tenuti a titolo gratuito dal Dott. Giorgio di Dato,
consulente presso
lo sportello del lavoro di Albano Laziale e psicologo del
lavoro. La
collaborazione con il team del servizio di orientamento
“Albano Lavora” sarà
completamento gratuita.

Il Presidente del
Consiglio dei Giovani, Gianmarco Gasperini, riferisce a
L’Osservatore d’Italia
che “Il primo Consiglio dell’anno è stata un’occasione per
fare il punto della
situazione sui progetti portati avanti sin dallo scorso anno,
ma soprattutto
sul programma annuale per il 2020 con il quale ci siamo dati
obiettivi
ambiziosi”.

Albano Laziale, comunali: con
“Spazio Aperto” parte la
campagna elettorale del Pd
ALBANO LAZIALE (RM) – Sabato 12 ottobre si è tenuta a piazza
Fagiolo una curiosa kermesse organizzata dal Partito
Democratico di Albano Laziale. L’iniziativa, denominata
“Spazio Aperto Idee per Albano Laziale”, ha visto la presenza
dei Giovani Democratici (GD), dei rappresentanti di alcune
liste civiche e dell’amministrazione comunale che da dieci
anni guida il governo della cittadina con il sindaco Nicola
Marini.

Proprio lui, sentito da L’Osservatore D’Italia, chiarisce
come,
anche valutando positivamente l’apertura ai 5 Stelle a livello
nazionale, non
sia in programma per le prossime elezioni comunali, che si
terranno tra qualche
mese, un’alleanza con i grillini, i quali hanno già provveduto
ad indicare un
loro candidato, Luca Nardi.

Alla nostra domanda sul designato alla corsa di primo
cittadino per il PD, Nicola Marini non rivela il nome
affermando che “si sta
ancora valutando, bisogna aspettare di formare la coalizione.
Sicuramente sarà
una personalità che esprime continuità con l’operato fin qui
svolto”.
I profili più accreditati sono quelli di Maurizio
Sementilli, già vice sindaco e uomo forte dell’amministrazione
che ha deleghe
importanti come quella ai trasporti pubblici, Massimiliano
Borrelli in pole
anche se dal 2013 lavora in Regione nello staff politico del
Governatore con
responsabilità nei rapporti con Enti locali e pubbliche
amministrazioni del
territorio regionale, e Gabriele Sepio, stimato avvocato.

L’evento “Spazio Aperto” sancisce in definitiva l’inizio
della campagna elettorale per il Pd di Albano Laziale che lo
riproporrà anche a
Cecchina e Pavona con l’intento dichiarato di raccogliere idee
da parte dei
cittadini ma che in sostanza rappresenta un modo innovativo
per presentarsi
agli elettori.

Anche se per la maggior parte degli interventi i temi
toccati riportano alla teoria politica con diatribe su
ideologie, sovranismo,
fascismo, alcuni ragazzi dei Giovani Democratici sono riusciti
a portare
l’attenzione su tematiche importanti e di estrema attualità.
David Derna ha
infatti ricordato quanto sta accadendo al Nord-Est della
Siria, mentre Marcello
Salvagno ha affermato con piglio e preparazione la necessità
di rivalutare a
livello locale le politiche per i diversamente abili: bisogna
intervenire per
permettere loro di muoversi ed usufruire facilmente degli
spazi della comunità.
Va riconosciuta, al di là di qualsiasi colore politico, la
volontà di giovani ragazzi di mettersi in gioco con proposte
ed iniziative
concrete alcune delle quali spiegate a L’Osservatore d’Italia
dal segretario
dei Giovani Democratici, Luca Galanti.

“Ci siamo rotti i polmoni”: i
giovani di tutto il mondo
scesi in piazza per dire no
ai cambiamenti climatici
Non sappiamo se il problema del cambiamento climatico verrà
affrontato con la dovuta diligenza ma una cosa ci è chiara:
mai si erano visti scendere in piazza così tanti giovani per
reclamare un loro sacrosanto diritto, quello di avere un
pianeta nel quale poter vivere nei prossimi cento anni.

Sono 173 i presidi nelle strade italiane più le assemblee
tematiche che si svolgeranno nelle aziende. Presenti il
movimento Fridays for future, associazioni ma anche politici
che hanno deciso, forse spinti dalla grande eco mediatica
prodotta dalle manifestazioni, di imbracciare il tema
ambientalistico.

