TRATTAMENTO ENDOVASCOLARE DI MALFORMAZIONE ARTERO-VENOSA INTRACRANICA
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SCHEDA INFORMATIVA PER IL CONSENSO INFORMATO TRATTAMENTO ENDOVASCOLARE DI MALFORMAZIONE ARTERO-VENOSA INTRACRANICA INTRODUZIONE - DESCRIZIONE DELLA PATOLOGIA Le malformazioni artero-venose (MAV) sono delle anomalie vascolari caratterizzate da una comunicazione diretta, patologica, tra arterie e vene. Normalmente il sangue non passa direttamente dalle arterie alle vene ma transita attraverso i capillari, che permettono lo scambio di sostanze nutritive e prodotti di scarto tra sangue e tessuti. Nelle MAV il sangue arterioso, ad alto flusso ed alta pressione, passa direttamente nel distretto venoso, percorrendo dei canali vascolari anomali, dilatati e tortuosi. Questi ultimi formano una sorta di gomitolo detto “nidus”. Una MAV è quindi costituita da una o più arterie che arrivano ad un nidus e da vene di drenaggio dilatate che portano il sangue nella circolazione venosa e verso il cuore. Le MAV cerebrali sono prevalentemente lesioni congenite, quindi presenti fin dalla nascita e dovute ad un'anomalia di sviluppo del sistema vascolare embrionale. Le MAV interessano in egual misura i due sessi e si manifestano generalmente nei giovani adulti, tra 20 e 40 anni. Possono manifestarsi in diversi modi. Nel 30-40% con epilessia; nel 15% con episodi di cefalea simili all'emicrania. Nel 50% dei casi l’esordio clinico è con emorragia cerebrale. In circa la metà dei casi il sanguinamento è poco rilevante con buon recupero clinico, ma nella restante metà dei casi l'emorragia può essere di notevole entità e quindi minacciare la vita del paziente o determinare esiti neurologici permanentemente disabilitanti. Il trattamento delle MAV è volto alla completa rimozione o esclusione dal circolo della malformazione, così da prevenire il sanguinamento, impedire lo sviluppo o l'aggravamento di deficit neurologici e, nei casi di epilessia farmaco-resistente, ad ottenere il controllo delle crisi, che comunque non è garantito. Il trattamento delle MAV è raccomandato soprattutto nei pazienti giovani che ovviamente presentano un rischio complessivo di sanguinamento molto alto in considerazione dell'età. Le opzioni terapeutiche sono: Trattamento chirurgico Trattamento endovascolare Trattamento radio chirurgico Astensione Queste tecniche possono essere tra loro combinate per raggiungere la completa occlusione della lesione con i minori rischi possibili per il paziente. Il rischio di sanguinamento e di possibili complicanze nel corso dell’iter terapeutico deve essere considerato rispetto alla sede della lesione e alle sue dimensioni. Il bilancio può essere sfavorevole all’intervento, embolizzazione o chirurgico, in alcune situazioni di lesioni molto estese o profonde. Di contro il bilancio è più favorevole al trattamento in caso di precedente sanguinamento, che aumenta sensibilmente il rischio di successive emorragie nel primo anno. Nel caso di MAV rotte, il trattamento può essere mirato solo alla sede di origine del sanguinamento, e successivamente riconsiderato un iter terapeutico sulla base del quadro clinico. Le linee guida non indicano comportamenti chiaramente definiti. E’ raccomandato un comportamento personalizzato caso per caso. A tale proposito il Medico specialista potrà fornire ulteriori precisazioni in relazione al Suo caso specifico. SCOPO DELLA PROCEDURA E BENEFICI ATTESI Rev. 00 del 10.02.2018 Pag. 1 di 5
L’obiettivo dell’intervento è la riduzione progressiva o l’occlusione completa di una malformazione artero-venosa (MAV). L’indicazione al trattamento endovascolare è posta sulla base della valutazione clinica di un gruppo di Medici esperti che hanno preso in carico il suo caso, considerando le altre possibili opzioni terapeutiche, ovvero la Neurochirurgia, Radiochirurgia o una combinazione delle due, oppure l’astensione dal trattamento. Questo tipo d’intervento endovascolare può prevedere un’unica o più procedure e può essere curativo, finalizzato alla riduzione dei sintomi o preparatorio ad altri interventi di tipo Neurochirurgico e Radio-chirurgico. L’embolizzazione è una procedura complessa al pari di altri interventi per lesioni o patologie cerebrali. Questa tecnica è intrapresa da Personale qualificato che opera secondo tecniche note e in base a necessità cliniche e condizioni anatomiche precise. Le modalità con cui si esegue un intervento endovascolare possono variare da caso a caso in relazione alla condizione del Paziente e alle caratteristiche e sede della lesione. E’ possibile che in alcune condizioni di specifica complessità clinica e anatomica, i risultati possano anche rivelarsi inferiori alle aspettative di guarigione, limitandosi alla stabilizzazione della lesione e al miglioramento di alcuni sintomi. Questo può essere voluto ed è indipendente dalla corretta esecuzione, anche in assenza di eventi avversi