Uln Consalvo (calcio), mister Fabrizio e il ricordo di Frabotta: "Gianluca ragazzo esemplare"
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Uln Consalvo (calcio), mister Fabrizio e il ricordo di Frabotta: “Gianluca ragazzo esemplare” Roma – Il Consalvo è orgoglioso di Gianluca Frabotta. Il terzino sinistro classe 1999, che all’ultima giornata dello scorso campionato aveva fatto il suo esordio in serie A con la maglia della Juve (contro la Roma), ha cominciato la stagione da protagonista con mister Andrea Pirlo che gli ha dato altri minuti nelle prime due gare della stagione (facendolo addirittura partire dall’inizio nel match con la Sampdoria). “Gianluca è un ragazzo semplice, umile, generoso e riconoscente – dice di lui Vittorio Fabrizio con cui Frabotta
mosse i primi passi calcistici nella seconda metà degli Anni 2000, nella Scuola calcio del Consalvo – Ancora adesso ci sentiamo e mi ha sempre ringraziato per il modo con cui gli ho fatto vivere i suoi primi anni in questo sport”. Frabotta iniziò a 6 anni coi Piccoli Amici del Consalvo e rimase nel club capitolino fino all’ultimo anno degli Esordienti, sempre sotto la guida di Fabrizio che oggi ha 79 anni. “Quel gruppo era composto da ragazzi bravissimi sia dal punto di vista tecnico che comportamentale. Gianluca ne era il capitano anche per la maniera educata e rispettosa che aveva di porsi, poi aveva un tiro forte ed era un appassionato di finte tanto da chiedermi spesso di svelargli qualche “segreto”. Un ragazzo a posto, con una famiglia per bene alle spalle: aveva la testa da calciatore già da piccolo e tutte le potenzialità per arrivare tra i professionisti”. Frabotta non è stato l’unico giocatore passato tra “le mani” di mister Fabrizio che ha speso una vita calcistica ad allenare nel settore di base: “Altri tre miei allievi sono arrivati in serie A e mi riferisco a Sgrigna, Corsi e Di Lello. Anche altri avevano talento smisurato, ma spesso non accompagnato dalla giusta testa per fare determinati sacrifici”. Il tecnico ricorda con piacere i suoi anni al Consalvo: “Un ambiente sereno e famigliare. E poi ricordo la passione del professor Umberto che negli anni ha reso il centro sportivo un piccolo gioiello”. Già in quegli anni faceva parte del Consalvo anche Armando Ciarrocchi, attuale responsabile del settore di base: “Fabrizio per Frabotta è stato un vero e proprio maestro di calcio. Ho un grande affetto per il mister con cui ho cominciato ad allenare e con cui ho condiviso pure diversi anni di lavoro assieme. Ricordo bene il gruppo di Frabotta che era molto competitivo e Gianluca era certamente dotato. Ha fatto tanti sacrifici con la sua famiglia, poi ha avuto anche quel pizzico di fortuna che non guasta facendosi notare da Pirlo nel brevissimo periodo in cui l’attuale allenatore della Juve è stato tecnico dell’Under 23. Da lì lo ha portato in prima squadra e noi del Consalvo tifiamo sempre per lui”.
Roma – La Polisportiva Borghesiana prepara l’abito “buono” per il debutto nel campionato di Prima categoria. La formazione capitolina inizierà domenica prossima la sua avventura contro il Velletri calcio. “Sappiamo poco dei prossimi avversari se non che questo club nasce da altri due che si sono uniti in estate e che hanno già avuto esperienze in Prima categoria – dice l’allenatore e presidente Enrico Gagliarducci – La Polisportiva Borghesiana, comunque, ha fatto un buon pre- campionato ed è a buon punto dal punto di vista fisico e mentale, direi attorno al 70%. D’altronde nessuno sarà al top alla prima di campionato e noi siamo felici del lavoro fatto finora”. La società non ha lesinato sforzi e Gagliarducci non si nasconde: “Dobbiamo lottare per i primi posti di questo girone, non ci giriamo intorno. Abbiamo fatto grandi sacrifici per allestire una rosa di qualità”. Sulle possibili avversarie di un girone molto insidioso, Gagliarducci si esprime così: “Si dice che lo Sporting San Cesareo abbia fatto una squadra forte, ma poi usciranno anche altre formazioni valide, in special modo fuori dalla città di Roma. Penso allo Scalambra, al Semprevisa, al Città di Valmontone, ma anche al Football
Club Frascati e all’Atletico Monteporzio. Ci sarà da battagliare, ma ci faremo trovare pronti”. Per capire quali saranno i reali valori tecnici del girone F di Prima categoria servirà un po’ di tempo: “Credo che dopo nove o dieci giornate la situazione sarà più chiara e avremo un quadro più definito delle possibili protagoniste di questa stagione” commenta l’allenatore-presidente. Intanto la società non lascia nulla al caso e continua a “limare” la rosa: nelle scorse ore è arrivata la firma del centrocampista ex Roma VIII Luca Ferraro: “Un giocatore che ci potrà tornare utile – sottolinea Gagliarducci – Ora dovrebbe mancare solo un portiere under che è in dirittura d’arrivo e che andrà a giocarsi il posto con gli altri due che abbiamo in rosa”.
