Introduzione - Temi di approfondimento nella clinica delle difficoltà e dei disturbi di apprendimento
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Temi di approfondimento nella clinica delle difficoltà e dei disturbi di apprendimento Introduzione Rosalba Carnevale 28 e 30 settembre 2016
PROGRAMMA Mercoledì 28 settembre 2016 9.15 Aspetti neuropsichiatrici - La rilevanza della patologia neuropsichiatrica e aspetti controversi nella diagnosi differenziale nei disturbi di apprendimento E. Crosasso - Epilessia, anomalie EEG e DSA: implicanze neuropsicologiche della comorbidità P. Cappa 11.00 L’apprendimento della lingua straniera in bambini con sviluppo tipico e atipico: strumenti e tecniche di approccio alle difficoltà con attenzione alle linee guida della legge 170 M. Botto
Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 Ottobre 2010 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Art. 1 Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. Art. 2 Finalità Art. 3 Diagnosi Art. 4 Formazione nella scuola Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto Art. 6 Misure per i familiari Art. 7 Disposizioni di attuazione Art. 8 Competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome Art. 9 Clausola di invarianza finanziaria
Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 Ottobre 2010 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Art. 2 Finalità 1. La presente legge persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalità: a) garantire il diritto all'istruzione; b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità; c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali; d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA; f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi; g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione; h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.
La legge 170/2010 sui DSA Incremento crescente degli alunni certificati con DSA (sta riequilibrando i numeri attesi dal CENDi per la dislessia e disortografia 2,9-3,2% → Barbiero et al., 2012) 2011: 62.000 certificazioni 2014: 186.000 certificazioni I dati pubblicati dal MIUR a.s. 2014/2015: • Gli alunni con Dsa negli istituti statali e non statali sul totale alunni: a.s. 2010/2011: 0,7% a.s. 2014/2015: 2,1% • Scuola primaria: 24,3 % • Scuola sec. I grado: 39,3% • Scuola sec. II grado: 36,4 % • Situazione eterogenea nel nostro Paese con valori di prevalenza 3% nelle regioni del nord 1% nelle regioni del sud
Totale alunni con DSA: composizione percentuale per ordine di scuola A.S. 2014/2015
Totale alunni con DSA per tipologia di disturbo e ripartizione territoriale
I riferimenti internazionali • ICD-10 (International Classification of Diseases) Decima revisione della classificazione internazionale delle sindromi e dei disturbi psichici e comportamentali (OMS, 2007) • DSM–5 Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (APA, 2013; trad. it., 2014)
Le Conferenze di Consenso • Raccomandazioni per la pratica clinica definite con il metodo della Consensus Conference (AID, 2009) • Raccomandazioni cliniche sui DSA: risposte a quesiti (PARCC, 2011) • Consensus Conference sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Istituto Superiore di Sanità, 2011). Versione definitiva.
Criteri per la diagnosi • Criteri per la diagnosi di Disgrafia: una proposta del gruppo di lavoro AIRIPA (Russo et al., 2011) • Criteri per la diagnosi di Discalculia (Documento di accordo AID - AIRIPA, 2012) •Linee guida per la diagnosi dei profili di dislessia e disortografia previsti dalla legge 170: invito a un dibattito (AIRIPA,2014)
Dislessia ed Epilessia Salvatore Arcieri, Nicoletta Zanotta, Claudio Zucca U.O. di Neurofisiopatologia I.R.C.C.S. “E. Medea” Bosisio Parini (LC) Raccomandazioni cliniche sui DSA: risposte a quesiti PARCC (2011) QUESITO A10 Dislessia, discalculia ed epilessia Raccomandazioni Raccomandazioni Le attuali conoscenze permettono di formulare alcune ipotesi sulle possibili relazioni tra Epilessia e Dislessia sia in termini di comorbidità che di eziopatogenesi. Tuttavia, risultano ancora pochi gli studi riguardanti pazienti in cui Epilessia e Dislessia sono copresenti. Una possibile spiegazione è che questi casi vengano esclusi dagli studi con interesse specifico alle forme singole di patologia nel timore che la comorbidità possa essere un fattore "inquinante”.
