Verde e sostenibile, ecco il nuovo campus universitario di Grugliasco

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Verde e sostenibile, ecco il
nuovo campus universitario di
Grugliasco
La   prima   pietra   della   nuova   Città   delle   Scienze   e
dell’Ambiente dell’Università di Torino è stata posata a
Grugliasco. Segna l’inizio di un cantiere che entro tre anni
porterà nella prima cintura metropolitana i Dipartimenti di
Chimica, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi .
L’investimento è importante. L’UniTo prevede 160 milioni di
euro per un ampliamento che quasi raddoppierà il campus
universitario di Grugliasco.

Un programma di ampio respiro
Il progetto rientra in una grande programmazione di ampio
respiro. Negli ultimi venti anni ha portato l’Università degli
Studi di Torino a diventare, insieme al Politecnico, uno dei
principali attori della trasformazione urbana del capoluogo.
Il progressivo decentramento e l’aumento degli spazi per
didattica, ricerca e di servizio hanno portato molti progetti.

Nel 2000 è iniziato l’allargamento al di fuori dei confini
cittadini. A Grugliasco è sorto ex novo il campus scientifico
che segna la prima, e ancora oggi più importante, presenza
dell’Università fuori città.

A Torino uno dei progetti più importanti e architettonicamento
riusciti è la Scuola per le Biotecnologie. Il progetto di
Luciano Pia nel 2006 ha ampliato lo storico complesso che in
via Nizza ha ospitato Medicina Veterinaria fino al 2000.
Dall’altra parte della città, i terreni ex Italgas lungo il
fiume Dora nel 2012 hanno accolto il campus Luigi Einaudi,
firmato da Norman Foster con Maire Tecnimont, Giugiaro
Architettura, Camerana & Partners e ICIS srl.
Risale infine al 2018 il secondo ‘sconfinamento’. Il corso di
laurea in Scienze della Formazione primaria si è installato
nella vicina Collegno, confinante con Grugliasco e Torino e
servita dalla metropolitana. Ha occupato alcuni degi
suggestivi spazi dell’ex Certosa, che fino all’inizio degli
anni ottanta hanno ospitato uno degli ospedali psichiatrici
più famosi d’Italia.

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Grugliasco, un polo universitario
in divenire
La nuova Città delle Scienze e dell’Ambiente sorgerà nel verde
ampliando di quasi 230.000 mq il campus universitario di
Grugliasco. Questo comprende la Scuola di Agraria e Medicina
Veterinaria, Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e
alimentari e Dipartimento di Scienze Veterinarie. Ospita anche
un avanzato ospedale veterinario universitario con pronto
soccorso aperto alla popolazione.

Collegata al campus è la Città Universitaria della
Conciliazione, progetto nato all’inizio del Millennio promosso
dal Comitato Pari Opportunità (CPO) dell’Università. Obiettivo
era il supporto nel conciliare famiglia e lavoro, insegnamento
o studio di coloro che erano impegnati presso il nuovo polo
universitario. Comprende un asilo nido e servizi per
l’infanzia e la persona aperti anche alla popolazione locale.

Il polo si allarga anche ai vicini impianti del CUS Torino di
via Milano. Questi comprendono campi di calcio di svariate
dimensioni e un campo da tennis che, parzialmente coperti,
sono serviti da spogliatoi e un punto ristoro.
La   Città    delle                     Scienze             e
dell’Ambiente
Il nuovo complesso si allaccia urbanisticamente al campus,
rivolgendosi a nord verso una stazione ferroviaria oggi
sottoutilizzata e, più in lontananza, l’asse di corso Francia.
Qui colloca il suo punto di accesso, che immette in Piazza
dell’Università attraverso un nuovo ponte ciclopedonale che
attraversa i binari. La piazza è luogo per le relazioni
sociali e di connessione per le nuove funzioni previste dal
progetto ospitate dai diversi corpi edilizi. Queste sono la
didattica e la ricerca, l’amministrazione, gli spazi di
servizio e un nuovo centro sportivo.

