TORNARE AD UNA NORMALITA' - Progetto Itaca Firenze

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TORNARE AD UNA NORMALITA’

Certamente ne avevamo tutti voglia e bisogno. E non solo. Infatti tante idee e ne-
cessità, prima a noi sconosciute, sono venute fuori proprio in quel lungo periodo di
isolamento. E nello stesso momento in cui ci siamo riaffacciati al mondo sono emerse
con vigore ed energia. Quindi ci siamo trovati di fronte ad una routine da riprogettare
e riprogrammare.
Qui a Progetto Itaca Firenze giorno dopo giorno si fa un passo verso la normalità, con-
sci del peso di questo terribile periodo, ma pieni di voglia di ricominciare.
Per le Associazioni non è certamente un periodo roseo. Gli eventi primaverili ed estivi
di raccolta fondi, per forza di cose sono stati annullati e non possiamo non ammettere
che ne risentiamo molto.
Ma noi sempre di più – anzi adesso più che mai – siamo chiamati in prima linea
nella lotta contro lo stigma e il supporto a chi soffre di malattia mentale, perché
il Coronavirus e il relativo isolamento hanno aperto il vaso di pandora e in tante
situazioni hanno fatto emergere disturbi e disagi psichici anche in chi non ne ha
mai sofferto. E proprio in questo momento particolare in cui – in quanto Asso-
ciazione che si occupa di malattia psichiatrica e di sostegno alle persone che ne
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Sirene   GIORNALINO DI PROGET TO ITACA FIRENZE

soffrono – ci viene chiesto di dare il massimo, abbiamo bisogno di tutti voi.
Sosteni la nostra Associazione per permetterle di continuare ad aiutare chi ha
bisogno di noi: tutti coloro che soffrono di disturbi mentali, i loro familiari, gli
studenti che necessitano di informazione e prevenzione, per riconoscere situa-
zioni a rischio, personali o dei loro amici.

       Per evitare che chi soffre non sia emarginato o allontanato.
  Perché ogni persona che non viene ascoltata è un’occasione persa per
    tutti. Sostieni Progetto Itaca Firenze e chiedi ai tuoi amici di farlo.

Un editoriale in cui si chiedono donazioni può risultare strano? Non elegante?
No. Non se lo si fa con il cuore in mano e per un’ottima causa. L’emergenza,
non è finita. Perché senza salute mentale non c’è salute.
Adesso però vi lasciamo a questo nuovo numero di Sirene, una testimonianza
che a Progetto Itaca Firenze niente si è fermato, men che mai la forza e la voglia
di fare!
Buona lettura!
Simona Venturi - Responsabile Comunicazione Progetto Itaca Firenze ONLUS

     IL RIENTRO DALLA QUARANTENA
 LA PAROLA AI SOCI DI CLUB ITACA FIRENZE

Dopo la quarantena, siamo riusciti con           le attività da svolgere in compagnia,
tanto impegno e costanza, nel pieno              come ad esempio una bella passeg-
rispetto delle regole, a tornare a fre-          giata o anche un pranzo al sacco, o po-
quentare il Club. La riapertura del 3            ter iniziare a pensare a laboratori per
giugno è stata annunciata con una                impegnarci nuovamente insieme.
videochiamata di gruppo: un mo-                  Il non poter utilizzare la cucina per pre-
mento molto emozionante per tutti!               parare insieme i nostri deliziosi pranzi
È stato bello poter immaginare una               inizialmente ci ha straniti un po’ ma ci
nuova routine in cui fosse possibile             siamo adattati alla situazione, capen-
uscire e frequentare un luogo fa-                do che tutto era pensato per la nostra
miliare, dove poter lavorare ma so-              sicurezza. Oltretutto la nostra cucina
prattutto rivedersi e stare insieme!             è così grande e bella che ci mancava
Al rientro è stato davvero molto bello           moltissimo e fortunatamente ad ini-
ricominciare finalmente a pianificare            zio luglio abbiamo potuto rimetterci

