UNICALCE SPA SITO DI NARNI - MADONNA SCOPERTA DICHIARAZIONE AMBIENT ALE EMAS ANNO 2023

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UNICALCE SPA SITO DI NARNI - MADONNA SCOPERTA DICHIARAZIONE AMBIENT ALE EMAS ANNO 2023
UNICALCE SpA
SITO DI NARNI – MADONNA SCOPERTA

 DICHIARAZIONE AMBIENTALE EMAS
Reg. CE 1221/2009 – Reg. CE 1505/2017 - Reg. CE 2026/2018

 ANNO 2023

 Febbraio 2023
UNICALCE SPA SITO DI NARNI - MADONNA SCOPERTA DICHIARAZIONE AMBIENT ALE EMAS ANNO 2023
UNICALCE S.P .A. – SITO DI MADONNA SCOPERTA – DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2023

SOMMARIO

INFORMAZIONI GENERALI 3
LA POLITICA AMBIENTALE DELLA UNICALCE S.P.A. 4
INTRODUZIONE 5
CONTESTO 5
 UNICALCE S.P.A. 5
 IL SITO PRODUTTIVO DI MADONNA SCOPERTA 7
 ORGANIZZAZIONE DEL SITO 7
 ATTIVITÀ SVOLTE 8

ASPETTI AMBIENTALI 11
 EMISSIONI CONVOGLIATE IN ATMOSFERA 11
 EMISSIONI DI GAS SERRA 11
 POLVEROSITÀ DIFFUSA 12
 PRODUZIONE DI RIFIUTI 13
 SCARICHI IDRICI 13
 VIBRAZIONI 14
 RUMORE 14
 CONTAMINAZIONE DEL SUOLO 15
 CONSUMO DI MATERIALI 15
 CONSUMO DI ACQUA 16
 CONSUMO DI ENERGIA 17
 EFFETTI SULLA BIODIVERSITÀ E SUL PAESAGGIO 17
 INCENDIO 19
 SOSTANZE LESIVE PER LO STRATO DI OZONO 19
 TRAFFICO INDOTTO (ASPETTO INDIRETTO) 19
 QUESTIONI RELATIVE AD APPALTATORI E FORNITORI (ASPETTO INDIRETTO) 20
 QUESTIONI RELATIVE AI PRODOTTI E AL LORO CICLO DI VITA (ASPETTO INDIRETTO) 20

INDICATORI CHIAVE 21
SIGNIFICATIVITÀ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI – VALUTAZIONE DEI RISCHI 22
AZIONI DI MIGLIORAMENTO 24
AUTORIZZAZIONI E RAPPORTI CON ENTI DI CONTROLLO 26

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INFORMAZIONI GENERALI

Denominazione: UNICALCE S.p.A. – Sito di Madonna Scoperta Narni
Indirizzo: Via Flaminia Romana, 449 – NARNI (TR)

Codici NACE:

08.11 Estrazione di pietre ornamentali e da costruzione, calcare, pietra di gesso, creta e ardesia
 (Quarrying of ornamental and building stone, limestone, gypsum, chalk and slate)
23.64 Fabbricazione di malta
 (Manufacture of mortars)

Addetti 19

Questa dichiarazione è stata preparata da:

RICCARDO MORONI Coordinatore Ambiente Italia

ed approvata da:

MAURIZIO BONETTO Direttore Divisione Premiscelati (Impianti)

Il verificatore accreditato DNV Business Assurance Italy S.r.l. (No. accreditamento IT-V-0003) attesta nel
Documento di Convalida il rispetto dei requisiti posti dal Regolamento CE 1221/2009 di ecogestione ed audit
ambientale e che i dati e le informazioni presenti nella presente Dichiarazione Ambientale sono attendibili e
coprono in modo soddisfacente tutti gli impatti ambientali significativi dell’organizzazione.

La UNICALCE S.p.A. si impegna a trasmettere all'organismo competente sia i necessari aggiornamenti annuali
sia la revisione della Dichiarazione Ambientale completa entro il tre anni dalla convalida, mettendoli a
disposizione del pubblico secondo quanto previsto dal Regolamento CE 1221/2009.

La Dichiarazione Ambientale è disponibile al pubblico sul sito web www.unicalce.it

 PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A:

 Riccardo Moroni

 e-mail emas@unicalce.it

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 LA POLITICA AMBIENTALE DELLA UNICALCE S.P.A.
 UNICALCE S.p.A. ritiene di importanza strategica per le proprie attività la tutela dell’ambiente
 e lo sviluppo sostenibile e considera come requisito imprescindibile per tutte le sue attività il
 rispetto degli obblighi e adempimenti legali .

 Si impegna pertanto a:

 − Applicare progressivamente all’intera organizzazione un Sistema di Gestione Ambientale
 certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001:2015 ed estendere a tutti i siti operativi
 la registrazione EMAS con lo scopo di identificare, valutare e monitorare gli aspetti
 ambientali legati alle proprie attività e servizi, garantire il rispetto degli obblighi di
 conformità e ricercare un miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali;

 − Effettuare la misurazione dei processi e degli aspetti ambientali ad essi associ ati,
 attraverso l’individuazione di indicatori, e di valutarne rischi ed opportunità correlati;

 − Controllare e quando possibile ridurre gli impatti ambientali con l’applicazione delle
 migliori tecnologie disponibili nella progettazione e modifica degli impi anti produttivi;

 − Gestire i propri impianti produttivi in modo da migliorare quanto possibile le prestazioni
 ambientali e prevenire l’inquinamento dell’ambiente, in considerazione anche delle
 esigenze e delle aspettative delle Parti Interessate

 − Ottimizzare l'utilizzo di risorse naturali, privilegiando in particolare l’uso di fonti
 energetiche rinnovabili;

 − Progettare e gestire le proprie attività estrattive in modo da proteggere la biodiversità e
 gli ecosistemi locali;

 − Formare il personale sulle tematiche amb ientali, ricercandone la necessaria e convinta
 collaborazione;

 − Sensibilizzare e qualificare i propri fornitori e appaltatori con particolare riferimento alla
 tutela dell’ambiente e al rispetto delle norme ambientali;

 − Comunicare alle Parti Interessate i ris ultati ottenuti in campo ambientale e le prestazioni
 ambientali dei propri siti registrati EMAS.

 La politica Ambientale è comunicata a tutto il personale, resa nota ai fornitori e messa a
 disposizione del pubblico.

Lecco, 10 marzo 2021 il Direttore Generale
 Luca Negri

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INTRODUZIONE
Questo documento costituisce Dichiarazione Ambientale ai sensi del Regolamento EMAS (Eco-Management and Audit
Scheme) ed è stato redatto da un Gruppo di Lavoro dedicato per fornire a tutti i soggetti interessati informazioni circa le
attività svolte e le azioni intraprese per il continuo miglioramento delle prestazioni ambientali dello Stabilimento di Madonna
Scoperta di UNICALCE S.p.A..
Come previsto dalla norma UNI EN ISO 14001:2015 e dal Regolamento CE n° 1221/2009 come modificato dal
Regolamento CE n°1505/2017 e dal Regolamento 2026/2018, l’organizzazione nell’ambito del Sistema di Gestione
Ambientale ha condotto un’analisi del contesto in cui opera, sia riguardo l’organizzazione nel suo complesso sia nello
specifico del sito. Ha inoltre individuato le parti interessate sia interne (Azionisti, dipendenti) sia esterni (enti pubblici, enti
di controllo, popolazione locale, comitati, clienti) e le loro aspettative. Ha condotto quindi un’analisi dei rischi e delle
opportunità legate agli aspetti ambientali ed ai relativi obblighi di conformità, tenendo conto anche delle aspettative delle
parte interessate. Per ulteriori dettagli sulla valutazione degli aspetti ambientali e sull’analisi dei rischi si rimanda allo
specifico capitolo.