Emergenza idrogeologica, i dati e i progetti di intervento dell’ANBI Se i gravi danni subiti dal canale Cavour e dalle risaie sono l’immagine di un territorio agricolo, messo in ginocchio dalla violenza degli eventi atmosferici sul Nordovest dell’Italia, l’analisi dei dati diffusi dall’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche permette di comprendere l’evolversi dell’emergenza idrogeologica. L’ondata di piena, dopo aver attraversato il Piemonte, sta riversandosi nel fiume Po, raggiungendo la Lombardia ed indirizzandosi progressivamente verso il delta; esemplare è quanto si registra al rilevamento di Cremona, dove la portata è pari a circa 5.770 metri cubi al secondo contro una media
del periodo pari a mc. 1.487 . In Emilia Romagna sono in piena sono i fiumi Secchia, ma soprattutto Trebbia (mc/sec 51,68 contro una media del periodo pari a mc/sec 17) e Taro (mc/sec 72,89 contro una media stagionale di 9,35 metri cubi al secondo). La lettura di alcuni dati dei fiumi piemontesi ben illustra cosa accaduto lo scorso 3 Ottobre: in poche ore, la portata del Tanaro è schizzata a 942 metri cubi al secondo (un anno fa era mc/sec 14.1), il Cervo ha toccato quota 936 contro mc/sec 15,3 in questo periodo del 2019; la Dora Baltea ha raggiunto la portata di mc/sec 797 (un anno fa, mc/sec 45) per poi scendere repentinamente, dopo 24 ore, a mc/sec 225; analoghi andamenti si sono registrati per Sesia e Stura di Lanzo, ma anche Toce, Agogna, Vermegnana, Gesso e Pesio, creando situazioni di grave criticità.
“E’ evidente che di fronte a piogge che, in poche ore, riversano sul territorio la quantità d’acqua, che generalmente cade in sei mesi, si può solo incrementare la capacità di resilienza, migliorando l’efficienza della rete idraulica – chiarisce Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – Per questo, il piano per la sistemazione idraulica del territorio, precedentemente redatto dai Consorzi di bonifica ed irrigazione piemontesi, prevede 54 progetti definitivi ed esecutivi, cioè cantierabili, per un importo complessivo di quasi 540 milioni di euro, in grado di attivare circa 2.700 posti di lavoro.” Tra gli interventi più significativi, previsti in Piemonte, si segnalano l’adeguamento degli alvei del torrente Sessera ( € 150.050.000,00), del diramatore Quintino Sella (€ 22.700.000,00), del Canale Cavour (€ 40.800.000,00), del cavo Montebello (€ 21.910.000,00). Analoga è la situazione registrata in Liguria, dove i fiumi Roya, Centa, Argentina, Vara sono passati, in pochissimo tempo, da livelli inferiori ad 1 a quote tra i 6 e gli 8 metri sullo zero idrometrico. Nella regione, l’unico Consorzio di bonifica ad oggi operante (il “Canale Lunense”) ha pronti 5 progetti di manutenzione straordinaria del territorio per un importo complessivo di € 2.517.000,00. “Non possiamo che risollecitare la Regione Liguria, con la quale era già avviata una positiva interlocuzione, ad incentivare la costituzione di altri Consorzi di bonifica in un territorio particolarmente fragile – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – La risposta alle conseguenze dei cambiamenti climatici non possono, infatti, essere gli stati di calamità, che ristorano solo il 10% dei danni subiti. Servono politiche di prevenzione, che devono vedere il diretto coinvolgimento delle comunità locali, così come avviene nei nostri enti consorziali, secondo i principi di sussidiarietà ed autogoverno.”
Port Royale 4, un tuffo nel mar dei Caraibi nel XVII secolo Port Royale 4 è disponibile su PC tramite Steam, PlayStation 4, Xbox One. Disponibile nelle edizioni Standard ed Extended, l’ultima delle quali include una colonna sonora digitale e contenuti di gioco esclusivi, Port Royale 4 è il simulatore di trading definitivo, che offre un parco giochi di 12 milioni di chilometri quadrati all’interno di un incontaminato scenario caraibico del XVII secolo da esplorare. I giocatori possono creare intricate linee di produzione che si estendono su più territori mentre svolgono compiti per il viceré della loro nazione per guadagnare fama, accumulare ricchezza e migliorare i loro insediamenti con un assortimento di navi ed edifici. Coloro che sono interessati a un’esperienza più incentrata sull’azione possono scegliere di attaccare le nazioni rivali,
prendendo di mira le loro flotte e gli insediamenti, tenendo d’occhio i pirati e altri corsari. Port Royale 4 presenta anche il primo approccio a turni in una serie sul combattimento navale, consentendo a un massimo di 16 navi di combattere con l’artiglieria e tattiche speciali uniche per ogni nazione. Ma andiamo a scoprire tutto quello che questo titolo ha da offrire. Una volta avviato il gioco, ci si accorgerà subito dal menù che campagna e Gioco Libero sono le modalità di punta di Port Royale 4 alle quali va ad aggiungersi un Tutorial di breve durata che è sicuramente molto utile non solo per i giocatori che non hanno mai avuto un approccio con la serie, ma anche per chi avendo già giocato i capitoli precedenti vuole rinfrescarsi la memoria su come eseguire determinate azioni e avere una panoramica sulle aggiunte di questo nuovo capitolo. All’interno della campagna sarà possibile scegliere tra diversi “personaggi” che avranno le loro peculiarità. Ci sono ad esempio il capitano di flotta che avrà più successo nelle rotte commerciali, la piratessa con il bonus sugli scontri tra flotte oppure il semplice