2020 DICEMBRE COMPETENZE E CAPACITÀ DEGLI ANIMATORI SOCIOEDUCATIVI, DEI FORMATORI E DEI LEADER GIOVANILI
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Maurizio Merico Nadia Crescenzo Serena Quarta DICEMBRE 2020 COMPETENZE E CAPACITÀ DEGLI ANIMATORI SOCIOEDUCATIVI, DEI FORMATORI E DEI LEADER GIOVANILI Il contributo di Erasmus+/Gioventù in Azione
Maurizio Merico, Nadia Crescenzo, Serena Quarta Competenze e capacità degli animatori socioeducativi, dei formatori e dei leader giovanili. Il contri- buto di Erasmus+/Gioventù in Azione 1 edizione: Dicembre 2020 Il presente volume presenta i risultati del progetto Research project on competence development and capacity building in Erasmus+: Youth in Action (RAY-CAP), sviluppato con il coordinamento e il sostegno dell’ANG nel quadro del programma internazionale ‘Research-based Analysis of Era- smus+: Youth in Action’ (RAY). RAY (http://www.researchyouth.eu/) è un programma di ricerca sviluppato da un network di 36 Agenzie responsabili di “Erasmus+: Youth in Action” e dai loro partner di ricerca in 34 Paesi. Il pro- gramma, ideato dall’‘Institute of Educational Science’ dell’Università di Innsbruck, è coordinato dal ‘Generation and Educational Science Institute’ (Austria). La direzione scientifica del programma è affidata al prof. Helmut Fennes. Il programma è finanziato nell’ambito delle Transnational Cooperation Activities (TCA) di Erasmus+: Youth in Action. I contenuti della pubblicazione riflettono esclusivamente il punto di vista degli autori. La Commis- sione Europea non può essere ritenuta responsabile delle informazioni riportate e/o di qualsiasi uso che ne possa essere fatto. L’Agenzia Nazionale per i Giovani ha coordinato l’intera ricerca. In particolare, Giuseppe Gualtieri è il responsabile del progetto e ne cura la supervisione. Adele Tinaburri ha coordinato e supportato le attività di ricerca e analisi dati e realizzato le interviste con i beneficiari di progetto. L’équipe del Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell’Università degli Studi di Salerno, coordi- nata dal prof. Maurizio Merico, ha garantito, nell’ambito delle attività del READY lab, la consulenza scientifica e il supporto teorico-metodologico alle attività di ricerca, realizzando tutte le attività legate all’analisi dei dati. Il testo è frutto di un lavoro comune di riflessione degli autori, coordinato da Maurizio Merico. Maurizio Merico ha redatto i capitoli 1, 2, 3, 4 e 7. Nadia Crescenzo ha redatto i capitoli 5 e 6. Serena Quarta ha redatto le sezioni 8 e 9. Il capitolo 10 è stato redatto congiuntamente dagli autori. © 2020 – DISPS/Università degli Studi di Salerno (READY lab) © 2020 – ANG/Agenzia Nazionale per i Giovani Layout design: Vincenzo Notaro
COMPETENZE E CAPACITÀ DEGLI ANIMATORI SOCIOEDUCATIVI, DEI FORMATORI E DEI LEADER GIOVANILI Il contributo di Erasmus+/Gioventù in Azione
INDICE PRIMA PARTE OBIETTIVI E METODOLOGIA 1 – IL PROGETTO RAY p. 5 2 – LA RICERCA RAY-CAP p. 7 SECONDA PARTE I BENEFICIARI 3 – IL PROFILO DEGLI ANIMATORI SOCIOEDUCATIVI, p. 11 DEI FORMATORI E DEI LEADER GIOVANILI 4 – L’ESPERIENZA NARRATA p. 16 5 – LE RICADUTE (A BREVE TERMINE) DELL’ESPERIENZA p. 20 6 – LE RICADUTE (A LUNGO TERMINE) DELL’ESPERIENZA p. 26 7 – LO YOUTH WORK ALLA PROVA p. 31 TERZA PARTE LE ORGANIZZAZIONI 8 – L’APPROCCIO ALLA FORMAZIONE E I PERCORSI FORMATIVI ATTIVATI p. 39 9 – LE RICADUTE DEI PERCORSI FORMATIVI p. 45 CONCLUSIONI 10 – SINTESI E PROSPETTIVE p. 52 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI p. 54 APPENDICE p. 55
1 – IL PROGETTO RAY PRIMA PARTE OBIETTIVI E METODOLOGIA 1 – IL PROGETTO RAY il 2013 (le c.d. ‘Standard Surveys’) e si propo- Il presente lavoro si inquadra all’interno del ne di contribuire al monitoraggio di E+/YiA, allo programma ‘Research-based Analysis of Era- sviluppo della qualità dei progetti da questo smus+: Youth in Action’ (d’ora in poi, RAY), supportati e, più in generale, a fornire un sus- sviluppato attualmente da un network di 36 sidio utile a migliorare l’implementazione del Agenzie responsabili di “Erasmus+: Youth in Programma. Questa attività viene sviluppata Action” e dai loro partner di ricerca in 34 Pa- congiuntamente da tutti i partner del Network esi (d’ora in poi, Network RAY). Il programma, RAY e si basa sulla somministrazione in mo- ideato dall’’Institute of Educational Science’ dalità CAWI di due survey multilingua ai giova- dell’Università di Innsbruck, è coordinato dal ni partecipanti e ai project leader/membri dei ‘Generation and Educational Science Institute’ team che hanno partecipato a progetti finan- (Austria). La direzione scientifica del program- ziati attraverso il Programma “Erasmus+/Youth ma è affidata al prof. Helmut Fennes. in Action” (2014-2020) dell’Unione Europea. A Il Network RAY è nato nel 2008 su iniziativa partire dal 2015, le survey vengono sommini- dell’Agenzia nazionale austriaca, con lo scopo strate con cadenza biennale, per un totale di di sviluppare attività di ricerca transnazionali tre cicli, ognuno dei quali fa riferimento a un congiunte sul programma ‘Gioventù in azione’ anno completo di attività finanziate: i benefi- (2007-2013). Con il lancio del programma “Era- ciari sono invitati a compilare il questionario in smus+/Youth in Action” (2014-2020), nel 2014 un periodo compreso tra due e dieci mesi dopo il Network RAY ha ridefinito la propria mission, la fine del progetto cui hanno preso parte. la propria struttura e le proprie attività, inau- – Research project on long-term effects of Era- gurando un piano di ricerca orientato ad offrire smus+: Youth in Action on participation and ci- una documentazione, valida e affidabile, utile tizenship (RAY-LTE). Il secondo progetto di ri- a studiare e comprendere i processi e i risul- cerca indaga gli effetti a lungo termine di E+/ tati del Programma e delle attività che da que- YiA sulla partecipazione e la cittadinanza attiva sto sono sostenute, cercando così di verificare degli attori coinvolti, con un’attenzione speci- il raggiungimento degli obiettivi e delle prio- fica allo sviluppo delle pratiche e delle com- rità di E+/YiA. All’interno di questa cornice, il petenze. Specifica attenzione è dedicata ai Network RAY ha predisposto, in collaborazione processi di apprendimento non formale e in- con i gruppi di lavoro, gli strumenti di ricerca, formale (in particolare nell’ambito degli Scam- supervisionando le attività dei singoli partner bi di Giovani, dei progetti EVS, dei progetti di di ricerca e curando la redazione dei report in- Dialogo strutturato e dei progetti di Mobilità ternazionali. L’analisi dei risultati a livello na- degli Youth Worker), nonché agli effetti della zionale è affidata alle singole Agenzie e ai loro partecipazione al Programma sui percorsi edu- partner di ricerca. cativi