CONTESTO

UNICALCE S.P.A.
Il Gruppo UNICALCE è il primo gruppo in Italia e tra i primi cinque in Europa per la produzione di calce. È controllata dalla
italiana Dolomite Colombo S.p.A. e vede nella compagine societaria la multinazionale CARMEUSE HOLDING S.A. con
sede in Lussemburgo, uno dei maggiori produttori mondiali di calce.
La Società opera nel settore dell’estrazione e lavorazione di carbonati per la produzione di inerti e per la produzione di
calce. I prodotti comprendono ossido e idrato di calcio, ossido e idrato magnesiaco, ossido dolomitico, grassello di calce e
malte umide, oltre a prodotti specifici a base di calce per agricoltura e zootecnia e miscele desolforanti. Sono prodotti inerti
(pietrischi e carbonati) per vari usi, dalle costruzioni ad usi industriali.
Accanto alle tradizionali produzioni di calce si affiancano i prodotti per l’edilizia a marchi PREMIER che comprende
premiscelati secchi, malte umide a base di calce e finiture.
L’azienda conta 13 impianti produttivi attivi sul territorio italiano e partecipazioni in altre aziende del settore sia in Italia che
all’estero. La capacità produttiva raggiunge i 2 milioni di tonnellate di calce. Le attività direzionali e le principali attività
amministrative sono svolte nel quartier generale di Lecco.
Sette dei tredici impianti produttivi attivi e la sede direzionale e amministrativa hanno implementato un sistema di gestione
ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001:2015 ed hanno ottenuto la registrazione EMAS.

 SEDI E STABILIMENTI PRODUTTIVI ATTIVI
 CERTIFICAZIONE REGISTRAZIONE
 SEDI E STABILIMENTI ATTIVITÀ
 ISO 14001 EMAS
 SEDE DIREZIONALE DI LECCO Uffici direzionali ed operativi IT-001872
 VAL BREMBILLA Cava - Produzione di calce SI
 LISSO Produzione di calce
 CASNIGO Cava
 MAGGIANICO Cava - Produzione di calce SI
 BERNEZZO Cava - Produzione di calce SI IT-001084
 GENOVA Cava
 CAMPIGLIA MARITTIMA Produzione premiscelati SI IT-001600
 TERNI Produzione premiscelati SI IT-001431
 NARNI - SAN PELLEGRINO Cava - Produzione di calce SI IT-000248
 NARNI - MADONNA SCOPERTA Cava - Produzione premiscelati SI IT-000530
 ITRI Cava - Produzione di calce SI IT-000984
 PALAGIANO Cava - Produzione di calce e premiscelati SI IT-000807

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L’attuale organizzazione dell’azienda vede attualmente al vertice un Direttore Generale che ha la responsabilità operativa
e gestionale dell’azienda e che costituisce l’Alta Direzione in quanto ha il potere di stabilire, sulla base degli indirizzi
societari, in maniera diretta e determinante la politica, gli obiettivi ed il programma ambientali del Sito, con capacità di
spesa per sostenerne l’attuazione.

Il Datore di Lavoro è responsabile dell'andamento globale degli stabilimenti del gruppo, dell'attuazione delle strategie e
delle politiche aziendali e della loro gestione organizzativa. Nell’ambito dei Sistemi di Gestione Ambientale definisce in
particolare la Politica Ambientale e le procedure generali.

Dal Direttore Generale dipendono il Direttore Operativo con funzioni di coordinamento delle direzioni di stabilimento per
l’area calce e pietrischi e il Direttore Divisione Premiscelati.

Il Direttore Divisione Premiscelati ha la responsabilità operativa e gestionale del sito produttivo. È responsabile del rispetto
dello specifico budget di spesa del Sito, dell'andamento globale dello stabilimento, dell'attuazione delle strategie e delle
politiche aziendali e del raggiungimento degli specifici obiettivi annuali.

Ha inoltre la responsabilità del corretto funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale, ed in particolare
dell’applicazione delle norme in materia di sicurezza ed ambiente, della formazione del personale, della definizione e
dell’ottenimento degli obiettivi e della corretta applicazione della politica Ambientale, presiede il Riesame della Direzione.
Ricopre il ruolo di Rappresentante della Direzione.

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IL SITO PRODUTTIVO DI MADONNA SCOPERTA
Il Sito di Madonna Scoperta si trova nel Comune di Narni (TR). È posto in posizione isolata, in un’area rurale, lontano dai
maggiori centri abitati, con la cava che si estende su un versante montano ricoperto da boschi di leccio. Nei dintorni sono
presenti solo poche abitazioni sparse. Non sono interessate dall’attività estrattiva aree protette quali parchi naturali o aree
di interesse comunitario (ZPS, SIC, ecc.), ne sono presenti nelle immediate vicinanze.

ORGANIZZAZIONE DEL SITO
La gestione operativa del sito è affidata al Responsabile di Produzione che dipende dal Direttore Divisione Premiscelati.

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ATTIVITÀ SVOLTE
Lo stabilimento di Madonna Scoperta della UNICALCE S.p.A. comprende una cava di estrazione di calcare ed uno
stabilimento che produce principalmente premiscelati per edilizia con marchio commerciale PREMIER Premiscelati. Sono
prodotte inoltre sabbie calcaree utilizzate principalmente come materia prima per la produzione di premiscelati sia nello
stesso stabilimento che in altri stabilimenti del gruppo, in particolare quello di Terni.

Dalla lavorazione di cava si ottengono anche inerti per costruzioni stradali e simili.

 PRODUZIONE [ t ] 2019 2020 2021 2022

 PREMISCELATI 108 265 80 751 101 672 95 150

 SABBIE CALCAREE (*) 82 049 59 442 88 867 82 142

 INERTI 32 255 21 810 26 184 47 698

 PRODUZIONE TOTALE 222 569 162 003 216 723 224 990

(*) al netto delle rilavorazioni

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ESTRAZIONE DEL CALCARE
La coltivazione della cava avviene con il metodo a fette orizzontali discendenti che dà la possibilità di effettuare subito il
recupero ambientale del gradone completato, man mano che si scende dall'alto verso il basso.
La prima operazione prevede la rimozione dello strato superficiale terroso e lo spianamento del terreno. Vengono quindi
effettuati i fori da mina, che sono poi caricati con esplosivo. Per l’innesco vengono utilizzati dei detonatori microridardati
che consentono di ottenere una grande flessibilità nella configurazione della volata. In questo modo il brillamento della
carica esplosiva viene parzializzato, aumentandone l’efficacia e riducendo le vibrazioni ed il rumore.
Con gli impianti a pieno regime si effettua normalmente una volata ogni due giorni, con un massimo di 1000 kg di esplosivo.
L’esplosivo necessario è trasportato sul posto dai fornitori in quanto non è presente una polveriera. L’eventuale esplosivo
non utilizzato è ritirato dal fornitore stesso. Il calcare è quindi trasferito all’impianto di lavorazione tramite dumper. Una
volta completata l’escavazione del gradone si inizia il lavoro di recupero ambientale.

LAVORAZIONE DEL CALCARE
Questa fase di lavorazione ha lo scopo di preparare un idoneo materiale per i successivi trattamenti di macinazione e
produzione di granulati e sabbie.
Il materiale viene trasportato con una pala gommata o dumper al carico dell’impianto, viene quindi selezionato in due flussi
principali tramite una prima vagliatura, il materiale con diametro < 110 mm, è ulteriormente vagliato e destinato sia alla
produzione di carbonati macinati si alla produzione di inerti, quello > 110 mm viene destinato alle sole successive
lavorazioni per la produzione di carbonato ventilato e macinato.
Dalla tramoggia di carico del frantoio tutti gli spostamenti del materiale sono effettuati con nastri trasportatori. Per limitare
la rumorosità tutti gli impianti sono posti all’interno dell’anfiteatro di cava e il frantoio primario è stato racchiuso in una
struttura insonorizzata.
Parte del calcare viene rilavorato saltuariamente in un piccolo impianto di frantumazione e vagliatura per la produzione di
ulteriori tipologie di granulati (tra 0 e 38 mm). Questa parte dell’impianto non è automatizzata ed è alimentata tramite
tramogge caricate con pala gommata.

