Inceneritori e salute - UOC Salute ambiente e Progetti Ennio Cadum Innovoativi ATS Pavia - Accademia ...

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Inceneritori e salute - UOC Salute ambiente e Progetti Ennio Cadum Innovoativi ATS Pavia - Accademia ...
Inceneritori e salute
          Ennio Cadum
  UOC Salute ambiente e Progetti
           Innovoativi
            ATS Pavia
Inceneritori e salute - UOC Salute ambiente e Progetti Ennio Cadum Innovoativi ATS Pavia - Accademia ...
Incenerimento Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati

             Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD)
             Gli effetti sulla salute consolidati
             Meccanismo del danno
             Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali
             Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate)
             Azioni di prevenzione individuale/collettiva
             Sorveglianza epidemiologica
             Principali studi in corso

30/10/2017
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Incenerimento Rifiuti solidi urbani – Rilevanza in termini di sanità pubblica

             Sorgenti puntiformi ben individuabili sul territorio

             Involontarietà delle esposizioni che rende conto delle preoccupazioni e
             allarmi da parte delle popolazioni residenti nei dintorni, preoccupazioni
             che aumentano quando si registrano malfunzionamenti con sforamento
             delle emissioni autorizzate e quando le aziende richiedono un aumento
             delle quantità trattate e di conseguenza delle potenziali emissioni

30/10/2017
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RSU – Rilevanza in termini di sanità pubblica
         POSSIBILI MODALITÀ DI ESPOSIZIONE A EMISSIONI DI IMPIANTI DI INCENERIMENTO RIFIUTI                   POPOLAZIONE INTERESSATA
         Esposizione outdoor per inalazione di gas e particolato emessi in atmosfera dall’impianto            Lavoratori dell’impianto
                                                                                                              Residenti nei dintorni
         Esposizione indoor nei locali confinati dell’impianto                                                Lavoratori dell‘impianto
         Esposizione indoor ad aria contaminata dalle emissioni dell’impianto nelle abitazioni e in altri     Residenti nei dintorni
         edifici diversi dall’impianto                                                                        Lavoratori di aziende presenti nei dintorni
         Ingestione di acqua potabile contaminata dalle emissioni dell’impianto (generalmente acqua di        Residenti e altri soggetti che fanno uso delle
         pozzi contaminati da infiltrazione di inquinanti depositati nei terreni)                             acque potabili contaminate
         Contatto dermico o inalazione di sostanze volatili contenute in acque o terreni contaminati da       Residenti nei dintorni
         emissioni dell’impianto                                                                              Lavoratori di aziende presenti nei dintorni
         Esposizione ai contaminati atmosferici o depositati su terreni utilizzati per attività ludiche o     Residenti e non residenti nei dintorni che
         sportive ubicate nelle vicinanze dell’impianto                                                       utilizzano le aree inquinate
         Ingestione di prodotti coltivati e/o allevati nelle aree vicine all’impianto contaminati dalle sue   Residenti e non residenti nei dintorni.
         emissioni

30/10/2017
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Incenerimento Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati

             Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD)
             Gli effetti sulla salute consolidati
             Meccanismo del danno
             Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali
             Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate)
             Azioni di prevenzione individuale/collettiva
             Sorveglianza epidemiologica
             Principali studi in corso

30/10/2017
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Incenerimento Rifiuti solidi urbani - Effetti sulla salute consolidati

             Le EVIDENZE sugli effetti sulla salute (a lungo e a breve termine) da
             esposizione ad inquinanti emessi da impianti di incenerimento rifiuti sono
             ancora LIMITATE o NON CONCLUSIVE.
             Per gli inceneritori le evidenze disponibili per la gran parte sono relative
             alle emissioni di quelli di vecchia generazione.

