EEuropean Journal of Nursing Science - Volume72 Numero2 Aprile-Giugno 2019 ISSN0033-0205 - SIAN-Italia
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Volume 72 Numero 2 Aprile - Giugno 2019 ISSN 0033 - 0205 E uropean Journal of Nursing Science Poste italiane spa- spedizione in abbonamento postale-70%
PROFESSIONIINFERMIERISTICH E E uropean Journal of Nursing Science Periodico trimestrale della CONSOCIAZIONE NAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI INFERMIERE/I Rivista inclusa in: International Nursing Index, Medline/PUBMED, CINAHL e SCOPUS (Medline Sources) Sito web: www.profinf.net email: info@profinf.net EDITOR IN CHIEF EDITORIAL BOARD Davide Ausili Huda Abu‐Saad Huijer, Founding Dean, Hariri School of Nursing American University of Beirut, Lebanon Walter De Caro Mary Patricia Couig, Associate Professor College of Nursing, University of New Mexico, USA, Rear Adm. Managing Editor (ret), U.S. Public Health Service Elisabetta Corvo Francine Douce, Chief Nurse and Midwife Department of Health Tasmania, Adjunct Associate Professor University of Tasmania, Australia Statistical Editor Joyce J. Fitzpatrick, Elizabeth Brooks Ford Professor of Nursing, Frances Payne Bolton School of Nursing, Paola Rebora Case Western Reserve University, USA Associate Editor Susan M. Jack, Associate Professor, School of Nursing School of Nursing, Mc Master University, Canada Bruno Cavaliere Carolyn Jackson, Director England Centre for Practice Development, Canterbury Christ Church Giancarlo Cicolini University, CEO The Bay Trust, UK Chiara Dall’Ora Roberta Da Rin Della Mora Mustafa M.E. Bodrick, Consultant, Health Saudi Commission For Health Specialties (SCFHS) Kingdom of Saudi Arabia, Adjunct Professor, Johns Hopkins School of Nursing, Baltimore, USA Fiorella Fabrizio Roberto Latina Alessandro Stievano, Associate Director for Nursing and Health Policy, International Council of Nurses, Anna La Torre CECRI Research Coordinator, Italy Sara Levati Beth Oliver, Vice President, Mount Sinai Health System, New York, USA Enrico Lumini Franklin A. Shaffer, President and Chief Executive Officer, CGFNS International, Philadelphia, USA Tiziana Nannelli Sue Turale, Adjunct Professor, Faculty of Nursing, Chiang Mai University, Editor International Nursing Massimiliano Vario Review, ICN, Switzerland Ercole Vellone Professioni Infermieristiche è l’organo ufficiale di stampa della Consociazione Nazionale delle Associazioni Infermiere/i (CNAI). La CNAI è l'insieme dei Nuclei e delle Associazioni istituiti a livello provinciale o regionale, e li rappresenta a livello Nazionale ed Internazionale. Scopo fondamentale della Consociazione è di promuovere l’elevazione culturale degli esercenti la professione infermieristica, per contribuire al miglioramento dei livelli di salute dell'uomo, alla cura, riabilitazione e reinserimento sociale del malato. Le attività promosse a tal fine vengono realizzate senza scopo di lucro e senza considerare limiti di nazionalità, razza, credo religioso e politico, sesso e stato sociale. La Consociazione collabora con tutte le altre Organizzazioni Nazionali ed internazionali che promuovono la promozione e la tutela della salute. Il Consiglio Internazionale delle Infermiere(C.I.I), fondato nel 1899, è una federazione di Associazioni Nazionali di infermiere e infermieri di oltre 130 paesi e rap‐ presenta più di un milione di associati. Il C.I.I. ha tra i suoi fini istituzionali quelli di aiutare le associazioni nazionali a svolgere una azione sempre più incisiva per il miglioramento della salute pubblica e dell’assistenza ai malati, stimolare le associazioni nazionali ad effettuare studi e ricerche nel campo della formazione e dell’esercizio professionale al fine di pro‐ muovere i cambiamenti necessari, favorire la costituzione e lo sviluppo delle Associazioni Nazionali. La Consociazione Nazionale delle Associazioni Infermiere/i (CNAI), fondata nel 1946 è la più longeva Associazione Infermieristica italiana. Rappresenta gli infermieri italiani quale affiliata, dal 1949, a: - International Council of Nurses (ICN) - European Federation of Nurses (EFN) - European Forum of National Nursing ! and Midwifery Association (EFNNMA) ISCRIZIONI Direttore Responsabile Quota associativa + Rivista: Euro 50,00 Walter De Caro Studenti: Euro 25,00 Estero: Euro 150,00 Stampa NON SOCI: Abbonamento rivista. Euro 80,00 4graph.it Enti e Biblioteche: quotazioni a richiesta Autorizzazione del Tribunale di Roma Fascicolo singolo: Euro 18,00 n° 17222 del 12-4-78 Fascicolo arretrato: Euro 20,00 (se disponibile) Finito di stampare nel mese di agosto 2019 Versamento c.c.p. 37191665 o al c.c.: CREDITO VALTELLINESE SPA Agenzia 24 - Milano ISSN - 0033 - 0205 IBAN: IT09 C052 1601 6290 000 000 00790 intestato a: Associato all’Unione Consociazione Nazionale delle Associazioni Infermiere/i Stampa Periodica Italiana PROFESSIONI INFERMIERISTICHE Via V. Russo n. 8, 20127 Milano Garanzia di riservatezza CONSOCIAZIONE NAZIONALE ASSOCIAZIONI INFERMIERE/I I dati personali forniti per l’indirizzario sono utilizzati esclu- (CF 02529740587) sivamente per l’invio della pubblicazione e non ven- Sede Legale: Via V. Russo n. 8, 20127 Milano gono ceduti a terzi per nessun motivo Tel. e fax 02 58325428 (D.Lgs. 196/2003 - Codice in Materia di Dati personali) E-mail: cnai_C@libero.it - info@profinf.net
EDITORIALE Nursing Now di Walter De Caro - Presidente CNAI Cari Associati e Lettori di Professioni infermieristiche, Nursing Now, la campagna globale per migliorare la salute attraverso l’assistenza infermieristica arriva in Italia grazie a CNAI. Gli infermieri italiani e il mondo della sanità hanno dimostrato grande attenzione per il lancio Ufficiale di Nursing Now Italy con la partecipazione di Lord Nigel Crisp (co-chair Nursing Now) e del Dr. Howard Catton (CEO di International Council of Nurses) ed illustri Autorità politiche, accademiche e professionali a Roma presso il Senato della Repubblica il 3 maggio 2019 e a Milano presso l’Aula Magna dell’Università di Milano il 6 maggio 2019, dopo le prime iniziative svolte presso all’Azienda Ospe- daliera San Camillo Forlanini di Roma e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di Roma. Nursing Now è una campagna globale che vede riuniti l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Consiglio Internazionale degli Infermieri e la Fondazione Burdett Trust for nursing, di cui è madrina la Duchessa di Cambridge, Kate Middleton. Al momento è diffusa in oltre 90 paesi al mondo (gli ultimi lanci sono stati effettuati in USA e Australia). L’iniziativa proseguirà fino alla fine del 2020, bicentenario della nascita di Florence Nightingale, indicato come “Anno degli infermieri” dall’Assemblea Mondiale della Sanità e si propone di far conoscere e sviluppare la figura ed il ruolo dell’infermiere, l’influenza che ogni infermiere ha e può avere