Alla ricerca del poeta Pablo Neruda sull'isola d'Ischia - Ischia : La ...

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Come in un romanzo giallo...

          Alla ricerca del poeta Pablo Neruda
                                 sull’isola d'Ischia
      di Massimo Coppa               dall’uomo e dalle circostanze.           Non aiuta certamente il fatto
                                     Apparentemente non contaro-            che stiamo parlando di oltre 66
  Quanto è stato impor-              no molto per Pablo: nelle au-          anni fa: molti contemporanei di
tante, nella vita di Pablo           tobiografie postume del poeta,         quella visita nerudiana, se non
Neruda, il breve perio-              “Confesso che ho vissuto” e “Per       tutti, sono ormai scomparsi ed
do di tempo che trascor-             nascere son nato” (per sicurezza       anche la pensione che lo ospitò
se sull’isola d’Ischia? E            ho consultato i testi originali in     non esiste più. Ma di questo si
quanto lo è stato per l’im-          spagnolo), non c’è nemmeno una         dirà più avanti.
maginario collettivo degli           riga sul soggiorno ischitano!            Prima di raccontare la mia pic-
ischitani?                             Ma nelle sue celebri memorie         cola ed emozionante operazione
                                     “La mia vita con Pablo Neru-           di giornalismo investigativo, in-
  Difficile dirlo.
                                     da”, documento imprescindibile         quadriamo le premesse.
  Oggi l’isola è meta di un turi-    per chiunque si occupi della vita
smo di massa, vantando un ecce-                                               Rivela Ignazio Delogu nel suo
                                     e dell’opera nerudiane, Matilde
zionale numero di posti letto, ma                                           aureo libro “Neruda, Poesie e
                                     dedica al soggiorno ischitano set-
negli anni Cinquanta del Nove-                                              scritti in Italia”1 che, nel secondo
                                     te pagine su 313 (nella versione
cento si affacciava appena sullo                                            soggiorno del poeta in Italia (12
                                     italiana edita da Passigli, che ho
scenario del turismo contempo-                                              dicembre 1950-25 gennaio 1951),
                                     utilizzato); poche, in apparenza,
raneo (nell’Ottocento era già co-                                           Ischia aveva già fatto capolino,
                                     anche se, bisogna riconoscerlo,
nosciuta dal turismo d’élite, con                                           perlomeno come idea, nel desti-
                                     sono pagine piene di pathos; e se
Casamicciola e le sue terme) ed                                             no nerudiano: ancora prima di
                                     consideriamo che si parla di sole
era un luogo rurale, tranquillo,                                            essere indirizzato a Capri in ma-
                                     due settimane, in proporzione
appartato e silenzioso anche in                                             niera quasi fortuita, egli aveva
                                     sette pagine sono molte.
estate: tutto l’opposto di quella                                           vagheggiato di stabilirsi per un
                                       E per quanto riguarda gli ischi-
che, già allora, era la chiassosa                                           po' “sull’isola dal nome greco”;
                                     tani? Apparentemente resiste la
e mondana Capri, da cui prove-                                              così “come la chiamerà sempre,
                                     memoria storica del soggiorno
nivano Neruda e la sua compa-                                               come aveva sentito chiamarla
                                     nerudiano, ma si ha come l’im-
gna, ancora clandestina, Matilde                                            da Mario Alicata”, uno dei suoi
                                     pressione che si tratti di una for-
Urrutia, alla ricerca di una loca-                                          più grandi amici napoletani.
                                     zatura, nel senso che il ricordo
tion che ricordasse loro i tran-                                            Ischia, infatti, come sappiamo, fu
                                     viene rinverdito da qualche spo-
quilli mesi invernali trascorsi su                                          importante colonia greca con il
                                     radico articolo sui media locali
quell’isola divenuta ormai invivi-                                          nome di “Pithekoussai”, il primo
                                     e regionali e attraverso qualche
bile.                                                                       che le fu dato in epoca storica.
