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Dall’ago ipodermico agli effetti limitati Prof.ssa Giuseppina Pellegrino Dipartimento di Scienze politiche e sociali UNICAL E-mail: g.pellegrino@unical.it Sociologia e ricerca sociale a.a. 2017-18
Un approccio behaviorista Teoria comportamentista o behaviorista (Skinner) S→R (rapporto unilineare e deterministico tra stimolo e risposta) Lo stimolo (il medium di massa) provoca una risposta univoca ed identica negli individui Potere (e timore) della propaganda (guerre mondiali, regimi nazifascisti, uso propagandistico- manipolatorio dei media di massa)
L’ago ipodermico: una teoria della società di massa Prima teoria delle comunicazioni di massa (approccio dei «media potenti») «La massa è tipicamente un aggregato anonimo o, più precisamente, un aggregato composto da individui anonimi [tra i quali] esiste scarsa interazione» (Blumer, 1946) Postulati della teoria ipodermica: - scomparsa dei gruppi primari - individui isolati - tratti impersonali vs personali - pubblico atomizzato - mass media manipolativi
Un pubblico inerme Pubblico indifferenziato e isolato (fisicamente, socialmente e culturalmente) Messaggi potenti fattori di persuasione (ago ipodermico) Individui indifesi di fronte ai mass media Ricezione indifferenziata: i messaggi sono ricevuti da tutti i membri del pubblico nello stesso modo Non ci sono barriere tra media e individui (traiettoria del «proiettile» non trova ostacoli) Teoria ribadita nel modello di Lasswell (5W)
Oltre l’atomizzazione 1940: campagna per le elezioni presidenziali al centro della ricerca di Lazarsfeld, Berelson e Gaudet (1948) The People’s Choice evidenzia come le scelte di voto nel corso della campagna fossero orientate dalle influenze personali (reti personali contano e vengono citate dagli indecisi che poi scelgono di votare) Centralità delle reti sociali (familiari, parenti e amici) nella decisione di voto rispetto ai mass media Persone influenti: concetto di leader d’opinione
Riscoperta del «gruppo primario» Irrilevanza delle relazioni interpersonali informali rispetto alle istituzioni della società moderna (mass media) Due ricerche sociologiche riportano sulla scena il gruppo informale e i contatti interpersonali: - Esperimenti Hawthorne (General Electric, 1927-1932) - The American Soldier (Stouffer et al., 1949) Hawthorne: centralità di norme informali interne al gruppo di lavoro osservato nella ricerca (esse spiegano il comportamento delle operaie e la loro produttività) The American Soldier: centralità dell’appartenenza ad un gruppo informale come fattore esplicativo della mobilitazione dei soldati
The People’s Choice (1948) - 1 Ricerca condotta nella contea di Erie (Ohio) 600 soggetti intervistati (maggio e ottobre 1940) Gli intervistati citavano più spesso le discussioni politiche che non i mass media rispetto alla decisione di voto Contatti personali più efficaci dei media. Perché? - Casualità/non intenzionalità/pervasività delle relazioni personali - Flessibilità (no effetti boomerang) - Ricompensa/sanzione immediata (spinta al conformismo) - Centralità di fiducia e prestigio
The People’s Choice (1948) - 2 Soggetti dotati d’influenza «interni» a ciascuno strato sociale: leader d’opinione «molecolari» Rapporto tra leader e mass media: maggiore esposizione ai messaggi Teoria del «flusso di comunicazione a due fasi»: «le idee sembrano spesso passare dalla radio e dalla stampa ai leader d’opinione e da questi ai settori meno attivi della popolazione» (Lazarsfeld, Berelson e Gaudet, 1948, 151)
The People’s Choice (1948) - 3 Caratteristiche del modello di comunicazione a due stadi: - individui non isolati socialmente - risposta ai messaggi mediali non diretta ma mediata dalle reti sociali, dal gruppo primario, dai contatti personali - ricezione/attenzione e risposta sono due processi differenti - individui non sono uguali nel processo comunicativo (ruoli diversi) - leader d’opinione: consumo mediale più elevato, basso livello di gregarismo, percezione di sé come individuo influente
