Un libro, una montagna - Incontri con l'autore - Val Gardena
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Un libro, Una Montagna - Incontri Con l’Autore Anche quest’anno gli autori che hanno accettato di partecipare agli incontri, sono tra i più amati e stimolanti del panorama culturale italiano. Ci sono volti nuovi e graditissimi ritorni a cura di Gianna Schelotto e i temi affrontati spaziano, come al solito, dalla religione alla storia, dalla politica alla narrativa. Quest’anno, però, abbiamo anche un libro non scritto, una lettura dei fatti che La strana immagine rappresentata sopra sarebbe stata utile in aspetta ancora una sua verità. uno di quei giochi televisivi nei quali si invitava il concorrente a in- dovinare la natura di un “oggetto misterioso”. Per quanto strano Saranno i genitori di Giulio Regeni a mostrarci quanto di grande e di terribile può avvenire possa sembrare si tratta di un libro o più precisamente di un “gird- a nostra insaputa intorno a noi. Come tutti gli anni libri e panorami, dibattiti e passeggiate, le book” e cioè di un cosiddetto libro da cintura. Fin dal tredice- buon cibo e buoni romanzi daranno senso e spessore alle vacanze in Val Gardena. simo secolo, ben prima dell’invenzione della stampa, questo cu- rioso strumento fu inventato da monaci medievali per assicurarsi Ci saranno le belle storie raccontate, ciascuna a suo modo, da Francesca Melandri e Pino di portare sempre con sé il testo delle proprie letture religiose. Petruzzelli. I temi della saggistica non sono meno stimolanti. Luciano Fontana, dal suo Come si può vedere dalla foto l’involucro di pelle che contiene il osservatorio privilegiato di direttore del Corriere Sera, si chiede se sia possibile ricostruire manoscritto si allunga fino a restringersi in un nodo che permette nel nostro paese una classe dirigente all’altezza dei tempi; Federico Fubini farà riflettere di fissarlo alla cintura lasciando libere le mani. sui problemi che paralizzano oggi la società italiana. Infine, Piercamillo Davigo, conduce Questa sorprendente antica usanza rivela – se ce ne fosse ancora bisogno - che fin dai una pungente indagine sul mal costume italiano di non rispettare le regole, intervistato tempi più remoti si instaurava con la lettura un rapporto intenso ed esclusivo. Il “girdle da Guido Rispoli. book” è ormai un oggetto di antiquariato, ma ancor oggi forse piacerebbe a molti salire su per i monti con un libro stretto in vita, un prolungamento, una parte di sé che non si Come di consueto, anche quest’anno la voce di Simona Bondanza e le note di Alex Trebo perde mai. saranno un valore aggiunto per molte iniziative. Questa curiosità medievale sembra tagliata su misura per presentare gli incontri letterari, “Un libro, una montagna - incontri con l'autore” è solo una piccola rassegna letteraria, un modo insolito e curioso per introdurre la rassegna 2018. ma il programma è ricco e “goloso”, ce n’è per tutti i gusti e speriamo che, grazie ai nostri incontri, si possano mettere meglio a fuoco idee, passioni e sentimenti. “Un libro, una montagna - incotri con l'autore” compie 7 anni di pensieri, di parole e di musica. Gianna Schelotto 2 3
Andrea Vitali Nome d‘arte Doris Brilli Ortisei – Casa di Cultura „Luis Trenker“ Giovedì, 26 luglio 2018 - ore 17.30 Ingresso libero Il Maccadò aveva studiato cosa dire alla Berilli non appena fosse scesa dal treno e aveva infine propeso per un approccio allegro. «Ve lo dirò fra un po’», rispose la Berilli quasi canticchiando e sorridendo. Però… fu il pensiero del maresciallo. Perché s’era aspettato di dover avere a che fare con una rogna e invece s’era trovato davanti una giovane donna, bella e allegra, fresca come se fosse appena uscita da un bagno e non come se avesse passato la notte presso una caserma dei carabinieri. La notte del 6 maggio 1928, i carabinieri di Porta Ticinese a Milano fermano due persone per schiamazzi notturni e rissa. Uno è un trentacinquenne, studente