coloniale che avrà un bonus per la conquista de gli insediamenti. Sarà possibile inoltre scegliere, così come nel precedente capitolo della serie, anche di quale nazione poter fare parte. Bisognerà scegliere infatti tra Inghilterra, Olanda, Francia e Spagna anche se la scelta non cambierà di tantissimo le sorti nell’ascesa come Re dei Caraibi. Durante l’avventura i giocatori saranno chiamati a gestire intere rotte commerciali tra le proprie colonie e cercare di creare una vera e propria economia tra prodotti di prima necessità e prodotti secondari. Port Royale 4 inoltre permette anche una facilitazione di questa meccanica tramite l’automazione di tutto il processo commerciale impostando delle rotte tra le varie colonie, dovendo però fare attenzione a scegliere bene i prodotti che si andranno a vendere e ad acquistare dalle varie colonie. La progressione all’interno della modalità campagna è scandita inoltre da una serie di obiettivi da completare che vanno dal soddisfare un
determinato bisogno di beni materiali fino ad arrivare al rendere felici gli abitanti dei paesi della regione che si governa. A differenza del terzo capitolo della serie, non ci sono campagne separate ma in ogni momento sarà possibile passare alla “modalità pirata” e poter attaccare le barche delle regioni avversarie e aver accesso poi alle Battaglie Navali. La seconda modalità che viene offerta da Port Royale 4 è invece il Gioco Libero, modalità che metterà davanti un’intera regione con la quale sarà possibile fare tutto quello che si vuole, dato che non ci sarà alcuna progressione lineare. Saranno infatti i giocatori a decidere le impostazioni del mondo andando a modificare il numero delle città sotto la propria regione, che tipo di rapporti avere con le altre colonie e ovviamente anche il grado di difficoltà. Il porting su console è ben realizzato, e pad alla mano risulta comodo come se giocassimo con mouse e tastiera. Non abbiamo avvertito problemi di input lag com’è solito trovarne in altri strategici su console. Il comparto grafico è buono, semplice e poco pretenzioso. Ad averci colpito è l’illuminazione, come i raggi del sole che si riflettono sulle onde. Le stagioni mutano anche nei Caraibi e i cromatismi cambiano con scorci davvero splendidi e suggestivi. Le navi hanno un design fedele, mai banale: i galeoni spagnoli sono imponenti mentre i velieri inglesi puntano sulla rapidità e la semplicità. Il sonoro ha musiche evocative e marinaresche, anche se alla lunga risultano monotone. Sentire però il rumore degli ormeggi, il vento che spinge le vele e le tempeste tropicali, è in linea con le atmosfere piratesche del titolo. Anche per console Port Royale 4 è godibile, ben costruito e con meccaniche migliorate. Ripropone ciò che la rese una serie rinomata e apprezzata, affinando tutti gli aspetti più importanti al suo interno come il commercio, che ora è ancora più approfondito. Ci riporta nel Mar dei Caraibi, in un periodo storico che il mondo videoludico ha riproposto più volte con tante contaminazioni differenti. Nell’insieme, Port Royale 4 offre un gameplay trading sim molto dettagliato che
soddisferà sicuramente i giocatori che amano la micro-gestione delle economie di gioco. Ci sono molte ore da dedicare alla ricerca di rotte commerciali ottimali su una mappa di gioco ben realizzata. Tuttavia, può darsi che il sistema di combattimento a turni diminuisca l’appeal del gioco per un pubblico più generalista, in ogni caso l’esperienza offerta è senza dubbio interessante e appagante. Ovviamente, trattandosi di un gioco non di azione, ma di strategia, sono richiesti pazienza e tempo, ma i risultati che si otterranno dopo tanti sforzi sono assolutamente gratificanti. GIUDIZIO GLOBALE: Grafica: 8 Sonoro: 8 Gameplay: 7,5 Longevità: 7 VOTO FINALE: 7,5 Francesco Pellegrino Lise Microsoft presenta il nuovo Surface Laptop Go e tantissime novità
Microsoft ha presentato diverse novità che vanno ad ampliare la famiglia Surface, con l’obiettivo di offrire il giusto dispositivo per ogni tipo esigenza: il nuovo Surface Laptop Go racchiude tutte le caratteristiche più amate della linea Surface Laptop in un device più piccolo ed economico. Novità anche per quanto riguarda Surface Pro X che si arricchisce di alcune novità, incluse nuove applicazioni, performance migliorate e la nuova finitura Platino; mentre i nuovi accessori aiuteranno gli utenti nell’allestimento del proprio ufficio domestico. Surface Laptop Go Disponibile nella colorazione Platino, Surface Laptop Go offre il perfetto equilibrio tra stile, performance, durata e leggerezza, nel laptop Microsoft più economico di sempre. Surface Laptop Go è dotato di uno display touchscreen PixelSense da 12.4”, un ampio trackpad di precisione e una tastiera full-size con una corsa dei tasti di 1,3mm per un’esperienza di digitazione precisa e confortevole. Con un processore Intel i5 Quad-Core di decima generazione e fino a 16GB di RAM e 256GB di spazio di archiviazione, Laptop Go garantisce le massime performance, un’eccezionale velocità e una durata della batteria fino a 13 ore. Inoltre, il nuovo device della famiglia Surface permette di sfruttare appieno le
