PIANO DELLE PERFORMANCE 2016-2018 - irccs crob

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PIANO DELLE PERFORMANCE 2016-2018 - irccs crob
PIANO DELLE PERFORMANCE
        2016-2018

       Piano
       Pianodella
             dellaPerformance
                  Performance2016-2018
                              2016-2018IRCCS-CROB
                                        IRCCS-CROB
PIANO DELLE PERFORMANCE 2016-2018 - irccs crob
Indice

• Presentazione del Piano della Performance
• Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder
   esterni
• Identità e valori
• Albero delle performance
• Analisi del contesto

Allegati:

Piano triennale degli indicatori 2016 -2018.

                             Piano
                             Pianodella
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PIANO DELLE PERFORMANCE 2016-2018 - irccs crob
Presentazione del Piano della Performance

 Il Piano delle Performance è il documento programmatico previsto dall’articolo 10 del D.lgs. n. 150 del 2009, al fine
di assicurare la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance
adottato in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio.

Esso individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed
intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell’Istituto, nonché gli
obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori.

La pluralità di funzioni assunte dal Piano, quale strumento di pianificazione e programmazione, di valutazione, di
monitoraggio e di comunicazione, ne sottolinea la rilevanza sul piano strategico.

Esso rappresenta, pertanto, uno strumento per:

•    migliorare il coordinamento tra le diverse funzioni e strutture organizzative;
•    rendere più efficaci i meccanismi di comunicazione interna ed esterna;
•    individuare e incorporare le attese dei portatori di interesse (stakeholder);
•    favorire una effettiva accountability e trasparenza.

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Presentazione del Piano della Performance

Il Piano delle Performance, si integra con il Piano per la Trasparenza previsto dalla normativa nazionale (D. Lgs. N.33 del
14/03/2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da
parte delle pubbliche amministrazioni”) al fine di individuare le aree chiave di misurazione del rapporto con i cittadini e
fornire trasparenza come massima leggibilità di tali informazioni da parte dei vari stakeholder.
Infine, il Piano assume anche un importante ruolo di comunicazione sia esterna sia interna all’Istituto. Infatti esso, nel
rendere trasparente il “percorso strategico” che l’Istituto sta perseguendo, raggiunge anche l’obiettivo di coinvolgimento
del personale e degli altri stakeholder di riferimento.

Il Piano delle Performance trova la propria legittimizzazione nei seguenti atti normativi:

•    Delibera Commissione Indipendente per la Valutazione (CIVIT) n.112 del 28/10/2010 “Struttura e modalità di
     redazione del Piano della performance” che approva il D.Lgs. n.150/2009 circa le istruzioni operative per la
     predisposizione del documento programmatico che dà avvio al ciclo di gestione della performance;
•    D.Lgs 14 Marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione
     di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
•    D.G.R. n.667 del 7 Giugno 2013 riguardante la “Definizione dei percorsi attuativi di Certificabilità”;
•    Decreto del Ministro della Salute del 1 Marzo 2013 recante “Definizione dei percorsi attuativi della Certificabilità”;
•    L. 190/2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica
     amministrazione.

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SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I
     CITTADINI E GLI STAKEHOLDER ESTERNI

• Chi siamo
• Cosa facciamo
• Come operiamo

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Chi siamo

          IRCCS - CROB
                                Il Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata, con sede in Rionero in Vulture, è
                                un Istituto di Ricovero e Cura di Carattere Scientifico (IRCCS) di rilevanza nazionale,
                                riconosciuto con decreto del Ministro della Salute del 10 marzo 2008 (G.U. n.71 del
                                25-3-2008).

                                Con Decreto del Ministro della Salute del 19.3.2013 è stato confermato il carattere
                                scientifico del CROB (G.U. n.79 del 04.04.2013) e riconfermato con decreto
                                Ministeriale del 09.12.2015 (G.U. n. 7 del 07.01.2016).
Posti letto attivati      110

Per acuti                 102   L’Istituto è dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia
                                amministrativa, tecnica, patrimoniale e contabile, ai sensi del D.lgs 16 ottobre 2003,
Hospice                     8   n. 288 (“Riordino della disciplina degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere
                                Scientifico”, a norma dell’art. 42, comma 1, della L. 16 gennaio 2003, n. 3), persegue
                                finalità di ricerca, prevalentemente clinica e transazionale, effettuando prestazioni di
                                ricovero e cura di alta specialità.

            www.crob.it

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Cosa facciamo

L’IRCCS CROB, caratterizzato per la natura mono-specialistica in oncologia e per l’integrazione ad alto livello qualitativo tra
assistenza e ricerca, si propone di dare soddisfazione, secondo quanto previsto dalle leggi nazionali e regionali, ai bisogni e alle
aspettative di salute dei cittadini, nel rispetto della dignità della persona e in condizioni di sicurezza, gestendo con efficienza le
risorse disponibili per garantire le prestazioni di prevenzione e cura efficaci, attuando al meglio i percorsi clinico-assistenziali
appropriati e le attività di ricerca di eccellenza.

L'Istituto svolge la propria attività di assistenza nell’ambito degli indirizzi e della programmazione regionale e nazionale, erogando
prestazioni di ricovero e cura di alta qualificazione a pazienti affetti da patologia oncologica e impegnandosi nella definizione delle
strategie operative più adeguate a soddisfare in modo ottimale le esigenze clinico assistenziali della persona malata. A tal fine
l’Istituto opera secondo il modello assistenziale del Continuous Care, così come riportato nella grafica che segue.

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Cosa facciamo

Piano della Performance 2016-2018 IRCCS-CROB   8
Cosa facciamo: Il Continuous Care

Punto di partenza del modello “Continuous care” è rappresentato dalla Prevenzione e Screening che
comprende:

• la gestione ed il coordinamento degli screening oncologici regionali (cervico uterino, colon retto e
mammografico) in linea con quanto definito dalle DGR n.365/2010 e DGR n. 668/2012. Presso il
CROB, inoltre, è costituita l’Unità di Organizzazione e Monitoraggio dei tre screening oncologici,
presieduta dal Direttore Sanitario, avente la funzione di organizzare, coordinare e monitorare in
maniera operativa, le attività di screening;

•Il Registro Tumori regionale: l’IRCCS - CROB è sede del Registro Tumori, istituito e confermato dalla
legge regionale 14 del 2011. L’attività del Registro Tumori della Basilicata nel corso degli anni è stata
centrata sulla definizione dei flussi e sulla analisi dei dati, finalizzata al miglioramento della qualità
del dato e all’efficienza dei sistemi automatici. L’attività svolta ha portato alla costruzione di
database che raccoglie dati su base regionale a partire dal 2005.