30/10/2017
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Incenerimento Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati

             Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD)
             Gli effetti sulla salute consolidati
             Meccanismo del danno
             Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali
             Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate)
             Azioni di prevenzione individuale/collettiva
             Sorveglianza epidemiologica
             Principali studi in corso

30/10/2017
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Incenerimento Rifiuti solidi urbani – Meccanismo del danno

         Le persone che abitano vicino ad un inceneritore possono essere esposte agli
         inquinanti che la sorgente disperde

         L’ESPOSIZIONE può avvenire:
                    per inalazione
                 per consumo di acqua e/o cibo contaminato per deposizione          degli inquinanti sul
         suolo, vegetazione e acque

             Gli effetti possono dipendere dal TIPO, QUANTITÀ e PERSISTENZA degli inquinanti
             Inoltre, in relazione alla loro DIFFUSIONE potrebbero essere evidenziati effetti anche in
             popolazioni residenti in aree più lontane

30/10/2017
Incenerimento Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati

             Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD)
             Gli effetti sulla salute consolidati
             Meccanismo del danno
             Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali per INCENERITORI
             Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate)
             Azioni di prevenzione individuale/collettiva
             Sorveglianza epidemiologica
             Principali studi in corso

30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici

             La maggior parte degli studi ha considerato gli inceneritori di vecchia
             generazione, caratterizzati da livelli elevati di emissione di inquinanti

                    Riguardano 3 tipologie di effetti:
                    - Tumori (STM, LNH, tumori del polmone, del fegato, dello stomaco e del
                    colon)

                    - Esiti della gravidanza (malformazioni congenite, nati pretermine, basso
                    peso alal nascita)

                    - Disturbi respiratori

30/10/2017
Evoluzione storica della valutazione
epidemiologica
Riduzione progressiva delle emissioni dal 1970 in poi
Riduzione conseguente dei rischi attesi
Rischi evidenti negli anni ’70-’80 (vedi caso Besançon) in
concomitanza con valori di emissione molto elevati
Evidenza sempre più limitata e difficile da evidenziare per impianti
costruiti dopo il 2000
Riduzione dei valori di emissione di 100-1000 volte per le diossine
range of values for emission
               to air from some                                                                              mg/Nm3                            ’70s                          ’80s                    ’90s
               old MSW plants
                                                                                                                 dust                    300-1000                       50 - 300                    5-20
  1990 – 1991 (data from 15 MSW plants)*
                                                                                                                  HCl                         1000                            50                    20-30
  PCDD/F ng I-TEQ/Nm3
                                                                                                                 SOx                           600                           300                   50-100
  0.04 – 80
                                                                                                                 NOx                           500                           500                   200-300
  (114 – 368 plant closed in 1992)
                                                                                                                Hg                              0.5                          0.1                   0.1-0.08
                                                                                                                Cd                              0.5                          0.1                   0.1-0.08
  ’80s ** (estimated emissions)                                                                               heavy
                                                                                                                                                50                             5                     3-5
  PCDD/F ng I-TEQ/Nm3                                                                                         metals

  2– 60
  (highest emission: 2,000 ngI-TEQ/Nm3)

* O. Hutzinger, H. Fiedler. 20 anni di incenerimento di rifiuti: problemi e soluzioni. In Atti convegno L’incenerimento dei rifiuti. Bologna 16-17 marzo 1995. A cura di L. Morselli, G. Viviano
** WHO (1987). PCDD and PCDF emission from incinerators for municipal sewage sludge and solid waste. Evaluation of human exposure. Environmental Health Series n. 17.
Incineration plants emission limits: European Directives and Italian legislation.

                     DLgs 11/5/05 n.133            DM 25/2/00             DM 19/11/97        DM 12/7/90    Directive 2000/76/CE   Direttiva 94/67/CE    Directive
   mg/Nm3      s           waste                      n. 124                n. 503            old plants           waste           hazardous waste     89/369/CEE
                                                 hazardous waste          MSW and CW                                                                      MSW
     11 % O2

    total dust            10 - 30                    10 - 30                 10 - 30          30 - 100           10 - 30               10 - 30          30 - 200

       HCl                 10 - 60                   10 - 60                 20 - 40          50 - 100           10 - 60               10 - 60          50 - 250

       HF                   1-4                       1-4                     1-4                2                 1-4                  1-4                -

       SO2                 50 - 200                 50 - 200                100 - 200           300              50 - 200              50 - 200           300

      NO2                 200 - 400                 200 - 400               200 - 400           500             200 - 400                 -                -

