22 aprile 2021: Giornata mondiale della Terra - Infanzia S. Salvatore - IC San ...

Istituto Comprensivo < < San Giovanni Bosco > >
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   22 aprile 2021: Giornata mondiale della Terra – Infanzia S. Salvatore
La giornata mondiale della Terra è stata celebrata anche presso la Scuola dell’Infanzia, plesso “San
Salvatore” dell’I.C. San Giovanni Bosco, con la finalità di favorire lo sviluppo di una coscienza
ecologica finalizzata ad una transizione ecologica.

Il progetto ha preso il via in occasione di questa data e nonostante le restrizioni del momento
emergenziale, è stato realizzato in maniera davvero consapevole, attiva e festosa attraverso giochi,
racconti, illustrazioni, riproduzioni grafiche, video animati, canti, conversazioni guidate e
costruzione di manufatti artistici, sfruttando l’innata sensibilità dei bambini verso l’ambiente:
infatti, essi riescono a vedere meglio degli adulti quanto siano preziosi e meravigliosi i doni della
natura. Pertanto, stimolando adeguatamente questa loro sensibilità, possiamo far nascere in loro
riflessioni che favoriscano la percezione, la comprensione e l’analisi di ciò che li circonda e
dell’ambiente in cui vivono. Il momento culminante della giornata, di massima partecipazione, è
stato quello in cui i bambini più grandi hanno scambiato informazioni importanti e utili ai più
piccoli passando poi all’azione pratica: piantare meravigliosi fiori nel cortile, con la promessa di
prendersi cura di loro nel tempo.

Dopo aver illustrato dieci piccoli gesti che salvaguardano il Pianeta, che anche i bambini possono
compiere nella loro semplicità, è seguita una gustosa merenda bio, genuina, ricca di frutta e prodotti
della terra come il nostro tradizionale “pane al pomodoro”. Noi insegnanti crediamo fermamente
che è fondamentale rendere i nostri bambini dei cittadini consapevoli e responsabili nei confronti
di sé, dell’ambiente e della comunità intesa non solo come società di appartenenza, ma anche e
soprattutto come Pianeta!

La crisi legata alla pandemia di Covid-19 e all'ambiente mostra che l'umanità si trova "al limite" ed
è questo "il momento di agire".

Non abbiamo più tempo per aspettare, lo dimostrano due catastrofi globali: il clima e il Covid.

Il nostro dirigente e la nostra Scuola, comunità educante, invitano all'azione per la salvaguardia del
creato, ricordando come da una crisi non si possa uscire uguali, ma "migliori o peggiori". Pertanto,
l’IC SGB fa un appello alla resilienza affinché non si intraprenda un cammino di autodistruzione,
ma si operi con coraggio e unità per "creare un pianeta giusto, equo e sicuro dal punto di vista
ambientale", capace di futuro per tutti, rimanendo Pianeta azzurro e vivente.

Un cammino da fare insieme
Il Ds ricorda che iniziative come questa "ci mettono tutti in cammino" per farci carico della
custodia della Natura, di questo dono che abbiamo ricevuto e che dobbiamo curare, custodire e
portare avanti". Una sfida educativa che assume un significato molto grande soprattutto in tempo di
pandemia, dalla quale "si esce migliorati o peggiorati". Pertanto, la nostra preoccupazione è quella

di vedere che l'ambiente sia più pulito, più puro e che si conservi. Quindi, urge prendersi cura della
natura affinché essa si prenda cura di noi".

Il rischio dell'oblio
Non bisogna far cadere nell'oblio le ormai note raccomandazioni per la tutela del pianeta. "Da
tempo stiamo prendendo maggiormente coscienza che la natura merita di essere protetta, anche per
il solo fatto che le interazioni umane con la biodiversità devono avvenire con la massima attenzione
e con rispetto: prendersi cura della biodiversità e prendersi cura della natura mettono in moto il
futuro".

L'insegnamento della pandemia
Questi aspetti con la pandemia abbiamo imparato ancora di più. Questa pandemia ci ha pure
mostrato che cosa avviene quando il mondo si ferma, fa una pausa, anche se per pochi mesi
generando un impatto violento sulla Natura. Cioè, reca danno.

In tempo per agire
La situazione richiede azioni tempestive, non rimandabili. In sintesi, la pandemia del Covid ci ha
insegnato questa interdipendenza, questo condividere il PIANETA. Entrambe le catastrofi globali,
il Covid e il clima, dimostrano che non abbiamo più tempo per aspettare, che il tempo ci incalza e
che, come ha dimostrato il Covid-19, abbiamo i mezzi per affrontare lo smarrimento. Ma, è il
momento di agire, perché siamo al limite. Infatti, Dio perdona, la Terra no.

Il Ds invita le persone ad agire insieme, spronate dall'urgenza e pronte ad intraprendere cammini
nuovi, innovativi. "Dio perdona sempre, noi uomini perdoniamo di tanto in tanto, la natura non
perdona più. E quando s’innesca questa distruzione della natura è molto difficile frenarla. Ma siamo
ancora in tempo". Quindi, l'invito è di uscire migliori dalla crisi: "Da una crisi non si esce uguali,
usciamo migliori o peggiori. Questa à la sfida educativa, e se non usciamo migliori percorriamo un
cammino di autodistruzione".

L'umanità può, dunque, cambiare il corso degli eventi per la salvaguardia del Creato. Da qui
l'appello all’umanità: "Che tutti noi possiamo agire con coraggio, operando con responsabilità per
proteggerci dalla distruzione del pianeta, che molto spesso noi inneschiamo".

Biodiversità: un dono da salvaguardare
Nata nel 1970 negli Stati Uniti, l'Earth Day lancia un messaggio chiaro: vivere in un pianeta sano è
un diritto di tutti gli abitanti, ma anche un dovere. Sostenibilità, contrasto ai cambiamenti climatici,
conservazione della biodiversità, lotta all'inquinamento e tutela degli ecosistemi sono i pilastri di
questa grande iniziativa globale, ideata 51 anni fa. Inizialmente si celebrò a livello mondiale ogni

dieci anni, ma dall'edizione del 2000 divenne un evento annuale in grado di coinvolgere circa un
miliardo di persone attraverso iniziative anche virtuali, sul portale earthday.org. Il tema centrale
della Giornata della Terra 2021 è “Restore Our Earth”, dedicato alle iniziative che ciascuno di noi
può intraprendere per ripristinare gli ecosistemi della Terra.

Per cui dobbiamo prendere coscienza che la Terra è nelle nostre mani, come il futuro.

La semina delle lenticchie

Il Dirigente Scolastico
      Filippo Quitadamo