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Cosa facciamo: Il Continuous Care
Secondo “tassello” del modello è rappresentato dall’Inquadramento
clinico e diagnosi, che comprende l’insieme dei servizi clinici e
diagnostici organizzati con team di specialisti per un approccio
multidisciplinare che possono disporre delle più moderne
diagnostiche e di laboratori all’avanguardia.

Il terzo “tassello” del modello è rappresentato Management e
Trattamenti, comprende l’insieme integrato ed ad alta
specializzazione di trattamenti chirurgici, medici, radioterapici e radio
metabolici     per neoplasie solide ed ematologiche. L’Istituto
garantisce personalizzati piani terapeutici e di continuità assistenziale
con la logica della centralità del paziente nella sua globalità e con i
suoi bisogni. L’obiettivo è offrire al paziente la certezza della presa in
carico globale, espressione di un percorso di cura definito come un
insieme di collegamenti tra i diversi servizi del sistema di assistenza,
strutturato in maniera patient-centred.

Ultimo elemento del modello è rappresentato dal Supporto e follow-
up, per il quale l’Istituto ha attivato un servizio di consulenza e
teleconsulto specialistico di supporto nella gestione clinica dei
pazienti oncologici seguiti presso l’IRCCS CROB attraverso il
coinvolgimento dei MMG e degli operatori sanitari dell’ADI. In
quest’area sono inoltre inseriti i servizi di cure palliative.

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Cosa facciamo

L’Istituto adotta, pertanto, un modello organizzativo che assicura la presa in carico multidisciplinare al paziente oncologico,
attraverso la condivisione di percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) finalizzati alla realizzazione dei migliori interventi
praticabili e dell’umanizzazione delle cure. Inoltre, la partecipazione allo sviluppo delle “Reti Interaziendali” persegue l’obiettivo di
garantire ai cittadini la migliore qualità assistenziale nell’erogazione dei servizi disponibili nei diversi ambiti territoriali del sistema
sanitario aziendale e regionale, salvaguardando equità di accesso, la presa in carico globale dell’assistito, l’efficienza operativa e
l’efficacia complessiva degli esiti sulla salute.

La promozione e la realizzazione dei programmi di screening oncologici per le principali neoplasie, ai sensi delle DGR n.365/2010
e DGR n. 668/2012, e il supporto alle istituzioni di istruzione e formazione pre e post laurea, contribuiscono a realizzare un
sistema organizzativo capace di assicurare appropriatezza, efficacia e adeguatezza delle prestazioni e dei servizi forniti, con
l’orientamento al miglioramento continuo della qualità.

A riferimento per le attività di assistenza si pone un’intensa attività di ricerca in campo biomedico articolata in ricerca di base,
traslazionale e clinica. L’attività di ricerca è definita, indirizzata e coordinata dal Direttore Scientifico, in coerenza con gli indirizzi
strategici indicati dal Consiglio di Indirizzo e Verifica e con gli obiettivi programmatici dell’Istituto. L'Istituto svolge la propria
attività sulla base di programmi annuali e pluriennali che pianificano l'attività di ricerca e di assistenza secondo un principio di
stretto collegamento.

In particolare, l'Istituto programma la propria attività di ricerca coerentemente con il programma di ricerca sanitaria, come
previsto dall’art. 12 bis comma 5 del D.Lgs. n. 229/199, e con gli atti di programmazione regionale in materia. Il programma di
ricerca sanitaria si articola nelle attività di ricerca corrente e di ricerca finalizzata.

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La ricerca
 Ricerca Corrente
 La ricerca corrente, diretta a sviluppare le conoscenze fondamentali in settori specifici della biomedicina e della sanità pubblica, è
 attuata tramite programmazione triennale dei progetti istituzionali degli organismi di ricerca nazionali e dei soggetti istituzionali
 pubblici e privati, la cui attività di ricerca è stata riconosciuta dallo Stato come orientata al perseguimento di fini pubblici. Le attività
 di ricerca corrente dell’istituto sono organizzate in quattro linee che raggruppano progetti clinici e traslazionali.

                                  Prospettive terapeutiche e caratterizzazione molecolare dei tumori solidi: nuovi target e
     Linea di ricerca n. 1
                                  biomarcatori per la personalizzazione dei trattamenti medici e chirurgici.

                                  Farmaci innovativi, tecnologie diagnostiche avanzate e nuovi biomarcatori per la definizione di
     Linea di ricerca n. 2
                                  “tailored therapies” nelle emopatie neoplastiche

                                  Innovazione nelle alte tecnologie in Oncologia: applicazione e integrazione di nuove strategie
     Linea di ricerca n. 3
                                  diagnostico/terapeutiche in Radiologia, Medicina Nucleare e Radioterapia

     Linea di ricerca n. 4        Epidemiologia dei tumori: dalla Medicina Preventiva e Predittiva alla Qualità di Vita e delle Cure

Ricerca Finalizzata

 La ricerca finalizzata attua gli obiettivi prioritari, biomedici e sanitari, del Piano sanitario nazionale. I finanziamenti per la ricerca
 finalizzata sono allocati attraverso bandi competitivi tramite il quale il Ministero della Salute invita alla presentazione di progetti di
 ricerca clinico-assistenziale e biomedica, prevalentemente traslazionale.
  L’Istituto attualmente è coinvolto in 2 progetti di Ricerca Finalizzata condotti da giovani ricercatori.

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Cosa facciamo

Presso l’IRCCS-CROB ha sede la neo istituita Fondazione per la Ricerca scientifica socio – sanitaria che si propone di:

•    realizzare programmi di ricerca preclinica e clinica in ambito socio-sanitario con particolare riguardo alla ricerca nel settore
     delle patologie emergenti, quelle cronico-degenerative, le malattie rare e quelle indotte da inquinamento ambientale;

•    promuovere l’aggiornamento culturale e la crescita professionale degli operatori del settore, nonché lo sviluppo tecnologico
     di tutta la filiera compresa quella terapeutica;

•    tra gli altri compiti è prevista, anche, la tutela brevettuale e la divulgazione dei risultati raggiunti oltre a sinergie e
     collaborazioni con altri organismi pubblici e privati nazionali ed internazionali che operano nel settore.

L’Istituto partecipa attivamente a reti finalizzate alla ricerca operanti in campo oncologico, come “Alleanza contro il Cancro”.

L’Istituto ha completato l’accreditamento OECI (ORGANISATION OF EUROPEAN CANCER INSTITUTES) con il riconoscimento di
Clinical Cancer Center.

Inoltre è insignito di tre Bollini Rosa, assegnati dal Osservatorio nazionale sulla salute della donna, come ospedale che offre servizi
dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, riservando particolare attenzione alle specifiche
esigenze dell'utenza rosa.

