Didattica individualizzata e personalizzata Modi e strumenti per l'inclusione degli alunni con disabilità e BES - DS CTS VR e RETE TANTE TINTE ...

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Didattica individualizzata e personalizzata Modi e strumenti per l'inclusione degli alunni con disabilità e BES - DS CTS VR e RETE TANTE TINTE ...
Didattica individualizzata e
           personalizzata
Modi e strumenti per l’inclusione
degli alunni con disabilità e BES

        Mariangela Persona
   DS CTS VR e RETE TANTE TINTE
Didattica individualizzata e personalizzata Modi e strumenti per l'inclusione degli alunni con disabilità e BES - DS CTS VR e RETE TANTE TINTE ...
Obiettivo del seminario

          Acquisire conoscenze

— Modi
— Strumenti
Didattica individualizzata e personalizzata Modi e strumenti per l'inclusione degli alunni con disabilità e BES - DS CTS VR e RETE TANTE TINTE ...
Premessa
                Articolo 3 Costituzione
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali
davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, condizioni personali
e sociali.

E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà
e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo
della della persona umana e l’effettiva partecipazione di
tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e
sociale del Paese.
Premessa
— ART.26 CCNL - FUNZIONE DOCENTE

1. La funzione docente realizza il processo di insegnamento/
apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano,
culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle
finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici
definiti per i vari ordini e gradi dell'istruzione.

2. La funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e
professionale dei docenti; essa si esplica nelle attività
individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di
aggiornamento e formazione in servizio.
Premessa
ART.26 CCNL - FUNZIONE DOCENTE

3. In attuazione dell’autonomia scolastica i docenti, nelle attività
collegiali, attraverso processi di confronto ritenuti più utili e
idonei, elaborano, attuano e verificano, per gli aspetti
pedagogico – didattici, il piano dell’offerta formativa,
adattandone l’articolazione alle differenziate esigenze degli
alunni e tenendo conto del contesto socio - economico di
riferimento, anche al fine del raggiungimento di condivisi
obiettivi qualitativi di apprendimento in ciascuna classe e nelle
diverse discipline. Dei relativi risultati saranno informate le
famiglie con le modalità decise dal collegio dei docenti.
Nota ministeriale 11 maggio 2018
    L'autonomia scolastica quale fondamento per il
            successo formativo di ognuno.

Il sistema educativo e di istruzione rappresenta

”il fulcro dello sviluppo sia della persona che della
comunità; il suo compito è quello di consentire a
ciascuno di sviluppare pienamente il proprio
talento e di realizzare le proprie potenzialità"
Jacques Delors – Nell’educazione un tesoro 1996
Nota ministeriale 11 maggio 2018
    L'autonomia scolastica quale fondamento per il
            successo formativo di ognuno.

La scuola del nuovo millennio tiene conto di due dimensioni
equamente importanti:

— La cura e il dovere di riconoscere l'unicità delle persone e
  rispettarne l'originalità

— La capacità di progettare percorsi educativi e di istruzione
  personalizzati nell'ambito del contesto classe, in un
  delicato equilibrio fra persona e gruppo, in una dinamica
  che si arricchisce dei rapporti reciproci e della capacità di
  convivenza e rispetto civile.
Nota ministeriale 11 maggio 2018
   L'autonomia scolastica quale fondamento per il
           successo formativo di ognuno.

Il Regolamento dell'Autonomia scolastica, D.P.R. 8
marzo 1999, n. 275, all'articolo 4 descrive le
scuole come le istituzioni che (...) concretizzano gli
obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali
alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla
crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e
valorizzano le diversità, promuovono le
potenzialità di ciascuno adottando tutte le
iniziative utili al raggiungimento del successo
formativo".
Nota ministeriale 11 maggio 2018
    L'autonomia scolastica quale fondamento per il
            successo formativo di ognuno.

    Tale finalità (diritto allo studio e pari opportunità per il
   successo formativo) costituisce l'obiettivo principale del
                 sistema scuola del nostro Paese.

Si tratta di "cucire un vestito su misura per ciascuno" con
attenzione e cura, per cui le forme di flessibilità
dell'autonomia scolastica costituiscono la "cassetta degli
attrezzi" per promuovere ..(...) il raccordo e la sintesi tra le
esigenze e le potenzialità individuali e gli obiettivi nazionali
del sistema di istruzione (dlgs 275/99)
Nota ministeriale 11 maggio 2018
   L'autonomia scolastica quale fondamento per il
           successo formativo di ognuno.

