AgoràPeriodico A.N.P.I. Nuova Resistenza - Sezione Vasco Toti - Palazzolo sull'Oglio
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agorà agorà Cari amici, n.0 è con grande entusiasmo e un poco di malcelato orgoglio che vi presentiamo questo ambizioso progetto di Nuova Resistenza. Periodico A.N.P.I. L’idea non è nuova, già all’inizio della nostra esperienza di “gio- Nuova Resistenza - Sezione Vasco Toti - Palazzolo sull’Oglio vani resistenti” vi avevamo proposto la lettura di un periodico. Oggi, dopo un percorso di crescita e riflessione che ci ha im- pegnato per diversi mesi, usciamo con questo nuovo Agorà. Ripartiamo da zero, mantenendo il nome e gli ideali forti Sede Indice dell’antico progetto, ma con nuove voci e nuovi punti di vista: Via Britannici, 1 25036 Palazzolo sull’Oglio (Bs) quelli delle tante persone che si sono affacciate in questo lasso Editoriale 3 di tempo al nostro piccolo mondo. In questo numero zero vogliamo presentarvi l’appassionato Redazione Le interviste 4 gruppo di giovani che hanno deciso di vivere e condividere Claudia Baitelli Considerazioni di Gennaio 8 ideali ed esperienze meditando e agendo “con un piede nel Maria Antonietta Coschignano passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”. Guido Faustini Discriminati e discriminanti 9 Vi parleremo di giorni e memorie, di generazioni, ma anche e Francesco Feltri I vecchi, quando ci accarezzano 10 soprattutto di Resistenza. Licia Pagani Resistenza come tramite per contrastare le follie dilaganti al Vania Pedroni Questa famiglia partigiana 11 giorno d’oggi, siano esse riesumate dal passato o create ad Giulia Rossi Tre anni... Sembra ieri.. 12 hoc per riportare il presente in quello stesso passato. Silvia Toti Sara Viprati Gioventù Resistente 13 L’antifascismo sarà il nostro compagno di viaggio per tutte que- ste pagine, come un sogno lungo il suono continuo ed ossessi- Arte, letteratura e oziosità 14 vo del nostro fiume. Hanno collaborato Buona lettura. La redazione Stefano Belotti i s i t a t e i l n o s t ro blog Carlo Cornali V varesistenza uo blog.libero.it/n Giulio Ghidotti Grafica e impaginazione Guido Faustini Supplemento a Ieri e oggi resistenza Periodico quadrimestrale del Comitato Provinciale ANPI - BS Pubblicazione registrata presso il Trib di BS Autorizzazione n. 23 del 26 giugno 1987 Rivista periodica gratuita Chiusa in redazione il 23 febbraio 2009 è vietata la riproduzione e l’utilizzo anche parziale dei contenuti In copertina: Appunti partigiani [Ph: Daniele Di Santo ©2003] Per informazioni, segnalazioni contattateci all’ indirizzo e-mail: anpi.nuovaresistenza@hotmail.it 2
Ieri... oggi... e domani Tornando alla Resistenza, hai avuto nonni o parenti Professione: Insegnante agorà che vi hanno partecipato? Si, ho avuto parenti resistenti; mio nonno, invece, fu Buon giorno Giulio... per iniziare parlami un po Intervista tripla arruolato come soldato in Russia. di te: Mi chiamo Giulio Ghidotti, sono nato a Palazzolo Un mondo diverso e un’Italia diversa sono possibi- sull’Oglio l’1 giugno del 1951. li o sono solo utopie a cui noi giovani dobbiamo Ho abitato per la prima parte della mia vita al Vil- rassegnarci? laggio Marzoli, mio padre era un operaio. Un po’ diverso si. Completamente no; anche veden- Parlando con Stefano do come sta andando l’Italia. La destra ha afferma- Abitando in un quartiere di operai, sarai stato sen- to i suoi ideali e la sinistra li ha un po’ persi. sibilizzato fin da piccolo a certe tematiche.. resi- Probabilmente perché si sta affermando tra i giovani Per quanto riguarda il resto del mondo, spero che la stenza, piuttosto che diritti sociali.. Nome: Stefano Belotti ciò che sta accadendo in tutto il Paese, ovvero la linea politica di Obama possa influenzare positiva- No... assolutamente... vedi, questo quartiere anche diminuizione della fiducia nella politica, sia nei con- mente le altre nazioni, ma senza una collaborazio- se legato a una determinata classe lavorativa, non Anni: 17 fronti della destra che della sinistra, dove forse gli ne attiva da parte del globo, un futuro roseo resterà era ancora un ambiente sensibile, né alla storia del- studenti non si sentono più rappresentati. solo un sogno. la Resistenza, né alle “rivoluzioni” che sarebbero Professione: Studente Certi partiti hanno assunto posizioni decisamente di- Nel mondo ci sono un sacco di situazioni delicate: avvenute alla fine degli anni ‘60. verse da quelle professate in campagna elettorale. basti pensare all’Africa. Era una visone abbastanza diffusa: quando fre- Da quanto tempo sei in Nuova Resistenza? Tanti punti su cui è un dovere inpegnarsi per miglio- quentavo le elementari e le medie i miei professori Da circa due anni. Qui a Palazzolo si è mosso qualcosa? rare... è difficile, ma è necessario. non fecero mai accenni storici sulle guerre mondiali Nulla che prevedesse una risposta di massa. e sulla Resistenza partigiana. Come hai conosciuto N.R.? Cosa vuol dire resistere oggi? Io stesso non ero molto interessato quando avevo Vi ho trovati per la prima volta alla festa dell’Unità I tuoi insegnati ne hanno parlato? Penso che resistere significhi credere nelle proprie quell’età e con gli amici, pur conducendo discus- di Palazzolo con il vostro stand. Sinceramente no. Preferiscono non esprimersi. idee, porsi al servizio di queste per far sì che ven- sioni a tema storico, non trattavamo mai argomenti gano rispettate. così recenti. All’interno degli ambienti che frequenti ti senti una Sempre rimanendo a scuola, hai mai sentito parla- Preferivamo colloquiare su epoche più