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Cosa facciamo

Le direttrici su cui l’Istituto basa la propria attività possono essere così sintetizzate:

•    la centralità del paziente e dei suoi bisogni: l’umanizzazione delle cure: i temi della centralità della persona malata (e dei
propri familiari) e dell’umanizzazione delle cure rappresentano per l’Istituto dei principi inderogabili nello svolgimento della
missione aziendale, da sviluppare con un insieme di azioni coordinate e finalizzate a migliorare “l’esperienza complessiva del
paziente”;

•     il perseguimento dell’eccellenza delle cure: è sostenuto con azioni tese a creare le condizioni favorevoli per assecondare
l'orientamento dei professionisti e dell'organizzazione verso l'innalzamento continuo dei livelli di qualità delle prestazioni erogate,
per favorire l’attività di ricerca e di sperimentazione e per valorizzare adeguatamente le risorse professionali;

•     il rafforzamento del sistema di quality assurance: l’Istituto ha istituito un sistema di controllo in grado di perseguire azioni
strategiche passando dal mero government (la logica dei divieti e delle regole) alla governance (costruzione del consenso per
attuare la politica sanitaria attraverso la responsabilità e la cultura dell’apprendimento a tutti i livelli). Pilastri di questa strategia
sono i riferimenti alla medicina, al nursing e all’assistenza sanitaria basati sull’evidenza , nonché l’Health Technology Assessment
e la gestione della proprietà intellettuale;

•      l’approccio multidisciplinare alla malattia tumorale: l’Istituto persegue l’idea di una globale presa in carico del paziente con
il coinvolgimento di tutte le categorie di operatori sanitari secondo un approccio multidisciplinare omnicomprensivo rispetto ai
bisogni del paziente creando un ambiente, per gli operatori coinvolti, che abbia l’aura della cultura dell’apprendimento e
dell’auto-miglioramento.

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Cosa facciamo

Con tale modello organizzativo ci si propone di imprimere una svolta determinante nell’approccio convenzionale alle patologie
neoplastiche, attraverso la condivisione trans-professionale del sapere. L’approccio multidisciplinare garantisce, inoltre, l’ottimale
gestione del paziente nel tempo anche attraverso il coinvolgimento di operatori di cure palliative e di supporto non
esclusivamente in ambiente ospedaliero.

L’Istituto è integrato nella rete ospedaliera regionale, con 110 posti letto attivati (di cui 102 per acuti e 8 posti letto per Hospice). I
posti letto sono tutti dedicati ad attività di tipo oncologico. In Basilicata la Rete Oncologica Regionale è stata isti-tuita con la DGR
2104/05. Obiettivo prioritario della rete oncologica, che la Regio-ne Basilicata intende costruire, è quello di ridurre in maniera
significativa la “migrazione evitabile” per i ricoveri or-dinari fuori regione con diagnosi principale o secondaria di tumore.
La partecipazione a modelli organizzativi interaziendali tipo “hub & spoke” prevede la concentrazione dell’erogazione
dell’assistenza a maggiore complessità in centri di eccellenza (hub) con centri periferici funzionalmente sotto ordinati (spoke).

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Come operiamo
L’Istituto, in qualità di ente pubblico, fonda la propria attività su criteri di efficacia, efficienza, trasparenza e integrità nella
gestione. L’efficacia gestionale è perseguita sia attraverso l’assegnazione di obiettivi raggiungibili e coerenti con le risorse
assegnate, sia attraverso l’utilizzo di meccanismi di partecipazione e coinvolgimento degli stakeholder interni ed esterni
all’Istituto, che hanno contribuito fortemente alla diffusione della cultura della trasparenza.

L’efficienza gestionale è perseguita mediante il miglior impiego possibile delle risorse, a disposizione, per lo svolgimento delle
attività. Mentre, l’economicità di gestione è perseguita attraverso una maggiore ottimizzazione dei costi.

Una delle potenzialità di miglioramento dell’attività clinica prevede il passaggio da una modalità organizzativa prevalentemente
fondata sull’efficienza ad una più orientata all’efficacia, all’output, attraverso la realizzazione di percorsi
diagnostico/terapeutici/assistenziali interdisciplinari in grado di permettere la vera e completa presa in carico del paziente, dal
momento del primo approccio alla struttura sanitaria sino al termine del suo iter, favorevole o meno che esso sia.

L’organizzazione per processi e la definizione dei percorsi come standard di riferimento per lo sviluppo delle attività aziendali e
come modo d’essere dell’azienda, rappresentano strumenti indispensabili per governare la domanda di prestazioni sanitarie
(siano esse specialistiche ambulatoriali o di ricovero), per incidere sull’appropriatezza del ricorso alle prestazioni sanitaria,
dell’uso delle risorse disponibili e anche sul tasso di ospedalizzazione.

L’adozione dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) permette di:
•    Migliorare la qualità dell’assistenza;
•    Ridurre i rischi;
•    Migliorare la soddisfazione dei pazienti;
•    Favorire l’uso efficiente delle risorse.

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Come operiamo

In tale ottica la Direzione Generale dell’Istituto, con atti separati, ha deliberato l’adozione dei percorsi diagnostico terapeutici
assistenziali (PDTA) relativi alle principali patologie trattate:

•    Neoplasia polmonare (delibera 525 del 09/11/2012);
•    Neoplasie della mammella (delibera 543 del 15/11/2012);
•    Linfoma di Hodgkin e linfomi non Hodgkin (delibera 544 del 15/11/2012);
•    Neoplasie del colon retto (delibera 545 del 15/11/12);
•    Carcinoma alla prostata (delibera 546 del 15/11/2012);
•    Melanoma maligno e tumori maligni della pelle (delibera n.64 del 2/2/2015).

I percorsi sopra riportati sono da tempo prassi consoli-data all’interno dell’Istituto e come tali rispettati al fine di garantire al
paziente la massima qualità nei livelli di assistenza. I PDTA sono sottoposti ad aggiornamenti periodici per adeguarli a nuove
linee guida internazio-nali che consentono un miglioramento complessivo della qualità.

I PDTA sono stati elaborati con una logica di assoluta trasversalità e sono frutto di una pianificazione condi-visa da tutte le
articolazioni organizzative interessate al percorso clinico assistenziale.

I PDTA, dopo la validazione del Direttore Sanitario e la definitiva approvazione da parte della Direzione Generale, vengono
pubblicati e resi attuabili sotto la responsabilità del Direttore Sanitario, dei Direttori di Dipartimento e delle UU.OO cointeressate
all’outcome finale. I PDTA costituiscono pertanto documenti fondamentali del sistema di pianificazione e gestione della qualità
dell’Istituto ed in quanto tali sono sottoposti a gestione controllata ed aggiornamento periodico.