potenzialità del Cloud, come Microsoft 365 e l’archiviazione sicura online, oltre a offrire tecnologie avanzate per migliorare l’esperienza di lavoro e studio da remoto: fotocamera HD integrata da 720p, microfoni Studio, speaker Omnisonic e tecnologia Dolby Audio. Surface Laptop Go è disponibile in pre-order sul Microsoft Store e presso i principali rivenditori a un prezzo di partenza di 649 euro e sarà consegnato in Italia a partire dal 12 novembre. Novità per Surface Pro X Surface Pro X, il 2-in-1 ultraleggero pensato per chi vuole essere sempre connesso, produttivo e creativo, anche in mobilità, si arricchisce di una nuova configurazione che vanta il nuovo processore personalizzato Microsoft SQ 2, nuove applicazioni, performance migliorate e una maggiore durata della batteria fino a 15 ore, oltre alla nuova finitura color Platino. Inoltre, l’innovativa Signature Keyboard guadagna tre nuove colorazioni – Platino, Blu Ghiaccio e Rosso Papavero – conservando l’alloggiamento per la Surface Slim Pen che la contraddistingue. Grazie alla connettività Gigabit LTE, Surface Pro X garantisce sempre una connessione ultraveloce e offre le migliori esperienze online con Microsoft 365, Microsoft Edge, Netflix e Spotify, oltre a supportare migliaia di applicazioni Windows come Google Chrome, Firefox e Whatsapp. La nuova configurazione di Surface Pro X è già disponibile in pre-order a partire da 1.749 euro sul Microsoft Store e presso i principali rivenditori e sarà disponibile per l’acquisto dal 27 ottobre. Nuovi accessori Microsoft ha inoltre presentato una serie di nuovi accessori per rendere i nuovi ambienti di lavoro domestici più confortevoli: Microsoft Designer Compact Keyboard è una tastiera compatta, sottile ed elegante ottimizzata per la produttività, grazie alla possibilità di utilizzare senza soluzione di continuità fino a tre device tramite connessione
Bluetooth e a una durata della batteria pari a due anni. Microsoft Designer Compact Keyboard è disponibile in due colori a 79,99 euro. Microsoft Number Pad è un tastierino numerico dallo stile moderno, sottile ed elegante con connettività wireless Bluetooth, in vendita a 34,99 euro. Microsoft 4K Wireless Display Adapter rappresenta il modo migliore per proiettare il proprio PC Windows su un grande schermo ed è disponibile al prezzo di 79,99 euro. Microsoft Bluetooth Ergonomic Mouse combina un design ergonomico, confortevole e duraturo con la migliore performance wireless. Disponibile in diversi colori, il nuovo mouse è in vendita a 59,99 euro. Le amate Surface Earbuds arrivano nella nuova colorazione Grafite. In pre-order a partire da oggi al prezzo di 219,99 euro, saranno disponibili per l’acquisto dal 27 ottobre. Tutti i nuovi prodotti Surface sono acquistabili sul Microsoft Store, dove studenti, insegnanti e genitori potranno ottenere uno sconto esclusivo già a partire dal pre-order: la nuova configurazione di Surface Pro X e gli accessori sopra citati potranno essere acquistati con uno sconto del 10%, mentre il nuovo Surface Laptop Go verrà scontato del 5%. Inoltre, fino al 31 ottobre, per l’acquisto di Surface Laptop Go e della nuova configurazione di Surface Pro X platino è attiva la campagna Trade-in, che permetterà di ricevere fino a 500 euro di sconto restituendo un dispositivo idoneo. Francesco Pellegrino Lise WWE 2K Battlegrounds, il
wrestling si gioca in versione super deformed WWE 2K Battlegrounds è una rappresentazione arcade e autoironica del mondo del wrestling che riporta le menti di chi è nato negli anni ’80, ma anche nei ’90, piacevolmente indietro nel tempo. Il titolo, disponibile su Xbox One, Pc, Switch e Ps4, è un’esperienza pensata per abbandonare le velleità simulative del filone classico in favore di un gameplay volutamente iperbolico e dai toni caricaturali. D’altra parte la serie principale ha bisogno di più tempo per ripresentarsi ai giocatori in modo adeguato, soprattutto dopo l’uscita del disastroso WWE 2K20, il che rende perfettamente sensata la scelta di riempire il vuoto del già cancellato WWE 2K21 con un prodotto differente, ma comunque in grado di tenere alto l’interesse degli amanti del genere. Non appena avviato il gioco, ci si rende subito conto delle molte opzioni a disposizione, con ben sette macro-categorie tra le quali scegliere da dove iniziare: Gioca, Superstar, Creazione personaggio, Creazione Battlegrounds, Sfide giornaliere e l’angolo “Benvenuto a WWE 2K Battlegrounds”. Si possono giocare diversi tipi di incontri come match singoli, tag team, tornei personalizzabili, sfide giornaliere da completare e, soprattutto, una ricca modalità campagna che, grazie anche all’ausilio di una storia a fumetti, si dipana attraverso un’incredibile varietà di ambientazioni e oltre 100 match nei
quali si possono impiegare man mano dei nuovi personaggi che servono a far familiarizzare con le nuove classi di lottatori. Molto interessante anche la modalità King of Battleground, che prevede incontri multiplayer online contro altri tre giocatori nei quali vince chi getta gli avversari al di là delle corde. Altrettanto ben fatti i Tornei, dov’è possibile sfidare giocatori di tutto il mondo in diverse modalità di gioco presenti in WWE 2K Battlegrounds. Il titolo di Saber Interactive ha una modalità Campagna incentrata sul fittizio brand “Battlegrounds”, voluto dal leggendario Paul Heyman per regalare ai milioni di appassionati di wrestling una nuova forma di spettacolo più “underground”. Incaricato dal suo amico manager di viaggiare per l’America e il mondo in cerca di talenti sconosciuti, Stone Cold Steve Austin lascia l’amato ranch per intraprendere una missione di recruiting, che