"Verso una scuola inclusiVa" - D.D. S. Teresa di Riva

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"Verso una scuola inclusiVa" - D.D. S. Teresa di Riva
D I R E Z I O N E         D I D A T T I C A S T A T A L E
                   Via Francesco Crispi, 495 – 98028 S.TERESA DI RIVA (ME)
  Tel. e Fax: 0942 791410 e-mail: meee06000t@istruzione.it pec: meee06000t@pec.istruzione.it
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  “Verso una scuola inclusiVa”

                                      Ogni persona è unica . . .
                                          non c'è peggiore ingiustizia
                                               nel dare cose uguali
                                                    a persone che uguali non sono”

                                                                 Daniel Pennac… da Diario di scuola

                     PIANO ANNUALE INCLUSIONE

                             A.S. 2018/2019

Ins. referente Cocuccio Chiara
"Verso una scuola inclusiVa" - D.D. S. Teresa di Riva
PREMESSA

La sfida dell'inclusione chiama tutti i protagonisti della vita scolastica docenti, alunni,
personale, genitori, personale dei servizi socio-sanitari, ad attivarsi in maniera sinergica in
vista di una reale inclusione di tutti.
Inclusione significa progettare, sin dalle sue fondamenta, la “piattaforma della
cittadinanza” in modo che ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e
doveri come modalità ordinaria (“siamo tutti normali”). L’Inclusività non è quindi un “aiuto”
per scalare la normalità ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità.
Si Una scuola Inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per
essere, in partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’Inclusività non è uno status, ma un
processo in continuo divenire; un processo di “cambiamento”.
Nel nostro Istituto l’Inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali, vuole essere
un fattore di qualità, sia dal punto di vista educativo che da quello didattico, che sviluppa
dinamiche di collaborazione tra gli allievi, educandoli ai valori della persona, al rispetto per
il diverso e allo spirito di solidarietà.
Come comunità educante la nostra Istituzione Scolastica, accoglie ogni alunno con
l’impegno di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche per favorirne un
positivo sviluppo, attraverso l’acquisizione di conoscenze, abilità, competenze e
autonomia.
Il nostro Piano Triennale dell’Offerta Formativa        prevede la realizzazione di percorsi
  educativo-didattici    personalizzati   che,    come    previsto    dai   numerosi    riferimenti
  sull’uguaglianza e la parità dei cittadini, mirano a valorizzare l’alunno con bisogni educativi
  speciali nella sua specificità, a rispondere ai suoi bisogni formativi, a facilitare
  l’apprendimento e a sviluppare la persona nell’ottica del successo scolastico. Il seguente
  piano prevede l’attuazione dei cinque pilastri dell’Inclusività:
     1. individuazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);

     2. personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);

     3. strumenti compensativi;

     4. misure dispensative;

     5. impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali.
    Ha lo scopo di migliorare il processo di integrazione degli alunni diversamente abili,
   indicando le “buone pratiche”     da adottare per una loro ottimale inclusione, così come gli
   strumenti operativi per attuare le indicazioni normative in materia e definisce compiti e ruoli
   delle figure operanti nella scuola e di quelle che collaborano nel territorio.

   NORMATIVA DI RIFERIMENTO

  Il PIANO INCLUSIONE è parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa
  della Direzione Didattica di S. Teresa di Riva e viene stilato nel rispetto dei seguenti
  documenti normativi:
Legge 104/92 “Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
   handicappate".
D.P.R. 24/02/94 “Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali
   in materia di alunni portatori di handicap".
Legge 18/2009 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle
   persone con disabilità”.
   Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (4 agosto 2009).
DPR n. 122 del 22 giugno 2009. Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per
         la valutazione degli alunni.
         -Legge 53/2003.

 I.     Circolare Ministeriale n.2 8/01/2010 “Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di
         alunni con cittadinanza non italiana”.

II.     Legge 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito
         scolastico”.
           a) Decreto Ministeriale 5669 del 12 /07/2011 “Linee guida per il diritto allo studio degli
                alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento”.
           b) Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo
                d’Istruzione (settembre 2012).
           c) Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
                educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”.
           d) Indicazioni operative per la Direttiva del 27/12/2012.
           e) Circolare Ministeriale del 6 /03/2013.
           f)   Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S. 2013/2014.
                Chiarimenti.
           g)    LEGGE N° 107 13/7/2015
         MOTIVAZIONI

         “La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi
         dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza
         della diversità un valore irrinunciabile. La scuola consolida le pratiche inclusive nei
         confronti di bambini e ragazzi di cittadinanza non italiana promuovendone la piena
         integrazione. Favorisce inoltre, con specifiche strategie e percorsi personalizzati, la
         prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce
         […] Particolare cura è riservata agli allievi con disabilità o con bisogni educativi speciali,
         attraverso adeguate strategie organizzative e didattiche, da considerare nella normale
         progettazione dell’offerta formativa.”( Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola
         dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’Istruzione - settembre 2012 – febbraio 2018 (integrazione)

         La Nostra Istituzione Scolastica, intende realizzare il presente piano nella convinzione che
         l’obiettivo prioritario di ogni ordine di Scuola sia garantire il successo formativo di ciascun
         alunno all’interno di un più ampio ambito di Educazione al Rispetto della Diversità e dei
         Diritti Umani.
        Per Migliorare il proprio grado di Inclusività, occorre considerare tale obbligo normativo
un’opportunità per iniziare a realizzare una Scuola chiamata a favorire il successo
scolastico di tutti e di ciascuno.

 Si intende, dunque, rendere sempre più efficace l’insegnamento, adattando obiettivi
 (personalizzazione) e strategie (individualizzazione) ai bisogni e alle caratteristiche di
 ciascun singolo allievo, per dare a tutti la possibilità di acquisire e padroneggiare
 competenze.
 Favorire la cultura dell’Inclusione vuole diventare l’obiettivo prioritario di questa comunità
 scolastica, al fine di condurre la maggior parte degli studenti al più alto livello possibile di
 apprendimento, mettendo ciascuno nella condizione di poter acquisire le competenze. Si
 intende realizzare una scuola che si impegna per il successo scolastico di tutti gli studenti,
 che riconosce di ciascuno i limiti e le risorse di cui dispone, che progetta e realizza
 situazioni di insegnamento- apprendimento di qualità, strutturate in funzione dell’alunno e
 regolate sulla base delle sue caratteristiche personali. Superando la visione della didattica
 di tipo tradizionale, che prevedeva la realizzazione di un processo di insegnamento-
 apprendimento uguale per tutti, in cui si insegnava a tutti con lo stesso metodo e si
 assegnava a tutti il medesimo tempo, si intendono attuare i principi pedagogici
 dell’individualizzazione e della personalizzazione, ipotizzando ed attuando un percorso di
 formazione che sappia valorizzare l’eterogeneità dei vari gruppi classe. Eterogeneità
 caratterizzata da tutte le diversità e le varietà di individui, in riferimento alle conoscenze già
 possedute, agli stili di apprendimento, agli atteggiamenti legati a motivazione e
 disponibilità all’apprendimento, alle strategie cognitive, alle attribuzioni messe in atto da
 ciascuno nell’affrontare le difficoltà scolastiche e alle modalità affettive e relazionali
 dimostrate da ciascuno nel processo di apprendimento.
IL CONTESTO