                                     manifestazione di peso (ma l’ul-
  Il poeta e Matilde sbarcaro-                                                In una lettera all’amico napo-
                                     tima davvero importante risale,
no ad Ischia nel mese di giugno                                             letano Paolo Ricci (che poi pub-
                                     ormai, ad oltre quattordici anni
del 1952. Confortati dal grande                                             blicherà in versione di lusso e
                                     fa!); ma solo i residenti della fra-
studioso italiano Ignazio Delo-                                             tiratura ridottissima “Los versos
                                     zione dove Neruda si trattenne
gu, possiamo affermare che la                                               del capitàn”), scritta da Nyon, in
                                     ricordano qualcosa per sentito
coppia si trattenne sull’isola per                                          Svizzera, e datata 29 novembre
                                     dire, e la confusione sulle cir-
circa due settimane, anche se,                                              1951, Neruda scrive: “Come ti
                                     costanze è notevole. C’è poi un
come vedremo più avanti, proba-                                             dissi, voglio venire a Napoli (…)
                                     “nucleo duro” di quegli stessi re-
bilmente Matilde restò qualche                                              e ti chiedo di cercare a Capri,
                                     sidenti che, invece, sa benissimo
giorno da sola.                                                             Anacapri o nell’isola dal nome
                                     che il poeta calpestò il proprio
  Quattordici giorni, dunque:        stesso suolo e ci tiene a sottoli-
quanto contano due settimane         nearlo, ricordandone il come e il      1 Ignazio Delogu (a cura di), Pablo Ne-
nella vita di un uomo? Dipende                                              ruda, Poesie e scritti in Italia, Lato Side
                                     perché.                                Roma, 1981.

                                                                             La Rassegna d’Ischia n. 1/2019         21
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greco di cui mi parlava il nostro     sca e piccolissima (specialmente        mi ha indirizzato alla soluzione
caro Alicata, una piccola casa2” .    in relazione al resto del territorio    del mistero, venuta dal prezioso
   Poi Neruda andò a Capri, ospi-     insulare) frazione marinara di          apporto del prof. Giovanni Ia-
te di Edwin Cerio. Matilde scri-      Serrara Fontana, che si affaccia        cono dell’Associazione Amici di
ve che ad un certo punto, con         sul litorale meridionale dell’iso-      Sant’Angelo.
l’arrivo dell’estate e dei turisti,   la. Probabilmente a consigliarlo          Incominciamo subito con lo
venendo meno le condizioni am-        fu qualcuno che aveva compreso          sgombrare il campo da un’in-
bientali e logistiche per restare a   esattamente cosa desiderasse la         formazione assolutamente erra-
Capri, “abbiamo tentato di rifu-      coppia e conoscesse bene sia Ca-        ta: nel suo recente libro “Pablo
giarci a Ischia, ma non ci piace-     pri che Ischia, perché Sant’Ange-       e Matilde, i giorni dell’esilio”,
va per viverci”. Probabilmente il     lo è l’unico luogo ischitano che,       José Goñi3 afferma che Neruda
riferimento è al fatto che l’isola    in effetti, assomigli moltissimo        alloggiava alla pensione “Casa
può risultare troppo grande e di-     alle caratteristiche architettoni-      Rosa”. Purtroppo il libro dell’ex
spersiva per chi vuole invece un      che ed urbanistiche di Capri:           ambasciatore cileno in Italia è,
ambiente più intimo e raccolto,       casette deliziose, viuzze strette,      come lui stesso ammette, seppu-
come era stato quello della pic-      vicoli caratteristici, pavimenta-       re solo alla fine dell’introduzio-
cola Capri. Ma, aggiunge sempre       zione in pietra lavica. Oggi è una      ne, un “romanzo”, non un sag-
Matilde nelle sue memorie, “lì”,      località rinomata e vive di turi-       gio: quindi, è totalmente inutile
cioè presumibilmente nel Comu-        smo, ma nel 1952 le attività prin-      per il nostro scopo di ricostruire
ne di Ischia, il Comune capoluo-      cipali dei residenti erano la pesca     la presenza del poeta ad Ischia,
go, “ci hanno indicato un ango-       e l’agricoltura: pochi erano gli        perché non si può distinguere
lino che si chiama Sant’Angelo,       esercizi ricettivi. E tuttavia, indi-   la verità storica dalla fantasia.