si conclude con la formazione di un piccolo gruppo composto da sette astri nascenti del wrestling. Divisa in capitoli legati ai paesi visitati da Steve Austin, la storia di WWE 2K Battlegrounds viene narrata attraverso pagine di fumetto, che vedono i vari protagonisti chiacchierare con la leggenda del wrestling e imbattersi in avversari altrettanto insidiosi, da Daniel Brian a Brock Lesnar, fino a Jake “The Snake” Roberts. Si tratta di un modo certamente gradevole di sviluppare il racconto, perché è calzante coi toni seri, ma anche a tratti scherzosi e allegri della produzione. Nel gioco tutti i lottatori vengono suddivisi in categorie in base alle loro attitudini specifiche: high flyer, brawler, power, all-rounder, tecnici. Prima di affrontare un match qualsiasi, i wrestler vanno scelti nell’ambito del proprio roster, tra quelli che si sarà riusciti a sbloccare progredendo nella modalità Campagna. Alcuni dei lottatori posseggono delle caratteristiche peculiari, da colpi potenziati ad una certa facilità nelle mosse di schienamento, dal ripristino rapido di una salute ottimale alla capacità di utilizzare delle contromosse particolarmente produttive nel bloccare i potenziamenti avversari. Man mano che si prosegue
nella storia di WWE 2K Battlegrounds si sbloccheranno quindi i diversi wrestler, anche se non tutti e non così facilmente; infatti se si vuole fin da subito giocare con i lottatori più famosi o con gli eroi classici del wrestling, bisognerà ricorrere al solito store con un sistema di microtransazioni che prevede la presenza di due tipologie di valuta: Battle Bucks e Golden Bucks. Nel primo caso si tratta di una valuta che può essere accumulata vincendo incontri e raggiungendo gli obiettivi prefissati, nel secondo caso si tratta di valuta acquistabile con moneta reale (ad esempio, comprare 500 gettoni vuol dire investire circa 5 euro). E’ possibile acquistare vestiti, pacchetti di lottatori standard ma anche pacchetti contenenti le grandi stelle del passato con i loro costumi di scena: è il caso, ad esempio, di Andrè The Giant, The Undertaker o The Rock. L’unico vero problema sta nel fatto che se si vuole sbloccare tutto subito, il rischio è quello di dover spendere una discreta quantità di soldi. Il roster dei lottatori è particolarmente ricco e i futuri DLC completeranno l’offerta. I comandi di gioco sono particolarmente intuitivi ed il tutorial riesce a far padroneggiare in maniera piuttosto semplice anche i colpi più impegnativi. Il movimento dei lottatori è affidato allo stick analogico sinistro, mentre i tasti frontali vengono utilizzati per le mosse principali, dando vita a super mosse e combo in combinazione con i tasti dorsali ed i grilletti. Per quanto riguarda la localizzazione, i menu ed i testi in generale sono tradotti in italiano, mentre il parlato rimane esclusivamente in inglese. Il comparto sonoro offerto da WWE 2K Battlegrounds risulta ben fatto, con una tracklist composta principalmente dalle musiche d’entrata dei lottatori e dalla telecronaca, durante i match, del duo composto da Mauro Ranallo e Jerry “The King” Lawler, due dei miglioro esperti in materia. A livello di gameplay il titolo è fortemente comparabile ad alcuni giochi di wrestling del passato appartenenti al filone arcade. Se in un primissimo momento la comprensione di tutte le dinamiche non sarà propriamente immediata, dopo qualche
match e il totale apprendimento del parco mosse il tutto apparirà quasi ripetitivo: le combo non sono infatti particolarmente numerose, e sarà possibile padroneggiarle a dovere con davvero poca, pochissima pratica. Da segnalare qualche fastidioso calo di frame, particolarmente evidente nel momento in cui sono presenti più di tre wrestler all’interno del ring. Sempre per quanto concerne la giocabilità, ogni wrestler presente in WWE 2K Battlegrounds sarà dotato di uno stile, che andrà a influenzare l’approccio con cui affrontare ogni singolo match. Si va dai Brawler ai Technician, passando per i Power House e gli High Flyer: un modo per introdurre, all’interno dell’esperienza di gioco, un minimo di differenziazione in termini di gameplay. Importante sarà comprendere, più delle varie mosse, la dinamica legata ai contrattacchi: una volta metabolizzata e studiata nei particolari sarà infatti molto difficile per il vostro avversario, CPU o umano, riuscire ad arrecarvi qualsivoglia tipo di danno. Buona la scelta per quanto riguarda le arene, che presentano una discreta selezione di alcune location che hanno scritto la storia della WWE e di altre più scanzonate, come un Auto Shop di Detroit o una laguna con i già citati alligatori meccanici. Il roster dal canto suo non sarà particolarmente ampio in una fase iniziale, dove si potrà comunque scegliere tra alcune Superstar del calibro di Undertaker, Randy Orton e Rey Mysterio. Tirando le somme, al netto di qualche pregio e di altrettanti difetti, possiamo comunque considerare WWE 2K Battlegrounds come un prodotto tutto sommato piacevole: un ottimo “filler” in attesa del ritorno dei “veri” giochi di wrestling in grado, in ogni caso, di offrire qualche ora di spensierato divertimento agli utenti. Il roster è solido, con oltre 70 wrestler di ieri e oggi, mentre il carattere arcade del titolo è in grado di avvicinare anche chi non ha mai acquistato un gioco WWE. Il vero punto negativo risiede nella ripetitività delle mosse e dei colpi ma, alla fin fine, ci si può anche abituare pur soffrendo una certa mancanza di profondità e longevità. Insomma, il titolo è classificabile come un arcade da non