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IDENTITÀ E VALORI

• L’amministrazione in cifre
• Finalità istituzionale e Missione

                Piano della Performance 2016-2018 IRCCS-CROB   18
Identità e valori

I valori dell’Istituto sono comuni alle organizzazioni della Pubblica Amministrazione e definiti dalla Costituzione, da leggi, da
statuti e da contratti di lavoro, in parte propri e specifici. L’appartenenza alla Pubblica Amministrazione impegna e coinvolge tutti
gli operatori nell’affermazione “dell’etica del servizio pubblico” con unico scopo di perseguire l’interesse pubblico e il bene
comune.
Pertanto, l’identità dell’ IRCCS-CROB sarà analizzata in relazione ai seguenti aspetti:

•    principali “cifre” che connotano l’Amministrazione;
•    mandato istituzionale e missione;
•    albero della performance.

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L’amministrazione in “cifre”
I posti letto

L’Istituto è presente nella rete ospedaliera regionale, ai sensi della programmazione regionale “Piano regionale integrato della
salute e dei servizi alla persona e alla comunità 2012-2015 Ammalarsi meno, curarsi meglio” adottato con D.C.R. 24 luglio 2012
n. 317, BUR n. 32 del 1° settembre 2012, che assegna all’IRCCS CROB 118 posti letto per acuti, oltre ad 8 posti per cure
palliative/hospice (DGR 658/2002). La tabella seguente riporta il dettaglio dei posti letto attivi suddivisi per U.O. e tipologia.

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L’amministrazione in cifre

I ricoveri

Nell’ultimo anno l’Istituto ha trattato complessivamente 5.610
di ricovero, di cui 2.768 in regime ordinario e 2.842 diurni per
un valore economico complessivo di 18.202.884 € milioni di
euro.

Invece la tabella “Ricoveri” mostra l’andamento dei ricoveri
(ordinari e diurni) dal 2009 al 2015, evidenziando una
riduzione del 5% rispetto al 2014.

                                            Piano della Performance 2016-2018 IRCCS-CROB   21
L’amministrazione in cifre
 I ricoveri

La tabella “Ricoveri Ordinari” mostra l’andamento dei ricoveri
ordinari dal 2009 al 2015, evidenziando una riduzione del 5%
rispetto al 2014.

L’ultima tabella è quella relativa ai “Ricoveri Diurni” che
mostra l’andamento dei ricoveri dal 2009 al 2015. Durante il
2015 l’Istituto ha registrato una riduzione del 4% rispetto al
2014.

                                            Piano della Performance 2016-2018 IRCCS-CROB   22
L’amministrazione in cifre
La mobilità

Nel corso degli ultimi anni l’Istituto si è caratterizzato per una sempre crescente attrattività verso pazienti delle regioni limitrofe.
Nelle tabelle che seguono sono presentati i dati relativi alla mobilità extra regionale nel periodo 2009 al 2015 che hanno
mantenuto un andamento costante nel tempo.

Le tabelle della pagina che segue mostrano la provenienza dei pazienti provenienti da regioni limitrofe che hanno deciso di
curarsi presso l’Istituto.

Il 53% dei pazienti ricoverati in Regime Ordinario proviene dalla Basilicata, dato che conferma come la struttura sia un punto di
riferimento per il territorio regionale. Non trascurabile la percentuale di utenti che provengono da regioni limitrofe, come la
Campania (28%); Puglia (10%), mentre il restante 9% proviene da altre Regioni.

Il 62% dei pazienti ricoverati in Regime Diurno proviene dalla Basilicata, dato che conferma (anche in questo caso) come la
struttura sia un punto di riferimento per il territorio regionale. Non trascurabile la percentuale di utenti che provengono da
regioni limitrofe, come la Campania (28%); Puglia (6%), mentre il restante 4% proviene da altre Regioni.

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L’amministrazione in cifre

    Piano della Performance 2016-2018 IRCCS-CROB   24
L’amministrazione in cifre

L’attività ambulatoriale

Nelle tabelle seguenti sono riportati i principali dati relativi alle
prestazioni di specialistica ambulatoriale (da CUP) per l’anno 2015.

Nelle tabelle che seguono sono presentati i dati relativi all’attività
ambulatoriale, evidenziando un aumento dell’1% per quel che
riguarda il numero di visite e una riduzione dell’1% per quanto
riguarda il numero di prestazioni ed esami.

Il valore economico delle visite e delle prestazioni ed esami ha
registrato rispetto al 2014 un aumento del 3%.

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L’amministrazione in cifre

                                     Flusso F

                                     Il Flusso F indica le richieste di rimborso inoltrate
                                     dall’Istituto, relative a distribuzione diretta e farmaci
                                     somministrati in occasione di terapie ambulatoriali
                                     quando il costo della prestazione non è inclusivo del
                                     farmaco.

                                     Nella tabella viene riportato l’andamento della
                                     somministrazione diretta dei farmaci dal 2009 al 2015..

                                     Il crescente valore economico evidenzia, tra l’altro,
                                     l’adozione     di    modelli     organizzativi     mirati
                                     all’appropriatezza    organizzativa,     che     prevede
                                     l’erogazione delle prestazioni sanitarie nelle forme più
                                     appropriate.

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L’amministrazione in cifre

RICERCA         Anno 2013   Anno 2014   Anno 2015      ∆ 2014-2015       L’Impact factor

Numero          91          78          92             18%               La valutazione dell’attività scientifica si basa sul
Pubblicazioni                                                            numero di pubblicazioni e sul punteggio totale di
                                                                         Impact Factor, generato dal valore attribuito alle
Impact Factor   308,5       355,4       374,2          5%                pubblicazioni scientifiche.

                                                                         La tabella che segue mostra l’andamento delle
                                                                         pubblicazioni dell’Istituto, evidenziando un aumento
                                                                         del 18% rispetto al 2014, anche l’Impact Factor (IF)
                                                                         registra un aumento del 5% rispetto al 2014.

                                                                         Il 5 per mille alla Ricerca Sanitaria

                                                                         La legge finanziaria consente di destinare il 5 per mille
                                                                         dell'IRPEF per il finanziamento della Ricerca Sanitaria
                                                                         sostenendo gli obiettivi di ricerca e assistenza
                                                                         dell’IRCCS-CROB.

                                                                         Il dato relativo alle donazioni ricevute dall’ IRCCS-
                                                                         CROB nell’ambito del Cinque per Mille destinato alla
                                                                         Ricerca sanitaria è riportato nel suo andamento negli
                                                                         anni nella grafica.