La Direzione Didattica di S. Teresa di Riva è una scuola pubblica e comprende i seguenti
ordini di scuole:

 · Scuola Infanzia

 . Scuola Primaria

 L’Istituto accoglie mediamente 625 studenti, di cui n. 200 di scuola dell’Infanzia e n.
 425 di scuola Primaria distribuiti su sei plessi, 5 dei quali con presenza di sezioni
 dell’infanzia e di classi della primaria e un plesso con solo sezioni dell’infanzia.

Il corpo docente             p e r l ’ a n n o s c o l a s t i c o 2 0 1 8 / 2 0 1 9 è costituito    da 9 1
insegnanti di cui 79 di ruolo e 1 2 con contratto a tempo determinato.

Il personale ATA        è       costituito    dal Direttore       dei   servizi        generali, 3 assistenti
amministrativi,       e 10 collaboratori scolastici a tempo indeterminato e 1 a tempo determinato.

Al fine di permettere ad ogni alunno iscritto nella Nostra Istituzione, di poter raggiungere gli
obiettivi previsti, ossia:

                agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a
                 partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e
                 sociali;
                formare persone capaci di affrontare con cognizione e competenza situazioni
                 problematiche e di assumere decisioni responsabili nell’ambito della propria vita;
la nostra scuola si impegna:

    1. a favorire i processi         di accoglienza, inserimento ed integrazione degli studenti con
        Bisogni Educativi Speciali nella didattica quotidiana;
    2. ad adottare collegialmente            i nuovi modelli organizzativi proposti dalla Riforma ai
        fini del superamento delle difficoltà rilevate;
    3. a rilevare sistematicamente           tutti gli aspetti comportamentali che ostacolano l’attività
        scolastica rendendoli oggetto di riflessione educativa;

    4. ad adottare una opportuna                   metodologia      didattica     al     fine   di favorire il
        superamento delle difficoltà nello studio;
    5. ad attivare strategie di recupero e di rinforzo;
    6. ad intensificare e valorizzare           l ’interazione   scuola-famiglia attraverso un dialogo
        costante;
    7. ad effettuare verifiche frequenti e trasparenti.
Per il corrente anno scolastico 2018/2019 il quadro generale della distribuzione degli
    alunni BES nella scuola è sintetizzato nella seguente tabella:

A. S. 2018/2019                                          SC. INFANZIA         SC. PRIMARIA
Alunni con disabilità grave                                    9 12
Alunni con disabilità non grave                                5  7
ALUNNI CON CERTIFICAZIONI SPECIFICHE CHE NON RIENTRANO NELL’AMBITO DELLA
LEGGE 104/1992 – ALCUNI ALUNNI RIENTRANO IN PIÙ CATEGORIE
Alunni con DSA                                                   11
Disturbi evolutivi delle abilità scolastiche non specificate o    4
altro
ALUNNI CHE IN BASE ALLA NORMATIVA VIGENTE PRESENTANO BISOGNI EDUCATIVI
SPECIALI
Alunni stranieri                                               9 21
Alunni con disagio socio culturale                                        -----------             ----------
Alunni in attesa di diagnosi DSA o in osservazione

     Nel rispetto delle normative che regolano il diritto allo studio delle persone disabili e/o con
     DSA e/o con BES, la nostra           Istituzione    è in grado di accoglierle e di organizzarne le
     attività, in modo che il corso di studi possa offrire una valida ed efficace occasione di
     realizzazione personale.

       VALUTAZIONE BES

       La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con
       bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e
       successivamente la C.M. n.8 del 6 marzo 2013, estendono a tutti gli studenti in difficoltà
       il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai
       principi enunciati dalla Legge 53/2003. Fermo restando l'obbligo di presentazione delle
       certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA
       (nelle Leggi 104/92 e 170/10), la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 sottolinea come sia
       doveroso, da parte dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole primarie,
       indicare   in   quali    altri   casi   sia   opportuna   e   necessaria     l'adozione   di   una
       personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o
       dispensative.     I docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni
       assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche Sono ritenuti alunni con
       bisogni educativi speciali, come si legge nella Direttiva, tutti coloro che per motivi fisici,
       biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici o sociali, necessitano di una didattica
       personalizzata.

       Per quanto riguarda la valutazione, ciascun insegnante farà riferimento al Piano
       Educativo Individualizzato nel caso di alunni in possesso di certificazione da parte
       dell’Azienda Sanitaria Locale, al Piano Didattico Personalizzato nel caso di studenti
       BES senza certificazione di disabilità.

       La valutazione, per gli alunni BES, avrà carattere formativo, valutare questi alunni vorrà
       dire tenere in debita considerazione aspetti non quantificabili come la motivazione,
       l’interesse, le capacità di adattamento alle situazioni e ai compiti, l’autostima e
       l’autoefficacia. Ogni progettazione           partirà da un’attenta osservazione e valutazione
       delle componenti intrinseche che supporteranno il processo formativo ed ad esse si
       deve riferire. Il momento della valutazione sarà un momento di autovalutazione per i
docenti così da individuare eventuali aggiustamenti dell’impianto metodologico inclusivo
e delle strategie utilizzate.

