Veglia di Pentecoste (22 maggio 2021) Lo Spirito del Signore riempie l'universo - Parrocchia San Paolo Fondi

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Veglia di Pentecoste (22 maggio 2021) Lo Spirito del Signore riempie l'universo - Parrocchia San Paolo Fondi
Veglia di Pentecoste (22 maggio 2021)
                Lo Spirito del Signore riempie l’universo

Canto: Vieni Santo Spirito di Dio
Vieni, Santo Spirito di Dio, come vento soffia sulla Chiesa
Vieni come fuoco, ardi in noi, e con te saremo veri testimoni di Gesù.
Sei vento spazza il cielo, dalle nubi del timore, sei fuoco sciogli il gelo
e accendi il nostro ardore, Spirito creatore scendi su di noi. RIT.
Tu fonte di unità rinnova la tua Chiesa, illumina le menti
Dai pace al nostro mondo, o Consolatore, scendi su di noi. RIT.
Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede
per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi.
 E con il tuo spirito.

Cel. Fratelli e sorelle, siamo giunti al compimento della Pasqua
annuale: per sette settimane, rinnovati nello Spirito e immersi
nella gioia, abbiamo celebrato la risurrezione di Cristo. Ora,
vegliando, celebriamo la discesa dello Spirito vivificante sulla
comunità messianica, dono del Risorto alla sua Sposa, inizio
della missione della Chiesa.
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Veglia di Pentecoste (22 maggio 2021) Lo Spirito del Signore riempie l'universo - Parrocchia San Paolo Fondi
1-Lett. «Noi non sappiamo pregare, ma lo Spirito viene in aiuto alla
nostra debolezza» (Rm 8,26). È qui la ragione per cui ogni azione
liturgica della Chiesa debba iniziare sempre nel segno dello Spirito, il
solo che può introdurci nel mondo spirituale proprio di Dio. Invochiamo
lo Spirito che infonda nei nostri cuori la fiamma del suo amore, affinché
possiamo ardere senza mai consumarci (cf Es 3,2).
2-Lett.
Santissima Trinità, Unico Dio,
tu rinnovi la faccia della terra.     Tutti: Vieni Santo Spirito

Spirito di sapienza e di scienza,
tu doni la sapienza del cuore.              Vieni Santo Spirito

Spirito di intelletto e di pietà,
tu susciti il timore di Dio.               Vieni Santo Spirito

Spirito di pace e di mitezza,
tu sei la Pace di Gesù Risorto.             Vieni Santo Spirito

Spirito Santo, dono pasquale,
tu sciogli il nostro egoismo.               Vieni Santo Spirito

Spirito di consiglio e di fortezza,
tu sei la forza della vita.                 Vieni Santo Spirito

Spirito di grazia e di preghiera,
tu sei l’orante che è in noi.               Vieni Santo Spirito

Spirito del Messia benedetto,
donaci il cuore infinito di Dio.            Vieni Santo Spirito

La Pentecoste (don Paolo Farinella)
3-Lett. Oggi non celebriamo solo un evento passato, ma mentre facciamo
«memoriale» di due momenti storici, l’esodo e la morte di Gesù,
riviviamo e sperimentiamo questi due «fatti» che sono a fondamento di
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tutta la rivelazione biblica. Lo Spirito Santo è presente «oggi» nella
Chiesa e nel mondo per traghettarli verso il compimento della pienezza
che si perfezionerà alla fine della Storia. Nel frattempo, noi camminiamo,
non più a zonzo o senza mèta, ma consapevoli di un passato alle nostre
spalle che è garanzia della futura prospettiva. Per questo, partecipando
all’Eucaristia, alimentiamo la fede che nutre e sostiene la speranza,
sperimentando e forgiando la libertà, come condizione dei figli di Dio (cf
Rm 8,21).
4-Lett. La Pentecoste costituisce l’ultimo dei cinque momenti liturgici
che concorrono a formare il «mistero pasquale»: Passione, Morte,
Risurrezione, Ascensione e Pentecoste, che è pertanto il sigillo finale e
completivo della vita terrena di Gesù, formando un ponte tra Gesù Cristo
e la comunità dei credenti che continuano il pellegrinaggio terreno. La
Pentecoste ci dice che non è più possibile l’esperienza storica di Gesù, ma
da ora ogni relazione con Dio e anche con Gesù passa attraverso la
mediazione del «Paràclito». La Pentecoste da un lato chiude le
celebrazioni del tempo di Pasqua, di cui è parte integrante e necessaria,
mentre, dall’altro inizia l’avventura della fede nella storia come «luogo
della relazione con Dio».          Pausa di silenzio