                                        Piano della Performance 2016-2018 IRCCS-CROB                                           27
L’amministrazione in cifre

Il valore della produzione sanitaria

Indica i valori economici relativi alle prestazioni
sanitarie erogate, valorizzate con le tariffe
regionali, che l’Istituto ha conseguito dal 2009
al 2015. Dalla tabella e dal grafico si invece un
lieve aumento, pari al 2%, del valore dalla
produzione.

       Valore della produzione   2009         2010           2011           2012           2013           2014           2015

       Valore della produzione € 34.894.175   € 36.145.672   € 38.662.149   € 41.012.603   € 40.622.197   € 42.520.097
       sanitaria                                                                                                         €      43.212.155

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Finalità Istituzionali e Missione
Dalla città di Rionero in Vulture e dalla storia delle Comunità del Vulture-Melfese con cui rivendica l’indissolubile legame di
appartenenza, il CROB è patrimonio della Basilicata e di tutti i cittadini lucani e nel perseguire, con standard di eccellenza, le
finalità di ricerca prevalentemente clinica e traslazionale in campo biomedico, farmacologico e dell’organizzazione e gestione dei
servizi sanitari unitamente a prestazioni di ricovero e cura di alta specialità, intende confrontarsi sul piano della qualità, della
ricerca e dell’assistenza con le più accreditate strutture italiane ed europee impegnate nel campo dell’oncologia.

Attraverso le attività di ricerca e di assistenza, l’Istituto ha le seguenti ulteriori finalità:

•     il consolidamento e lo sviluppo dell’eccellenza nella ricerca e nell’assistenza in ambito oncologico, confermandosi punto di
      riferimento per il sistema sanitario regionale e puntando a diventare punto di riferimento in ambito nazionale e
      internazionale;
•     la valorizzazione della didattica ai fini dell’alta formazione dei professionisti nell’ambito delle patologie oncologiche;
•     l’orientamento all’integrazione tra la funzione di assistenza, di ricerca e di formazione, in condivisione con le altre Aziende
      del SSN, del S.S.R. e le Università;
•     la partecipazione all’attuazione del Piano Sanitario Regionale anche tramite l’elaborazione degli atti di programmazione e la
      loro traduzione in attività concrete;
•     la partecipazione alla realizzazione della più vasta missione del Servizio Sanitario della Regione Basilicata, missione definita
      come tutela della salute nella sua globalità in relazione al quadro di risorse a ciò destinate;
•     la partecipazione alla rete italiana dei centri di eccellenza, nonché a network associativi nel settore oncologico;
•     la partecipazione a modelli organizzativi interaziendali tipo “hub & spoke” che prevedono la concentrazione dell’erogazione
      dell’assistenza a maggiore complessità in centri di eccellenza (hub) con centri periferici funzionalmente sotto ordinati
      (spoke);

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Finalità Istituzionali e Missione

•   la partecipazione allo sviluppo delle “Reti Interaziendali” intese quale insieme di professionisti, strutture, tecnologie e
    processi, finalizzate al soddisfacimento del bisogno di salute della popolazione di riferimento, compatibilmente con la
    complessità e la sostenibilità del sistema stesso. Le reti interaziendali hanno l’obiettivo di garantire ai cittadini la migliore
    qualità assistenziale nell’erogazione dei servizi disponibili nei diversi ambiti territoriali del sistema sanitario aziendale e
    regionale, assicurando equità di accesso, la presa in carico globale dell’assistito, l’efficienza operativa e l’efficacia
    complessiva degli esiti sulla salute;
•   la promozione e realizzazione dei programmi di screening oncologici per le principali neoplasie ai sensi delle DGR
    n.365/2010 e DGR n. 668/2012;
•   la gestione del Registro Regionale dei Tumori;
•   lo svolgimento di attività di trasferimento delle conoscenze acquisite attraverso le attività assistenziali e di ricerca, di
    insegnamento teorico-pratico, di addestramento e di formazione, direttamente e in collaborazione con le Università e con
    altre istituzioni nazionali ed internazionali;
•   la sperimentazione e verifica di forme innovative di gestione e di organizzazione in campo sanitario, nei rispettivi ambiti
    disciplinari;
•   il supporto alle istituzioni di istruzione e formazione pre e post laurea.

                                           Piano della Performance 2016-2018 IRCCS-CROB                                           30
L’ ALBERO DELLE PERFORMANCE

• L’ Albero della performance
• Obiettivi strategici
• Obiettivi gestionali

               Piano della Performance 2016-2018 IRCCS-CROB   31
L’ Albero della Performance

L’ Albero della Performance

L’albero della performance è una mappa logica che rappresenta i legami tra mandato istituzionale, missione, visione, aree
strategiche, obiettivi strategici, e piani d’azione. Esso fornisce una rappresentazione articolata, completa, sintetica ed integrata
della perfomance dell’amministrazione. L’ Albero della performance rappresenta graficamente il piano strategico ed operativo
dell’Istituto attraverso la declinazione degli obiettivi strategici in obiettivi operativi nell’ambito delle aree strategiche individuate,
evidenziandone la coerenza e il loro ruolo strumentale rispetto al perseguimento della mission aziendale e del mandato
istituzionale.

Il piano delle performance ed il conseguente albero delle performance è elaborato sulla base delle indicazioni regionali del
Piano Sanitario Regionale, degli obiettivi di mandato per il Direttore Generale, degli Indirizzi elaborati dal Consiglio di Indirizzo e
Verifica, degli obiettivi annuali assegnati dalla Regione Basilicata alla Direzione Generale, integrati con esigenze strategiche
aziendali correlate all’analisi del contesto interno ed esterno. L’insieme di questi elementi sono tradotti in obiettivi strategici, a
loro volta declinati in piani operativi ed obiettivi gestionali (budget operativo) assegnati a ciascun responsabile di CdR. II Budget
Operativo è lo strumento di programmazione di breve periodo attraverso il quale, annualmente, gli indirizzi strategici e le finalità
aziendali vengono trasformati in specifici obiettivi, articolati rispetto alle dotazioni di risorse umane e strumentali ed alla
disponibilità di risorse economico-finanziarie.

In prima istanza sono state pertanto individuate le aree strategiche in cui l’Istituto intende operare, nel triennio 2016‐2018 e
nell’ambito di ciascun area sono definiti gli obiettivi strategici che sono poi stati articolati in più obiettivi operativi. L’intero
impianto è stato costruito nell’ambito del processo di analisi del contesto normativo, demografico, sociale, economico e di
struttura dell’Istituto che ha fornito le linee guida per l’individuazione dell’iter strategico e operativo da seguire.

