Tutto cioccolato - Peccati di gola

Pagina creata da Christian Romani
 
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Tutto cioccolato - Peccati di gola
Tutto cioccolato

Cioccolato: parola che deriva dall’azteco xocolatl che a sua volta ha dato origine allo
spagnolo chocolate che indicava una bevanda sacra agli aztechi ricavata dalle fave del
Cacao; in seguito, ha finito per indicare tutti i derivati del cacao.

Cioccolato fondente: cioccolato contenente pasta di cacao, burro di cacao e zucchero.

Cioccolato al latte: cioccolato contenente pasta di cacao, burro di cacao, latte in
polvere e zucchero.

Cioccolato bianco: impropriamente definito cioccolato, contiene burro di cacao, latte
in polvere e zucchero.

Lavorazione del cacao: il frutto viene tagliato in due e svuotato dei semi che
vengono essiccati al sole e successivamente tostati, sgusciati e sbucciati; ridotti in granella,
vengono ulteriormente macinati fornendo così burro di cacao e pasta di cacao fluida; se la
pasta fluida viene ulteriormente pressata, é possibile ottenere altro burro di cacao e un
residuo solido che, macinato, diventa cacao in polvere.

Concaggio: fase della lavorazione del cioccolato, inventata da Rodolphe Lindt nel 1879,
in cui la pasta semiliquida viene mescolata e areata a un’elevata temperatura. La durata del
concaggio, che può essere di ore o giorni, conferisce un gusto diverso al cioccolato. Più
lungo é il concaggio, come per il cioccolato svizzero, maggiormente vellutato sarà il gusto.
Successivamente la pasta liquida viene portata ad una temperatura che provoca la
cristallizzazione del burro di cacao; questo procedimento consente l’indurimento del
cioccolato, indispensabile per le successive lavorazioni.
Il cioccolato usato per la preparazione delle praline non é lo stesso delle tavolette, in
quanto conterrebbe troppo poco burro di cacao e quindi non sarebbe abbastanza liquido.
Il cioccolato a seconda del contenuto di zucchero si presenta in una gamma varia di sapori
che va da quello amaro da copertura al semidolce e al dolce del cioccolato al latte.
Il cioccolato da copertura, confezionato normalmente in blocchi da 2,5 o 5 kg, varia nella
consistenza, da morbida a dura, secondo il contenuto del burro di cacao. Quindi é più
facile spezzettare o grattugiare un cioccolato a consistenza dura (meno ricco di burro di
cacao) che non si attacca alla grattugia che uno a consistenza morbida. E’ però vero che un
cioccolato ad alto contenuto di grasso é più facile da liquefare.
   • E’ necessario quindi usare sempre un cioccolato di primissima qualità adatto all’uso
     che se ne vuole fare.

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Tel. 041977866 – 3395251493 roberta.molani@peccatidigola.info – www.peccatidigola.info
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   • Il cioccolato va conservato in luogo fresco e secco e lontano da altri alimenti di cui
     assorbirebbe velocemente l’odore.
   • Qualsiasi tipo di cioccolato sciolto a calore diretto, anche se a fuoco molto
     moderato, può bruciacchiare e indurirsi quando le parti solide non grasse contenute
     nel cacao raggiungono temperature troppo elevate. Quindi si deve sciogliere tritato,
     lentamente a bagnomaria.
   • Il cioccolato deve essere tutto completamente sciolto e ottiene la sua liquidità
     intorno ai 50°, quando cioè non contiene più cristalli.

Le classificazioni di cioccolato secondo la legge:
Il cioccolato: deve contenere almeno il 35% di cacao totale, almeno il 14% di cacao secco
sgrassato e il 18% di burro di cacao
Il cioccolato comune: deve contenere almeno il 30% di cacao totale, il 12% di cacao secco
sgrassato e il 18% di burro di cacao
cioccolato di copertura: deve contenere non meno del 35% di cacao totale, di cui non meno del
31% di burro di cacao e non meno del 2,5% di cacao sgrassato
cioccolato al latte: deve contenere non meno del 25% di cacao, cacao secco sgrassato non
inferiore al 2,5%, sostanza secca del latte non meno del 14%, grassi del latte non inferiore al
3,5%, grassi totali (burro di cacao e grassi del latte) non meno del 25%
cioccolato al latte di copertura: non deve contenere meno del 31% di grassi totali (burro di
cacao e grassi del latte)
cioccolato bianco: non deve contenere meno del 20% di burro di cacao e del 14% di sostanza
secca del latte, almeno il 3,5% di grassi del latte.

