VALENTINA PELEGGI direttore - ANNA TIFU - Orchestra della Toscana

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VALENTINA PELEGGI direttore - ANNA TIFU - Orchestra della Toscana
CITTÀ METROPOLITANA
                  DI FIRENZE

2020

VALENTINA
PELEGGI
direttore

ANNA TIFU
violino
VALENTINA PELEGGI direttore - ANNA TIFU - Orchestra della Toscana
CITTÀ METROPOLITANA
                                                                                                                     DI FIRENZE

                       VALENTINA PELEGGI
                       direttore
                       ANNA TIFU
                       violino

                       FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY                                concerto trasmesso
                                                                                  in streaming
                       Concerto in mi minore per violino e                        sul canale YouTube e
                       orchestra op.64                                            sulla pagina Fb dell’ORT
                       Allegro molto appassionato
                       Andante                                                    ven_4 DICEMBRE 2020 /
                       Allegretto non troppo - Allegro molto vivace               ore 21:00

                       LUDWIG VAN BEETHOVEN
                       Sinfonia n.6 in fa maggiore op.68
                       Pastorale
                       Risveglio di liete sensazioni all’arrivo in campagna
                        Allegro ma non troppo
                       Scena presso il ruscello
                        Andante molto mosso
                       Allegra riunione di contadini
                        Allegro
                       Temporale
                        Allegro
                       Canto Pastorale; sentimenti di gioia e di ringraziamento
                       dopo la tempesta
                                                                                  riprese e streaming
                        Allegretto                                                a cura di Sicrea

con il contributo di

                                                                                  registrazione e produzione
                                                                                  audio a cura di
                                                                                  SoundStudioService
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pensione fissa. A Lipsia riuscì inoltre a far   l Gewandhaus ne accolse la prima esecu-          sono testimonianza precoce gli acquarelli,
  FELIX                                          erigere un monumento al prediletto Bach,
                                                 che nella città universitaria aveva vissuto
                                                                                                 zione, avvenuta il 13 marzo 1845: mancan-
                                                                                                 do Mendelssohn da Lipsia, venne diretto
                                                                                                                                                  le composizioni, le traduzioni adolescen-
                                                                                                                                                  ziali), a una solida formazione culturale
  MENDELSSOH                                     e operato per quasi trent'anni, morendovi       da Niels W. Gade con David al violino.           (basata tanto sui classici greci e latini
                                                 nel 1750, e a istituire un Conservatorio        Curioso notare che la stessa sala avrebbe        quanto sui nostri Dante e Boccaccio), a
  BARTHOLDY                                      (1843), punto di riferimento non solo in        accolto, trentaquattro anni dopo, un altro       occasioni biografiche (gli studi con il
  / Amburgo 1809 / Lipsia 1847                   Germania, i cui primi insegnanti, oltre a lui   dei capisaldi ottocenteschi della letteratu-     classicista Zelter, consigliere musicale di
                                                 stesso e a Ferdinand David, furono il           ra musicale tedesca per violino, il Concerto     Goethe; le ore passate accanto all'autore
  Concerto per violino e                         pianista-compositore praghese Ignaz             in re maggiore op.77 di Brahms, pure             del Faust).