  L'impegno della funzione docente deve essere equo e di
qualità per tutti e, per questo, diversificato secondo i diversi
  bisogni educativi di ciascuno: "Non c'è nulla che sia più
        ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali,,
Nota ministeriale 11 maggio 2018
  L'autonomia scolastica quale fondamento per il
          successo formativo di ognuno.

  Il docente è chiamato a svolgere la propria professione
affinché tutti e ciascuno raggiungano il successo formativo
nella ricchezza e opportunità di essere parte di un gruppo
 classe che fruisce del valore aggiunto di un ambiente di
       apprendimento e di socializzazione educativa.
Nota ministeriale 11 maggio 2018
    L'autonomia scolastica quale fondamento per il
            successo formativo di ognuno.

Si tratta di non ridurre i traguardi da raggiungere,
nell'ambito degli obiettivi del sistema nazionale di istruzione
e formazione, ma di favorire, progettare ed accompagnare
percorsi diversi, affinché ne sia garantito il loro
conseguimento
Nota ministeriale 11 maggio 2018
    L'autonomia scolastica quale fondamento per il
            successo formativo di ognuno.

La finalità è quella di promuovere il "fare scuola di qualità
per tutti". Personalizzare i percorsi di insegnamento-
apprendimento significa … pensare alla classe, come una
realtà composita in cui mettere in atto molteplici modalità
metodologiche di insegnamento-apprendimento, funzionali al
successo formativo di tutti.
Nota ministeriale 11 maggio 2018
    L'autonomia scolastica quale fondamento per il
            successo formativo di ognuno.

Dopo aver per tanti anni acquisito una sensibilità legata
all'individuazione e alla gestione dei Bisogni Educativi
Speciali, ora le nostre comunità educanti possono andare
oltre: progettare modi nuovi di fare scuola che aiutino
ciascuno a scoprire e a far crescere le proprie competenze e
capacità, maturare la consapevolezza che "apprendere" è
una bellissima opportunità fortemente legata alla
concretezza e alla qualità della vita.
Concetti chiave

                   1.Inclusione

2. Individualizzazione        3.Personalizzazione
1. Inclusione
1.Inclusione
    Approccio didattico inclusivo basato su:
a) Apprendimento attivo: costruzione
   dell’apprendimento da parte dello studente

b) Metacognizione: riflessione dello studente su
   quanto apprende

c) Rispetto dei tempi: l’eterocronia deve essere
   tenuta in considerazione

d) Apprendimento cooperativo: le strategie
   didattiche che prevedono lavori di gruppo, pari, ecc.
1.Inclusione
2. Individualizzazione
               SINGOLO STUDENTE

Dimensioni individuali

Dimensioni sociali

                         PEI
2. Individualizzazione
        SINGOLO STUDENTE

Didattica adattata con obiettivi comuni

                  PEI
2. Individualizzazione
                 PER UN APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO

                             (David P. Ausubel)

—   Come avviene l’apprendimento: per recezione o per scoperta?

—   Come l’informazione viene incorporata: in modo meccanico o
    significativo?

    Conseguenza per il docente: attenzione a come lo studente elabora le
                               informazioni
2. Individualizzazione
                               APPRENDIMENTO

Dipende da:

a) il linguaggio dell’insegnamento,
b) la sequenza dei contenuti,

c) le loro modalità di presentazione,
d) i tempi concessi

                      … e dagli stili cognitivi di ogni alunno!
3.Personalizzazione
              SINGOLO STUDENTE

— Dimensione potenzialità
— Dimensione unicità

                       PDP
Modi e strumenti

— Didattica inclusiva : individualizzata e
  personalizzata

— PEI e PDP
Modi e strumenti
    Didattica inclusiva : individualizzata e
                personalizzata

Attori:

a) Docenti di TUTTO il consiglio di classe
b) Famiglie
c) Specialisti NPI e/o enti accreditati
d) Eventuali OSS, Lettori …
Modi e strumenti
    Didattica inclusiva : individualizzata e
                personalizzata

Strumenti a norma di legge:

a) PEI
b) PDP
Modi e strumenti
           Didattica inclusiva – il PEI

Norme.