Temperaggio In pasticceria il cioccolato è generalmente utilizzato sciolto, in questo modo il
burro di cacao tende a separarsi in due parti, una più solida e una più oleosa: quando il cioccolato
si raffredda, risulta quindi più opaco e tende a formare un leggero strato biancastro in superficie.
Questo accade perché il burro di cacao è composto da diversi tipi di sostanze grasse, ciascuna
delle quali si cristallizza a temperature diverse. È possibile rimediare a questo inconveniente
mediante una particolare lavorazione del cioccolato, chiamata “temperaggio”, che consente di
riamalgamare le particelle di cacao e zucchero con quelle del burro di cacao ridotte in fini cristalli
omogenei: un cioccolato ben temperato ha un aspetto lucido, acquista velocemente
consistenza durante il raffreddamento e si rompe in modo netto.
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Temperaggio metodo classico
quantità minima di cioccolato da utilizzare 300g
Per il cioccolato fondente bisogna fare tre operazioni
1. sciogliere il cioccolato a bagno-maria o in microonde e portarlo a 45/50° intervallo di
   temperatura in cui si ha la completa fusione di tutte le forme di cristalli del cioccolato
2. versare su un piano 2/3 del cioccolato fuso su un piano freddo (un foglio di silicone o un
   piano di marmo, l’acciaio non è adatto perché si riscalda) muovendolo con una spatola
   raffreddarlo fino a 29/30° senza scendere mai sotto i 28°. Va sempre lavorato con una
   spatola: se lo si lascia raffreddare senza muoverlo si ottiene una massa granulosa
   imperfetta (che non ha il necessario numero di cristalli beta stabili);
3. rimettere il cioccolato lavorato nella ciotola dove era rimasto quello caldo e, mescolando
   tutto, riscaldare nuovamente la massa portandola a 31°
Durante la lavorazione del cioccolato tenere la ciotola su un anello di metallo perché non sia a
contatto diretto con il piano di marmo, che abbasserebbe la temperatura. Controllare la
temperatura e se scende rimettere a bagnomaria. Se il cioccolato scende sotto i 29 ° va
ritemperato

Temperature per temperaggio del                Temperature: per temperaggio del cioccolato al
cioccolato fondente                            latte o bianco
1. sciogliere il cioccolato a 45/50°;          1. sciogliere il cioccolato a 40°;
2. raffreddarne due terzi a 29/30° senza       2. raffreddarne due terzi a 26°;
  scendere sotto i 28°;                        3. riunirlo al cioccolato caldo e riportare
3. riunirlo al cioccolato caldo e riportare         il tutto a 29°.
   il tutto a 31°.
Ora il cioccolato è pronto per l’impiego. Se lavorandolo diventa spesso e non abbastanza
liquido si può riscaldare il cioccolato bianco o al latte fino a 30-31°, il fondente fino a 32-
33°.

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Temperaggio per inseminazione
    •   Sciogliere tre quarti del cioccolato fondente a 50 °C (per essere sicuri che tutte le forme
        di cristallo siano sciolte); si può usare uno dei vari metodi sopra descritti.
    •   A questo punto unire l’altro quarto di cioccolato non fuso. Sempre mescolando, e
        approfittando dello scioglimento di quest’ultimo, la temperatura del cioccolato scenderà
        arrivando alla giusta formazione di cristalli stabili.
    •   Filtrare allora il cioccolato per eliminare gli eventuali pezzetti di cioccolato non sciolti.
    •   Riscaldare. Le temperature da raggiungere non cambiano rispetto al metodo precedente.
Se non si usa subito tutto il cioccolato temperato, quello che rimane, perde il temperaggio
e va ritemprato.
Per cosa usiamo il cioccolato temperato? Per le decorazioni, per i gusci vuoti dei
cioccolatini per le uova di Pasqua