                           50 - 100                                                                              50 - 100
       CO                                              50                   50 - 100            100
                                                                                                                  (150)
                                                                                                                                         50                -

      TOC                  10 - 20                   10 - 20                 10 - 20             20              10 - 20               10 - 20             -

    Cd, Tl, Hg            0.05*                      0.05 *                  0.05 *              0.2              0.05 *                0.05 *            0.2

  Sb, As, Pb, Cr,           0.5
 Co, Cu, Mn, Ni,                                       0.5                    0.5                5                 0.5                   0.5               5
        V

      PAH                  0.01                       0.01                    0.01               0.1                -                     -                -

  PCDD + PCDF              0.1**                     0.1 **                  0.1 **            4,000              0.1 **               0.1 ***             -
   (ng/Nm3)

Note: The double limit value is: daily average and maximum (hourly or 30 minutes average);
*Limit for (Cd + Tl) and Hg separated.
**Calculated using the concept of toxic equivalence factors referred to 2,3,7,8 T4CDD.
Emission limits (UE and Italy) and “best emission performances”
indicated by BRef
         mg/Nm3 s              DLgs 11/5/05 n.133   BAT 24h            BAT ½ h
                                    10 - 30
         total dust                                  1-5                1-20
             HCl                    10 - 60           1-8                1-50
             HF                       1-4
Emissioni PCDD/PCDF - Moniter

Nota: Il limite autorizzato dal D.Lgs 133/2005 è di 0,05 nanogrammi per Normal metro
cubo, pari a 50 picogrammi (scala paragonabile nell’analisi in tabella).
Limiti degli studi epidemiologici
    Emissioni sempre più ridotte
    Rischi piccoli (RR
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici

                                    Lo studio geografico di Elliott (1996) mostrò eccessi
                                    di rischio di mortalità per tumore al diminuire della
                                    distanza della residenza da 72 impianti di
                                    incenerimento rifiuti, specialmente per tumore dello
                                    stomaco, del fegato, del colon-retto e del polmone

30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici

                         Gli eccessi di Sarcoma dei tessuti molli (STM) sono stati messi in
                         relazione alle emissioni di diossine

         Viel, 2000         Cluster di STM in relazione alle emissioni di diossine   SIR=1.44
                            di un impianto francese
         Comba, 2003        Studio caso-controllo a Mantova in un’area               OR=31.4 nei primi 2 km, ipotizzato il
                            industriale dove era presente un impianto di             ruolo etiologico delle diossine
                            incenerimento di rifiuti in larga parte industriali
         Tessari, 2006      Studio geografico sulla distribuzione dei casi di STM    SIR=1.69 nelle donne dell’area a più alto
                            in relazione al modello di ricaduta la suolo di          inquinamento
                            diossine e furani emessi dagli impianti presenti
                            nell’area industriale di Mestre, compreso un
                            impianto di incenerimento rifiuti urbani, nel 1980-90
         Zambon, 2007       Studio caso controllo nella stessa area dello studio     RR=3.3 (IC95%: 1.24-8.76)         nel
                            di Tessari                                               gruppo con il periodo più lungo e il livello
                                                                                     piu’ alto di esposizione a diossine

30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici
                       Diversi studi hanno mostrato risultati consistenti tra loro sugli eccessi di
                       Linfoma non Hodgkin (LNH)