e professionali dei beneficiari. Dopo una fase esplorativa condotta in Austria, Estonia e L’Agenzia Nazionale Giovani (ANG) partecipa al Repubblica Ceca, la ricerca ha coinvolto an- Network RAY dal 2015, mentre l’Università di che le Agenzie Nazionali di Finlandia, Germa- Salerno (ora attraverso il Dipartimento di Studi nia, Italia, Malta, Paesi Bassi, Slovenia, Svezia Politici e Sociali) collabora alle attività di ricer- e Ungheria. La ricerca è stata condotta attra- ca da luglio 2016. Nel periodo qui preso in con- verso un approccio multi-metodo, impiegando siderazione, ovvero quello compreso tra il 2015 tecniche di ricerca quantitative e qualitative: e il 2019, l’ANG ha partecipato ai tre progetti da un lato, sono state somministrate quattro sviluppati dal Network RAY: survey standardizzate multilingua (prima dell’i- – Research-based analysis and monitoring of nizio delle attività, dopo la fine del progetto, a Erasmus+: Youth in Action (E+/YiA) (RAY-MON). uno e a tre anni dalla fine del progetto) ad un Il primo progetto prosegue un percorso di ri- campione di beneficiari; dall’altro, per appro- cerca sviluppato dal Network RAY tra il 2009 e fondire i temi emersi dalla somministrazione RAY CAP — Research Report — 2020 5
1 – IL PROGETTO RAY del questionario standardizzato, a un ristretto quale partecipano 9 Paesi. campione di partecipanti (circa 10-15 per Pae- se) è stata somministrata un’intervista in pro- L’auspicio è che, proseguendo e ampliando il fondità prima dell’inizio del progetto, a uno e a lavoro di RAY-MON, RAY-LTE e di RAY-CAP, de- tre anni dalla sua conclusione. scritto in questo volume, tali progetti consenti- – Research project on competence develop- ranno – tanto a livello europeo, quanto a livello ment and capacity building in Erasmus+: Youth nazionale – di offrire ai decisori politici, alle in Action (RAY-CAP). Il terzo – del quale questo Agenzie nazionali, alle organizzazioni giovanili, lavoro rende conto in relazione al contesto ita- ai beneficiari e a quanti sono interessati all’a- liano – è un progetto di ricerca sul contributo di nalisi degli effetti del Programma nelle sue plu- E+/YiA allo sviluppo delle competenze e delle rali articolazioni di disporre di una consolidata capacità degli animatori socioeducativi (youth base di dati e conoscenze utili a favorire lo svi- worker), dei formatori, degli youth leader e di luppo delle azioni dedicate ai giovani nell’am- quanti, più in generale, lavorano con i giovani bito di Erasmus+, come pure delle pratiche che e che hanno partecipato alle attività di forma- attraversano l’intero settore delle politiche per zione e supporto sostenute dal Programma. La i giovani in Italia e in Europa. ricerca – che nel complesso ha coinvolto 17 Pa- esi – è stata organizzata in tre moduli succes- sivi: un primo dedicato all’analisi delle com- petenze acquisite dai partecipanti alle attività di formazione e supporto sostenute nell’am- bito di “Erasmus+/Youth in Action”; un secon- do in cui è stato approfondito il “trasferimento nelle pratiche” di quanto appreso nell’ambito delle attività; un terzo sugli effetti di sistema generati dal coinvolgimento nelle attività, con specifica attenzione alle organizzazioni di rife- rimento dei partecipanti al Programma. I primi due moduli si fondano sulla conduzione di tre successive interviste in profondità a un cam- pione di partecipanti ai progetti di Mobilità de- gli Youth Worker e alle attività di Cooperazione Transnazionale finanziati attraverso il Program- ma “Erasmus+/Youth in Action” (2014-2020) Il terzo modulo è, invece, basato su interviste in profondità realizzate con i responsabili (o componenti dello staff) delle organizzazioni cui facevano capo i beneficiari. Nel 2019, anche in virtù delle novità introdot- te nel quadro del nuovo Programma Erasmus+ (2021-2027), il Network RAY ha avviato quattro nuovi progetti: – Research project on the impact of Key Action 2: Cooperation for innovation and the exchange of good practices (RAY-INNO), che vede la par- tecipazione di 16 Paesi; – Research-based analysis and monitoring of the European Solidarity Corps (RAY-SOC), av- viato con una fase esplorativa che ha coinvolto 27 Paesi; – Research project on organisational develop- ment and learning of organisations in the Eu- ropean youth sector (RAY-LEARN), che vede la partecipazione di 15 Paesi; – Research project on approaches to participa- tion and citizenship education and learning in the European youth programmes (RAY-PART), al 6 RAY CAP — Research Report — 2020
2 – LA RICERCA RAY-CAP 2 – LA RICERCA RAY-CAP 2.2 Il disegno della ricerca La ricerca – che nel complesso ha coinvolto 17 2.1 Gli obiettivi Paesi – è stata organizzata in tre moduli suc- Nel quadro più generale del progetto RAY, il Re- cessivi, che si propongono rispettivamente di search project on competence development and esaminare: capacity building in Erasmus+: Youth in Action a) lo sviluppo delle competenze da parte dei (RAY-CAP) si propone di esplorare i processi, i partecipanti alle attività di formazione e sup- risultati e l’impatto delle attività di formazio- porto sostenute nell’ambito di E+/YiA; ne sostenute dal Programma, con particolare b) il trasferimento nelle pratiche di ciò che è attenzione a quelle che prendono forma nel stato appreso nel corso delle attività di forma- contesto della KA1 (Mobilità degli Youth Wor- zione e supporto (impiego delle competenze ker – YWM), della KA2 (Attività di Cooperazione sviluppate); Transnazionale – TCA) e dagli altri meccanismi c) gli effetti sistematici (e di lungo termine) del- che si propongono di contribuire allo sviluppo le attività di formazione e supporto, con parti- e all’implementazione dei progetti educativi ri- colare attenzione a quelli sulle organizzazioni volti agli animatori socioeducativi (youth wor- che hanno aderito alle azioni del Programma ker), ai formatori, agli youth leader e a quanti, (organizzazioni giovanili, agenzie di formazione più in generale, lavorano con i giovani. e Agenzie Nazionali). L’intento è di verificare: (1) in che modo que- ste attività di formazione contribuiscono allo Il primo modulo (A) è stato strutturato in due sviluppo delle competenze degli youth worker, fasi successive. La prima, coordinata dal ‘Ge- dei formatori e degli youth leader, (2) in che neration and Educational Science Institute’ modo tali competenze vengono poi trasferite e sviluppata congiuntamente da tutti i Paesi nelle pratiche, (3) quali sono gli effetti di si- partecipanti, è stata dedicata all’analisi della stema generati all’interno delle organizzazioni letteratura e dei dati disponibili sui temi del- di riferimento dei partecipanti. Più in genera- la ricerca. Ciò ha consentito di concepire un le, l’indagine si propone di esplorare gli