Inceneritori e salute - UOC Salute ambiente e Progetti Ennio Cadum Innovoativi ATS Pavia - Accademia ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Incenerimento Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD) Gli effetti sulla salute consolidati Meccanismo del danno Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate) Azioni di prevenzione individuale/collettiva Sorveglianza epidemiologica Principali studi in corso 30/10/2017
Incenerimento Rifiuti solidi urbani – Rilevanza in termini di sanità pubblica Sorgenti puntiformi ben individuabili sul territorio Involontarietà delle esposizioni che rende conto delle preoccupazioni e allarmi da parte delle popolazioni residenti nei dintorni, preoccupazioni che aumentano quando si registrano malfunzionamenti con sforamento delle emissioni autorizzate e quando le aziende richiedono un aumento delle quantità trattate e di conseguenza delle potenziali emissioni 30/10/2017
RSU – Rilevanza in termini di sanità pubblica POSSIBILI MODALITÀ DI ESPOSIZIONE A EMISSIONI DI IMPIANTI DI INCENERIMENTO RIFIUTI POPOLAZIONE INTERESSATA Esposizione outdoor per inalazione di gas e particolato emessi in atmosfera dall’impianto Lavoratori dell’impianto Residenti nei dintorni Esposizione indoor nei locali confinati dell’impianto Lavoratori dell‘impianto Esposizione indoor ad aria contaminata dalle emissioni dell’impianto nelle abitazioni e in altri Residenti nei dintorni edifici diversi dall’impianto Lavoratori di aziende presenti nei dintorni Ingestione di acqua potabile contaminata dalle emissioni dell’impianto (generalmente acqua di Residenti e altri soggetti che fanno uso delle pozzi contaminati da infiltrazione di inquinanti depositati nei terreni) acque potabili contaminate Contatto dermico o inalazione di sostanze volatili contenute in acque o terreni contaminati da Residenti nei dintorni emissioni dell’impianto Lavoratori di aziende presenti nei dintorni Esposizione ai contaminati atmosferici o depositati su terreni utilizzati per attività ludiche o Residenti e non residenti nei dintorni che sportive ubicate nelle vicinanze dell’impianto utilizzano le aree inquinate Ingestione di prodotti coltivati e/o allevati nelle aree vicine all’impianto contaminati dalle sue Residenti e non residenti nei dintorni. emissioni 30/10/2017
Incenerimento Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD) Gli effetti sulla salute consolidati Meccanismo del danno Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate) Azioni di prevenzione individuale/collettiva Sorveglianza epidemiologica Principali studi in corso 30/10/2017
Incenerimento Rifiuti solidi urbani - Effetti sulla salute consolidati Le EVIDENZE sugli effetti sulla salute (a lungo e a breve termine) da esposizione ad inquinanti emessi da impianti di incenerimento rifiuti sono ancora LIMITATE o NON CONCLUSIVE. Per gli inceneritori le evidenze disponibili per la gran parte sono relative alle emissioni di quelli di vecchia generazione. 30/10/2017
Incenerimento Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD) Gli effetti sulla salute consolidati Meccanismo del danno Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate) Azioni di prevenzione individuale/collettiva Sorveglianza epidemiologica Principali studi in corso 30/10/2017
Incenerimento Rifiuti solidi urbani – Meccanismo del danno Le persone che abitano vicino ad un inceneritore possono essere esposte agli inquinanti che la sorgente disperde L’ESPOSIZIONE può avvenire: per inalazione per consumo di acqua e/o cibo contaminato per deposizione degli inquinanti sul suolo, vegetazione e acque Gli effetti possono dipendere dal TIPO, QUANTITÀ e PERSISTENZA degli inquinanti Inoltre, in relazione alla loro DIFFUSIONE potrebbero essere evidenziati effetti anche in popolazioni residenti in aree più lontane 30/10/2017