       Viel, 2000          Cluster di STM in relazione alle diossine emesse da un impianto         SIR=1.27
                           francese
       Floret, 2003        Studio caso-controllo su 222 LNH ed inquinamento da diossine,           OR=2.3 nell’area a maggiore
                           stimato con modello diffusionale                                        inquinamento
       Biggeri, 2005       Cluster di LNH nel 1986-92 nei residenti nell’area dove aveva           SMR=184.2
                           operato nel 1973-86 un inceneritore chiuso per aver emesso
                           diossine
       Biggeri, 2006       Metanalisi degli studi di mortalità 1981-2001 attorno a 17              SMR =1.02 negli uomini. Nessun
                           inceneritori in Toscana                                                 eccesso nelle donne
       Bianchi, 2006       Metanalisi degli studi di mortalità 1981-2001 attorno a 25              SMR =1.08 negli uomini. Nessun
                           inceneritori in Italia                                                  eccesso nelle donne
       Tessari, 2006       Studio geografico sulla distribuzione dei casi di LNH in relazione al   Nessun eccesso di rischio
                           modello di ricaduta la suolo di diossine e furani emessi nell’area
                           industriale di Mestre (incluso un impianto di incenerimento rifiuti
                           urbani) nel 1980-90
       Viel, 2008          Studio geografico in un’area francese caratterizzata da 13              RR=1.12 nell’area a più alto
                           inceneritori (usato un modello diffusionale delle emissioni)            inquinamento, maggiore nelle
                                                                                                   donne

30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici
                         Studi che hanno considerato il tumore del polmone
         Elliott, 1992            Studio geografico sull’incidenza attorno a inceneritori di rifiuti industriali:
                                  nessun eccesso al diminuire della distanza dagli impianti
         Barbone, 1995            Studio caso-controllo a Trieste (più sorgenti considerate): eccesso di rischio con
                                  l’aumentare della distanza dall’inceneritore
         Biggeri, 1996            Studio caso-controllo a Trieste (più sorgenti considerate): incrementi di rischio
                                  all’aumentare del livello di inquinamento, eccesso di rischio sia nell’area
                                  industriale sia nel centro città
         Michelozzi, 1998         Studio geografico di mortalità nella popolazione residente nei dintorni
                                  dell’impianto di Malagrotta a Roma: nessun eccesso al diminuire della distanza
                                  dall’impianto
         Parodi, 2004             Studio geografico sulla mortalità della popolazione residente in area urbana e
                                  industriale caratterizzata anche dalla presenza di un inceneritore: eccesso di
                                  rischio osservato solo nelle donne anche aggiustando per fattori di
                                  deprivazione socio-economica

               Se i risultati degli studi su STM e LNH sono non sempre consistenti tra loro, ancora più
               limitate sono quelle relative ad altre sedi tumorali

30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici

             2004 – Franchini                                Revisione sistematica di letteratura
                                                             (Ann Ist Super Sanità)

                  I risultati sulle patologie oncologiche non sono sempre consistenti tra loro.
                  Maggiormente inconsistenti quelli sulle patologie non tumorali .
                  Fattori di distorsione e confondimento possono avere avuto una rilevante influenza sulle associazioni
                  identificate.
                  “Una nuova generazione di studi epidemiologici necessita di una migliore definizione
                  dell’esposizione in termini qualitativi e quantitativi, in particolare mediante una evoluzione delle
                  misurazioni ambientali e lo sviluppo dell’uso di bio-marcatori individuali di esposizione.”

30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici

   2009 – Porta                      Revisione sistematica di letteratura (Environ Health)

30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici

   2011 – Ranzi                                   Risultati dello studio Enhance Health nell’area di Coriano a Forlì

         Studio di coorte su 31.347 residenti, follow-up 1990-2003, modello diffusionale per la identificazione di
         aree a maggiore dispersione degli inquinanti : eccessi di rischio osservati nelle sole donne per tutti i
         tumori e per tumore dello stomaco, colon, fegato e mammella.

30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici

    2011 – Candela                                Risultati dello studio

        Per gli effetti a lungo termine lo studio non ha esso in evidenza una coerente associazione tra livelli di
        esposizione e mortalità o incidenza di tumori.

30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici

                        Studi con risultati positivi sulle malformazioni congenite

        Autore, anno              Tipologia di studio                                         Risultati
        Tango, 2004               Studio geografico sugli esiti della gravidanza in madri     Diminuzione del rischio all’aumento della
                                  residenti in un raggio di 10 km da 63 inceneritori con      distanza dagli impianti
                                  emissione di diossine in Giappone                           Picco massimo a 1-2 km
        Vinceti, 2008             Studio descrittivo su donne che abitano o lavorano vicino   RR=2.26 non significativo nelle lavoratrici
                                  ad un inceneritore a Modena
        Cordier, 2010             Studio caso-controllo sulle malformazioni del tratto        OR=2.95 per esposizioni a diossine al di sopra
                                  urinario e l’esposizione a diossine emesse impianti di      il valore mediano all’inizio della gravidanza
                                  incenerimento rifiuti nelle aree di residenza materna