universitario provvisto di tesserino da giornalista. Interrogato, snocciola una lista di conoscenze che arriva fino al direttore del «Popolo d’Italia», quel Mussolini fratello di…, per accreditare la sua versione, ovvero che è stato fatto oggetto di adescamento indesiderato. L’altra è una bella ragazza che, natu- ralmente, sostiene il contrario. Ma amicizie per farsi rispettare non ne ha, e soprattutto non ha con sé i documenti, per cui devono crederle sulla parola circa l’identità e la provenienza: Desolina Berilli, in arte, essendo cantante e ballerina, Doris Brilli, di Bellano. E dunque, la mattina dopo, la ragazza viene scortata al paese natio. Che se ne occu- pi il nuovo comandante, tale Ernesto Maccadò, giovane maresciallo di origini calabresi giunto sulle sponde del lago di Como da pochi mesi. E lui, il Maccadò, turbato per il clima infausto che ha spento l’allegria sul volto della fresca sposa Maristella, coglie al volo l’occasione per fare il suo mestiere, ignaro delle complicazioni e delle implicazioni che il caso Doris Brilli è potenzialmente in grado di scatenare. Con Nome d’arte Doris Brilli, Andrea Vitali inaugura una serie di romanzi che hanno per protagonista uno dei personaggi più amati dal pubblico dei suoi lettori, il mare- sciallo Ernesto Maccadò, presente nelle storie di maggior successo come La signorina Tecla Manzi, Olive comprese, La mamma del sole, Galeotto fu il collier, Quattro sberle benedette, Le belle Cece, A cantare fu il cane, raccontando i suoi esordi alla caserma di Bellano, e il suo faticoso acclimatarsi, non solo per via del tempo meteorologico. 4 55
Luciano Fontana Un paese senza leader Ortisei – Casa di Cultura „Luis Trenker“ Giovedì, 2 agosto 2018 - ore 17.30 Ingresso libero Come si è arrivati all’attuale situazione politica del dopo elezioni? Chi ha portato l’Italia sull’orlo di un burrone e da dove nasce la frammentazione che ha reso difficilissimo per Mattarella decidere a chi dare l’incarico per la formazione del nuovo governo? Tra partiti che si sgretolano, gruppi politici allo sbando e leader che nel giro di pochi mesi compiono un’inarrestabile ascesa e una rovinosa caduta, nei venticin- que anni della Seconda Repubblica gli italiani hanno vissuto il crollo di tutti i tradizionali fronti politici. Dal suo osservatorio privilegiato di direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana coglie le tensioni generate da queste dinamiche e, con l’aiuto delle irriverenti vignette di Giannelli, traccia una panoramica dell’attuale politica italiana: gli errori della sinistra e la scissione del PD; la temporanea caduta di Berlus- coni, la sua rinascita e le nuove spinte del Centrodestra; l’irrompere sulla scena dei nuovi esponenti del M5S e la svolta nazionalista della Lega Nord. In un’analisi a tutto campo, e con retroscena e ritratti dei pro- tagonisti che ha conosciuto «da vicino» (da Berlusconi a Renzi, da Salvini a Grillo e Di Maio, da D’Alema a Veltroni e Prodi), Fontana si chiede se sia possibile ricostruire una classe dirigente all’altezza della situazione. E soprattutto se ci sia oggi un leader che sappia eliminare odi e rivalità per mettersi davvero al servizio del nostro Paese e per formare un nuovo governo finalmente solido e duraturo. Presenta: Enrico Franco, editorialista del Corriere dell’Alto Adige. Canzoni e musica a cura di Simona Bondanza e Alessandro Trebo. 6 7