Pralinare o ricoprire ripieni con cioccolato
La pralina, in origine una mandorla tostata pressata nello zucchero, venne creata dal cuoco
del maresciallo Du Plessis-Praslin (1589-1675), di cui ha preso il nome; da qui deriva anche
il verbo pralinare, rivestire cioé un piccolo dolce con un involucro di zucchero caramellato o
di cioccolato. Oggi il termine pralina definisce una vastissima gamma di dolci di piccolo
formato ricoperti e di cioccolatini ripieni.
Il ripieno viene fatto in precedenza e deve essere abbastanza consistente da poter essere
ricoperto senza difficoltà con il cioccolato. La consistenza del ripieno dipende dalla
temperatura e dal potere di coagulazione dei vari ingredienti. Quindi per pralinare:
•   Usare sempre del cioccolato sciolto fresco.
•   Temperare e portare a temperatura con attenzione.
•   Portare alla più alta temperatura per l’impiego.
•   I ripieni dovrebbero avere, se possibile, la temperatura di circa 20°.
•   Passare il cioccolatino nel cioccolato con l’aiuto di una forchetta.
•   Togliere il cioccolato superfluo e appoggiare il cioccolatino su carta oleata o su foglio
    siliconato.
•   I ripieni, che per loro natura non possono essere ricoperti ad una temperatura di 20°,
    saranno meno brillanti perché il cioccolato si raffredda troppo in fretta.

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Tartufo al rhum
Per la crema di base: 30 g di acqua, 60 g di zucchero, 30 g di latte zuccherato
condensato, 100 g di glucosio, 190 g di burro, 250 g di cioccolato fondente
•   Portare a ebollizione l’acqua con lo zucchero, aggiungere il latte e il glucosio, mescolare
    bene a lasciare raffreddare.
•   Montare leggermente il burro ed aggiungerlo al decotto raffreddato.
•   Portare il cioccolato a 33° ed unirlo alla massa.
500 g di crema di base, 20-25 g di rhum, cioccolato al latte da copertura, mandorle
tostate in scagliette
•   Unire la crema di base al rhum e colare dei tartufi lunghi con la bocca n° 9.
•   Farli indurire e poi ricoprirli con il cioccolato al latte e arrotolarli nelle scagliette di
    mandorle.

Manon
250 g di pasta di mandorle, 40 g di noci in pezzetti, 8 g di cognac, cioccolato da copertura
bianco, gherigli di noce
•   Profumare la pasta di mandorle con il cognac ed aggiungervi le noci in pezzetti.
•   Stenderla a uno spessore di 15 mm e ritagliare dei dischetti con il tagliapasta.
•   Ricoprire di cioccolato bianco tenendo la temperatura più bassa possibile, (se
    necessario fare due passaggi) Guarnire con una mezza noce.

Africani
250 g di pasta di mandorle, 8 g di Rhum, mandorle caramellate, cioccolato fondente e al
latte o bianco
•   Lavorare la pasta di mandorle per insaporirla con il Rhum.
•   Stendere la pasta di mandorle fino ad uno spessore di cm. 1,5.
•   Ritagliare con il tagliapasta degli ovalini.
•   Fissare una mandorla caramellata con un po’ di cioccolato su ogni ovalino di pasta di
    mandorle. Ricoprire con cioccolato del colore desiderato, spruzzare con cioccolato di
    diverso.
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Modellare cioccolatini da riempire
•   Procurarsi degli stampi per cioccolatini in materiale sintetico o di metallo.
•   Gli stampi devono essere puliti e asciutti. Non usare mai lo stampo troppo freddo o
    bagnato di condensa delle lavorazioni precedenti.
•   Gli stampi in materiale sintetico devono avere la temperatura di 20°, quelli di metallo
    25°.
•   Riempire gli stampi di cioccolato temperato e portato alla più alta temperatura possibile.
•   Togliere il cioccolato superfluo con una spatola.
•   Togliere eventuali bolle d’aria facendo vibrare lo stampo.
•   Capovolgere lo stampo per togliere il cioccolato superfluo una volta raggiunto lo
    spessore desiderato.
•   Pulire bene lo stampo dal cioccolato superfluo, lasciare raffreddare completamente il
    cioccolato, volendo anche in frigorifero a una temperatura di 10°.
•   Riempire con il ripieno che non deve avere una temperatura troppo alta, intorno a 25°,
    per evitare di sciogliere il cioccolato delle forme. Riempire fino a 2 mm dal bordo.
•   Richiudere le forme con cioccolato fuso a 33°, se cioccolato fondente, a 31° se al latte
    o bianco Lasciare raffreddare il cioccolato prima di togliere dagli stampi.

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Cioccolatino Mandarina
Gusci vuoti di cioccolato, 125 g di pasta di mandorle, 50 g di mandarini canditi, 12 g di
cointreau, 10 g di miele, cioccolato da copertura
•   Macinare finemente i mandarini e mescolarli al liquore.
•   Unire poi anche la pasta di mandorle e il miele.
•   Riempire le forme con il ripieno e richiuderle con cioccolato fuso caldo a 33°.