I docenti, nello stabilire il giudizio e i voti, faranno riferimento agli obiettivi e ai criteri
stabiliti nel Piano Educativo Individualizzato per gli alunni diversamente abili e il Piano
Didattico Personalizzato per gli allievi con D.S.A.), tenendo conto del livello di partenza
dell’alunno e dell’impegno profuso, con la convinzione che valutare significa valorizzare
e non discriminare, all’insegna di una scuola inclusiva e non differenziale.
MISURE     DISPENSATIVE1     (legge   170/10    e   linee   guida   12/07/11)E   INTERVENTI   DI
INDIVIDUALIZZAZIONE

Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe
Dispensa dall’uso dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento
Dispensa dall’uso del corsivo e dello stampato minuscolo
Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti
Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna
Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie
Dispensa dall’utilizzo di tempi standard
Riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi
Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni di più materie
Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in
percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling
Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo
stampato, sintesi vocale, mappe, schemi, formulari
Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare supporti
multimediali
Accordo sui tempi e sulle modalità delle interrogazioni
Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli
obiettivi
Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di
completamento e/o arricchimento con una discussione orale)
Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto
digitalizzato leggibili dalla sintesi vocale
  Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo
l’uso di schemi riadattati e/o mappe durante l’interrogazione
Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario (corretta trascrizione di
compiti/avvisi)
Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi
Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici

STRUMENTI COMPENSATIVI (legge 170/10 e linee guida 12/07/11)

Utilizzo di computer e tablet (possibilmente con stampante) nei plessi debitamente
attrezzati. Se l’alunno dispone di un proprio laptop/tablet può utilizzarlo in classe
sollevando la scuola da ogni responsabilità.
Utilizzo di programmi di videoscrittura con correttore ortografico (possibilmente vocale)
    e con tecnologie di sintesi vocale (anche per le lingue straniere)
    Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri…).
    Utilizzo del registratore digitale o di altri strumenti di registrazione per uso personale
    Utilizzo di ausili per il calcolo (tavola pitagorica, linee dei numeri…)

    Utilizzo di schemi, tabelle, mappe e diagrammi di flusso come supporto durante compiti
    e verifiche scritte
    Utilizzo di mappe e schemi durante le interrogazioni, eventualmente anche su supporto
    digitalizzato (presentazioni multimediali), per facilitare il recupero delle informazioni
    Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o commerciali)

In caso di variazioni delle situazioni degli alunni, nel corso dell’anno, la referente BES
produrrà documenti da allegare, ad integrazione.

STRATEGIE METODOLOGICHE OPERATIVE

Metodologia Partecipativa;

Metodo della ricerca-azione;

Problem solving;

Cooperative learning;

Metodo induttivo e deduttivo;

Apertura della Scuola all’Extrascuola (F.S.E. -P.O.N. “Per la scuola, competenze e
ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio
nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree
a    rischio e in quelle periferiche”. Asse I-Istruzione -Fondo Sociale Europeo (FSE).
Obiettivo specifico 10.1.

- Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa.
Azione 10.1.1 - Interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità).

Attività Lezione frontale dialogata;

Conversazione e discussione;

Studio in aula (individuale e /o in gruppo; Cooperative Learning).
PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

La nostra Istituzione per l’anno scolastico 2018/2019 prevede percorsi didattici
personalizzati e individualizzati: PDP, PEI. Programmazione settimanale, apertura oltre il
tempo scolastico grazie all’approvazione dei        F.S.E. P.O.N.    “Progetti di inclusione
sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario
scolastico”.     Saranno previsti progetti che favoriscano l’innovazione tecnologica, Sport,
Cittadinanza     e     Costituzione,     l’inclusione   sociale       con    il     progetto
“CINEFORUM…INCLUSIVITA’” in collaborazione con il territorio; Progetto scuola e
territorio; continuità; legalità; ambiente.
Progetto in rete RESABES con la collaborazione della                psicologa dott.ssa Chilà
Paola per il successo formativo per gli alunni con disagio e la valorizzazione degli alunni
eccellenti.

 IPOTESI PROGETTUALE

 La complessità e l’eterogeneità delle attuali classi, in cui si incontrano alunni
 diversamente abili, alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento, alunni in difficoltà di
 apprendimento, alunni con svantaggio, alunni con disagio, alunni stranieri, dettano
 l’urgenza di adottare una didattica che sia attenta a tutti e a ciascuno, che conduca tutti
 gli alunni a raggiungere il successo formativo in modo inclusivo. Si avverte l’esigenza
 di un insegnamento di qualità, che sappia “includere” le differenze, valorizzandole.
 Valorizzandole nel senso che tali differenze (di capacità, di attitudini, di ritmi di
 apprendimento, di motivazioni) non vengano considerate come predittive del livello di
 apprendimento raggiungibile ma come presupposto al successo dell’intervento
 formativo, riconoscendo che solo adeguando ad esse la strutturazione della situazione
 di insegnamento-apprendimento sia possibile attuare un intervento di qualità e, quindi,
 efficace.

 Con il presente piano inclusivo si ipotizza che, solo considerando con una diversa
 prospettiva le differenze individuali, possa essere messa in atto una didattica di tipo
 inclusiva, sulla base dei seguenti principi:
   La scuola inclusiva considera la speranza come forza propulsiva per realizzare
         un percorso educativo aperto al futuro e all’incontro con l’Altro, fondato
         sull’accoglienza, sulla gratuità e finalizzato alla costruzione di un progetto di vita.
        In una scuola inclusiva le differenze vengono considerate non come facenti parte
         della natura del soggetto che apprende ma determinate soprattutto dall’ambiente
         e, dunque, dalle condizioni della situazione di insegnamento-apprendimento.
         Non essendo, quindi, un dato di natura irreversibile ma variabili di
         comportamento, risultano modificabili.
        La scuola inclusiva considera degna di rispetto qualsiasi difficoltà riscontrata
         dallo studente durante la sua carriera scolastica, nella convinzione che tali
         differenze siano dovute al concorso di molti fattori che riguardano sia l’alunno,
         sia l’ambiente di apprendimento in cui l’alunno viene a trovarsi.
        La difficoltà di apprendimento è l’esito di un’interazione tra l’alunno e il contesto
         apprenditivo in cui l’alunno si trova ad apprendere: è il contesto scolastico a
         facilitare o impedire l’accesso all’apprendimento. Le difficoltà di apprendimento,
         pertanto, possono essere accentuate o attenuate in base alle richieste
         scolastiche. La ragione delle differenze individuali nell’apprendimento non va
         ricercata, allora, nell’allievo ma nell’interazione tra individui e ambiente educativo
         e sociale in cui essi si collocano.
        Una scuola che considera in tal modo le differenze individuali permette il
         passaggio da una didattica fondata sul modello dell’integrazione ad una didattica
         fondata sul modello dell’inclusione.
        La distinzione tra alunni “speciali” (con certificazione di qualche “disabilità” o di
         qualche “disturbo”) e alunni “normali” (senza certificazione), propria del modello
         dell’integrazione ha generato spesso l’idea che debbano essere messi in atto
         interventi straordinari o “speciali” rivolti ad alunni “speciali” ed interventi ordinari,
         e quindi “normali”, rivolti agli alunni “normali”. Tale concezione viene superato dal
         modello di scuola inclusiva affermando il principio della “speciale normalità” che
         va rivolto a qualsiasi alunno, senza distinzione.
        Una scuola inclusiva è una scuola che scommette sulla capacità di tutti di
         apprendere.