Incenerimento Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD) Gli effetti sulla salute consolidati Meccanismo del danno Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali per INCENERITORI Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate) Azioni di prevenzione individuale/collettiva Sorveglianza epidemiologica Principali studi in corso 30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici La maggior parte degli studi ha considerato gli inceneritori di vecchia generazione, caratterizzati da livelli elevati di emissione di inquinanti Riguardano 3 tipologie di effetti: - Tumori (STM, LNH, tumori del polmone, del fegato, dello stomaco e del colon) - Esiti della gravidanza (malformazioni congenite, nati pretermine, basso peso alal nascita) - Disturbi respiratori 30/10/2017
Evoluzione storica della valutazione epidemiologica Riduzione progressiva delle emissioni dal 1970 in poi Riduzione conseguente dei rischi attesi Rischi evidenti negli anni ’70-’80 (vedi caso Besançon) in concomitanza con valori di emissione molto elevati Evidenza sempre più limitata e difficile da evidenziare per impianti costruiti dopo il 2000 Riduzione dei valori di emissione di 100-1000 volte per le diossine
range of values for emission to air from some mg/Nm3 ’70s ’80s ’90s old MSW plants dust 300-1000 50 - 300 5-20 1990 – 1991 (data from 15 MSW plants)* HCl 1000 50 20-30 PCDD/F ng I-TEQ/Nm3 SOx 600 300 50-100 0.04 – 80 NOx 500 500 200-300 (114 – 368 plant closed in 1992) Hg 0.5 0.1 0.1-0.08 Cd 0.5 0.1 0.1-0.08 ’80s ** (estimated emissions) heavy 50 5 3-5 PCDD/F ng I-TEQ/Nm3 metals 2– 60 (highest emission: 2,000 ngI-TEQ/Nm3) * O. Hutzinger, H. Fiedler. 20 anni di incenerimento di rifiuti: problemi e soluzioni. In Atti convegno L’incenerimento dei rifiuti. Bologna 16-17 marzo 1995. A cura di L. Morselli, G. Viviano ** WHO (1987). PCDD and PCDF emission from incinerators for municipal sewage sludge and solid waste. Evaluation of human exposure. Environmental Health Series n. 17.
Incineration plants emission limits: European Directives and Italian legislation. DLgs 11/5/05 n.133 DM 25/2/00 DM 19/11/97 DM 12/7/90 Directive 2000/76/CE Direttiva 94/67/CE Directive mg/Nm3 s waste n. 124 n. 503 old plants waste hazardous waste 89/369/CEE hazardous waste MSW and CW MSW 11 % O2 total dust 10 - 30 10 - 30 10 - 30 30 - 100 10 - 30 10 - 30 30 - 200 HCl 10 - 60 10 - 60 20 - 40 50 - 100 10 - 60 10 - 60 50 - 250 HF 1-4 1-4 1-4 2 1-4 1-4 - SO2 50 - 200 50 - 200 100 - 200 300 50 - 200 50 - 200 300 NO2 200 - 400 200 - 400 200 - 400 500 200 - 400 - - 50 - 100 50 - 100 CO 50 50 - 100 100 (150) 50 - TOC 10 - 20 10 - 20 10 - 20 20 10 - 20 10 - 20 - Cd, Tl, Hg 0.05* 0.05 * 0.05 * 0.2 0.05 * 0.05 * 0.2 Sb, As, Pb, Cr, 0.5 Co, Cu, Mn, Ni, 0.5 0.5 5 0.5 0.5 5 V PAH 0.01 0.01 0.01 0.1 - - - PCDD + PCDF 0.1** 0.1 ** 0.1 ** 4,000 0.1 ** 0.1 *** - (ng/Nm3) Note: The double limit value is: daily average and maximum (hourly or 30 minutes average); *Limit for (Cd + Tl) and Hg separated. **Calculated using the concept of toxic equivalence factors referred to 2,3,7,8 T4CDD.
Emission limits (UE and Italy) and “best emission performances” indicated by BRef mg/Nm3 s DLgs 11/5/05 n.133 BAT 24h BAT ½ h 10 - 30 total dust 1-5 1-20 HCl 10 - 60 1-8 1-50 HF 1-4
Emissioni PCDD/PCDF - Moniter Nota: Il limite autorizzato dal D.Lgs 133/2005 è di 0,05 nanogrammi per Normal metro cubo, pari a 50 picogrammi (scala paragonabile nell’analisi in tabella).