antiche, cioè “mosca bianca” oppure ci sono altre persone inte- re di Costituzione? su quello che ci veniva insegnato a scuola: Impero ressate quanto te? L’abbiamo trattata l’anno scorso, ma solo per un Romano e via dicendo. Penso che i ragazzi di oggi siano un poco disinte- breve periodo, un mese circa. ressati della politica e dell’attualità; ad ogni modo Parlando con Giulio Quindi quand’è che hai iniziato a interessarti di ci sono, nel mio gruppo, amici che, hanno delle Negli USA Obama. Resistenza? Alle superiori forse? idee, anche se opposte tra loro. La stragrande mag- Pensi che il mondo stia cambiando, sia già cam- Nome: Giulio Ghidotti Per l’esattezza finito il liceo, perchè appena iniziate gioranza dei miei coetanei, però, non se ne inte- biato o pensi che in Europa abbiamo troppe aspet- le superiori, nel ‘65, persi mio padre, e vissi il ‘68 ressa o comunque non lo vuole mostrare, poichè tative? Anni: 57 in maniera un po’ distaccata, avevo altri problemi probabilmente pensa si tratti di argomenti da vecchi Obama è una figura positiva e diversa. o comunqe non adatti a loro. Viene dopo Bush, una figura a mio parere negativa sotto tutti i punti di vista. Quali sono i principi fondamentali per un giova- Penso che Obama sia una persona valida, pare notto come te? che ciò che dice non sia solo retorica, ma sia vera- Prima di tutto l’uguaglianza, la vera democrazia e mente quello che pensa. la volontà che tutti debbano avere gli stessi diritti e Apprezzo la sua scelta di vita: invece di fare l’avvo- le stesse oppurtunità; ideali che non vedo rispettati cato ha preferito star a contatto con la gente, sacri- in alcuni movimenti politici nazionali. Sono cresciuto ficando la carriera. in una famiglia che mi ha sempre insegnato questi mi dà inoltre l’impressione di essere una persona principi, che mi ha sempre aiutato a capire meglio intelligente che potrà governare bene. le cose pur lasciandomi sempre la libertà di pensare ciò che volevo. E perché in America una persona così intelligente è stata eletta dopo lo sfacelo di Bush e qui in Italia no? Da un po’ di tempo si è formato tra gli studenti un Dopo la rielezione di Bush avevo la sensazione movimento, l’Onda. Cosa ne pensi? che gli americani non volessero cambiare la loro Penso sia molto meglio che gli studenti si facciano politica estera. Credo lo abbiano appoggiato per sentire piuttosto che restare a far nulla. paura; l’America aveva un nemico da combattere, ma non sappiamo se fosse un nemico in carne ed Un movimento tra l’altro che non vuole avere a che ossa o l’ennesimo espediente. Fortunatamente dopo fare con partiti, sindacati insomma si autorappre- otto anni sono stati capaci di scegliere una persona senta. Secondo te come mai? diversa. 4 5
più urgenti a cui pensare. Costituzione, l’eredità più importante che questa lot- Parlando con Carlo tutto... Invece oggi è tutto alla portata di mano... Nemmeno la città di Bergamo, dove studiavo, era ta e questo impegno ci hanno lasciato. Politicamente invece per me si sta andando indietro un ambiente sensibile a questi argomenti. Lo dimostra il fatto che gran parte dei valori parti- invece che andare avanti... Anche parlando solo Fu solo dopo il ‘68 che iniziai a interessarmi di Re- giani sono tuttora presenti nella Costituzione. Nome: Carlo Cornali delle sinistre, i pochi giovani che ci sono ora sono sistenza e della dinamica politica in corso. Voglio sottolineare il “prendere in mano il proprio da ammirare; con la speranza che non finiscano L’evento che mi ha fatto riflettere e che mi ha spinto destino”: i giovani incarnavano la novità di quella Anni: 82 politicamente dove stiamo finendo noi..ovvero a a schierarmi è stata la strage di Piazza Loggia, il 28 giovane repubblica che sarebbe nata da li a poco. non capirci più nulla nonostante tutto ciò che è stato maggio del ‘74. Trovo una grande somiglianza tra i ragazzi di Nuo- Professione: pensionato fatto.. È stato li che ho iniziato a rendermi conto di tutto va Resistenza e i primi partigiani. ciò che stava succedendo, quel qualcosa che mi ha Come i loro “Nonni”, i giovani di Nuova Resistenza Da quanto tempo resisti? Di questi tempi non va più di moda la Costituzione. spinto ad informarmi e documentarmi su cosa era personificano il bisogno di libertà, uguaglianza, e Dal 1942 Cosa ne pensi? avvenuto prima, e a cosa si legavano tali eventi. giustizia, prima ancora che venga espresso in for- è una vergogna. Vogliono togliere certe cose dalla Fu in particolar modo fondamentale il giorno dei me istituzionali. Cosa ti ha spinto ad essere Partigiano? Costituzione per metter in croce la classe operaia;chi funerali delle vittime, dove vidi tanti ragazzi miei Ascoltavo Radio Londra insieme a mio padre e mi comanda adesso vorrebbe togliere tutte le cose che coetani, che cantavano “Contessa”, “Morti di Reg- È importante definirsi resistenti nel 2009? sono sentito quasi obbligato a fare qualcosa. non gli vanno bene. gio Emilia”. Senz’altro. Vedere questa energia nei giovani mi diede lo sti- Bisogna impegnarsi, bisogna conoscere per sce- Nella tua famiglia eri l’unico a condividere gli ide- Cosa Pensi di Obama? molo che mi portò a prendere coscenza di ciò che gliere, e scegliere per essere. ali della Resistenza? Io spero... perchè per me è giovane e ha le ca- era successo. No, anche mio padre che era di fede socialista. pacità e l’intelligenza di rinnovare un po’ questa Ho cercato e trovato libri che mi hanno convinto a Quando sei entrato nell’ANPI? politica. Lo vedo bene. iniziare uno studio e una riflessione più profonda Molto