effetti framework condiviso delle “youth work compe- della cooperazione internazionale nel campo tences” e di definire gli strumenti da utilizzare giovanile, con specifico riferimento al suo con- nel corso dei momenti successivi della ricerca. tributo al miglioramento della qualità della for- Su questa base, in ciascun Paese partecipante mazione e del lavoro degli youth worker, delle al progetto, si è poi è proceduto alla sommini- organizzazioni e delle Agenzie Nazionali coin- strazione di interviste in profondità a un cam- volte in E+/YiA. L’auspicio è che ciò possa con- pione di partecipanti alle attività di formazione tribuire a migliorare la comprensione dell’im- e supporto: ciascun soggetto coinvolto nell’in- patto delle attività di formazione e supporto dagine è stato intervistato prima dell’inizio realizzate in E+/YiA, a rafforzare la qualità e la dell’attività e a distanza di 2-3 mesi dalla con- pianificazione delle Transnational Cooperation clusione delle stesse. Nel corso delle interviste Activities (TCA), nonché ad accrescere la visi- ai soggetti coinvolti è stato chiesto di espli- bilità e il riconoscimento della cooperazione citare: le conoscenze personali sul concetto internazionale nello youth field. di competenza, con particolare riferimento a In sintesi, RAY-CAP si pone i seguenti obiettivi quelle necessarie nello youth work; le aspetta- specifici: tive in relazione alle competenze da acquisire – esplorare lo sviluppo delle competenze degli nelle attività di formazione alle quali prendere youth worker, dei formatori e degli youth lea- parte; un’autovalutazione delle competenze di der che partecipano ai progetti e alle attività partenza, prima dell’avvio delle attività di for- di formazione e sostegno del settore giovanile mazione. inserite nel frame di E+/YiA; In relazione al secondo modulo (B), già nel cor- – esplorare in che modo le competenze acqui- so della seconda intervista, e poi più in detta- site attraverso queste attività vengono trasferi- glio nel corso della terza intervista realizzata te nelle pratiche; con i medesimi partecipanti a distanza di 6-12 – esplorare gli effetti sistematici di lungo ter- mesi dalla conclusione delle attività, è stato mine delle attività di formazione e supporto richiesto agli intervistati di dedicare una spe- sulle organizzazioni coinvolte in E+/YiA; cifica attenzione alla descrizione degli effetti – esplorare le potenziali sinergie tra le attività prodotti dai percorsi di formazione a livello di formazione e supporto realizzate nei diver- individuale e una valutazione della capacità si settori che compongono il Programma, con dell’organizzazione di riferimento ad accogliere particolare riferimento alle attività di formazio- e includere le nuove conoscenze e valorizza- ne cross-settoriali nel contesto delle partner- re le nuove competenze a livello organizzativo. ship strategiche. Nel corso delle terze interviste è stata, inoltre, dedicata specifica attenzione alle ricadute dei RAY CAP — Research Report — 2020 7
2 – LA RICERCA RAY-CAP progetti sulle organizzazioni di riferimento. mi europei destinati ai giovani all’interno della Nel corso del terzo modulo (C), in ciascun Pae- KA105. se partecipante, sono state condotte interviste Sulla base delle indicazioni fornite dal Network in profondità con i responsabili (o componenti RAY, che prevedevano per ciascun Paese un dello staff e formatori) di un campione di orga- campione di soggetti da intervistare composto nizzazioni, associazioni e istituzioni che hanno da 10-15 partecipanti, per l’Italia sono stati se- preso parte – con loro membri – alle attività lezionati 13 partecipanti: 7 intervistati sono sta- di formazione sostenute da E+/YiA. Le intervi- ti estratti dalla popolazione di riferimento dei ste, condotte sulla base di una traccia condi- partecipanti alle attività di formazione (KA218), visa dall’intero gruppo di ricerca internaziona- pari nel 2015 a 729 partecipanti; 6 intervistati le e finalizzata dal coordinamento di RAY-CAP, sono stati selezionati tra quanti hanno parte- hanno inteso esplorare le modalità attraverso cipato a 3 dei 70 progetti approvati nell’ambito le quali le attività di formazione e supporto re- della KA105 – Mobilità degli Youth Worker. alizzate nel contesto di E+/YiA contribuiscono Vi è un dato di fondo da sottolineare: raramen- allo sviluppo delle organizzazioni, delle piat- te i beneficiari si descrivono come degli youth taforme e dei loro network di riferimento. In worker (anche perché molti partecipanti alle particolare la traccia dell’intervista partiva dal attività di formazione non lo sono ancora). Ciò tipo di approccio utilizzato nella formazione, vale in modo particolare per le interviste rea- analizzando poi la scelta dei percorsi formativi, lizzate prima dei progetti e assume una con- per poi passare al modo in cui le organizzazio- notazione pressoché generalizzata per quan- ni pianificano tutto il percorso e supportano i ti partecipano per la prima volta alle attività partecipanti durante la formazione (compreso sostenute dal Programma, anche quelle che si il modo in cui archiviano e condividono i mate- svolgono nell’ambito della YWM. Così, alla do- riali acquisiti); nell’ultima parte si chiedeva di manda “Ti consideri una youth worker?”, spesso approfondire la modalità di condivisione dei ri- la risposta è negativa. sultati, la valutazione dei percorsi formativi e le In relazione al modulo A, l’intervista “prima loro ricadute sia all’interno dell’organizzazione, delle attività” è stata somministrata a 12 sog- sia all’esterno in riferimento all’impatto sullo getti, di cui 6 maschi e 6 femmine; la seconda sviluppo del territorio in cui operano. intervista, “dopo la realizzazione delle attività”, Specifica attenzione è stata prestata ai bisogni è stata somministrata a 12 beneficiari, di cui 6 formativi delle organizzazioni e alle forme di maschi e 6 femmine (ad un intervistato è stata supporto attese, al processo di selezione delle somministrata solo la prima intervista; ad un attività cui aderire, alla fase di preparazione alle altro solo la seconda). Per ciascuna intervista attività in cui i singoli sono stati poi coinvolti, è stata richiesta e rilasciata la necessaria libe- alle modalità attraverso le quali i beneficiari ratoria. Le interviste in profondità sono state supportano strategicamente il trasferimento condotte tra il 20 gennaio e il 19 luglio 2016, delle competenze acquisite e le conseguenti seguendo una traccia elaborata dal Network ricadute a livello organizzativo, all’impatto del- RAY, analoga per tutti i Paesi partecipanti al le attività di formazione e supporto realizzate progetto. Le interviste hanno avuto una dura- nel contesto di E+/YiA sulla visibilità e il rico- ta compresa tra i 40 e gli 80 