Tre aree funzionali in tre edifici
Le aree funzionali sono tre. La prima raggruppa in un unico
edifico multipiano da 14.855 mq, posizionato a sud del lotto,
32 aule, due sale convegni, dieci aule studio, 20 uffici per
l’amministrazione con sale riunioni e il bar con la mensa.

La seconda unisce la didattica alla ricerca in 65.560 mq in un
edificio a padiglioni innestati su un elemento di collegamento
orientato est-ovest. Comprende 50 laboratori didattici, aule
studio, 390 laboratori, studi e sale riunioni, 112 torri
tecniche e i dipartimenti di Chimica, Scienze della Vita e
Biologia, Scienze della Terra.

La parte orientale dell’area sarà occupata dal terzo, il nuovo
centro sportivo con spazi indoor e outdoor. Al chiuso
posiziona una palestra, una pista di atletica, un campo da
volley/basket con tribuna, sale per il fitness con servizi e
spogliatoi. All’esterno realizza due campi da gioco per il
calcetto e tre per il beach volley.
Mobilità sostenibile
Il campus sarà servito da un parcheggio da 1.000 posti auto in
cui saranno installate 20 colonnine per la ricarica di veicoli
elettrici. 49 saranno i posti riservati alle auto ecologiche,
ibride ed elettriche. 49 saranno anche i posti riservati a
carpooling e vanpooling. Stalli per il parcheggio delle
biciclette saranno diffusi in tutto il campus.

Il verde
La presenza del verde è elemento caratteristico di un progetto
che copre il 53,5% della superficie utile lorda dell’area.

Il verde è anche carattere distintivo di un’area che in
prossimità vede ampi spazi liberi e poco densi. Il campus
esistente, già ampiamente verde, sorge accanto al parco in cui
sorgeva l’ex manicomio, si trova nei pressi del cimitero
comunale e della piscina recentemente ristrutturata.

L’ampliamento prevede la realizzazione di un orto botanico da
2.078 mq e nuove superfici verdi diffuse per un totale di
38.400 mq. Un nuovo parco urbano da 51.580 mq si integrerà con
il verde esistente, a disposizione di studenti e personale e
dei cittadini.

Obiettivo LEED Gold
La nuova Città delle Scienze e dell’Ambiente vuole essere un
intervento ampiamente sostenibile, che mira ad ottenere la
certificazione LEED (livello Gold).

I fluidi termo-frigoriferi saranno prodotti da una centrale
tecnologica con un impianto di trigenerazione da 1.000 kW,
distribuiti da un tunnel interrato. Il complesso che sarà
collegato alla rete di teleriscaldamento da 7 MW. Un impianto
fotovoltaico di 480 kWp verrà installato sulle coperture. Le
aree funzionali saranno indipendenti fra loro, mentre sistemi
specifici prevedono il recupero di calore e acqua.

Il nuovo campus sarà sostenibile anche per la sua integrazione
con la città e la grande presenza di verde in un’area che ne è
ricca e la raggiungibilità mediante il servizio di trasporto
pubblico e la viabilità ciclopedonale.

Un intervento di ricucitura urbana
e territoriale
L’ampliamento del campus di Grugliasco, importante progetto da
tempo atteso, porta sicuramente molte positività, sebbene
‘consumi’ suoli liberi costruendo su terreni agricoli. È un
intervento di ricucitura urbana, che renderà più operativa la
relativamente recente stazione ferroviaria di Grugliasco. Il
ponte ciclopedonale in previsione supererà la cesura che i
binari ferroviari creando finalmente la sempre mancante
connessione con Collegno, corso Francia e la vicina, ma oggi
lontanissima, linea della metropolitana.

Il potenziamento della presenza dell’università porterà negli
anni futuri un sicuro valore aggiunto per un’area della città
metropolitana già molto ricca di verde e servizi. Effetti a
medio termine del Covid permettendo, si prevede un raddoppio
della popolazione studentesca, che oggi conta circa 5.000
giovani gravitanti attorno al polo esistente. Questa
previsione porterà uno sviluppo che richiederà un’ulteriore
rafforzamento nei servizi e nei collegamenti.

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