  orchestra op.64                                Moscheles e Robert Schumann.                    questo passato ben bene al vaglio del            Il Concerto per violino è opera classicamen-
                                                 Fortissimamente voluto come primo violino       dedicatario-virtuoso di turno, il grande         te ispirata e proporzionata. Tuttavia il
  durata: 25 minuti circa
                                                 e collaboratore dall'amico Mendelssohn,         Joseph Joachim.                                  modello morfologico mozartiano e beetho-
  nota di Gregorio Moppi                         all'atto del suo insediamento al                                                                 veniano, cui chiaramente Mendelssohn si
                                                 Gewandhaus, l'amburghese David (1810-           In ogni epoca storica convivono due anime:       rifà, non è ripercorso alla lettera, ma
                                                 1873) sedette al suo leggio fino alla morte;    una volta al passato, l'altra lanciata           soggetto a un ripensamento globale che,
                                                 l'influsso che esercitò sulla vita musicale     sull'avvenire. L'età romantica non è da          pur senza giungere a soluzioni definitive,
Nel 1835 Felix Mendelssohn (più                  lipsiense fu enorme. Né poteva essere           meno. Il futuro batte alla porta, ma il peso     ha il merito di porsi, con sottigliezza
propriamente Mendelssohn-Bartholdy,              altrimenti, visti la sua eccellenza strumen-    della tradizione (rappresentata soprattutto      miracolosa e mano leggerissima, alla
dacché il padre, convertitosi dall'ebraismo      tale e il prestigio guadagnatosi nella          da Beethoven, specie in relazione alle           ricerca di una soluzione di compromesso
al luteranesimo, aveva aggiunto il secondo       brillante carriera concertistica.               grandi architetture della sinfonia e del         tra memoria del tempo andato e suo
cognome per distinguersi dagli altri             Benché il Concerto in mi minore per violino     quartetto) è opprimente. L'artista ottocen-      superamento. Nello specifico, il problema
componenti della famiglia) venne chiamato        e orchestra op.64 venisse pubblicato nel        tesco aspira a percorrere quella via,            che qui viene affrontato – un problema
alla guida della società di concerti del         1845 con la dedica a Moscheles (a testimo-      creduta infinita, verso il progresso, l'origi-   che attanaglierà tutti i romantici – è quello
Gewandhaus di Lipsia, un'istituzione             nianza di un rapporto di stima e d'amicizia     nalità, l'individualismo. Sovente però le        della forma, di come rendere unitari i
fondata nel 1781. I suoi compiti consisteva-     ventennale), l'autentico destinatario era       combattive dichiarazioni d'intenti si            movimenti, separati, di un Concerto per
no nella direzione dell'orchestra e nella        proprio David. I primi accenni alla possibi-    scontrano con la resistenza della materia        tradurne il pensiero musicale in
programmazione artistica, due mestieri in        lità di scrivere per lui un Concerto appaiono   e delle forme ereditate dalla tradizione,        un'architettura serrata e coerente, fluida,
cui aveva dimostrato le sue capacità fin dal     nell'epistolario mendelssohniano addirittu-     provocando corto circuiti di difficili           non pressata entro griglie rigide. Almeno
1829, quando, dopo due anni di tenace            ra nel 1838. Il pezzo arriva a conclusione      risoluzione. Fra i suoi contemporanei            in apparenza, giacché il primo movimento
studio con cantori e strumentisti, era           solo nell'estate 1844, dopo sei anni di         Mendelssohn è il meno predisposto alla           (Allegro molto appassionato) risulta esatta-
riuscito a presentare al pubblico berlinese      impegno intermittente sulla partitura           frustrazione psicologica che scaturisce da       mente scandito in tre sezioni delineate con
la prima esecuzione moderna della                dovuto alla maggiore urgenza di altre           quel conflitto fra progettualità ambiziosa e     matematica esattezza: esposizione, 168
Matthäus-Passion di Bach. Da allora,             scadenze organizzative, esecutive,              inadeguatezza dei risultati. Conflitto che       battute; sviluppo, 167 battute; ripresa e
incarichi di organizzazione ed esecuzione        compo-sitive (fra cui le sinfonie Lobgesang     ha persino una sua esemplificazione, per         coda, 192 battute.
gli furono offerti a Düsseldorf e a Colonia,     e Scozzese). Sei anni di gestazione e un        così dire, geografica, sintetizzabile per        La soluzione data dal Mendelssohn al
altri ne avrebbe assunti in futuro –             lavoro frammentario che però all'ascolto        mezzo della contrapposizione tra i               problema di partenza consiste nel suddivi-
Inghilterra, ancora Colonia e Düsseldorf,        non emergono affatto, tanto risultano           paesaggi brumosi, severi o enigmatici del        dere il contenitore-Concerto nei soliti tre
Braunschweig, Schwerin, Zweibrücken,             fluidi e omogenei la scrittura, il tessuto      Nord Europa e la solarità mediterranea           tempi (svelto – lento in forma aba – svelto)
Berlino, dove nel 1841 Federico Guglielmo        compositivo e strutturale. Coinvolto nella      (Goethe insegna): entrambi scenari noti al       collegati però l'uno all'altro tramite una
IV lo nominò presidente dell'Accademia di        genesi di questo secondo concerto violini-      compositore, che egli sa far limpidamente        breve transizione, cosicché i singoli
Belle Arti e direttore della Cappella Reale.     stico di Mendelssohn (il primo, opera di        convivere in un unico organico, armonioso        movimenti si susseguono senza soluzione
Mendelssohn, che le testimonianze                dimensioni cameristiche del compositore         paesaggio della mente comprendente,              di continuità nonostante restino comunque
dell'epoca ci tramandano quale direttore         tredicenne, risale al 1822; un altro            insieme alla Germania, l'Inghilterra, la         chiaramente distinguibili. Ciascuno di essi
perfezionista e amante di stacchi di tempo       concerto, con pianoforte e violino protago-     Scozia di Ossian-Macpherson, l'Italia.           sfoggia temi eleganti, avvincenti, rotondi.