tardi. Quali sono state le tue prime azioni di Resistenza? su ciò che è stata la Resistenza, apprendendone i Anche se iniziai ad interessarmi del problema del- Era il 1943... i primi furti di armi ai fascisti. Cosa ne pensi di questi ragazzi che vogliono re- valori. la didattica storica qualche tempo prima di entrare sistere? nell’Associazione. Resistere. Cosa vuol dire oggi? è la cosa più bella che ci sia. è da tanti anni che Pensi che la resistenza sia ancora viva nel presente? A quel tempo mi incontravo spesso con altri docenti E a cosa/chi si deve resistere? parlo di “tirar dentro” nell’Anpi i ragazzi. I giovani Più che di Resistenza oggi, io parlerei di “resistenze dei paesi limitrofi, con cui discutevo su come inse- Oggi è un bel problema. Di questo passo e in que- li appoggio in pieno. Mi dispiace solo di una cosa: oggi”. Penso che il Fascismo non sia stato un inci- gnare nelle scuole ciò che è stata la Resistenza. ste condizioni, nella politica non si capisce più nul- avrebbero dovuto aver un futuro più meraviglioso dente di breve durata, ma che sia stato un ventennio Iniziai ad avvicinarmi all’ANPI quando incontrai, la... non si può più andare avanti così! dopo tutto quello che è stato fatto e con i morti che in cui le tensioni, sociali, economiche e politiche in dopo parecchi anni che non lo vedevo, un mio ci sono stati; invece, di questo passo, si sta tornan- Italia si incarnarono in una dittatura. vecchio compagno di classe: Vasco Toti (Segretario Che differenza c’è tra i giovani di sessant’anni fa e do ai tempi del fascio senza accorgersene. Credo che le spinte più profonde che portarono al dell’Associazione per lungo tempo). quelli di adesso? Fascismo non siano finite con la conclusione del re- Fu lui a “tirarmi dentro”. Riguardo l’istruzione, ai miei tempi fare la quinta Un mondo diverso è possibile? gime, ma siano continuate manifestandosi in tanti Con l’anpi abbiamo fatto molte cose: ad esempio elementare era già una bella cosa perché non Certo che è possibile! Perché se si andasse avanti modi, anche nei decenni successivi. la 1A festa in piazza con la collaborazione de “Il c’erano possibilità e perché i fascisti comandavano così guai! Sarebbe finita! Teatro Tascabile” di Bergamo, o la “serata argen- Resistenze oggi... perchè? tina” in biblioteca, con musiche suonate da alcuni Resistenze oggi perchè si può resistere in forme di- ragazzi scappati dalla dittatura nel ‘77. verse, che possono andare dal quotidiano, come L’Anpi non si ferma ad una Resistenza Nazionale, rifiutare dei modelli di “vita consumistica”, a lotte di ma si estende ad una visione globale. tipo politico. Ci sono resistenze a livello locale e a livello globa- Definisci la resistenza in una frase. le. È un panorama molto ampio. Penso sia avere responsabilità nei confronti la vita. Vedo che sei sei molto positivo sulla resistenza oggi. Pensi che i suoi valori siano vivi anche nel nostro sistema politico? Beh... la democrazia e la Costituzione sono il frutto più alto della Lotta di Liberazione. Quando penso a questo risultato mi sembra un mi- racolo: l’Italia usciva da questo sistema culturale “anarcoide”, dal punto di vista reazionario, e, nel 43-45, dei giovani, nati in un ventennio di oppres- sione, hanno deciso di prendere in mano la loro vita, giocandosi il loro futuro. Dal loro impegno in pochi anni è nato il frutto della 6 7
Considerazioni di Gennaio agorà Discriminati e discriminanti agorà Libertà è partecipazione. E poi, come per magia, sfogliando un libro di filoso- (G. Gaber) fia del liceo, ci siamo imbattute in questa frase tratta proprio dal “de Repubblica”: La politica (intesa come governo della polis) può es- ‹‹ Il governante si carica della responsabilità di salva- 1938. Un gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle 6 novembre 2007: a Roma un ragazzo marocchi- sere annoverata tra uno dei mestieri più antichi del re la polis a vantaggio non della propria felicità, ma università italiane, sotto l’egida del Ministero della no di quattordici anni viene picchiato a scuola da mondo; è la risposta del genere umano ad un biso- degli altri uomini ››. Cultura Popolare redigono il “Manifesto della Raz- quattro compagni e, quel che è peggio, sotto gli gno ben preciso, quello che ha portato Aristotele de- è un concetto semplice in fondo, ma certamente non za”, che proclama: occhi di tutti. Usano calci, pugni e catene: gli spet- finire l’uomo come “animale sociale”, caratterizzato banale, è in realtà “Il Concetto” sul quale dovrebbe “È tempo che gli Italiani si proclamino francamente tatori non intervengono. dalla necessità di vivere in comunità. Gli eventi, del basarsi il meccanismo tramite il quale chi governa razzisti. 25 novembre 2007: un ventenne barese viene pic- resto, danno ragione al caro filosofo greco, che già rappresenta l’intera popolazione del suo Stato, ov- Tutta l’opera che finora ha fatto il Regime in Italia è chiato con estrema violenza da un gruppo di cin- qualche millennio fa si era accorto del fatto che nes- vero diviene vera rappresentanza politica sia della in fondo del razzismo. Frequentissimo è stato sem- que persone. La sua “colpa”: essere omosessuale. sun individuo può bastare a se stesso, che ciascuno maggioranza, che l’ha eletto, che dell’opposizione. pre nei discorsi del Capo il richiamo ai concetti di Anche in questo caso i pochi passanti non sono ha bisogno degli altri per sopravvivere e che questa Toqueville, teorizzando nel 1800 il limite paradossa- razza. La questione del razzismo in Italia deve esse- intervenuti in favore della