minuti. Ciascuna noscimento dello youth sector. intervista è stata realizzata via Skype e regi- strata, quindi prima trascritta e poi codificata attraverso un protocollo strutturato condiviso 2.3 Il campione all’interno del Network RAY, al fine di favorire le Per quanto concerne i moduli A e B il campione attività di interpretazione e comparazione dei dei soggetti da intervistare è stato selezionato risultati. dal Network RAY in collaborazione con l’Agenzia In relazione al modulo B, la terza intervista è Nazionale per i Giovani (ANG) estraendo i no- stata somministrata a 7 dei beneficiari inizial- minativi dei soggetti da intervistare tra quanti mente selezionati, di cui 4 maschi e 3 femmi- hanno partecipato ad attività di formazione fi- ne. Di questi, 6 avevano partecipato ad attività nanziate all’interno del TCA (KA218) o nel qua- di TCA, 1 aveva svolto una YWM. Le interviste in dro della Mobilità degli Youth Worker (KA105). profondità sono state condotte tra il 7 luglio e La selezione è stata condotta combinando la l’11 settembre 2017, seguendo il relativo proto- presenza di partecipanti che hanno preso par- collo elaborato dal Network RAY. Le interviste te alle attività di formazione all’interno della hanno avuto una durata compresa tra i 20 e i KA218 (le cui attività sono state implementa- 60 minuti. Anche in questo caso, ciascuna in- te nel 2015) e la presenza di soggetti operanti tervista è stata realizzata via Skype, registrata, in organizzazioni con esperienza nei Program- trascritta e codificata attraverso il protocollo 8 RAY CAP — Research Report — 2020
2 – LA RICERCA RAY-CAP strutturato predisposto dal Network RAY. dagli autori del presente Report, sono, pertan- Il campione riferito al modulo C è stato sele- to, da intendersi come l’esito di questo lungo e zionato secondo i criteri e le procedure con- fecondo confronto. cordati con il progetto internazionale RAY-CAP In riferimento dell’approfondimento del contri- e fornito dal coordinamento RAY-CAP. buto di E+/YiA alla formazione delle capacità Le organizzazioni, associazioni e istituzioni da e delle competenze degli animatori socioedu- coinvolgere nella ricerca sono state seleziona- cativi, dei formatori e degli youth leader che te, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale lavorano con i giovani nel contesto nazionale per i Giovani (ANG), tra quelle che sono sta- italiano, oggetto specifico della trattazione se- te ripetutamente coinvolte in attività interna- guente, le interviste in profondità realizzate nei zionali di formazione e supporto per gli youth moduli A e B sono state analizzate lungo un worker, i formatori e gli youth leader o che han- percorso che ha visto, dapprima, l’analisi er- no sviluppato progetti di rilievo nel quadro di meneutica di ciascuna intervista e, poi, la com- E+/YiA. Sulla base delle indicazioni condivise parazione delle risposte di ciascun intervistato dal Network RAY, è stata data priorità alle orga- alla prima, seconda e terza intervista, anche nizzazioni, associazioni e istituzioni i cui mem- attraverso il protocollo strutturato predisposto bri sono stati intervistati nel corso dei moduli A dal Network RAY, prima menzionato. A questo e B di RAY-CAP: di queste, delle 7 contattate, 3 ha fatto seguito l’analisi comparata delle in- organizzazioni hanno accettato di partecipare terviste realizzate con tutti i soggetti coinvolti, alle attività di ricerca previste nel modulo C. che ha consentito di evidenziare gli elementi Sono state, complessivamente, contattate 14 di continuità e discontinuità tra i percorsi e le organizzazioni, associazioni e istituzioni ita- esperienze di ciascuno. liane, intervistando un totale di 16 loro rap- Per quanto concerne, invece, i responsabili (o presentanti (in due casi, l’intervista ha, infatti, componenti dello staff) delle organizzazioni, coinvolto due rappresentanti contemporanea- associazioni e istituzioni che hanno preso par- mente). Tra quelle coinvolte, 6 hanno la loro te nelle attività di formazione sostenute da E+/ sede nel Nord Italia, 4 nel Centro e 4 nel Sud e YiA, le interviste realizzate nel corso del mo- Isole. In relazione alla tipologia, 8 sono associa- dulo C sono state, dapprima, analizzate indi- zioni culturali, sociali o sportive, 4 cooperative vidualmente, quindi comparate attraverso un sociali e 2 comuni. Il ruolo dei 16 intervistati protocollo di analisi predisposto dal Network nelle organizzazioni, associazioni e istituzioni RAY per identificare gli effetti di sistema delle di riferimento si distribuisce nel modo seguen- attività di formazione e supporto sostenute dal te: 6 presidenti, 1 vice-presidente, 6 responsa- Programma sulle organizzazioni, associazioni bili alla progettazione (europea), 3 responsabili e istituzioni partecipanti. In aggiunta a quan- delle attività di formazione. Le interviste sono to concordato all’interno del Network RAY, le state condotte via Skype tra marzo e giugno interviste realizzate in Italia sono state ana- 2018. In media, ciascuna intervista ha avuto lizzate attraverso il software NVivo: a partire una durata di 30 minuti ed è stata realizzata dalle domande poste agli intervistati, questo seguendo la traccia elaborata dal Network RAY ha consentito di identificare i nodi concettua- per tutti i Paesi partecipanti al progetto. Sul- li poi impiegati per la descrizione dei risultati la base della liberatoria rilasciata dai sogget- ottenuti. ti coinvolti nell’indagine, ciascuna intervista è stata registrata e poi trascritta. Le pagine che seguono descrivono nel dettaglio i risultati conseguiti nell’ambito di RAY-CAP. Il percorso è strutturato in due parti – una dedi- 2.4 Il percorso di analisi cata ai moduli A e B, l’altra al modulo C – per Le considerazioni presentate nelle pagine se- complessivi 10 capitoli. guenti sono il risultato di un percorso di analisi Il capitolo 3 delinea il profilo dei partecipanti che, prima della presente elaborazione finale, coinvolti nei progetti, soffermando l’attenzione ha visto due precedenti momenti di discussio- sulle traiettorie professionali ed il loro retroter- ne e confronto: il primo tra l’équipe dell’ANG e ra formativo; le motivazioni, le aspettative e gli il gruppo di ricerca dell’Università di Salerno; interessi; le loro aspettative nei confronti delle il secondo tra tutti i rappresentanti (i referenti attività formative. Nel capitolo 4 vengono ap- delle Agenzie Nazionali responsabili di E+/YiA profondite le esperienze formative degli youth e i loro partner di ricerca) dei 17 Paesi coinvol- worker e degli youth leader italiani: in partico- ti nell’implementazione del progetto RAY-CAP lare, sono analizzati gli aspetti inerenti la ge- (Bammer et al., 2019). Le riflessioni e le anali- stione dei progetti, le competenze acquisite, i si presentate di seguito, per quanto elaborate modelli partecipativi proposti, gli obiettivi pro- RAY CAP — Research Report — 2020 9