Dislessia ed Epilessia Salvatore Arcieri, Nicoletta Zanotta, Claudio Zucca U.O. di Neurofisiopatologia I.R.C.C.S. “E. Medea” Bosisio Parini (LC) Raccomandazioni cliniche sui DSA: risposte a quesiti PARCC (2011) Da questo punto di vista potremmo tenere presente che: 1. La presenza di Epilessia nel quadro clinico di un paziente con un disturbo di lettura non deve far escludere a priori la diagnosi di Dislessia né deve far necessariamente pensare che il disturbo di lettura sia diretta conseguenza della sindrome epilettica o del trattamento medico della stessa.
Aspetti neuropsichiatrici • La rilevanza della patologia neuropsichiatrica e aspetti controversi nella diagnosi differenziale dei disturbi di apprendimento E. Crosasso • Epilessia, anomalie EEG e DSA: implicanze neuropsicologiche della comorbidità P. Cappa
Du iu spic inglisc? R. C. 2016
Difficoltà nell’apprendimento della lingua straniera (L2) Per far fronte alle richieste di una società globalizzata la scuola ha reso obbligatorio lo studio di almeno una lingua straniera a partire dalla scuola primaria. Agli studenti universitari è richiesta una conoscenza di base. Sempre più frequentemente giungono segnalazioni di studenti con marcate difficoltà nell’apprendimento della lingua straniera.
Legge 170/2010, Decreto attuativo e Linee Guida Tre possibilità di affrontare l’apprendimento delle lingue straniere sia nel percorso didattico che negli esami di stato: 1) Percorso personalizzato in cui si privilegia l’espressione orale ma non si escludono attività e prove in forma scritta 2) Percorso personalizzato con dispensa dalle prestazioni in forma scritta 3) Percorso didattico differenziato con esonero dall’insegnamento della lingua straniera (permette di conseguire solo attestato di frequenza)
Le difficoltà nell’apprendimento della L2 • L’apprendimento dell’inglese per gli studenti con dislessia è possibile? • Quali sono le difficoltà che si manifestano nello studio di questa lingua? • Si tratta di difficoltà generalizzate a tutti gli aspetti della L2? • Le difficoltà si manifestano con profili specifici? • Quali indicazioni relativamente agli strumenti compensativi e dispensativi? • È utile un potenziamento? • La dispensa dalle valutazioni delle prove scritte è una rinuncia a ricercare modalità e strategie? • …
Le difficoltà di apprendimento della lingua straniera L’apprendimento della lingua straniera in bambini con sviluppo tipico e atipico: strumenti e tecniche di approccio alle difficoltà con attenzione alle linee guida della legge 170 M. Botto
PROGRAMMA Venerdì settembre 2016 9.00 I percorsi di valutazione per le difficoltà di lettura e di ortografia: spunti di riflessione secondo un approccio integrato R. Carnevale 10.45 Proposta di linee guida per la valutazione dei disturbi e delle difficoltà di apprendimento nei minori stranieri M. Murineddu
Aspetti cognitivi, emotivo-motivazionali e adattivi dei Disturbi Specifici di Apprendimento La letteratura e la pratica clinica evidenziano come i disturbi specifici dell’apprendimento siano caratterizzati non solo da difficoltà di lettura, scrittura e calcolo ma, spesso, anche da difficoltà sul piano emotivo-motivazionale e da più o meno severe conseguenze adattive con ricadute a livello di prestazione e l’attivazione di un circolo vizioso (Cornoldi et al. 2016).