Nella nostra Istituzione l’inclusione va considerata come indispensabile per il
miglioramento della qualità della vita dell’alunno attraverso l’acquisizione di abilità
cognitive, comunicative, sociali e di autonomia in un contesto caratterizzato da relazioni
significative.
 FINALITÀ
   1) Educare alla Speranza, alla Giustizia, alla Sussidiarietà.
   2) Promuovere l’educazione all’Altruismo, al Rispetto, al Dialogo, alla Comprensione,
       alla Solidarietà, alla Cooperazione, all’Amicizia, all’Uguaglianza, alla Pace verso
       tutte le persone e tutte le culture.
   3) Promuovere la formazione della persona in riferimento: al rispetto dell’Altro,
       all’integrazione con culture diverse, ai principi di uguaglianza, di solidarietà e di
       collaborazione.
   4) Favorire il benessere di tutti gli alunni e l’inclusione degli alunni in situazione di
       difficoltà cognitiva, comunicativa, comportamentale e relazionale.
   5) Garantire all’intero gruppo classe il successo scolastico.

   6) Prestare attenzione ed aiuto alle situazioni di disagio.

   7) Ridurre e prevenire le difficoltà di apprendimento facilitando i percorsi di
       apprendimento.

   8) Individuare eventuali difficoltà specifiche e promuovere interventi mirati al loro
       superamento.

   9) Identificare precocemente gli alunni a rischio di un Disturbo Specifico di
       Apprendimento.

   10) Migliorare il rapporto degli alunni con la scuola riducendo le possibilità di
       insuccesso e abbandono scolastico.
   11) Favorire: la crescita dell’autostima, lo sviluppo della motivazione, la strutturazione
       degli automatismi, lo sviluppo ottimale delle potenzialità.

   12) Promuovere le relazioni tra gli alunni stimolando la collaboratività e la
       sperimentazione di forme di aiuto reciproco.
   13) Sviluppare la consapevolezza della diversità come “valore” da vivere e da
       condividere.
   14) Valorizzare la cultura d’origine e la storia personale di ogni alunno.
Finalità riferite agli insegnanti

1. Migliorare la conoscenza dei bisogni educativi degli alunni.
2. Perfezionare le competenze operative legate alla didattica inclusiva.
3. Migliorare il coinvolgimento esplicito di tutti i docenti, curricolari e di sostegno,
   nella progettazione e nella realizzazione di interventi in senso inclusivo.
4. Utilizzare maggiore inclusività ordinaria nella didattica e maggiore adattabilità e
   flessibilità per accogliere individualizzazioni e personalizzazioni.
5. Definire e condividere pratiche inclusive tra tutto il personale del nostro Istituto.
6. Favorire la documentazione e lo scambio di “buone pratiche” in un’ottica di
   scuola-comunità.
7. Incrementare la comunicazione e favorire il rapporto con la famiglia e con i
   servizi sanitari.
8. Adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative
   degli alunni.
9. Accompagnare adeguatamente gli alunni nel percorso scolastico, sostenendoli
   nel passaggio tra i diversi gradi di scuola.
SOGGETTI COINVOLTI

 Il presente Piano           impegna tutte le componenti della comunità scolastica, in
 un’assunzione collegiale di responsabilità. Tutti i soggetti coinvolti sono impegnati ad
 adottare forme di comunicazione accoglienti ed inclusive ed alla costruzione di un clima
 di relazioni positive.

 RISORSE SCOLASTICHE

 ALUNNI

A tutti   gli   alunni in     difficoltà       viene   garantito il diritto   alla personalizzazione
dell’apprendimento, in linea con i principi enunciati dalle leggi e decreti dello stato.

FAMIGLIE

La famiglia fornisce notizie sull’alunno, gestisce con la scuola le situazioni problematiche,
condivide con la scuola         il processo di apprendimento dell’alunno, contribuisce             alla
costruzione     e realizzazione del progetto formativo dello studente e del PEI/PDP,
partecipa agli incontri del GLI.

 DIRIGENTE SCOLASTICO

 La Prof.ssa Venera Munafò

 è il garante dell’offerta formativa
 che viene                promossa         e
 realizzata     all’interno dell’Istituto
 sia relativamente alla globalità degli
 studenti che,     quindi, anche agli
 alunni con disabilità e/o BES.

A questo scopo:

   1. procede alla assegnazione degli insegnanti sia curricolari che di sostegno al Consiglio di
       Classe
   2. garantisce la continuità nella assegnazione degli insegnanti;
   3. assicura l’utilizzo dell’insegnante di sostegno come contitolare nelle attività didattico-
       educative          sull’intero gruppo classe e assicura all’Istituto l’acquisizione di tutti gli
       ausili e/o attrezzature necessarie alle esigenze di ogni singolo alunno disabile;
● gestisce le risorse valutando le reali esigenze di ogni singolo caso; assicura all’Istituto
          l’acquisizione di tutti gli ausili e/o attrezzature necessarie alle esigenze di ogni
          singolo alunno;
      ● attiva azioni anche in collaborazione con Enti e Associazioni del territorio per
          assicurare l’inclusione di ogni alunno;
      promuove progetti di integrazione;
      promuove progetti di formazione del corpo docente;
      dialoga con le famiglie e con gli insegnanti al fine di trovare confronti, soluzioni e risposte.

    Collegio dei Docenti

    Esprime la volontà di realizzazione del presente progetto, includendolo nel Piano
    Triennale dell’Offerta Formativa.

DOCENTI DI SOSTEGNO

    Nell’a.s. 2018/2019 nella Direzione Didattica   lavorano   12 docenti di sostegno scuola
    dell’Infanzia e 16 docenti di sostegno scuola Primaria.

    I docenti di sostegno costituiscono una risorsa per l’intera comunità scolastica, oltre che
    per gli alunni, in quanto propongono e organizzano                 strategie di integrazione e
    apprendimento, sviluppando anche progetti educativi e formativi.