                                              Piano della Performance 2016-2018 IRCCS-CROB                                             32
L’ Albero della Performance
Obiettivi Strategici

L’IRCCS CROB, nel triennio 2016‐2018, si propone di intervenire sulle seguenti macro aree strategiche:

1.   Umanizzazione delle cure: assicurare la centralità del cittadino utente ed il rispetto della dignità della persona malata;
2.   Quality Assurance: migliorare gli standard qualitativi e lo sviluppo dell’innovazione;
3.   Performance organizzative e cliniche: migliorare l’efficienza nell’impiego delle risorse;
4.   Risorse umane: valorizzare il personale;
5.   Ricerca: sviluppare e potenziare la Ricerca Traslazionale in ambito oncologico per la prevenzione, diagnosi e cura delle
     malattie neoplastiche.

Nelle macro aree sono incentrati, tra l’altro, gli obiettivi di mandato assegnati al Direttore Generale dalla Giunta regionale, di
seguito indicati, e gli obiettivi di salute e programmazione di cui alla DGR 364 del 12 aprile 2016:

•    Garanzia dell’equo accesso al SSR e dei LEA;
•    Garanzia dell’equilibrio economico-finanziario della gestione;
•    Garanzia del rispetto del corretto completo e tempestivo adempimento del debito informativo;
•    Contenimento delle liste di attesa;
•    Riduzione della mobilità sanitaria per le prestazioni rese nelle specialità attive presso l’Istituto.

                                             Piano della Performance 2016-2018 IRCCS-CROB                                      33
L’ Albero della Performance

Per il perseguimento di tali obiettivi, oltre alle strategie ed agli interventi aziendali, la Regione Basilicata individua, con atti
propri, gli indirizzi fondamentali, le traiettorie di sviluppo e le azioni prioritarie per le Aziende Sanitarie monitorando i principali
risultati di attività ed i principali standard qualitativi delle prestazioni erogate con particolare riferimento agli outcome (in
particolare in termini di appropriatezza, efficacia, tempestività).

Tale monitoraggio è stato ulteriormente arricchito con l’adesione della Regione Basilicata al progetto Bersaglio, il network di
regioni coordinato dal Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore S. Anna di Pisa che consente il monitoraggio di
ulteriori indicatori, in un’ottica definita “multidimensionale”, che prende in considerazione diverse tematiche: dagli aspetti
tipicamente clinico-sanitari a quelli economico-finanziari, dall’ascolto della voce dai cittadini e degli operatori agli orientamenti
strategici regionali, per migliorare lo stato di salute dei cittadini. I risultati aziendali e regionali del progetto bersaglio sono
periodicamente presentati dal Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore S. Anna di Pisa.

Tanto premesso, la programmazione aziendale è pertanto finalizzata all’erogazione delle prestazioni e dei servizi contemplati nei
LEA, in condizioni di appropriatezza, adeguato livello qualitativo ed efficienza con il vincolo che le azioni da mettere in campo
sono vincolate alla sostenibilità economica declinata nel rispetto della programmazione regionale sui costi di produzione,
nell’equilibrio economico‐finanziario, nel sistema di controllo interno, revisione di bilancio ed adempimenti informativi relativi
alla contabilità analitica Regionale.

                                              Piano della Performance 2016-2018 IRCCS-CROB                                           34
L’ Albero della Performance

Area 1         Umanizzazione delle cure: assicurare la centralità del cittadino utente

Area 2   Quality Assurance: migliorare gli standard qualitativi e lo sviluppo dell’innovazione

             Performance organizzative e cliniche: migliorare l’efficienza organizzativa e
Area 3                               nell’impiego delle risorse

           Personale: valorizzare il personale favorendo il coinvolgimento e la crescita del
Area 4                                        personale

              Sviluppare e potenziare la Ricerca Traslazionale in ambito oncologico per la
Area 5                 prevenzione, diagnosi e cura delle malattie neoplastiche

                       Piano della Performance 2016-2018 IRCCS-CROB                              35
L’ Albero della Performance

Obiettivi Gestionali

Gli obiettivi gestionali assegnati per il 2016 riguardano tutte le macrostrutture aziendali e le strutture titolari di budget e si
caratterizzano per essere:

•    coerenti rispetto ai bisogni degli assistiti, alle finalità istituzionali aziendali e alle scelte politiche e strategiche dell’azienda;
•    pertinenti, misurabili, chiari e finalizzati ad apportare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati;
•    riferibili ad un arco temporale annuale;
•    correlati alla quantità e alla qualità delle risorse disponibili.

Nei seguenti paragrafi sono declinati gli obiettivi gestionali per l’anno 2016, relativi a ciascuna macro area strategica, che
costituiscono oggetto della negoziazione di budget con i responsabili di struttura.

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Area 1 – Umanizzazione delle cure: assicurare la centralità del cittadino utente

L’importanza dei temi della centralità dell’utente e dell’umanizzazione delle cure per un Istituto oncologico è tale da ritenerli
prioritari e da svilupparli con una serie di iniziative finalizzate, tra l’altro, a migliorare “l’esperienza complessiva del paziente”.
Infatti la qualità dell’esperienza complessiva dei pazienti non è legata solo all’eccellenza dei risultati clinici, ma è legata al
soddisfacimento dei bisogni del paziente che deve sentirsi al centro di un piano di cura coordinato e condiviso e deve ricevere
servizi di assistenza ed alberghieri all’altezza di un Istituto di eccellenza, anche organizzativa, cui ambisce essere il CROB.

Nell’ambito dell’Umanizzazione delle cure è stato inserito il progetto di Medicina Narrativa. Tale progetto consiste
nell’applicazione dei metodi della medicina narrativa, basata sul ruolo relazionale e terapeutico del racconto dell'esperienza di
malattia da parte del paziente e nella condivisione dell'esperienza, attraverso la narrazione, finalizzata a conseguire i seguenti
obiettivi:

•    promuovere una maggiore centralità del paziente nei processi di assistenza e cura;
•    costruire un'alleanza terapeutica vera, in grado di ridurre l'abbandono o la non aderenza alla terapia prescritta;
•    migliorare le capacità terapeutiche attraverso un processo di ascolto del paziente;
•     migliorare le capacità di ascolto delle persone in cura, loro nuclei famigliari, medici e le intere equipe di cura;
•    attuare il passaggio concettuale che dalla cura del “paziente malato” porta a quella della “persona che vive la malattia”;
•    contribuire a costruire un migliore clima di lavoro;
•    contribuire a rendere il servizio sanitario più sostenibile.

