Bologna e il parco agro-alimentare FICO - ACS Canale
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Bologna e il parco agro-alimentare FICO Domenica 25 novembre 2018 l’A.C.S.-Canale-Comitato Adulti e Anziani guidato da Luciano Biasi ha organizzato una nuova gita che ha portato 55 persone a visitare Bologna e il vicino parco del cibo più grande del mondo “FICO”. Molto apprezzato il ricco buffet mattutino e serale preparato da Laura e Fabio Pergher e i casalinghi “canoli” di Rosetta Beber Valcanover. Partiti di buon mattino con il bel tempo, siamo arrivati a Bologna dove una leggera pioggia ci ha costretti ad aprire l’ombrello, anche se fortunatamente la città è famosa per i suoi lunghi portici. A piedi con la simpatica guida turistica dalla stazione delle autocorriere siamo passati vicino alla Scalea della Montagnola, inaugurata il 28 giugno 1896 e dove fa bella mostra la fontana della Ninfa, alla quale Giosue Carducci dedicò un sonetto, in cui questa dialoga con il bronzo dello scultore francese Giambologna raffigurante il dio dei mari Nettuno, che abbiamo poi trovato nell’omonima piazza: “Ahi mio re! la tua carezza chiedo in van, son tratta giù: e fu in van la mia bellezza com'è in van la tua virtù”. I bolognesi fanno proprio il titolo del sonetto e la rinominano “La moglie del gigante”. La ninfa alla Scalea della Montagnola e la fontana di Nettuno nel centro di Bologna.
Camminando sotto i portici della lunga via dell’Indipendenza abbiamo raggiunto il centro storico della città in piazza Maggiore con il Palazzo Comunale e il Palazzo del Podestà, la fontana del Nettuno, detta anche del Gigante: il dio con il tridente in atto di placare le onde, putti con delfini e quattro sirene. In Piazza Maggiore si trova la gotica e imponente basilica di San Petronio costruita per volere del Comune fra il 1390 e il 1659; presenta un portale decorato da bassorilievi di Jacopo della Quercia, mentre all'interno si trovano alcune cappelle decorate e nella navata sinistra, sul pavimento, è visibile la meridiana più grande del mondo, progettata dal matematico Giovanni Domenico Cassini e realizzata nel 1655. Nella cappella dei Re Magi Giovanni da Modena affrescò nella parete sinistra in basso l'Inferno dantesco con una gigantesca figura di Lucifero e la rappresentazione del profeta Maometto, che, al pari di due papi (Bonifacio VIII e Niccolò III), collocò nell'Inferno. Dopo aver visitato l’interno della basilica di san Petronio, ben descritta nel libro dello scrittore veronese Cesare Marchi “Grandi peccatori Grandi cattedrali” (1987), in via Rizzoli abbiamo osservato dal basso le due torri pendenti, la torre degli Asinelli (m 97) e la torre Garisenda (in origine alta m 60 e ora 48) che si trovano nella piazza di Porta Ravegnana. Dopo il consueto pranzo in una trattoria del centro storico bolognese, nel pomeriggio abbiamo raggiunto il megalico parco agroalimentare FICO, situato negli ex spazi del Centro agroalimentare di Bologna e definito la Disneyland del cibo con Eataly World, un parco e centro commerciale dedicato al settore agroalimentare e alla gastronomia, inaugurato il 15 novembre 2017. Foto di gruppo davanti alla basilica di san Petronio.
Bologna: comune italiano di 390.300 abitanti, cuore di un'area metropolitana di oltre un milione di abitanti. Antichissima città universitaria, la più antica del mondo occidentale fondata nel 1088 e per tale motivo Bologna è definita “la dotta”. Per la sua buona cucina è chiamata anche “la grassa”. La zona di Bologna risulta abitata fin dal III millennio a.C., ma è soprattutto dal IX secolo a.C. che si registrano insediamenti di rilievo, come risulta dagli scavi effettuati a partire da metà Ottocento nella vicina Villanova, frazione di Castenaso. In questo periodo, e fino al VI secolo a.C., la zona dove sorge oggi Bologna era occupata da nuclei insediativi di una popolazione dell'età del ferro detta civiltà villanoviana, dal nome del luogo della sua prima scoperta. Nel VII-VI secolo a.C. abbiamo testimonianze di un'apertura ai modelli culturali e artistici della vicina Etruria, con la maturazione nella zona della civiltà etrusca, durante la quale la città fu chiamata Felsina. Poi (V-IV secolo a.C.), con la discesa dei Galli nella penisola, gli Etruschi furono progressivamente messi in minoranza. Il dominio gallico sulla zona durò fino al 196 a.C., anno in cui furono soggiogati dai Romani, che nel 189 a.C. fondarono sul sito una colonia latina a cui diedero il nome di Bononia. Nel Medioevo fu un libero comune e, a partire dal Cinquecento diventò capitale settentrionale dello Stato Pontificio. Durante il Risorgimento ebbe un ruolo molto importante e, durante la seconda guerra mondiale, fu un importante centro della Resistenza. Bologna è patria, nativa e adottiva, di molti grandi scrittori e poeti italiani, come Guido Guinizelli, Giosuè Carducci (primo italiano a vincere il Premio Nobel per la letteratura all'inizio del XX secolo), Giovanni Pascoli e Pier Paolo Pasolini. La città ha una grande tradizione nella musica leggera contemporanea, con molti musicisti e cantautori di successo: tra i tanti ricordiamo Lucio Dalla, Gianni Morandi e Francesco Guccini, che le dedicò questi versi: «Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli, col seno sul piano padano e il culo sui colli.» Singolare opera di sabbia realizzata da un artista di strada e mostra al FICO di Bologna. Lino Beber
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