concomitanti o successivi alla procedura stessa. A tale proposito il Medico specialista potrà fornire ulteriori precisazioni in relazione al Suo caso specifico. IN COSA CONSISTE L’ATTO SANITARIO PROPOSTO L’intervento endovascolare viene eseguito in sala angiografica in anestesia generale. Prevede la preparazione del campo sterile nel punto d’ingresso, generalmente all’inguine in caso di puntura dell'arteria femorale. L’intervento è sempre preceduto da una fase di studio angiografico (vedere informativa specifica). Come l’angiografia viene eseguito grazie alla visione fluoroscopia e radiografica che sfrutta i raggi X per muoversi e lavorare all’interno dei vasi del corpo. Tecnicamente consiste nell’inserire cateteri sottili nei vasi del collo attraverso i quali navigare piu’ distalmente microcateteri all’interno di diversi punti della MAV così da poterla occludere, selettivamente e progressivamente, in parte o tutta, mediante iniezioni mirate di materiali “embolizzanti” (colle di diverso tipo: istoacriliche oppure polimeriche, tipo Glubran2, o tipo Onyx o tipo Phil). La tecnica può prevedere, a seconda della situazione, utilizzo di sistemi di assistenza durante l’intervento in grado di controllare il flusso arterioso e l’iniezione del materiale embolizzante (es. spirali in platino, palloncini arteriosi o venosi). Possono essere utilizzati farmaci per ridurre il rischio della formazione di trombi o emboli, quali eparina o vasodilatatori. La procedura non comporta dolore. Il Medico specialista potrà fornire ulteriori precisazioni in relazione al Suo caso specifico. TEMPO DI ESECUZIONE PREVISTO: circa 2-4 ore, salvo complicazioni. RISCHI LEGATI ALL’ATTO SANITARIO PROPOSTO CONTROINDICAZIONI Non esistono controindicazioni assolute. Data l’erogazione di raggi X durante la procedura, in caso di gravidanza accertata, deve essere fatta una valutazione dello stato di necessità, di altre opzioni terapeutiche ed eventualmente, in caso di assenza di alternative e di urgenza clinica, deve essere fatta una stima del rischio radiogeno e devono essere poste in essere tutte le modalità di riduzione dell’esposizione del feto. Esistono controindicazioni relative, che meritano la valutazione caso per caso, determinate dall’utilizzo del mezzo di contrasto, quali da gravi stati di insufficienza Rev. 00 del 10.02.2018 Pag. 2 di 5
epatica o renale, da accertata precedente grave evento allergico o da importante patologia tiroidea. RISCHI Il rischio di complicanze maggiori, quali emiplegia, disturbi della parola, della vista e dell'udito, coma e decesso, è legato a diversi fattori a cui l’operatore e l’equipe di lavoro presta attenzione durante la procedura, quali la fragilità della malformazione, i drenaggi venosi e le eventuali alterazioni delle arterie circostanti, nonché gli strumenti utilizzati e le manovre di lavoro. Inguine/braccio: ematoma nel punto d’ingresso e pseudo-aneurisma; dissezione dell’arteria; fistola artero-venosa locale; sindrome dolorosa locale. Non è esclusa la necessità di un successivo intervento chirurgico nel caso di lesione vascolare. Arterie trattate: dissezione e rottura dell’arteria durante manovre di cateterismo per accedere alla sede della lesione; intrappolamento del microcatetere; migrazione di materiale embolizzante in rami arteriosi o venosi. Cerebrali: le principali complicanze sono legate ad emorragia da rottura della malformazione durante o dopo la procedura o a ischemia cerebrale per embolia o trombosi di rami arteriosi normali a ridosso della lesione. Il conseguente danno neurologico può essere di varia gravità (motorio, sensitivo, del linguaggio, di tipo cognitivo), transitorio o parziale, fino al possibile decesso. Crisi epilettiche. Complicanze tardive: sono relative a eventi che si verificano oltre le 12/24 ore dall’intervento e possono essere causate da diversi fattori, per es. riduzione o modificazione del flusso ematico o terapie anticoagulanti, effetti compressivi sul sistema ventricolare cerebrale o su strutture limitrofe alla lesione. Rischi da radioesposizione: seppur in casi rari, lunghe esposizioni a radiazioni X utilizzate per scopi medici, possono determinare alterazioni della cute e dei tessuti sottocutanei, quali transitoria perdita dei capelli; estremamente più rara è l’infiammazione della cute o ulcerazioni. L’utilizzo di adeguati protocolli e apparecchiature più aggiornate riduce grandemente questi rischi. Esistono possibili complicanze generiche, molto infrequenti specie in corso di anestesia generale, quali complicanze di tipo allergico, respiratorie e cardio- polmonari (scompenso cardiaco, infarto del miocardio e morte). (vedere informativa angiografia). Tutte queste complicanze sono note ma non prevedibili in anticipo, a tale proposito il Medico specialista potrà fornire ulteriori precisazioni in relazione al Suo caso specifico. PRESCRIZIONI SUCCESSIVE Dopo la procedura è previsto