Trasformazioni Fisiche e Chimiche - LM85-bis Scienze della formazione primaria - Elementi di Chimica
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LM85-bis Scienze della formazione primaria Trasformazioni Fisiche e Chimiche Prof. Federico Teloni Elementi di Chimica A. A. 2018-2019
Concetto di Trasformazione Il concetto di TRASFORMAZIONE è trasversale a tutta l’area scientifica. Spesso nelle scuole elementari e medie inferiori si pone troppo l’attenzione sulla catalogazione e suddivisione delle trasformazioni in diverse categorie (chimica, fisica, biologica, ecc.) In tutti i libri di chimica nella scuola secondaria di primo e secondo grado, viene proposta, all’inizio del testo, la DISTINZIONE tra: trasformazione fisica trasformazione chimica
Trasformazioni Alle trasformazioni fisiche vengono in genere attribuite le caratteristiche di non modificare la composizione del sistema, di non modificare le sostanze e le molecole che costituiscono il sistema, di essere reversibili. Es.: -fusione del ghiaccio -ebollizione dell’acqua -formazione della brina -fusione di metalli e formazione di leghe
Trasformazioni -formazione di miscele omogenee (sale/acqua, zucchero/acqua) -formazione di miscele eterogenee (es. zolfo e ferro) La separazione dei componenti può avvenire con procedimenti fisici. Alle trasformazioni chimiche vengono invece attribuite le caratteristiche di modificare la composizione del sistema, di modificare le sostanze e le molecole che costituiscono il sistema, di essere irreversibili.
Reversibilità e Irreversibilità -viraggio di colore di un indicatore -macinatura di cereali per farne farina -rottura di un bicchiere di vetro Si può affermare che le sostanze nei sistemi esaminati restano immutate? Si può affermare che la trasformazione fisica è sempre reversibile?
Analisi Concetto Trasformazione Se, attraverso due osservazioni successive condotte su un sistema, viene evidenziata una qualsiasi variazione, allora nel sistema in esame è avvenuta una TRASFORMAZIONE. IMPORTANTE: • Si deve prendere in considerazione qualsiasi tipo di trasformazione del sistema, anche il semplice “spostamento” di un oggetto al suo interno. • L’osservazione non può riguardare solo la “morfologia”. Il sistema può anche essere rimasto identico da un punto di vista “fotografico”: basta però, ad esempio, che ci sia stata una variazione di temperatura.* *Questo concetto di trasformazione è comunque riferito al livello di concettualizzazione macroscopico; a livello molecolare, due osservazioni successive evidenziano sempre una trasformazione, a meno di non trovarci alla T di 0 K.
Identità delle Sostanze Le trasformazioni fisiche riguardano lo stato fisico di una sostanza ma lasciano inalterata l’identità della sostanza. Cosa contribuisce a costituire l’identità di una sostanza a livello macroscopico? Una sostanza, qualunque sia la sua provenienza o il modo in cui è stata preparata, presenta sempre le stesse proprietà fisiche e chimiche: ➢ha una composizione definita e costante, ➢a T e P ambiente, si presenta in un certo stato fisico; ➢ha una determinata densità; ➢fonde e bolle a temperature ben definite; ➢ha una certa durezza e solubilità; ecc. In una trasformazione fisica, le sostanze NON restano immutate: fondono, sublimano, evaporano, condensano, solidificano, si dissolvono in opportuni solventi; le sostanze allo stato solido possono essere frammentate e rese granulari e pulverulenti, ecc. In una trasformazione fisica restano però inalterate alcune proprietà fondamentali e la composizione chimica.