Federico Fubini La maestra e la camorrista. Perché in Italia resti quel che nasci. Ortisei – Casa di Cultura „Luis Trenker“ Lunedì, 6 agosto 2018 - ore 17.30 Ingresso libero Tre forze silenziose dominano oggi la società italiana: la ricchezza patrimoniale di milioni di famiglie, la povertà demografica di un Paese nel quale le nascite di nuovi bambini sono sempre più rare (mentre i giovani emigrano) e la fragilità culturale evidente in una proporzione di laureati e diplomati fra le più bas- se dell'Occidente. Il modo in cui queste forze si combineranno fra loro è destinato a decidere del nostro futuro. L'Italia di oggi è un Paese pietrificato, dove la mobilità sociale è bloccata e i discendenti di chi in passato ha costruito grandi fortune sono ancora al vertice, mentre i pronipoti delle classi popolari di un tempo sono sempre fermi sui gradini più bassi. È quanto emerge da uno studio di due ricercatori della Banca d'Italia che, confrontando la Firenze attuale con quella quattrocentesca dei Medici, hanno fatto la clamorosa e desolante scoperta che le famiglie più ricche e quelle più povere sono rimaste le stesse di sei secoli e venti generazioni fa. Per capire come mai un Paese a democrazia matura e welfare avanzato come il nostro presenti una tale rigidità sociale, Federico Fubini ha condotto una serie di test, soprattutto su bambini e ragazzi in età scolare, per verificare quali sono i maggiori ostacoli che impediscono ai più svantaggiati di cambiare la propria condizione d'origine. Per affrontare questa situazione è necessario che la scuola porti il suo aiuto molto presto e con più efficacia, sapendo che un asilo d'infanzia «rende più di un bond». Perché è solo nei primi anni di vita che si può cambiare una mentalità e, quindi, un destino. Presenta: Alberto Faustini, Direttore di Trentino e Alto Adige. Canzoni e musica a cura di Simona Bondanza e Michi Loesh. 8 9
Pino Petruzzelli racconta DON CHISCIOTTE da Miguel de Cervantes Ortisei – Casa di Cultura „Luis Trenker“ Mercoledì, 8 agosto 2018 - ore 17.30 Ingresso libero Don Chisciotte è la storia di un uomo che non cede alle difficoltà o alle sconfitte, non si rassegna a un destino che lo vorrebbe succube di una bassa realtà quotidiana asfissiante. Lui aspira all’ideale. Don Chisciotte non fugge dalla realtà e il suo agire è tutt’altro che folle. La sua figura va vista in relazione con l’altro eroe del romanzo: Sancho Panza. La loro relazione va oltre l’amicizia e la burla, in funzione della contrapposizione tra sogno e realtà. Tra libertà e ragione. In questo dualismo Cervantes ci fa riconoscere, tra ironia e spasso. Don Chisciotte e Sancho Panza rappresentano l’eterno conflitto tra ciò che vorremmo fare e ciò che possiamo fare. Tra ideale e saggezza. Don Chisciotte e Sancho Pan- za sanno bene che questo conflitto ci conduce verso un futuro senza risposte certe a cui guardare con speranza, entusiasmo e ironia. Don Chisciotte rischia addirittura lo scherno pur di tenere in vita “l’ideale”. Forse la saggezza del testo sta proprio in questa voglia di continuare a combattere per ciò che ci pare giusto e non per ciò che ci conviene. Anche se quello per cui combattiamo è solo un sogno, continueremo a combattere. Anche a costo di sembrare ridicoli, continueremo a combattere, come ci insegnano Don Chisciotte e Sancho Panza. Musiche tratte dalle colonne sonore del cinema da Mozart, Strauss, Wagner e Morricone. 10 11
Francesca Melandri Sangue giusto Ortisei – Casa di Cultura „Luis Trenker“ Giovedì, 16 agosto 2018 - ore 17.30 Ingresso libero Roma, agosto 2010. In un vecchio palazzo senza ascensore, Ilaria sale con fatica i sei piani che la separano dal suo appartamento. Vorrebbe solo chiudersi in casa, dimenticare il traffico e l’afa, ma ad attenderla in cima trova una sorpresa: un ragazzo con la pelle nera e le gambe lunghe, che le mostra un passaporto. «Mi chiamo Shimeta Ietmgeta Attilaprofeti» le dice, «e tu sei mia zia.» All’inizio Ilaria pensa che sia uno scherzo. Di Attila Profeti lei ne conosce solo uno: è il soprannome di suo padre Attilio, un uomo che di segreti ne ha avuti sempre tanti, e che ora è troppo vecchio per rivelarli. Shimeta dice di essere il nipote di Attilio e della donna con cui è stato durante l’occupazione italiana in Etiopia. E se fosse la verità? È così che Ilaria comincia a dubitare: quante cose, di suo padre, deve ancora scoprire? Le risposte che cerca sono nel passato di tutti noi: di un’Italia che rimuove i ricordi per non affrontarli, che sopravvive sempre senza turbarsi mai, un Paese alla deriva diventato, suo malgrado, il centro dell’Europa delle grandi migrazioni. Con Sangue giusto Francesca Melandri si conferma un’autrice di rara forza e sensibilità. Il suo sguardo, attento e profondissimo, attraversa il Novecento e le sue contraddizioni per raccontare il cuore della nostra identità. Presenta: Alberto Faustini, Direttore di Trentino e Alto Adige. 12 13