Personal Influence (1955) – 1 Ricerca svolta a Decatur (60.000 abitanti, Illinois) Campione di 800 donne Approccio sociometrico (ricostruzione delle reti e dei gruppi sociali degli individui indagati) Obiettivi della ricerca: - individuare le interrelazioni tra individui e le reti di influenza («chi influenza chi», soggetti scelti e soggetti marginali) - individuare il leader d’opinione, le sue relazioni e il suo consumo mediale
Personal Influence (1955) – 2 Metodologia: - due questionari somministrati a distanza di mesi (giugno-agosto 1945) - oggetto dell’ indagine: scelte e decisioni quotidiane in quattro ambiti specifici (acquisto di oggetti d’uso domestico, moda, scelta di spettacoli cinematografici, opinioni su questioni di interesse pubblico) - questionari di follow up per intervistare coloro che venivano indicati come «influenti» e come «influenzati»
Personal Influence (1955) – 3 Risultati: - In ciascun campo di indagine, i leader di opinione sono più esposti ai mass media dei non leader (in particolare ad annunci pubblicitari e pubblicità redazionale sui rotocalchi) - I leader d’opinione «filtrano» (sbarrano/aprono) temi e messaggio rispetto ai soggetti «influenzati» - Vi sono diversi tipi di leadership d’opinione: «orizzontale» e «verticale» (cfr. Merton: leader locale vs cosmopolita)
Leadership d’opinione ed efficacia delle campagne Leader d’opinione: obiettivi-target delle campagne politiche e sociali degli emittenti Assunto alla base del flusso di comunicazione a due fasi/stadi: ambiente mediale semplice (stampa e radio, USA anni ‘40) Oggi: come opera la leadership d’opinione in un ambiente mediale complesso e stratificato? Quali sono gli effetti dei media quando opera la mediazione delle reti sociali?
Rafforzamento vs Conversione: la ricerca di Klapper (1960) - 1 «La comunicazione persuasoria di massa tende, di norma, ad agire più in direzione del rafforzamento e della modifica di lieve entità» (Klapper, p. 49) The People’s Choice: 53% dei 600 intervistati aveva confermato le intenzioni di voto espresse in precedenza; solo il 5°% si era «convertito» Effetti di conversione limitati o ininfluenti Berelson, Lazarsfeld e McPhee (1954), campagna elettorale del 1949, Elmira (NY): 68% intervistati confermava a fine campagna la decisione di voto; solo il 3% cambiava partito «L’esposizione cristallizza e rafforza più che non converta» (p. 248)
Rafforzamento vs Conversione: la ricerca di Klapper (1960) - 2 Campagna di sensibilizzazione a favore dell’industria petrolifera: 78% dei residenti di una cittadina del Missouri intervistati confermò atteggiamento preesistente Selettività e rilevanza dei contatti personali sono alla base degli effetti di rafforzamento La conversione si verifica su temi ai quali si è estranei , su argomenti nuovi, non strutturati o sui quali non sia riscontrabile un atteggiamento preesistente o non si sia formata un’opinione consolidata Centralità di fattori intermediari esterni ai mass media
Rafforzamento vs Conversione: laIpotesi ricerca di di Klapper Klapper (1960) - 3 - Mass media non sono di solito causa necessaria e sufficiente per gli effetti sull’audience - Ci sono altre variabili/fattori che intervengono ed operano una mediazione - Tali fattori rendono i media soggetto cooperante più che causa principale del rafforzamento - Nel caso vi sia modificazione da parte dei media, i fattori intermediari non sono presenti o operano essi stessi la modificazione - In alcuni casi possono esserci effetti diretti dei media - L’efficacia delle comunicazioni di massa dipende dai media ma anche dalla situazione comunicativa