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    Area 1 – Umanizzazione delle cure: “Assistenza specialistica oncologica in telemedicina e teleconsulto
                                               infermieristico”

Nel corso del 2015 l’Istituto ha avviato il progetto “Assistenza specialista oncologica in telemedicina e teleconsulto
infermieristico” , finalizzato ad ampliare e qualificare l’offerta dei propri servizi attraverso l’utilizzo strategico di tecnologie ICT. Il
progetto mira a garantire ai MMG e ad altri operatori sanitari del territorio (ADI, riabilitazione, ecc.) servizi di assistenza
specialistica in telemedicina quale supporto nella gestione clinica dei pazienti oncologici anche in fase di fine vita ed assicurare
livelli di assistenza più elevati attraverso un insieme coordinato di servizi.

I nuovi servizi assicurati sono:
•    Telecooperazione sanitaria: l’assistenza fornita da uno specialista ospedaliero ad altro operatore impegnato in atto
     sanitario;
•    Televisita: lo specialista ospedaliero interagisce in tempo reale con il personale di assistenza territoriale che segue il
     paziente e l’atto sanitario di diagnosi che scaturisce dalla visita può dar luogo alla prescrizione di farmaci/prestazioni o al
     ricovero;
•    Teleconsulto: attività di consulenza a distanza fra medici che permette a un MMG di chiedere il consiglio di uno o più
     specialisti ospedalieri;
•    Teleambulatorio infermieristico: servizio dedicato agli operatori dell’assistenza territoriale, per informazioni e supporto per
     le pratiche infermieristiche;
•    Segreteria organizzativa multicanale ed assistenza tecnica.

Le specialità cliniche coinvolte sono: Oncologia, Ematologia, Medicina Nucleare, Radioterapia, Terapia del dolore, Cure Palliative,
Chirurgie oncologiche e Servizio Infermieristico.

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    Area 1 – Umanizzazione delle cure: “Assistenza specialistica oncologica in telemedicina e teleconsulto
                                               infermieristico”

I nuovi servizi sono erogati attraverso l’utilizzo di tecnologie di web collaboration della Cisco (Teleprecence e WebEx Cloud) che
consentono videoconferenza in HD e l’interazione e la collaborazione attraverso la condivisione di informazioni e documenti per
mezzo del web. La piattaforma di collaboration WebEx si caratterizza per semplicità d’uso e per la disponibilità multi dispositivo
e multipiattaforma necessitando come prerequisito di computer o tablet o smartphone con connessione internet.

Le organizzazioni aderenti all’iniziativa sono l’Azienda Sanitaria Provinciale di Potenza, la Federazione Italiana MMG Basilicata,
l’ANT di Potenza. Le organizzazioni aderenti all’iniziativa sono l’Azienda Sanitaria Provinciale di Potenza, la Federazione Italiana
MMG Basilicata, l’ANT di Potenza.

I primi risultati conseguiti sono stati :

•     integrazione più efficiente ospedale-territorio con servizi sanitari forniti in modo coordinato, complementare e tempestivo
      e basati sulla condivisione delle informazioni tra operatori che hanno in carico il paziente;
•     prevenzione delle complicanze e riduzione del numero di accessi in PS;
•     miglioramento della qualità del servizio di ADI;
•     miglioramento della soddisfazione degli utenti.

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Area 1 – Umanizzazione delle cure: le iniziative da attivare nel corso del 2016 ed i relativi obiettivi gestionali

    Assicurare il ricovero in tempi congrui con le esigenze cliniche.

Definire al primo contatto ambulatoriale la data presunta del pre-ricovero/ricovero o inizio del percorso (es. radioterapia).

Obiettivi:
•     tempi di attesa dei ricoveri ordinari (Classe di Priorità A) max 30 gg;
•     95% dei ricoveri ordinari chirurgici deve essere gestito con pre-ricovero.

    Capire ed individuare i bisogni del paziente.

In oncologia la sofferenza psicologica del paziente si esprime in maniera molto più intensa che in altri ambiti medici, perché dal
punto di vista emotivo una diagnosi di tumore rappresenta qualcosa di minaccioso che genera incertezza, ansia paura
confusione ed incrementa la vulnerabilità personale.
I pazienti vogliono essere rassicurati sul fatto che chi si occupa di loro capisca veramente che cosa significa essere un paziente (lo
stesso vale per i familiari). Oggi, poi, gli stessi pazienti che non molti anni fa mostravano una certa reticenza a manifestare le
proprie emozioni con i medici e a richiedere un sostegno psicologico, sempre più spesso colgono e valutano questa “offerta”
come un’opportunità per recuperare il proprio benessere globale.
Malati e familiari devono sapere che è possibile contenere e ridurre i principali problemi emotivi legati a malattia e trattamenti,
favorire l’adattamento alla nuova situazione di vita in tutti gli stadi della malattia, affrontare l’incertezza del futuro. Stabilire una
comunicazione più aperta tra familiari e staff curante migliora la qualità di vita e favorisce l’empowerment, cioè la capacità del
paziente di avere padronanza sulla propria situazione.

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Obiettivi:

       •     Definizione di una scheda di ingresso per la valutazione multidisciplinare e multidimensionale (valutazione clinica,
             valutazione dei sintomi causati dal cancro, valutazione del dolore, valutazione dei bisogni, ecc.) - (tutte le UU.OO. di
             ricovero e la radioterapia);
       •     Applicazione della scheda multidisciplinare di ingresso nel 80%; (per tutte le UU.OO. di ricovero e la radioterapia);
       •     Tutti i coordinatori infermieristici e tecnici sono stati coinvolti nella definizione di una modalità di informazione sul
             percorso clinico – assistenziale dal momento della presa in carico in poi del paziente (per tutte le UU.OO.);

    I pazienti desiderano una comunicazione migliore:

I pazienti desiderano avere informazioni su quanto succede intorno a loro e sul proprio piano di cura e desiderano essere al
      corrente anche delle azioni minime. Bisogna assicurare un miglior coordinamento delle cure, anche attraverso una
      maggiore interazione multidisciplinare ed una maggiore comunicazione tra gli operatori sanitari coinvolti nel processo
      assistenziale. Le iniziative da intraprendere sono:

       •     Definizione di una lettera di dimissione medica multidisciplinare con evidenza del medico della U.O. coinvolto nel
             PDTA del paziente con indicazione dei nominativi del personale medico a cui lo stesso potrà rivolgersi. La lettera
             dovrà dare evidenza dei successivi percorsi e definizione delle visite interdisciplinari. (per tutte le UU.OO. di ricovero
             e la radioterapia) ed applicazione della stessa nell’80% dei casi;

       •     Definizione di una relazione infermieristica di dimissione (per tutte le UU.OO. di ricovero e la radioterapia).

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    Definire le aspettative del paziente.