Mauro Corona Nel muro Ortisei – Casa di Cultura „Luis Trenker“ Venerdì, 17 agosto 2018 - ore 17.30 Ingresso libero Il grande ritorno al romanzo di Mauro Corona. Una storia maestosa e terribile come la natura che racconta. In un giorno di maggio un uomo abbatte il piccone sul muro di una vecchia baita, che deve ristrutturare. I muri sono avvolti dalla vegetazione, dal bosco che è cresciuto intorno alla baita, fino a inglobarla, fino a far perdere ogni traccia delle vite che, più di cento anni prima, la abitavano.Ma dentro quei muri si nasconde qualcosa. Qualcosa che cambierà per sempre la vita dell'uomo che porta quel fatale colpo di piccone: un corpo, tatuato, che esce dalla calce e dalle pietre. Quel corpo nasconde molti segreti e altrettante risposte a domande che hanno tormentato la vita dell'uomo che porta il colpo. Perché la sua famiglia è perseguitata da una spirale di violenza da cui non riesce a uscire e che tanto dolore e lutto ha portato su di loro? Perché l'uomo è ossessionato dalle donne, cui si rivolge con un misto di attrazione e odio? Nello scenario di una natura maestosa e terribile, carica di presagi spaventosi e presenze oscure, su cui spicca quella del pivason, l'uccello che succhia il sangue emettendo un sinistro pigolìo di piacere, Mauro Corona torna al romanzo con un'opera dura e indimenticabile. Con lui: Alberto Faustini, Direttore di Trentino e Alto Adige. 14 1515
Piercamillo Davigo In Italia violare la legge conviene Ortisei – Casa di Cultura „Luis Trenker“ Martedì, 21 agosto 2018 - ore 17.30 Ingresso libero Sono in molti a pensare che gli italiani siano per natura poco propensi al rispetto delle regole. In realtà gli italiani all’estero si comportano esattamente come i cittadini degli Stati in cui si trovano, mentre – al contrario – gli stranieri in Italia ritengono spesso che nel Belpaese sia consentito tutto. Il problema allora non è legato all’identità nazionale; il problema è un apparato di leggi che non semplifica la vita ai cittadini, e insieme a ciò la sostanziale mancanza di sanzioni proporzionate, efficaci e dissuasive per chi trasgredisce le regole. Detto in altri termini, al di là delle valutazioni etiche, da noi non è conveniente rispettare la legge. Perché mai un debitore dovrebbe pagare il suo creditore? Non esistono deterrenze adeguate che scoraggino l’inadempimento. Ancora, per quanto riguarda le imposte, i controlli sono pari al 8-10% delle dichiarazioni fiscali presentate. Il risultato surreale è che invece di applicare il principio ‘pagare tutti per pagare meno’ in Italia si applica il principio ‘pagare tanto per consentire una larga evasione’. Per un’impresa onesta di medie dimensioni il carico fiscale (societario, contributivo, per tas- se e imposte indirette) è stimato dalla Corte dei conti al 64,8 per cento (quasi 25 punti oltre la media dell’area UE/Efta). Il cuneo, riferito a un dipendente dell’industria, fra il costo a carico dell’imprenditore e il reddito netto che rimane in busta paga al lavoratore è del 49 per cento (oltre 10 punti sulla media nel resto d’Europa). Invece per gli evasori ricorrono i condoni, dove si prevede la possibilità di presentare una integrazione proporzionata non all’evaso ma al dichiarato, quindi più si evade, meno si paga per condonare l’evasione. Neppure le sanzioni penali svolgono efficacia deterrente sia per le lungaggini del sistema processuale che per i meccanismi che riducono a poca cosa le pene inflitte. Presenta: Guido Rispoli, magistrato. 16 17
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