piuttosto veloci, riuscì a fare dell'orchestra   nisti sostenuti da soli archi è del 1823) fu    Insomma, Mendelssohn riesce sempre,              Indimenticabili. In più, un'orchestrazione
di Lipsia un modello per tutta l'Europa: ne      lo stesso David, consigliere prezioso per la    con apparente candore, a stabilire un            fra le più perfette del genere concerto con
amplia l'organico e il repertorio (includen-     stesura della parte solistica, sul cui          equilibrio perfetto tra eredità dei maestri e    strumento ad arco solista: saggiamente
do tutti i romantici e riesumando Bach e         sviluppo peraltro il compositore non doveva     istanze progressiste. Ciò sarà forse dovuto      equilibrata nella disposizione delle parti,
Händel, anche se gli autori più eseguiti         nutrire troppe incertezze, dato che egli        a virtù caratteriali, alla generosità della      nella scelta dei registri di ogni singola
erano Mozart, Beethoven, Haydn), e               stesso, giovinetto, era stato iniziato con      Natura (che lo fornì di una facilità alla        famiglia strumentale, nel controllo dei
ottenne per tutti gli orchestrali stabili una    profitto allo studio del violino. I             creazione artistica fuori dall'usuale: ne        timbri e della dinamica, nella lucente
VALENTINA PELEGGI direttore - ANNA TIFU - Orchestra della Toscana
scrittura del violino, virtuosistica sì, ma                                                     tradizione, in apertura delle due parti         prende importanza il suono degli strumenti
sempre trasparente e aerea. Memorabile
in questo senso il tempo finale, che pare
                                                  LUDWIG VAN                                    del concerto, a mo’ di fastosa cornice), il
                                                                                                Quarto Concerto per pianoforte e la Fantasia
                                                                                                                                                a fiato per evocare una musica all’aria
                                                                                                                                                aperta. Nella parte centrale la chiara
uscito fuori da un racconto di fate.              BEETHOVEN                                     op.80, insieme a un pezzo vocale, a parti di    scansione ritmica data dagli sforzati porta
Novità rispetto alle costruzioni classiche si     / Bonn 1770 / Vienna 1827                     una messa (indicata tramite parafrasi, dato     la ruvidezza di una danza rustica. Dopo il
rivelano poi l'abolizione dell'introduzione                                                     che era proibito presentare in concerto         ritorno dello scherzo, ci si collega diretta-
orchestrale al principio (il solista, qui,                                                      musica sacra) e libere improvvisazioni.         mente al “Temporale”: erede legittimo di
entra in scena con il suo tema già dalla          Sinfonia n.6 op.68                            Oggi vediamo rappresentati in questo            decine di temporali evocati nelle sinfonie
seconda battuta); l'inserimento della             Pastorale                                     programma aspetti diversi dell’ispirazione      caratteristiche e negli eratori dell’epoca,
irrinunciabile cadenza dopo lo sviluppo,          durata: 40 minuti circa                       beethoveniana: il più marcato contrasto         si caratterizza per una sua specifica,
anziché al termine della ripresa; il rifiuto                                                    risiede forse proprio tra la Quinta Sinfonia    “sublime”, terribilità, data non tanto
                                                  nota di Maria Grazia Sità
per l'ultimo tempo della frivola forma a                                                        (energica, concentrata, svolta con logica       dall’imitazione di tuoni e lampi, quanto dal
rondò, in favore di quella forma-sonata                                                         stringente) e la Sesta.                         voler esprimere il sentimento di terrore
sempre stata appannaggio, nel genere                                                                                                            provocato dal temporale. Senza soluzione
concertistico, del solo primo tempo.                                                            Per collocare stilisticamente la Pastorale è    di continuità lo sconvolgimento atmosferico
                                                                                                necessario però ricordare anche il grande       (e dell’animo) si calma e conduce alla
                                                Il 22 dicembre 1808 il pubblico viennese        amore sempre dimostrato da Beethoven            risoluzione cui tende tutta la sinfonia:
                                                convenuto al Theater an der Wien potè           per la natura e le passeggiate in campa-        “Canto pastorale. Lieti sentimenti di
                                                assistere a un concerto per sottoscrizione      gna: appena poteva, fuggiva da Vienna per       ringraziamento dopo il temporale”.