sottovalutare che, siamo certi, sarà in grado di conquistare il cuore di chi ha amato o tutt’ora ama il mondo della lotta libera. GIUDIZIO GLOBALE: Grafica: 7,5 Sonoro: 8 Gameplay: 7,5 Longevità: 7,5 VOTO FINALE: 7,5 Francesco Pellegrino Lise “Dona con Bing”, le ricerche sul web possono far del bene
Bing, si mette in gioco per far del bene. Dopo il successo riscosso negli Stati Uniti, arriva finalmente anche in Italia la campagna Dona Con Bing, il progetto internazionale a cura del motore di ricerca di Microsoft, finalizzata al sostegno delle organizzazioni no profit e di beneficenza attraverso il programma fedeltà Microsoft Rewards. Da oggi gli utenti iscritti a Microsoft Rewards potranno scegliere di donare i punti accumulati durante le ricerche online effettuate su Microsoft Bing, rimanendo connessi al proprio account, a un ente no profit e sostenere la causa umanitaria più vicina alla propria sensibilità. Fino al 31 dicembre 2020, Microsoft raddoppierà tutte le donazioni. Donare è semplicissimo: è possibile attivare Dona con Bing con un solo click, direttamente dalla dashboard del programma Microsoft Rewards. Grazie alla partnership con Benevity, è possibile scegliere tra migliaia di organizzazioni no profit presenti sul territorio italiano. Una volta selezionato l’ente o l’organizzazione che si desidera supportare, i punti raccolti dall’utente verranno automaticamente trasformati in denaro e donati ogni mese. La campagna ideata da Microsoft Bing permette agli utenti di sostenere un’organizzazione diversa ogni mese. In Italia, in particolare, tra i partner supportati
si evidenziano: UNICEF, Croce Rossa Italiana e Medici Senza Frontiere. Non è mai troppo tardi per fare del bene, cosa state aspettando allora? Accumulate più punti possibili e donate. F.P.L. Commandos 2 e Praetorians Hd remastered sono su Xbox One e Ps4
Commandos 2 e Praetorians: HD Remaster sono ora disponibili per PlayStation 4 e Xbox One. Il double pack contiene le remaster di entrambi gli iconici titoli, ciascuno disponibile per l’acquisto individuale tramite PlayStation e Microsoft Store. Le remaster includono una grafica in alta definizione dei due titoli di Pyro Studios, l’aggiunta di nuovi tutorial e missioni della campagna, supporto per i controller, nonché una versione integrata della modalità multiplayer di Praetorians –
HD Remaster. Commandos 2 – HD Remaster e Praetorians – HD Remaster sono già disponibili per PC tramite Steam e tramite il Kalypso Store. La versione Nintendo Switch di Commandos 2 – HD Remaster arriverà questo inverno. Ma andiamo ad esaminare i titoli nello specifico. Commandos 2 fa tornare i giocatori indietro nel tempo fino al 1940, un anno dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Le forze tedesche, ormai incontrastate e forti della loro organizzazione e della Guerra Lampo, dominano l’Europa costringendo le truppe inglesi e francesi a imbarcarsi per l’Inghilterra dopo l’accerchiamento nazista del Belgio e la presa della Linea Maginot e di Parigi. Ormai completamente allo sbando, le forze alleate sono costrette a pianificare azioni rischiose per contrastare l’avanzata nazista durante la Battaglia d’Inghilterra, in modo da prepararsi adeguatamente al contrattacco. A causa dell’ottima organizzazione dell’esercito tedesco e del Terzo Reich, i metodi convenzionali non possono riportare il conflitto in una fase di stallo. Soltanto delle unità speciali, duramente addestrate e coraggiose nello spirito, potranno colpire nel cuore la macchina bellica di Hitler: i Commandos. Divisi per categoria e abilità speciali, li muoveremo in vari scenari nelle dieci missioni della campagna principale. Dalla Francia alle fredde zone dell’Artico occupate dai nazisti, dalla Birmania alla Thailandia soggiogate dai giapponesi, le ambientazioni restano invariate rispetto al passato, non aggiungendo alcunché all’esperienza, a parte i vari collezionabili. Ovviamente in questa remastered Hd di Commandos 2 non cambia neppure il gameplay, infatti esso è rimasto lo stesso identico che era stato ideato su PC vent’anni fa. La visuale isometrica con telecamera fissa è accompagnata da un’interfaccia mal gestita e poco funzionale, che confonde il videogiocatore anziché aiutarlo. Per quanto fosse complesso e ben articolato all’epoca, ora il gioco risulta parecchio “antico”, considerati gli altri concorrenti sul mercato. Nonostante l’intelligenza artificiale reagisca ottimamente, spesso si
rivela mal equilibrata e fin troppo severa, soprattutto a un livello di sfida intermedio. La fluidità presente in questa edizione 2020 del titolo viene però compromessa da un rallentamento dei modelli poligonali. Quando si tratta di utilizzare le meccaniche come il cono visivo per evitare il nemico, poi, spesso è davvero complesso capire l’azione e seguirla con attenzione per via di una gestione superficiale dei comandi. Complice nuovamente l’interfaccia, spesso si è costretti a tenere premuti due tasti per mirare e colpire con un’arma da fuoco. Neppure il lato grafico brilla, nonostante una maggiore definizione dei cromatismi ambientali. I modelli poligonali sembrano a una risoluzione inferiore, se non la stessa presente nell’originale. Gli edifici, rispetto al passato, sono meglio rifiniti e hanno