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ai fornelli! Una delle cose più difficili è   tiamo più sicuri. Questa è stata una bel-
proprio quella di ricordarsi di indossa-      la sorpresa: ci ha aiutati anche a coglie-
re la mascherina, ma ci aiutiamo l’un         re lati positivi della pulizia e, facendola
l’altro a ricordare di averla sempre ben      tutti i giorni, ormai siamo diventati ra-
piazzata. La mascherina fa da filtro e, se    pidi ed efficaci!
da un lato ci protegge, dall’altro ovatta
le nostre voci rendendo difficile la com-     Con l’isolamento abbiamo riscoper-
prensione e a volte risulta noioso dover       to un grande valore: la lentezza. Il
chiedere alle persone di ripetere ciò         piacere di poter fare le cose con una
che hanno detto. Non parliamo poi del           rilassatezza e una calma che spe-
caldo, che con la stagione estiva peg-        riamo di poter mantenere anche in
giora ulteriormente la situazione! Quel-            questa nuova quotidianità.
lo che ci manca immensamente e a cui                       GIULIO e COS
speriamo di non doverci abituare sono
gli abbracci: per noi italiani l’assenza di   Durante la quarantena non mi piaceva
contatto fisico è una novità difficile da     stare a casa ma ho goduto nel non do-
digerire. Al contrario ciò che abbiamo        ver tenere dei ritmi precisi, soprattut-
accolto con positività è che una sanifi-      to la mattina, trovandomi ad avere dei
cazione obbligatoria e continua, rende        tempi più rilassati e meno incalzanti. Io
gli ambienti che frequentiamo puliti e        lavoro alla ragioneria dello Stato e sem-
accoglienti, così che anche noi ci sen-       bra che alcuni dei miei colleghi possano

                                                                               LUGLIO 2020 | 3
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continuare a lavorare fino al 31 dicembre            te di stare più sicuri e rilassati e di avere
in smartworking. Ma io no, bisogna aspet-            rispetto per noi e per gli altri. Perché tanta
tare di capire come funzionerà da metà               gente non segue queste regole nemmeno
agosto, quando finirò le ferie. Quindi poter         in Chiesa, invece qua ci alleniamo per es-
passare del tempo al Club è una cosa che             sere tutti a norma! Poi da quando siamo ri-
mi fa piacere perché vedo un po’ di perso-           entrati abbiamo fatto un sacco di cose bel-
ne e faccio delle attività. La cosa più bella        le: io ho frequentato i due laboratori e mi
da quando sono rientrata è che ho tra-               sono piaciuti moltissimo entrambi. L’espe-
scorso la giornata del mio compleanno                rienza più divertente però è stata giovedì
in piscina e quindi ero già molto felice!            9 luglio quando siamo andati in piscina da
Ciò che preferisco fare al Club sono le puli-        Nicoletta: una bella villa, molto al fresco,
zie e anche la sanificazione che in momen-           piena di fiori e con una fantastica piscina
ti come questo è molto importante. Poi               in cui ci si divertiti. MONICA
può essere utile per il lavoro perché quan-
do tornerò può darsi che ognuno debba
pensare alla propria postazione e io so già
come si deve fare. La sanificazione è una
cosa a cui dobbiamo stare molto atten-
ti perché è importante per noi e per chi
frequenta i nostri stessi spazi. Io prendo i
mezzi di trasporto pubblici e bisogna por-
tare la mascherina ed è un po’ scomoda
soprattutto con il caldo di luglio. CLARA

  L’insegnamento che ho tratto dalla
  quarantena è che non si deve dare
       niente per scontato. SARA

A causa del lockdown ho dovuto interrom-
pere il mio lavoro. Mi occupavo infatti di
servire le colazioni in un albergo, ma per
adesso abbiamo dovuto sospendere al-
meno fino a settembre. Quando ho sapu-               La quarantena non l’ho vissuta per nulla
to che Club Itaca riapriva a giugno ci sono          bene perché piangevo, mi annoiavo e mi
andata subito! Qui dobbiamo rispettare le            mancavano tanto Club Itaca e i miei impe-
norme di sicurezza: bisogna lavarsi spesso           gni. Volevo riabbracciare tutti e dicevo che
le mani, all’entrata ci misuriamo la tempe-          in questa tragica situazione bisognava sta-
ratura e poi ci si divide in gruppi con diver-       re tutti insieme. Quando ho sentito Amelia
si ruoli: per pulire e sanificare tutti gli spazi    sono stata davvero tanto felice. Ho saputo
che viviamo qui al Club. Questo ci permet-           che il Club riapriva e sono stata felicissi-