2 – LA RICERCA RAY-CAP gettuali e le valutazioni dei percorsi compiuti. I capitoli 5 e 6 approfondiscono, rispettivamen- te, le ricadute a breve e medio-lungo termi- ne della partecipazione al Programma sulle traiettorie professionali di quanti hanno preso parte ai progetti, sulle loro organizzazioni, su- gli ambienti da cui gli animatori socioeducativi provengono e, più in generale, sull’implemen- tazione del Programma E+/YiA. Il capitolo 7 si sofferma sulla figura dello youth worker e sulle trasformazioni sostenute dal Programma per valorizzarne capacità e competenze. I due capitoli che compongono la Terza Parte del Report si soffermano sull’analisi delle in- terviste ai referenti delle organizzazioni e ai formatori: dapprima si focalizza l’attenzione sulle fasi progettuali e poi attuative dei percor- si formativi, ponendo particolare attenzione a tutti gli strumenti utilizzati per la realizzazione dell’attività formativa; in un secondo momen- to, invece, si approfondiscono quelli che sono gli effetti e le ricadute della formazione nelle organizzazioni. Nel capitolo conclusivo viene, infine, tracciato un quadro di sintesi dei risultati ottenuti nel corso dell’approfondimento di RAY-CAP dedi- cato all’Italia; sono posti in evidenza gli ele- menti che accomunano i giovani youth worker e i responsabili delle organizzazioni nella vi- sione di E+/YiA e gli elementi che andrebbero implementati oltre che le prospettive che da questo emergono. 10 RAY CAP — Research Report — 2020
3 – IL PROFILO DEGLI ANIMATORI SOCIOEDUCATIVI, DEI FORMATORI E DEI LEADER GIOVANILI SECONDA PARTE I BENEFICIARI 3 – IL PROFILO DEGLI ANIMA- Nessuno degli intervistati risulta aver stipu- lato con le organizzazioni di invio un rappor- TORI SOCIOEDUCATIVI, DEI to di collaborazione temporanea o a progetto. FORMATORI E DEI LEADER Molti di essi hanno già maturato esperienze in ambito europeo e internazionale sebbene, a GIOVANILI volte, non direttamente nel settore dello youth Le considerazioni presentate in questa sezione field/youth work: fanno riferimento alle interviste1 condotte “pri- ma delle attività formative” e intendono deli- neare un profilo dei partecipanti coinvolti nei progetti di TCA e YWM. Saranno presi in con- “ Noi lavoriamo sui bandi del Fondo Sociale Europeo della Regione del Vene- to e in quest’ultimo periodo anche sulla siderazione i seguenti aspetti: il background e Garanzia Giovani. Inoltre mi occupo del- le traiettorie professionali degli animatori so- la progettazione a livello comunitario, cioeducativi e dei leader giovanili intervistati; soprattutto progetti riferibili a Erasmus+ le motivazioni, le aspettative e gli interessi dei e poi mi occupo della parte di coordina- partecipanti nei confronti dei percorsi forma- mento dei progetti sia a livello regionale tivi cui hanno aderito; alla fine del capitolo si che a livello europeo e dell’implementa- riportano quelli che gli intervistati hanno deli- zione delle azioni previste […] io collabo- neato come i loro progetti per il futuro. ro con […] questa cooperativa] da circa 4 anni” [AFS_TCA1IT]. 3.1 Il retroterra formativo e le traiet- torie professionali Le interviste condotte nel corso della ricerca “ Mi occupo prevalentemente della scrittura di progetti e anche poi dell’im- plementazione quando questi vengono testimoniano che quanti hanno aderito alle approvati … quindi oltre a questo ruolo mi attività di formazione promosse attraverso occupo un po’ della comunicazione, visto i progetti di TCA – KA218 e di YWM – KA105 che sono un po’ il più … sono quello un po’ presentano un retroterra formativo di livello più ferrato” [GMS_TCA1IT]. complessivamente elevato, prevalentemente Gli ambiti in cui operano fanno prioritariamen- di tipo universitario e con soggetti in possesso te riferimento al sostegno delle fasce deboli e di un master post-laurea o un dottorato. dei giovani con minori opportunità: I 13 intervistati hanno tutti un titolo di stu- dio superiore: 9 sono laureati (di cui 4 con specializzazioni post-lauream); 4 svolgono o hanno svolto il ruolo di progettista o freelance presso organizzazioni che operano nel settore “ L’anno scorso [… la mia organizzazio- ne] ha promosso un percorso […] forma- tivo. Inoltre, sempre l’anno scorso, [la mia organizzazione] ha portato a visitare la dell’educazione non-formale e della gioventù nostra fattoria sociale un gruppo di im- (3 intervistati sono stabilmente inseriti nelle prenditori sociali provenienti dalla Bulga- organizzazioni di riferimento); 4 sono inseriti ria, Romania […] Io mi occupo di progetta- come volontari, 2 sono beneficiari delle attivi- zione, fundraising e poi lavoro all’interno tà promosse dalle organizzazioni di riferimen- di una fattoria sociale” [FMH_YWM2IT1]. to e 3 sono partecipanti alla formazione sen- za alcun ruolo all’interno dell’organizzazione. 1 Nell’esposizione saranno riportati alcuni stralci di inter- “ Mi occupo di supervisionare la parte relativa ai progetti lavorando con persone con disabilità, giovani anche. Sono pro- viste; alla fine di ogni stralcio, in parentesi quadra, è ri- getti di tipo personalizzato oppure pro- portata una sigla che fa riferimento alla tipologia di inter- getti innovativi che riguardano l’inclusione vistati, l’esplicitazione della sigla è riportata nelle tabelle in appendice. sociale, quindi lo scambio con il territorio RAY CAP — Research Report — 2020 11
3 – IL PROFILO DEGLI ANIMATORI SOCIOEDUCATIVI, DEI FORMATORI E DEI LEADER GIOVANILI e le connessioni tra pari sostanzialmente” atteggiamento pro-sociale e di propensione ad [DFH_YWM2IT1]. essere attivi per la comunità e il territorio: “ Presso questa cooperativa, […] che io chiamo scuola, sto terminando il corso in lingua dei segni e l’offerta formativa della “ La passione. Io sono fortemente fidu- ciosa nella possibilità di cambiare. Quindi da un lato è il desiderio di contribuire a cooperativa non è solo quella di formare delle trasformazioni … individuali e socia- degli interpreti ma anche quella di coin- li. E questo ha a che fare sia con le pas- volgere i giovani sordi della comunità di sioni che con la responsabilità. Credo che udenti e soprattutto si occupa di servizi di … se le generazioni non collaborano tra accessibilità […] Quindi loro organizzano di loro noi non usciremo mai da questa sia eventi ludici, sia eventi culturali che fase” [IFS_TCA4IT1]. “ mirano all’inclusione e all’accessibilità” [CFH_YWM1IT1]. Mi sembra molto naturale per me oc- cuparmi di queste cose. Non ho chissà “ La mia attività nello specifico è co- ordinare l’associazione e i ragazzi, questi giovani volontari, con un’associazione di quale motivazione