Limiti degli studi epidemiologici Emissioni sempre più ridotte Rischi piccoli (RR
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici Lo studio geografico di Elliott (1996) mostrò eccessi di rischio di mortalità per tumore al diminuire della distanza della residenza da 72 impianti di incenerimento rifiuti, specialmente per tumore dello stomaco, del fegato, del colon-retto e del polmone 30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici Gli eccessi di Sarcoma dei tessuti molli (STM) sono stati messi in relazione alle emissioni di diossine Viel, 2000 Cluster di STM in relazione alle emissioni di diossine SIR=1.44 di un impianto francese Comba, 2003 Studio caso-controllo a Mantova in un’area OR=31.4 nei primi 2 km, ipotizzato il industriale dove era presente un impianto di ruolo etiologico delle diossine incenerimento di rifiuti in larga parte industriali Tessari, 2006 Studio geografico sulla distribuzione dei casi di STM SIR=1.69 nelle donne dell’area a più alto in relazione al modello di ricaduta la suolo di inquinamento diossine e furani emessi dagli impianti presenti nell’area industriale di Mestre, compreso un impianto di incenerimento rifiuti urbani, nel 1980-90 Zambon, 2007 Studio caso controllo nella stessa area dello studio RR=3.3 (IC95%: 1.24-8.76) nel di Tessari gruppo con il periodo più lungo e il livello piu’ alto di esposizione a diossine 30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici Diversi studi hanno mostrato risultati consistenti tra loro sugli eccessi di Linfoma non Hodgkin (LNH) Viel, 2000 Cluster di STM in relazione alle diossine emesse da un impianto SIR=1.27 francese Floret, 2003 Studio caso-controllo su 222 LNH ed inquinamento da diossine, OR=2.3 nell’area a maggiore stimato con modello diffusionale inquinamento Biggeri, 2005 Cluster di LNH nel 1986-92 nei residenti nell’area dove aveva SMR=184.2 operato nel 1973-86 un inceneritore chiuso per aver emesso diossine Biggeri, 2006 Metanalisi degli studi di mortalità 1981-2001 attorno a 17 SMR =1.02 negli uomini. Nessun inceneritori in Toscana eccesso nelle donne Bianchi, 2006 Metanalisi degli studi di mortalità 1981-2001 attorno a 25 SMR =1.08 negli uomini. Nessun inceneritori in Italia eccesso nelle donne Tessari, 2006 Studio geografico sulla distribuzione dei casi di LNH in relazione al Nessun eccesso di rischio modello di ricaduta la suolo di diossine e furani emessi nell’area industriale di Mestre (incluso un impianto di incenerimento rifiuti urbani) nel 1980-90 Viel, 2008 Studio geografico in un’area francese caratterizzata da 13 RR=1.12 nell’area a più alto inceneritori (usato un modello diffusionale delle emissioni) inquinamento, maggiore nelle donne 30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici Studi che hanno considerato il tumore del polmone Elliott, 1992 Studio geografico sull’incidenza attorno a inceneritori di rifiuti industriali: nessun eccesso al diminuire della distanza dagli impianti Barbone, 1995 Studio caso-controllo a Trieste (più sorgenti considerate): eccesso di rischio con l’aumentare della distanza dall’inceneritore Biggeri, 1996 Studio caso-controllo a Trieste (più sorgenti considerate): incrementi di rischio all’aumentare del livello di inquinamento, eccesso di rischio sia nell’area industriale sia nel centro città Michelozzi, 1998 Studio geografico di mortalità nella popolazione residente nei dintorni dell’impianto di Malagrotta a Roma: nessun eccesso al diminuire della distanza dall’impianto Parodi, 2004 Studio geografico sulla mortalità della popolazione residente in area urbana e industriale caratterizzata anche dalla presenza di un inceneritore: eccesso di rischio osservato solo nelle donne anche aggiustando per fattori di deprivazione socio-economica Se i risultati degli studi su STM e LNH sono non sempre consistenti tra loro, ancora più limitate sono quelle relative ad altre sedi tumorali 30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici 2004 – Franchini Revisione sistematica di letteratura (Ann Ist Super Sanità) I risultati sulle patologie oncologiche non sono sempre consistenti tra loro. Maggiormente inconsistenti quelli sulle patologie non tumorali . Fattori di distorsione e confondimento possono avere avuto una rilevante influenza sulle associazioni identificate. “Una nuova generazione di studi epidemiologici necessita di una migliore definizione dell’esposizione in termini qualitativi e quantitativi, in particolare mediante una evoluzione delle misurazioni ambientali e lo sviluppo dell’uso di bio-marcatori individuali di esposizione.” 