una sorta di piccola cala abitata     viduare attualmente la pensione         “Casa Rosa” appartiene alla fan-
da pescatori, con un alberghet-       di cui parla Matilde è risultata        tasia: esiste ancora oggi, ma non
to in riva al mare; così abbiamo      un’impresa di non poco conto,           era e non è, secondo il ricordo
deciso di andare in quel posto,       ma sicuramente appassionante.           di Matilde, “come incuneata in
lontano dai turisti”.                 Spero che appassionerà anche            un monticello roccioso” e non è
                                      voi lettori.                            “sulla riva del mare”, anche se
   Ecco, quindi, che la decisione è
                                        Matilde ricorda che “a Sant’An-       è una struttura rimasta sempre
presa.
                                      gelo il nostro modesto alber-           alla stessa famiglia, i cui nomi dei
   Da Delogu apprendiamo che è        ghetto era come incuneato in un         gestori Goñi sbaglia. Ho comun-
provato che Neruda è ad Ischia        monticello roccioso, sulla riva         que chiesto agli attuali proprie-
il 12 giugno del 1952. L’on. Um-      del mare”; ma, stranamente, si          tari: mai avevano udito prima di
berto Terracini, del Partito Co-      guarda bene dal citarne il nome.        un soggiorno di Neruda presso di
munista Italiano, presenta il 23        Qual è o era questo albergo?          loro. Eppure un ospite del genere
giugno un’istanza per consentire                                              sarebbe diventato un patrimonio
il prosieguo della permanenza di        L'albergo di Neruda                   della memoria familiare, una cir-
Neruda in Italia alla scadenza del      e Matilde                             costanza da ricordare! Per mag-
visto, prevista per il 30 giugno;                                             gior sicurezza si sono impegnati
ma il 24 giugno, appena 24 ore          I protagonisti dell’imprendito-
                                                                              a consultare i registri del maggio-
dopo la richiesta, questa viene       ria turistica di quei tempi sono
                                                                              giugno 1952, che conservano an-
respinta. Fu così che il 26 giugno    quasi tutti scomparsi. Altri non
                                                                              cora. Gli ho suggerito di cercare
1952 Neruda era già a Roma ed         sono più lucidi nei ricordi. Altri
                                                                              i nomi “Pablo Neruda”, “Ricardo
il 29 partiva per Zurigo, per poi     forniscono versioni diverse.
                                                                              Reyes”, “Basoalto” e “Matilde
tornare in Cile, essendo venute         Si deve dunque procedere per
                                                                              Urrutia”: nulla.
meno le restrizioni impostegli        indizi. Ho interrogato diverse
                                                                                Con tante grazie a Josè Goñi,
dall’allora regime di Santiago.       persone, ma i più volenterosi
                                                                              che mi ha solo messo fuori stra-
   Due settimane certe ad Ischia,     contributi mi sono venuti dalla
                                                                              da, ho ripreso la ricerca.
dunque.                               signora Marianna “Meri” Acun-
                                                                                Il “combinato-disposto” dei
   Non sappiamo esattamente in        to, 84 anni, storica albergatrice
                                                                              contributi delle signore Acunto
che modo e da chi Neruda fu in-       di Sant’Angelo, e dalla figlia Te-
                                                                              e Verde, di cui accennavo sopra,
dirizzato a Sant’Angelo, pittore-     resa Verde; quindi, dall’assesso-
                                      re al Turismo di Serrara Fontana,       3 José Goñi, Pablo e Matilde, i giorni
                                      Emilio Giuseppe Di Meglio, che          dell'esilio, Nova Delphi Libri, 2018.