30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici
                         Studi con risultati positivi su altri esiti della gravidanza

             Lloyd, 1988               Studio sulle nascite 1975-83 in Scozia in aree con inceneritori: tasso di
             Williams, 1992            gemellarità maggiore e riduzione delle nascite maschili nelle aree a maggiore
                                       inquinamento da IPA nel terreno
             Obi-Osius, 2004           Incidenza più elevata di gemellarità in comunità caratterizzata dalla vicinanza
                                       ad un inceneritore rispetto a due comunità di controllo
             Lin, 2006                 Studio geografico sugli esiti della gravidanza nel 1991 e 1997 in relazione ai
                                       livelli di PCDD/F emessi da un inceneritore a Taipei: evidenziati eccessi non
                                       significativi per basso peso alla nascita, nascita di sesso femminile e pretermine
             Candela, 2013             Studio geografico sugli esiti della gravidanza nel 2003-09 in donne residenti nel
                                       raggio di 4 km da un inceneritore con identificazione dei diversi livelli di
                                       inquinamento tramite un modello di dispersione degli inquinanti: evidenziati
                                       eccessi significativi per nascita pretermine

30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici

                  WHO Meeting Report 2015                                        “Waste
                  and human health: Evidence and Needs

             Le emissioni sono cambiate molto nel tempo e le evidenze disponibili sono specifiche
             per ogni periodo e tipologia di inceneritore considerata.
             Le evidenze sui tumori sono limitate e legate alle emissioni degli inceneritori di
             vecchia generazione.
             Suggestive sono le evidenze sulle malformazioni del tratto urinario e gli esiti della
             gravidanza, in particolare quelle sulle nascite pretermine.
             Non conclusivi i risultati sugli effetti acuti a carico dell’apparato respiratorio.

30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati

             Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD)
             Gli effetti sulla salute consolidati
             Meccanismo del danno
             Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali
             Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate)
             Sorveglianza epidemiologica
             Principali studi in corso

30/10/2017
RSU – Nuovi esiti sanitari (evidenze ancora più limitate)
                   Disturbi e malattie respiratorie
    Autore, anno     Tipologia di studio                                                                    Risultati

    Zmirou, 1984     Studio descrittivo sul consumo di farmaci di 3 gruppi di residenti in Francia a        Le prescrizioni per problemi respiratori diminuivano significativamente
                     distanza variabile (200 m, 1 e 2 km) da un inceneritore                                all'allontanarsi dall'impianto
    Hsiue, 1991      Studio trasversale su ragazzi residenti in 3 aree nelle vicinanze di un inceneritore   Decremento significativo della funzionalità respiratoria nelle aree più
                     a Taiwan                                                                               inquinate
    Gray, 1994       Studio di prevalenza di sintomi e mal.resp. in ragazzi di due aree vicine a            Nessun differenza osservata
                     inceneritori e in un gruppo di controllo in Australia
    Shy, 1995        Studio caso-controllo in residenti attorno a 3 inceneritori e in comunità di           Nessun differenza osservata
                     controllo
    Lee, 1999        Studio trasversale in residenti attorno a inceneritori in North Carolina               Nessun differenza osservata

    Hu, 2001         Studio trasversale sui risultati dei test spirometrici di 1018 soggetti non fumatori   Nessun associazione osservata
                     residenti in aree caratterizzate da impianti di incenerimento rifiuti
    Miyake, 2005     Studio trasversale su 450807 ragazzi di scuole giapponesi a varia distanza da 37       Effetti maggiori nei ragazzi delle scuole più vicine agli impianti
                     impianti di incenerimento rifiuti
    Golini, 2014     Studio di coorte su 47192 residenti entro 7 km da 2 impianti nel Lazio                 Eccesso di ospedalizzazione (HR=1.26) negli uomini delle aree a più
                                                                                                            elevato inquinamento