30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici 2009 – Porta Revisione sistematica di letteratura (Environ Health) 30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici 2011 – Ranzi Risultati dello studio Enhance Health nell’area di Coriano a Forlì Studio di coorte su 31.347 residenti, follow-up 1990-2003, modello diffusionale per la identificazione di aree a maggiore dispersione degli inquinanti : eccessi di rischio osservati nelle sole donne per tutti i tumori e per tumore dello stomaco, colon, fegato e mammella. 30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici 2011 – Candela Risultati dello studio Per gli effetti a lungo termine lo studio non ha esso in evidenza una coerente associazione tra livelli di esposizione e mortalità o incidenza di tumori. 30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici Studi con risultati positivi sulle malformazioni congenite Autore, anno Tipologia di studio Risultati Tango, 2004 Studio geografico sugli esiti della gravidanza in madri Diminuzione del rischio all’aumento della residenti in un raggio di 10 km da 63 inceneritori con distanza dagli impianti emissione di diossine in Giappone Picco massimo a 1-2 km Vinceti, 2008 Studio descrittivo su donne che abitano o lavorano vicino RR=2.26 non significativo nelle lavoratrici ad un inceneritore a Modena Cordier, 2010 Studio caso-controllo sulle malformazioni del tratto OR=2.95 per esposizioni a diossine al di sopra urinario e l’esposizione a diossine emesse impianti di il valore mediano all’inizio della gravidanza incenerimento rifiuti nelle aree di residenza materna 30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici Studi con risultati positivi su altri esiti della gravidanza Lloyd, 1988 Studio sulle nascite 1975-83 in Scozia in aree con inceneritori: tasso di Williams, 1992 gemellarità maggiore e riduzione delle nascite maschili nelle aree a maggiore inquinamento da IPA nel terreno Obi-Osius, 2004 Incidenza più elevata di gemellarità in comunità caratterizzata dalla vicinanza ad un inceneritore rispetto a due comunità di controllo Lin, 2006 Studio geografico sugli esiti della gravidanza nel 1991 e 1997 in relazione ai livelli di PCDD/F emessi da un inceneritore a Taipei: evidenziati eccessi non significativi per basso peso alla nascita, nascita di sesso femminile e pretermine Candela, 2013 Studio geografico sugli esiti della gravidanza nel 2003-09 in donne residenti nel raggio di 4 km da un inceneritore con identificazione dei diversi livelli di inquinamento tramite un modello di dispersione degli inquinanti: evidenziati eccessi significativi per nascita pretermine 30/10/2017
RSU – INCENERITORI: principali studi epidemiologici WHO Meeting Report 2015 “Waste and human health: Evidence and Needs Le emissioni sono cambiate molto nel tempo e le evidenze disponibili sono specifiche per ogni periodo e tipologia di inceneritore considerata. Le evidenze sui tumori sono limitate e legate alle emissioni degli inceneritori di vecchia generazione. Suggestive sono le evidenze sulle malformazioni del tratto urinario e gli esiti della gravidanza, in particolare quelle sulle nascite pretermine. Non conclusivi i risultati sugli effetti acuti a carico dell’apparato respiratorio. 30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD) Gli effetti sulla salute consolidati Meccanismo del danno Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate) Sorveglianza epidemiologica Principali studi in corso 30/10/2017