2 Ignazio Delogu, op. cit.

22 La Rassegna d’Ischia n. 1/2019
Alla ricerca del poeta Pablo Neruda sull'isola d'Ischia - Ischia : La ...
mi portava quindi ad individua-          castonato nella roccia”, anche se         dove venne affissa anche una
re nella “Conchiglia” la pensione        affaccia sul mare.                        targa (di cui parlerò più avanti),
che ospitò Pablo e Matilde.                Sembravo essere giunto ad un            di una bella manifestazione di
   La “Conchiglia” era una pen-          punto morto, quando ho appreso            respiro internazionale nel set-
sione abbastanza famosa, in              dell’esistenza, sul promontorio           tembre del 2004, a cento anni
quell’epoca, ed era gestita da due       di Sant’Angelo, di alcune stanze          dalla nascita di Neruda, il prof.
signore mature: Amelia (che non          che, negli anni Cinquanta, erano          Iacono mi ha rivelato che Pa-
si sposò mai) e Agnese (detta            nella disponibilità della “Con-           blo e Matilde alloggiavano in
Agnesina) Iacono. Agnese gesti-          chiglia”: in qualcuna ci viveva la        una pensione che si chiamava…
va l’esercizio ricettivo, mentre         madre delle due sorelle che ge-           “Pensione S. Angelo”! Omonima
Amelia era più defilata. Quindi è        stivano la pensione, ma il resto          della frazione che la ospitava, la
forse Agnese a cui si riferisce Ma-      ospitava i turisti. Queste stanze,        pensione era davvero piccola, ed
tilde Urrutia quando parla della         esistenti ancora oggi, dalle mura         era situata al primo piano di un
“padrona dell’albergo?”: vestiva         rosa, effettivamente sembrano             palazzo al cui pianterreno c’era
con abiti lunghi e portava enormi        nascere dalla roccia del promon-          un bar-ristorante. Il professore
collane. Aveva i capelli bianchi,        torio: e nel 1952 si può dire che         mi ha fornito anche una foto d’e-
lunghi e sciolti; in tarda età, ave-     affacciassero sul mare, perché            poca che ne dimostra l’esistenza,
va sposato un signore di Torre           non era stata ancora realizzata la        col nome in bella evidenza. L’o-
del Greco, di nome Umberto.              spaziosa banchina che c’è oggi.           riginale dell’immagine appartie-
   In quegli anni la pensione era          In questo modo, ho creduto              ne alla Fondazione cilena Pablo
frequentata da molti turisti stra-       che la pensione di Neruda fosse           Neruda.
nieri: tra questi, Werner Gilles e       stata ormai individuata con un              L’ingresso della pensione era
Gertrude Helmholtz, pittori tede-        margine di precisione abbastan-           sul lato opposto al ristorante.
schi alquanto rinomati (special-         za grande. Ahimè, mi sbagliavo              Oggi la pensione non esiste
mente il primo). Secondo alcune          ancora. Detto per inciso, la diffi-       più, essendo stata trasformata
ricostruzioni (come quella della         coltà della ricerca dimostra come         in alcuni appartamenti privati.
studiosa Teresa Cirillo Sirri su         la presenza nerudiana ad Ischia           Tuttavia il bar-ristorante esiste
“La Rassegna d’Ischia”4, Neruda          non sia una memoria condivisa             ancora ed è abbastanza famoso:
conobbe e simpatizzò con Gilles,         dalla maggioranza degli isolani,          si tratta de “Il Pirata”. Allora,
che il nazismo aveva costretto ad        persino per alcuni residenti di           come oggi, il palazzo ed il risto-
emigrare. Questi, dunque, sono           Sant’Angelo.                              rante appartengono alla famiglia
indizi che confortavano l’ipotesi          È stato il prof. Giovanni Iaco-         locale Poerio Iacono, come mi
della “Conchiglia”. Tuttavia Ma-         no, come detto, a risolvere il re-        ha confermato un suo membro,
tilde parla anche di “un alberga-        bus: promotore a Sant’Angelo,             Lucio Poerio Iacono, consigliere
tore”: ma un uomo entrò nella
gestione della pensione solo alla
morte delle due titolari. Era un
nipote, di nome Vincenzo.
   Oggi la “Conchiglia” non esiste
più; nel 2009 l’immobile, dove
era situata la pensione, è stato
acquistato e ristrutturato dal fa-
moso stilista Rocco Barocco, che
vi ha realizzato una pensione di
pochissime, esclusive, camere
(“Rocco Barocco Shortlet”), un
elegante bar ed una boutique.