in realtà è che una cosa che proprio mi sento di fare e mi sento di fare perché come dire vedo e tocco tutti un altro paese che si occupa di persone i giorni … la realtà, queste necessità che con disabilità intellettiva. E quindi il mio appunto ci sono. Questa grande esigenza ruolo è di fare da tramite tra queste due di supporto che io vedo quando parlo con associazioni” [EMS_TCA3IT1]. i ragazzi” [AFS_TCA1IT1]. In generale possiamo affermare che il retro- terra dei beneficiari di iniziative di TCA e YWM è caratterizzato prevalentemente da livelli di “ La volontà di migliorare la condizione dei giovani soprattutto in relazione a quel- la che è stata la mia esperienza quan- istruzione elevati, esperienze nel campo del- do ero giovane. Cresciuta in un paese di la progettazione sociale europea in generale e provincia dove attività culturali, sociali di del volontariato, rapporti di collaborazione con integrazione, di educazione erano davve- le organizzazioni in cui i medesimi operano, la ro, direi, inesistenti. Quindi è stata un po’ volontà di proseguire, una volta sperimentata, prendere una rivalsa su questo e poi cre- la propria attività nel campo dell’educazione do sia un momento importantissimo della non-formale. formazione dei cittadini, degli individui di domani. C’è bisogno di trasmettere buoni valori” [MFH_YWM1IT1]. 3.2 Le motivazioni e le aspettative In generale, le interviste testimoniano che gli Altro fattore è la volontà di entrare in contatto youth worker italiani, effettivi o in via di forma- con altri soggetti e organizzazioni, l’opportunità zione, potenziali o reali, partecipano alle inizia- di apprendere nuovi strumenti e metodologie tive di mobilità internazionale principalmente di intervento e progettazione, la volontà di co- per due motivi: da un lato, sono orientati ad noscere le buone prassi consolidate negli al- accrescere o acquisire nuove competenze me- tri Paesi europei, oppure di entrare in contatto todologiche, organizzative e linguistiche per in- con organizzazioni con cui sviluppare progetti trodursi (attraverso la mobilità) in spazi parte- di collaborazione. cipativi più ampi e per rendersi maggiormente spendibili nel mercato del lavoro nazionale e/o internazionale; dall’altro lato, per incrementa- re il numero dei rapporti professionali, ma non “ Ho capito che la lingua dei segni è una lingua vera, una lingua con una gramma- tica, delle regole e fondamentalmente solo, con gli operatori e le organizzazioni inte- sono rimasta affascinata da questo modo ressate allo youth work o al medesimo settore di comunicare che utilizza comunque il di intervento. canale visivo gestuale che per me era Nel merito, questi due aspetti si declinano un’assoluta novità. E poi certo c’era an- all’interno di un orizzonte ampio di motiva- che il mio interesse per le lingue visto che zioni specifiche (vista anche la disomogeneità io sono laureata in Lingue e Letterature del profilo dei partecipanti alle attività di for- straniere” [CFH_YWM1IT1]. mazione del TCA e della mobilità degli youth worker) che contempla una serie di elementi tra cui la passione e la predisposizione ad un “ Ho iniziato ad avvicinarmi anche at- traverso un corso di euro progettazione un 12 RAY CAP — Research Report — 2020
3 – IL PROFILO DEGLI ANIMATORI SOCIOEDUCATIVI, DEI FORMATORI E DEI LEADER GIOVANILI po’ a questo settore. Poi qualche mese fa TCA che hanno un’esperienza a livello nazio- ho avuto l’occasione di partecipare come nale ma sono nuovi a quella europea, laddove volontaria a un meeting di un progetto gli intervistati esprimono la volontà di acquisire europeo. Rispetto al mio ambito lavora- determinati strumenti teorici e metodologici, tivo sto iniziando a seguire questa possi- di scambiare e condividere informazioni e pra- bilità di aprirmi all’area europea e questo tiche con gli altri operatori che lavorano con i training in particolare mi interessa perché giovani, di sviluppare specifiche competenze: ritengo possa darmi delle competenze in più rispetto alla capacità di progettare de- gli interventi condivisi con realtà diverse, che però lavorano in ambiti simili e quin- “ Potermi confrontare con dei colleghi […] europei […] per parlare dei modelli che già sono realizzati. Ma anche per provare di anche appunto acquisire la capacità di a capire cosa si può fare insieme e come progettare più finemente degli interventi, si possono trasformare le prassi che già dei progetti che poi possono rispondere a mettiamo in pratica” [IFS_TCA4IT1]. dei criteri europei” [DFH_YWM2IT1]. “ Mi ha spinto la curiosità di conosce- re altre esperienze non soltanto locali ma “ In questo momento siamo partner di un progetto europeo […] che riguarda lo sviluppo di una metodologia di intervento anche extranazionali di operatori o disa- con i giovani a rischio, con i NEET e con bili che possono essere simili a quelli del- i droup out in particolare. La mia orga- la cooperativa dove lavoro. […] Mi aspetto nizzazione è responsabile dello sviluppo di riuscire a entrare in una rete con altre di questo strumento. Ne approfitto per … agenzie e realizzare progetti che posso- come dire … per cogliere qualche utile in- no essere di scambio, anche di semplice put da questa formazione che sicuramen- scambio, ma anche noi siamo disponibili te ci tornerà utile, insomma, proprio qui a … sperimentazione di altro tipo, sempre nel brevissimo periodo” [AFS_TCA1IT1]. nel tema dei giovani disabili e via dicen- do” [FMH_YWM2IT1]. Altri giovani, già coinvolti all’interno di altri “ Ci focalizzeremo soprattutto sull’a- spetto dell’evalutation, non di tutte le competenze […] io penso che l’evaluta- progetti europei, indicano invece motivazioni di tion, se si riesce … è un aspetto importan- carattere più strumentale, o comunque orien- tissimo in un progetto perché comunque tate sulla base di esigenze formative e profes- … è uno dei momenti in cui tutti quanti sionali specifiche: imparano, poi soprattutto io come trainer è ancora più importante per i partecipan- “ Come ho detto [studio] Scienze dell’E- ducazione e quindi […] dovrò formare dei ragazzi. Allora ci sono degli educatori che ti, perché mentre il partecipante quando fa l’evalutation riflette solo su di lui fra virgolette, fare un’evalutation della mia mi aiuteranno con dei ragazzi che sono attività si andrà a riflettere su tanti al- stranieri. Almeno … mi è interessata que- tri … sulle persone a cui proporrò questa sta cosa che dovrò, diciamo, formare i ra- attività in modo migliore” [GMS_TCA1IT1]. gazzi … anzi questo gruppo mi aiuterà a formare i ragazzi anche stranieri un po’ Quanto evidenziato a proposito delle moti- di tutto il mondo. È molto interessante” vazioni si riverbera in modo manifesto sulle [HMH_YWM3IT1]. aspettative dei giovani partecipanti. Dai