Le richieste a livello nazionale passano dall’abolizione dei
sussidi alle fonti fossili, alla dichiarazione di emergenza
climatica da parte di Comuni ed Enti locali ma anche la
decarbonizzazione dell’economia e la giustizia climatica per i
popoli più esposti. Tali rivendicazioni vengono tradotte anche
a livello locale: a Roma i comitati parleranno di trasporto
pubblico e piste ciclabili, a Napoli di rifiuti e roghi mentre
a Milano della riduzione del consumo del suolo.

Mentre il Planpincieux del Monte Bianco collassa e i dati Onu
prospettano la riduzione al 20% dei ghiacciai in Europa per il
2100, critici come Vittorio Feltri bollano come “bufala”
quella del climate change. Il direttore di Libero asserisce:
“Qui più che il cuore manca il cervello, ho i conati di
vomito. Ci rassegniamo a constatare che questa ragazzetta –
Greta Thunberg ndr – ha un seguito popolare vastissimo.
Preferisco ascoltare il Premio Nobel per la Fisica Rubbia sui
cambiamenti climatici”. Tolto il fatto che la parabola della
sedicenne svedese può essere anche messa sotto una diversa
lente di ingrandimento, le va comunque riconosciuta la forza
di aprire gli occhi a molti giovani. Sono infatti le nuove
generazioni che si devono e evidentemente si stanno ponendo il
problema di dove vivranno tra qualche decennio. L’anagrafe
impedisce a Feltri di impegnarsi in un’elucubrazione che
interessa il futuro dove molto probabilmente lui non sarà e
se, nel contempo, decide di rifarsi ad un premio Nobel per la
fisica invece che ad esperti di climatologia restituisce
immediatamente la cifra del suo ragionamento privo di
qualsiasi tipo di fondamento.

Bisogna intendere con una certa celerità che il mondo nel
quale ci ritroviamo a vivere ha a disposizioni risorse sempre
più limitate anche considerando l’aumento costante della
popolazione mondiale. Pensare che il modello capitalistico
dell’usa e getta sia ancora possibile è da incoscienti.
Ritenere che solamente fonti fossili possano produrre energia
è da ignoranti. Occorre uno sforzo a livello globale per
indirizzare una nuova forma di sviluppo e fornire alla ricerca
scientifica (l’unica in grado di salvarci) un indirizzo agli
antipodi rispetto quello finora utilizzato.

Non bastano pannelli fotovoltaici, pale eoliche e lo
sfruttamento del moto ondoso, è urgente trovare un sistema
energetico che soddisfi il fabbisogno di città o addirittura
continenti sempre    più   informatizzati   ed   energicamente
dispendiosi.

Per esempio, Bill Gates ha finanziato una ricerca in tal senso
ed è riuscito ad elaborare con un think tank di scienziati una
innovativa centrale nucleare in grado di utilizzare l’uranio
impoverito al posto di quello arricchito riducendo al minimo
la possibilità di incidenti che sono, quasi nella totalità,
ricollegabili ad una manchevolezza umana. Le emissioni di CO2
di questa centrale sono pari a zero. La guerra economica tra
Cina e Usa ne ha reso, però, impossibile la costruzione in
diversi siti. In questi giorni il ministro dell’ambiente Costa
ha dichiarato: “Una grande proposta dell’Italia è stata quella
di scorporare dal debito gli impegni green: spendiamo delle
risorse, i fondi ci sono ma non vincoliamo al sistema
finanziario attuale. La situazione richiede soluzioni
emergenziali: l’Italia e la Germania hanno fatto questa
proposta, mi auguro che l’Unione Europea e altri Paesi la
facciano propria. Una risposta che possa andare incontro a
questo grido di dolore dei giovani è quella di cambiare il
paradigma”.

Il 25% delle malattie e delle morti nel
mondo   sono  dovuto   al  cambiamento
climatico
Muoiono ogni anno 7 milioni di persone per lo smog. Per poter
parlare di sovranismo, populismo, destra, sinistra, relazioni
internazionali, benessere, c’è necessità innanzitutto di un
luogo dove vivere in salute. Questa necessità è diventata la
sfida più rilevante del nostro tempo, una sfida che esige la
risposta più urgente e meditata possibile.. Per questo tutte
le critiche costruttive sono ben accette mentre posizioni come
quelle di un Feltri qualsiasi vanno assolutamente evitate.