PRODUZIONE DI SABBIE
Il calcare proveniente dalla linea di frantumazione primaria viene sottoposto a trattamenti meccanici (macinazione e
vagliature successive) in quattro linee diverse, per ottenere le granulometrie idonee. Questi materiali sono utilizzati per la
produzione di premiscelati nello stesso stabilimento o in quello di Prisciano. Una parte è venduto sfuso.
Nelle linee sono installati anche degli essiccatori alimentati a gas naturale, che vengono attivati secondo necessità.
Tutti i meccanismi sono a funzionamento elettrico automatico, controllate da PLC e sistema di supervisione, sono
ampiamente programmabili e flessibili per adattarsi alle esigenze di produzione.
Parte del calcare proveniente dalla linea di macinazione primaria è ulteriormente lavorato per ottenere un prodotto con
granulometria particolarmente fine, tipicamente 0-300 micron, il cosiddetto carbonato ventilato. La macinazione in questo
caso è effettuata tramite un mulino a sfere. La movimentazione del materiale è effettuato tramite trasporti pneumatici.
Tutti i sistemi vaglianti, i mulini, gli elevatori a tazze ed i nastri sono racchiusi all’interno di strutture chiuse e mantenute in
depressione. I sistemi di aspirazione sono dotati di filtri a maniche e le polveri raccolte sono recuperate come prodotto.

PRODUZIONE DEI PREMISCELATI
I premiscelati secchi sono preparati a partire da carbonati macinati e ventilati, idrato di calcio e cemento con aggiunta di
additivi che ne migliorano le caratteristiche.
I vari materiali sono presi dai sili di stoccaggio, pesati tramite bilance secondo la ricetta richiesta, e da queste inviate al
miscelatore che provvede ad omogeneizzare la miscela. Dal miscelatore il prodotto finito è inviato ai sili di stoccaggio. Nel
miscelatore è presente un punto di campionamento per l’analisi del prodotto.

CONFEZIONAMENTO
Una parte dei premiscelati è confezionata in sacchi.
L’insaccamento è effettuato da un impianto automatico. Sono utilizzati sacchi in carta, che sono poi confezionati
automaticamente in pallets fasciati in polietilene, pronti per essere caricati sugli automezzi.
Tutto l’impianto è munito di sistema di captazione polveri.

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CARICO SFUSO
I premiscelati e le sabbie sono normalmente caricati direttamente su automezzi per essere destinati alla vendita, ai silos
di stoccaggio nei cantieri edili o trasferiti allo stabilimento di Prisciano.
Il carico avviene tramite caricatori telescopici che provvedono a trasferire il materiale direttamente negli automezzi.
Come il resto degli impianti anche i sistemi di carico sono dotati di sistemi di depolverazione.

TRASPORTI
Il trasporto dei prodotti in entrata ed uscita dal Sito avviene totalmente su gomma, in quanto non sono presenti altri sistemi
di trasporto accessibili. I trasporti sono effettuati esclusivamente da trasportatori terzi, ed hanno come destinazione
principale l’Italia Centrale, con un raggio più limitato per gli inerti, che rimangono principalmente in provincia di Terni e di
Viterbo.

SERVIZI
Al fianco della produzione sono presenti delle attività di servizio, ovvero:

UFFICI
Presso il sito è presente un ufficio che si occupa delle sole spedizioni in partenza, le attività amministrative e commerciali
sono svolte presso il sito di San Pellegrino.

MANUTENZIONE
Nel sito è attivo un servizio di manutenzione per gli impianti, che si occupa direttamente o tramite terzi della manutenzione
ordinaria. È dotato di una piccola officina meccanica per le riparazioni.

LABORATORIO CONTROLLO QUALITÀ
Lo stabilimento ha al proprio interno un piccolo laboratorio attrezzato per effettuare alcune prove per il controllo della qualità
del prodotto. Le prove effettuate sono esclusivamente di tipo fisico e comprendono analisi granulometriche e test sulle
caratteristiche di lavorabilità dei premiscelati.

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ASPETTI AMBIENTALI
Gli Aspetti Ambientali diretti e indiretti sono individuati sulla base dell’analisi del processo produttivo e dei servizi ad esso
collegati e sulla base dell’analisi del contesto e delle aspettative delle parti interessate, tenendo conto anche delle
indicazioni dell’Allegato I del Regolamento CE 1221/2009, come modificato dai Regolamenti CE 1505/2017 e 2026/2018.

L’analisi è aggiornata con cadenza annuale, in occasione del Riesame della Direzione, sulla base delle prestazioni
ambientali e comunque in occasione di modifiche significative del contesto (ad esempio modifiche impiantistiche, nuovi
prodotti/mercati, modifiche alle normative applicabili o autorizzative, variazioni organizzative dell’organizzazione e dello
stabilimento produttivo).

Per valutare le prestazioni ambientali del Sito sono utilizzati degli opportuni indicatori che consentono di rappresentare
l'andamento degli aspetti ambientali individuati e di confrontarli con i limiti legislativi e con gli obiettivi programmati.

Ove opportuno, si è utilizzato come riferimento anche un prodotto intermedio strettamente legato al parametro misurato.
Ovviamente in caso di presenza di limiti legislativi si sono riportati i valori misurati e posti a confronto con i limiti stessi.

EMISSIONI CONVOGLIATE IN ATMOSFERA
L’impianto produttivo presenta numerosi punti di emissione in atmosfera provenienti dagli impianti di produzione e dai sistemi
di abbattimento delle polveri. Gli inquinanti emessi e sottoposti a controllo sono polveri totali per tutte le emissioni.

Tutti i sistemi di abbattimento sono costituiti da filtri a maniche per il contenimento delle polveri che sono utilizzate come
prodotti. Il campionamento periodico degli inquinanti emessi conferma il rispetto dei limiti imposti dalle autorizzazioni.

Di seguito sono riportati le quantità totali di inquinanti stimate sulla base delle ore di funzionamento degli impianti e sui risultati
degli autocontrolli.

Dato che gli autocontrolli sono effettuati una volta l’anno e le portate possono subire oscillazioni per via delle diverse
condizioni di marcia degli impianti, i valori di flussi di massa stimati sono soggetti ad un ampio margine di errore e quindi a
variazioni significative negli anni. I valori di emissione sono comunque notevolmente inferiori ai massimi autorizzati.

 EMISSIONI ANNUE DI POLVERI [t] EMISSIONI SPECIFICHE DI POLVERI [kg/t]
 2,0 0,010

 1,5 0,008
 0,006
 1,0
 0,004
 0,5
 0,002
 0,0 0,000
 2019 2020 2021 2022 2019 2020 2021 2022

 EMISSIONI [t] 2019 2020 2021 2022

 Polveri emesse 0,86 1,06 0,53 1,40

 POLVERI TOTALI Polveri autorizzate 17,94 17,94 17,94 17,94

 Emissione specifica [kg / t] 0,007 0,004 0,007 0,002

EMISSIONI DI GAS SERRA
Le emissioni di gas serra originate dal sito sono riconducibili all’uso del gas naturale per l’essiccazione del calcare e del
gasolio come combustibile per i mezzi di movimentazione del materiale di cava.

Sono state inoltre stimati i contributi indiretti relativi al consumo di energia elettrica. Per quanto riguarda i gas fluorurati ad
effetto serra, che sono utilizzati per i climatizzatori e gli essiccatori dell’aria compressa, si provvede ad effettuare controlli
su eventuali fughe, come previsto dal Regolamento CE 517/2014. Nel calcolo delle emissioni vengono computate anche
eventuali perdite di tali gas (non verificatesi negli ultimi anni). Le macchine contengono un totale di 104,4 t CO2eq (gas

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fluorurati) e 4,6 t CO2eq (gas clorurati). Le emissioni sono state stimate sulla base di parametri standard nazionali (fonte
ISPRA).

Nella tabella sono riportate le emissioni stimate raggruppate in SCOPE 1 (emissioni dirette dovute alla combustione di
combustibili ed eventuali perdite di gas) e SCOPE 2 (emissioni indirette legate all’utilizzo di energia elettrica prelevata dalla
rete). È in corso la redazione dell’inventario dei gas ad effetto serra secondo la norma ISO 14064. Entro il 2023 saranno
disponibili i dati definitivi per il 2022 comprendenti anche lo SCOPE 3 (emissioni indirette correlate ai trasporti, ai prodotti
ed al loro uso).