   Tuttavia il palazzo, situato all’i-
nizio del borgo di Sant’Angelo,
alla fine della stradina in discesa
che conduce in paese, non è “in-
                                                 Pensione S. Angelo: antico albergo che ospitò Neruda e Matilde
4 La Rassegna d'Ischia n. 1/2005.         durante la loro permanenza a S. Angelo (Foto fornita dal prof. Giovanni Iacono)

                                                                                    La Rassegna d’Ischia n. 1/2019      23
Alla ricerca del poeta Pablo Neruda sull'isola d'Ischia - Ischia : La ...
comunale di Serrara Fontana.            dei pescatori (oggi, in realtà, è un   to dell’indirizzo di una lettera
Gli albergatori di cui parla Matil-     porto soprattutto turistico). C’è      spedita da Neruda, da Capri, a
de erano i suoi nonni: Lucio Po-        una famosa foto, che circola in        Matilde. La dicitura recita: “Si-
erio Iacono (di cui il consigliere      Internet ed il cui originale è con-    gnora Matilde Urrutia Pensione
odierno porta il nome) e la mo-         servato dalla “Fondazione Pablo        S. Angelo, S. Angelo – Serrara
glie Ester Buonocore.                   Neruda” in Cile: mostra Matilde        Ischia”. Il timbro, purtroppo, è
  Nel 1952 la pensione aveva            con alle spalle il porto, dunque       illeggibile. Anche questo è un do-
aperto da poco e Neruda resterà         proprio di fronte alla pensione        cumento posseduto dalla Fonda-
uno dei suoi ospiti più memo-           ed al ristorante, con in braccio il    zione Neruda.
rabili (vi soggiornò, successiva-       cagnolino Nyon.                           La circostanza non solo ci
mente, anche l’attrice Sofia Lo-          Unica discrepanza con i ricordi      conferma il nome della pen-
ren).                                   della Urrutia: la struttura non è      sione, ma ci fa capire che
  Tutto torna! Il “proprietario”,       “come incuneata in un monticel-        Pablo e Matilde non furono
la “proprietaria” ed il fatto che       lo roccioso”.                          sempre insieme, ad Ischia.
praticamente è in riva al mare: il        Il prof. Iacono mi ha fornito
mare del porticciolo di Sant’An-        anche un’altra immagine: è la           Una prolungata
gelo, dove attraccavano le barche       riproduzione di un frammen-             luna di miele
                                                                                 Come passavano le giornate?
                                                                               Come in una continua, prolun-
                                                                               gata ed un po’ irresponsabile
                                                                               (Neruda era ancora sposato con
                                                                               Delia del Carril) luna di miele.
                                                                               Andavano al mare, pranzavano
                                                                               nelle trattorie, passeggiavano in
                                                                               piazza, esploravano i dintorni,
                                                                               parlavano con i pescatori e la
                                                                               gente semplice: i loro veri amici.
                                                                               Nel primo pomeriggio, quando
                                                                               fa più caldo, un po’ di siesta. La
                                                                               sera, a volte, qualche capatina a
                                                                               Forio e ad Ischia.
                                                                                 Ischia, allora, era veramente
                                                                               un luogo riposante: basti pensare
                                                                               che il traffico veicolare era prati-
                                                                               camente inesistente.
                        Matilde Urrutia a S. Angelo                              Matilde ricorda che scoprì che
                      con in braccio il cagnolino Nyon                         Pablo non sapeva nuotare e deci-
                                                                               se di insegnarglielo. Ma il poeta
                                                                               era pigro e alle volte faceva solo
                                                                               finta di galleggiare, mantenendo-
                                                                               si in equilibrio sul fondale basso.
                                                                                 C’è un’altra foto che ricorre
                                                                               spesso: Neruda in pantaloncini
                                                                               da spiaggia, sdraiato sulla batti-
                                                                               gia in riva al mare, il cane Nyon
                                                                               nei pressi ed uno sfondo pietroso
                                                                               di alte falesie.
                                                                                 Sorgeva dunque un secondo
                                                                               problema: di quale spiaggia si
                                                                               tratta?