Grottaferrata,  a  palazzo
Grutter   l’incontro   per
ricordare Marco Pannella
GROTTAFERRATA (RM) – A Palazzo Grutter di Grottaferrata si è
tenuto il terzo incontro di cinque sul grande padre del
Partito Radicale, Marco Pannella. A coadiuvare Daniele Priori,
giornalista artefice di GrofferrataIncontra, Matteo Angioli
militante del PR e amico di Pannella dai primi anni 2000. È
sua la mano che sta dietro all’opera “Una libertà felice”
firmata dal leader radicale ma uscita postuma alla sua morte.

L’intervista     a    Daniele      Priori     artefice      di
GrottaferrataIncontra

Un libro che ci aiuta a “riconoscere” Pannella partendo da
alcune testimonianze rese durante gli ultimi mesi della sua
vita. 180 pagine che cercano di fare una summa di tutte le
battaglie dello scandalo integrabile per dirla con Pasolini:
l’aborto, il divorzio, il voto ai diciottenni, l’esercito
professionale, la legalizzazione della droga.

Matteo Angioli ricorda come anche gli ultimi momenti di
vita abbiano significato per Pannella incontrare e
conoscere persone

Un cerchio che si chiude a suggello di quel suo “amore
sfrenato, autentico ed inesauribile per i cittadini”. Un
interesse quello delle dinamiche sociali principiato sin da
giovanissimo, alla fine degli anni 30 del ‘900, quando assiste
a vari litigi tra il suo maestro di violino e la moglie o il
forte sentimento di rammarico e dispersione per la piccola
compagna ebrea che improvvisamente scompare. Tutti eventi che
diverranno fondamentali come sua base di riflessione e azione.
Perché quando si parla di Pannella bisogna rifarsi
doverosamente al termine azione. Già all’età 17 anni, giovane
militante del Partito Liberale Italiano, vuole incontrare
Benedetto Croce al quale immediatamente propone un’iniziativa
su Trieste.

Fondamentali, poi, le sue lotte per il diritto alla conoscenza
soprattutto come possibilità di avere una reale e quanto più
libera informazione.
Insomma, anche se Pannella per molti può rappresentare un
coacervo di contraddizioni o un tenore in una stanza
silenziosa, a lui dobbiamo il diritto all’eresia, alla
blasfemia intese come necessità di opporsi ad un’verità calata
dall’alto.
Atreju, ecco le domande di
Vespa a Conte
La kermesse di Giorgia Meloni, Atreju, ha ospitato il
presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Intervistato da Bruno
Vespa, in un ambiente rispettoso ma politicamente in
opposizione, Conte ha sottolineato il fatto di non avere
nessuna tessera di partito ma di venire dal cristianesimo
democratico.

Per quanto riguarda il M5S, esso “nasce come forza d’urto
antisistema, però quando si va al governo si deve afferrare
una nuova prospettiva per offrire risposte. Al Governo bisogna
costruire”.

Non manca una stoccata all’ex ministro
degli interni Salvini

Il Presidente ricorda la conferenza del 3 giugno durante la
quale aveva già anticipato la fine di un rapporto con il
leader leghista, il quale “è stato isolato anche da Orban”.
Vespa domanda anche del nodo Renzi il quale, ora, con il nuovo
partito Italia Viva ha un peso importante nell’equilibrio
della nuova maggioranza, e chiarisce Conte “se mi avesse
avvertito, avrei preteso un’interlocuzione anche con il suo
gruppo prima di chiedere la fiducia in Parlamento, ma non
credo che abbia la funzione di Demolition Man”.
Entrati poi nel contesto della manovra finanziaria il premier
assicura che verrà sventato l’aumento dell’Iva e che si stanno
cercando le modalità idonee per garantire asili nido gratis
per redditi bassi e medi, perché “il problema delle
denatalizzazione è molto grave”. Essenziale è concentrarsi
anche sulla ricerca creando un Agenzia Nazionale che coordini
i centri universitari e gli enti in una guisa maggiormente
strategica. I fondi saranno ricavati da una sostanziale
revisione della spesa improduttiva e da un family act.