30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati

             Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD)
             Gli effetti sulla salute consolidati
             Meccanismo del danno
             Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali
             Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate)
             Azioni di prevenzione individuale/collettiva
             Sorveglianza epidemiologica
             Principali studi in corso

30/10/2017
RSU - Azioni di prevenzione individuale/collettiva

             Nessuna vera e propria attività di prevenzione individuale è possibile.
             Sono necessarie attività a livello collettivo, ed in particolare attività di controllo
             delle emissioni e di eventuale monitoraggio biologico delle esposizioni della
             popolazione residente nei dintorni, accompagnate da una diffusione dei risultati
             conseguiti.
             Talora può essere opportuna una sorveglianza epidemiologica

30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati

             Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD)
             Gli effetti sulla salute consolidati
             Meccanismo del danno
             Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali
             Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate)
             Azioni di prevenzione individuale/collettiva
             Sorveglianza epidemiologica
             Principali studi in corso

30/10/2017
Rifiuti solidi urbani - Sorveglianza epidemiologica
                  Cosa è richiesto all’epidemiologia quando in un territorio è presente un
                  impianto di incenerimento rifiuti che genera allarme ?

             Solitamente viene chiesto di studiare l’impatto delle emissioni sulla salute dei residenti nei
             dintorni, al netto dell’effetto di altri fattori di rischio noti per le patologie ipotizzate essere
             correlate alle emissioni

                          L’obiettivo in questo caso è di confermare o non confermare                        le
                                                  ipotizzate associazioni

              Può anche valutare l’efficacia di interventi specifici di prevenzione o riduzione dei rischi
              ambientali

30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Sorveglianza epidemiologica

             In genere vengono avviati studi epidemiologici che hanno un inizio e un termine e
             giungono a posteriori, quando gli effetti sono ormai evidenziati e le esposizioni
             avvenute
             Possono comunque fornire strumenti conoscitivi a chi deve decidere quali azioni
             devono essere messe in atto per ridurre e controllare potenziali esposizioni a rischio

             Nel caso si ravveda la necessità di una SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA occorre
             avere presente che trattasi di rendere operativa una raccolta sistematica, in
             continuo, con analisi e interpretazione di dati sanitari da integrare strettamente
             quelli di tipo ambientale e da diffondere cadenza periodica a tutti i portatori di
             interesse, in particolare coloro che sono deputati all’attività di controllo e prevenzione.

30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Sorveglianza epidemiologica

             Per prendere in considerazione l’opportunità sia di effettuare uno studio epidemiologico sia una
             sorveglianza epidemiologica in una popolazione residente nei dintorni di una sorgente puntiforme
             di inquinamento
             -   Non è sufficiente che vi sia preoccupazione per la salute della popolazione che abita nei
                 dintorni
             -   Non è sufficiente sapere che i livelli di emissione consentiti siano stati sforati
             -   Non è sufficiente che siano stati evidenziati cluster di patologia, a meno che queste patologie
                 siano correlabili a esposizioni agli inquinanti emessi dall’impianto
             -   E’ invece importate considerare tale opportunità quando i risultati di indagini in matrici
                 ambientali o animali e di monitoraggio biologico umano abbiano indicato la presenza di un
                 inquinamento diffuso e consistente a fattori di rischio per la salute umana (anche assieme
                 agli aspetti sopra citati)

30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Sorveglianza epidemiologica

                             Come affrontare eventuali criticità

             coinvolgere tutte le molte professionalità necessarie (epidemiologi, clinici, MMG,
             operatori sanitari…, statistici, “tecnici dell’ambiente”, …)
             massima trasparenza nel lavoro che viene svolto nei confronti di tutti gli
             stakeholders

             disporre di strumenti di garanzia del lavoro che si svolge (es.“Comitati scientifici di
             garanzia”, identificati già negli anni ’90 dalle prime linee guida del CDC in tema di studi di cluster
             ambientali)

30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati

             Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD)
             Gli effetti sulla salute consolidati
             Meccanismo del danno
             Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali
             Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate)
             Azioni di prevenzione individuale/collettiva
             Sorveglianza epidemiologica
             Principali studi in corso