Cioccolatini alla crema di castagne
Gusci vuoti di cioccolato, 125 g di pasta di mandorle, 125 g di zucchero fondente, 190 g
di purea di castagne, 125 g di burro, 10 g di kirsch, vaniglia, cioccolato da copertura
•   Mescolare la pasta di mandorle con lo zucchero fondente e aggiungere poi il burro.
•   Successivamente unire il purè di castagne mescolando con energia, unire la vaniglia.
•   Riempire i vuoti di cioccolato e richiuderli con cioccolato a 33°.

Cioccolatini con crema al maraschino
Gusci vuoti di cioccolato, 125 g di panna, 2 tuorli di uova piccole, 250 g cioccolato
bianco, 30 g di maraschino o Cointreau, cioccolato da copertura
•   Portare la panna a bollore, unire i tuorli mescolando con energia.
•   Aggiungere il cioccolato bianco tritato fine e mescolare.
•   Lasciare raffreddare prima di aggiungere il liquore.
•   Lasciare inspessire il ripieno prima di usarlo per riempire i vuoti.
•   Chiudere con cioccolato fuso a 33°.
    .

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Ganache - glassa di copertura di Luca Montersino:
300 g di cioccolato al 55%, 250 g di panna, 50 g di glucosio (che serve a non far
cristallizzare lo zucchero)
•   Scaldare la panna, aggiungere il glucosio e quando è sciolto unire il cioccolato tritato.
Questa glassa può essere fatta in precedenza, conservata in frigo e sciolta a microonde a 38°
prima di essere usata.

Ganache fondente per copertura
260 g cioccolato fondente, 200 g di panna, 40 g di glucosio, 40 g di burro
•   Mettere in un tegame la panna con il glucosio e portare a bollore.
•   Aggiungere al cioccolato in due rate mescolando con una spatola (no frusta perché
    incorporerebbe aria) creando un’emulsione lucida.
•   Alla temperatura di 35/40° aggiungere il burro a pezzetti tenuto a temperatura
    ambiente (se si aggiunge il burro quando l’emulsione è più calda poi il burro si separa.)
    Usare il mixer ad immersione tenendolo fermo sul fondo per non incorporare aria e
    montare meglio.

Ganache bianca:
200 g cioccolato bianco, 100 g panna liquida, 20 g burro
•   Mettere in un tegame la panna, portarla al limite del bollore.
•   Fuori dal fuoco unire il cioccolato tritato, creare un’emulsione.
•   Quando la temperatura scende sotto i 40° aggiungere il burro a pezzetti
•   Usare il mixer ad immersione tenendolo fermo sul fondo per non incorporare aria e
    montare meglio

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Ganache al latte:
200 g cioccolato al latte, 150 g panna liquida, 50 g burro
•   Esecuzione come ricetta precedente.

Ganache per interni con alcool per farcire cioccolatini
200 cioccolato, 160 panna, 40 burro, 12 liquore, 20 glucosio
•   Tritare 200 g. di cioccolato fondente e renderlo semifluida in microonde o a
    bagnomaria.
•   In un tegame far scaldare 160 g. di panna con 20 g glucosio, senza farla bollire.
•   Fuori dal fuoco versarla sul cioccolato e mescolare dal centro per creare emulsione.
•   Quando il composto raggiunge 40° unire 40 g. di burro a pezzetti e emulsionare con
    mixer ad immersione. Unire infine l’alcol.

Ganache da glassaggio lucida fondente
156 g di zucchero, 31 g di destrosio, 312 g di latte intero, 125 g di panna, 106 g di glucosio, 75
g di cacao amaro, 9 g di gelatina, 187 g di gelatina neutra
•   In una pentola mescolare lo zucchero con il destrosio, unire poi panna, latte, glucosio e
    gelatina neutra.
•   Scaldare arrivando a bollore.
•   Aggiungere il cacao e cuocere fino a 104°
•   Far raffreddare a 70° ed aggiungere la gelatina ammollata in 5 volte il suo peso d’acqua
    fredda. Filtrare

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                     Proporzioni: rapporto fra cioccolato, panna

                              ed altri elementi nelle ganache

Nella ganache cioccolato fondente 55-60%
Quanta panna si mette in una ganache rispetto al cioccolato? L’80%
333 di cioccolato, 80% di 333 = 267 g

Nella ganache cioccolato bianco
rIspetto al cioccolato, la panna nella ganache di cioccolato bianco è il 50%
100 g di cioccolato bianco, 50% = 50 g