vittima. sua propensione è un fatto del tutto naturale. le della Democrazia, cioè la dittatura della maggio- re trattata da un punto di vista puramente biologico, E si potrebbe andare avanti all’infinito portando Ma l’uomo non sempre sa convivere in perfetta ar- ranza, ci ha messo in guardia già due secoli fa: la senza intenzioni filosofiche o religiose. La concezio- esempi come quelli appena citati. monia, talvolta è sopraffatto da impulsi negativi al- Democrazia moderna non si dovrebbe mai basare ne del razzismo in Italia deve essere essenzialmen- La discriminazione oggi è una piaga profonda ma trettanto naturali. Proprio per questo, fin dai tempi più solo sulla volontà della maggioranza ma - anche e te italiana e l’indirizzo ariano-nordico. Questo […] sottile, che passa quasi inosservata proprio perché antichi sono stati istituiti codici di comportamento e soprattutto - sul rispetto delle minoranze. vuole soltanto additare agli Italiani un modello fisico è all’ordine del giorno: viene accettata come un convenzioni di ogni sorta: dai dieci comandamenti Ma se già Platone e Toqueville, in nome di tutti i nostri e soprattutto psicologico di razza umana che per i dato di fatto, come un ché di inevitabile e di insito alla suddivisione in caste, dalla definizione di una antenati, avevano compreso queste semplici verità suoi caratteri puramente europei si stacca comple- nella cultura di molti. forma di governo all’assegnazione di un ruolo ad fondamentali della politica, com’è mai possibile ritro- tamente da tutte le razze extra-europee, questo vuol Quale mondo è mai questo, nel quale l’evoluzione ogni componente della società. Un regolamento che varsi oggi con la legge Cirami, senza porsi il dubbio dire elevare l’italiano ad un ideale di superiore co- scientifica e tecnologica va di pari passo con il re- è scaturito nei secoli sia dall’imposizione dei potenti, se questa sia una politica del tutto auspicabile per la scienza di se stesso e di maggiore responsabilità.” gresso socio-culturale? che dalle leggi non scritte che controllano le nostre collettività o solo per una parte di essa? Parole queste, citate nell’articolo 7, che nemmeno Quale mondo è mai questo, in cui un individuo deve pulsioni negative stabilendo la distinzione tra bene Costituzione docet: tutti i cittadini sono uguali davan- val la pena di commentare: credo sia superfluo. Ciò avere paura ad essere se stesso? e male, tra vizio e virtù. Tutto questo può essere rac- ti alla legge! Non importa se studenti, imprenditori, che risulta sconcertante è la pretesa di dare spiega- E soprattutto, quale mondo è mai questo, in cui la chiuso nel sacro scrigno della buona convivenza: ri- operai, emigranti, immigrati o Presidenti della Repub- zioni scientifiche a questa superiorità apparente. gente resta indifferente davanti a tali ingiustizie? spettare le leggi è “utile” per tutti, tanto più al giorno blica; questo concetto deve valere per ogni carica Stesso procedimento adottato in Germania, durante Credo allora che sia questo ciò a cui dobbiamo d’oggi in cui le leggi ed i doveri dovrebbero essere dello Stato. Ostacolare la giustizia in virtù di una ca- il periodo nazional-socialista, anche nei confronti resistere. E resistere alla discriminazione significa fondati sul calcolo razionale di utilità comune. rica, seppur eletta dal popolo con libere elezioni, degli omosessuali: l’unico modo per salvarsi la vita anche impegnarsi per fare in modo che l’informa- Per noi, generazioni che hanno assorbito i risultati tende a riportarci molto indietro nei secoli…roba da era quello di accettare la castrazione (mentre l’Italia zione sia vera informazione, che la cronaca non delle rivoluzioni politiche e culturali dei nostri padri Medioevo! E se proprio la giustizia non deve fare si “limitava” al confino); ben centomila omosessuali abbia mode del momento da seguire, non diventi il nate dopo le cadute delle ideologie con il crollo distinzione tra gli individui, come del resto è giusto vennero deportati e sterminati nei campi di concen- veicolo per la diffusione di stereotipi. L’informazione del muro di Berlino, la politica è, almeno nel mon- che sia, non dobbiamo credere che possa esistere tramento. non è tale quando viene “selezionata”, “adattata”, do occidentale in cui viviamo, il facile sinonimo di “l’eccezione che conferma la regola”. Un singolo Il discorso nei confronti dei portatori di handicap “strumentalizzata”. E poi è importante lottare affin- Democrazia. Cosa sia la Democrazia, poi, è una individuo considerato “meno uguale degli altri” può era solo lievemente diverso: andavano eliminati in ché episodi di emarginazione e violenza non si ri- questione molto controversa, ma chiedete a cento lasciarci solo la parvenza di un’eguaglianza non ef- quanto individui inguaribili, e dunque senza alcuna petano. Come recita un famoso motto, “Solo uniti si persone il loro parere e tutte vi diranno qualcosa che fettiva. Il bene comune è stato definito dal Concilio utilità ai fini del progetto nazista. vince” e la lotta per l’uguaglianza, quella tra uomo suona più o meno in questo modo: Democrazia è il Vaticano II come “l’insieme di quelle condizioni della 2008. Sono passati settant’anni dalla pubblicazio- e donna, tra eterosessuali ed omosessuali, tra per- governo del popolo. Ai giorni nostri, nella maggior vita sociale che permettono, sia alle collettività sia ai ne di quel tristemente famoso documento, eppure, sone di diverse etnie, di diverse religioni, di diverse parte degli stati democratici la sovranità popolare si singoli