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ma: sono tornata subito! Ci hanno spiega-       In quarantena la cosa bella è stata che è
to tutte le nuove regole da seguire, sulla      sono potuta rimanere tanto tempo a letto
mascherina, sul distanziamento sociale e        a dormicchiare. SILVIA
sulla sanificazione. Tutte cose che abbia-
mo dovuto imparare per poter tornare alla       Io ho iniziato a frequentare Club Itaca i
nostra vita al Club. Sono così felice di es-    primi di luglio, sono un nuovo Socio. Ave-
sere tornata, ho rivisto la mia amica Laura     vo conosciuto l’Associazione attraverso la
e sono felice, mi mancano le battute e il       pubblicità sull’autobus, però non mi sono
ballo di GP, che è molto simpatico. Io sto      potuto avvicinare prima di adesso a cau-
sempre molto attenta a seguire tutte            sa della pandemia. Dopo l’isolamento ho
le regole e sanificare bene tutto quel-         chiamato e ho iniziato il mio percorso al
lo che utilizzo in modo da rispettare           Club. Mi ha colpito molto un’impronta di
gli altri e me stessa. Ho fatto i laboratori    tipo protestante (il metterci la faccia!), di
artistici e mi sono trovata molto bene, so-     derivazione statunitense. Ad esempio il
prattutto a quello di rilegatura quaderni       fatto che appese ai muri ci siano le espe-
perché l’insegnante era molto brava e mi        rienze lavorative di ognuno. È un approc-
sono trovata benissimo. La cosa più diffi-      cio che si trova anche nelle grandi aziende
cile a cui mi sono dovuta abituare dopo la      multinazionali. Sapevo che si trattava di
quarantena è stato dover utilizzare la ma-      una struttura non sanitaria. Questo signi-
scherina, perché si respira male ed è tutta     fica che chi ha problemi può vivere anche
un’altra vita, la differenza tra averla e non   senza un’eccessiva medicalizzazione di se
averla è decisiva. CHIARA                       stesso. Entrare nella routine della sanificazio-

                                                                                  LUGLIO 2020 | 5
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                                                 scita a trarre un grande insegnamento:
                                                 ho imparato a condividere gli spazi do-
                                                 mestici con la mia famiglia, cosa da cui
                                                 i ritmi frenetici della vita ti distolgono
                                                 e ti sollevano. La quarantena, obbli-
                                                 gandomi a restare a casa, mi ha fatto
                                                 cogliere l’occasione per lavorare sulla
                                                 valorizzazione della casa. Nonostante
                                                 tutto questo sono molto felice di es-
                                                 sere tornata ad avere una quotidianità
                                                 anche all’esterno, andando a lavorare o
                                                 anche solo a prendere un caffè con un
                                                 amica che non vedo da tempo (almeno
                                                 due mesi!). Ma sono anche certa che
                                                 più o meno consciamente ognuno di
                                                 noi abbia imparato qualcosa sulle pro-
                                                 prie relazioni interpersonali e a trattare
                                                 con maggiore consapevolezza e rispet-
ne non mi ha creato problemi. Non è una          to i propri affetti. SIMONA
cosa piacevole, sia chiaro, ma ormai è en-
trata a far parte della nostra quotidianità.      Credo che dall’esperienza dell’iso-
Se ho potuto trarre qualcosa di posi-             lamento le persone abbiano impa-
tivo dalla pandemia è di certo il fat-           rato ad avere più cura e rispetto del
to di essere consapevole dell’impor-                      prossimo. CAMILLA
tanza delle relazioni umane, perché
quando mancano... si sente! DAVIDE
Dall’esperienza dell’isolamento in ge-
nerale dolorosa e negativa, sono riu-

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              COMING BACK:
 A CLUB ITACA SI TORNA A PARLARE INGLESE

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Dopo l’Happy Talking Virtuale, che siamo riusciti a svolgere una volta a settimana
durante la quarantena con grande felicità grazie ai mezzi tecnologici e alle
videochiamate, ci siamo finalmente riuniti fisicamente il 3 giugno per la prima
lezione di inglese, di nuovo in Sede!
Rispettando tutte le regole di quella che ormai è nota come Fase 3 e del social
distancing abbiamo iniziato l’ultimo modulo di Happy Talking prima dell’estate.
Oltre che per continuare a studiare l’inglese, il corso è stata un’occasione per
parlare dei mesi appena passati e delle difficoltà, ma anche del forte desiderio di
riprendere le attività quotidiane. Il testo in inglese che abbiamo scelto di leggere
è stato per questo motivo un testo allegro e spensierato, sugli aneddoti e le cose
meno conosciute di Firenze. Non era per niente facile ma, come sempre, tutti sono
stati prontissimi a leggerlo ad alta voce e a provare a tradurlo (senza l’uso di un
dizionario!). Infatti, il bello del nostro corso è che per tutti sia diventato un posto
sicuro e accogliente dove ci si aiuta e ci si incoraggia a vicenda. Adesso faremo una
breve pausa estiva ma sicuramente ci rivedremo a settembre per un altro po’ di
Happy Talking!