RSU – Nuovi esiti sanitari (evidenze ancora più limitate) Disturbi e malattie respiratorie Autore, anno Tipologia di studio Risultati Zmirou, 1984 Studio descrittivo sul consumo di farmaci di 3 gruppi di residenti in Francia a Le prescrizioni per problemi respiratori diminuivano significativamente distanza variabile (200 m, 1 e 2 km) da un inceneritore all'allontanarsi dall'impianto Hsiue, 1991 Studio trasversale su ragazzi residenti in 3 aree nelle vicinanze di un inceneritore Decremento significativo della funzionalità respiratoria nelle aree più a Taiwan inquinate Gray, 1994 Studio di prevalenza di sintomi e mal.resp. in ragazzi di due aree vicine a Nessun differenza osservata inceneritori e in un gruppo di controllo in Australia Shy, 1995 Studio caso-controllo in residenti attorno a 3 inceneritori e in comunità di Nessun differenza osservata controllo Lee, 1999 Studio trasversale in residenti attorno a inceneritori in North Carolina Nessun differenza osservata Hu, 2001 Studio trasversale sui risultati dei test spirometrici di 1018 soggetti non fumatori Nessun associazione osservata residenti in aree caratterizzate da impianti di incenerimento rifiuti Miyake, 2005 Studio trasversale su 450807 ragazzi di scuole giapponesi a varia distanza da 37 Effetti maggiori nei ragazzi delle scuole più vicine agli impianti impianti di incenerimento rifiuti Golini, 2014 Studio di coorte su 47192 residenti entro 7 km da 2 impianti nel Lazio Eccesso di ospedalizzazione (HR=1.26) negli uomini delle aree a più elevato inquinamento 30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD) Gli effetti sulla salute consolidati Meccanismo del danno Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate) Azioni di prevenzione individuale/collettiva Sorveglianza epidemiologica Principali studi in corso 30/10/2017
RSU - Azioni di prevenzione individuale/collettiva Nessuna vera e propria attività di prevenzione individuale è possibile. Sono necessarie attività a livello collettivo, ed in particolare attività di controllo delle emissioni e di eventuale monitoraggio biologico delle esposizioni della popolazione residente nei dintorni, accompagnate da una diffusione dei risultati conseguiti. Talora può essere opportuna una sorveglianza epidemiologica 30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD) Gli effetti sulla salute consolidati Meccanismo del danno Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate) Azioni di prevenzione individuale/collettiva Sorveglianza epidemiologica Principali studi in corso 30/10/2017
Rifiuti solidi urbani - Sorveglianza epidemiologica Cosa è richiesto all’epidemiologia quando in un territorio è presente un impianto di incenerimento rifiuti che genera allarme ? Solitamente viene chiesto di studiare l’impatto delle emissioni sulla salute dei residenti nei dintorni, al netto dell’effetto di altri fattori di rischio noti per le patologie ipotizzate essere correlate alle emissioni L’obiettivo in questo caso è di confermare o non confermare le ipotizzate associazioni Può anche valutare l’efficacia di interventi specifici di prevenzione o riduzione dei rischi ambientali 30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Sorveglianza epidemiologica In genere vengono avviati studi epidemiologici che hanno un inizio e un termine e giungono a posteriori, quando gli effetti sono ormai evidenziati e le esposizioni avvenute Possono comunque fornire strumenti conoscitivi a chi deve decidere quali azioni devono essere messe in atto per ridurre e controllare potenziali esposizioni a rischio Nel caso si ravveda la necessità di una SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA occorre avere presente che trattasi di rendere operativa una raccolta sistematica, in continuo, con analisi e interpretazione di dati sanitari da integrare strettamente quelli di tipo ambientale e da diffondere cadenza periodica a tutti i portatori di interesse, in particolare coloro che sono deputati all’attività di controllo e prevenzione. 30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Sorveglianza epidemiologica Per prendere in considerazione l’opportunità sia di effettuare uno studio epidemiologico sia una sorveglianza epidemiologica in una popolazione residente nei dintorni di una sorgente puntiforme di inquinamento - Non è sufficiente che vi sia preoccupazione per la salute della popolazione che abita nei dintorni - Non è sufficiente sapere che i livelli di emissione consentiti siano stati sforati - Non è sufficiente che siano stati evidenziati cluster di patologia, a meno che queste patologie siano correlabili a esposizioni agli inquinanti emessi dall’impianto - E’ invece importate considerare