 EMISSIONI DI CO2 ANNUE [t] EMISSIONE SPECIFICA DI CO2 [t/t]
2 000 0,012

1 500 0,009

1 000 0,006

 500 0,003

 0 0,000
 2019 2020 2021 2022 2019 2020 2021 2022

 EMISSIONI DI GAS SERRA [t CO2] 2019 2020 2021 2022

 SCOPE 1 741 656 770 590
 SCOPE 2 822 595 754 727
 SCOPE 3 N.d. N.d. N.d. N.d.
 TOTALE 1 563 1 251 1 524 1 317
 Emissione specifica [t / t ] 0,0070 0,0077 0,0070 0,0059

POLVEROSITÀ DIFFUSA
 La polverosità diffusa è dovuta alla lavorazione e
 movimentazione delle materie prime (calcare) e dei
 prodotti finiti. Per limitare la dispersioni delle polveri
 vengono posti in atto degli opportuni accorgimenti:
 • sono presenti spruzzatori d’acqua per abbattere la
 polverosità nei piazzali e sulle strade interne;
 • gli impianti di produzione dei carbonati e dei
 premiscelati sono chiusi e mantenuti in depressione;
 • è effettuata una pulizia periodica delle strade e delle
 corsie di carico.
 Per verificare l’impatto dovuto alle polveri aerodisperse è
 effettuato un monitoraggio annuale in un punto posto al
 confine del sito come previsto nel piano di monitoraggio PUNTI DI MISURA DELLE POLVERI DIFFUSE
 concordato con ARPA Umbria.

 Concentrazione [μg/m3]
 Limiti di riferimento *
 PUNTI DI MISURA
 [μg/m3]
 2019 2020 2021 2022

 4 121,7 83,3 71,6 86,0 150

* protocollo di monitoraggio ARPA

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PRODUZIONE DI RIFIUTI
I rifiuti prodotti presso il Sito sono composti da imballaggi, scarti da attività di manutenzione dei mezzi e degli impianti. In
particolare risultano prodotti con regolarità solo alcune tipologie di rifiuto: imballaggi, oli esausti, filtri dell’olio, maniche dei
filtri, i fanghi delle fosse settiche, materiali ferrosi e componenti provenienti dalle manutenzioni degli impianti.
Lo stoccaggio viene effettuato per tipologia di rifiuto, con idonei contenitori posti in un apposito parco rifiuti.
Per gli oli esausti è presente un deposito dotato di fondo impermeabile e vasca di contenimento. Tutti i rifiuti sono smaltiti
con regolarità tramite smaltitori e trasportatori autorizzati.
Nelle tabelle seguenti sono riportati i rifiuti prodotti nello stabilimento. Il valore registrato nel 2022 è legato allo smaltimento
di rifiuti di demolizione del vecchio impianto di lavorazione del calcare.

 RIFIUTI PRODOTTI [kg] 2019 2020 2021 2022

 PERICOLOSI 5 760 3 740 5 888 3 065
 NON PERICOLOSI 258 771 452 710 880 020 1 924 940
 TOTALE 264 531 456 450 885 908 1 928 005
 PRODUZIONE SPECIFICA RIFIUTI TOTALI [kg/t] 1,19 2,82 4,09 8,57
 PRODUZIONE SPECIFICA RIFIUTI PERICOLOSI [kg/t] 0,026 0,023 0,027 0,014
 PRODUZIONE SPECIFICA RIFIUTI NON PERICOLOSI [kg/t] 1,16 2,79 4,06 8,56

 PRODUZIONE DI RIFIUTI [t] PRODUZIONE SPECIFICA DI RIFIUTI [kg/t]
2 500 10
2 000 8
1 500 6
1 000 4

 500 2

 0 0
 2019 2020 2021 2022 2019 2020 2021 2022

SCARICHI IDRICI
Benché il processo produttivo non presenti reflui, dal sito si originano comunque scarichi di acque reflue industriali, civili e
meteoriche.
Le acque reflue industriali sono formate dalle acque meteoriche raccolte nelle aree di manutenzione e da quelle di lavaggio
delle macchine operatrici e sono trattate in un impianto di disoleazione e dissabbiatura. All’impianto sono stati convogliati
anche gli scarichi delle condense dei compressori d’aria che possono presentare tracce di oli.
Data l’assenza di un collettore fognario a servizio della zona, per i reflui civili provenienti dai servizi igienici si è fatto ricorso
allo smaltimento sul suolo. Gli scarichi sono convogliati in una fossa settica dotata di sistema di dispersione.

Tutti gli scarichi sono autorizzati dalla Regione Umbria con AUA n° 10/2016 del 20/10/2016.

 ANALISI ACQUE INDUSTRIALI (DA DISOLEATORE-DISSABBIATORE) Limiti Tab. 3 All. 5
 PARAMETRO 27/05/2019 08/06/2020 31/05/2021 13/07/2022 D.Lgs. 152/06 P. III

 pH 8,50 7,56 8,09 7,59 5,5 – 9,5

 Solidi sospesi totali [mg/L] 41,0 75 74,7 35,3 80

 BOD5 [mg O2/L]
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VIBRAZIONI
L’uso di esplosivo per la coltivazione della cava comporta propagazione di vibrazioni alle aree limitrofe.

Gli impatti sono essenzialmente locali, limitati entro un raggio inferiore al chilometro, dato che le vibrazioni vengono
rapidamente smorzate dal terreno. In particolare possiamo considerare due tipi di impatto: danneggiamento delle strutture
e disturbo alla popolazione residente nell’intorno della sorgente.

Per valutare gli impatti dovuti alle vibrazioni si effettua un monitoraggio presso un’abitazione vicina al sito (punto 3
dell’immagine). I rilievi sono eseguiti mediante un sismografo portatile che misura l’accelerazione e la velocità nelle tre
direzioni. Come limite ci si riferisce alla norma DIN 4150 che, per edifici particolarmente sensibili (monumenti ed edifici
storici), indica un valore massimo di velocità di 3 mm/s.

L’utilizzo di adeguate tecniche di esecuzione delle volate, come il frazionamento delle cariche con l’uso di micro ritardi, fa
sì che i valori misurati siano sempre ampiamente al di sotto del pur cautelativo limite imposto dalle norme.

 VELOCITÀ [mm/s] 2019 2020 2021 2022

 Media 0,37 0,30 0,39 0,44

 ASSE Z Massima 0,57 1,14 0,89 0,76

 Limite 3 3 3 3

 DISTRIBUZIONE VIBRAZIONI
 4,0

 3,0
 Limite
 2,0 Massimo
 Media
 1,0

 0,0 PUNTO DI MONITORAGGIO DELLE VIBRAZIONI
 2019 2020 2021 2022

RUMORE
 Il sito di Madonna Scoperta presenta delle attività
 potenzialmente rumorose. Tutte le sorgenti sono in
 funzione solo nel periodo diurno.
 Per limitare la rumorosità verso l’ambiente esterno
 l’impianto di lavorazione del calcare è collocato all’interno
 dell’anfiteatro di cava, mentre il complesso degli impianti
 di produzione è posto in strutture chiuse e ove necessario
 rivestite con pannelli fonoassorbenti.
 Di minore importanza è il contributo delle volate, che
 hanno una durata estremamente limitata (uno o due
 secondi), e non si ripetono normalmente per più di una
 volta al giorno in orari non disturbanti (normalmente tra le
 8:00 e le 12:00).
 Per monitorare l’impatto sull’ambiente circostante il Sito,
 sono effettuate periodicamente delle campagne di
 UBICAZIONE PUNTI DI MISURA DEL RUMORE
 misura.
 Di seguito sono riportati i risultati della valutazione di
 impatto acustico effettuata nel 2016. Una nuova
 valutazione è programmata nel 2023.