Conte rincara sulla digitalizzazione dei pagamenti che
renderebbe più trasparenti le transizioni incentivando con
meccanismi chi utilizza le carte di credito. Ma questa misura
deve essere accompagnata da una concreta lotta all’evasione,
“problema endemico dell’Italia”.

La proposta del ministro dell’istruzione, Fioramonti di
tassare le merendine e le bevande gassate e di alzare di un
euro il prezzo dei biglietti aerei per far affluire più
risorse economiche alle scuole, viene salutata con favore dal
primo ministro.

Dall’istruzione si passa all’Ambiente

Il ministro Costa ha proposto un decreto molto incisivo che è
stato portato in pre-consiglio. Fermi restando “gli accordi di
Parigi e l’obiettivo decarbonizzazione per il 2050 -incalza
Conte- bisogna seriamente guardare al futuro”. Tenendo conto
anche di una transizione energetica attraverso il gas, però
“il futuro non sono le trivellazioni in acque territoriali ma
le tecnologie che per esempio riguardano il moto ondoso”. In
tema climatico, il premier chiederà un patto con le
associazioni produttive ed imprenditoriali.
La questione immigrazione riscalda la platea che inneggia al
blocco navale. Conte rivela che ha molto dibattuto con Macron
sulla distribuzione dei migranti, quelli aventi diritto
d’asilo. In Europa le posizioni sono cambiate, partendo dalla
Germania come dimostra un incontro tra i ministri degli
interni europei a seguito del quale assicura Conte “c’è stata
una svolta importante”.

Governo gialloROSA: quanta
confusione sotto questo cielo
Tanta confusione sotto questo cielo. L’Italia e gli italiani
sono divisi esattamente a metà se si guarda agli ultimi
sondaggi: il blocco di centro destra e quello del centro
sinistra forte ora anche dei 5 Stelle si attestano entrambi al
45%.

Lo scossone della crisi di questo pazzo agosto ha portato ad
una nuova maggioranza parlamentare. Il governo gialloverde ha
lasciato il posto al governo giallorosa (colorare il PD di
rosso sarebbe una esagerazione anche per molti democratici tra
cui Renzi che tresca a giorni alterni con pezzi di Forza
Italia scontenti dall’immobilismo del loro partito). A
sugellare il nuovo accordo un nuovo programma riassunto in 26
punti di estremi buoni propositi troppo generici. Anche se il
Movimento 5 Stelle e Partito Democratico avranno tempo per
dimostrare se alle intenzioni seguiranno i fatti, non si può
non ravvisare nell’area dem una dissonanza tra alcune parti
del nuovo progetto e quanto fin qui realizzato.

Senza perdersi nel passato professionale di ministri e
parlamentari, la figura politica del segretario del PD, Nicola
Zingaretti, basta a dimostrarlo. La confort-zone di Zingaretti
è la Regione Lazio. La governa da sette anni dopo quattro
passati nell’ex Provincia di Roma ora Città Metropolitana.
Sono in molti a domandarsi come possa mantenere le cariche di
segretario dem, governatore del Lazio e commissario alla
sanità laziale.

Nel programma giallorosa, al punto 19 si asserisce la
necessità di “tutelare i beni comuni, come la scuola, l’acqua
pubblica, la sanità”. Non nominare la sanità ai cittadini
laziali. Gli ospedali romani sono ai minimi termini e la
costruzione del Policlinico dei Castelli Romani con la
chiusura di molti ospedali ha creato vari malumori. Inoltre
dal 2008 la sanità laziale è in commissariamento, il fondo di
dotazione è l’unico in Italia ad essere in negativo per quasi
un miliardo di euro. Sul caso è intervenuto più volte l’ex
ministro della Salute Giulia Grillo e i 5 Stelle hanno redatto
un dossier economico. Ora che a Viale Giorgio Ribotta siede
Speranza (Liberi e Uguali), come sarà trattato questo tema?