1. L.107/2015
2. D.Lgs. 66/2017 (con integrazioni D.Lgs. 96/2019)
Modi e strumenti
           Didattica inclusiva – il PEI

                   1. L.107/2015

a) revisione delle modalita' e dei criteri relativi
   alla certificazione, che deve essere volta a
   individuare le abilita' residue al fine di poterle
   sviluppare attraverso percorsi individuati di
   concerto con tutti gli specialisti

b) necessità di formulare i PEI seguendo l’ICF
Modi e strumenti
Didattica inclusiva – il PEI

     2.D.Lgs 66/2017
Dall’integrazione all’inclusione
Modi e strumenti
           Didattica inclusiva – il PEI

Il modello ICF – International Classification
               of Functioning
sistema di classificazione della disabilità sviluppato
  dall'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS).
                        2001
Modi e strumenti –dal testo il PEI su base ICF Lascioli-
Pasqualotto
Modi e strumenti
Didattica inclusiva – il PEI

    Il modello dell’UniVR
Modi e strumenti
             Didattica inclusiva – il PEI

      Il modello dell’UniVR- Prof Lascioli e Prof
                      Pasqualotto
Prima parte. Conoscenza dell’alunno e del contesto

Seconda parte. Definizione degli obiettivi educativi,
coniugandosi con il profilo di funzionamento

Terza parte. Determinazione degli obiettivi didattici e
raccordo con il lavoro di classe

Quarta parte. Solo per il secondo grado. Definizione dell’ASL
Modi e strumenti
         Didattica inclusiva – il PDP

1. L 170/2010
2. D Lgs 5669/2011 Linee guida
Modi e strumenti
                               Didattica inclusiva – il PDP

                                      1.L 170/2010

1.   Definizione dei DSA

2.   Obiettivi della legge

a) garantire il diritto all'istruzione;
b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto,
garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità;
c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali;
d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli
studenti;
e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche
legate ai DSA;
f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;
g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi
sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione;
h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e
professionale.
Modi e strumenti
             Didattica inclusiva – il PDP

           2. D Lgs 5669/2011 - Linee guida
                            Premessa

Le Linee guida presentano alcune indicazioni, elaborate sulla
base delle più recenti conoscenze scientifiche, per realizzare
interventi didattici individualizzati e personalizzati, nonché
per utilizzare gli strumenti compensativi e per applicare le
misure dispensative. Esse indicano il livello essenziale delle
prestazioni richieste alle istituzioni scolastiche e agli atenei
per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti
con DSA.
Modi e strumenti
Didattica inclusiva – il PDP

     D Lgs 5669/2011

        Linee guida
Modi e strumenti
             Didattica inclusiva – il PDP
            Il ruolo del docente referente
1. fornisce informazioni circa le disposizioni normative
vigenti;
2. fornisce indicazioni di base su strumenti
compensativi e misure dispensative al fine di realizzare
un intervento didattico il più possibile adeguato e
personalizzato;
3. collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie
volte al superamento dei problemi nella classe con
alunni con DSA;
Modi e strumenti
                Didattica inclusiva – il PDP
                Il ruolo del docente referente
4. offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali
didattici e di valutazione;
5. cura la dotazione bibliografica e di sussidi all’interno
dell’Istituto;

6. diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica
o di aggiornamento;
7. fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/
Istituzioni/Università ai quali poter fare riferimento per le
tematiche in oggetto
Modi e strumenti
             Didattica inclusiva – il PDP
            Il ruolo del docente referente
8. fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on
line per la condivisione di buone pratiche in tema di
DSA;
9. funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti
(se maggiorenni), operatori dei servizi sanitari, EE.LL.
ed agenzie formative accreditate nel territorio;

10. informa eventuali supplenti in servizio nelle classi
con alunni con DSA
Modi e strumenti
          Didattica inclusiva – il PDP

         Il ruolo del docente referente

Il Referente d’Istituto avrà in ogni caso cura di
promuovere lo sviluppo delle competenze dei
colleghi docenti, ponendo altresì attenzione a che
non si determini alcun meccanismo di “delega” né
alcuna forma di deresponsabilizzazione, ma
operando per sostenere la “presa in carico”
dell’alunno e dello studente con DSA da parte
dell’insegnante di classe.
Modi e strumenti
                       Didattica inclusiva – il PDP