30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Principali studi in corso in Italia

             Studi con biomarker di esposizione
             -   Inceneritore di Torino
             -   Inceneritore di Modena
             -   Inceneritore di Parma
             Studi di coorte
                 Inceneritore di Torino
                 Inceneritore di Modena
                 Inceneritore di Pisa
                 Inceneritore di Valmadrera (LC)
                 Inceneritore di Arezzo
                 Inceneritore di Vercelli
30/10/2017
Biomarker di esposizione
   Nuove esperienze in corso in Italia:
    ◦   Modena
    ◦   Torino
    ◦   Parma
    ◦   Verona
 Significato incerto dal punto di vista interpretativo.
 Accertati rischi a lungo termine per diossine (PCB),
  incerto per metalli, IPA
 Necessità di linee guida nazionali condivise
BMU TORINO: METODI

Disegno dello studio per periodo di calendario ed esposizione
Disegno dello studio di approfondimento BMU
Aree in studio

Soggetti ASL TO3

Soggetti ASL TO1

Residenza dei soggetti
campionati
Torino: Misura di biomarker di esposizione (BMU)
 198 residenti in area di     • Check-up generale
       esposizione            • punteggio del rischio cardiovascolare

196 residenti in altra area   • questionario su stato di salute, abitudini alimentari e
                              voluttuarie, percezione del rischio
         urbana
                              • funzionalità endocrina e respiratoria
       13 allevatori
                              • metalli
                              • idrocarburi policiclici aromatici

  50 residenti in area di
       esposizione
50 residenti in altra area     PCB, DIOSSINE
         urbana
      13 allevatori
Torino: Percezione del rischio
Quanto ritiene probabile di essere a rischio per le seguenti malattie?

                                                                                                 resid TO1
                                                     resid TO3
                                     certo/      media-                              certo/    media-
                                                             poco        non so                          poco     non so
                                     molto       mente                               molto     mente
allergie                               80          43         65            10        47         40       100         8
                                    (40.4%)     (21.7%) (32.8%)           (5.1%)   (24.1%)    (20.5%)   (51.3%)    (4.1%)
malattie respiratorie acute            72          64         55             7        41         51        94         9
                                    (36.4%)     (32.3%) (27.8%)           (3.5%)   (21.0%)    (26.2%)   (48.2%)   (4.62%)
malattie respiratorie croniche         63          61         60            14        39         50        97         9
                                    (31.8%)     (30.8%) (30.3%)          (7.07%)   (20.0%)    (25.6%)   (49.7%)    (4.6%)
danni temporanei ai diversi            42          52         76            28        11         48       118        18
organi                              (21.2%)     (26.3%) (38.4%)          (14.1%)    (5.6%)    (24.6%)   (60.5%)    (9.2%)
danni al fegato                        49          49         79            21        15         52       109        19
                                    (24.7%)     (24.7%) (39.9%)          (10.6%)    (7.7%)    (26.7%)   (55.9%)    (9.7%)
varie forme di cancro                  91          51         45            11        25         86        71        13
                                    (46.0%)     (25.8%) (22.7%)           (5.6%)   (12.8%)    (44.1%)   (36.4%)    (6.7%)
leucemia                               69          50         55            24        14         56       105        20
                                    (34.8%)     (25.2%) (27.8%)          (12.1%)    (7.2%)    (28.7%)   (53.8%)   (10.3%)
malformazioni congenite                48          37         74            39         7         30       112        46
                                    (24.2%)     (18.7%) (37.4%)          (19.7%)    (3.6%)    (15.4%)   (57.4%)   (23.6%)
Progetto AIA Modena: studi in corso

• Survey popolazione: caratterizzazione e biomonitoraggio

• Studio di coorte storica (1981-2011/2) su banche dati:
  outcomes di morbosità e mortalità in relazione all’espozione
  cumulata
Survey: obiettivi specifici
   Caratterizzazione della popolazione residente relativamente alle
    caratteristiche individuali, lo stile di vita e lo stato di salute.