nel sistema salute oltre ad incrementarne il contributo per garantire a tutti e ovunque l'accesso alla salute e all'assistenza sanitaria. Il lancio ufficiale dell’iniziativa Nursing Now Italy che vede come leading association la Consociazione Nazionale della Asso- ciazioni Infermiere/i (CNAI) ha ottenuto il patrocinio del Parlamento Europeo, del Ministero della Salute, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dell’Agenzia per i Servizi sanitari Regionali (AGENAS), delle Università degli Studi di Milano e Milano Bicocca, della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) della Federazione della Aziende Sanitarie Pubbliche e degli Enti Locali (Federsanità ANCI) Società Italiana di Scienze Infermieristiche (SISI), degli Ordini delle Professioni Infermieristiche di Milano-Lodi-Monza Brianza (OPI MILOMB) e Roma (OPI ROMA), dei Comuni di Milano e di Roma Capitale, oltre all’adesione di numerose Associazioni professionali e di cittadini e Aziende Ospedaliere e Sanitarie. Il Presidente della Repubblica, come suo premio di rappresentanza, ha concesso all’iniziativa la medaglia presidenziale. CNAI, con gli Enti e le istituzioni aderenti al movimento, sostengono con orgoglio il programma Nursing Now a tutela della salute dei cittadini italiani avendo come obiettivo l’avanzamento della pratica infermieristica, l’introduzione nel sistema salute italiano delle competenze infermieristiche avanzate, come il sempre più ampio riconoscimento del ruolo nelle attività accademiche, di ricerca, di gestione e di policy a livello locale, regionale e nazionale. CNAI, è riuscita ad aggregare nella giornata di lancio il mondo della politica rappresentato dal Senatore Fantetti, Segretario della Commissione Bilancio, il Senatore SILERI, Presidente della Commissione Sanità, l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio On. Alessio D'Amato, il Ministero della Salute, rappresentato dal Dr. Ruocco, massima autorità istituzionale quale Segretario Generale del Ministero, l'alta dirigenza sanitaria con la Dr.ssa D'Innocenzo, Direttore Generale ASL di Rieti, le Dr.sse D'Orazi e Milito del San Camillo Forlanini, il mondo accademico italiano (Prof. De Marinis, Prof. Cataruzza, Prof. Tafuri, Prof. Latorre) e del mondo accademico britannico (Dr.ssa Corvo) le associazioni di qualità in sanità Dr. Bancheri, l'ARAN con il Dr. Proia, il mondo degli ordini professionali, con la presenza della presidente di Opi Roma e vice presidente FNOPI (Dr.ssa Pulimeno) e del Presidente Nazionale della Federazione degli ordini dei medici chirurghi ed odontoiatri FNOMCEO (Dr. Filippo Anelli). Presente anche il mondo sindacale con Nursind (Dr. Bottega) Nursing Up (Dr. De Palma) e CGIL (Dr.ssa Dettori), moderati dal Dr. Fassari (Direttore quotidiano sanità) e dalla Dr.ssa D'Amico (Capo Ufficio stampa San Camillo-Forlanini). In particolare, nel corso del lancio italiano al Senato della Repubblica, il Presidente del Parlamento Europeo in una nota ed il Sen. Fantetti, hanno ricordato che gli infermieri rappresentano la componente più numerosa dei servizi sanitari in Italia (440 mila) e nel mondo (23 milioni) e gli infermieri italiani ben formati e preparati sono presenti in numerosi nazioni europei. Nel condi- videre gli obiettivi di miglioramento della salute di Nursing Now attraverso l’assistenza infermieristica, hanno sostenuto il piano e doveroso coinvolgimento della professione infermieristica nella definizione delle policy sanitarie sia in ambito italiano che europeo, insieme alla professione medica e alle altre professioni sanitarie. Il Dr. Ruocco, Segretario Generale del Ministero della Salute ha manifestato grande interesse per gli obiettivi dell’iniziativa, e la piena attenzione del Ministero nell’aumentare il coinvolgimento degli infermieri nella definizione delle policy sanitarie. Lord Nigel Crisp, ha dichiarato è acclarato che “il profilo demografico ed epidemiologico è profondamente mutato nel corso del tempo. Vi è un aumento globale delle malattie croniche non trasmissibili - diabete, malattie cardiache, patologie tumorali e simili - e delle comorbilità negli anziani. Come tutti sappiamo, queste malattie richiedono un’assistenza olistica e centrata sul paziente: proprio questo è il cuore dell’assistenza infermieristica. Gli infermieri infatti indirizzano l’attività di assistenza, cura e rela- zione all’intera persona. Non prendono solo una visione biomedica, ma considerano tutti gli aspetti psicologici, sociali e ambientali. E’ necessaria una trasformazione ed cambiamento di approccio delle modalità di organizzazione dei servizi sanitari; appare indi- spensabile disporre di nuovi modelli di assistenza che richiedono più infermieri sempre più cruciali per garantire salute e assistenza ai cittadini. Allo stesso tempo gli infermieri hanno una ampia focalizzazione ed una visione prospettica sulla promozione e sul mantenimento in salute e sul benessere delle persone”. Lord Crisp ha invitato all’azione: start small, think big, go fast, il suo motto della giornata. Ha dichiaro infine che “grazie a CNAI l'Italia ha vinto: per l'eleganza della sala capitolare del Senato e per il confronto denso e sinergico tra professionisti di diversa estrazione, uniti per la valorizzazione della professione infermieristica.” Il CEO di ICN, Dr. Howard Catton ha chiamato gli infermieri al “Carpe diem” in occasione di questa iniziativa globale che assume un valore ancora maggiore nel momento unico dell’Anno dell’infermiere. Catton ha ricordato la necessità che gli infermieri a tutti i livelli si adoperino per un cambiamento radicale dei modelli di erogazione della salute, mettendo al centro gli infermieri. Una sfida raccolta dall'assessore alla Sanità della Regione Lazio, On. Alessio D'Amato, che ha parlato di tempi oramai maturi per innestare un cambio di marcia e valorizzare, come doveroso, la componente infermieristica. Professioni Infermieristiche, Vol. 72 %2& Aprile - Giugno 2019 73