Effetti limitati: un paradigma - 1 Diffusione aproblematica e scontata della limitatezza degli effetti dei media Marginalizzazione degli approcci alternativi (es. Scuola di Chicago) Centralità della ricerca «amministrativa» (approccio quantitativo, interessi della committenza) Società americana anni ‘40-’50: individualismo, partecipazione democratica, società integrata e coesa vs società di massa (approccio funzionalista)
Effetti limitati: un paradigma - 2 Fino a che punto il paradigma degli effetti limitati e il flusso di comunicazione a due stadi possono/devono essere considerati un «prodotto» della società americana degli anni ‘40 e ‘50? Ricerche simili in altri contesti (es. Olanda anni ‘60) smentiscono le ipotesi di Katz e Lazarsfeld sull’esposizione mediale e le relazioni dei leader d’opinione «Coloro che non discutono» non sono soggetti al flusso a due stadi (eccezioni che non rientrano nel modello) Contatti personali funzionano con argomenti di forte impatto ma non con quelli «di nicchia» Ambiente mediale contemporaneo molto diverso da quello di Katz e Lazarsfeld (es. maggiore flessibilità dei contatti personali non vale nell’epoca dei SNS e del microtargeting)
Influenza personale e media personali Influenza personale: riscoperta del ruolo dell’individuo, dell’attore sociale e delle persone all’interno del flusso comunicativo Internet: medium personale nel quale sono numerosi gli episodi di influenza personale (ambiente comunicativo e sociale) Chi influenza chi in Internet? E nei SNS? Nuovi confini della leadership d’opinione e delle relazioni tra influenti e influenzati
Katz e Lazarsfeld (1955) Duplice veste dell’individuo: comunicante ma anche punto di collegamento nella rete delle comunicazioni di massa Studi psicologici sull’influenza personale (prima parte del libro) Ricerca svolta a Decatur (seconda parte del libro) Disegno della ricerca: «chiedere ad un campione di persone residenti in comunità di medie dimensioni chi li avesse influenzati in diversi campi, ciascuno preso singolarmente; chiedere successivamente agli individui più spesso indicati come influenti in questa prima fase quali riviste leggessero» (pp. 28-29)
Sociometria e leader molecolari Prima parte ricerca: quesito sociometrico (chi influenza chi; posizione degli individui in una rete; chi viene scelto e chi resta isolato) Seconda parte ricerca: leadership d’opinione in ambiente ristretto vs comunità ampia (leadership molecolare, cfr. Lazarsfeld, Berelson e Gaudet, 1948); non sono solo le élite ad essere influenti, esiste anche una leadership «orizzontale» Personal Influence si pone in continuità con The People’s Choice
Punti fondamentali della ricerca - 1 Legami tra influenza personale, prestigio e persuasione Applicazione di metodi sociometrici ad una comunità di 60.000 abitanti (interviste di follow up) Indagine sui leader d’opinione Relazione tra influenza delle altre persone e influenza dei media (analisi dell’impatto) Ricerca si ferma ai «primi» leader d’opinione (catena d’impatto)
Punti fondamentali della ricerca - 2 Prevalenza della leadership orizzontale (fra simili) nella vita quotidiana dei soggetti intervistati, in particolare nel campo dei beni di consumo domestico Leadership verticale è comunque presente Centralità dei comportamenti di consumo (e della pubblicità) per lo studio del comportamento umano Connessione tra letteratura sui piccoli gruppi e mass media/influenza personale
I piccoli gruppi – evidenze della letteratura Centralità del gruppo familiare o amicale per il consolidamento dell’opinione/atteggiamento individuale Nel corso di una campagna le opinioni tendono a cambiare collettivamente vs singolarmente Nelle reti di comunicazione interpersonale il leader è elemento centrale della formazione dell’opinione del gruppo e ne rappresenta la mentalità tipica
I risultati di Katz e Lazarsfeld (1955) - 1 Leader ufficiali/non ufficiali; piccoli gruppi/grandi nazioni; organizzatori/agitatori/divulgatori; specializzati/guida Leadership d’opinione: informale esercitata nel piccolo gruppo relazioni faccia-a-faccia; casuale; inconsapevole; invisibile; interpersonale e quotidiana