tale opportunità quando i risultati di indagini in matrici ambientali o animali e di monitoraggio biologico umano abbiano indicato la presenza di un inquinamento diffuso e consistente a fattori di rischio per la salute umana (anche assieme agli aspetti sopra citati) 30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Sorveglianza epidemiologica Come affrontare eventuali criticità coinvolgere tutte le molte professionalità necessarie (epidemiologi, clinici, MMG, operatori sanitari…, statistici, “tecnici dell’ambiente”, …) massima trasparenza nel lavoro che viene svolto nei confronti di tutti gli stakeholders disporre di strumenti di garanzia del lavoro che si svolge (es.“Comitati scientifici di garanzia”, identificati già negli anni ’90 dalle prime linee guida del CDC in tema di studi di cluster ambientali) 30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Argomenti trattati Rilevanza in termini di sanità pubblica (BoD) Gli effetti sulla salute consolidati Meccanismo del danno Principali studi epidemiologi internazionali e nazionali Nuovi esiti sanitari (evidenze limitate) Azioni di prevenzione individuale/collettiva Sorveglianza epidemiologica Principali studi in corso 30/10/2017
Rifiuti solidi urbani – Principali studi in corso in Italia Studi con biomarker di esposizione - Inceneritore di Torino - Inceneritore di Modena - Inceneritore di Parma Studi di coorte Inceneritore di Torino Inceneritore di Modena Inceneritore di Pisa Inceneritore di Valmadrera (LC) Inceneritore di Arezzo Inceneritore di Vercelli 30/10/2017
Biomarker di esposizione Nuove esperienze in corso in Italia: ◦ Modena ◦ Torino ◦ Parma ◦ Verona Significato incerto dal punto di vista interpretativo. Accertati rischi a lungo termine per diossine (PCB), incerto per metalli, IPA Necessità di linee guida nazionali condivise
BMU TORINO: METODI Disegno dello studio per periodo di calendario ed esposizione
Disegno dello studio di approfondimento BMU
Aree in studio Soggetti ASL TO3 Soggetti ASL TO1 Residenza dei soggetti campionati
Torino: Misura di biomarker di esposizione (BMU) 198 residenti in area di • Check-up generale esposizione • punteggio del rischio cardiovascolare 196 residenti in altra area • questionario su stato di salute, abitudini alimentari e voluttuarie, percezione del rischio urbana • funzionalità endocrina e respiratoria 13 allevatori • metalli • idrocarburi policiclici aromatici 50 residenti in area di esposizione 50 residenti in altra area PCB, DIOSSINE urbana 13 allevatori
Torino: Percezione del rischio Quanto ritiene probabile di essere a rischio per le seguenti malattie? resid TO1 resid TO3 certo/ media- certo/ media- poco non so poco non so molto mente molto mente allergie 80 43 65 10 47 40 100 8 (40.4%) (21.7%) (32.8%) (5.1%) (24.1%) (20.5%) (51.3%) (4.1%) malattie respiratorie acute 72 64 55 7 41 51 94 9 (36.4%) (32.3%) (27.8%) (3.5%) (21.0%) (26.2%) (48.2%) (4.62%) malattie respiratorie croniche 63 61 60 14 39 50 97 9 (31.8%) (30.8%) (30.3%) (7.07%) (20.0%) (25.6%) (49.7%) (4.6%) danni temporanei ai diversi 42 52 76 28 11 48 118 18 organi (21.2%) (26.3%) (38.4%) (14.1%) (5.6%) (24.6%) (60.5%) (9.2%) danni al fegato 49 49 79 21 15 52 109 19 (24.7%) (24.7%) (39.9%) (10.6%) (7.7%) (26.7%) (55.9%) (9.7%) varie forme di cancro 91 51 45 11 25 86 71 13 (46.0%) (25.8%) (22.7%) (5.6%) (12.8%) (44.1%) (36.4%) (6.7%) leucemia 69 50 55 24 14 56 105 20 (34.8%) (25.2%) (27.8%) (12.1%) (7.2%) (28.7%) (53.8%) (10.3%) malformazioni congenite 48 37 74 39 7 30 112 46 (24.2%) (18.7%) (37.4%) (19.7%) (3.6%) (15.4%) (57.4%) (23.6%)
Progetto AIA Modena: studi in corso • Survey popolazione: caratterizzazione e biomonitoraggio • Studio di coorte storica (1981-2011/2) su banche dati: outcomes di morbosità e mortalità in relazione all’espozione cumulata
Survey: obiettivi specifici Caratterizzazione della popolazione residente relativamente alle caratteristiche individuali, lo stile di vita e lo stato di salute. Valutazione a livello residenziale, tramite approccio geografico, dell’esposizione a emissioni dell’inceneritore e altre fonti presenti nell’area di studio. Stima della dose interna di inquinanti inceneritori-correlabili nella popolazione residente mediante biomarcatori di esposizione.