                                                                             LUGLIO 2020 | 7
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               CLUB ITACA A LAVORO!
           LABORATORI DIDATTICI E ARTISTICI

Le attività qua a Club Itaca Firenze non si fermano e anzi, sono in pieno svolgi-
mento! Tra giugno e luglio spinti dalle necessità emerse durante il Coronavirus
e l’isolamento abbiamo deciso di dedicarci a qualche mansione specifica che ci
era venuta in mente e a cui abbiamo voluto dare seguito tutti insieme! L’esigen-
za di approfondire le nostre competenze all’interno del magico mondo del
computer è stata fortissima da parte di tutti. In molti casi se non avessimo avuto i
dispositivi tecnologici (computer, smartphone, tablet) saremmo rimasti ancor più
isolati di quanto già eravamo. Questi strumenti ci hanno permesso anche di fare
le nostre meravigliose videochiamate su Zoom tutti insieme, che sono state dei
momenti di grande serenità nel vuoto della quarantena. E quindi ecco qua l’idea:
un corso di computer, coordinato dal nostro Xico, per arrivare a capire le basi
e alcuni segreti di questo strumento, per arricchire le nostre capacità in questo
ambito, così utile nella ricerca di lavoro. Il laboratorio di rilegatura quaderni è
stato invece proposto dalla nostra Socia Camilla ed è stato accolto con grande
entusiasmo da tutti. Camilla ha imparato questa arte durante un inserimento la-
vorativo e per lei si è trasformata in una vera e propria passione, tanto da volerla
condividere e trasmettere agli altri Soci del Club. Sono stati realizzati diversi qua-
derni, ma il laboratorio ci è piaciuto moltissimo e certamente anche dopo l’estate
torneremo a farne di nuovi! Infine abbiamo dato sfogo alla nostra creatività con
un altro laboratorio molto carino che probabilmente riproporremo anche in al-
tri momenti dell’anno. Il laboratorio di lavorazione cartapesta ha subito una
trasformazione ed è diventato un laboratorio artistico di decorazione barattoli.
Abbiamo quindi preparato spago, colla e barattoli di vetro trasparente e abbia-
mo iniziato la produzione: ne sono venuti fuori tanti barattoli rivestiti da spago e
decorati con pezzi di stoffa, che potranno essere utili per decorare la nostra sede
nelle occasioni di feste!

COMMENTI:
Corso di Computer
Camilla: Abbiamo deciso di fare un corso di computer soprattutto per tutti coloro
che non lo sanno usare. Siamo partiti dalle nozioni di base ad esempio accendere
un computer, vedere quali sono i principali motori di ricerca sul web e iniziare a
fare ricerche su diversi argomenti per capire come funziona la rete.
Xico: il corso di computer è stato molto importante e uno strumento essenziale

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per la nostra preparazione al mondo del lavoro. Per questo siamo partiti dalle basi
fino ad arrivare allo studio di Office per la creazione di testi e documenti, griglie e
presentazioni.
Silvia: è stato molto utile. Abbiamo fatto l’ingrandimento. Continuerò a farlo tutti i
venerdì.

Laboratorio Artistico
Monica e Camilla: per lavorare abbiamo portato barattoli di vetro da casa, ben lava-
ti e senza etichetta. Con tanto spago e vinavil li abbiamo rivestiti, infine sono stati
decorati con vari disegni fatti con pezzi di stoffa. Con questi barattoli abbiamo
intenzione di fare delle candele o dei vasetti centrotavola per addobbare le nostre
tavolate.
Xico: abbiamo iniziato con l’idea di riprendere il laboratorio di cartapesta, ma du-
rante la discussione questo si è trasformato in un laboratorio artistico di decora-
zione barattoli con spago e stoffa, che arrederanno il nostro Club. Ci sono stati
8 partecipanti, estremamente creativi. La cosa bella è stata imparare qualcosa di
nuovo, mai fatto, con uno scopo utile e al tempo stesso molto divertente.