                                                che sembra oggi, per il suo programma,          cercare la pace agreste, ed è precisamente      Tornano le distese frasi lunghe e le
                                                ma anche per la sua durata, assolutamente       a questo stato d’animo che allude il sotto-     rassicuranti iterazioni: si allude a un
                                                eccezionale. Esso era interamente dedicato      titolo del primo movimento: “Il risveglio di    orizzonte vasto e sereno, garantito da una
                                                a musiche di Beethoven (impegnato anche         serene sensazioni arrivando in campagna”.       divinità benigna.
                                                come pianista e direttore) e prevedeva,         La dicitura è anche molto esplicita per
                                                nella prima parte: Sinfonia Pastorale. Più      quanto riguarda il dubbio se considerare la     Se all’epoca la Sinfonia Pastorale si poneva
                                                espressione di sentimenti che pittura           Pastorale una sinfonia a programma o un         in evidente collegamento con opere di
                                                [Sinfonia n.6, op.68]; Aria, cantata dalla      saggio di descrittivismo musicale: come         ambientazione analoga molto conosciute
                                                Sig.ra Killitzky [aria “Ah, perfido” op.65];    chiarito fin nel sottotitolo (“mehr Ausdruck    a Vienna, come gli oratori di Haydn, La
                                                Inno con testo latino, nello stile da chiesa,   der Empfidung als Malerei”), ciò che si         creazione,1798 e Le stagioni, 1801 (che
                                                con solisti e coro [Gloria dalla Messa in do,   vuole evocare sono i sentimenti, non le         avevano contribuito a diffondere un
                                                op.86]; Concerto per pianoforte, suonato        immagini. Fin dall’inizio dell’Allegro ma non   vocabolario musicale naturalistico a tutti
                                                dall’autore [Concerto n.4, op.58]. E nella      troppo l’ascoltatore è invitato alla calma      familiare), in seguito essa stessa servì da
                                                seconda parte: Grande sinfonia in do            con il respiro ampio delle frasi, con           riferimento per ogni realizzazione
                                                minore [Sinfonia n.5, op.67]; “Heiling”, con    l’immobilità indotta dalle molteplici ripeti-   sinfonica di sentimenti agresti: dalla
                                                testo latino, nello stile da chiesa, con        zioni di piccole cellule e dalle note lunghe    “Scena dei campi” nella Sinfonia fantastica
                                                solisti e coro [Sanctus dalla Messa in do,      o ribattute degli strumenti bassi. Anche        di Berlioz (1830), alla Prima Sinfonia
                                                 op.86]; Fantasia per pianoforte solo           la seconda zona tematica non porterà            di Schumann Primavera (1841) essa si
                                                [immprovvisazione]; Fantasia per                contrasto, ripetendo figure fluide su           impose nel repertorio come modello o
                                                pianoforte, che gradualmente include            accompagnamenti morbidamente                    termine di confronto. E ad aumentare la
                                                l’orchestra e conclude con il coro come         brulicanti. Il secondo movimento Andante        sua popolarità, nel Novecento, contribuì
                                                finale [Fantasia per pianoforte, coro e         molto mosso, è la celebre “Scena del            anche la versione Walt Disney, nel celebre
                                                orchestra, op.80].                              ruscello” in cui sul tappeto lievemente         episodio del film Fantasia (1940), in cui
                                                                                                ondeggiante dell’accompagnamento si             però lo spirito della sinfonia viene
                                                La struttura del concerto, che durò             stagliano melodie lunghe e tranquille: alla     esplicitamente frainteso diventando,
                                                quattro ore, era certamente meno insolita       fine del movimento si ascoltano accenni a       contro la volontà beethoviana, “più pittura
                                                all’epoca di quanto non appaia oggi: ci         versi di uccelli (indicati in partitura:        sonora che espressione di sentimenti”.