EDITORIALE Nursing Now di Walter De Caro - Presidente CNAI Anche il Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, il Sen. Pierpaolo Sileri ha parlato della assoluta necessità di valorizzare la figura dell'infermiere, puntando alla medicina del territorio, ma anche lavorando sull'intramoenia. In questo senso, ha dichiarato che opererà per garantire agli infermieri le stesse modalità di intramoenia previste per il personale medico. Il Presidente dell'Ordine dei Medici (FNOMCeO), Filippo Anelli, ha ricordato la centralità degli infermieri nel garantire salute ricordando che “senza infermieri è impossibile garantire i livelli di assistenza”. Con l’aumento globale delle malattie croniche non trasmissibili e delle comorbilità negli anziani - ha spiegato -, gli infermieri sono davvero imprescindibili ed è necessario sviluppare innovati percorsi - tra professioni - volti a garantire la salute dei cittadini. Grande successo di CNAI anche per l’iniziativa di lancio del 6 maggio, con l'Università di Milano e l'Università di Milano Bicocca per l'organizzazione del secondo evento di lancio ufficiale di Nursing now (Aula magna dell'Università Statale, con oltre 600 partecipanti). L'evento moderato da Walter De Caro (presidente CNAI), dala Prof. Stefania Di Mauro (UNIMIB) e dalla Prof. Maura Lusignani (UNIMI) ha visto la partecipazione di Lord Nigel Crisp, ideatore e co-chair di Nursing Now e di Dr. Howard Catton, CEO del Consiglio Internazionale degli infermieri (ICN). Sono intervenuti il Vice Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Dr. Carlo Borghetti che ha enfatizzato il ruolo degli infermieri nel garantire salute per tutti nei diversi contesti sociali, l'Assessore alla Sanità della Regione Lombardiam Dr. Giulio Gallera, che ha riconosciuto il ruolo cruciale degli infermieri con particolare riguardo al potenziamento delle strutture a gestione infermieristica, alla prossima piena operatività dell'infermie- ristica di famiglia e al più ampio coinvolgimento nella programmazione sanitaria regionale. Presenti i Professori, Andrea Biondi (Prorettore all’Internazionalizzazione, UNIMIB) Gian Vincenzo Zuccotti Presidente Comitato di Direzione Facoltà Medicina e Chirurgia, UNIMI) Maria Grazia Valsecchi, Direttore Dip. di Medicina e Chirurgia (UNIMIB) e Francesco Auxilia Direttore Dipartimento Scienze Biomediche per la Salute (UNIMI) che hanno tutti concordato sulla necessità di una rete integrata per lo sviluppo accademico dell'infermieristica. Interessantissima tavola rotonda con tutti i professori di infermieristica delle Università Lombarde, ordini e associazioni. Sono intervenuti i prof. Maura Lusignani (UNIMI)Stefania Di Mauro (UNIMIB) Anne Destrebecq UNIMIB) Infermieristica, Paolo Carlo Motta (UNIBS) Cristina Arrigoni (UNIPV) Duilio F. Manara (Vita-Salute S. Raffaele) Giuseppe Negrini (CID) Pasqualino D’Aloia (OPI MiLOMB) in tema di relazione tra formazione ricerca e innovazione per la pratica clinica con lo sviluppo di una ampia rete volta a studi e attività comuni. Appare, quindi, sempre più cogente intervenire sugli assetti del servizio sanitario italiano, sulla carenza del personale infermie- ristico, in modo da garantire una sanità universalistica e sostenibile, quanto più inclusiva e propositiva al fine di rispondere al meglio ai bisogni emergenti di salute della popolazione, in linea con il dettato costituzionale. Gli infermieri sono in prima linea per garantire la salute sempre 24 ore al giorno, 7 giorni su sette e sono il più gruppo di profes- sionisti sanitari dell’Italia (oltre 440.000) e del mondo (oltre 23 milioni). Gli infermieri offrono assistenza, cure e servizi di qualità e culturalmente competenti verso individui, famiglie, gruppi e comunità. Dal letto del paziente alle attività di promozione e prevenzione, alle attività di infermieristica di famiglia, alla gestione, al mana- gement, alla policy e alla ricerca, gli infermieri devono e vogliono essere sempre più coinvolti in tutti i processi che coinvolgono la salute individuale o di comunità per risolvere le nuove sfide della salute pubblica, per influenzare le decisioni di politica sanitaria, per contribuire a trasformare l'assistenza sanitaria con ruoli di alta leadership. Appare sempre più chiaro quanto sia necessario avere sempre più infermieri in posizioni di leadership che rappresentano il filo di congiunzione tra le politiche sanitarie ai più alti livelli e la realtà dell’esperienza umana di salute. Gli infermieri e tutti gli operatori sanitari così come ogni singolo cittadino può contribuire a rendere Nursing Now Italy un successo e migliorare il sistema salute in Italia attraverso la realizzazione degli obiettivi di Nursing Now: • Maggiori investimenti per migliorare la formazione e lo sviluppo professionale. • Maggiore e migliore diffusione di pratiche efficaci e innovative nell’assistenza infermieristica. • Maggiore influenza degli infermieri sulla politica sanitaria globale e nazionale. • Più infermieri in posizioni di leadership/direzione e maggiori opportunità di sviluppo a tutti i livelli. • Sviluppo della ricerca infermieristica per fornire maggiori prove di efficacia ai responsabili politici e decisionali. Puoi contribuire a Nursing now italy: • Condividere informazioni sui social media usando l'hashtag #NursingNowITALY. • Contribuire con una donazione per sostenere il progresso della formazione infermieristica, della ricerca e dei servizi “public goods” sviluppate da Nursing Now Italia e CNAI. • Iscriversi alla newsletter e contribuire alla disseminazione delle iniziative. • Collaborare alle iniziative post-lancio ed aiutare al raggiungimento degli obiettivi in Italia. La campagna Nursing Now proseguirà fino alla fine del 2020, bicentenario della nascita di Florence Nightingale e anno desi- gnato dall’Assemblea mondiale di Sanità dell’OMS come “Anno dell’infermiere”. Per informazioni e nuove iniative nursing Now. Dr. Walter De Caro – Presidente CNAI - Group leader Nursing Now italy info@profinf.net w.decaro@gmail.com - + 393493250351 Sito web globale: www.nursingnow.org Sito web CNAI www.cnai.pro Professioni Infermieristiche, Vol. 72 %2& Aprile - Giugno 2019 74
Lord Nigel Crisp Dr. Howard Catton Dr.ssa Pulimeno, Dr. Anelli, Dr. De Caro La Medaglia del Presidente della Repubblica Un momento dei lavori congressuali I partecipanti al Senato a supporto di Nursing now Un momento dei lavori congressuali all’Aula Magna Università di Milano I partecipanti all’iniziativa di Milano a supporto di Nursing Now Professioni Infermieristiche, Vol. 72 %2& Aprile - Giugno 2019 75
Nursing now è una iniziativa di: World Health Organization CNAI (WHO) Nursing Now International Leading Association for Italy Council of Nurses (ICN) www.cnai.pro Fondazione Burdett Trust for Nursing L’iniziativa NURSING NOW e il Gruppo “Nursing Now Italy” guidato da CNAI, in occasione del lancio Italiano ha ottenuto il premio MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ed i seguenti patrocini ed adesioni: !""#$%&'%#()*+&'%#(&,)* -&(%./*0%,%.&1)*2.&,%&(& Professioni Infermieristiche, Vol. 72 %2& Aprile - Giugno 2019 76