    L’insegnante         di
    sostegno:

-     assume contitolarità delle sezioni o classi in cui opera;

- partecipa alla stesura di tutti i documenti e progetti per l’integrazione;

- partecipa a pieno titolo alle
operazioni di valutazione
CONSIGLI DI INTERSEZIONE-INTERCLASSE

 Rivestono un ruolo fondamentale e diretta nella realizzazione della didattica inclusiva
 poiché individuano i bisogni educativi degli alunni, indicano in quali casi sia opportuna e
 necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di
 misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e
 didattiche e sulla base della eventuale documentazione clinica fornita dalla famiglia,
 redigono i documenti di programmazione, mettono in atto l’intervento formativo-didattico,
 operando scelte metodologiche miranti al miglioramento del grado di inclusività
 dell’Istituzione Scolastica.
 L’attivazione di ogni percorso individualizzato e personalizzato deve essere deliberata in
 Consiglio di intersezione/interclasse, dando origine ad un PDP, firmato dal Dirigente
 scolastico (o da un suo delegato), dai docenti e dalla famiglia. Nel caso in cui sia
 necessario riferirsi a dati sensibili per finalità istituzionali,   si deve includere nel PDP
 apposita autorizzazione da parte della famiglia.

 Qualora non fosse presente certificazione clinica o diagnosi, spetta al Consiglio motivare
 opportunamente, verbalizzandole,        le decisioni assunte sulla base di considerazioni
 pedagogiche e didattiche, anche al fine di evitare eventuale contenzioso.

ASSISTENTI PER L’AUTONOMIA E/O LA COMUNICAZIONE

Forniscono assistenza specialistica, collaborano con l’insegnante di sostegno e con i
docenti curriculari per il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici.

Sono operatori che facilitano la comunicazione degli alunni e la sua attività di relazione, li
supportano    durante la partecipazione         alle   attività scolastiche,   partecipano    alla
programmazione didattico-educativa e collaborano con gli operatori psico-socio-sanitari.

Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI)

 Si intende rendere il GLI motore dell’inclusione scolastica, nella convinzione che per
 garantire una vera inclusione sia indispensabile il coinvolgimento dell’intero Consiglio di
 Intersezione/Interclasse/Classe nella       “cura educativa”        dell’alunno   con     BES,   si
 intende costituire il GLI secondo i criteri dell’operatività e della rappresentatività.

 A tal fine è stato nominato il GLI nel Collegio Docenti delibera n. 7 del 05/09/2018
La costituzione del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione GLI per l’a.s. 2018/19 è

così composto:

- Dirigente scolastico Reggente: prof.ssa Carmela Maria Lipari

- Collaboratrice Vicaria: ins. Muscolino Maria Concetta

- Referente: Funzione strumentale area 2 Macrì Rosa

- Referente BES: Cocuccio Chiara

- Docenti di sostegno

- Due Docenti curricolari: Moschella Carmela Barbara per la scuola primaria e Calderone

Gabriella per la scuola dell’infanzia;

-Rappresentanti dei genitori: Chillemi Patrizia, Barbaro Venera Loredana.

 lL gruppo di lavoro per l’inclusione, così come sopra costituito e composto, svolgerà le
 seguenti funzioni:

       1. Rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi speciali (BES) presenti nella
          scuola;

       2. Raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi già posti in
          essere e predisposizione di ulteriori piani di intervento;

       3. Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto sulle strategie e sulle
          metodologie di gestione dei singoli alunni e delle classi;

 4. Rilevazione, monitoraggio e valutazione del grado di inclusività della scuola;

 5. Elaborazione di un Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da

 redigere entro il mese di giugno di ogni anno scolastico. Con la costituzione del GLI
 intendiamo iniziare     il cammino “Verso una Scuola inclusiva” attraverso una prima
 conoscenza, ed un primo utilizzo, degli strumenti che permettono di rilevare, monitorare
 e valutare il grado di inclusività dell’istituzione scolastica, con lo scopo di migliorarlo.

 Il GLI si riunirà almeno 3 volte l’anno (all’inizio, alla metà e alla fine dell’a.s.). Potrà
 riunirsi in modo flessibile, sia in seduta plenaria, sia in sottogruppi e/o ogni qualvolta
 sarà necessario.
 In caso di necessità, durante la riunione del GLI, potranno essere convocate altre figure
di riferimento, quali:
 a)    altri docenti
 a)    genitori rappresentanti del Consiglio d’Istituto

 b)    genitori di alunni con BES

 c)    rappresentanti della ASL

 d)    rappresentanti delle Cooperative sociali che collaborano con l’Istituto

 e)    rappresentanti di Enti Territoriali e/o Associazioni.

ASSISTENTI IGIENICO-PERSONALE ALUNNI DISABILI

Collaborano con il personale ATA, i docenti di sostegno e i docenti curriculari.

 PERSONALE NON DOCENTE

 Compiti del personale non docente sono relativi all’ambito dell’assistenza fisica al disabile
 nonché di sorveglianza in ambiente scolastico e durante le attività didattiche.

Prestano ausilio materiale        agli studenti con disabilità nell’accesso alle aree esterne
alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse.

Assistono gli alunni con disabilità nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale e
collaborano con gli assistenti igienico personale.

 Gruppo di Lavoro per l’Handicap Operativo (GLHO)

 Rappresenta la condivisione d’intenti tra Famiglia, Insegnanti, specialisti della ASL e
 figure professionali che operano con l’alunno, sia nel contesto scolastico, sia in quello
 extrascolastico (assistente educativo, assistente professionale, tutor domestico, clinici di
 strutture sanitarie private). Si riunisce all’inizio e alla fine dell’anno scolastico. In caso di
 particolari esigenze verrà riunito anche nella fase intermedia (fine primo quadrimestre).
 I soggetti coinvolti contribuiscono, in base alle proprie competenze e conoscenze,
 all’elaborazione e alla definizione del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo
 Individualizzato.

 Rivestono un ruolo fondamentale e diretta nella realizzazione della didattica inclusiva
 poiché individuano i bisogni educativi degli alunni, indicano in quali casi sia opportuna e
necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di
misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e
didattiche e sulla base della eventuale documentazione clinica fornita dalla famiglia,
redigono i documenti di programmazione, mettono in atto l’intervento formativo-didattico,
operando scelte metodologiche miranti al miglioramento del grado di inclusività
dell’Istituzione Scolastica.

Commissione Accoglienza

La Commissione Accoglienza (staff del Dirigente), si riunisce nei casi di nuove iscrizioni
di alunni stranieri. Cura la pre-accoglienza dell’alunno neo-arrivato e, dopo una prima
valutazione iniziale rivolta al livello di comprensione e di produzione della lingua o
italiana manifestato dall’alunno, fa proposte in merito alla classe di iscrizione.

RISORSE
EXTRASCOLATICHE

Il territorio è una risorsa importante per            tutta la popolazione scolastica ed in
particolare per gli alunni diversamente disabile.