                                                mostra Beethoven in ruolo di pianista e         usignolo, quaglia, cucolo) da intendersi più
                                                improvvisatore, nonché di compositore,          come suggerimento per gli esecutori che
                                                mentre presenta per la prima volta in           come prescrizione descrittiva per gli
                                                pubblico concerto opere come la Quinta e        ascoltatori. Segue l’”Allegra riunione di
                                                Sesta Sinfonia (collocate, secondo la           contadini”, uno scherzo campestre in cui
VALENTINA PELEGGI direttore - ANNA TIFU - Orchestra della Toscana
VALENTINA                                                                                                               ANNA
    PELEGGI                                                                                                               TIFU

                       Fiorentina, classe ’83, ha iniziato a nutrire   Vincitrice nel 2007 del prestigioso concorso
                       l’amore per la musica e il pianoforte           internazionale George Enescu di Bucarest,
                       proprio a Firenze, alla Scuola di Musica di     è considerata una delle migliori interpreti
                       Fiesole nel 1996 nella classe di Enrico         della sua generazione. Nata a Cagliari nel
                       Stellini. È la prima donna italiana a entrare   1986 da mamma sarda e papà rumeno,
                       nel programma di direzione d’orchestra          inizia a studiare il violino all’età di sei anni
                       della Royal Academy di Londra, dove ha          sotto la guida del padre (primo violino
                       lavorato con Sir John Eliot Gardiner, Semyon    dell’Orchestra di Bucarest). A 8 anni vince il
                       Bychkov e Christian Thielemann, si è            Concorso “Vittorio Veneto” e poi studia con
                       perfezionata con David Zinman e Daniele         Salvatore Accardo. Debutta come solista a
                       Gatti al Tonhalle di Zurigo e al Concert-       11 anni e un anno dopo si esibisce alla Scala
                       gebouw di Amsterdam.. Viene descritta           di Milano. Dal quel momento la sua carriera
                       come “2018 Rising Star” dal BBC Music           è stata in continua ascesa, ospite delle più
                       Magazine; è vincitrice della Mackerras          importanti orchestre al mondo (Orchestra
                       Fellowship all’English National Opera di        Nazionale di S.Cecilia, Orchestra Nazionale
                       Londra, direttore musicale del Teatro San       della RAI di Torino, Filarmonica Arturo
                       Pedro e da questa estate è direttore musi-      Toscanini, Orchestra del Teatro La Fenice
                       cale della Richmond Symphony Orchestra,         di Venezia, Simòn Bòlivar Orchestra,
                       la più grande organizzazione di arti dello      Stuttgarter Philarmoniker, Munich Chamber
                       spettacolo della Virginia centrale. In campo    Orchestra), collaborando con Mikko Franck,
                       sinfonico lavora con la Bournemouth Sym-        Yuri Temirkanov, Gustavo Dudamel, Maxim
                       phony Orchestra, BBC Scottish Symphony,         Vengerov, Yuri Bashmet, Ezio Bosso, Enrico
                       Baltimore Symphony, Royal Philharmonic,         Dindo, Julien Quentin, Giuseppe Andaloro,
                       Residentie Orkest, Gulbenkian Orchestra,        Michael Nyman, l’Etoile Carla Fracci,
                       RTE Dublin, Orchestra del Teatro Regio di       l’attore John Malkovich e Andrea Bocelli, dal        annatifu.com
valentinapeleggi.com
                       Trieste. Ha studiato con Bellugi, Gelmetti e    quale nel 2011 è stata invitata come solista         @annatifu
@Vpeleggi              Campanella in Italia, lavorando al loro         ospite in numerosi concerti in Italia, Egitto
                       fianco come direttore assistente presso il      e Stati Uniti. Le è stato assegnato il Premio        @annatifu
                       Regio di Torino, Opéra Bastille di Parigi,      Donna 2020 Paul Harris Fellow dal Rotary
                       Lyric Opera di Chicago, Regio di Parma e        Club Milano Sempione.                                 Anna Tifu Official
                       San Carlo di Napoli. Si è perfezionata alla     Suona il violino Antonio Stradivari
                       Chigiana di Siena, vincendo il prestigioso      “Marèchal Berthier” 1716 ex Napoleone
                       Diploma d’Onore. Incide per Naxos.              della Fondazione Canale di Milano.