STUDI E RICERCHE La ricerca nella pratica infermieristica italiana: una revisione estensiva della letteratura Research in Italian nursing practice: an extensive review of literature Valentina Bressan1 Lucia Cadorin2 Monica Bianchi3 Michela Barisone4 Silvia Rossi5 Annamaria Bagnasco6 Franco Carnevale7 Loredana Sasso8 RIASSUNTO 1 PhD, MNS, BNS, RN Azienda SCOPO: individuare l’orientamento della ricerca infermieristica italiana nella pratica assistenziale Ospedaliero‐Universitaria eventuali necessità di miglioramento, suggerimenti e raccomandazioni Santa Maria della Misericordia evidenziandone punti di forza, per aumentare lo sviluppo della conoscenza. 2 PhD, MNS, RN, CRO Aviano METODO: è stata condotta una revisione estensiva della letteratura (scoping review) consultando le National Cancer Institute seguenti banche dati: PubMed, CINAHL, PsycINFO, Biosis e Scopus, nell’intervallo di tempo compreso tra gennaio 2006 e luglio 2016. 3 Department of Business RISULTATI: Su un totale di 5635 pubblicazioni, 35 sono state individuate come pertinenti al quesito Economics, Health and Social di ricerca. Queste evidenziano l’evoluzione e i cambiamenti messi in atto dagli infermieri in Italia nel Care University of Applied Sciences and Arts of Southern proprio agire professionale in funzione delle migliori evidenze disponibili soprattutto a partire dal Switzerland 2011/2012. Molte pubblicazioni riguardano l’implementazione di nuove procedure tecniche o sistemi educativi per il paziente, mancano invece studi finalizzati a dimostrare l’efficacia delle cure infermie- 4 PhD, MNS, RN Dipartimento di ristiche e i loro effetti sui pazienti. Molti studi non appartengono a filoni di ricerca o a progetti più Scienze della Salute ampi, così come quasi nessuno ha visto la partecipazione di gruppi di ricerca internazionali. Per quanto Università degli Studi di riguarda gli ambienti clinici in cui sono stati condotti gli studi analizzati, la maggior parte sono rappre- Genova, Italia sentati da realtà ospedaliere e l’attenzione è stata rivolta principalmente a pazienti in fase acuta di 5 PhD, MNS, RN Dipartimento di malattia; pochi studi hanno indagato invece soggetti affetti da patologie croniche, anziani o sono stati Scienze della Salute, Università condotti in realtà assistenziali quali le case di riposo. Altro elemento che si può rilevare dalla presente degli Studi di Genova, Italy revisione è la prevalenza di studi quantitativi, con i disegni di studio descrittivo, utilizzo di questionari molto spesso creati ad hoc e l’arruolamento di campioni di popolazione di convenienza. Quanto rile- 6 Professore Associato, Depar‐ vato indica la necessità di rivedere gli orientamenti della ricerca infermieristica italiana, ponendo l’at- tment of Health Sciences, tenzione sulle priorità emergenti a livello clinico e assistenziale. Tutto questo dovrebbe avvenire garan- University of Genoa, Italy tendo una sorta di compromesso tra le esigenze degli infermieri e i bisogni assistenziali dei pazienti. 7 PhD, MA, MSc, MEd, RNIngram CONCLUSIONI: gli infermieri italiani nella ricerca rivolta alla pratica assistenziale prediligono temi School of Nursing, McGill legati ad aspetti tecnici ed educativi. Manca quasi completamente negli studi la parte teorica o un University, Montreal, Quebec, framework filosofico/teorico di riferimento, suggerendo la necessità di condurre nuovi studi e appro- Canada fondimenti. I ricercatori italiani nella maggior parte dei casi non sembrano seguire dei filoni dettati da priorità di ricerca, indicando di conseguenza, l’esigenza di rivedere gli ambiti assistenziali che neces- 8 Professore ordinario, Depar‐ sitano di essere sviluppati, esplorati o consolidati. Per gli infermieri italiani la ricerca è quindi un tment of Health Sciences, University of Genoa, Italy ambito ancora in fase di sviluppo e consolidamento, ma con forti potenzialità per il futuro. PAROLE CHIAVE: ricerca infermieristica, pratica professionale, assistenza infermieristica, rapporto infermiere-paziente, qualità nell’assistenza. ABSTRACT PURPOSE: To identify orientations in Italian nursing research regarding nursing practice, highlighting strengths, needs for improvement, as well as suggestions and recommendations for promoting the future development of nursing knowledge. METHOD: An extensive review of the literature was conducted (scoping review) by consulting the following databases: PubMed, CINAHL, PsycINFO, Biosis and Scopus, for the time interval between January 2006 and July 2016. RESULTS: Out of a total of 5635 publications, 35 were identified as relevant to the research question. These highlighted the changes implemented by nurses in Italy through their professional actions according to the best available evidence, especially since 2011/2012. Many publications relate to the implementation of new technical procedures or educational systems for patients, but there is a lack of studies that examine the effectiveness of nursing care and its effects on patients. Many studies do not belong within a program of research or larger projects, and virtually none involve participation in inter- national research teams. With regard to the clinical environments in which the studies were conducted, the majority involved hospitals and the focus was mainly on patients in an acute phase of an illness. Few studies have investigated persons with chronic illnesses, the elderly or have been conducted in long-term care settings such as nursing homes. Another finding identified in this review is the prevalence of quantitative studies, with descriptive study designs, the use of questionnaires that were often created ad hoc, and the recruitment of samples from ‘convenience’ populations. These findings highlight the need to further review orientations in the Italian nursing research literature, focusing attention on emerging clinical priorities. This should be done through a process that balances the needs of nurses and with those the patients. CONCLUSIONS: Italian nursing researchers tend to focus their investigations on technical and educa- tional topics. Theoretical or philosophical frameworks are almost completely missing in the literature, highlighting the need for more work in this area. In most cases, Italian researchers do not seem to © 2019 follow research tracks based on research priorities, highlighting the need to review practice settings to Professioni Infermieristiche identify areas that need to be developed, explored or consolidated. For Italian nurses, research is an Vol. 72 $2% 2019 area that is still under development and consolidation, but with strong potential for the future. KEYWORDS: Nurse-Patient Relations, Nursing Care, Quality of Nursing Care, Nursing Practice, Empirical Research. 77