                                                                                 Matilde parla di “alcune spiag-
                   Frammento dell'indirizzo di una lettera
                                                                               gette” con “acqua molto bas-
                       spedita da Neruda a Matilde                             sa”; e ancora: “Il pomeriggio ci

24 La Rassegna d’Ischia n. 1/2019
ri… cotti! Ma di acqua sorgiva,
                                                                                    sulla spiaggia o in mare, non ve
                                                                                    n’è. E i fondali non sono bassi.
                                                                                    Forse, parlando di una laguna,
                                                                                    Matilde si riferiva ad un altro
                                                                                    punto, a ridosso di Sant’Angelo,
                                                                                    dove vi sono degli scogli che, in
                                                                                    quel tempo, erano quasi emersi e
                                                                                    potevano ospitare pozze d’acqua
                                                                                    marina.
                                                                                       Tornando all’ipotesi Maronti,
                                                                                    anche in questo caso, per quanto
                                                                                    si faccia, non si riesce ad identifi-
                                                                                    care lo sfondo; ma il motivo po-
                                                                                    trebbe essere quello suggeritomi
                                                                                    dall’ass. Di Meglio: quello sfon-
                                                                                    do esatto, quel punto, non esiste
                                                                                    più, perché vi è stato edificato
                                                                                    uno stabilimento balneare con
     Neruda in pantaloncini da spiaggia, sdraiato sulla battigia in riva al mare,   ristorante, “da Nicola”. In effet-
          il cane Nyon nei pressi ed uno sfondo pietroso di alte falesie.           ti, se dietro Neruda si immagina
                                                                                    l’attuale stabile, la parte di sfon-
recavamo su una spiaggia che                  Dalla citazione di Matilde del-       do residua combacia abbastanza.
sembrava una laguna, vicino a              la presenza di sorgenti termali,            Quindi, in definitiva, la certez-
delle sorgenti termali”. Lì Neru-          sembrerebbe di capire che si par-        za non c’è: ma credo che la spiag-
da imparò a nuotare, almeno in             li di Cava Grado. Lì, infatti, nel       gia dove la coppia andava fosse
maniera elementare.                        mare, nell’estremo lato occiden-         questa, cioè il lato santangiolese
                                           tale di questa piccola baia, sgor-       dei Maronti. Ed in effetti è molto
 La spiaggia di Neruda                     ga acqua calda: circostanza nota         vicina a Sant’Angelo, raggiungi-
  Considerando lo sfondo della             ai bagnanti che vi si recano. Ma,        bile a piedi ed al costo di appena
foto che ritrae Neruda in riva al          con tutta la buona volontà, non          qualche salita e discesa.
mare, mi sono reso conto che in            sembra una laguna, anche se for-
zona ci sono tre spiagge che han-          se lo era all’epoca (tutta Sant’An-        A Ischia Ponte
no uno scenario molto simile:              gelo si è abbassata nel mare, ne-           Pablo e Matilde si avventura-
Cava Grado, Cava Ruffano ed                gli anni).                               vano, talora, fino al lato opposto
un tratto della spiaggia dei Ma-              Idem per Cava Ruffano, con            dell’isola: ad Ischia Ponte. Lì ave-
ronti (che continua sul litorale           l’aggiunta che non c’è nemme-            va lo studio Aniellantonio Ma-
del confinante Comune di Bara-             no l’acqua termale. Inoltre sono         scolo, un artista locale abbastan-
no) più prossimo a Sant’Angelo.            luoghi impervi, con molti ripidi         za rinomato che dipingeva e scol-
  Bisognava comparare la foto              scalini da affrontare, ed è notoria      piva (Paolo Ricci lo conosceva e
con la realtà. Armato di santa             la pigrizia di Neruda.                   lo paragonava nientemeno che a
pazienza e di scarpe da trekking,             Resta l’ipotesi Maronti, forte-       Matisse ed a Klee). Matilde posò
mi sono recato in tutti e tre que-         mente sostenuta dal prof. Iaco-          per una scultura che la ritraeva.