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 Valori misurati Leq(A) Valori limite di immissione Leq(A)
 PUNTI DI MISURA
 novembre 2016 - DIURNO Classe - Diurno
 1 Perimetro sito OVEST 38,5 V 70
 2 Perimetro sito NORD 53,5 V 70
 3 R2 – Abitazioni loc. Madonna Scoperta 46,0 II 50
 4 R3 – Abitazioni lungo SS Flaminia 49,5 IV 65
 5 R4 – Abitazioni su strada di accesso 45,5 III 60
 6 Perimetro sito NORD 52,0 V 70
 7 R1 – Abitazione lato nord 34,0 II 50
 8 Perimetro sito SUD 51,0 V 70

CONTAMINAZIONE DEL SUOLO
L’area in cui sorge lo stabilimento non presenta contaminazioni dovute ad attività precedenti, perciò questo aspetto si può
evidenziare solo in caso di incidenti, come ad esempio sversamenti accidentali di idrocarburi. Inoltre non si sono avuti
incidenti ambientali che abbiano potuto causare una contaminazione del suolo e delle acque superficiali e sotterranee. Le
possibili fonti di inquinamento del suolo sono gli stoccaggi di materiali accessori quali oli e carburanti, i fluidi dei mezzi di
movimentazione e lo stoccaggio degli oli usati. Il gasolio è contenuto in due serbatoi da 9000 litri fuori terra, dotati di vasca
di contenimento per eventuali fuoriuscite, mentre gli oli nuovi ed usati sono stoccati in fusti in un apposito magazzino dotato
di fondo impermeabile. Nel caso di perdite dovute a rotture dei mezzi di movimentazione del materiale di cava, quali le
pale gommate, gli escavatori ed i dumper viene messa in atto una procedura per il contenimento e la rimozione immediata
della contaminazione. Per limitare il rischio di contaminazione del suolo tutte le operazioni di manutenzione e rifornimento
dei mezzi sono effettuate su aree pavimentate e collegate ad un impianto di disoleazione.

CONSUMO DI MATERIALI
La principale materia prima utilizzata per la produzione è il calcare estratto dalla cava. A questo si aggiungono dei leganti
come cementi, calce idrata e calce idraulica e altri materiali utilizzati per specifici prodotti. Per alcune produzioni viene
utilizzato anche del calcare proveniente da altre cave dell’azienda.

MATERIE PRIME
Il consumo assoluto rispecchia l’andamento produttivo e, come si evince dall’utilizzo specifico, l’efficienza è pressoché pari
al 100%, senza la presenza significativa di scarti in quanto il calcare non utilizzato per la produzione di sabbie e premiscelati
è utilizzato per la produzione di inerti.

 MATERIE PRIME [t] UTILIZZO SPECIFICO MATERIE PRIME [t/t]
280 000 1,2

210 000 0,9

140 000 0,6

 70 000 0,3

 0 0,0
 2019 2020 2021 2022 2019 2020 2021 2022

 MATERIE PRIME [t] 2019 2020 2021 2022
 CALCARE DALLA CAVA 111 397 67 357 112 318 153 442
 CALCARE DA ALTRI SITI 91 724 82 613 78 829 53 573
 LEGANTI 2 041 1 569 1 853 13 820
 ALTRE MATERIE PRIME 6 274 1 184 12 381 4 515
 TOTALE 222 691 162 170 217 158 225 350
 UTILIZZO SPECIFICO [t/t] 1,001 1,001 1,002 1,002

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ALTRI MATERIALI
Il processo produttivo prevede l’utilizzo di materie ausiliarie. Le principali sono:

Esplosivo per la coltivazione della cava
Gli esplosivi usati per la coltivazione della cava sono di vario tipo, in funzione del tipo di roccia e delle caratteristiche della
singola volata. L’esplosivo e gli accessori per l’innesco (micce e detonatori) non sono stoccati all’interno dello stabilimento,
ma vengono consegnati giornalmente da un fornitore autorizzato.

Materiali da imballaggio
Una parte dei prodotti dello stabilimento sono venduti confezionati in sacchi e big bag. In particolare sono utilizzati per
sacchi in carta che vengono poi confezionati in bancali ricoperti con polietilene. Sono utilizzati anche big bag per il
confezionamento di sabbie. Una buona parte dei pallets in legno sono a rendere e quindi riconsegnati in stabilimento dei
clienti per essere riutilizzati.

 ALTRI MATERIALI [t] 2019 2020 2021 2022
 ESPLOSIVO 6,8 5,5 3,3 4,8
 IMBALLAGGI 517,3 405,8 555,9 600,5
 CHEMICALS 0,0 0,0 0,6 1,1
 LUBRIFICANTI 1,4 3,1 3,1 1,3
 TOTALE 525,5 414,4 562,9 607,7
 UTILIZZO SPECIFICO [t/t] 0,0024 0,0026 0,0026 0,0027

 ALTRI MATERIALI [t] ALTRI MATERIALI - UTILIZZO SPECIFICO [t/t]
 800 0,004

 600 0,003

 400 0,002

 200 0,001

 0 0,000
 2019 2020 2021 2022 2019 2020 2021 2022

CONSUMO DI ACQUA
L’acqua non è utilizzata nel ciclo produttivo, ma solo per gli usi igienico-sanitari. Per l’alimentazione dei sistemi di
abbattimento della polverosità dei piazzali e strade di cava durante le stagioni estive è utilizzata acqua industriale
proveniente dal sito di San Pellegrino. Parte dell’acqua raccolta dalle coperture è raccolta e convogliata nella vasca di
accumulo utilizzata come riserva antincendio e come alimentazione del sistema degli spruzzatori stradali. Il consumo
anomalo del 2022 di acqua da acquedotto è stato causato da una perdita che è stata individuata e riparata.

 CONSUMO DI ACQUA [m3] CONSUMO SPECIFICO DI ACQUA [m3/t]
12 000 0,045

 8 000 0,030

 4 000 0,015

 0 0,000
 2019 2020 2021 2022 2019 2020 2021 2022

 ACQUA [m3] 2019 2020 2021 2022

 ACQUA INDUSTRIALE DA SAN PELLEGRINO 242 507 54 13

 ACQUA PRELEVATA DA ACQUEDOTTO 1 365 1 456 2 683 8 472

 TOTALE 1 607 1 963 2 737 8 485

 CONSUMO SPECIFICO [m3/t] 0,007 0,012 0,013 0,038

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CONSUMO DI ENERGIA
Le principali fonti energetiche utilizzate nel sito sono gas naturale, energia elettrica e gasolio.
L’energia elettrica è utilizzata per l’azionamento degli impianti produttivi, il gasolio è impiegato per i mezzi impiegati per la
coltivazione della cava (escavatori, pale gommate, perforatrici, dumper) e per la movimentazione dei prodotti. Il gas
naturale è utilizzato per l’essiccazione delle sabbie. Il consumo specifico ha delle leggere oscillazioni in funzione della
tipologia di prodotti e della maggiore o minore necessità di essiccamento del calcare.
Per ridurre il consumo di energia elettrica è in fase di progettazione un impianto fotovoltaico da 2 MW la cui entrata in
esercizio è prevista per il 2024.

 CONSUMO DI ENERGIA [GJ] CONSUMO SPECIFICO DI ENERGIA [GJ/t]
30 000 0,15

20 000 0,10

10 000 0,05

 0 0,00
 2019 2020 2021 2022 2019 2020 2021 2022

 CONSUMI ENERGETICI [GJ] 2019 2020 2021 2022
GAS NATURALE 7 804 6 910 7 951 5 736
ENERGIA ELETTRICA 10 993 8 405 11 043 10 648
GASOLIO 4 234 3 749 4 369 3 716
TOTALE 23 031 19 064 23 363 20 100
CONSUMO SPECIFICO [GJ/t] 0,103 0,118 0,108 0,089

ENERGIA ELETTRICA (DA FONTE RINNOVABILE) 1 058 1 613 3 747 * 3 613 **
PERCENTUALE ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI 4,6 % 8,5 % 16,0 % 18,0 %
NOTE: * Dati non certificati dichiarati dal fornitore ** Dati stimati

