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La revue internationale d’architecture, design et communication visuelle
   La rivista internazionale di architettura, design e comunicazione visiva
The international magazine of architecture, design and visual communication
             Juillet-Août/Luglio-Agosto/July-August
                Bimestriel/Bimestrale/Bimonthly

                  www.arcadata.com
                    155 - 2020
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                                                                 La rivista internazionale di architettura, design e comunicazione visiva
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Contenuti                 01   EDITORIALE/EDITORIAL/EDITOR’S TEXT
                               Dal virus alla fantarchitettura
                               Du virus à la “fanta-architecture”                     50    TOHA TOWER
                                                                                            Tel Aviv, Israel
                                                                                            Ron Arad Architects, Yashar Architects

Sommaire
                               From the virus to science fiction architecture

Summary
                          02
                               Cesare M. Casati

                               IFI WORLD                                              60    THE RAJASTHAN SCHOOL
                                                                                            Nagaur, India
                                                                                            Sanjay Puri Architects

                          04   MONITOR
                               Michele Bazan Giordano
                                                                                      68    STAIRWAY HOUSE
                                                                                            Tokyo, Japan
                                                                                            Nendo

                               FUTURE                                                 76    80M EXCELLENCE YACHT
                                                                                            Winch Design

                          06   - HER0 ZERO EMISSION PASSENGER PLANE
                                 Joe Doucet
                               - O WIND TURBINE
                                 Nicolas Gonzalo Orellana Olguin,
                                 Yaseen Noorani                                       84
                                                                                            SHORT
                                                                                            TWINE: SERIES ONE
                                                                                            Antony Gibbon

                               - NERA BIKE
                                 Marco Mattia Cristofori, Maximilian Sedlak
                               - PHOTO-CHROMELEON
                                 MIT/HCI Engineering Group/CSAIL                      86    PARACELSUS BAD & KURHAUS
                                                                                            Salzburg, Austria
                                                                                            Berger+Parkkinen Associated Architects

                          10   Shama Boudhabhay
                               L’architecte doit réinventer son métier
                               pour dessiner le monde de demain
                               L’architetto deve reinventare la sua professione
                                                                                      88    Carmelo Strano
                                                                                            Feuei Tola

                               per disegnare il mondo di domani
                               The architectural profession must be reinvented
                               ready to design tomorrow’s world                       94    SKYSCRAPER COMPETITION 2020
                                                                                            eVolo

                          14   Marta D’Alessandro
                               Imagining Futures Collaboration
                                                                                      98    Lorenzo Degli Esposti
                                                                                            Ex fabrica et ratiocinatione
                                                                                            La scuola ideale d’architettura
                                                                                            L’école d’architecture idéale

                          18   Rudy Ricciotti
                               6MIC, SALLE DES MUSIQUES ACTUELLES
                               ET CONTEMPORAINES DU PAYS D’AIX
                                                                                            The Ideal School of Architecture

                                                                                            DESIGN
                               Aix-en-Provence, France
                               Rudy Ricciotti
                                                                                     104    - ANGELL BIKE
                                                                                              Ora ïto for Angell
                                                                                            - ELIOS SMART BENCH

                          26   CARPARK FUTURES                                                Citysì
                               OPPORTUNITIES IN THE UNDERGROUND                             - TESLA MODEL S (CONCEPT)
                               Dominique Perrault/DPA-X for Indigo Group                      Dhruv Prasad
                                                                                            - SAMSUNG ODYSSEY

                          36   EKSPOZITA BUILDING                                             Samsung Electronics
                               Tirana, Albania                                              - LEICA BLK3D
                               MCA-Mario Cucinella Architects                                 Leica Geosystems (Group Hexagon)
Cover
Sanjay Puri Architects,
The Rajasthan School,
Nagaur, India
(photo: Dinesh Meta)
                          42   THE EXCHANGE
                               Sydney, Australia
                               Kengo Kuma & Associates                               110    Alda Mercante
                                                                                            Fantasie antelucane
                                                                                            Contes prémonitoires
                                                                                            Antelucan fantasies
EX FABRICA ET RATIOCINATIONE.
   LA SCUOLA IDEALE D’ARCHITETTURA
   Lorenzo Degli Esposti