Gli studenti con disturbo dell’apprendimento presentano spesso atteggiamenti e credenze poco adattive in molte dimensioni considerate fondamentali per un apprendimento efficace e un profilo motivazionale compromesso. Spesso essi hanno un concetto di sé più negativo, minore autostima, locus of control tendenzialmente esterno, credenze maggiormente entitarie sull’intelligenza, ecc. (Moè, De Beni e Cornoldi, 2007).
Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 Ottobre 2010 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Art. 1 Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie possono costituire una limitazione neurologiche e di deficit sensoriali, ma importante per alcune attività della vita quotidiana. Art. 2 Finalità Art. 3 Diagnosi Art. 4 Formazione nella scuola Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto Art. 6 Misure per i familiari Art. 7 Disposizioni di attuazione Art. 8 Competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome Art. 9 Clausola di invarianza finanziaria
Consensus Conference 2007 Tra i criteri per la definizione dei DSA: E) Il disturbo specifico deve comportare un impatto significativo e negativo per l’adattamento scolastico e/o per le attività della vita quotidiana. Tale impatto può essere considerato sia dal punto di vista più strettamente strumentale sia relativamente agli aspetti emotivo-motivazionali
Conseguenze funzionali del disturbo specifico dell’apprendimento • Raggiungimento di un livello scolastico inferiore • Tassi più alti di abbandono scolastico • Tassi più bassi di istruzione post-secondaria • Alti livelli di disagio psicologico e salute mentale peggiore • Più alti tassi di disoccupazione, sotto-occupazione e redditi più bassi • L’abbandono scolastico e i co-occorrenti sintomi depressivi aumentano il rischio anche della suicidalità • Alti livelli di supporto sociale o emotivo sono fattori predittivi di esiti migliori per la salute mentale DSM-5 (2013, trad. it., 2014)
Le conseguenze adattive specifiche Questo criterio appare critico in tutte le problematiche dell’individuo, che sono tali se hanno conseguenze per la vita quotidiana. Un deficit (menomazione) anche severo in un qualsiasi aspetto del funzionamento psicologico costituisce un problema solo nella misura in cui crea disagio e bisogni specifici (ICF, OMS, 2001).
La valutazione della lettura e dell’ortografia • Criterio normativo le differenze rispetto ai dati normativi • Criterio clinico conseguenze della qualità della lettura e della scrittura nella vita quotidiana (DSM-IV e 5, ICD-10)
I percorsi di valutazione per le difficoltà di lettura e di ortografia: spunti di riflessione secondo un approccio integrato. R. Carnevale
Consensus Conference 2007 Caratteristiche che definiscono il DSA Particolare cautela andrà posta in presenza di situazioni etnico-culturali particolari, derivanti da immigrazione o adozione, nel senso di considerare attentamente il rischio sia dei falsi positivi (soggetti a cui viene diagnosticato un DSA meglio spiegabile con la condizione etnico-culturale), sia dei falsi negativi (soggetti ai quali, in virtù della loro condizione etnico- culturale, non viene diagnosticato un DSA).
Raccomandazioni cliniche sui DSA P.A.R.C.C. – Bologna 1 febbraio 2011 QUESITO A3 Qual è il ruolo da attribuirsi ad anomalie nei percorsi scolastici e/o a situazioni socioculturali particolari con soggetti immigrati, adottati, o appartenenti a minoranze etniche o linguistiche, ai fini dell’applicazione dei criteri di esclusione?
Elementi di cautela nella diagnosi talvolta si e peccato di eccessiva prudenza non diagnosticando bambini adottati o stranieri, che avevano un profilo DSA, per il timore che il problema fosse solo dovuto a una carenza ambientale.
DATI MIUR ottobre 2015 805.800 alunni con cittadinanza non italiana 9,2% della popolazione studentesca
Alunni con cittadinanza non italiana per ordine di scuola AA SS 2005/2006 e 2014/2015
In ritardo per ordine di scuola (valori percentuali su 100 alunni) A.S. 2014/2015
Proposta di linee guida per la valutazione dei disturbi e delle difficoltà di apprendimento nei minori stranieri M. Murineddu
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