 Il territorio dà senso alle attività della scuola, integra e definisce il progetto di vita di
ogni alunno.

     Consapevole che al progetto di vita di ogni studente devono partecipare tutte le
      risorse del territorio, l’istituzione scolastica si avvale della collaborazione con diversi soggetti
      esterni alla scuola.

     Famiglie.
     Equipe multidisciplinare della ASL: redige la documentazione relativa agli alunni
      con              BES, svolge interventi terapeutici sugli alunni, collabora nella
      individuazione, nella stesura e nella realizzazione del percorso formativo.
     Specialisti sanitari operanti in strutture private: svolgono interventi terapeutici sugli
      alunni,    supportano      gli   insegnanti     nella   stesura     del    percorso     formativo
      individualizzato/personalizzato.
     Comune di Santa Teresa di Riva: finanzia la fornitura di ausili per gli alunni
      diversamente abili e stipula convenzioni con cooperative di Assistenza Educativa e
      Specialistica.
DESTINATARI

Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni, gli
alunni con Bisogni Educativi Speciali delle Scuole dell’Infanzia e della scuole Primarie.
  -   alunni con certificazione di disabilità, (Legge 104/92),

  -   alunni con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (Legge 170/2010),

  -   alunni con svantaggio socio-economico-linguistico-culturale, non certificato, (D.M.
      27/12/2012 e C.M. 6/03/2013),
  -   alunni con disagio relazionale-comportamentale, non certificato, (D.M. 27/12/2012
      e C.M. 6/03/2013),
  -   alunni con difficoltà di apprendimento, non certificate, (D.M. 27/12/2012 e C.M.
      6/03/2013).

METODOLOGIE E AZIONI DIDATTICHE INCLUSIVE

Si realizzerà un clima sociale positivo, che garantisca l’accettazione e il rispetto delle
diversità, è una delle condizioni essenziali affinché la scuola possa efficacemente
diventare inclusiva. Tale clima dovrebbe favorire in particolare la sicurezza, l’autostima,
l’autonomia e la motivazione all’apprendimento scolastico.

Il clima sarà positivo se ciascun alunno si percepisce adeguato alla situazione e in grado
di potercela fare, se ogni alunno è capace di valutare realisticamente e positivamente le
proprie risorse, se tutti hanno la possibilità di partecipare in modo attivo mettendo in
pratica il proprio spirito di iniziativa e le competenze per agire efficacemente, se si
dispone di una certa libertà di movimento, se si è incoraggiati nell’affrontare compiti e
situazioni nuove e nello stesso momento si sa di poter disporre di aiuto e protezione in
caso di difficoltà.

Rispettare principi pedagogici dell’individualizzazione e della personalizzazione

Al fine di permettere a ciascun alunno di raggiungere, attraverso un apprendimento
significativo, il successo formativo. Il docente inclusivo adatta stile insegnamento,
materiali, tempi, tecnologie, modifica strategie in itinere, sviluppa una didattica
 metacognitiva, sviluppa un approccio cooperativo, favorisce la creazioni di reti
 relazionali (famiglia, territorio, specialisti…).

 La metodologia utilizzata sarà rispettosa delle caratteristiche psicologiche degli alunni,
 dei loro stili e dei loro tempi di apprendimento e seguirà, pertanto, i seguenti principi
 pedagogici:

Individualizzazione

 Si prevedono obiettivi comuni per tutti i componenti del gruppo-classe ma, per
 permettere agli alunni di operare in condizioni più agevoli e per rendere le
 situazioni di apprendimento più adeguate alle caratteristiche di ciascuno, si garantisce
 l’adattamento della proposta didattica attraverso la facilitazione (l’uso di strumenti
 didattici e tecnologici compensativi che facilitano la prestazione richiesta nell’abilità
 deficitaria); la segmentazione del lavoro per quantità e complessità; la semplificazione
 del materiale didattico (modificazione del lessico, riduzione dei concetti, dei criteri di
 esecuzione del compito); la scomposizione dei compiti in nuclei fondanti.

Personalizzazione

 Si adeguano gli obiettivi in relazione alle caratteristiche personali dell’alunno per renderli
 adeguati e significativi attraverso: la semplificazione: l’obiettivo è semplificato in merito
 a comprensione, elaborazione, risposta: si modifica il lessico, si riduce la complessità
 concettuale, si evitano / sostituiscono alcune procedure (attuando misure dispensative)
 e si modificano i criteri di risposta e valutazione, anche prevedendo l’uso di strumenti
 compensativi. Le misure dispensative hanno lo scopo di impedire al disturbo, o alla
 difficoltà, di comportare un generale insuccesso scolastico con ricadute personali anche
 gravi.

 Scelta di strategie e tecniche per attivare i gruppi collaborativi

 Gli insegnanti si impegnano nell’uso limitato di format didattici frontali e trasmissivi,
 strutturalmente    poco      adatti   alla   personalizzazione   e   all’individualizzazione,   e
 costruiscono almeno una parte della loro attività didattica per piccoli gruppi di
 apprendimento cooperativo, con modalità di peer tutoring, al fine di realizzare un
 format    didattico    più     inclusivo,    predisposto   alla diversificazione dei ruoli, dei
 materiali e degli obiettivi, mirante alla valorizzazione della risorsa classe.
PROCEDURE D’INTERVENTO

Per concretizzare il modello di scuola inclusiva descritto, questa Istituzione scolastica
intende attuare i seguenti protocolli:

 Protocollo per l’inclusione degli alunni con disabilità certificata

 Protocollo per l’inclusione degli alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento
   diagnosticato

 Protocollo per l’inclusione degli alunni con altri Bisogni Educativi Speciali non certificati

 Protocollo per l’inclusione degli alunni stranieri.

I seguenti protocolli contengono le indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per
l’inclusione degli alunni con BES. Rappresentano degli strumenti di lavoro e potranno,
pertanto, essere integrati e rivisti periodicamente sulla base delle esperienze realizzate
e delle esigenze che si genereranno. Hanno lo scopo di definire le pratiche condivise
dell’alleanza educativa tra tutto il personale che opera nell’Istituzione Scolastica al fine di
facilitare l’accoglienza e l’inclusione di tutti gli alunni.

PROCEDURE PER L’ATTIVAZIONE DELL’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI
STRANIERI
L’inclusione degli alunni stranieri, oltre a compiersi con l’individuazione dei Bisogni
Educativi Speciali e con la costruzione e la messa in atto di un Piano Didattico
Personalizzato adeguato, necessita di una concreta azione educativa, da realizzarsi con
l’alleanza tra tutte le figure della comunità scolastica e le famiglie, tesa a garantire un
clima di sincera accoglienza e a favorire la conoscenza, il rispetto e la valorizzazione
della diversità culturale.