un buon design, nonostante a volte non siano ben amalgamati con quanto li circonda. L’aspetto tecnico, quello più preoccupante, è ciò che ha minato la nostra esperienza, dando origine alle relative conclusioni. Oltre ai gravissimi problemi di input lag, persistono bug che spesso rovinano l’esperienza, dal sonoro in cui scompaiono i rumori e le voci, alle scritte dei sottotitoli. Considerate le critiche che abbiamo mosso all’edizione remaster di a Commandos 2, speriamo che le correzioni necessarie arrivino quanto prima, rendendo l’esperienza godibile. Attualmente, quindi, questa riedizione di Commandos 2 non riesce a ritagliarsi uno spazio se non tra le fila degli appassionati che ancora oggi ricordano con nostalgia l’originale. Di qualità di gran lunga superiore l’altra metà del pacchetto. La versione rimasterizzata di Praetorians è infatti il pezzo forte di questo Double Pack, anche se purtroppo stiamo pur sempre parlando di uno strategico in tempo reale nato su PC. Ciò significa che il limite più grande di questo RTS è rappresentato dal sistema di controllo via pad. Anche qui il comparto grafico si presenta rimodernato, laddove sul versante tecnico non si registrano problemi. Il codice di Praetorians è difatti molto più pulito rispetto a quello di Commandos 2,
tanto che l’esperienza fila senza particolari intoppi, fatto salvo qualche sporadico e quasi impercettibile calo di frame rate. Gestire il proprio esercito con un controller, invece, è tutt’altro che semplice. Mentre su PC basta un click per portare a termine un po’ tutte le azioni, dalla selezione delle unità all’attivazione di un’abilità speciale, su console è necessario memorizzare diverse combinazioni di tasti e passare attraverso vari sottomenù per svolgere anche la più semplice delle manovre strategiche. Ci si fa l’abitudine, ma nelle situazioni più concitate la macchinosità e la scarsa immediatezza del sistema di controllo si fanno sentire. Per fortuna Praetorians è già di per sé un RTS relativamente semplificato nella misura in cui non vi sono risorse da raccogliere o una base da gestire. Tutto passa attraverso uno o più accampamenti sparsi nella mappa dai quali reclutare unità militari, che poi vanno inviati contro gli eserciti e gli accampamenti nemici. La microgestione – dunque – è ridotta al minimo, se non inesistente. Certo, la resa complessiva assume sempre quel retrogusto di esperienza sub-ottimale, ma Praetorians è ancora oggi uno strategico in tempo reale di grande qualità, e se l’unico modo che avete di giocarci è attraverso una PS4 o una Xbox One, allora potreste tranquillamente farci un pensierino ben consci dei limiti intrinsechi della versione console. Tirando le somme, se siete amanti del retrogaming e di quei giochi che poco prima dell’entrata dell’attuale millennio hanno lasciato il segno, allora Commandos 2 e Praetorians Hd remastered double pack è un prodotto che non vi potete lasciar perdere. Sicuramente però tale uscita è destinata a rimanere un prodotto di nicchia in quanto, le nuove generazioni di gamers, sicuramente apprezzerebbero poco pietre miliari come queste che hanno fatto la storia, ma che purtroppo sono destinate a rimanere nei ricordi e nei cuori di chi le ha vissute quando erano la novità del momento. GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 6,5 Sonoro: 7 Gameplay: 6,5 Longevità: 6 VOTO FINALE: 6,5 Francesco Pellegrino Lise Colleferro (calcio, Under 17 Elite), Carbonari: “Bisogna adeguarsi all’intensità di questa categoria”
Colleferro (Rm) – Il Colleferro “scatena” le sue due squadre Elite. Questo è il week-end dell’esordio per Under 15 e Under 17 rossonere e nell’ambiente c’è tanta curiosità verso questi gruppi e verso quelli regionali che inizieranno più in là. Il gruppo maggiore è stato affidato a mister Vittorio Carbonari che già guidava questi ragazzi nella passata stagione, nella categoria Under 16 regionale. “Ovviamente quest’anno ci confronteremo con il meglio del calcio giovanile regionale e l’impatto con l’Elite potrebbe farsi sentire – dice il tecnico – Ma siamo fiduciosi perché abbiamo un gruppo consolidato che lavora assieme da tempo, com’è nella filosofia di questo club per cui lavoro ormai da più di cinque anni. Qualche innesto è stato fatto, pescando anche dalle categorie provinciali perché vogliamo valorizzare i ragazzi del territorio. L’obiettivo sportivo? Quello primario è chiaramente la permanenza in categoria, ma giochiamo senza grandi pressioni e cercando soprattutto di dimostrare le nostre qualità”. Il debutto è in programma domenica mattina in casa contro l’Atletico 2000: “Partiremo incrociando subito un avversario molto tosto e non sarebbe male muovere la classifica, anche per l’autostima dei ragazzi. Purtroppo ci trasciniamo dietro la squalifica di cinque giocatori dalla passata stagione, ma i ragazzi che scenderanno in campo lo faranno con l’idea di sfoderare una buona prestazione e dare il massimo: il risultato sarà una conseguenza di questo atteggiamento”. Carbonari spiega quali potrebbero essere le difficoltà maggiori della sua squadra nella categoria Elite: “A livello tecnico il gruppo ha poco da invidiare alle sue avversarie. Dobbiamo crescere e farci trovare pronti sotto il punto di vista dell’intensità e dei ritmi di gioco, oltre che nella cura dei dettagli: in questa categoria non ti puoi permettere errori perché gli avversari ti puniscono immediatamente”.