   L
           eon Battista Alberti presenta, per la prima volta a metà del      inscindibile origine dell’architettura ex fabrica et ratiocinatione,
           Quattrocento, la figura di architetto come intellettuale, agli    non solo in ossequio all’autorità del precedente vitruviano, ma
           albori dello sviluppo della borghesia rinascimentale, in          anche e semplicemente per ragionevolezza e attualità. Lo stesso
           contrapposizione con gli artefici materiali della costruzio-      faremo noi oggi, nel guardare a un parziale ma cruciale aspetto
           ne (p. es. il fabrum citato esplicitamente) ma, ancor più, in     dell’architettura, cioè il suo insegnamento, non più oggetto di trat-
   un’indiretta e certo più effettiva competizione con il capomastro         tati ma delegato all’università, considerata dunque nel suo duplice
   medioevale, con le corporazioni dei costruttori. Ma, ovviamente,          mandato di formare studenti abili a investigare così la teoria come
   nella sua definizione che andremo a discutere l’Alberti non può           la pratica, durante il corso di studi ma soprattutto dopo, nella loro
   sottrarsi al buonsenso, né all’autorità di Vitruvio, che proprio a        vita di individui ed architetti.
   principio del De Architectura sostiene come essa nasca ex fabrica         Una scuola che sia sbilanciata su uno dei due aspetti, indifferen-
   et ratiocinatione: dalla costruzione (significato di fabrica, nonché      temente teoria o pratica, dimostrerebbe l’incapacità di adempiere
   professione stessa del fabrum) e dal ragionamento, inteso anche           alla sua missione, venendo meno così sia alla sua funzione for-
   come teoria nonché calcolo.                                               mativa di professionisti capaci di acquisire competenze tecniche
   Compito difficile, per l’Alberti, fondare la figura d’un architetto       e di aggiornarle in autonomia, sia soprattutto alla sua funzione
   intellettuale, disegnatore omni materia seclusa, senza alterare l’e-      educativa di persone dotate di facoltà di discernimento e di prin-
   quilibrio tra costruzione e pensiero, tra cantiere e teoria, tra realtà   cipi etici che permettano loro di scegliere la giusta via. Il termi-
   e idea. Compito che, peraltro, da erudito, l’Alberti risolve magi-        ne “facoltà” era quanto mai appropriato per il luogo del più alto
   stralmente grazie ad una precisa locuzione da lui impiegata nel           insegnamento, piuttosto che il termine “scuola” così adatto per
   De re ædificatoria, per qualificare progettazione e costruzione.          gli inizi ma purtroppo ormai invalso quasi ovunque anche nelle
   Alberti usa i termini mente animoque, citazione diretta di Lucre-         università. Useremo comunque di seguito il termine “scuola”, per
   zio (De rerum natura, 1.74) che, nello spostare in apparenza l’en-        approssimazione, pur nella speranza che possa essere a sua volta
   fasi sulla teoria, allo stesso tempo attinge all’autore che diffonde      sostituito in futuro da nome più appropriato.
   a Roma l’idea atomista epicurea e dunque concezione di materia            Una scuola ideale d’architettura è costituita da due aree: quella
   la cui formazione e trasformazione avviene tramite l’unirsi e il di-      teorica e quella pratica. L’area teorica impiega studiosi e ricerca-
   vidersi degli atomi. Gran parte della cultura romana del tempo, tra       tori sia nelle discipline storiche e teoriche, dove il testo è il mezzo
   cui lo stesso Vitruvio, aveva peraltro proprio in Lucrezio, di soli       d’indagine e d’insegnamento, sia nelle discipline matematiche e
   14 anni maggiore dell’architetto, punto di riferimento filosofico.        geometriche, dove il mezzo è il calcolo. Questo consente all’al-
   Ecco salvo l’equilibrio tra pensiero e materia, grazie al celato le-      lievo architetto di apprendere e sapersi confrontare con le altre di-
   game con Lucrezio, e con Vitruvio, senza rinunciare al patrocinio         scipline, da un punto di vista proprio, che è quello primariamente
   dell’architetto intellettuale.                                            del disegno, il vero mezzo d’indagine e d’insegnamento che può
   In questo mio breve testo sull’insegnamento dell’architettura mi          fondere l’articolazione disciplinare dell’area teorica nello specifi-
   sembra importante partire da qui. Leggiamo dunque la defini-              co sapere dell’architetto. Testo, calcolo e disegno forniscono gli
   zione, in poche righe, che Alberti dà delle qualità dell’architetto:      strumenti all’allievo per addentrarsi nelle idee dell’architettura e
   “Chiamerò Architetto colui che, con il ragionamento (Alberti usa          per relazionarsi con l’area pratica.
   il termine ratio; Lauro, nella prima edizione in volgare, usa ragio-      L’Italia è luogo d’eccellenza per la teoria e la storia dell’archi-
   ne) e con l’esperienza (Alberti usa il termine via – metodo, modo         tettura: negli ultimi decenni pensiamo a Gregotti, Rossi, Tafuri,