78 La ricerca nella pratica infermieristica italiana: una revisione estensiva della letteratura INTRODUZIONE METODO Il grado di affermazione e riconoscimento sia di una Per individuare, sintetizzare e presentare i risultati della professione sia di una disciplina è strettamente correlato ricerca empirica condotta dagli infermieri italiani e pubbli- all’esistenza di una letteratura specifica e di paradigmi cata su riviste nazionali ed internazionali, è stata adottata la teorici di riferimento. La medesima condizione riguarda metodica della scoping review. Questa tipologia di revi- anche la qualità della pratica infermieristica, per il cui sione consente di includere tipologie diverse di studi e di sviluppo assume un ruolo centrale la ricerca e la diffusione individuare, sintetizzare e mappare rapidamente la lettera- dei suoi risultati (Ausili et al. 2017). A livello internazio- tura relativa ad una specifica area tematica, con lo scopo di nale la ricerca infermieristica è riconosciuta come elemento promuovere nuove direzioni per future priorità di ricerca importante e fondamentale per garantire un’assistenza (Arksey & O'Malley, 2005; Daudt, van Mossel, &, Scott, sanitaria all'avanguardia e promuovere pratiche basate 2013; Grant & Booth, 2009). A livello metodologico la sull'evidenza (ICN, 2012). La produzione scientifica e le revisione è stata condotta seguendo le cinque fasi indicate conseguenti pubblicazioni rappresentano infatti elementi da Arksey e O'Malley (2005) e le indicazioni di Levac et al. indispensabili di riflessione, dibattito, scambio di cono- (2010): 1) formulare la domanda di ricerca; 2) individuare scenze e opinioni, nonché strumenti per meglio compren- la letteratura; 3) selezionare gli studi rilevanti; 4) tracciare dere l’evoluzione culturale di una scienza e il suo sviluppo i dati, 5) raccogliere, riassumere e riportare i risultati. La teorico (Marucci et al., 2005; Scott et al., 2010). In gene- ricerca è stata guidata dalla seguente domanda: rale la situazione della ricerca infermieristica a livello Quali aree della pratica assistenziale infermieristica globale è molto eterogenea, in continua evoluzione ed è sono oggetto d’interesse di ricerca per l’infermiere italiano? stata analizzata da diversi ricercatori (Khalaf, 2013). Negli La ricerca della letteratura è stata condotta consultando stati Uniti, per esempio, gli infermieri si sono avvicinati cinque banche dati: PubMed, CINAHL, PsycINFO, alla ricerca nei primi anni del 1900 con un’attenzione Biosis e Scopus. Per ognuna di esse le strategie di ricerca particolare all’ambito educativo, incrementando le pubbli- sono state definite con il supporto di un bibliotecario cazioni a partire soprattutto dagli inizi del ventesimo specializzato nella ricerca bibliografica (Whittemore, secolo fino ad oggi (Khalaf, 2013). In Australia invece tre 2005), attraverso l’utilizzo di parole chiave quali: Nurse- analisi della letteratura infermieristica (Borbasi et al., Patient Relations, Nursing Care, Quality of Nursing Care, 2000; Wilkes et al., 2002; Wilkes & Jackson, 2011) hanno Nursing Practice, Empirical Research. Nella revisione sono evidenziato che l’attenzione della ricerca australiana negli stati inclusi studi pubblicati nel periodo compreso tra anni si è focalizzata su aspetti assistenziali e soprattutto gennaio 2006 e luglio 2016; tale arco temporale è stato formativi. Per quanto riguarda la Turchia Ozsoy (2007), ha definito in funzione dell’avvio delle Scuole di Dottorato di invece sottolineato come, nonostante la ricerca qui sia Ricerca in Scienze Infermieristiche in Italia, evento che si meno sviluppata rispetto agli altri paesi europei, essa segue pensa possa aver stimolato la realizzazione e pubblicazione comunque i filoni internazionali, così come quella di studi di ricerca infermieristica. Alla ricerca sulle banche condotta nei paesi arabi (Khalaf, 2013). Diversa invece è la dati, che non ha fornito una visione completa delle pubbli- situazione in Canada (Khalaf, 2013), oppure in Inghilterra cazioni infermieristiche, è stata affiancata una manuale su dove la ricerca infermieristica ha raggiunto standard di riviste infermieristiche italiane. qualità tali da influenzare significativamente le priorità di Sono stati considerati pertinenti ai quesiti di ricerca ricerca e la pratica assistenziale (Corner & Glasper, 2015). studi primari pubblicati in lingua inglese e italiana, Per quanto riguarda l’Italia, negli ultimi anni è stato regi- condotti da infermieri italiani su popolazione adulta in strato un aumento significativo delle pubblicazioni infer- ambienti clinici o di promozione della salute. Dalla revi- mieristiche anche su riviste internazionali con un’atten- sione sono stati invece esclusi studi condotti in ambito e/o zione rivolta prettamente ad ambiti clinico-assistenziali su tematiche formative, manageriali e organizzative, oltre (Sansoni et al., 2006; Ausili et al 2017). Secondo Ausili et che quelli condotti sulla popolazione pediatrica. L’identifi- al. (2017) tale fenomeno può essere interpretato come cazione e la selezione della letteratura è avvenuta seguendo indice di evoluzione della professione infermieristica le indicazioni del PRISMA Statement for reporting syste- italiana, partita negli anni ’80-’90 dalla necessità di defi- matic reviews (Liberati et al., 2009), come riportato nella nire un sapere disciplinare proprio e interessata oggi a Figura 1. Seguendo la metodologia indicata dall’Institute tematiche legate alla cura e all’assistenza dei pazienti. of Medicine (IOM, 2011) è stato creato un database ad Conoscere la produzione scientifica infermieristica è hoc per selezionare, analizzare e sintetizzare i dati. Per ogni importante quando si cerca di trovare delle soluzioni ai studio selezionato sono stati considerati lo scopo e il quesiti dei professionisti, sviluppare nuovi saperi o conso- disegno di ricerca, la metodologia adottata per la raccolta lidare le conoscenze già presenti. dati, la popolazione, il setting clinico e/o assistenziale Partendo da tali presupposti è stata condotta la presente (Tabelle 1 e 2). Gli articoli sono stati letti in modo indi- scoping review, con l’obiettivo di individuare l’orienta- pendente da quattro ricercatori per identificarne e analiz- mento della ricerca infermieristica italiana nell’ambito zarne le caratteristiche; gli stessi hanno poi confrontato e della pratica assistenziale evidenziandone punti di forza, sintetizzato insieme i risultati dell’analisi. Ogni eventuale eventuali necessità di miglioramento, suggerimenti e disaccordo o dubbio è stato risolto con il supporto di un raccomandazioni. quinto componente del team di ricerca. Professioni Infermieristiche
