VALENTINA PELEGGI direttore - ANNA TIFU - Orchestra della Toscana
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CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE VALENTINA PELEGGI direttore ANNA TIFU violino FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY concerto trasmesso in streaming Concerto in mi minore per violino e sul canale YouTube e orchestra op.64 sulla pagina Fb dell’ORT Allegro molto appassionato Andante ven_4 DICEMBRE 2020 / Allegretto non troppo - Allegro molto vivace ore 21:00 LUDWIG VAN BEETHOVEN Sinfonia n.6 in fa maggiore op.68 Pastorale Risveglio di liete sensazioni all’arrivo in campagna Allegro ma non troppo Scena presso il ruscello Andante molto mosso Allegra riunione di contadini Allegro Temporale Allegro Canto Pastorale; sentimenti di gioia e di ringraziamento dopo la tempesta riprese e streaming Allegretto a cura di Sicrea con il contributo di registrazione e produzione audio a cura di SoundStudioService
pensione fissa. A Lipsia riuscì inoltre a far l Gewandhaus ne accolse la prima esecu- sono testimonianza precoce gli acquarelli, FELIX erigere un monumento al prediletto Bach, che nella città universitaria aveva vissuto zione, avvenuta il 13 marzo 1845: mancan- do Mendelssohn da Lipsia, venne diretto le composizioni, le traduzioni adolescen- ziali), a una solida formazione culturale MENDELSSOH e operato per quasi trent'anni, morendovi da Niels W. Gade con David al violino. (basata tanto sui classici greci e latini nel 1750, e a istituire un Conservatorio Curioso notare che la stessa sala avrebbe quanto sui nostri Dante e Boccaccio), a BARTHOLDY (1843), punto di riferimento non solo in accolto, trentaquattro anni dopo, un altro occasioni biografiche (gli studi con il / Amburgo 1809 / Lipsia 1847 Germania, i cui primi insegnanti, oltre a lui dei capisaldi ottocenteschi della letteratu- classicista Zelter, consigliere musicale di stesso e a Ferdinand David, furono il ra musicale tedesca per violino, il Concerto Goethe; le ore passate accanto all'autore Concerto per violino e pianista-compositore praghese Ignaz in re maggiore op.77 di Brahms, pure del Faust). orchestra op.64 Moscheles e Robert Schumann. questo passato ben bene al vaglio del Il Concerto per violino è opera classicamen- Fortissimamente voluto come primo violino dedicatario-virtuoso di turno, il grande te ispirata e proporzionata. Tuttavia il durata: 25 minuti circa e collaboratore dall'amico Mendelssohn, Joseph Joachim. modello morfologico mozartiano e beetho- nota di Gregorio Moppi all'atto del suo insediamento al veniano, cui chiaramente Mendelssohn si Gewandhaus, l'amburghese David (1810- In ogni epoca storica convivono due anime: rifà, non è ripercorso alla lettera, ma 1873) sedette al suo leggio fino alla morte; una volta al passato, l'altra lanciata soggetto a un ripensamento globale che, l'influsso che esercitò sulla vita musicale sull'avvenire. L'età romantica non è da pur senza giungere a soluzioni definitive, Nel 1835 Felix Mendelssohn (più lipsiense fu enorme. Né poteva essere meno. Il futuro batte alla porta, ma il peso ha il merito di porsi, con sottigliezza propriamente Mendelssohn-Bartholdy, altrimenti, visti la sua eccellenza strumen- della tradizione (rappresentata soprattutto miracolosa e mano leggerissima, alla dacché il padre, convertitosi dall'ebraismo tale e il prestigio guadagnatosi nella da Beethoven, specie in relazione alle ricerca di una soluzione di compromesso al luteranesimo, aveva aggiunto il secondo brillante carriera concertistica. grandi architetture della sinfonia e del tra memoria del tempo andato e suo cognome per distinguersi dagli altri Benché il Concerto in mi minore per violino quartetto) è opprimente. L'artista ottocen- superamento. Nello specifico, il problema componenti della famiglia) venne chiamato e orchestra op.64 venisse pubblicato nel tesco aspira a percorrere quella via, che qui viene affrontato – un problema alla guida della società di concerti del 1845 con la dedica a Moscheles (a testimo- creduta infinita, verso il progresso, l'origi- che attanaglierà tutti i romantici – è quello Gewandhaus di Lipsia, un'istituzione nianza di un rapporto di stima e d'amicizia nalità, l'individualismo. Sovente però le della forma, di come rendere unitari i fondata nel 1781. I suoi compiti consisteva- ventennale), l'autentico destinatario era combattive dichiarazioni