                            Il ruolo del docente

In particolare, ogni docente, per sé e collegialmente:

—   mette in atto strategie di recupero;

—   segnala alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli
    interventi di recupero posti in essere;

—   prende visione della certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi
    preposti;

—   procede, in collaborazione dei colleghi della classe, alla documentazione
    dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati previsti;
Modi e strumenti
                 Didattica inclusiva – il PDP
                        Il ruolo del docente
In particolare, ogni docente, per sé e collegialmente:

— attua strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto
   compensativo;

— adotta misure dispensative;

— attua modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti;

— realizza incontri di continuità con i colleghi del precedente e
   successivo ordine o grado di scuola al fine di condividere i percorsi
   educativi e didattici effettuati dagli alunni, in particolare quelli con
   DSA, e per non disperdere il lavoro svolto.
Modi e strumenti
Didattica inclusiva – alunni CNI
Modi e strumenti
  Didattica inclusiva – il PDP per alunni CNI

                Normativa di riferimento
1.DPR 286/98 art 38
Regolamento recante norme di attuazione del testo unico
delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero
2. DPR 394/1999 art. 45
Regolamento sull'immigrazione
3. 2007 La via italiana per la scuola interculturale e
l’integrazione degli alunni stranieri
4. 2014 Linee guida per accoglienza alunni stranieri
5. L107/2015
6. Dlgs 62/2017
Modi e strumenti
         Didattica inclusiva –alunni CNI

               Normativa di riferimento

1. DPR 286/98 Regolamento recante norme di attuazione del
testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero

             stabilisce l’obbligo scolastico
con l’applicazione di tutti i dispositivi normativi ad
                    esso connessi
Modi e strumenti
                               Didattica inclusiva –alunni CNI

                                     Normativa di riferimento

2. Regolamento sull'immigrazione (DPR 394/1999: art. 45)

1.   Diritto all'istruzione - indipendentemente dalla regolarità della propria posizione - nelle forme e
     nei modi previsti per i cittadini italiani.

2.   L'iscrizione può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico.

3.   L'inserimento alla classe corrispondente all'età anagrafica, salvo che il collegio dei docenti
     deliberi l'iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto dell'ordinamento degli studi del Paese
     di provenienza, del corso di studi seguito, del livello di preparazione raggiunto

4.   Il collegio dei docenti definisce il necessario adattamento dei programmi di insegnamento. Allo
     scopo, possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per
     facilitare l'apprendimento della lingua italiana. Il consolidamento della conoscenza della lingua
     italiana può essere realizzata altresiì mediante l'attivazione di corsi intensivi di lingua italiana
     sulla base di specifici progetti, anche nell'ambito delle attivitaà aggiuntive di insegnamento per
     l'arricchimento dell'offerta formativa.
Modi e strumenti
         Didattica inclusiva –alunni CNI

3. 2007 Linee guida - La via italiana per la scuola
interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri

10 linee di azione, riconducibili a tre macro-aree

1. Azioni per l’integrazione
2. Azioni per l’interazione interculturale
3. Gli attori e le risorse
Modi e strumenti
        Didattica inclusiva –alunni CNI
                10 linee di azione

1. Pratiche di accoglienza e di inserimento nella
scuola
2. Italiano seconda lingua
3. Valorizzazione del plurilinguismo
4. Relazione con le famiglie straniere e
orientamento
5. Relazioni a scuola e nel tempo extrascolastico
Modi e strumenti
            Didattica inclusiva –alunni CNI
                    10 linee di azione

6. Interventi sulle discriminazioni e sui pregiudizi

7. Prospettive interculturali nei saperi e nelle
competenze

8. L’autonomia e le reti tra istituzioni scolastiche,
società civile e territorio

9. Il ruolo dei dirigenti scolastici

10. Il ruolo dei docenti e del personale non docente
Modi e strumenti
        Didattica inclusiva – alunni CNI
                10 linee di azione

10. Il ruolo dei docenti

“Il contesto della diversità culturale obbliga
l’insegnante a uscire dai canoni della trasmissione
lineare per dialogare con particolari esigenze.
Tuttavia, ciò non significa formare i docenti a
rispondere a bisogni “speciali”, bensì, al contrario,
abituarsi a leggere l’intero contesto
scolastico sotto il segno della differenza”.
Modi e strumenti
        Didattica inclusiva – alunni CNI