ISCRIZIONE
L’iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso d’inclusione dell’alunno straniero e
dell’accoglienza della sua famiglia.
Il personale di segreteria, incaricato del ricevimento delle iscrizioni degli alunni stranieri,
cura il ricevimento dei documenti necessari e la raccolta delle informazioni riguardanti il
percorso scolastico seguito dall’alunno nel Paese di provenienza, la lingua parlata in
ambito domestico e l’eventuale conoscenza di una seconda lingua.
Consegna, inoltre, alla famiglia i documenti riguardanti l’istituto e il suo funzionamento e
   dà ai genitori le prime indicazioni operative.
   Verrà fissato un incontro tra Commissione Accoglienza e famiglia.

  PRE-INSERIMENTO

   Il primo colloquio con i genitori dei bambini stranieri dovrebbe avvenire prima
   dell’inserimento in classe. L’incontro tra genitori e insegnanti della commissione
   accoglienza avrà luogo al più presto e ha lo scopo di raccogliere informazioni sulla
   storia personale e scolastica dell’alunno, sui suoi interessi e sulla situazione familiare.
   La Commissione Accoglienza:
       1. raccoglie informazioni sull’alunno, sul suo percorso scolastico, sulla sua biografia
            linguistica;
       2. articola un colloquio con l’alunno, utilizzando anche tecniche non verbali, se
            necessario;
       3. somministra all’alunno schede di valutazione d’ingresso e, nel rispetto della
            Circolare      ministeriale n.2 8/01/2010 (Indicazioni e raccomandazioni per
            l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana), considerando i livelli di
            comprensione della lingua italiana, propone la classe che        accoglierà l’alunno
            secondo i seguenti criteri.
   Per la Scuola dell’Infanzia si considererà:
   .- il numero dei bambini della sezione;

   - il numero dei bambini stranieri già presenti nella sezione (per evitare che il gruppo sia
    formato in maggioranza da alunni stranieri).
   Per la Scuola Primaria, se l’alunno proviene da una Scuola del Paese di origine si terrà
   conto:
               dell’età anagrafica;

               dell’ordinamento degli studi nel paese di provenienza;

               dell’accertamento di competenze e abilità.

  Dopo aver considerato i criteri su indicati, valutate le competenze emerse nelle prove
  d’ingresso, riguardanti soprattutto la comprensione e l’uso della lingua italiana, la
  Commissione accoglienza:
- propone l’inserimento dell’alunno nella classe d’appartenenza per età, oppure nella classe
immediatamente inferiore, garantendo un’equa ripartizione degli alunni nei diversi plessi,
evitando la costituzione di classi con predominanza di alunni stranieri.
Se l’alunno proviene da una scuola italiana viene inserito nella classe frequentata in
precedenza.

ACCOGLIENZA NEL GRUPPO
Una volta stabiliti il plesso e la classe, La Commissione Accoglienza fornisce i primi dati
raccolti al team docenti, o al Consiglio di Classe, che accoglierà l’alunno.
I docenti della classe si attivano per fare in modo che il nuovo alunno e la sua famiglia si
sentano realmente accolti. Inizialmente è consigliabile favorire l’inclusione nella classe
promovendo attività di piccolo gruppo o di cooperative learning, oppure individuando un
compagno “tutor” da affiancare all’alunno come supporto e guida nell’orientamento
all’interno del nuovo ambiente, avendo cura di sostituirlo, a rotazione, con gli altri
compagni, in modo da coinvolgere tutti gli alunni della classe.
L’accoglienza, comunque, non sarà una fase definita nel tempo, ma dovrà corrispondere
alla costante modalità di lavoro indispensabile per mantenere un clima positivo per tutti
(genitori,   alunni, docenti, collaboratori scolastici, personale amministrativo) e per
intraprendere il cammino verso la vera inclusione.
Particolare attenzione verrà data agli alunni immigrati in ingresso nella prima classe
della Scuola Primaria che non hanno frequentato la Scuola dell’Infanzia.
Obiettivi prioritari per tali alunni saranno l’acquisizione di una buona competenza
nell’Italiano parlato, sia in forme ricettive che produttive, prima per l’inclusione
scolastica, poi per l’acquisizione delle abilità disciplinari.

STESURA DEL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DELL’INTERVENTO

Con l’emanazione della normativa sull’inclusione scolastica (DM 27/12/2012 e relativa
CM 6/03/2013) gli alunni stranieri rientrano nella categoria degli alunni con BES non
certificato. Le procedure relative all’ individuazione del Bisogno Educativo Speciale, alla
stesura e alla realizzazione del PDP sono state, pertanto, precedentemente descritte.

Al fine della promozione di una vera scuola inclusiva, tutti i docenti dell’Istituzione
Scolastica sono coinvolti collegialmente in interventi interdisciplinari, trasversali sia alle
discipline che all’ambito dell’educazione alla Cittadinanza, volti ad educare ogni alunno
all’Intercultura, al rispetto dei diritti umani, in vista di un più ampio progetto di
“educazione alla diversità e alla Pace”.

VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PIANO INCLUSIONE

L’azione di Valutazione del piano verrà attuata, per il corrente a.s nella fase iniziale e
nella fase finale del percorso progettuale. Soggetto della valutazione sarà il GLI. Oggetto
della valutazione sarà il grado di inclusione dell’Istituzione Scolastica.
D I R E Z I O N E         D I D A T T I C A          STATAL E
            Via Francesco Crispi, 495 – 98028 S.TERESA DI RIVA (ME)
           Tel. e Fax: 0942 791410 e-mail: meee06000t@istruzione.it pec:
  meee06000t@pec.istruzione.it Codice Fiscale: 80007120837 - Codice di fatturazione:
                            UFDIF5 - C.M.: MEEE06000T

                   P.I. (PIANO PER L’INCLUSIONE)

                                A.S. 2018/2019
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27/12/2013, CM N.8/2013 e D.L.66/2017)

PREMESSA

La Direzione Didattica di Santa Teresa di Riva adotta ed esplica la normativa

scolastica per l’inclusione delle bambine e dei bambini per rispondere ai differenti

bisogni educativi attraverso strategie educative e didattiche finalizzate allo

sviluppo delle potenzialità di ciascuno e nella prospettiva della migliore qualità della

vita.