pro- “ getti cui stanno preparandosi a partecipare, gli Per imparare di più sull’unione Euro- intervistati si attendono, infatti, la possibilità di pea e appunto per avere degli strumenti approfondire le proprie conoscenze e compe- per poter lavorare sui diritti e dovere del tenze, di entrare in contatto con altri soggetti, cittadino europeo con i ragazzi. Come ho realtà organizzative ed esperienze, di acquisire detto prima abbiamo preparato questa at- nuovi strumenti teorici, metodologici e pratici tività di formazione e mancavano dei pezzi in relazione alla progettazione, l’implementa- perché sono delle cose che né io né gli altri zione e la valutazione degli interventi, di getta- con cui abbiamo organizzata sapevamo, re le basi per nuove reti di relazione e proget- sapevamo trasmettere” [EMS_TCA3IT1]. tazione comune: Questo aspetto emerge in modo più evidente in riferimento ai partecipanti alle attività del “ Mi aspetto intanto di poter conoscere realtà diverse, di Paesi con cui non ho mai RAY CAP — Research Report — 2020 13
3 – IL PROFILO DEGLI ANIMATORI SOCIOEDUCATIVI, DEI FORMATORI E DEI LEADER GIOVANILI avuto l’occasione di entrare in contatto e i partecipanti io possa confrontarmi con poi mi aspetto di acquisire delle compe- le realtà degli altri Paesi per quel che ri- tenze rispetto [alla] capacità di proget- guarda l’educazione dei sordi e le attività tare degli interventi in maniera condivi- che vengono utilizzate e a cui partecipa- sa con delle realtà che comunque sono no i sordi” [CFH_YWM1IT1]. da un lato simili ma anche molto diverse dalle nostre. […] anche per venire un po’ A questa sottolineatura dei contenuti dell’edu- più a conoscenza di progettualità che ri- cazione non formale si lega un elemento ulte- guardano i giovani e quindi un po’ come riore, il quale si declina nell’aspettativa che i e che possibilità ci sono negli altri Pae- progetti formativi e di mobilità internazionale si rispetto a contesti culturali differenti” possano contribuire in modo fattivo alla con- [DFH_YWM2IT1]. divisione e al confronto con altri partecipanti. “ Conoscenza, scambio e buona prassi. Poi mi interessa [perchè] ci saranno ampi spazi durante le giornate successive per 3.3 Guardando al futuro Nel corso delle interviste condotte “prima delle dialogare, in modalità open-space, per- attività formative” è stato chiesto agli intervi- ciò ci interessa principalmente raccoglie- stati di delineare le loro ambizioni e prospetti- re idee, magari scrivere nuove opportu- ve per il futuro. nità, scrivere nuove opportunità, scrivere In termini generali, emerge una rappresenta- qualche idea progettuale. Mettere le basi zione che vede gli investimenti in termini di per continuare possibili collaborazioni” risorse culturali, sociali ed economiche degli [FMH_YWM2IT1]. intervistati orientati principalmente alla realiz- “ zazione di obiettivi legati ai loro percorsi for- Vorrei acquisire delle nuove compe- mativi e professionali. tenze che potrebbero servirmi durante A partire da questo elemento di fondo, che questo percorso. Io penso che siano uno attraversa trasversalmente le interviste re- spunto fondamentale anche perché es- alizzate, emergono due aspetti specifici che sendo all’estero mi dà l’opportunità di qualificano in modo evidente il contenuto e le conoscere altri punti di vista […]. Quindi prospettive dischiuse dai progetti europei. potrebbe essere davvero, anzi sarà sicu- Il primo – esemplificato nel brano di intervista ramente un qualcosa di crescita e soprat- proposto di seguito – rinvia alla volontà di de- tutto un modo per acquisire nuove cono- clinare tali percorsi all’interno della dimensio- scenze per poterle portare di nuovo qui ne internazionale, lungo processi di collabora- e applicarle durante gli incontri” [LMS_ zione, cooperazione e mobilità: “ TCA5IT1]. A me piacerebbe moltissimo […] fare Occorre sottolineare un altro aspetto signifi- questo per ancora molti anni […] io come cativo, rilevato da un’operatrice impegnata sui trainer sto cercando di avere un network temi della disabilità e dell’inclusione sociale. all’estero di associazioni con cui abbia- L’operatrice rinvia alla possibilità di sviluppare mo lavorato insieme e realizzo i progetti percorsi di scambio con operatori provenienti miei come trainer attraverso associazioni da altri contesti per poter condividere con loro in Germania, in Danimarca, in … Norvegia pratiche e modelli di intervento; in virtù delle dove appunto … anzi c’è più spazio […]. specifiche caratteristiche formative sostenute Quindi questo penso sia una cosa fonda- dallo youth work, gli operatori sviluppano e uti- mentale da … cioè se riuscissi a crearmi lizzano approcci e metodi di lavoro basati sul questo tipo di network sarebbe sosteni- peer learning: bile anche dal punto di vista diciamo … futuro” [GMS_TCA1IT1]. “ Mi aspetto moltissima condivisione, collaborazione. E mi aspetto di confron- tarmi con persone non solo italiane sulla Un secondo aspetto concerne il radicamento dei progetti futuri degli intervistati all’interno tematica della disabilità. Come miglio- di una cornice caratterizzata da una significa- rare il mio approccio con la disabilità e tiva attenzione alle tematiche della solidarietà, vedere anche a livello europeo che cosa dell’inclusione sociale e della partecipazione sta succedendo. Ecco il training … segue dei giovani e dei soggetti con minori opportu- un approccio diverso da quello forma- nità. Vediamone di seguito alcune esemplifica- le dell’educazione […] io credo che con zioni: 14 RAY CAP — Research Report — 2020
3 – IL PROFILO DEGLI ANIMATORI SOCIOEDUCATIVI, DEI FORMATORI E DEI LEADER GIOVANILI “ partecipante o con le due organizzazio- Sicuramente la tematica dell’acces- ni con cui collaboro ad attivare percor- sibilità e dell’inclusione è una cosa che si non-formali, di recupero, di inclusione, mi preme moltissimo perché purtroppo sia nelle scuole che poi invece all’esterno” ho potuto constatare di come le realtà [IFS_TCA4IT1]. possano essere diverse anche da città in città. Chiaramente ho degli obiettivi ma Sullo sfondo dei racconti e delle aspettative credo che poi a un certo punto che il la- dei giovani intervistati si configura, tuttavia, un voro si debba un po’ inventare. E quindi io ambito problematico sul quale torneremo più vorrei dare un servizio o comunque fare volte nel prosieguo dell’analisi, ovvero le con- qualcosa che faccia la differenza per la traddizioni che attraversano, a livello italiano comunità di sordi e per la società in ge- e in Europa più in generale, il riconoscimen- nerale” [CFH_YWM1IT1]. to delle competenze acquisite in contesti di “ apprendimento non formale, la valorizzazione Una delle ambizioni sarebbe comun- degli ambiti di azione dell’educazione non for- que di