membri, di raggiungere la propria perfezione malgrado il cancro del fascismo sia stato apparen- visioni politiche è ancora più simile a un’utopia che esprime quasi esclusivamente nel momento i cui milio- più pienamente e più celermente”. Si tratta quindi di temente estirpato, sembra che le sue metastasi ab- alla realtà. ni di elettori si accalcano nelle urne per decidere da una mediazione tra il benessere dei singoli che porta biano continuato a diffondersi, moltiplicandosi per Licia Pagani chi vogliono essere governati. alla realizzazione di una sinergia positiva per l’intera riecheggiare in saecula saeculorum, in barba alle Quando ci siamo riproposte di scrivere questo artico- comunità. E questo deve essere l’obiettivo primario buone intenzioni e al progresso non solo tecnologi- “Spesso dividiamo l’umanità con dei muri, la cate- lo sulla politica, non abbiamo pensato esattamente della classe politica: il benessere di tutti cittadini, inte- co ma anche sociale. gorizziamo, quasi obbligati a scegliere se essere a volerci richiamare al “de Repubblica” di Platone, so come maggiore libertà di crescere come individui è nelle piazze, negli uffici, nelle scuole, nelle case, dalla parte dei belli, bravi e buoni o dei brutti, catti- forse perché la politica di oggi sembra avere molto unici nel loro speciale percorso, ma anche al contem- nella quotidianità di ognuno di noi. vi e “stronzi” . Più muri politici, religiosi, economici, poco a che fare con i sommi principi della politica po uguali di fronte alla legge, detentori di diritti e di 16 novembre 2006: quattro giovani riprendono con sociali costruiamo più siamo pericolosi. Più ponti platonica, o forse semplicemente perché guardiamo doveri tutelati da una giustizia super partes. il cellulare il pestaggio di un compagno affetto da invece costruiamo, più favoriamo la relazione”. troppa tv in un paese dove la politica nei programmi sindrome di down in una scuola di Torino. La classe televisivi viene assimilata troppo spesso alla partitica. Claudia Baitelli - Sara Viprati osserva in parte divertita, in parte indifferente. Don Fabio Corazzina 8 9
I vecchi, quando ci accarezzano agorà Questa famiglia partigiana agorà I vecchi quando accarezzano, hanno il timore di far troppo forte. ( Fabrizio De Andrè, “Il sogno di Maria” ) è stato un attimo. Siamo uomini e donne. Ecco perché serve. A null’al- Un sogno primordiale che esplica il nostro bisogno tro. Abbiamo scoperto che è bello raccontare e che assillante di avere un contatto con persone che han- ancor più bello è ascoltare. Eroismo. Coraggio. Queste parole vengono spesso Perché ormai quei ragazzi sono dei “nonni” e noi no già vissuto. L’unico modo per poterlo fare è questo: trovarci se- usate quando si parla di partigiani e antifascisti. “giovani leve” siamo i loro nipotini. Nonni e nipoti Ecco tutto quello che cerchiamo. Un contatto. E dico duti ad un tavolo, guardarci negli occhi, pensare Come negarlo? in questa famiglia partigiana. cerchiamo perché è una splendida parola: non cer- alle nostre parole, scrivere su questi fogli di carta. Basta pensare a quei ragazzi, poco meno ventenni, Una vera famiglia, unita e resistente. co solo io, ma cerchiamo in tanti. Così, da singoli e Per resistere, nuovamente. cresciuti in un’Italia già in mano a Mussolini, che perduti, diventiamo una piccola comunità, un picco- decisero di ribellarsi. Ragazzi che non potevano Io per esempio posso dire di essere nata e cresciuta lo clan con delle regole, dei confini, e, cosa ancor Francesco Feltri accettare di vedere la propria patria accartocciarsi in questa famigliola. Avendo i genitori iscritti all’An- più fondamentale, degli antenati. come una foglia secca, ragazzi che volevano un’Ita- pi, fin da piccola bazzicavo per la sede e venivo Un popolo non è un popolo, infatti, senza una sto- lia libera e nuovamente democratica. Non è facile coccolata dai vecchi partigiani. Per me loro non era- ria. E chiunque cerca di annullare o liquidare in [Ph: Illibeth ©2008] a diciott’anni lasciare tutto e “salire in montagna”. no “combattenti”, erano dei nonni. Nonni con cui poche parole il proprio passato, non ha vissuto. Si rischia la propria vita ogni giorno, e si mette a andavo in gita e che mi riempivano di caramelle. Ma bisogna fare attenzione: l’operazione potrebbe repentaglio pure quella dei propri cari a casa. Crescendo ho iniziato a capire il vero significato del- anche essere inversa. Anche chi riconosce il proprio Ebbene, nonostante tutto, questi ragazzi decisero di la parola Partigiano e ho iniziato ad apprezzare e a passato ma non trova occhi per poter vedere il pro- di lottare, di resistere anche a costo della propria stimare questi uomini in modo ancora più completo. prio futuro è perduto. E questo è quel che succede a pelle. Ci vuole tanto coraggio. Chi di noi sarebbe Passare in Nuova Resistenza è stato qualcosa di chi si aggrappa esclusivamente al mythos, al myo, disposto a farlo oggi? estremamente naturale. Ovviamente c’è la voglia di e se ne sta racchiuso in se stesso, come un mollusco lavorare per rendere questa Italia più democratica e nella propria conchiglia. Un’altra caratteristica di quei giovani che mi piace- meno razzista, per mantenere la memoria della Re- La magia avviene quando invece la mano rugosa rebbe sottolineare è la loro umanità. sistenza sempre viva nella mente di ogni cittadino, dal vecchio si apre e accarezza quella delicata del Ci vuole tanto coraggio a resistere, ma ci vuole tan- ma c’è di più. giovane. Ed è stata magia tra noi e gli anziani par- ta paura per spingerti