Sac. Dal Vangelo di Giovanni (Gv 7,37-39)
Nell'ultimo giorno, il giorno più solenne della festa, Gesù stando in piedi
esclamò: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me,
come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo
seno». Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che
avrebbero creduto in lui; lo Spirito, infatti, non era ancora stato dato,
perché Gesù non era ancora glorificato.
Breve riflessione del celebrante
5-Lett. Per Giovanni, la Pentecoste accade nell’ora della morte di Gesù: il
momento della disfatta e del fallimento che assume in sé il punto
massimo dell’ora della gloria: morte e vita si fondono insieme in un unico
soffio. A Pentecoste si compie non solo il raduno di Israele, ma anche

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l’unità del genere umano. Leggiamo, infatti, (Gv 19,30): «Dopo aver
preso l’aceto, Gesù disse: “tutto è compiuto!”. E, chinato il capo,
consegnò lo spirito» a Maria (una donna) e al discepolo (un uomo),
immagine dell’umanità nuova, che, a differenza di Adamo ed Eva,
potranno e sapranno custodire «l’alito di vita» deposto in loro dal soffio
del creatore. Questa umanità ora è rappresentata dalla Chiesa nascente,
simboleggiata dalla Madre e dal discepolo in rappresentanza dell’ovile
universale che raccoglie il genere umano (Gv 10,16).
Canto: Vieni Santo Spirito
Vieni Santo Spirito, manda a noi dal cielo, un raggio di luce,
 un raggio di luce vieni padre dei poveri, vieni datore dei doni luce dei
cuori, luce dei cuori.

Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo,
dolcissimo sollievo. Nella fatica riposo, nel calore riparo,
nel piano conforto, nel pianto conforto. RIT.

6-Lett. Dal libro della Gènesi (Gn 11,1-9)
Tutta la terra aveva un’unica lingua e uniche parole. Emigrando
dall’oriente, gli uomini capitarono in una pianura nella regione di Sìnar e
vi si stabilirono. Si dissero l’un l’altro: «Venite, facciamoci mattoni e
cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da malta.
Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi
il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». Ma il
Signore scese a vedere la città e la torre che i figli degli uomini stavano
costruendo. Il Signore disse: «Ecco, essi sono un unico popolo e hanno
tutti un’unica lingua; questo è l’inizio della loro opera, e ora quanto
avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque
e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la
lingua dell’altro». Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi
cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babèle, perché là il
Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su
tutta la terra.

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7-Lett. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra
Benedici il Signore, anima mia! Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore! Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature. Rit.
Togli loro il respiro: muoiono, e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra. Rit.

Pausa di silenzio

8-Lett. Consegnando il suo Spirito alla donna e all’uomo, alla Madre e
al figlio che stanno ai piedi della croce, Gesù pone termine alla divisione
consumata ai piedi della torre di Babèle, quando l’unità del genere
umano, simboleggiata dall’unica lingua, si frantumò in frammenti
impazziti che stanno all’origine della frammentazione e della violenza
organizzata nella guerra, perché ora tutti sono contro tutti. La lingua
originaria si spezza in tanti idiomi incomunicabili e l’incomunicabilità
produce divisione, fratture, conflitti. Era necessario un nuovo inizio per il
progetto di salvezza dell’alleanza.
Questo nuovo inizio, che è l’opposto di Babèle, è il giorno di Pentecoste,
dove idealmente convergono e sono presenti tutti i popoli conosciuti della
terra: «E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua
nativa?» (At 2,8). La Pentecoste capovolge la storia: con Adamo ed Eva,
cacciati dall’Èden, era iniziato un processo di allontanamento da Dio, a
Pentecoste con il dono dello Spirito inizia il processo di ritorno a Dio. È
un nuovo principio, una nuova creazione. È il tempo della Chiesa. È il
nostro tempo. È il nostro impegno e la nostra speranza.