V. Bressan et al. 79 Infine, per quanto riguarda l’analisi della letteratura sele- dati esclusivamente consultando banche dati e documenta- zionata, essa è stata condotta prendendo in considerazione i zione clinica (Gennaro et al., 2014; Simonelli et al., 2012), seguenti aspetti: due non hanno descritto nel dettaglio gli strumenti utilizzati 1) quali conoscenze, abilità, competenze e azioni (Cicolini et al, 2013; Vitacca et al., 2010) e i restanti hanno vengono utilizzate nell'ambito della pratica assistenziale usato strumenti conosciuti a livello internazionale. Per infermieristica; 2) il livello di autonomia dell’infermiere quanto riguarda i setting due studi sono stati condotti presso nell’ambito della pratica assistenziale; 3) il processo decisio- case di riposo (Paoletti et al., 2013; Paparotto et al., 2013), nale adottato dall’infermiere nell’agire la pratica assisten- uno su pazienti dimessi a domicilio (Gennaro et al., 2014), ziale; 4) come e se viene concettualizzata l'assistenza e uno su realtà assistenziali diverse (Zanetti et al., 2012), i (presenza di una teoria o framework di riferimento) restanti sono stati condotti in strutture ospedaliere italiane, nell’agire la pratica assistenziale infermieristica. coinvolgendo soprattutto le aree cliniche chirurgiche, cardiologiche e mediche. Solo due studi hanno coinvolto RISULTATI pazienti ricoverati anche in altri paesi europei (Bayón García Inizialmente sono state indentificate 5635 pubblicazioni et al., 2012; Palese et al., 2011). I dettagli relativi al setting e una volta rimossi i duplicati quattro ricercatori in modo e alle popolazioni indagate sono riportate nella Tabella 2, indipendente hanno analizzato i titoli e gli abstract di 2484 mentre le caratteristiche degli studi (scopo e articoli. Dei 108 selezionati, previa lettura dei rispettivi full- strumenti/metodi di raccolta dati) sono descritti nel detta- text, sono stati considerati idonei per la revisione 35 studi glio nella Tabella 1. (Figura 1). Caratteristiche degli studi inclusi e popolazione indagata L’agire infermieristico nella pratica assistenziale Degli studi selezionati quattro hanno adottato un Dagli studi risulta che il tipo di assistenza messo in atto disegno di studio qualitativo (Fumagalli et al., 2012; Lupieri dall’infermiere è prevalentemente di natura tecnica-preven- et a.l, 2016; Paturzo et al., 2016; Piredda et al, 2007);), sette tiva ed educativa-relazionale. Nel primo caso l’attenzione dei non hanno riportato indicazioni rispetto alla tipologia di ricercatori si è rivolta soprattutto ad attività di tipo procedu- studio condotta (Benedet et al., 2012; Galazzi et al., 2016; rale come il posizionamento di un catetere venoso periferico Mainardi et al., 2010; Marchionni et al., 2006; Mariani et e il suo monitoraggio nel tempo (Palese et al., 2016; Benedet al., 2008; Pisati, 2012; Scerbo et al., 2013) e i restanti sono et al., 2012; Forni et al., 2010; Cicolini et al., 2009); la quantitativi (Tabella 1).Tra questi ultimi 12 hanno utilizzato gestione di patologie quali l’asma (Pisati et al., 2012); per la rilevazione dei dati strumenti creati ad hoc (dettagli progetti mirati al miglioramento del self care e la qualità di riportati nella Tabella 1), in due gli autori hanno ricavato i vita nei pazienti affetti da osteoporosi (Cittadini et al., 2016); l’utilizzo o meno di dispositivi per l’incontinenza Figura 1. Flow Chart della revisione urinaria (Palese at al., 2007); la contenzione fisica degli anziani in Residenze Sanitarie Assistenziali (Zanetti et al., 2012); come migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica (Vitacca et al., 2010). Altre tematiche trattate sono il dolore nel paziente con declino cognitivo (Paoletti et al., 2013); la gestione dello stato nutri- zionale nei residenti della casa di riposo (Papparotto et al., 2013) o dei pazienti oncologici (Guerra et al., 2016); la rile- vazione dei sintomi come la fatigue nelle pazienti affette da neoplasie mammarie (Marchionni et al., 2006); la mobiliz- zazione precoce dopo intervento chirurgico (Simonelli et al., 2014; Simonelli et al., 2012); la qualità del sonno del paziente durante il ricovero (Matteini. 2015); i problemi legati alla gestione farmacologica (Galazzi et al., 2016); la rilevazione dei bisogni e i problemi fisiologici come l’incon- tinenza (Bayón García et al., 2012); le problematiche di natura sessuale (Paturzo et al., 2016); l’efficacia nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico cardiovascolare della musicoterapia nel ridurre l’ansia preoperatoria (Sili et al., 2013) ed infine gli interventi infermieristici a domicilio (Gennaro et al., 2014) Nell’ambito invece dell’assistenza intesa come educativa- relazionale gli ambiti trattati negli studi selezionati hanno riguardato interventi infermieristici educativi personalizzati (Cittadini et al., 2016; Vitacca et al., 2010) e di promozione del self-care (Pisati et al 2012; Neri et al., 2011; Piredda et al., 2008), relativi alla gestione di device (Fusco et al., 2016; Vellone et al., 2008) o di trattamenti farmacologici Vol. 72 $2% Aprile - Giugno 2019
80 La ricerca nella pratica infermieristica italiana: una revisione estensiva della letteratura Tabella 1: Caratteristiche degli studi selezionati (parte 1) Autori Scopo Disegno di studio Strumenti/metodi di raccolta dati Valutare la prevalenza, la consapevolezza e la gestione dei Bayón García et al., Studio descrittivo cross‐sec‐ pazienti con incontinenza fecale acuta con diarrea in terapia Questionario creato ad hoc 2012 tional intensiva 1) Valutare l’incidenza di complicazioni nei siti di iniezione Scale del dolore numeriche, Phlebitis Benedet et al., 2012 venosa. 2) Indagare la relazione tra le complicanze locali e le caratteri‐ Non riportato Grading Scale stiche dei pazienti. Indagare il sito più adatto per l’incannulamento venoso perife‐ Cicolini et al., 2009 Studio osservazionale Strumento creato ad hoc rico al fine di ridurre l’incidenza di tromboflebiti. Valutare l’efficacia di un programma di promemoria a gestione Scheda di auto‐valutazione di aderen‐ Cicolini et al., 2013 infermieristica per migliorare i fattori di rischio relativi a pato‐ Studio RCT za ai trattamenti, programma educati‐ logia cardiovascolare tra gli adulti ipertesi. vo. Valutare se il sito di inserzione di un CVP influenza il rischio di Cicolini et al., 2014 Studio di coorte prospettico Strumento creato ad hoc flebiliti catetere‐correlate. Presentare i risultati descrittivi preliminari del progetto Studio descrittivo cross‐sec‐ Cittadini et al., 2016 Questionario creato ad hoc Guardian Angel 1.0 tional Misurare l’incidenza di flebiliti dei CVP, le occlusioni, le disloca‐ Phlebitis scale of Intravenous Nurses Forni et al., 2010 zioni accidentali e le infiltrazioni oltre ai loro fattori predittivi Studio di Coorte prospettico Society, strumento creato ad hoc in una popolazione ortopedica. Esplorare il significato di dignità dell’assistito e valutare i fatto‐ Fumagalli et al., 2012 ri che lo favoriscono o l’ostacolano, specialmente in relazione Studio qualitativo Interviste semi‐strutturate alla pratica infermieristica. Valutare l'efficacia di un intervento educativo mirato specifico Fusco et al., 2016 per i pazienti portatori di catetere centrale ad inserimento Studio RCT Strumento creato ad hoc periferico Misurare le attitudini, le credenze e la buona volontà legate Versione italiana del questionario alla riduzione dell’assunzione di farmaci alla dimissione ospe‐ Galazzi et al., 2016 Non riportato Patients’ Attitudes Towards daliera da reparti di geriatria e medicina interna in un ospedale Deprescribing universitario italiano. Misurare l’impatto dell’assistenza domiciliare sulla riospedaliz‐ Analisi dell’archivio delle Schede di Studio di coorte retrospetti‐ Gennaro et al., 2014 zazione precoce di pazienti dimessi per scompenso cardiaco e dimissione Ospedaliera della Regione vo. con disabilità. Veneta degli anni 2011‐2012. Verificare se alcune strategie quali il cambiamento del luogo in Fluid and Fluid Estimation Diagram, Guerra et al., 2016 cui avviene il pasto e la presenza di caregiver o di altri pazienti Studio osservazionale Malnutrition Universal Screening Tool determini una variazione del consumo del pasto. Descrivere le esperienze dei pazienti post‐operati d’intervento Studio qualitativo descritti‐ Lupieri et a.l, 2016 di chirurgia cardio‐toracica rispetto alle consegne infermieristi‐ Interviste semi‐strutturate. vo che al letto del paziente Analizzare per un anno, in una popolazione urbana e suburba‐ Minnesota Living with Heart Failure, na di pazienti dimessi con scompenso cardiaco congestizio, Mainardi et al., 2010 Non riportato Analisi di documentazione clinica, fol‐ l’adozione di due differenti sistemi di assistenza infermieristica low‐up telefonico in aggiunta a quella standard Versione modificata della Functional Marchionni et al., Valutare la fatige cancro correlata dal punto di vista dei Non riportato Assessment of Cancer Therapy‐Anemia 2006 pazienti sottoposti a chemioterapia scale 1) Riportare l’esperienza sull’impatto del supporto di un infer‐ miere specialista nell’implementazione dei beta‐bloccanti in una coorte non selezionata di anziani seguiti in una clinica per Mariani et al., 2008 Non riportato Sistema di valutazione creato ad hoc lo scompenso cardiaco di un ospedale distrettuale, 2) Analizzare i predittori indipendenti della non prescrizione di beta‐bloccanti al follow‐up. Indagare la qualità del sonno del paziente durante il ricovero, i Pittsburg Sleep Quality Index, griglia di Matteini et al., 2015 fattori di disturbo e gli interventi infermieristici per la sua Studio trasversale osservazione, questionario creato ad gestione hoc Valutare l’associazione tra la complessità del regime terapeuti‐ Morisky’s scale, questionario creato ad Neri et al., 2011 co, il carico percepito della terapia orale e l’aderenza terapeu‐ Studio descrittivo hoc tica in un campione di pazienti sottoposti ad emodialisi Legenda: CVP: catetere venoso periferico, RCT: trial clinico randomizzato Professioni Infermieristiche
V. Bressan et al. 81 Tabella 1: Caratteristiche degli studi selezionati (parte 2) Autori Scopo Disegno di studio Strumenti/metodi di raccolta dati 1) Valutare l’incidenza dell’uso dei pannoloni per l’incontinenza tra pazienti ricoverati in reparti di medicina, Palese et al.2007 2) Valutare le ragioni che portano gli infermieri ad usare il pan‐ nolone, 3) Valutare il grado per il quale l’uso del pannolone potrebbeStudio di coorte prospettico ad hoc essere evitato 4) Valutare gli outcome di un suo utilizzo inappropriato dopo la dimissione ospedaliera 1) Individuare la correlazione tra l’assistenza percepita dai pazienti e la loro soddisfazione 2) Individuare se ci sono differenze tra varie nazioni sulla cor‐ Studio correlazionale multi‐ Versione ristretta del Caring Palese et al., 2011 relazione tra l’assistenza percepita dai pazienti e la loro soddis‐ Behaviours Inventory , Patient fazione centrico 3) Individuare se esistono eventuali comportamenti assisten‐ Satisfaction Scale ziali che influenzano la soddisfazione del paziente The Numerical Rating Scale, The Katz Esplorare il rischio che gli infermieri sottovalutino i problemi Index, The Hospital Anxiety and Palese et al., 2012 dei pazienti operati per neoplasia frontale, rispetto a quelli Studio prospettico Depression scale, Tinetti’s Falls Efficacy affetti da neoplasie localizzate in altri lobi cerebrali Scale 1) Descrivere la naturale storia dell’uso dei siti di inserzione delle CVP in un dipartimento di emergenza; Studio prospettico, prag‐ Visual Infusion Phlebitis Scale , MISS‐ Palese et al., 2016 2) Descrivere l’occorrenza di flebiti associate ai CVP e l’associ‐ matico, esplicativo. CARE Survey validated Italian version, azione tra pazienti, CVP e i fattori di assistenza infermieristica. Cognitive Performance Scale, Doloplus‐ Determinare la prevalenza di dolore in soggetti anziani con dete‐ Studio osservazionale Paoletti et al., 2013 2 scale, Mini Mental State rioramento cognitivo attraverso l’uso della scala Doloplus‐2 trasversale Examination, Token Test Esplorare la relazione tra lo stato nutrizionale di residenti in Papparotto et al., Mini Nutritional Assessment, Katz case di riposo e alcuni fattori individuali, includendo quelli Studio trasversale 2013 Index potenzialmente influenzati dall’assistenza infermieristica Descrivere l'esperienza di vita di soggetti adulti affetti da Studio fenomenologico Paturzo et al., 2016 Interviste scompenso cardiaco ermeneutico 1) Esplorare il punto di vista di pazienti e infermieri italiani sulle correnti risorse educative riguardanti la fatigue, Piredda et al, 2007 2) Descrivere i bisogni educativi dei pazienti e le loro preferen‐ Studio qualitativo Focus Group ze 3) Fornire raccomandazioni sul materiale informativo che dovrebbe essere sviluppato in futuro Identificare i seguenti elementi nei pazienti con cancro che ricevono chemioterapia: i bisogni prioritari di apprendimento e Piredda et al., 2008 l’ammontare delle informazioni desiderate, il periodo preferito di ricevimento delle informazioni, il coinvolgimento dei mem‐ Studio trasversale Questionario creato ad hoc bri della famiglia, i metodi e le risorse di informazioni circa gli effetti collaterali della chemioterapia Valutare il livello delle conoscenze relative alla malattia e ai Asthma Behaviour Change Pisati, 2012 suoi trattamenti in un campione di pazienti asmatici, al fine di Non riportato Questionnaire identificarne i bisogni educativi Valutare la qualità di vita nel post‐operatorio in pazienti affetti da tumore al seno attraverso l’analisi e la comparazione tra European Organisation for Research Scerbo et al., 2013 due ospedali che utilizzano due differenti tipologie organizza‐ tive nella presa in carica di questi pazienti e nella loro continu‐ Non riportato and Treatment of Cancer QLQ‐C30, ità assistenziale clinica: l’unità di cancro al seno e l’unità di QLQ‐BR23 chirurgia generale 1) Valutare l’efficacia della musica nel trattamento dell’ansia nei pazienti che vengono sottoposti a chirurgia vascolare 2) Studio sperimentale pre‐ Sili et al., 2013 Valutare se l’ansia è influenzata da variabili quali sesso, età, post‐test con gruppo di con‐ State Trait Anxiety Inventory stato civile, scolarità, professione, precedenti interventi e dal trollo tipo di intervento Valutare gli effetti di una mobilizzazione precoce (3 ore dopo Functional Independence Measure Simonelli et al., 2012 l’intervento) in termini di livelli di autonomia e frequenza di Studio sperimentale scale complicanze postoperatorie Osservare la sicurezza e il