a lottare. C’è la voglia di tramandare la “tradizione” di questi tigiani. La magia di un secondo che apre le porte Poiché prima di tutto erano uomini, fatti di carne e nonni, una tradizione fatta di libertà giustizia socia- al futuro. sentimenti. Uomini che avevano paura, che soffriva- le e democrazia. Le loro mani ricche di rughe e di ricordi, ci hanno no e piangevano quando un loro compagno veniva raggiunto, qui, nei bassifondi dove noi giovani ci assassinato, uomini a cui non piaceva sparare e Far parte dell’Anpi o di Nuova Resistenza non vuol ubriachiamo e ci odiamo, dove la noia ci comanda uccidere perché non era un gioco, un divertimento. dire avere solo una tessera di carta in mano, vuol e la solitudine ci tagliuzza come foglie di prezze- Prima di essere eroi erano padri di famiglia, fratelli, dire lottare insieme e condividere ogni momento molo. figli, nipoti e compagni. felice e non. Proprio come in una famiglia. Una fa- E allora, il nostro bisogno di avere un passato dietro Come non ricordare le lettere che i condannati a miglia dove ogni singolo membro, ventenne o no- le spalle si è concretizzato in loro e noi, per loro, morte scrivevano ai propri cari. Con quanta sem- vantenne, ha gli stessi diritti e doveri, una famiglia siamo diventati uno splendido futuro da osservare. plicità ed emozione dicevano addio ai loro amati, forte, resistente, unita e che ha voglia di fare e di Questo legame, tra noi e loro, ci rende forti di fronte cercando di convincerli che andavano a morire per lavorare. Una famiglia dove di ride, si scherza, si alle difficoltà e ci rende nobili di fronte a chi incon- una causa giustissima. pensa, si ricorda e ci si emoziona. Una famiglia triamo nel nostro cammino. che ogni tanto perde qualche amico lungo il suo Nobili perché ci è stata affidata un’immensa respon- E come non pensare ai loro occhi adesso, occhi pie- cammino, ma si rialza e va avanti, magari acco- sabilità: raccontare. ni di rughe ed occhiaie, occhi di ottantenni. Questi gliendone degli altri. A che serve starcene qui, in una stanza, a discutere, occhi che si illuminano e si riempiono di lacrime a scrivere, a riflettere, ad arrabbiarci e a scherzare? nel vedere giovani ragazzi ventenni che decidono, è la nostra famiglia partigiana. A che serve fare sforzi, lavorare per questa umile come fecero loro sessant’anni fa, di continuare a La nostra grande famiglia resistente. rivista, fare del teatro e della musica, dello scrivere lottare e di prendere in mano il loro testimone in e del pensare? questa continua Resistenza. Silvia Toti 10 11
Tre anni... Sembra ieri.. agorà Gioventù Resistente Nuova Resistenza: ciò in cui crediamo è la libertà. Resistere = contrastare con la propria l’altrui forza; più nobile che un uomo possa sostenere. non lasciarsi smuovere o abbattere (Garzanti). Crediamo nel dialogo e usufruiamo di esso per L’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Abbiamo anche condotto dei nostri studi sull’inqui- Definire il significato più comune del verbo “resi- esplicare le nostre ragioni, per far sentire le nostre è un Ente Morale (apartitico), fondato a Roma, nel namento del fiume Oglio, traendone risultati interes- stere” è semplice, ma la parte difficile subentra nel giovani, ma sicure, voci. 1944, dai volontari che avevano partecipato alla santi. momento in cui ci si deve applicare, nel momento in Aderiamo ai valori della Costituzione e riteniamo Resistenza Partigiana durante l’occupazione fasci- cui siamo noi a dover fare resistenza a qualcosa. assolutamente inadeguati i tentativi di smantellamen- sta. Attualmente l’Associazione è presente in tutta Durante la ricorrenza del 25 aprile, poi, ogni anno Resistere significa anche, a mio avviso, avere ben to dei credo in essa presenti. Italia, con sede principale a Roma, ed è organizza- partecipiamo attivamente alle attività cittadine con- chiaro che persone si è e in che modo, in che mon- Lottiamo pacificamente ogni giorno per costruirci ta in comitati provinciali e regionali. tribuendo all’organizzazione di spettacoli teatrali do, si vuole vivere. Tutto questo implica una ribel- un futuro ricco di democrazia e rispetto delle altrui Gli scopi che si propone sono codificati dallo Sta- (che hanno riscosso un grande successo!), proiezio- lione alle ingiustizie, alle forme di anti - democrazia esistenze. tuto Associativo, che prevede di riunire in associa- ni, letture... che talvolta aleggiano nella scena giornaliera. Siamo ancora in fase di crescita e lo saremo sem- zione tutti i partecipanti in prima persona alla Lotta Noi tutti dobbiamo farci partecipi alla vita socia- pre, per questo accettiamo le critiche costruttive, ma Partigiana, coloro che hanno combattuto per la Come ragazzi di Nuova Resistenza, con l’aiuto di le, alla lotta contro le ingiustizie, dobbiamo essere non sopportiamo chi disprezza il nostro lavoro, chi democrazia, contro l‘assolutismo; si vuole valoriz- tutto il gruppo ANPI, ci siamo impegnati, negli ultimi partigiani, parteggiare e difendere libertà e demo- ci diffama ingiustamente, chi vuole farci credere che zarne e ricordarne l’opera, tutelandone l’onore e il due anni, nelle scuole superiori, con un progetto crazia. ciò che facciamo è inutile. rispetto; difende la Costituzione, frutto della Guerra che porta i ragazzi sui Sentieri Partigiani, in una Lottare per respirare, lottare per far valere i propri Non è assolutamente così per noi. di Liberazione; promuove poi iniziative di lavoro ed giornata all’aria aperta, immersi nella natura e nella diritti, lottare per ciò in cui si