I risultati di Katz e Lazarsfeld (1955) - 2 Ambito degli affari pubblici e della vita politica - I ricercatori fanno tre tipi di domande (influenti designati) chiedendo agli intervistati di individuare: Persone ritenute degne di fiducia e al corrente di fatti di pubblico interesse Persone che avevano effettivamente determinato un cambiamento di opinione Persone con cui parlavano più spesso su ciò che ascoltavano alla radio o leggevano sul giornale
I risultati di Katz e Lazarsfeld (1955) - 3 Influenti «in generale»/esperti «Conosce qualcuno da queste parti che si tiene al corrente e di cui si può fidare per sapere che cosa veramente succede?» A nominare una tale persona sono in maggioranza le donne più giovani e più istruite del campione Circa la metà delle persone considerate competenti e degne di fiducia appartengono alla cerchia familiare; il resto ad amici, vicini di casa, colleghi di lavoro Donne sposate: mariti sono centrali Donne non sposate: genitori sono centrali Donne in generale si rivolgono agli uomini per gli affari pubblici
I risultati di Katz e Lazarsfeld (1955) - 4 Influenti specifici (casi specifici di contatti tra persone in rapporto a specifici mutamenti di opinione) Da maggio ad agosto si registrarono 619 cambiamenti di opinione e se ne tracciò l’origine 58% dei mutamenti di opinione dipendeva dai mass media 40% (circa 260 casi di cambiamento) affermava che il mutamento dipendeva da un’altra persona 64% delle persone indicate come influenti appartengono alla cerchia familiare All’interno della famiglia i membri più importanti sono i mariti Per le donne non sposate contano i genitori
I risultati di Katz e Lazarsfeld (1955) - 5 Con chi si parla di ciò che si ascolta alla radio/legge sui giornali prima di farsi un’opinione? (interlocutori quotidiani) 50% non ne parla affatto 50% scambia idee all’interno della cerchia familiare; le donne sposate con i mariti; le donne nubili con i genitori Poche donne ne parlano con vicini di casa o amici
Confronto tra tre tipi di influenza Solo 136 donne nominano tutti e tre i tipi di influenti (generale, specifico e quotidiano) Le intervistate discutono di argomenti di pubblico interesse con i propri mariti (53%) ma solo il 32% dichiara di esserne stata influenzata in modo specifico e solo il 18% considera il marito influente in generale o esperto Contatto e influenza non coincidono Rapporto con i mariti più che di influenza può essere considerato come una conversazione tra pari Esperti di affari pubblici appartengono spesso alla cerchia di amici, vicini e conoscenti Gli influenti specifici sono coloro che meglio descrivono la leadership d’opinione (compromesso tra alta stima e facile accessibilità)
L’autodesignazione dei leader d’opinione Opzioni metodologiche per individuare i leader di opinione - chiedere da chi si è stati influenzati in circostanze specifiche (descrivere vs nominare) - intervistare i soggetti sulla propria capacità di influenza (1. «E’ stato recentemente richiesto un suo consiglio… ? 2. »Rispetto ad altre donne appartenenti alla sua cerchia di amicizie, è più o meno probabile che venga richiesto il suo parere?») Definizione di leader d’opinione: chi per due volte risponde sì alla prima domanda; chi risponde sì almeno una volta alla prima domanda e sì alla seconda Domande di autodesignazione (casi specifici di consigli)
Traccia per l’esercitazione di gruppo Obiettivo: attualizzazione di Katz e Lazarsfeld (1955) Domanda di ricerca: come cambia l’influenza personale con i social media? Discussione a partire dalla propria esperienza di influenti/influenzati Come indagare oggi la leadership d’opinione e le sue relazioni con i media? Discussione a partire dalla ricerca originale