sti luoghi e ho scattato numerose          no degli “Amici di Sant’Angelo”.         Riferisce Teresa Cirillo Sirri che
fotografie.                                Però non ci sono sorgenti terma-         l’opera non era ancora terminata
  Dall’esame comparato delle               li, se non in alcuni esercizi alber-     quando arrivò la notizia che era
foto, non è possibile dare una             ghieri situati dietro alla spiaggia:     possibile ritornare in Cile: “Pri-
risposta definitiva, nel senso             ci sono piuttosto le fumarole,           ma di imbarcarsi per l’Ameri-
che in tutti e tre i casi gli sfondi       che sgorgano dalla sabbia in al-         ca, il poeta scrive una lettera a
sembrano molto simili: è un tipo           cuni tratti. Caratteristiche della       Mascolo pregandolo di finire il
di roccia compatta, ma soggetta            zona, per il godimento dei turisti       bozzetto e raccomandandogli
all’erosione, di origine vulcanica.        si possono fare sabbiature calde         di dare particolare risalto ai ca-
  Anche qui dobbiamo procedere             o, addirittura, seppellire uova,         pelli rossi, folti e ondulati di Ma-
per indizi.                                polli e altri cibi per tirarli fuo-      tilde, che gli amici italiani ave-

                                                                                    La Rassegna d’Ischia n. 1/2019    25
vano soprannominato ‘Medusa’                                                 “Largo Neruda” si trova alle spal-
proprio per la sua capigliatura                                              le della pensione dove il poeta e
ribelle5”. Tuttavia questa affer-                                            Matilde alloggiarono e dove c’era
mazione sembra essere smentita                                               l’ingresso.
dal materiale documentale: in                                                   Il soggiorno ischitano, benché
una lettera a Paolo Ricci, vergata                                           breve, non fu però tutto rose e
da Ginevra il 19 luglio del 1952,                                            fiori. Neruda, organizzando la
Neruda scrive infatti: “(…) Ho                                               partenza alla volta del Cile (an-
anche dimenticato di dirti che                                               che se non fu la destinazione di-
lo scultore d’Ischia aveva corag-                                            retta: si stava infatti recando in
giosamente iniziato a fare una                                               Germania per un congresso, ma
testa a Medusa, noi siamo parti-                                             pensava – giustamente – che non
ti, credevo di poter ritornare, in-                                          l’avrebbero più fatto rientrare in
vece. Ti prego dunque di scriver-                                            Italia, essendo il visto in scaden-
gli qualche parola (io non ho il                                             za), scoprì di essere seguito dalla
nome) e dirgli di scusarci, la te-                                           polizia anche sull’isola: se ne ac-
sta era bella, ne vorrei una foto.                                           corse prendendo il bus per anda-
Purtroppo non aveva iniziato i                                               re ad imbarcarsi a Porto d’Ischia.
capelli” (da Delogu, op. cit.).          A. Mascolo - Bozzetto di Medusa,    Lo stesso giorno, la proprietaria
                                                  in terracotta
   Quindi, contrariamente a                                                  della pensione aveva detto alla
quanto afferma la studiosa na-        ruda: “Sant’Angelo 24 de junio         coppia, che tornava dal mare,
poletana, il poeta non può aver       1952” (“Sant’Angelo 24 giugno          che “dei signori della Questura
scritto a Mascolo direttamente        1952”).                                erano venuti a chiedere di Pablo”
perché, come ammette, non ne             In precedenza, ad emettere un       (dalle memorie di Matilde).
ricordava nemmeno il nome.            verdetto di certezza era già stato
   La scultura cadde da uno scaf-     il grande studioso inglese Robert       La Urrutia a Capri
fale dove era conservata dallo        Pring-Mill, dell’Università di
                                      Oxford, che aveva datato molte           La Urrutia, dopo la partenza
scultore, e andò distrutta. Ne
                                      “Odi”, attribuendo al soggior-         di Neruda, si reca a Capri per
sopravvive solo la foto della te-
                                      no ischitano la composizione de        gli ultimi adempimenti e per
sta, ancora in lavorazione, in un
                                      “L’uomo invisibile”, con la data       salutare gli amici locali: ci va di
catalogo dello scultore: forse fu
                                      24 giugno 1952.                        mattina presto con un barco-
scattata proprio per mandarla a
                                         Nella già citata manifestazione     ne di pescatori da Sant’Angelo.
Neruda?