crede, ribellarsi a chi Crediamo negli strumenti che abbiamo e cerchiamo educazione, ai fini del progresso democratico del- storia, sul colle del San Fermo. lede diritti e democrazia. di fare del nostro meglio, avventurandoci in varie la società, formando anche le giovani generazioni Questo ci hanno insegnato i partigiani ed è questo iniziative quali conferenze, spettacoli, piccole gite, verso i principi di libertà e democrazia, ed offre Uno dei temi su cui stiamo lavorando nell’ultimo che noi ragazzi di Nuova Resistenza cerchiamo di dibattiti, al fine di portare avanti il cammino demo- aiuto a coloro che si battono singolarmente o in anno, è quello attualissimo dell’immigrazione: ave- fare. Cerchiamo di non lasciar morire valori estre- cratico che incominciò l’8 settembre ’43. Noi lo associazione per tali valori. vamo progettato una festa multi-culturale che per mamente vitali che ci hanno tramandato le genera- facciamo senza fucili, senza doverci nascondere tra vari motivi non è stato possibile realizzare, ma che zioni antecedenti la nostra, cerchiamo di diffondere i boschi delle montagne, senza perdere compagni Detto così forse agli occhi di molte persone l’ANPI è stata, per ora, degnamente anticipata, dallo spet- l’anti - fascismo, ci ribelliamo al razzismo e a tutto innocenti. Ci sediamo ad un tavolo e decidiamo potrà sembrare qualcosa che riguarda il passato, tacolo “Vite globali, paure locali” al Teatro Sociale ciò che si oppone alla pacifica convivenza di cul- di renderci utili ribellandoci, opponendo resistenza che non c’entra con i giorni nostri, e soprattutto che di Palazzolo, tenuto da Don Fabio Corazzina, che ture differenti. a chi, tutt’oggi, nella democrazia non crede, a chi non riguarda noi giovani; eppure attualmente mol- ben oltre le nostre migliori aspettative ha suscitato Crediamo che l’unica razza esistente sia quella crede che la Costituzione non valga nulla, a chi ti ragazzi come noi, sono iscritti e partecipano a un grande interesse; nostro compito è ora quello di umana e che la difesa dei diritti di tutti sia la lotta crede che la propria razza sia superiore alle altre, questa Associazione, lottando per le stesse idee e proseguire questo progetto ripetendo un’ esperien- a chi non tollera, a chi promuovendo attività che ne riflettono gli ideali. za che ha arricchito noi e tutti coloro che vi hanno non sa rispettare l’Altro, partecipato. Per questo siamo anche in contatto con a chi vorrebbe un regi- La sezione di Nuova Resistenza è nata a Palazzolo numerose associazioni locali di Brescia, Provaglio e me dittatoriale che tuteli sull’Oglio ormai 3 anni fa con meno di dieci iscritti. Rodengo Saiano, oltre che con l’Associazione i propri interessi. Attualmente tra tesserati e simpatizzanti siamo diven- “Il Porto” di Dalmine. Resistenza è la nostra tati una trentina. parola chiave, è il no- Ci incontriamo una volta a settimana, più o meno, Per contattarci, o sapere qualcosa in più su di noi è stro mestiere, è il nostro e discutiamo riguardo i temi più attuali, proponiamo possibile visitare il nostro blog, che attualmente re- modo di farci sentire e iniziative, ci confrontiamo. gistra numerosi utenti, grazie a cui è stato possibile di contribuire alla co- Certo, non è facile per un gruppo così numeroso, realizzare, interessanti dibattiti. struzione di un mondo e così giovane, muoversi in un mondo così grande, meno ingiusto. eppure in questi primi tre anni possiamo essere sod- Per concludere, ecco forse il nostro progetto più im- Noi siamo eredi dei disfatti di ciò che abbiamo realizzato… pegnativo ed a lungo termine: Agorà, un mezzo valori partigiani, oggi per raccogliere ed esprimere liberamente le nostre siamo noi i partigiani e Siamo andati tra la gente con i nostri stand, distri- idee, proponendo di volta in volta temi diversi che continueremo ad esser- buendo volantini e materiale informativo su diversi possano interessare e, speriamo, regalare, a chi lo, continueremo sempre temi, perché le nostre voci non restino tra le quat- leggerà, un momento di svago e allo stesso tempo a lottare, a resistere! tro mura della sede dell’Associazione, ma possano riflessione. giungere alla gente; così ci siamo mossi in occasio- ne del referendum di 2 anni fa contro la modifica della Costituzione Italiana. Maria Antonietta Coschignano Vania Pedroni 12 13
Arte, letteratura e oziosità agorà Da Leggere... Lettera da Bologna Cari lettori di Agorà, eccoci qua, siamo ripartiti re l’arte come un “bidone” colmo di spazzatura e Mi addentro ora nella proposta di lettura per i pros- questo la supplica di leggere ad alta voce un fram- con tante nuove idee ed esperienze da proporvi. banalità, dove solo raramente ci è dato di trovare simi giorni. Mi sto riferendo a “Chiedi alla polvere” mento del libro, e anche Judith si commuove a tal Questa sezione è dedicata all’arte e alle intuizioni l’insuperabile, l’inarrivabile, il Genio. Data l’impre- (titolo originale “Ask the dust”), scritto da John Fante, punto da non riuscire più a procedere nella lettura. creative di ogni genere. Ci sarà spazio per recen- vedibilità della facoltà creativa essa può dare vita autore statunitense che molti di voi già conosceran- Il modo in cui l’autore descrive gli stati emotivi ren- sioni di film, per proposte musicali provenienti dal a intuizioni più o meno generose, più o meno ap- no, nato nel 1909 e morto nel 1983 a Denver (Co- de i personaggi palpabili e delicati, intrisi di liricità panorama contemporaneo o passato: giacché sap- prezzabili, ma questo è un altro discorso. Tutto ciò lorado). I