EFFETTI SULLA BIODIVERSITÀ E SUL PAESAGGIO
Uno degli aspetti ambientali più evidenti dell’attività estrattiva è sicuramente la modifica del paesaggio.
Il sito interessa il versante est del monte Trassinari (607 m), che fa parte di un sistema collinare-montano che si estende da
nord a sud, dalla città di Narni fino alla Sabina, dove raggiunge le quote maggiori con i monti Cosce (1114 m) e San Pancrazio
(1028 m), con una morfologia in genere piuttosto arrotondata sia sui versanti che sulle parti sommitali.
L’ambiente nel quale insiste il Sito di Madonna Scoperta è caratterizzato dalla presenza di vaste superfici boscate
prevalentemente costituite da boschi sempreverdi a dominanza di leccio. Questi sono stati storicamente interessati da
interventi antropici di taglio, solo alcune parti costituiscono ancora oggi un elemento di elevata naturalità, mentre la parte
maggiore è ancora sottoposta a tagli periodici.
Fra le specie animali che possono essere presenti nei dintorni dell’area della cava, e per le quali sono state rinvenute tracce
dirette ed indirette, possiamo citare mammiferi di piccola taglia quali l’istrice, il riccio, la volpe, lo scoiattolo e mammiferi di
taglia maggiore come il cinghiale. Fra gli uccelli il cardellino, la gazza, la ghiandaia, i merli. Sono presenti rettili come i serpenti
e le lucertole, nonché una elevata diversità di insetti. Non è raro nelle ore calde estive osservare rapaci che sfruttano le correnti
ascensionali che si generano sul fronte di cava.
Il progetto di coltivazione della cava ha tenuto in considerazione queste problematiche, scegliendo il sistema di coltivazione a
fette discendenti che permette di effettuare le operazioni di riambientamento ed invecchiamento artificiale del fronte del
gradone appena abbandonato, in modo da ridurre immediatamente il contrasto cromatico, senza attendere l’esaurimento
della coltivazione della cava. La scelta di conformare l’area di cava ad anfiteatro permette di mantenere alti speroni laterali
che nascondono la cava alla vista su tre lati.
La coltivazione della cava comporta inoltre una modifica delle condizioni dei versanti, con un cambiamento dell’inclinazione e
delle caratteristiche superficiali, pertanto va posta attenzione a che non si abbiano effetti sulla stabilità dei versanti interessati.

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Il progetto di coltivazione ha preso in considerazione questo problema, indicando un profilo dei versanti che ne salvaguardi la
stabilità, sia durante le operazioni di escavazione che al suo completamento. Particolari attenzioni sono poste alle strade di
accesso all’area di cava, realizzando e mantenendo un adeguato sistema di regimentazione delle acque piovane e, dove
necessario, al consolidamento della scarpata a monte.
Il versante di cava non è interessato da un reticolo idrografico di particolare estensione, si ha la sola presenza di modesti
impluvi che drenano esclusivamente le acque piovane. Si può escludere pertanto che si abbia una apprezzabile modifica della
circolazione delle acque superficiali, così come di quelle sotterranee, date anche le relativamente piccole dimensioni della
cava.
Nella tabelle seguente sono riportati, come richiesto dal Regolamento CE 2026/2018, le superfici impermeabilizzate e quelle
orientate alla natura interne (aree oggetto di definitiva rinaturalizzazione) ed esterne (bosco oggetto di conversione ad alto
fusto).

 INDICI BIODIVERSITÀ 2019 2020 2021 2022

SUPERFICIE TOTALE [m2] 312 000 312 000 312 000 312 000

SUPERFICIE TOTALE SPECIFICA [m2/t] 1,402 1,926 1,440 1,387

SUPERFICIE IMPERMEABILIZZATA [m2] 14 400 14 400 14 400 14 400

SUPERFICIE IMPERMEABILIZZATA SPECIFICA[m2/t] 0,065 0,089 0,066 0,064

SUPERFICIE ORIENTATA ALLA NATURA (INTERNA)[m2] 11 861 14 253 14 837 16 136

SUPERFICIE ORIENTATA ALLA NATURA (ESTERNA) [m2/t] 88 600 88 600 88 600 88 600

SUPERFICIE ORIENTATA ALLA NATURA TOTALE [m2] 100 461 102 853 103 437 104 736

SUPERFICIE ORIENTATA ALLA NATURA SPECIFICA [m2/t] 0,45 0,63 0,48 0,47

INTERVENTI DI RICOMPOSIZIONE AMBIENTALE
Per mitigare gli impatti sul paesaggio e per ricreare un ambiente naturale quanto più simile al preesistente, viene effettuato
un intervento di ricomposizione ambientale contestualmente alla coltivazione.

Gli interventi mirano a mascherare gli effetti negativi dell’opera di escavazione e allo stesso tempo a ricreare in tempi rapidi
un ambiente quanto più possibile naturale e coerente la flora autoctona. Per fare ciò si parte con l’utilizzo di specie pioniere,
che hanno la capacità di vegetare in ambienti difficili per creare i presupposti allo sviluppo della flora autoctona del luogo,
e successivamente con l’introduzione di specie autoctone.

La ricomposizione inizia non appena il gradone viene abbandonato, in questo modo la parte alta della cava, che è la più
visibile si trova in condizioni di recupero più avanzate. Il fronte di cava, composto da gradoni alti 5 m con pendenza di 60°
viene modellato in microgradoni con altezza di 2,5 m e larghezza di 1,5 m, in questo modo si ottiene una pendenza globale
di 40° e si ha la possibilità di riportare un consistente strato di terreno. Gli interventi prevedono il riporto di terreno sul
gradone su cui si procede all’idrosemina a spessore durante le stagioni umide.

Le specie erbacee scelte sono un mix di graminacee e leguminose, particolarmente adatto alla colonizzazione di un
ambiente arido e inospitale. Ove necessario viene posato un tessuto di geojuta e sono realizzate palizzate e viminate per
limitare l’erosione e favorire l’attecchimento. Vengono quindi piantumate delle essenze arboree e arbustive come i pini di
aleppo, i lecci, le ginestre.

Le pareti rocciose che non sono ricoperte dal terreno vengono sottoposte ad un intervento di invecchiamento artificiale,
che con l’uso di ossidi di ferro tende a scurire la roccia nuda. Sono previsti inoltre interventi di manutenzione, in particolare
di irrigazione, concimazione e sostituzione di piante non attecchite.

L’idrosemina a spessore è effettuata utilizzando una miscela di sementi e terreni innovativa, grazie alla quale si è in grado
di ottenere spessori fino a 3 cm sia su terreni di riporto che su roccia nuda. La miscela delle sementi è stata individuata
attraverso un lavoro di selezione ed è studiata in modo da indurre inizialmente la crescita di specie vegetali particolarmente
resistenti che favoriranno la formazione di uno strato embrionale di suolo e quindi di specie erbacee meno resistenti in
grado di portare il suolo ad uno stadio evolutivo superiore.

 18
UNICALCE S.P .A. – SITO DI MADONNA SCOPERTA – DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2023

La tipologia e l’ampiezza degli interventi sono legati all’andamento della coltivazione della cava. Le lavorazioni secondo il
nuovo progetto sono iniziate nel 2017, nel 2018, nel 2020 e nel 2021 non sono state effettuate piantumazioni in quanto le
superfici disponibili erano inferiori alla misura minima necessaria per effettuare un reticolo come da progetto (900 m2).
Nell’anno 2021 sono stati eseguiti i lavori preparatori agli interventi di idrosemina e piantumazione completati nel 2022.

 INTERVENTI 2019 2020 2021 2022

 Piantumazione n° essenze 375 - - 1 695

 Idrosemina m2 1 450 550 - 1 500

 Trattamento con invecchiante m2 - 400 - 1 250

 Viminate e palizzate m - - - -

INCENDIO
Per il Sito di Madonna Scoperta il rischio di incendio è stato valutato come Livello di Rischio Medio secondo i criteri riportati
nell’Allegato 1 del DM 64 del 10/03/1998. È presente il Certificato di Prevenzione incendi (Attestazione di rinnovo periodico
di conformità antincendio prot. 4103 del 14/05/2019).

Nel Sito non sono utilizzate sostanze altamente infiammabili, se si escludono il gas naturale e l’esplosivo. In ogni caso
sono da escludere ingenti emissioni tossiche o comunque pericolose in caso di incendio, anche in considerazione delle
modeste quantità delle sostanze stoccate. I mezzi di protezione antincendio presenti sono estintori ad anidride carbonica
e polvere ed idranti, per i quali è presente anche una riserva idrica.

SOSTANZE LESIVE PER LO STRATO DI OZONO
Per la climatizzazione degli ambienti e per l’essiccazione dell’aria compressa vengono utilizzati dei sistemi a pompa di
calore a compressione. Due di essi contengono gas lesivi per lo strato di ozono (R22), che è classificato tra le sostanze
controllate ai sensi del Regolamento UE n. 1005/2009, mentre gli altri utilizzano gas fluorurati ad effetto serra (R134A –
R407 – R404A – R410) ricadenti nell’ambito di applicazione del Regolamento UE 517/2014.