Survey • L'area geografica coinvolta nello studio è quella di 4 km di raggio intorno all’inceneritore di RSU • La popolazione (età compresa tra i 18 e 65 anni) in studio è quella residente nell’area di studio da minimo 3 anni • Il campionamento dei 1000 soggetti è di tipo stratificato proporzionale con estrazione di tipo probabilistico dal pool di eligibili (criteri di inclusione)
Survey Modena: fasi operative • Raccolta dei campioni biologici (500 soggetti: urine / metalli pesanti e IPA; 500 soggetti: unghie del piede per metalli) • Rilevazione di pressione arteriosa e misure antropometriche • Somministrazione del consenso informato e di un questionario di salute e sugli stili di vita • Auto-compilazione del questionario alimentare Epic e del questionario finalizzato alla raccolta dei confondenti
Progetto di sorveglianza degli effetti sanitari diretti e indiretti del NUOVO impianto di trattamento rifiuti (PAIP) di Parma Delibera n. 938/2008 del 15/10/2008 la Giunta provinciale di Parma – VIA-AIA: Prescrizioni n. 41-54 PROVINCIA DI PARMA - Atto n. 47 del 08/06/2011 OGGETTO: APPROVAZIONE CONVENZIONE TRA PROVINCIA DI PARMA, AZIENDA USL DI PARMA ED IREN AMBIENTE S.P.A. PER MONITORAGGIO SANITARIO 22 dicembre 2011: STIPULA DELLA CONVENZIONE Delibera AUSL del 20 gen 2011: Istituzione di un TAVOLO TECNICO- SCIENTIFICO a supporto del Coordinamento esercitato dal DSP nella conduzione del Progetto di Sorveglianza
Il Progetto di Sorveglianza di Parma: Un prima e un dopo…. PROGETTO DI SORVEGLIANZA DEGLI EFFETTI SANITARI DELL’INCENERITORE PAIP SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA SORVEGLIANZA SU MATRICI ALIMENTARI (fase preliminare di pianificazione) Vedasi piano operativo (avviata nell’estate 2011) FILIERA SORVEGLIANZA A LUNGO TERMINE SORVEGLIANZA A BREVE TERMINE FILIERA ZOOTECNICA AGRONOMICA (fieno, latte, uova) (pomodoro, frumento, cucurbitaceae) DATI SPIROMETRICI ESITI RIPRODUTTIVI REGISTRO TUMORI (gruppo di residenti (certificati di assistenza al parto REGISTRO DI MORTALITÀ e schede di dimissione affetti da asma) ospedaliera) BIOMARKERS URINARI SCHEDE DI DIMISSIONE (lavoratori PAIP, popolazione-previa OSPEDALIERA fattibilità) Nel 2011 è partito il piano di campionamenti ANTE-OPERAM
Il progetto di sorveglianza di Parma in corso: • Sorveglianza su matrici alimentari in aziende agro-zootecniche esposte/non esposte • Ricerca di indicatori di esposizione nelle urine • Sorvegl. epidemiologica su coorte di asmatici esposti / non esposti In previsione: • Sorvegl. epidemiologica prospettica degli indicatori di mortalità, incidenza tumori ed effetti riproduttivi in popol. residente (riferimenti metodologici: Moniter-Supersito)
La stima dell’esposizione
Ennio Cadum UOC Salute ambiente e Progetti Innovoativi ATS Pavia
Puoi anche leggere