Real Valle Martella (calcio, II cat.), La Falce: “Il ritorno a Zagarolo è stato emozionante per me” Zagarolo (Rm) – E’ una delle colonne del vecchio gruppo, un difensore esperto ed affidabile. Emiliano La Falce, centrale classe 1995, sta per iniziare il suo terzo anno al Real Valle Martella e conosce bene le qualità di questo gruppo, sia a livello tecnico che umano. “L’ossatura della squadra è rimasta la stessa e poi sono arrivati nuovi elementi che sicuramente ci potranno dare un buon contributo. Io sono rimasto perché qui ci sono tanti amici con cui condivido diversi momenti anche fuori dal campo di gioco”. Tra i motivi che hanno
convinto La Falce a continuare l’avventura col Real Valle Martella c’è il ritorno “a casa” o quantomeno nel comune di appartenenza: “Siamo stati due anni a Monte Compatri e chiaramente ci sentivamo ospiti. Il fatto che il presidente Daniele Imola sia riuscito a riportare la squadra a Zagarolo è sicuramente importante. Il sottoscritto ha fatto quasi tutta la trafila delle giovanili al “Mastrangeli” e devo ammettere che il primo allenamento di quest’anno, fatto su questo campo, mi ha regalato una forte emozione”. La formazione prenestina anticiperà il debutto ufficiale rispetto a tante altre squadre di Seconda categoria: domenica, infatti, c’è il match interno di Coppa Lazio di categoria contro il Lucky Junior. “L’obiettivo? Noi scendiamo in campo come tutte le squadre per cercare di vincere ogni singola partita. La Coppa può darci una “alternativa in più” per provare a fare il salto di categoria. Inoltre sono mesi che non giochiamo una partita ufficiale e questo sarà un forte stimolo, anche se ovviamente stiamo “riprendendo confidenza” col campo e coi ritmi di gioco”. La Falce e compagni stanno assorbendo bene anche le direttive del nuovo staff tecnico: “Serve un po’ di tempo per oliare certi meccanismi, ma le prime amichevoli hanno dato dei riscontri positivi: è il segno che siamo sulla buona strada” conclude il difensore.
Città di Valmontone (calcio, I cat.), mister Sarnino: “Dobbiamo sempre cercare di alzare i ritmi”
Valmontone (Rm) – Si aprirà con la sfida interna alla Dinamo Labico il campionato della Prima categoria del Città di Valmontone. La formazione del presidente Massimiliano Bellotti, domenica prossima, vuole subito dare un segnale importante: “Il pre-campionato è stato sicuramente positivo – dice il tecnico Aurelio Sarnino – La squadra ha lavorato bene ed ha sempre risposto alle sollecitazioni dello staff, accorciando i tempi di apprendimento delle metodologie di allenamento e mostrando una buona disponibilità. Sono soddisfatto di come sono andate le cose in queste prime settimane”. La sfida di domenica vivrà anche di tanti “incroci” particolari: “E’ una partita sentita da diversi giocatori: noi abbiamo Romagnoli e Rovitelli che giocavano a Labico e anche nelle loro fila c’è qualche ex Valmontone. Per come la vivo io il vero derby è quello con il Colleferro, poi ovviamente queste sfide tra paesi limitrofi possono essere cariche di significati particolari. Cosa sappiamo di loro? Li ho visti in un’amichevole, sono una squadra abbastanza esperta e che ha gente capace di giocare in mezzo alle linee. Dovremo stare attenti a certe dinamiche tattiche, ma guardiamo
soprattutto in casa nostra”. Il Città di Valmontone di mister Sarnino dovrà essere fortemente riconoscibile: “Abbiamo un gruppo dall’età media piuttosto bassa e quindi dobbiamo cercare di alzare i ritmi sin dalle prime battute, ovviamente usando sempre testa e lucidità. Al tempo stesso vogliamo provare a palleggiare e “stancare” l’avversario di turno”. Il giovane allenatore non ha “timore” di prendersi responsabilità: “Vogliamo cercare di competere per vincere – spiega Sarnino – La società ha allestito una rosa di qualità e a me non piace nascondermi. Siamo stati inseriti in un girone tosto, ma vogliamo per lo meno stare nelle zone di alta classifica: non voglio fare un torneo anonimo”.
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