                                      del 2004 dedicata al centenario        Al ritorno, nel pomeriggio del-
   Anche ad Ischia, Neruda scris-
                                      della nascita del poeta, forte-        lo stesso giorno, erano in otto
se qualcosa: e questo riscalda il
                                      mente voluta dall’“Associazione        passeggeri: il tempo però era
cuore del “nazionalista” ischita-
                                      Amici di Sant’Angelo”, è stata an-     cambiato radicalmente. Il mare
no che è in me. C’è certezza docu-
                                      che scoperta una targa, che così       era in tempesta ed il viaggio fu
mentale che perlomeno completò
                                      recita:                                molto faticoso, incredibilmente
(non è dato sapere se la compose
                                         “…‘Yo quiero que todos vivan        lungo e pericoloso. Ad un certo
interamente) la lunga poesia che
                                      en mi vida y canten en mi can-         punto, ricorda Matilde, le onde
costituirà il prologo alle “Odi
                                      to…’, con i versi tratti da ‘El hom-   altissime sormontavano l’im-
elementari”: “L’uomo invisibile”
                                      bre invisible’ che Pablo Neruda        barcazione: tutti erano bagnati
(“El hombre invisible”). Infatti,
                                      compose a Sant’Angelo d’Ischia         e dovettero pure collaborare per
come affermato dalla studiosa
                                      il 24 giugno 1952 l’Associazione       gettare fuori l’acqua con dei re-
Teresa Cirillo Sirri, e conferma-
                                      Amici di Sant’Angelo ricorda il        cipienti. All’andata il viaggio era
tomi personalmente dal lumina-
                                      soggiorno del poeta sull’isola.        durato poche ore; per il ritorno
re Hernàn Loyola (che a sua vol-
                                      Settembre 2004, centenario del-        ci volle tutta la notte. Arrivarono
ta ha compulsato la Fondazione
                                      la nascita di P. Neruda”.              stremati a Sant’Angelo all’alba,
Neruda), il testo, composto da
                                         Questi stessi fan hanno addi-       e tutte le luci dell’albergo erano
cinque fogli formato A4 battuti a
                                      rittura ottenuto l’intitolazione       accese: c’era la polizia, che vole-
macchina, registra, alla sua fine,
                                      al poeta di uno slargo: “Largo         va sapere innanzitutto dove fosse
una notazione autografa di Ne-
                                      Neruda”, appunto, dove è anche         finita Matilde, la quale era parti-
                                      affissa la targa in questione. Il      ta senza dire niente a nessuno, e
5 La Rassegna d'Ischia, citata.

26 La Rassegna d’Ischia n. 1/2019
quindi dove fosse andato Neruda. La donna, sen-
                                                 titasi perseguitata, ebbe una crisi isterica ed inveì
                                                 contro i poliziotti, rifiutandosi sostanzialmente di
                                                 rispondere a qualsiasi domanda.
                                                   L’atteggiamento della polizia era indubbiamen-
                                                 te persecutorio, perché Neruda e la Urrutia erano
                                                 in Italia muniti di regolare autorizzazione, benché
                                                 in scadenza, e le forze dell’ordine non avevano
                                                 nessun valido motivo per sorvegliarli o interro-
                                                 garli se non quello, politico, dovuto alle simpatie
                                                 comuniste del poeta. I poliziotti, molto giovani,
                                                 ad un certo punto lasciarono perdere e se ne an-
                                                 darono.
                                                   Il giorno dopo Matilde lasciava Ischia: “Mi sono
                                                 congedata da Sant’Angelo, dai suoi pescatori,
                                                 dalla sua gente semplice, dai proprietari dell’al-
                                                 bergo che mi volevano bene ma per i quali certo
                                                 è stato un sollievo che quella coppia che porta-
                                                 va tanti problemi se ne andasse. Nessuno ama le
                                                 complicazioni”.
                                                                        www.massimocoppa.it

La pensione di S. Angelo dove soggiornarono Neruda e Matilde: si trovava al piano superiore
               rispetto all'attuale ristorante "Il Pirata" (foto Massimo Coppa)

                                                                     La Rassegna d’Ischia n. 1/2019   27
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