suoi genitori di origini abruzzesi emigra- e allo stesso tempo simboli della caducità. In tutto piamo che l’arte non esaurisce mai ciò che ha da per dirvi che la creatività artistica ha l’opportuni- rono negli Stati Uniti nei primi del ‘900 che sono lo questo la polvere è testimonianza viva dei ricordi di comunicare e trasmettere. Grazie a questa lubrica, tà di sorgere laddove siamo spinti o costretti a far sfondo di tutte le opere di John Fante. La vicenda di Arturo e delle sue esperienze. fidatevi, non rimarrete a digiuno di arte e i vostri fronte alla durezza delle circostanze, in altre parole “Chiedi alla polvere” si snoda a partire dai ricordi sensi saranno sempre appagati. L’obiettivo di que- a “resistere”. Ovvero RE-ESISTERE: perpetuare l’esi- del protagonista, Arturo Bandini emigrato italiano La polvere che è nell’aria sa tutto, chiedete a lei e sto spazio è quello di essere un luogo d’incontro stenza, rinascere e rinnovare il nostro quieto vivere. che vive a Boulder e che è l’ater-ego dell’autore. non vi tradirà. fra chi scrive e chi legge, pertanto saremo aperti a Non so se, anche voi che leggete state pensando a Bandini è uno scrittore squattrinato alla ricerca di qualsiasi vostro suggerimento. Inviateci all’indirizzo quello che penso io. Penso a quella fetta di storia, qualcuno che abbia letto la sua prima pubblicazio- Alla prossima di posta... le vostre idee o sensazioni che un libro, breve, ma che ha segnato il destino comune: la ne, un libricino intitolato “Il cagnolino rise”. un film, uno spettacolo teatrale, un concerto, una Resistenza. Non mi pare un collegamento forzato: Il protagonista si innamora di una cameriera, una Giulia Rossi mostra vi hanno suscitato e provvederemo ad inse- ora mi spiego, se penso alla Resistenza mi immagi- ragazza messicana, la sua “principessa Maya” che rirle nei prossimi numeri. no giovani, padri, madri, lavoratori, studenti, gente lavora al bar di fronte all’albergo in cui al- Cosa ci spinge a dedicare una sezione di Agorà comune che in ogni modo e con ogni mezzo porta- loggia. Camilla e Arturo vivono una storia all’arte? Ebbene, una domanda a cui dovrebbe esse- va avanti la causa della libertà. Cosa facevano sui d’amore tutta particolare che si rivelerà un re semplice rispondere diventa motivo di riflessione. monti i partigiani? Là sui monti re-esistevano, giorno fallimento dato che lei è innamorata di un Sebbene si creda che l’arte, in tutte le sue molteplici per giorno, per dare una possibilità di futuro a noi, suo collega barman tubercolotico che vive sfaccettature (dalle arti performative: musica, dan- ai posteri. Capiamo allora come l’arte abbia origini in solitudine nella sua casa alle soglie del za, poesia, teatro; alle arti visive: pittura e scultura), profonde; è un bisogno viscerale che fa rima con deserto e che ogni volta che la giovane si sia finalmente presa il suo spazio legittimo, questo l’istinto di sopravvivenza insito negli esseri umani. donna va elemosinando il suo amore la non significa sarà sempre così in futuro. Siete invitati L’arte come forma di resistenza . L’arte come libertà. picchia e la caccia brutalmente. Non sta- a non dare nulla per scontato. Troppo spesso si sen- L’arte contemporanea a tutte le epoche. rò a raccontarvi come si evolve e come si tono pronunciare frasi come “Questa non è arte, lo conclude la storia, la cosa più intrigante è so fare anch’io!”. Cerchiamo di renderci conto cosa la costante presenza della polvere, tanto significhi essere liberi di creare senza limitazioni di che sembra persino di poterla annusare sorta. La storia insegna che nei regimi totalitari tutto in certi momenti. La polvere che s’insinua ciò che poteva minimamente scatenare un pensie- nelle pieghe degli abiti consunti di Arturo, ro divergente veniva estirpato alla radice, perché la polvere che sembra raccontarti di quella considerato pericoloso per il potere dei dominatori. vita fatta di stenti. Arturo Bandini, lo scritto- Quando parliamo di creatività, a mio avviso, par- re che nessuno conosce attende con ansia liamo di una spinta inesauribile e imprevedibile, che i soldi dall’editore per poter finalmente co- necessita solo di un ostacolo contro cui urtare per minciare a mangiare e vivere degnamente. poter rafforzarsi e uscire rinvigorita dallo scontro. Polvere e sabbia che si posano sulle fronti Più la forza creativa è sottoposta a restrizione e più sudate e sugli abiti riarsi dal sole e dalla al contrario si attiva, cresce. Essa si esplica in molte calura, non tradiscono e parlano della ter- direzioni e trova innumerevoli soluzioni allo stesso ra da cui proviene John Fante. Egli raccon- problema. Il “creare” sta nell’istinto umano quando ta la sua storia. La vita di Arturo coinvolge l’individuo si trova in situazione di bisogno, di di- il lettore soprattutto in uno degli incontri sagio, si potrebbe anche dire. Questa, credo sia magici che segnano quasi il ritorno ad un la più grande risorsa di cui disponiamo nella vita; mondo di Innocenza. È il caso dell’incontro nell’arte questa qualità si dispiega in modo comple- con Judith, una ragazzina di tredici anni, tamente svincolato e libero: lì sta il “creare puro”. l’unica persona che abbia letto il suo libro Sentiamoci perciò privilegiati se abbiamo la libertà “Il cagnolino rise”. Arturo si commuove nel di esprimere noi stessi con molti strumenti e nelle vedere che una così esile e candida creatu- modalità più disparate. Sforziamoci di non vede- ra possa apprezzare ciò che ha scritto, per 14 15
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