Al fine di evitare dispersioni in atmosfera viene effettuato un controllo annuale delle stato delle macchine. Nell’ultimo anno
non si sono verificate perdite di gas lesive per lo strato di ozono.

TRAFFICO INDOTTO (ASPETTO INDIRETTO)
Il trasporto dei prodotti in entrata ed uscita dalla stabilimento
avviene totalmente su gomma, in quanto non sono presenti EMISSIONE SPECIFICA GAS SERRA [Kg CO2/t]
 4
altri sistemi di trasporto accessibili. Vengono impiegati
esclusivamente trasportatori terzi, ed hanno come 3
destinazione principale l’Italia Centrale. Una destinazione
importante è lo stabilimento di Prisciano della stessa 2
UNICALCE, dove i prodotti sono utilizzati per la produzione
di premiscelati per l’edilizia. 1
Per valutare l’impatto dei trasporti si è stimato il numero di
km annui percorsi dai mezzi di trasporto dei prodotti finiti e 0
le relative emissioni di anidride carbonica per tonnellata di 2019 2020 2021 2022
prodotto.

 MEZZI DI TRASPORTO 2019 2020 2021 2022

 TOTALE MEZZI IN TRANSITO 7 000 5 910 7 030 6 400

 DISTANZA TOTALE PERCORSA [km] 1 086 000 920 000 1 054 000 1 020 000

 EMISSIONE SPECIFICA DI GAS SERRA [Kg CO2/ t ] (*) 3,42 3,43 3,31 3,52

(*) Emissione di 661,3 g/km (Dati SINANET 2017)

 19
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QUESTIONI RELATIVE AD APPALTATORI E FORNITORI (ASPETTO INDIRETTO)
Nel Sito di Madonna Scoperta sono affidate a terzi le operazioni di manutenzione meccanica ed elettrica degli impianti e
delle macchine operative, in affiancamento al personale del Sito. Gli impatti ambientali legati a queste attività sono valutate
in modo specifico negli aspetti diretti (ad es. Rifiuti). Per quanto riguarda le forniture, queste sono limitate agli imballaggi e
ad alcuni additivi e materie ausiliarie tra cui il gasolio e gli esplosivi che sono sottoposti alla normativa ADR per il trasporto
dei prodotti pericolosi, ma risultano praticamente trascurabili rispetto alla produzione totale. In ogni caso l’Azienda ha
implementato una apposita procedura per la valutazione delle prestazioni ambientali dei fornitori, e prevede la formazione
sul SGA e sugli aspetti ambientali legati alle attività che essi svolgono nel sito (in particolare per i manutentori).

QUESTIONI RELATIVE AI PRODOTTI E AL LORO CICLO DI VITA (ASPETTO INDIRETTO)
I prodotti del sito di Madonna Scoperta sono destinati principalmente all’impiego nell’edilizia. Tutti i prodotti sono forniti con
l’apposita etichettatura e scheda di sicurezza, che riporta le precauzioni d’uso.

Per definire e sviluppare le caratteristiche di sostenibilità ambientale della propria produzione l’azienda ha in progetto di
effettuare per alcune linee di prodotti uno specifico studio del ciclo di vita.

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UNICALCE S.P .A. – SITO DI MADONNA SCOPERTA – DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2023

INDICATORI CHIAVE
Nella tabella sono riportati gli indicatori chiave come definiti dall’Allegato IV del Regolamento CE 1221/2009.

 INDICATORI CHIAVE U.M. 2019 2020 2021 2022

PRODUZIONE PRODUZIONE TOTALE ton 222 569 162 003 216 723 224 990
ENERGIA CONSUMO DI ENERGIA GJ 23 031 19 064 23 363 20 100
 CONSUMO SPECIFICO DI ENERGIA GJ/ton 0,103 0,118 0,108 0,089
 CONSUMO DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI GJ 1 058 1 613 3 747 3 613
 CONSUMO SPECIFICO DI ENERGIA RINNOVABILE GJ/ton 0,0048 0,0100 0,0173 0,0161
 MATERIE PRIME ton 222 691 162 170 217 158 225 350
 UTILIZZO SPECIFICO MATERIE PRIME ton/ton 1,001 1,001 1,002 1,002
MATERIALI
 ALTRI MATERIALI ton 525,5 414,4 562,9 607,7
 UTILIZZO SPECIFICO ALTRI MATERIALI ton/ton 0,0024 0,0026 0,0026 0,0027
 CONSUMO DI ACQUA m3 1 607 1 963 2 737 8 485
ACQUA
 CONSUMO SPECIFICO ACQUA m3/ton 0,007 0,012 0,013 0,038
 RIFIUTI PRODOTTI TOTALI kg 264 531 456 450 885 908 1 928 005
 PRODUZIONE SPECIFICA RIFIUTI TOTALI kg/ton 1,19 2,82 4,09 8,57

RIFIUTI RIFIUTI PERICOLOSI kg 5 760 3 740 5 888 3 065
PRODOTTI PRODUZIONE SPECIFICA RIFIUTI PERICOLOSI kg/ton 0,026 0,023 0,027 0,014
 RIFIUTI NON PERICOLOSI kg 258 771 452 710 880 020 1 924 940
 PRODUZIONE SPECIFICA RIFIUTI NON PERICOLOSI kg/ton 1,163 2,794 4,061 8,556
 SUPERFICIE TOTALE DEL SITO m2 312 000 312 000 312 000 312 000
 SUPERFICIE TOTALE SPECIFICA m2/ton 1,40 1,93 1,44 1,39
 SUPERFICIE IMPERMEABILIZZATA m2 14 400 14 400 14 400 14 400
 SUPERFICIE IMPERMEABILIZZATA SPECIFICA m2/ton 0,065 0,089 0,066 0,064
BIODIVERSITÀ
 SUPERFICIE ORIENTATA ALLA NATURA (INTERNA) m2 11 861 14 253 14 837 16 136
 SUPERFICIE ORIENTATA ALLA NATURA (ESTERNA) m2 88 600 88 600 88 600 88 600
 SUPERFICIE ORIENTATA ALLA NATURA TOTALE m2 100 461 102 853 103 437 104 736
 SUPERFICIE ORIENTATA ALLA NATURA SPECIFICA m2/ton 0,45 0,63 0,48 0,47
 SCOPE 1 ton CO2 741 656 770 590
 SCOPE 2 ton CO2 822 595 754 727
EMISSIONI DI
 SCOPE 3 ton CO2 N.d. N.d. N.d. N.d.
GAS SERRA
 TOTALE EMISSIONI DI GAS SERRA ton CO2 1563 1251 1524 1317
 EMISSIONE SPECIFICA ton CO2/ton 0,007 0,008 0,007 0,006
EMISSIONI IN EMISSIONI ton 0,86 1,06 0,53 1,40
ATMOSFERA
(POLVERI) EMISSIONE SPECIFICA kg/ton 0,537 0,541 0,195 0,165

NOTE: * Dati non certificati ** Dati stimati

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SIGNIFICATIVITÀ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI – VALUTAZIONE DEI RISCHI
Come previsto dalla UNI EN ISO 14001:2015 l’azienda ha condotto un’analisi del contesto e dei rischi/opportunità di alto
livello associate alle sue attività. Per i singoli stabilimenti è condotta una valutazione degli aspetti ambientali che analizza
l’importanza degli impatti e dei rischi associati.
Per valutare l’importanza per l’ambiente degli aspetti ambientali sono stati considerati dei parametri che tengono conto
della gravità degli impatti correlati, della vulnerabilità dei recettori, compresi i soggetti interessati, e della capacità di
controllo o di influenza che ha l’azienda nei confronti degli impatti. La valutazione è effettuata tenendo conto delle diverse
possibili condizioni operative (normali, non normali e incidentali). Sono valutati inoltre i rischi associati agli aspetti
ambientali, combinando la loro gravità con la probabilità che si verifichino. La significatività degli aspetti ambientali tiene
quindi conto della loro importanza per l’ambiente e del livello di rischio associato. La significatività degli aspetti è utilizzata
per definire gli obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali del Sito.
Per ulteriori dettagli si rimanda alle specifiche registrazioni del Sistema di Gestione Ambientale (SGA - DOC 02 - Rev.02 -
Analisi del contesto - Rischi ed opportunità - MOD-PGA01.01 - Registro degli aspetti ambientali - MOD-PGA01.02 -
Registro delle parti interessate - MOD-PGA01.03 - Registro dei rischi opportunità).
Per la valutazione dell’importanza degli impatti associati agli aspetti ambientali sono utilizzati dei parametri numerici che
vengono combinati in un indice di magnitudo MI secondo il seguente criterio:

 PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI VALORI POSSIBILI V+G+A MI

 V Vastità dell’impatto 1–2–3–4 10-12 4
 G Gravità dell’impatto 1–2–3–4 7-9 3
 A Sensibilità ambientale 1–2–3–4 4-6 2
 3 1

Gli indici sono assegnati in ordine crescente di gravità, ad esempio V =1 nel caso gli impatti assumano carattere
strettamente locale, mentre vale 4 nel caso di impatti a scala globale. La gravità dipende dal danno associato, mentre la
sensibilità tiene conto delle caratteristiche dell’ambiente naturale e antropico interessato dagli impatti.