Gruppo 1 Sia i leader d’opinione sia gli influenzati (utenti) sono immersi nei media; gli influenzati possono a loro volta diventare leader d’opinione attraverso i media (condivisione, commento) e influenzare gli altri leader; il contenuto dei media può essere veicolato come veridico e affidabile nonostante non lo sia (diffusione virale) Influenti-influenzati: Tripadvisor (da utente che cerca pareri e consigli si può diventare leader d’opinione); Instagram e moda (leadership ufficializzata e commercializzata); YouTube (ritorno economico della leadership di opinione: visualizzazioni e pubblicità); Facebook (uso dei dati personali a fini pubblicitari) Come indagare la leadership: variabile dell’età vs genere (scarto tra generazioni digitali e analogiche, legate ai mass media); variabile del livello di istruzione; ipotesi che siano le vecchie generazioni a diffondere le fake news Locale-cosmopolita: famiglia a livello locale; social a livello cosmopolita (politica) Big Data (metodologia)
Gruppo 2 Utente: influente ma anche influenzato (diverso grado di consapevolezza) Social considerati per il rapporto influenti-influenzati: Facebook, Instagram, LinkedIn e Pinterest Analisi dei dati social consente di creare pubblicità influente per i mass media (circuito di influenza senza fine) Mass media influenzano i social media Utenti diventano leader d’opinione oggetto di studio e analisi dei mass media Cambridge Analytica: manovra propagandistica vs scandalo Nuovi canali di influenza (analisi dei dati)
Gruppo 3 Giovani e giovanissimi: social vs mass media Social media: persone creano informazioni, contesto, sono spettatori e creatori Maggiore interattività (social vs mass media) Mass media usano social media per veicolare proprie informazioni Social media attraggono molta più pubblicità dei mass media
Leadership d’opinione e mass media Verifica del flusso di informazione a due stadi (idee passano dalla stampa e dalla radio ai leader d’opinione e da questi ai settori meno attivi della popolazione) Ambiti indagati richiedono informazioni diverse Tre aspetti dei media vengono considerati: esposizione, contenuto ed efficacia Ipotesi: le leader d’opinione sono più esposte ai mass media delle non leader, sia nei singoli campi sia in generale Risultati confermano ipotesi sull’esposizione
Leader ed esposizione mediale In tutti gli ambiti indagati le leader sono più esposte ai mass media (stampa e radio) delle non leader Alcune differenze emergono tra gli ambiti Le influenti di ogni tipo leggono più riviste delle non influenti e sono più esposte alla pubblicità Le leader d’opinione leggono più libri delle non leader (eccezione: nei beni di consumo domestico la differenza è più bassa) Le leader ascoltano di più la radio (in particolare nel campo del cinema; in misura minore nel campo degli affari pubblici)
Leader cosmopoliti e locali - 1 Applicazione al campione di Decatur della distinzione mertoniana tra leader cosmopoliti e locali Definizione di leader cosmopoliti: leggono quotidiani non della città e riviste nazionali Definizione di leader locali: pur avendo accesso, leggono solo quotidiani locali Definizione di leader intermedi: leggono o quotidiani non locali o riviste nazionali
Leader cosmopoliti e locali - 2 Le leader meno cosmopolite sono quelle nei beni di consumo domestici Quelle più cosmopolite si trovano nel campo della moda e degli affari pubblici Solo nel campo degli affari pubblici la leadership di opinione è associata alla lettura di notizie e commenti sulle riviste Leader nel cinema leggono più riviste di cinema (e le acquistano)
Leader e influenza dei media I media influenzano le decisioni dei leader d’opinione, e in che misura? Solo le leader nel campo della moda si riferiscono ai media in modo rilevante per prendere decisioni Non accade altrettanto per le leader nel campo degli affari pubblici (canali più lunghi?) Leader nel campo del cinema affermano che i film sono utili nella vita quotidiana (leadership e uso dei media)
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