d'intenti si movimenti, separati, di un Concerto per no nella direzione dell'orchestra e nella proprio David. I primi accenni alla possibi- scontrano con la resistenza della materia tradurne il pensiero musicale in programmazione artistica, due mestieri in lità di scrivere per lui un Concerto appaiono e delle forme ereditate dalla tradizione, un'architettura serrata e coerente, fluida, cui aveva dimostrato le sue capacità fin dal nell'epistolario mendelssohniano addirittu- provocando corto circuiti di difficili non pressata entro griglie rigide. Almeno 1829, quando, dopo due anni di tenace ra nel 1838. Il pezzo arriva a conclusione risoluzione. Fra i suoi contemporanei in apparenza, giacché il primo movimento studio con cantori e strumentisti, era solo nell'estate 1844, dopo sei anni di Mendelssohn è il meno predisposto alla (Allegro molto appassionato) risulta esatta- riuscito a presentare al pubblico berlinese impegno intermittente sulla partitura frustrazione psicologica che scaturisce da mente scandito in tre sezioni delineate con la prima esecuzione moderna della dovuto alla maggiore urgenza di altre quel conflitto fra progettualità ambiziosa e matematica esattezza: esposizione, 168 Matthäus-Passion di Bach. Da allora, scadenze organizzative, esecutive, inadeguatezza dei risultati. Conflitto che battute; sviluppo, 167 battute; ripresa e incarichi di organizzazione ed esecuzione compo-sitive (fra cui le sinfonie Lobgesang ha persino una sua esemplificazione, per coda, 192 battute. gli furono offerti a Düsseldorf e a Colonia, e Scozzese). Sei anni di gestazione e un così dire, geografica, sintetizzabile per La soluzione data dal Mendelssohn al altri ne avrebbe assunti in futuro – lavoro frammentario che però all'ascolto mezzo della contrapposizione tra i problema di partenza consiste nel suddivi- Inghilterra, ancora Colonia e Düsseldorf, non emergono affatto, tanto risultano paesaggi brumosi, severi o enigmatici del dere il contenitore-Concerto nei soliti tre Braunschweig, Schwerin, Zweibrücken, fluidi e omogenei la scrittura, il tessuto Nord Europa e la solarità mediterranea tempi (svelto – lento in forma aba – svelto) Berlino, dove nel 1841 Federico Guglielmo compositivo e strutturale. Coinvolto nella (Goethe insegna): entrambi scenari noti al collegati però l'uno all'altro tramite una IV lo nominò presidente dell'Accademia di genesi di questo secondo concerto violini- compositore, che egli sa far limpidamente breve transizione, cosicché i singoli Belle Arti e direttore della Cappella Reale. stico di Mendelssohn (il primo, opera di convivere in un unico organico, armonioso movimenti si susseguono senza soluzione Mendelssohn, che le testimonianze dimensioni cameristiche del compositore paesaggio della mente comprendente, di continuità nonostante restino comunque dell'epoca ci tramandano quale direttore tredicenne, risale al 1822; un altro insieme alla Germania, l'Inghilterra, la chiaramente distinguibili. Ciascuno di essi perfezionista e amante di stacchi di tempo concerto, con pianoforte e violino protago- Scozia di Ossian-Macpherson, l'Italia. sfoggia temi eleganti, avvincenti, rotondi. piuttosto veloci, riuscì a fare dell'orchestra nisti sostenuti da soli archi è del 1823) fu Insomma, Mendelssohn riesce sempre, Indimenticabili. In più, un'orchestrazione di Lipsia un modello per tutta l'Europa: ne lo stesso David, consigliere prezioso per la con apparente candore, a stabilire un fra le più perfette del genere concerto con amplia l'organico e il repertorio (includen- stesura della parte solistica, sul cui equilibrio perfetto tra eredità dei maestri e strumento ad arco solista: saggiamente do tutti i romantici e riesumando Bach e sviluppo peraltro il compositore non doveva istanze progressiste. Ciò sarà forse dovuto equilibrata nella disposizione delle parti, Händel, anche se gli autori più eseguiti nutrire troppe incertezze, dato che egli a virtù caratteriali, alla generosità della nella scelta dei registri di ogni singola erano Mozart, Beethoven, Haydn), e stesso, giovinetto, era stato iniziato con Natura (che lo fornì di una facilità alla famiglia strumentale, nel controllo dei ottenne per tutti gli orchestrali stabili una profitto allo studio del violino. I creazione artistica fuori dall'usuale: ne timbri e della dinamica, nella lucente