Per tenere conto della capacità di controllo degli impatti diretti e indiretti si utilizza un criterio che tiene conto della capacità
di controllo e possibilità tecnica di miglioramento per gli aspetti diretti e della possibilità di influenza per gli aspetti indiretti:

 PARAMETRO PER LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITÀ DI
 VALORI POSSIBILI
 CONTROLLO
 Aspetti diretti: Livello di controllo (1 – Ottimo) (2 – Buono) (3 – Discreto) (4 – Basso)
 C
 Aspetti indiretti: Possibilità di influenza (1 – Minima) (2 – Bassa) (3 – Media) (4 – Alta)

MI e C sono combinati per valutare l’importanza dell’aspetto ambientale in un indice secondo la formula = ∗ :
 1 ≤ MIxC ≤ 3 4 ≤ MIxC ≤ 6 8 ≤ MIxC ≤ 9 12 ≤ MIxC ≤ 16

 Im = 1 – TRASCURABILE Im = 2 – LIEVE Im = 3 – ALTO Im = 4 – MOLTO ALTO

Per valutare i rischi associati agli aspetti ambientali sono combinati due indici, uno che rappresenta la gravità del rischio e
uno la sua probabilità:

 PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI VALORI POSSIBILI
 MR Indice di gravità (1 – Lieve) (2 – Medio) (3 – Grave) (4 – Gravissimo)
 P Indice di probabilità (1 – Improbabile) (2 – Poco probabile) (3 – Probabile) (4 – Altamente probabile)

Dalla combinazione dei due fattori viene ricavato un indice di Rischio Ir, con la seguente gradualità:

 1 ≤ PxMR ≤ 3 4 ≤ PxMR ≤ 6 8 ≤ PxMR ≤ 9 12 ≤ PxMR ≤ 16

 Ir = 1 – TRASCURABILE Ir = 2 – LIEVE Ir = 3 – ALTO Ir = 4 – MOLTO ALTO

La significatività dell’aspetto assume valore da basso a molto alto in funzione del valore massimo degli indici Im e Ir:

 Im e Ir TRASCURABILI Im o Ir LIEVE Im o Ir ALTO Im o Ir MOLTO ALTO
 SIGNIFICATIVITÀ
 SIGNIFICATIVITÀ BASSA SIGNIFICATIVITÀ MEDIA SIGNIFICATIVITÀ ALTA
 MOLTO ALTA
 nessuna azione necessaria Da monitorare opportuno intervenire
 Necessario intervenire

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 SINTESI DELLA VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI E DEI RISCHI ASSOCIATI

 ASPETTO AMBIENTALE DIRETTO V G A MI C Im MR P Ir SIGNIFICATIVITÀ

 EMISSIONI IN ATMOSFERA 2 2 1 2 4 3 3 3 3 ALTA

 EMISSIONI DI GAS SERRA 4 1 3 3 1 1 1 1 1 BASSA

 POLVEROSITÀ DIFFUSA 1 3 2 2 3 2 3 2 2 MEDIA

 SCARICHI IDRICI CIVILI 1 1 1 1 3 1 3 1 1 BASSA

 SCARICHI IDRICI METEORICHE 2 1 1 1 3 1 3 2 2 MEDIA

 SCARICHI IDRICI INDUSTRIALI 2 2 2 2 3 2 3 2 2 MEDIA

 RIFIUTI PRODUZIONE 2 2 2 2 3 2 3 2 2 MEDIA

 RUMORE 2 1 4 2 4 3 3 3 3 ALTA

 VIBRAZIONI 1 1 1 1 2 1 2 1 1 LIEVE

 CONTAMINAZIONE DEL SUOLO 1 2 1 1 2 1 4 1 2 MEDIA

 CONSUMO DI MATERIE PRIME 1 2 2 2 2 2 3 2 2 MEDIA

 CONSUMO DI ALTRI MATERIALI 2 2 1 2 2 2 3 1 1 MEDIA

 CONSUMO DI ACQUA 2 2 2 2 2 2 3 2 2 MEDIA

 CONSUMO DI ENERGIA 2 3 1 2 2 2 2 1 1 MEDIA

EFFETTI DELLA BIODIVERSITA' E SUL PAESAGGIO 1 3 2 2 2 2 3 2 2 MEDIA

 SOSTANZE LESIVE PER LO STRATO DI OZONO 1 2 2 2 2 2 2 2 2 MEDIA

 INCENDIO 1 2 2 2 2 2 3 2 2 MEDIA

 ASPETTO AMBIENTALE INDIRETTO V G A MI C Im MR P Ir SIGNIFICATIVITÀ

 TRAFFICO INDOTTO 2 2 1 2 1 1 4 1 2 MEDIA

 APPALTATORI E FORNITORI CRITICI 2 2 1 2 1 1 4 1 2 MEDIA

 PRODOTTI E CICLO DI VITA 2 2 1 2 1 1 3 1 1 BASSA

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AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Le azioni di miglioramento programmate per i prossimi anni prevedono interventi sugli aspetti più significativi dello stabilimento, in particolare le emissioni in atmosfera, il rumore ed il
consumo di acqua. Si tratta sia di nuovi obiettivi che della conclusione di altri già in cantiere. Le esigenze di sviluppo degli ultimi anni, insieme all’emergenza Covid 19 ha richiesto un
differimento di alcuni interventi e la riformulazione di nuovi.

Sono in fase di completamento la realizzazione del nuovo piazzale per lo stoccaggio e carico dei prodotti finiti che garantirà una ottimizzazione delle movimentazioni e quindi dei consumi
di gasolio. È prevista inoltre la realizzazione di una nuova piazzola per il rifornimento dei mezzi di cava per ridurre gli spostamenti dei mezzi con minori consumi, minore diffusione di
polveri e rischi per la sicurezza.

Data la mancanza di fonti di approvvigionamento di acqua industriale, necessaria per l’irrigazione dei fronti di cava e l’abbattimento delle polveri diffuse è prevista la realizzazione di un
sistema di accumulo dell’acqua meteorica.

Di seguito sono riportati gli interventi portati a termine negli anni 2020 – 2022 ed il programma aggiornato degli interventi di miglioramento per gli anni 2023-2025

 PROGRAMMA AMBIENTALE 2020 – 2022 – INTERVENTI COMPLETATI

 OBIETTIVI INTERVENTI TRAGUARDI 2020 2021 2022 INDICATORI RESPONSABILE

 Valutazione specifica delle sorgenti di rumore COMPLETATO NEL 2018

 Progettazione interventi COMPLETATO NEL 2019 Responsabile Sistema di
 RUMORE Valutazione delle singole sorgenti di Gestione Ambientale
 Realizzazione interventi su emissioni E10 ed Livello di rumore presso
 Riduzione del livello di rumore rumore dell’impianto e progettazione COMPLETATO NEL 2019
 E11 recettori esterni Direttore Divisione
 emesso interventi di miglioramento
 Premiscelati
 Realizzazione interventi su bruciatore linea 4 COMPLETATO NEL 2022

 Realizzazione intervento su emissione E39 COMPLETATO NEL 2020

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