Concetto di Trasformazione Nel primo ciclo di istruzione è “opportuno” iniziare facendo riferimento al concetto di trasformazione “senza etichette”, fissando l’attenzione non solo sul “prima” e sul “dopo” ma anche sul “durante” Prima Osservazione del sistema: Durante Dopo reversibile o irreversibile Osservazione della con o senza scambio di calore conservazione della massa trasformazione: variazione di proprietà dei materiali variazione della composizione del sistema
Concetto di Trasformazione Solo successivamente si possono attuare graduali tentativi di identificazione e separazione tra trasformazioni FISICHE e CHIMICHE Trasformazioni fisiche: nelle quali è assolutamente chiaro che non sono avvenute modificazioni nella composizione delle sostanze. Trasformazioni chimiche: nelle quali la composizione delle sostanze subisce una modificazione evidente, non dovuta esclusivamente a cambiamenti di stato fisico o formazione di miscele omogenee. Durante una reazione chimica, le sostanze reagenti vengono convertite in nuove sostanze
Trasformazioni Chimiche Le trasformazioni chimiche, caratterizzate dalla NON conservazione della sostanza in esame, debbono essere presentare in primo luogo a livello di fenomeno, e solo successivamente per distinguere le sostanze. Trasformazioni chimiche: fenomeni macroscopici Trasformazioni chimiche: distinzione di sostanze in base alle loro proprietà e alla loro reattività chimica
Trasformazioni Chimiche Nel primo ciclo si può iniziare ad introdurre, in modo graduale, la distinzione tra differenti sostanze chimiche in base al comportamento chimico-fenomenologico: Trasformazioni chimiche: distinzione di sostanze in base alla loro reattività chimica Raggruppare le diverse sostanze in gruppi di grande rilevanza in chimica: Combustibili, metalli, acidi, basi, sali
Casi Ambigui Vi sono comunque trasformazioni sulle quali non è facile pronunciarsi in modo netto ed univoco Cioè esse presentano qualche caratteristica “chimica” e qualche caratteristica “fisica” e per le quali è inutile cercare una attribuzione completamente soddisfacente (es. formazione di soluzioni di sali ed elettroliti)
Procedura Operativa Una procedura operativa utile nell’operare la distinzione tra trasformazioni fisiche e chimiche è quindi basata sulla possibilità di assegnare una identità alle sostanze in base a criteri esclusivamente empirici facendo riferimento a grandezze misurabili sperimentalmente. Nelle trasformazioni fisiche l’IDENTITÀ delle sostanze viene conservata, mentre nelle trasformazioni chimiche si verifica una DISCONTINUITÀ, poiché le sostanze prodotte hanno identità diversa da quella delle sostanze reagenti. Questo criterio è efficiente ed efficace anche a livello microscopico atomico molecolare: a conservare la propria identità in una trasformazione fisica sono gli atomi e le molecole, mentre in una trasformazione chimica gli atomi conservano la propria identità, ma le molecole la perdono. La distinzione tra trasformazione fisica e chimica pienamente è giustificata sia a livello macroscopico sia a livello microscopico atomico/molecolare.
Conclusioni Invece a livello nucleo/elettronico, in cui entrano in gioco i legami covalenti, elettrostatici, intramolecolari e intermolecolari, in molti casi la distinzione non sarà più possibile. Questo però non è un paradosso per la scienza, né un trauma per lo studente purché quest’ultimo sia stato educato in modo adeguato dal punto di vista epistemologico. Questo significa che dovrebbe essere formato all’uso dei modelli, di cui dovrebbe conoscere le potenzialità ed i limiti.
Trasformazioni Chimiche Quando i reagenti vengono convertiti in prodotti possiamo osservare: – Variazione di colore – Formazione di Precipitato – Evoluzione di Gas – Assorbimento di calore (reazioni endotermiche) – Evoluzione di calore (reazioni esotermiche)
Evidenza di Trasformazioni Chimiche Cambiamento di Colore Emissione di Luce Formazione di un Gas Formazione di un Precipitato Solido Rilascio o Assorbimento di Calore A volte, per essere assolutamente sicuri che sia avvenuta una reazione chimica, è però necessario scendere al livello molecolare ed analizzare le strutture e la composizione delle sostanze all’inizio e alla fine della trasformazione
Equazioni Chimiche Esiste un modo abbreviato che utilizza simbolismi per rappresentare una reazione chimica: l’EQUAZIONE CHIMICA. monossido di azoto + ossigeno → biossido di azoto Step 1: scrivere la reazione usando i simboli chimici. NO + O2 → NO2 Step 2: bilanciare l’equazione chimica con opportuni coefficienti davanti alle formule dei composti. 2 NO + 1 O2 → 2 NO2 Vi sono molti tipi di reazioni chimiche, che possiamo etichettare in modi differenti, ad esempio: a) Reazioni di Combinazione b) Reazioni di Decomposizione c) Reazioni di Combustione
Reazioni di Combinazione • Nelle reazioni di combinazione due o più sostanze reagiscono a formare un prodotto. • Esempi: – 2Mg(s) + O2(g) ⎯⎯→ 2MgO(s) H H – N2(g) + 3H2(g) ⎯⎯→ 2NH3(g) B r H H C H C H – C3H6(g) + Br2(l) ⎯⎯→ C3H6Br2(l) H H C C C C H B r H H H p ro p -1 -e n e 1 ,2 - d ib r o m o p r o p a n o
Reazioni di Decomposizione • In una reazione di decomposizione una sostanza decompone dividendosi in due o più sostanze. • Esempi: – CaCO3(s) ⎯⎯→ CaO(s) + CO2(g) – 2KClO3(s) ⎯⎯→ 2KCl(s) + O2(g) – 2NaN3(s) ⎯⎯→ 2Na(s) + 3N2(g)
Reazioni di Combustione Avvengono tra il combustibile ed il comburente (generalmente l’ossigeno dell’aria). • Le reazioni di combustione sono generalmente reazioni rapide che producono una fiamma e calore • Le reazioni di combustione spesso coinvolgono idrocarburi che reagiscono con l’ossigeno dell’aria.