Nel farsi carico delle responsabilità educative e formative del singolo alunno, la

scuola assume la consapevolezza che il cambiamento inclusivo coinvolge tutte le

agenzie educative della comunità nei ruoli preposti, in modo dinamico ed integrato.

Il P.I. è parte integrante del PTOF di cui è quindi premessa.

Il Piano intende raccogliere in un quadro organico degli interventi intrapresi per

affrontare le problematiche relative all’inclusione delle bambine e dei bambini

disabili certificati ( psicofisico, sensoriale,motorio,autismo), disturbi evolutivi

specifici (disturbi specifici dell’apprendimento, disturbo della coordinazione

motoria, disprassia, disturbo non verbale, disturbo dello spettro autistico lieve,

A.D.H.D. disturbo attenzione- iperattività di tipo lieve, funzionamento cognitivo

limite “ bordeline cognitivo” , DOP oppositivo-provocatorio, e svantaggio (socio

economico,     linguistico-stranieri    non    alfabetizzati-     culturale,    disagio
comportamentale/relazionale, altre difficoltà –malattie – traumi –dipendenze ).

    Tali   interventi   coinvolgono    soggetti   diversi,    genitori,   docenti,    personale

    amministrativo, tecnico e ausiliare (ATA), assistenti per l’autonomia e per la

    comunicazione personale in coerenza per le mansioni dei collaboratori scolastici,

    Unità di Valutazione Multidisciplinare, figure professionali specifiche interne ed

    esterne all’Istituzione Scolastica che interagiscono con la classe o con l’alunno con

    disabilità, scuole e altri soggetti, pubblici e privati operanti sul territorio.

    Il Piano per l’Inclusione sarà attuato nei limiti delle risorse finanziarie, umane e

    strumentali disponibili.

    RISORSE (D.L. 66/17)

    Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione nominato dal DS ha il compito di supportare il

    Collegio dei Docenti nella definizione e realizzazione del Piano di Inclusione, nonché

    i consigli di interclasse e di intersezione nell’attuazione dei PEI , PDP e PEP.

    E’ composto dal:

-   DS che lo presiede,

-   Docenti curriculari,

-   Docenti di sostegno,

-   Specialisti   dell’Azienda     Sanitaria   Locale   del     territorio   di      riferimento

    dell’Istituzione scolastica;

-   Personale Ata.

    In sede di definizione e attuazione del Piano di Inclusione si avvarrà della

    consulenza e del supporto dei genitori, referenti DSA , FIGURE Strumentali Area

    2, personale ATA, assistenti per l’autonomia e la comunicazione, esperti esterni

    che operano all’interno della scuola, CTRH, associazioni delle persone con disabilità

    presenti sul territorio.

    Il GLI esprimerà parere al Dirigente che formulerà, sulla base dei singoli PEI, la

    proposta al GIT dell’organico relativo ai posti di sostegno.
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità   A.S. 2018/2019

    A. Rilevazione dei BES presenti:                                                       NUMERO

                      DISABILITÀ CERTIFICATE (legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
       minorati vista                                                                         /
       minorati udito                                                                 01 Scuola Primaria
                                                                         09   Scuola   Infanzia       (art.3,   comma   3)
                                                                         05   Scuola   Infanzia       (art.3,   comma   1)
       Psicofisici
                                                                         11   Scuola   Primaria       (art.3,   comma   3)
                                                                         07   Scuola   Primaria       (art.3,   comma   1)

                                     DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
            DISABILI                                                                         33
            DSA                                                                              11
            BES                                                                               4
             TOTALI                                                                           48

                          SVANTAGGIO (INDICARE IL DISAGIO PREVALENTE)
       Socio-economico                                                                        /
       Linguistico-culturale                                                                  /
       Disagio comportamentale/relazionale                                                    /
       Altro alunni stranieri                                                                30
                                                                Totali                        78
N° PEI per alunni H redatti dai GLHO                                                          33
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di
                                                                                              15
certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di                                            1
certificazione sanitaria

    B. Risorse professionali specifiche                   Prevalentemente utilizzate in…                    Sì / No
Insegnanti di sostegno    Attività individualizzate e di          SI
                                                        piccolo gruppo
                                                        Attività laboratoriali integrate        SI
                                                        (classi aperte, laboratori protetti,
                                                        ecc.)
                                                        Attività individualizzate e di          SI
                                                        piccolo gruppo
                      Assistenti alla comunicazione     Attività individualizzate e di          SI
                                                        piccolo gruppo
                                                        Attività laboratoriali integrate        NO
                                                        (classi aperte, laboratori protetti,
                                                        ecc.)
             Funzioni strumentali / coordinamento       Ins.Macrì Rosa- Cocuccio Chiara         SI
      Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)      Ins. Cocuccio Chiara                    SI
           Psicopedagogisti e affini esterni/interni    RETE RESABES con il supporto            SI
                                                        della psicologa dott.ssa Chilà
                                                        Paola
                                                        ASP Taormina Dott.ssa Magazzù
                              Docenti tutor/mentor                                                  /
                                             Altro:                                                 /

 C. Coinvolgimento
                            Attraverso…                                                        Sì / No
     docenti curricolari
                            Partecipazione a GLI                                                    SI
                            Rapporti con famiglie                                                   SI
Coordinatori di classe e
                            Tutoraggio-rilevazione alunni                                           SI
                   simili
                            Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva            SI
                            Altro:                                                                   /
                            Partecipazione a GLI                                                    SI
                            Rapporti con famiglie                                                   SI
  Docenti con specifica
                            Tutoraggi-rilevazioneo alunni                                           SI
            formazione
                            Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva            SI
                            Altro:                                                                   /
                            Partecipazione a GLI                                                    SI
                            Rapporti con famiglie                                                   SI
                            Tutoraggio-rilevazione alunni                                           SI
                            Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva:
                            “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per
                            garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico”.
           Altri Docenti    Progetto Legalità. Progetto didattico “Let’s Play Different” in         SI
                            collaborazione con i Leo Club di Santa Teresa di Riva;
                            Cinet, progetto Continuità, progetto ambiente, scuola e
                            territorio, progetto sport, progetto in rete RESABES.

                            Altro: Scuole di rete ambito 14 per la formazione docenti ed
                                                                                                    SI
                            Ata.

                                             Assistenza alunni disabili ART.7                  SI
                                             Progetti di inclusione / laboratori
 D. Coinvolgimento personale ATA                                                               SI
                                             integrati
                                             Altro:                                            NO
                                             Informazione /formazione su
 E. Coinvolgimento famiglie                  genitorialità e psicopedagogia dell’età           NO
                                             evolutiva
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