 Regione Lazio, sanità: il dossier M5s punta il dito sul buco
 miliardario

Per la prima volta i membri del neonato esecutivo hanno fatto
riferimento al problema della gestione di Roma. Al Campidoglio
dal 22 giugno 2016 si è insediata la giunta del Movimento 5
Stelle di Virginia Raggi che ha sempre rimarcato l’assenza di
dialogo con le istituzioni della Regione. La Capitale è
subissata da un debito di circa 12 miliardi accumulati tra il
1950 e il 2008. Anche se è nota l’ostilità tra la grillina
Lombardi (maggiorente 5 Stelle alla Regione Lazio) e la
sindaca di Roma, il governatore dem Zingaretti sembra non
essersi mai posto il problema di una sintonia tra Regione e
Comune.
Infine la svolta Green del Governo: “Occorre realizzare un
Green New Deal, che comporti un radicale cambio di paradigma
culturale e porti a inserire la protezione dell’ambiente tra i
principi fondamentali del nostro sistema costituzionale. Tutti
i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la
protezione dell’ambiente, il ricorso alle fonti rinnovabili,
la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto dei
cambiamenti climatici…” Se i 5 Stelle hanno fatto, sin dalle
origini, del sostegno all’ economia circolare e alle fonti di
energia rinnovabili una delle loro principali punti
programmatici, lo stesso non si può dire per il Partito
Democratico. A documentarlo sempre la Regione Lazio.
L’ambiente è davvero il tallone d’Achille di Nicola
Zingaretti.
Nel suo programma del 3 marzo riporta “sostenibilità sociale,
ambientale e economica”. Per motivi di spazio riporteremo solo
un caso che riesce a restituire la cifra di un comportamento
che è diventato orma prassi a Via della Pisana.

Lo scorso 12 settembre 2018 è stato approvato con emendamenti,
l’articolo 3 della proposta di legge regionale n.55 del 2018
sulla semplificazione amministrativa effettuata dalla Giunta
regionale del Lazio presieduta da Zingaretti. Questa modifica
riguarda la procedura di approvazione dei piani delle aree
naturali. In complessivi 7 mesi di silenzio-assenso, il piano
dell’area naturale protetta potrà essere approvato senza
alcuna discussione. Una norma che quanto meno sembra essere
fatta apposta per favorire la speculazione all’interno dei
parchi come riporta su Il Fatto Quotidiano Fabio Balocco.
Stessa cosa per la costruzione dell’autostrada Roma-Latina,
bloccata dal Consiglio Di Stato. L’opera, che Zingaretti
descrive come “fondamentale”, cade sul territorio della
Riserva naturale statale del litorale romano ed in
particolare, per oltre 10km, nella zona 1 dove vige divieto
assoluto di realizzare opere architettoniche
Castel Gandolfo, via della
Stazione: quale biglietto da
visita per i turisti? [Il
reportage]
CASTEL GANDOLFO (RM) – Condizioni di estrema precarietà per
via della Stazione a Castel Gandolfo. Il manto del marciapiede
presenta molte interruzioni, alcuni sanpietrini sono divelti e
i pochi lampioni presenti non sembrano funzionare.

I lavori di rifacimento dopo essere iniziati hanno subito
immediatamente un’interruzione. E oggi quello che appare agli
occhi di chi si trova a passare per via della Stazione sono i
tubi arancioni per impiantare successivi lampioni e diverse
transenne

La cittadina di Castel Gandolfo è nel novero dei borghi più
belli d’Italia e come si più immaginare, il suo turismo è in
costante crescita grazie anche alle Ville dello Stato del
Vaticano: dai 35mila turisti del 2015 ai 110 mila del 2018. I
visitatori per arrivarvi utilizzano con maggior frequenza la
linea ferroviaria che affaccia proprio sullo splendido Lago
Albano. E una volta scesi dal treno per arrivare a Castel
Gandolfo, devono percorrere via della Stazione.
Sigaretta elettronica,                                   una
vittima negli Usa
Una persona nello Stato americano dell’Illinois che aveva
contratto una malattia respiratoria legata all’uso delle
sigarette elettroniche è morta: lo ha reso noto il
dipartimento di Sanità pubblica dello Stato, secondo quanto
riporta Sky News. Secondo l’emittente le autorità ritengono
che questa sia la prima vittima dello svapo nel Paese.

L’identità di questa persona, che aveva tra 17 e 38 anni, e la
data del decesso non sono state rese note.
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