Nella ganache - glassa di copertura di Luca Montersino:
300 g di cioccolato al 55%, 250 g di panna (83% rispetto al cioccolato), 50 g di glucosio (che
serve a non far cristallizzare lo zucchero)

Nella ganache per interni con alcool
Su 100 cioccolato, 80% di panna, 20% di burro, 6% di liquore, 10% di glucosio
Su 200 cioccolato, 160 panna, 40 burro, 12 liquore, 20 glucosio

Nella mousse al cioccolato con metodo ganache.
Si aggiunge panna montata al 70% per 2/3 del peso della ganache
333 di cioccolato + 267 di panna = 600 g totali di ganache
2/3 di 600g = 400g di panna da aggiungere
250 g di panna, 315 g di cioccolato fondente, 75 g di burro a temperatura ambiente

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Alhambra
mattonella di biscuit d’amande e ganache “Alhambra”

Per due teglie di biscuit d’amande: 100 g di tuorli, 260 g di uova, 260 g di zucchero, 150
g di albumi, 65 g di farina, 60 g di farina di mandorle.
•   Mettere in una terrina i tuorli, le uova e 200g di zucchero. Mescolare con una frusta
    elettrica fino a gonfiare bene il composto.
•   In un’altra ciotola montare gli albumi aggiungendo 60 g di zucchero e trasferirne una
    parte nel composto preparato in precedenza. Mescolare con delicatezza.
•   Mescolare fra di loro la farina e la farina di mandorle ed unirle al composto alternando
    con cucchiaiate di albumi montati con lo zucchero.
•   Foderare due teglie da forno con carta forno e stendervi sopra il composto. Infornare a
    220° per circa 10 minuti. Lasciare raffreddare e tagliare un 2 parti per avere 4 fogli.

Per lo sciroppo al rum: 200 ml di acqua, 200 g di zucchero, 100 ml di rum.
•   Mettere l’acqua e lo zucchero in un pentolino sul fuoco e far bollire per 5 minuti.
•   Aggiungere il rum e mescolare. Lasciare raffreddare.

Per la crema ganache “alhambra: 250 g di cioccolato, 200 g di panna liquida, panna
montata 300
•   Versare la panna liquida in un tegame, metterlo sul fuoco a fiamma moderata e portare
    a quasi ebollizione.
•   Togliere dal fuoco e versarvi dentro la cioccolata tritata. Lasciare riposare 30 secondi e
    procedere poi ad amalgamare facendo sciogliere il cioccolato.
•   Alla temperatura di 30° unire la panna montata.

Per la glassa di copertura: 300 g di cioccolato al 55% tritato, 250 g di panna, 50 g di
glucosio (che serve a non far cristallizzare lo zucchero)
•   Scaldare la panna, aggiungere il glucosio e quando è sciolto unire il cioccolato

Per la decorazione: cioccolato fondente, zucchero a velo

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Composizione del dolce:
•   Mettere un foglio di biscuit sul fondo di uno stampo, pennellarlo con lo sciroppo al rum,
    spalmare sopra un quarto della ganache.
•   Procedere pennellando un altro strato di biscuit con lo sciroppo al rum e metterlo sulla
    ganache dalla parte pennellata.
•   Pennellare con lo sciroppo anche l’altra parte di biscuit.
•   Procedere mettendo un quarto di ganache e così via finendo con la crema ganache.
    Passare il dolce in freezer a rassodare.
•   Pareggiare i bordi con un taglio netto.
•   Glassare con la glassatura al cioccolato.
•   Decorare con “frange” di cioccolato spolverate di zucchero a velo.

Lavorazione del cioccolato con lo choch termico
•   Mettere in abbattitore o in cella del freeser una placca di acciaio e lasciarvela 24 ore.
•   Sciogliere il cioccolato molto bene, deve essere fluido
•   Metterlo in un cornetto e fare delle righe sottili sulla placca in acciaio.
•   Aspettare 30 secondi, il cioccolato deve raffreddarsi poter essere sollevato dalla placca
    ma non si deve aspettare troppo affinchè sollevandolo non si rompa.
•   Avvolgerlo intorno alla torta da rifinire o usarlo per fare grovigli e altre decorazioni

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Le decorazioni.
Possono essere fatte direttamente sul dolce che si vuole decorare (torta, pasticcino, uova di
Pasqua…) oppure su un foglio di carta forno, farle solidificare e applicare poi dove si vuole.

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Peccati di Gola Catering e Scuola di Cucina Venezia Mestre
Tel. 041977866 – 3395251493 roberta.molani@peccatidigola.info – www.peccatidigola.info
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