   – ; Lauro usa modi), sappia progettare e realizzare, con intelligen-      Polesello, Gabetti, Olmo, Bisogni, De Fusco, De Seta, d’Alfonso,
   za e competenza (ecco il mente animoque albertiano-lucreziano),           Vitale, Ciucci, Purini, Cellini, Fagiolo, Saggio, Castellano, Ira-
   quelle opere che, attraverso lo spostamento dei pesi e l’unione e         ce, De Magistris, Biraghi, Bucci, fino alle nuove generazioni. Pur
   la congiunzione dei corpi, si dispongano convenientemente ai più          annoverando tanti e tali contributi, troppo spesso però le scuole
   importanti bisogni dell’uomo”. Non è un caso che Lauro, eviden-           prestano inadeguata attenzione alla conservazione dei disegni e
   temente consapevole del riferimento lucreziano, traduca la locu-          ancora meno alla loro diffusione digitale: appare imprescindibile
   zione mente animoque con l’espressione co’l giuditio, e con la            che i disegni di architettura dei maestri siano condivisi su inizia-
   mente esperta, introducendo un riferimento all’esperienza-com-            tiva e con il sostegno dell’università, anche on-line, in modo da
   petenza che letteralmente non sarebbe contenuto nei termini latini        permettere ai ricercatori, ai cultori e soprattutto agli allievi di ac-
   mens o animus, se non appunto come eco del De rerum natura.               cedervi. Poco servono le critiche alla superficialità delle informa-
   Gli ulteriori riferimenti ai “pesi” e ai “corpi” (e alla loro unione e    zioni e delle ricerche reperite sul web: sarebbe piuttosto molto più
   congiunzione) non fanno che ratificare questa radice lucreziana e         efficace indurre i giovani allo studio dei disegni, anche attraverso
   dunque riferibile alla materia.                                           la rete.
   Il teorico dell’architettura rinascimentale (che era anche archi-         In tema di conservazione e studi sui disegni, si vedano ad esempio
   tetto costruttore, oltre che umanista versato in tutte le arti), pur      le attività dell’Archivio del Moderno all’Accademia di architet-
   nell’assumersi il compito di legittimare la figura dell’architetto        tura di Mendrisio o degli Archives de la construction moderne
   intellettuale, non si esime dunque dal convalidare la doppia e            all’Ecole polytechnique fédérale de Lausanne (EPFL). Ci sono
98 l’AI 155
naturalmente delle positive eccezioni                                                                      te come potrebbe essere organizzato
nel panorama italiano, come p. es. l’Ar-                                                                   l’insegnamento pratico dell’architettu-
chivio progetti IUAV e l’Archivio Bot-                                                                     ra, anche in una scuola pubblica: su 22
toni del Politecnico di Milano, fondato                                                                    cattedre, troviamo tra gli altri Emanuel
da Consonni, Meneghetti e Tonon. È in                                                                      Christ, Adam Caruso, Jan De Vylder,
ogni caso singolare che gli archivi di                                                                     Andrea Deplazes, Christoph Ganten-
Ponti, De Finetti, Nervi siano a Parma                                                                     bein, Annette Gigon, Mike Guyer, Anne
(pur nell’importante CSAC), Viganò e                                                                       Holtrop, Christian Kerez, Anne Laca-
Zanuso a Mendrisio (pur nell’impor-                                                                        ton. Oppure guardiamo all’Accademia
tante Archivio del Moderno già citato),                                                                    di Architettura di Mendrisio fondata da
Figini e Pollini a Rovereto (pur nell’im-                                                                  Mario Botta, dove tra gli atelier trovia-
portante Mart: Pollini era roveretano,                                                                     mo Michele Arnaboldi, Kersten Geers,
ma Figini di Milano, ove inoltre lavora-                                                                   le Grafton, Francisco Aire Mateus, Joao
vano) e nessuno di questi archivi sia a Milano che del Moderno è             Nunes, Valerio Olgiati, Jonathan Sergison, Paolo Zermani. Altri
capitale e nella quale gli architetti operavano.                             luoghi che si distinguono in Europa per l’insegnamento dell’archi-
Per contrastare il limitato interesse accademico verso gli archivi           tettura sono la TU Munich, la TU Wien, la AA di Londra. Anche
degli architetti, in vista del rientro in Italia entro il 2022 dell’archi-   le figure dei vertici di una scuola sono sintetico indice della qua-
vio di Mendrisio sarebbe (o sarebbe stata) buona cosa individuare            lità dell’insegnamento: istituzioni private come Harvard vantano
una sede universitaria, magari proprio la Facoltà di Architettura            chair di architettura quali Rafael Moneo, Iñaki Ábalos, oggi Mark