ampliare le possibilità di accesso male e, in modo specifico, il processo di rico- ad esperienze a persone che spesso sono noscimento dello youth work, rispetto al quale ancora legate a una vita casalinga. E gli intervistati hanno denunciato a più riprese un’altra ambizione è riuscire a creare dei l’assenza di un quadro normativo nazionale. progetti che permettano a persone giova- ni con disabilità di instaurare rapporti con persone della stessa età quindi giovani normodotati” [DFH_YWM2IT1]. “ Io ho un piccolo sogno che non so se riuscirò mai a realizzare, in realtà è un progetto in qualche modo di auto-im- prenditoria, legato alla formazione pro- fessionale dei giovani con meno opportu- nità […] un’organizzazione che si occupa di formazione professionale in modo non … come dire…convenzionale per appunto lavorare con questo tipo di target” [AFS_ TCA1IT1]. In questa prospettiva si innesta un potenziale cortocircuito tra le aspettative e i progetti per il futuro degli intervistati, da un lato, e le risorse istituzionali e le opportunità di realizzazione, dall’altro. Ma è anche qui che emerge in modo netto la carica propositiva che sovente accom- pagna quanti aderiscono ai progetti di mobilità e formazione promossi dal Programma: “ Non abbandonerò mai l’educazione dei giovani. La questione essenziale è capire come questo desiderio, ambizio- ne, istanza anche morale possa combi- narsi con le opportunità … ovviamente dipende da quello che si può fare. Sicu- ramente con organizzazioni come la mia è possibile farlo, progettando. Quindi io individualmente continuerò a proporre e ad impegnarmi. […] Continuerò a can- didarmi ed essere candidata ad attività sia come partecipante che come educa- trice in programmi Erasmus+ e non. […] a livello locale, continuerò come singola RAY CAP — Research Report — 2020 15
4 – L’ESPERIENZA NARRATA 4 – L’ESPERIENZA NARRATA bio di buone pratiche tra operatori di istitu- Questa sezione fa prevalentemente riferimen- ti penitenziari. Anche per tale ambito, a titolo to alle interviste condotte “dopo le attività for- esemplificativo, di seguito presentiamo alcuni mative” e descrive le esperienze formative dei stralci delle interviste, utili a inquadrare le at- partecipanti italiani nell’ambito delle attività di tività previste/svolte e il ruolo dei partecipanti: “ YWM e TCA. In particolare, sono approfonditi gli aspetti inerenti all’organizzazione dei progetti, Il focus che ha questa formazione [è] le competenze acquisite, i modelli partecipativi sulla valutazione dell’impatto degli inter- implementati nei percorsi formativi, gli obiettivi venti rivolti ai giovani. […] È sempre bene raggiunti nell’ambito delle iniziative sostenute e confrontarsi e approfondire […] anche le valutazioni dei partecipanti. perché in questo momento siamo partner di un progetto europeo […] che riguarda appunto lo sviluppo di una metodologia 4.1 I progetti e le competenze acquisite di intervento con i giovani a rischio con Il primo aspetto che consideriamo rinvia alle ca- i NEET e con i drop out in particolare. La ratteristiche dei progetti. mia organizzazione è responsabile dello In generale, l’analisi delle interviste condotte sviluppo di questo strumento. Ne appro- nell’ambito della ricerca consente di rilevare che fitto per … come dire per cogliere qualche le esperienze svolte in ambito transnazionale utile input da questa formazione che si- producono, a livello individuale, effetti evidenti curamente ci tornerà utile” [AFS_TCA1IT1]. “ oltre che sullo sviluppo di competenze specifi- che, sulla dimensione interculturale e sul raffor- L’elaborazione di questionari fatti in zamento di personalità, autonomia, responsabi- un certo modo, con un certo criterio, ec- lità e capacità di lavorare in gruppo. cetera: effettivamente adesso mi rendo In particolare, i progetti di YWM cui hanno parte- conto che ci pongo un po’ più di attenzio- cipato gli intervistati si focalizzano su contenuti ne. Se prima magari facevo un po’ di co- tematici che annoverano, tra gli altri, le tema- pia incolla da una cosa fatta in altri pro- tiche dei diritti, delle disabilità, dello sviluppo getti, in altri contesti eccetera, dall’altra della cittadinanza locale ed europea. I progetti sono solo un po’ più attenta insomma. […] sostengono, più in generale, la formazione degli Ma anche nell’attività formativa: il fatto di operatori, lo scambio di proposte progettuali tra prestare più attenzione ai feedback che le organizzazioni internazionali, l’acquisizione di mi vengono dati in itinere dai partecipan- metodologie educative e l’approfondimento del- ti e considerarli elementi di valutazione; le buone prassi progettuali: prima era una cosa che facevo in modo non consapevole, che insomma adesso “ Io partecipo in rappresentanza di una cooperativa sociale […] che si occupa di servizi per la disabilità e quindi … appun- faccio in modo più consapevole. E quindi oriento anche un certo tipo di domande che faccio in virtù proprio di questa cosa, di questa consapevolezza” [AFS_TCA1IT2]. to il mio ruolo all’interno del progetto sarà quello di partecipare portando un po’ il know-how della mia esperienza all’interno Un aspetto specifico concerne le metodologie della cooperativa con le persone giovani e gli approcci adottati nel corso dei progetti. con disabilità. Poi appunto attraverso un’e- Dalle interviste, infatti, emerge l’apprezzamen- sperienza di scambio con le altre realtà di to dei modelli partecipativi adottati nel TCA lavoro” [DFH_YWM2IT]. che se, da un lato, possono spiazzare chi non ne conosce le forme di partecipazione, dall’al- Facendo riferimento a quanto indicato dagli in- tro, coinvolgono i partecipanti nella realizza- tervistati, le attività del TCA cui questi hanno zione delle attività, creando condizioni per lo partecipato avevano l’obiettivo di promuove- scambio di esperienze e l’approfondimento re lo scambio di idee ed opinioni su specifici delle metodologie. temi, la diffusione di metodologie educative e La mobilità, lo spostamento fisico in un con- progettuali, lo scambio di informazioni tra orga- testo “altro”, quello internazionale, il supporto nizzazioni e la strutturazione di partenariati, la delle metodologie partecipate, specifiche del valutazione delle politiche e dei progetti. I con- contesto dello youth work, facilitano così la tenuti tematici su cui i progetti di riferimento si creazione di contesti di apprendimento signifi- focalizzano sono la disabilità, la violenza sulle cativi. In tali contesti in condizioni di apprendi- donne, il volontariato, i diritti delle minoranze, mento favorevoli, i beneficiari dei progetti E+/ la valutazione d’impatto dei progetti e lo scam- YiA si sentono spinti a uscire dalle proprie abi- 16 RAY CAP — Research Report — 2020
Puoi anche leggere