scrittura del violino, virtuosistica sì, ma tradizione, in apertura delle due parti prende importanza il suono degli strumenti sempre trasparente e aerea. Memorabile in questo senso il tempo finale, che pare LUDWIG VAN del concerto, a mo’ di fastosa cornice), il Quarto Concerto per pianoforte e la Fantasia a fiato per evocare una musica all’aria aperta. Nella parte centrale la chiara uscito fuori da un racconto di fate. BEETHOVEN op.80, insieme a un pezzo vocale, a parti di scansione ritmica data dagli sforzati porta Novità rispetto alle costruzioni classiche si / Bonn 1770 / Vienna 1827 una messa (indicata tramite parafrasi, dato la ruvidezza di una danza rustica. Dopo il rivelano poi l'abolizione dell'introduzione che era proibito presentare in concerto ritorno dello scherzo, ci si collega diretta- orchestrale al principio (il solista, qui, musica sacra) e libere improvvisazioni. mente al “Temporale”: erede legittimo di entra in scena con il suo tema già dalla Sinfonia n.6 op.68 Oggi vediamo rappresentati in questo decine di temporali evocati nelle sinfonie seconda battuta); l'inserimento della Pastorale programma aspetti diversi dell’ispirazione caratteristiche e negli eratori dell’epoca, irrinunciabile cadenza dopo lo sviluppo, durata: 40 minuti circa beethoveniana: il più marcato contrasto si caratterizza per una sua specifica, anziché al termine della ripresa; il rifiuto risiede forse proprio tra la Quinta Sinfonia “sublime”, terribilità, data non tanto nota di Maria Grazia Sità per l'ultimo tempo della frivola forma a (energica, concentrata, svolta con logica dall’imitazione di tuoni e lampi, quanto dal rondò, in favore di quella forma-sonata stringente) e la Sesta. voler esprimere il sentimento di terrore sempre stata appannaggio, nel genere provocato dal temporale. Senza soluzione concertistico, del solo primo tempo. Per collocare stilisticamente la Pastorale è di continuità lo sconvolgimento atmosferico necessario però ricordare anche il grande (e dell’animo) si calma e conduce alla Il 22 dicembre 1808 il pubblico viennese amore sempre dimostrato da Beethoven risoluzione cui tende tutta la sinfonia: convenuto al Theater an der Wien potè per la natura e le passeggiate in campa- “Canto pastorale. Lieti sentimenti di assistere a un concerto per sottoscrizione gna: appena poteva, fuggiva da Vienna per ringraziamento dopo il temporale”. che sembra oggi, per il suo programma, cercare la pace agreste, ed è precisamente Tornano le distese frasi lunghe e le ma anche per la sua durata, assolutamente a questo stato d’animo che allude il sotto- rassicuranti iterazioni: si allude a un eccezionale. Esso era interamente dedicato titolo del primo movimento: “Il risveglio di orizzonte vasto e sereno, garantito da una a musiche di Beethoven (impegnato anche serene sensazioni arrivando in campagna”. divinità benigna. come pianista e direttore) e prevedeva, La dicitura è anche molto esplicita per nella prima parte: Sinfonia Pastorale. Più quanto riguarda il dubbio se considerare la Se all’epoca la Sinfonia Pastorale si poneva espressione di sentimenti che pittura Pastorale una sinfonia a programma o un in evidente collegamento con opere di [Sinfonia n.6, op.68]; Aria, cantata dalla saggio di descrittivismo musicale: come ambientazione analoga molto conosciute Sig.ra Killitzky [aria “Ah, perfido” op.65]; chiarito fin nel sottotitolo (“mehr Ausdruck a Vienna, come gli oratori di Haydn, La Inno con testo latino, nello stile da chiesa, der Empfidung als Malerei”), ciò che si creazione,1798 e Le stagioni, 1801 (che con solisti e coro [Gloria dalla Messa in do, vuole evocare sono i sentimenti, non le avevano contribuito a diffondere un op.86]; Concerto per pianoforte, suonato immagini. Fin dall’inizio dell’Allegro ma non vocabolario musicale naturalistico a tutti dall’autore [Concerto n.4, op.58]. E nella troppo l’ascoltatore è invitato alla calma familiare), in seguito essa stessa servì da seconda parte: Grande sinfonia in do con il respiro ampio delle frasi, con riferimento per ogni realizzazione minore [Sinfonia n.5, op.67]; “Heiling”, con l’immobilità indotta dalle molteplici ripeti- sinfonica di sentimenti agresti: dalla testo latino, nello stile da chiesa, con zioni di piccole cellule e dalle note lunghe “Scena dei campi” nella Sinfonia fantastica solisti e coro [Sanctus dalla Messa in do, o ribattute degli strumenti bassi. Anche di Berlioz (1830), alla Prima Sinfonia op.86]; Fantasia