     Il paziente non ha sempre ragione e talvolta i suoi desideri non coincidono con il suo massimo interesse (es.
     somministrazione di farmaci in orario notturno). E’ pertanto necessario informare i pazienti prima del ricovero su quello
     che li aspetta e quindi è necessario creare materiali a stampa e/o multimediale (anche online) destinati ai pazienti in
     ingresso in cui vi sono descritti l’ambiente ospedaliero con le sue procedure e i relativi criteri di applicazione, ed in cui
     vengono illustrate anche le modalità di controllo del dolore e di comunicazione con gli operatori.

Obiettivi/Indicatori:

•    Definizione e approvazione di un vademecum dei servizi all’utente per ciascuna U.O. (correlato a quanto definito nei PDTA)
     – tutte le U.O.;
•    Revisione per l’aggiornamento della carta dei servizi aziendali – (per Direzione Sanitaria).

     Contenimento dei tempi di attesa:

Obiettivi:

•    Definizione di agende RAO per tutti gli ambulatori di prime visite e servizi di diagnostica

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    Avviamento a regime dei referti on-line (per radiologia, laboratorio analisi, Medicina Nucleare, Servizio Informativo);

Obiettivi:

•    100% dei referti firmati digitalmente (fatta salva la disponibilità di sistemi di F.D.) (radiologia, laboratorio analisi, Medicina
     Nucleare). Nel 2015 solo il laboratorio analisi ha avviato la refertazione on-line;
•    Realizzazione di una campagna di promozione dei servizi on-line presso gli sportelli CUP (per Direzione Sanitaria).

    Customer Satisfaction: somministrazione di questionari per almeno il 10% dei pazienti (accesso di ricovero e/o prestazione
     ambulatoriali) – tutte le U.O. - ed elaborazione dei risultati a cura della Direzione Sanitaria.

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Area 2 – Quality Assurance: migliorare gli standard qualitativi e lo sviluppo dell’innovazione

La Direzione strategica intende promuovere lo sviluppo di modelli organizzativi e gestionali che facilitino l’integrazione
multidisciplinare, la continuità assistenziale e la presa in carico globale dei pazienti.

    Appropriatezza delle prestazioni e governo clinico.

Si intende sviluppare un’attenzione diffusa sul tema dell’appropriatezza delle prestazioni e del governo clinico, privilegiando la
gestione per processi. Quindi è necessario implementare ulteriormente, oltre quanto già realizzato, i Percorsi Diagnostico
Terapeutici Assistenziali (PDTA), intesi come la contestualizzazione di linee guida relative ad una patologia tumorale nella
specifica realtà organizzativa del IRCCS CROB, in relazione alle risorse disponibili.

 I PDTA infatti devono configurarsi come strumenti atti a descrivere obiettivi ed azioni condivise tra le varie componenti coinvolte
nella presa in carico (sia reparti che servizi), finalizzati a delineare il migliore percorso praticabile in termini di appropriatezza,
privilegiando un’ottica di processo piuttosto che di singoli episodi di cura. L’IRCCS CROB riconosce nei percorsi assistenziali lo
strumento essenziale attraverso cui garantire la corretta gestione del paziente oncologico, assicurandone la presa in carico
globale.

In tal senso, l’Istituto promuove la definizione e la corretta applicazione dei PDTA (Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali),
intesi, in senso più ampio, quali modelli organizzativi multidisciplinari ed interprofessionali relativi alle specifiche patologie
oncologiche. Per favorire il conseguimento di tale obiettivo, l’Istituto agisce assicurando la partecipazione ed il coinvolgimento di
tutti gli attori interessati, anche mediante l’impiego degli strumenti della negoziazione di budget, dotandosi altresì delle
soluzioni organizzative e tecnologiche più opportune.

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Obiettivi:

•    Revisione dei PDTA con la puntuale definizione dei percorsi multidisciplinari previsti per singola patologia (fasi di lavoro, chi
     fa che cosa, tempi, scheda multidisciplinare, ecc.) rispetto alla realtà organizzativa dell’Istituto e con la trattazione degli
     aspetti riguardanti le differenze di genere;
•    Sviluppo di un nuovo PDTA multidisciplinare per ciascuna U.O. di ricovero;
•    Piena applicazione nel 95% dei casi dei PDTA – con evidenza di check list del rispetto del flusso di lavoro multidisciplinare in
     cartella clinica, con verifica a campione da parte della Direzione Sanitaria.

    Certificazione OECI

L’Istituto ha completato l’accreditamento OECI (ORGANISATION OF EUROPEANCANCER INSTITUTES) con il riconoscimento di
Clinical Cancer Center.

Obiettivi:

•    Mantenere le certificazioni OECI;
•    attivare a regime il sistema di tracciabilità dei farmaci (UU.OO. Oncologia, Ematologia e Farmacia).

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    Area 2 – Quality Assurance: “Sicurezza dei pazienti oncologici: prevenzione degli errori in corso di terapia
                                          con farmaci antineoplastici”,

Nel corso del 2015 l’Istituto ha avviato il progetto “Sicurezza dei pazienti oncologici: prevenzione degli errori in corso di terapia
con farmaci antineoplastici”, finalizzato a garantire la qualità delle cure e sicurezza del paziente e degli operatori. Attraverso tale
progetto l’Istituto ha costituito un gruppo di lavoro per l’analisi dei flussi di gestione dei farmaci antiblastici, per la rilevazione
delle potenziali criticità e per la standardizzazione dei processi, anche attraverso l’introduzione di un sistema informativo onco-
ematologico “Dossier” della BiMind a supporto della gestione delle fasi di prescrizione, preparazione e somministrazione.

Le principali azioni intraprese sono state:

•      Revisione delle procedure operative per garantire l’aderenza alla Racc. Min. n.14 – Ottobre 2012;
•      Gestione informatizzata dei flussi di lavoro;
•      Centralizzazione dell’allestimento, della conservazione e della gestione delle scorte;
•      Allestimento dei farmaci da parte di un team dedicato e qualificato, previo addestramento teorico-pratico, sotto la
       responsabilità del farmacista;
•      Controllo e validazione (anche con sistemi di doppio controllo) dell’allestimento;
•      Gestione standardizzata delle terapie farmacologiche (previa definizione di protocolli, schemi di terapia, esami
       propedeutici di biologia molecolare e farmaco genetica), della modulistica anche attraverso la generazione automatica di
       fogli di lavoro, di terapia ed etichette;
•      Attivazione procedure operative per garantire la puntuale corrispondenza tra farmaco prescritto e paziente, via e velocità
       di somministrazione, stabilità del farmaco, aspetto della preparazione, ecc;
•      Programmazione e controllo di pompe infusionali da sistema informativo tramite wifi.

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