progettata da Viganò, o – in una sinergia tra università ed enti pub-        Lee dello studio Johnston Marklee; al MIT Hashim Sarkis, tito-
blici – l’Istituto Marchiondi Spagliardi, nel quale già la soprin-           lare dell’omonimo studio, è preside della School of Architecture
tendente Antonella Ranaldi aveva lanciato l’idea di insediare un             and Planning; Nader Tehrani, principal dello studio NADAAA,
archivio e centro di ricerche sul Moderno, che risolverebbe inoltre          è preside della scuola di architettura della Cooper Union. Anche
il problema dell’increscioso stato in cui versa tale capolavoro.             istituzioni pubbliche si distinguono, ancora l’ETH di Zurigo, con
Tornando alla nostra scuola ideale, l’area pratica impiega architet-         il citato istituto diretto da Joël Mesot; oppure la TU Delft, che ha
ti costruttori, professionisti affermati che hanno dimostrato con le         come preside della Facoltà di architettura Dirk van Gameren, par-
loro opere di aver saputo realizzare idee architettoniche nella real-        tner di Mecanoo Architecten. La figura di guida può essere assun-
tà. In nessuna facoltà di medicina, ci si sognerebbe mai di impie-           ta anche da studiosi, si considerino p. es. le presidenze decennali
gare nell’insegnamento di chirurgia docenti che non hanno mai                di Mark Wigley alla Columbia University (2004-2014) o di Tony
operato. Molto più prosaicamente, nessuno stolto si sognerebbe               Vidler (2002-2013) alla Cooper Union, o oggi la co-direzione di
mai di prendere lezioni di paracadutismo da qualcuno che non si              Michael Hays del Master in Design Studies a Harvard.
sia mai lanciato.                                                            Anche il Politecnico di Milano ha peraltro saputo scegliere come
Con riferimento al contesto italiano, una delegittimazione del me-           presidi, in passato, architetti protagonisti nella costruzione o nella
stiere dell’architetto è stata nell’ultimo quarto del Novecento tra          teoria, quali Portaluppi, De Carli, Portoghesi, Viganò, Monesti-
le cause principali della crisi dell’insegnamento dell’architettura,         roli, Torricelli: si è certi che il futuro non potrà che essere nuova-
con esiti deleteri per il sistema universitario soprattutto di recente,      mente generoso, in un rinnovato rapporto tra teoria, storia e pro-
a causa del pensionamento di molti maestri e del ricambio genera-            getto, che saprà liberare la facoltà dalla morsa di taluni millantati
zionale del corpo docente. Un drastico sbilanciamento verso com-             teorici ed improvvisati docenti di progetto. Emergeranno così le
petenze teoriche, o in troppi casi solo presunte tali, ha in gran parte      valide risorse oggi già presenti, ma troppo spesso inibite, e altre
privato le università della capacità di offrire competenze pratiche,         ancora saranno coinvolte, con uno sguardo in prospettiva (anche
corsi di progettazione tenuti da professori che siano anche archi-           storica, oltre che rivolta al futuro) ed ampio respiro. Non si può
tetti, e non meri laureati in architettura, seppur magari dottorati          infatti sottovalutare che, nonostante la crisi dell’insegnamento ita-
e abilitati all’insegnamento. Qualche corso tenuto da qualificati            liano, la qualità della nostra architettura sia molto cresciuta negli
professori strutturati, anche protagonisti nella professione, in sedi        ultimi vent’anni. Ciò è stato agevolato da una mobilità sempre
quali Politecnico di Milano, IUAV, La Sapienza di Roma, Poli-                maggiore degli allievi, che ci si auspica non sarà compromessa
tecnico di Torino e qualche altra in Italia come Napoli, Alghero,            per via dell’epidemia, e – insieme alla tenuta degli studi storici –
Ascoli-Camerino e Aversa, nonché corsi a contratto elemosinati a             da una circolazione massiccia di immagini e informazioni grazie
validi architetti, poi inesorabilmente epurati per far posto al me-          alle reti digitali, pur con tutti i rischi di appiattimento della specu-
diocre portaborse di turno, non fanno certo la differenza.                   lazione sulla superficie.
Pur consci della complessità delle cause e delle condizioni, non ci          La combinazione di competenze e tecnologie permetterà, anche
si può esimere da un confronto con altre realtà internazionali. Sarà         nel breve periodo, di migliorare una situazione che non ha altre
sufficiente scorrere il corpo docente dell’Institut für Entwurf und          vie di uscita, se si vuole che, di nuovo, l’università sia luogo d’ec-
Architektur dell’ETH di Zurigo per comprendere immediatamen-                 cellenza nella formazione di individui e architetti.
                                                                                                                                               l’AI 155 99
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