Una metodologia per "fare sistema"- Le strategie per la partecipazione italiana - Il Secondo Programma Europeo di Azione in materia di Salute ...
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Il Secondo Programma Europeo di Azione in materia di Salute (2008-2013) Una metodologia per “fare sistema”- Le strategie per la partecipazione italiana
L’Azione del Ministero Migliorare la presenza dell’Italia in Europa e nel mondo • Gruppo di lavoro “Internazionale” in “Commissione Programmazione” istituita dal Sottosegretario prof. Fazio 2
IL CONTESTO Una Unione Europea allargata in cui 27 Paesi si impegnano a lavorare insieme in un settore, come quello della Salute, • caratterizzato da considerevoli potenziali di sviluppo, di crescita e di dinamismo • accompagnato dalla necessità di assicurare anche la sostenibilità finanziaria e la sostenibilità sociale e a focalizzare l’azione dei governi verso l’efficienza e l’efficacia delle cure sanitarie. 3
NUOVI APPROCCI HEALTH = WEALTH Il generale aumento della percentuale delle persone anziane, nuove patologie, richiedono un approccio diverso e nuovo. Lo stato di salute della popolazione e dell’individuo non è più un problema individuale ristretto ad alcune fasce di popolazione ma riveste un carattere generale che coinvolge in maniera più o meno diretta l’intero sistema sociale di una Nazione 4
“Health in all policies” e “Rafforzare i sistemi sanitari” • assicurare il massimo livello possibile di protezione sanitaria attraverso la presa in considerazione dei fattori determinanti di salute nelle politiche e nelle azioni di altri settori (HIA) • punti cardine dell’Azione Comunitaria e dell’OMS (Tallinn Charter) nel rispetto comunque delle responsabilità degli Stati membri nell’organizzare e fornire i servizi sanitari e le cure mediche 5
PROGRAMMA COMUNITARIO DI AZIONE NEL CAMPO DELLA SANITA’ PUBBLICA 2008-2013 Uno degli strumenti principali con cui la Commissione Europea di concerto con gli Stati membri intende promuovere il miglioramento delle condizioni di salute del cittadino europeo • Budget 2008-2013: 321,5 mln € (365,5 mln € per 2007-2013) • 3 obiettiviÆ strand: – migliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini – promuovere la salute, anche riducendo le disparità sanitarie – generare e diffondere informazioni e conoscenze sulla salute 6
Programma Salute 2008-2013 Informazioni Generali Necessità/Bisogni: Azioni: •Minacce sanitarie transfrontaliere •Favorire rete di laboratori comunitari di riferimento, monitoraggio, allarme •Situazione tasso di morbilità (tabacco, alcol, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, rapido sovrappeso, malnutrizione e inattività fisica incidono per il 60% sui DALY) •Focus su Giovani e Bambini e Iniziative per la promozione di uno stile di vita •Necessità di coordinamento (tra Stati sano (alimentazione, sport, fattori socio Membri, con ECDC, con altri Programmi economici, fattori climatici e inquinamento) Europei, con OMS, tra diversi livelli istituzionali) •Raccolta Best Practice •Disuguaglianze sanitarie in EU a seguito dell’allargamento •Coinvolgimento delle autorità regionali e locali •Necessità di migliori informazioni •Azioni per l’interoperabilità dei sistemi •Approccio olistico alla medicina informativi 7
EU Public Health Programme 2003-2007 ITALIA 9,28% Anno 2008: i Fatti Proposte Italiane 100% % Budget 5 42 37 80% SEL 60% 38 40% REJ 112 Proposte 74 finanziate/respinte 20% Confronto Italia/Europa 0% EU ITA EU senza ITA 8
EU HEALTH PROGRAMME 2008-13 – CALL FOR PROPOSALS 2008 SI 1 SE 1 PL 1 NO 1 NL 5 IT 5 IE 1 GR 2 GB 7 FR 3 ES 5 DK 2 DE 5 BE 3 0 1 2 3 4 5 6 7 8 N° Progetti finanziati/Member State 9
EU HEALTH PROGRAMME 2008-13 – CALL FOR PROPOSALS 2008 PL 350 SE 350 NO 600 IE 700 SI 700 GR 1096 DK 1150 BE 1452 FR 1650 IT 2301 (9,2%) ES 2699 (11,2%) DE 3188 (13,2%) (14,8%) NL 3567 (18%) GB 4345 0 2000 4000 6000 Somme assolute inMigliaia di Euro/Member State (%) 10
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA “Luci e ombre” • Ampia e qualificata partecipazione • Successo? 9 Carenza di coordinamento dei progetti con le strategie UE e Nazionali 9 Inadeguata integrazione in network nazionali e europei 9 Polverizzazione delle proposte 9 Tendenza a trascurare co-partnership 9 Insufficiente coordinamento inter-istituzionale e tra le istituzioni e i candidati 9 Scarso trasferimento del “know how” e dei risultati dai soggetti partecipanti al resto del contesto-paese Percentuale di successo inferiore alle possibilità Modesta ricaduta sugli scenari nazionali 11
PROPOSTE/STRATEGIE Aspetti istituzionali e di Governance • Stabilire un coordinamento inter-istituzionale stabile e una organizzazione del lavoro trasversale a livello nazionale • Integrare i Programmi nazionali di Ricerca Biomedica, Traslazionale e di Sanità pubblica nel quadro delle strategie europee • Definire un atto di Intesa Stato-Regioni per l’utilizzo ottimale dei Programmi europei nel settore della salute 12
ATTIVITA’ • Promuovere una presenza attiva nelle istituzioni europee finanziatrici • Promuovere network/consorzi nazionali stabili per la partecipazione ai bandi • Supportare i Ricercatori nella ricerca di Partners europei, anche con migliori relazioni con i Ministeri di altri Stati Membri • Attivare servizi di orientamento e supporto tecnico ai possibili candidati (esempio olandese) 13
Candidarsi ad un Programma europeo ? Motivazioni e strategie Vincenti: Perdenti: •Mettere in campo le proprie • Procurarsi fonti finanziarie esperienze professionali alternative a quelle nazionali/locali • Lavorare in partnership e in rete •Aumentare il prestigio personale nel proprio settore • Confrontarsi con altre esperienze e metodologie • By-passare le criticità di rapporto con le proprie istituzioni • Condividere esperienze nel locali/regionali contesto europeo (in vista di nuovi possibili scenari dell’ offerta sanitaria) 14
Il ruolo del focal point • Per questo è necessario aggregare non solo le capacità ma anche le risorse a disposizione per tali iniziative nel rispetto delle regole comunitarie • In questo contesto il Ministero può svolgere un ruolo attivo, non solo con iniziative a livello UE per sostenere i Progetti strategici per il miglioramento del SSN ma anche • assicurando il proprio coinvolgimento attraverso la figura del “Focal Point”, il dott. Giovanni Nicoletti, che rappresenta il Dipartimento della Prevenzione e Comunicazione in prima linea nelle politiche nazionali nel settore della sanità pubblica. 15
PER CONCLUDERE FARE SISTEMA Per questo riteniamo utile esplorare la possibilità di presentarci in Europea come Sistema Paese • che opera non come una somma di varie realtà • ma come una complesso e ricco insieme di realtà che lavorano in network • nel rispetto delle rispettive competenze istituzionali Di questo impegno portato avanti da Ministero e Regioni ne è un esempio l’iniziativa di promuovere programmi di “information day” 16
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