Reazioni in Soluzione Sono reazioni chimiche che avvengono in una soluzione liquida: • stretto contatto tra atomi, ioni e molecole necessario a produrre la reazione. • Solvente, generalmente in soluzione acquosa (aq). • Soluto, una sostanza disciolta nel solvente. Anche le reazioni chimiche che avvengono in una soluzione liquida (come l’acqua) possiamo etichettarle in vari modi, in funzione di un parametro che attiene al livello macroscopico o a quello microscopico: • Reazioni di Precipitazione • Reazioni acido-base • Reazioni di complessazione • Reazioni di ossidoriduzione
Reazioni di Precipitazione • Ioni solubili possono combinarsi e formare composti insolubili. • Si forma un precipitato. • Ad esempio è un test per la presenza di ioni ioduro in acqua. Ag+(aq) + I-(aq) → AgI(s) + AgNO3(aq) NaI(aq) AgI(s) + Na+(aq) + NO3-(aq)
Reazioni tra acidi e basi • Latino acidus (aspro) – Sapore aspro Svante Arrhenius • Arabo al-qali (ceneri di certe piante) – Sapore amaro • Svante Arrhenius (1884) teoria Acido-Base.
Sostanze Acide Gli acidi rilasciano ioni H+ in soluzione acquosa • Acidi forti completamente ionizzati: HCl(aq) H+(aq) + Cl-(aq) • Acidi deboli → ionizzazione non completa: CH3CO2H(aq) H+(aq) + CH3CO2-(aq)
Sostanze Basiche Le basi rilasciano ioni OH- in soluzione acquosa • Basi forti: H2 O NaOH(aq) Na+(aq) + OH-(aq) • Basi deboli: NH3(aq) + H2O(l) NH4+(aq) + OH-(aq)
Riconoscimento di Acidi e Basi • Gli Acidi hanno atomi di idrogeno ionizzabili. acido acetico CH3COOH • Le Basi hanno ioni OH- (gruppo ossidrile) combinati con uno ione metallico. potassio idrossido KOH o possono produrre ioni OH- in soluzione acquosa: sodio carbonato Na2CO3 Na2CO3(s) + H2O(l)→ HCO3-(aq) + 2 Na+(aq) + OH-(aq)
Acidi e Basi Comuni
Trasferimento del Protone Processo di trasferimento protonico dall’acido alla base:
Altre Reazioni Acido-Base • Latte di magnesia Mg(OH)2 Mg(OH)2(s) + 2 H+(aq) → Mg2+(aq) + 2 H2O(l) Mg(OH)2(s) + 2 CH3CO2H(aq) → Mg2+(aq) + 2 CH3CO2-(aq) + 2 H2O(l) Usato come antiacido
Altre Reazioni Acido-Base • Calcare e Marmo. CaCO3(s) + 2 H+(aq) → Ca2+(aq) + H2CO3(aq) ma: H2CO3(aq) H2O(l) + CO2(g) si sviluppa gas CO2 CaCO3(s) + 2 H+(aq) → Ca2+(aq) + H2O(l) + CO2(g)
Altre Reazioni con Sviluppo di Gas Sono reazioni acido-base in cui è presente uno degli ioni sotto riportati, i quali reagiscono con H+ o OH- con formazione di prodotti gassosi:
Reazioni di Ossido-Riduzione Una ossidazione avviene quando un atomo o ione perde elettroni. Una riduzione avviene quando un atomo o ione acquista elettroni. L’una NON può avvenire senza l’altra.
Reazioni di Ossido-Riduzione Zn(s) + Cu2+(aq) → Zn2+(aq) + Cu(s) Reazione rappresentata da due semi-reazioni: Ossidazione: Zn(s) → Zn2+(aq) + 2 e- Riduzione: Cu2+(aq) + 2 e- → Cu(s) TOTALE: Cu2+(aq) + Zn(s) → Cu(s) + Zn2+(aq)
Reazioni di Ossido-Riduzione 2Ag+(aq) + Cu(s) → 2Ag(s) + Cu2+(aq) Reazione rappresentata da due semi-reazioni: Ossidazione: Cu(s) → Cu2+(aq) + 2 e- Riduzione: 2 Ag+(aq) + 2 e- → 2 Ag(s) TOTALE: Cu(s) + 2 Ag+(aq) → Cu2+(aq) + 2 Ag(s)
Reazioni di Combinazione redox Le reazioni di combinazione di sostanze elementari a formare composti ionici sono anch’esse reazioni di ossidoriduzione.
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