per pianoforte solo la seconda zona tematica non porterà di Schumann Primavera (1841) essa si [immprovvisazione]; Fantasia per contrasto, ripetendo figure fluide su impose nel repertorio come modello o pianoforte, che gradualmente include accompagnamenti morbidamente termine di confronto. E ad aumentare la l’orchestra e conclude con il coro come brulicanti. Il secondo movimento Andante sua popolarità, nel Novecento, contribuì finale [Fantasia per pianoforte, coro e molto mosso, è la celebre “Scena del anche la versione Walt Disney, nel celebre orchestra, op.80]. ruscello” in cui sul tappeto lievemente episodio del film Fantasia (1940), in cui ondeggiante dell’accompagnamento si però lo spirito della sinfonia viene La struttura del concerto, che durò stagliano melodie lunghe e tranquille: alla esplicitamente frainteso diventando, quattro ore, era certamente meno insolita fine del movimento si ascoltano accenni a contro la volontà beethoviana, “più pittura all’epoca di quanto non appaia oggi: ci versi di uccelli (indicati in partitura: sonora che espressione di sentimenti”. mostra Beethoven in ruolo di pianista e usignolo, quaglia, cucolo) da intendersi più improvvisatore, nonché di compositore, come suggerimento per gli esecutori che mentre presenta per la prima volta in come prescrizione descrittiva per gli pubblico concerto opere come la Quinta e ascoltatori. Segue l’”Allegra riunione di Sesta Sinfonia (collocate, secondo la contadini”, uno scherzo campestre in cui
VALENTINA ANNA PELEGGI TIFU Fiorentina, classe ’83, ha iniziato a nutrire Vincitrice nel 2007 del prestigioso concorso l’amore per la musica e il pianoforte internazionale George Enescu di Bucarest, proprio a Firenze, alla Scuola di Musica di è considerata una delle migliori interpreti Fiesole nel 1996 nella classe di Enrico della sua generazione. Nata a Cagliari nel Stellini. È la prima donna italiana a entrare 1986 da mamma sarda e papà rumeno, nel programma di direzione d’orchestra inizia a studiare il violino all’età di sei anni della Royal Academy di Londra, dove ha sotto la guida del padre (primo violino lavorato con Sir John Eliot Gardiner, Semyon dell’Orchestra di Bucarest). A 8 anni vince il Bychkov e Christian Thielemann, si è Concorso “Vittorio Veneto” e poi studia con perfezionata con David Zinman e Daniele Salvatore Accardo. Debutta come solista a Gatti al Tonhalle di Zurigo e al Concert- 11 anni e un anno dopo si esibisce alla Scala gebouw di Amsterdam.. Viene descritta di Milano. Dal quel momento la sua carriera come “2018 Rising Star” dal BBC Music è stata in continua ascesa, ospite delle più Magazine; è vincitrice della Mackerras importanti orchestre al mondo (Orchestra Fellowship all’English National Opera di Nazionale di S.Cecilia, Orchestra Nazionale Londra, direttore musicale del Teatro San della RAI di Torino, Filarmonica Arturo Pedro e da questa estate è direttore musi- Toscanini, Orchestra del Teatro La Fenice cale della Richmond Symphony Orchestra, di Venezia, Simòn Bòlivar Orchestra, la più grande organizzazione di arti dello Stuttgarter Philarmoniker, Munich Chamber spettacolo della Virginia centrale. In campo Orchestra), collaborando con Mikko Franck, sinfonico lavora con la Bournemouth Sym- Yuri Temirkanov, Gustavo Dudamel, Maxim phony Orchestra, BBC Scottish Symphony, Vengerov, Yuri Bashmet, Ezio Bosso, Enrico Baltimore Symphony, Royal Philharmonic, Dindo, Julien Quentin, Giuseppe Andaloro, Residentie Orkest, Gulbenkian Orchestra, Michael Nyman, l’Etoile Carla Fracci, RTE Dublin, Orchestra del Teatro Regio di l’attore John Malkovich e Andrea Bocelli, dal annatifu.com valentinapeleggi.com Trieste. Ha studiato con Bellugi, Gelmetti e quale nel 2011 è stata invitata come solista @annatifu @Vpeleggi Campanella in Italia, lavorando al loro ospite in numerosi concerti in Italia, Egitto fianco come direttore assistente presso il e Stati Uniti. Le è stato assegnato il Premio @annatifu Regio di Torino, Opéra Bastille di Parigi, Donna 2020 Paul Harris Fellow dal Rotary Lyric Opera di Chicago, Regio di Parma e Club Milano Sempione. Anna Tifu Official San Carlo di Napoli. Si è perfezionata alla Suona il violino Antonio Stradivari Chigiana di Siena, vincendo il prestigioso “Marèchal Berthier” 1716 ex Napoleone Diploma d’Onore. Incide per Naxos. della Fondazione Canale di Milano.
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