    4.2014 Linee guida per accoglienza alunni
                    stranieri

Prima parte – Il contesto

Seconda parte – Indicazioni Operative
Modi e strumenti
          Didattica inclusiva – alunni CNI
        3.2014 Linee guida per accoglienza alunni stranieri

                       Indicazioni operative

— Accoglienza : iscrizione

— Coinvolgimento e partecipazione delle famiglie

— Valutazione

— Orientamento

— Insegnamento italiano L2
Modi e strumenti
           Didattica inclusiva – alunni CNI

                        4. Dlgs 62/2017
Art 1 c.8. I minori con cittadinanza non italiana presenti sul
territorio nazionale hanno diritto all'istruzione, come previsto
dall'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica, 31
agosto 1999, n.394, e sono valutati nelle forme e nei modi previsti
per i cittadini italiani.

Art. 6 c.2. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di
apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può
deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla
classe successiva o all'esame conclusivo del primo ciclo.
Modi e strumenti
           Didattica inclusiva – alunni CNI

                          5. L 107/2015
— (art. 1, co. 7, lett. r) obiettivo del potenziamento dell'offerta
   formativa l'alfabetizzazione e il perfezionamento dell'italiano
   come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di
   cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in
   collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto
   delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali.

— (art. 1, co. 32) le attività e i progetti di orientamento scolastico
   sono sviluppati con modalità idonee a sostenere anche le
   eventuali difficoltà e problematiche proprie degli studenti di
   origine straniera.
Modi e strumenti
             Didattica inclusiva – alunni CNI

                         6. D.Lgs 62/2017

Art. 1 c.8. I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio
nazionale hanno diritto all'istruzione, come previsto dall'articolo 45 del
decreto del Presidente della Repubblica, 31 agosto 1999, n.394, e
sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.

Art.14 c. 4. I candidati non appartenenti a Paesi dell'Unione europea,
che non abbiano frequentato l'ultimo anno di corso di istruzione
secondaria superiore in Italia o presso istituzioni scolastiche italiane
all'estero, possono sostenere l'esame di Stato in qualita' di candidati
esterni, con le medesime modalita' previste per questi ultimi.
Modi e strumenti
            Didattica inclusiva – altri BES
                  Direttiva Ministeriale 27/12/2012

anche gli alunni con difficoltà dovute a svantaggio sociale, culturale
o perché stranieri, possono essere oggetto di interventi di
personalizzazione, formalizzati nel PDP.

                       Circolare MIUR 8/2013

estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla
personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi
espressamente ai principi enunciati dalla legge 53/2003.
Modi e strumenti
            Didattica inclusiva – altri BES
           OM Esami di stato Primo e Secondo grado

Per i BES individuati e non certificati è possibile avere strumenti
compensativi ma non misure dispensative.

Per il secondo grado

E’ possibile concedere strumenti compensativi, in analogia a quanto
previsto per studenti con DSA, solo nel caso in cui siano
già stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o
comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell'esame
senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte.
Per una didattica
             personalizzata:

1.Devo sapere già quali sono gli stili cognitivi dei
miei alunni e conseguentemente adattare la mia
lezione. Per esempio: prevedere una parte
verbale, una visuale, far produrre mappe.

 Attenzione: se uso delle presentazioni con slide,
  non devo sovraccaricare con testi (ad esempio
come questa presentazione) e devo usare font per
  dislessici (in questo ppt è utilizzato Verdana).
Per una didattica
                personalizzata:
2. L’esempio seguente è tratto dalle esperienze pratiche del
progetto M.O.DI. https://sperimentomodi.it/

Per le esercitazioni su uno stesso argomento o per uno stesso
obiettivo posso predisporre una TABELLA DI SCELTA – (Dalla
didattica differenziata di D’Alonzo – Folci – Rondena)

La tabella è composta da nove caselle
• ciascuna contiene un esercizio che riguarda lo stesso argomento
delle altre
• richiede un diverso livello di abilità
• le difficoltà aumentano procedendo dall’alto verso il basso e da
sinistra verso destra
• ogni alunno sceglie liberamente quale fare
• le regole sono che bisogna farne almeno tre e che non si può
interrompere il lavoro prima del tempo assegnato
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