   Valutazione a livello residenziale, tramite approccio geografico,
    dell’esposizione a emissioni dell’inceneritore e altre fonti presenti nell’area
    di studio.

   Stima della dose interna di inquinanti inceneritori-correlabili nella
    popolazione residente mediante biomarcatori di esposizione.
Survey

         • L'area geografica coinvolta nello studio è
           quella di 4 km di raggio intorno
           all’inceneritore di RSU

         • La popolazione (età compresa tra i 18 e 65
           anni) in studio è quella residente nell’area di
           studio da minimo 3 anni

         • Il campionamento dei 1000 soggetti è di tipo
           stratificato proporzionale con estrazione di
           tipo probabilistico dal pool di eligibili (criteri
           di inclusione)
Survey Modena: fasi operative

• Raccolta dei campioni biologici (500 soggetti: urine / metalli pesanti e
  IPA; 500 soggetti: unghie del piede per metalli)
• Rilevazione di pressione arteriosa e misure antropometriche
• Somministrazione del consenso informato e di un questionario di salute
  e sugli stili di vita
• Auto-compilazione del questionario alimentare Epic e del questionario
  finalizzato alla raccolta dei confondenti
Progetto di sorveglianza degli effetti sanitari diretti e
indiretti del NUOVO impianto di trattamento rifiuti
(PAIP) di Parma
 Delibera n. 938/2008 del 15/10/2008 la Giunta provinciale di Parma –
 VIA-AIA: Prescrizioni n. 41-54

 PROVINCIA DI PARMA - Atto n. 47 del 08/06/2011
 OGGETTO: APPROVAZIONE CONVENZIONE TRA PROVINCIA DI PARMA,
 AZIENDA USL DI PARMA ED IREN AMBIENTE S.P.A. PER MONITORAGGIO
 SANITARIO

 22 dicembre 2011: STIPULA DELLA CONVENZIONE

 Delibera AUSL del 20 gen 2011: Istituzione di un TAVOLO TECNICO-
 SCIENTIFICO a supporto del Coordinamento esercitato dal DSP nella
 conduzione del Progetto di Sorveglianza
Il Progetto di Sorveglianza di Parma:
                               Un prima e un dopo….

                                                                                           PROGETTO DI SORVEGLIANZA DEGLI EFFETTI
                                                                                              SANITARI DELL’INCENERITORE PAIP

                          SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA                                                                  SORVEGLIANZA SU MATRICI ALIMENTARI
                             (fase preliminare di pianificazione)                                                            Vedasi piano operativo
                                                                                                                                      (avviata nell’estate 2011)

                                                                                                                                                              FILIERA
   SORVEGLIANZA A LUNGO TERMINE                             SORVEGLIANZA A BREVE TERMINE                            FILIERA ZOOTECNICA                     AGRONOMICA
                                                                                                                       (fieno, latte, uova)              (pomodoro, frumento,
                                                                                                                                                            cucurbitaceae)

                                                     DATI SPIROMETRICI              ESITI RIPRODUTTIVI
REGISTRO TUMORI                                      (gruppo di residenti   (certificati di assistenza al parto
                   REGISTRO DI MORTALITÀ                                          e schede di dimissione
                                                       affetti da asma)                 ospedaliera)

                                                                                   BIOMARKERS URINARI
                   SCHEDE DI DIMISSIONE                                     (lavoratori PAIP, popolazione-previa
                       OSPEDALIERA
                                                                                          fattibilità)

                   Nel 2011 è partito il piano di campionamenti ANTE-OPERAM
Il progetto di sorveglianza di Parma
in corso:
   • Sorveglianza su matrici alimentari in aziende agro-zootecniche
     esposte/non esposte
   • Ricerca di indicatori di esposizione nelle urine
   • Sorvegl. epidemiologica su coorte di asmatici esposti / non
     esposti
 In previsione:
 • Sorvegl. epidemiologica prospettica degli indicatori di
   mortalità, incidenza tumori ed effetti riproduttivi in popol.
   residente (riferimenti metodologici: Moniter-Supersito)
La stima dell’esposizione
Ennio Cadum
UOC Salute ambiente e Progetti
         Innovoativi
          ATS Pavia
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