VALENTINA PELEGGI direttore - ANNA TIFU - Orchestra della Toscana
FONDAZIONE ORCHESTRA
                                                                                                                       O
                                                                                    REGIONALE TOSCANA                    IC
                                                                                                                          stituzioni
                                                                                                                               oncertistiche
                                                                                                                                       rchestrali
                                                                                    Via Verdi, 5 - 50122 Firenze
                                                                                    tel. (+39) 055 234 2722 - 0710
                                                                                    fax (+39) 055 2008035
                                                                                    orchestradellatoscana.it
                                                                                    info@orchestradellatoscana.it
                                 @orchestradellatoscana
                                 Orchestra della Toscana
                                                                                    Consiglio di Amministrazione     Direzione artistica            Ospitalità e sala Teatro Verdi
                                 @ort_insta                                         Maurizio Frittelli presidente    Cristian Carrara               Fulvio Palmieri
                                 pinterest.it/ortpin/                               Francesca Bardelli vice          Paolo Frassinelli              Paolo Malvini
                                                                                    Elisabetta Bardelli              Tiziana Goretti                Lisa Baldi
                                                                                    Elisa Burlamacchi                                               Francesco Bazzani
                                                                                    Nazzareno Carusi                 Direzione generale,            Pietro Carnera
                                                                                                                     sviluppo e personale           Tommaso Cellini
                                                                                    Revisore unico                   Marco Parri                    Gaia Cugini
                                                                                    Vittorio Quarta                  Elisa Bonini                   Matilde Delli Guanti
Violini Primi             Violoncelli                   Trombe                                                                                      Lorenzo Del Mastio
                                                                                                                     Andrea Gianfaldoni
Daniele Giorgi            Luca Provenzani *             Stefano Benedetti *                                                                         Elena Fabbrucci
                                                                                    Direttore artistico              Stefania Tombelli
Paolo Gaiani **           Augusto Gasbarri *            Luca Betti *                                                                                Leone Fossati
Stefano Bianchi           Andrea Landi **                                           Daniele Rustioni                                                Vittoria Frassinelli
                                                        Tromboni                                                     Comunicazione
Gabriella Colombo         Simone Centauro                                                                                                           Enrico Guerrini
                                                        Alessio Brontesi *                                           Riccardo Basile
Clarice Curradi           Giovanni Simeone                                          Direttore principale             Ambra Greco
                                                                                                                                                    Pasquale Matarrese
Francesco Di Cuonzo                                     Stefano Bellucci                                                                            Giulia Mazzone
                          Contrabbassi                                              Eva Ollikainen                   Claudia Arcari
Isak Lenza                                              Percussioni                                                                                 Francesca Rigutini
                          Amerigo Bernardi *                                        Direttore onorario                                              Alice Zanobini
Susanna Pasquariello      Luigi Giannoni **             Tommaso Ferrieri Caputi *                                    Amministrazione
                                                                                    James Conlon
Eleonora Zamboni          Margherita Naldini                                                                         Simone Grifagni
                                                                                    Direttore ospite principale                                     Palcoscenico Teatro Verdi
                                                                                                                     Cristina Ottanelli             Walter Sica
Violini Secondi           Flauti                                                    Beatrice Venezi
Franziska Schötensack *                                                                                                                             Carmelo Meli
                          Fabio Fabbrizzi *                                         Direttore ospite principale      Servizi tecnici orchestra      Sandro Russo
Patrizia Bettotti **      Claudia Bucchini *                                        Nil Venditti                     Angelo Del Rosso               Alessandro Goretti
Marcello D'Angelo         Angela Camerini
Chiara Foletto
Alessandro Giani          Oboi
Marco Pistelli            Flavio Giuliani *
Angela Tomei              Marco Del Cittadino                                       TEATRO VERDI
Viole                     Clarinetti                                                Via Ghibellina, 99
Stefano Zanobini *                                                                  50122 Firenze
                          Emilio Checchini *
                                                                                    teatroverdifirenze.it
Pierpaolo Ricci **        Marco Ortolani *
Caterina Cioli                                          * prime parti                                                                               Progetto grafico e
Sabrina Giuliani          Fagotti                                                   BIGLIETTERIA                                                    impaginazione
                                                        ** concertino               Via Ghibellina, 97
Giulia Panchieri          Paolo Carlini *                                                                                                           Ambra Greco
                          Umberto Codecà *                                          50122 Firenze
                                                        Ispettore d’orchestra e     Chiusa al momento                                               Foto e Illustrazioni
                          Corni                         archivista                                                                                  Alessandro Michelazzi
                          Andrea Albori *               Alfredo Vignoli             Per info                                                        (cop, 10)
                          Paolo Faggi *                                             tel. (+39) 0550681726                                           Patrizio Del Duca (10bn)
                                                                                    teatro@orchestradellatoscana.it                                 Bruno Lucchi (11)
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