comfort nella mobilizzazione 24 e 48 Studio osservazionale retro‐ Simonelli et al., 2014 Analisi della documentazione clinica ore l’impianto di un pacemaker spettivo Descrivere ed esaminare l’ansia, la depressione e i fattori asso‐ Studio descrittivo, corre‐ Vellone et al., 2008 ciati, prima di un impianto di pacemaker ed un anno dopo Hospital Anxiety and Depression Scale lazionale e comparativo l’impianto Valutare un’assistenza integrata con la telemedicina per i pazi‐ enti con Sclerosi laterale amiotrofica in termini di: 1) fattibilità, Somministrazione telefonica di un Vitacca et al., 2010 Studio pilota 2) team assistenziale, 3) aree di maggiori interventi e 4) sod‐ questionario di soddisfazione. disfazione dei pazienti e dei caregiver Valutare la prevalenza della contenzione fisica negli ospedali e Studio trasversale osser‐ Utilizzo di uno strumento creato ad Zanetti et al., 2012 nelle Residenze Sanitarie Assistenziali per anziani vazionale. hoc. Legenda: CVP: catetere venoso periferico, RCT: trial clinico randomizzato Vol. 72 $2% Aprile - Giugno 2019
82 La ricerca nella pratica infermieristica italiana: una revisione estensiva della letteratura Tabella 2 Descrizione del campione Autori Campione Setting 962 questionari (202 Germania, 261 Italia, 267 Spagna, 232 Inghilterra) Bayón García et al., 2012compilati da infermieri (60%), medici e farmacisti (29%), altro personale Terapia intensiva (11%) Benedet S. et al., 2012 139 pz (F= 76; M= 63),range di età 47 ‐ 92 anni; età media 78 anni Cardiologia, medicina d’urgenza, medicina Cicolini et al, 2009 427 pz (F= 286; M= 141), età media 48.3 anni; DS 21.7 Medicina e chirurgia 203 pz randomizzati: 98 pz (gruppo di controllo) (F= 46; M= 52) Cicolini et al, 2013 età media 58.3, SD 13.9; 100 (gruppo sperimentale) (F= 50;M= 50) Non dichiarato età media 59.8, DS 15.0 (4 drop out) Cicolini et al, 2014 1498 pz (F= 881; M=617) età media 60.8 anni, DS 20.7 Medicina e chirurgia Cittadini et al, 2016 316 donne, età media 76 anni Ortopedia e traumatologia Forni et al, 2010 872 pz (F= 470; M= 402) età media 56 anni, DS 22.3 12 reparti Cardiologia, Pneumologia, Chirurgia toracica, Centro Fumagalli et al, 2012 30 pz (F=12; M=18), range di età 18‐≥65 anni trapianti 40 pz (F= 47%; M= 53%): 14 pz che hanno ricevuto un’educazione stan‐ dard, età media 63.21, DS 8.15; 13 pz che hanno ricevuto informazioni Fusco et al, 2016 standard e una brochure, età media 61.23 anni, SD 9.61; 13 pz che hanno Oncologia ricevuto informazioni standard e informazioni video, età media 54.46 anni, DS 5.68 Galazzi et al, 2016 100 pz (F= 47;M= 53) range di età 65‐93 anni Geriatria e medicina 5.094 pz: 4.341pz dimessi per scompenso cardiaco senza assistenza domiciliare nei due giorni successivi (F= 66.9;M= 33,1%), Gennaro et al, 2014 range di età 65‐≥85 anni; 753 pz dimessi per scompenso cardiaco Assistenza domiciliare a pazienti cardiologici con assistenza domiciliare nei due giorni successivi (F= 66.7%; M= 33,3%), range di età 65‐≥85 anni Guerra et al, 2016 41 pazienti, età media 64.2 anni, range di età 42‐82 anni, DS ±9.6 Oncologia Lucchini et al, 2009 6 pz (F= 1; M= 5) età media 59.1 anni, range di età 36‐79 anni Terapia intensiva Lupieri G. et al, 2016 14 pz (F= 4; M= 10) range di età 49‐86 anni Chirurgia cardio‐toracica 102 pz: gruppo A: 49 pz seguiti dagli infermieri telefonicamente Mainardi L. et al, 2010 (F= 14%; M= 86%) età media 68 anni; gruppo B: 53 pz seguiti dagli infer‐ Medicina e cardiologia mieri ambulatorialmente (F= 26%; M= 74%) età media 68 anni Marchionni B. et al, 20 donne, età media 57 years, range age 35‐73 anni Oncologia 2006 Mariani M. et al, 2008 357 pz (F= 99; M= 256), età media 70, range di età 63‐76 anni Cardiologia Matteini M. et al, 2015 157 pz (F= 47.8%; M= 52.2%) età media 67 anni Chirurgia e medicina 1.238 pz: pz aderenti (F= 247; M= ND) età media 66.6 anni; Neri L. et al, 2011 Emodialisi pz non aderenti (F= 162; M=ND) età media 61.7 anni Legenda: DS: deviazione standard; F: femmina; M: maschio; pz: paziente (Mariani, 2008). professione infermieristica. Questo si evince dalla capacità Altri aspetti che sono stati indagati hanno riguardato la di identificare i bisogni di salute e di assistenza della persona percezione degli utenti rispetto alle consegne infermieri- e della collettività (Simonelli et al., 2014; Paoletti et al., stiche condotte al letto del paziente (Lupieri et al, 2016), 2013; Sili et al., 2013; Palese et al., 2012; Pisati et al., 2012; alla qualità di vita (Scerbo et al., 2013; Sili et al., 2013) e Simonelli et al., 2012; Neri et al., 2011; Palese et al., 2007). alla difesa e mantenimento della dignità dell’assistito In alcuni studi l’attenzione si è focalizzata nella rilevazione (Fumagalli et al., 2012). dei sintomi (Matteini et al., 2015; Vellone et al., 2008; Marchionni et al., 2006) e sulla valutazione dei bisogni assi- Conoscenze, abilità, competenze e azioni utilizzate stenziali (Fumagalli et al., 2012; Bayón García et al., 2012; nell'ambito della pratica infermieristica Piredda et al., 2007). Uno studio ha messo in evidenza la Dall’analisi degli studi selezionati si rileva che in molti pianificazione d’interventi assistenziali (Zanetti et al., casi l’infermiere nell’ambito della pratica clinica utilizza 2012), due la prevenzione di eventuali complicanze legate a conoscenze, abilità/competenze e azioni caratterizzanti la pratiche assistenziali (Cicolini et al., 2014; Garcia, 2012); Professioni Infermieristiche
V. Bressan et al. 83 Tabella 2 Descrizione del campione Autori Campione Setting Palese A. et al, 2007 396 pz (F= 225; M= 171), età media 76.8 anni, range di età 28‐100 anni Medicina Palese et al, 2011 1.565 pz (F= 801; M= 764), età media 54.4 anni DS 16.7; 88 reparti 46 pz (F= 24; M= 22), età media 53.5 anni, range di età 21‐81 anni; 46 Palese et al, 2012 Neurochirurgia infermieri (F= 43; M= 3) età media 34.8 anni, range di età 23‐47 anni Palese et al, 2016 1262 pz (F= 641;M= 623), età media 74.7 anni Medicina 102 pz (F= 87;M= 15) età media 86 anni, DS ±10,29, Paoletti et al, 2013 Casa di riposo range di età 39‐104 anni 186 pz (F= 153;M= 33) età media 83.7 anni, DS 8.6, Papparotto et al, 2013 Casa di riposo range di età 65‐≥95 anni Passalaqua S. et al, 2012 221 pz (F= 121;M= 100) range age ≤50‐≥65 anni Oncologia 30 paz (F= 10;M= 20) età media 71 anni, range di età 48‐86 anni, DS Paturzo M. et al, 2016 Cardiologia 9.15; 6 infermieri età media 28.3 anni, DS 2.8, range di età 24‐32 anni; 7 pz Piredda M. et al, 2007 Oncologia (F= 5; M=2) età media 64.3 anni; DS 5.4, range di età 58‐73 anni Piredda M. et al, 2008 111 pz (F= 38; M=70) età media 60 anni, range di età 28‐80 anni Oncologia Pisati L., 2012 80 pz (F= 37; M= 43) età media 52.5, range di età 18‐84 Allergologia Ospedale 1: 93 donne, media di età 52 anni, range di età ≤25‐
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