un monitoraggio in reparto o un ricovero nel reparto di Cure Intensive. Solitamente sono previste 24 ore di allettamento e la dimissione entro qualche giorno. Nei giorni e settimane successive potrebbero essere necessari controlli TAC, con Risonanza Magnetica o angiografia per valutare il prosieguo dell’iter terapeutico e l’opportunità di successivi interventi, come da progetto terapeutico. Dopo la dimissione potrà tornare alle sue attività quotidiane, tranne diversamente espresso dal Medico specialista. RISCHI LEGATI AL RIFIUTO ALLA PROCEDURA Il rifiuto di questa procedura può comportare peggioramento del quadro attuale con connessi rischi legati alla storia naturale della MAV. Un eventuale rifiuto non comporterà conseguenze per quanto riguarda la prosecuzione dell'assistenza secondo necessità e buona pratica clinica. Le informazioni contenute in questo foglio, unitamente al colloquio con il Medico Specialista, Le sono fornite al fine di poter firmare consapevolmente e liberamente il Rev. 00 del 10.02.2018 Pag. 3 di 5
consenso informato all’esecuzione del trattamento proposto, dopo avere avuto sufficiente tempo per riflettere e avere avuto la possibilità di porre tutte le domande che riteneva necessarie avendo ricevuto risposte adeguate e comprensibili, fermo restando che può richiedere ulteriori spiegazioni al medico Neuroradiologo e può rifiutare l’esecuzione dell’intervento in ogni momento. DICHIARAZIONE DEL PAZIENTE -Dichiaro che la procedura mi è stata illustrata chiaramente mediante fogli informativi (foglio informativo specifico) e nel corso di colloquio con il medico, dal quale ho ricevuto circostanziate ed esaurienti informazioni in merito alla storia naturale della patologia, all'entità dei rischi connessi con il trattamento stesso e, più specificamente, in relazione al mio caso personale. -Dichiaro di essere stato informato delle possibili alternative terapeutiche, inclusi benefici e rischi. -Dichiaro di avere compreso che non sono possibili garanzie di risultato, ma valutazioni statistiche che si applicano al mio caso. -Dichiaro di avere discusso con il medico dei rischi specificamente connessi con il mio caso ed ho comunque appreso che, sulla base della consolidata esperienza clinica, l'entità dei benefici attesi prevale su quella dei possibili effetti indesiderati. -Dichiaro di avere compreso le informazioni datemi durante il colloquio, di avere avuto il tempo necessario per riflettere e di avere avuto tutti i chiarimenti alle domande poste, e pertanto di avere avuto tutte le informazioni necessarie ad una scelta consapevole, libera, e meditata riguardo alla decisione terapeutica proposta. Tutte le informazioni raccolte, ed in particolare le informazioni personali, sono tutelate dal D. Lgs 196/2003 concernente la “Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali”. La ringraziamo per l’attenzione avuta nel leggere queste note e la preghiamo di datare e firmare il presente modulo per presa visione. Preso atto delle informazioni fornite il paziente può richiedere ulteriori spiegazioni al Medico Neuroradiologo. Il/la sottoscritto/a __________________________ nato/a _____________________ il ______________ residente in _____________________ Via __________________ (1) in qualità di esercente la potestà sul minore .......................................... (2) in qualità di tutore del paziente ............................................................ Informato/a dal Prof./Dott. ____________________________________________________________________ - sul tipo di indagine diagnostica e/o intervento da eseguire Reso/a consapevole: - sul parere del sanitario che il trattamento proposto è quello che offre il miglior Rev. 00 del 10.02.2018 Pag. 4 di 5
rapporto rischio/beneficio sulla base delle conoscenze attuali; - della possibilità che l’iter terapeutico proposto possa essere interrotto a mia richiesta, senza per questo pregiudicare l’attività assistenziale, pur senza i benefici e le informazioni derivanti da questo atto specifico; - dei rischi relativi di eventuali danni per la salute (temporanei e permanenti) e per la vita. Presa visione delle informazioni relative alla procedura in oggetto Valutate le informazioni ricevute ed i chiarimenti che mi sono stati forniti, avendo compreso quanto sopra sinteticamente riportato dichiaro di: □ aver compreso e condiviso la procedura proposta □ non aver compreso la procedura proposta - desidero altre spiegazioni Medico Neuroradiologo ________________________________________________ Eventuale interprete ______________________________________________ Data ____________________ Firma del paziente _______________________ Questa scheda informativa affianca e non sostituisce il modulo di consenso informato all’atto sanitario proposto. Preparazione Associazione Italiana di Neuroradiologia Rev. 00 del 10.02.2018 Pag. 5 di 5
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