Tutti: Vieni in noi, o Spirito Santo. Accordaci la tua intelligenza,
perché possiamo conoscere il Padre nel meditare la parola del
Vangelo. Accordaci il tuo ardore, perché anche oggi, esortati dalla
tua Parola, ti cerchiamo nei fatti e nelle persone che abbiamo
incontrato. Accordaci la tua sapienza, perché sappiamo rivivere e
giudicare alla luce della tua Parola, quello che abbiamo vissuto.
Accordaci la tua fiducia, perché sappiamo di essere fin d’ora in

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comunione misteriosa con Dio, in attesa di immergerci in lui nella
vita eterna, dove la sua Parola sarà finalmente svelata e pienamente
realizzata.

Canto: Spirito di Dio scendi su di noi. Spirito di Dio scendi su di noi.(2v)

I SETTE DONI
Mentre si invocano i sette doni, si accendono, dal cero pasquale,
consecutivamente, ad ogni invocazione, sette ceri e si pongono in un
vaso.

Spirito di Sapienza,
Tutti: donaci la luce per scegliere con gioia le vie del Signore.
(mentre si accende il primo cero e lo si pone nel vaso) e così via

Spirito di Intelletto,
Tutti: rendici capaci di leggere nella vita la volontà del Signore.

Spirito di Consiglio,
Tutti: guidaci con docilità sulla via della vita.

Spirito di Fortezza,
Tutti: donaci il coraggio di testimoniare la fede in ogni circostanza della
vita.

Spirito di Scienza,
Tutti: mostraci la strada che Dio ha scelto per noi.

Spirito di Pietà,
Tutti: fa’ che cresciamo sempre nell’amicizia e nella comunione del
Signore.

Spirito del Timor di Dio,
Tutti: apri il nostro cuore alla fiducia e al rispetto del Signore.

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Sac. Rivolgiamo la nostra preghiera perché lo Spirito Santo discenda
su ogni persona, su tutti i bisogni e le esigenze della vita, su tutti i
ministeri della chiesa.
Preghiamo insieme e diciamo:
Manda il Tuo Spirito, Signore a rinnovare la terra

9-Lett.
-Perché sappiamo, come Maria, abbandonarci all'azione dello Spirito
Santo e diventare per il mondo donatori di Cristo: via, verità e vita.
Preghiamo.

-Perché possiamo, come gli Apostoli dopo la Pentecoste, acquistare il
coraggio della parola e divenire capaci di dialogare con tutti della verità
che salva. Preghiamo.

-Perché sappiamo imitare i santi nella docilità allo Spirito Santo e nella
generosità della carità che ama, comprende, aiuta, scusa. Preghiamo.

-Per i nostri sacerdoti, perché lo Spirito Santo doni loro l'abbondanza
dei suoi doni affinchè sappiano illuminarci sui divini misteri e
guidarci nella via della santità. Preghiamo.

-Per gli ammalati, gli anziani, gli emarginati, gli sfiduciati, perché lo
Spirito Consolatore dia loro forza e serenità nella difficoltà e in loro
non venga mai meno la certezza di essere amati da Dio, Padre di
bontà che mai abbandona i suoi figli. Preghiamo.

-Perché nelle nostre famiglie regni la pace e la concordia e si viva
insieme nella comunione cementata dallo stesso Spirito che conduce e
guida. Preghiamo.

-Per i giovani, perché crescano forti nella fede, coraggiosi nella
testimonianza, arditi nell’azione, e la loro vita sia un gioioso cammino
verso la santità. Preghiamo.

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Cel. O Dio, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni
popolo e nazione, diffondi i doni dello Spirito Santo sino ai confini della
terra, e continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato
agli inizi della predicazione del Vangelo.
Per Cristo, nostro Signore.        Amen.

Benedizione

Canto finale: Salve Regina
Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza,
speranza nostra, salve! Salve Regina! (2v)

A te ricorriamo, esuli figli di Eva a te sospiriamo,
piangenti in questa valle di lacrime.
Avvocata nostra, volgi a noi gli occhi tuoi,
mostraci dopo questo esilio, il frutto del tuo seno Gesù.

Salve Regina, madre di misericordia,
o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria,
Salve Regina. Salve Regina, salve, salve.

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