Laboratorio Rilegatura Quaderni
Camilla: dal momento che ho fatto un inserimento lavorativo al laboratorio di re-
stauro della biblioteca, mi sono appassionata alla cucitura di quaderni e questa
mia passione l’ho voluta condividere anche con i Soci di Itaca, ai quali è piaciuto
molto. Con ago e filo abbiamo cucito dei fogli in modo da formare dei quaderni.
Sono venuti fuori dei lavori molto carini e utili.
Silvia: è stato difficile infilare l’ago, tanto che mi ha aiutata Camilla. Si riprenderà a
settembre per ultimare i nostri quaderni e crearne di nuovi.

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          COVID E ADOLESCENZA
              APP TO YOUNG:
 UNA APP CHE MOSTRA LE CONSEGUENZE DELL’I-
 SOLAMENTO SUI NOSTRI RAGAZZI E LI SOSTIENE

“Penso che questa APP dovrebbe essere pubblicizzata OVUNQUE”: questo
è uno dei tanti messaggi che i ragazzi di Youngle, il primo servizio pubblico di
ascolto sui social media gestito da ragazzi e ragazze, che rispondono direttamente
a chi contatta APP TO YOUNG, riceve ormai da più di un anno. L’APP è semplice
e può essere scaricata gratuitamente, in modo anonimo, sia sul cellulare che sul
computer.
Superare lo stigma resta l’obiettivo più ambizioso per noi di Progetto Itaca
Firenze e l’attività di informazione che svolgiamo nelle scuole è senza
dubbio il canale più diretto per rompere il tabù sulle malattie mentali, un
incontro dove si parla un linguaggio semplice, pensato per una platea di ragazzi
che spesso sono confusi e soprattutto spaventati da questi argomenti.
Da tempo tutte le Istituzioni mediche più autorevoli a livello internazionale
concordano nel dichiarare quanto sia fondamentale intervenire, accompagnando
la persona sin dalla fase più precoce della malattia, al fine di migliorare la sua
qualità di vita e quella dei suoi familiari, oltre a ridurre l’impatto socio economico
che di conseguenza si riflette sul sistema sanitario nazionale. Malgrado questa
consapevolezza, ancora oggi i dati statistici del Ministero della Salute ci informano
che 2 persone su 3 in cura presso i servizi di salute mentale, hanno oltre 45 anni,
mentre solo il 5% è composto da persone che hanno tra i 18 e i 24 anni. Questo
implica che la terapia a loro indirizzata dovrà agire su un individuo che già da molti
anni soffre di un disturbo, rendendo il percorso di cura più lungo e complesso.
Ma esiste una difficoltà oggettiva nell’avvicinare gli adolescenti ai servizi per la
salute mentale, proprio per quel senso di vergogna e di pregiudizio che ancora
permane nella nostra società. Per questo come ha scritto anche recentemente
sul corriere.it Danilo Diodoro, è necessario proporre dei servizi pensati per
i giovani, che siano di facile accesso e che offrano l’anonimato, proprio
come l’applicazione APP TO YOUNG promossa dalla Fondazione Fiorenzo
Fratini, operativa dal 2019 sul territorio toscano e che durante questo
periodo difficile ha dato prova della sua grande utilità e di quanto sia importante
offrire strumenti consoni alle esigenze di un pubblico giovanile che proprio in
questa fase critica, dove tutti gli equilibri sono stati ribaltati, ha registrato tanti

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V O L O N T A R I

nuovi accessi. E come ci racconta Federica Gamberale, la psicologa di Youngle,
appena le scuole hanno chiuso a metà marzo, si è registrato un picco di contatti,
al quale è seguito un assestamento dove i ragazzi hanno manifestato un buon
gradimento nel ritrovarsi in famiglia, vivendo un momento di sollievo dai sintomi
di ansia che quotidianamente li affliggono, situazione che è però durata troppo
poco e, già dal 20 aprile circa, i disturbi sono tornati a farsi sentire e la depressione
si è ripresentata. I ragazzi lamentavano l’assenza di relazioni con i loro coetanei, e
sono riapparsi messaggi di grande sofferenza, dovuta anche all’ assenza di attività
fisica. Vedremo dopo l’estate come sarà vissuto il rientro a scuola, chissà se l’effetto
dell’isolamento forzato dovuto al Covid-19, non abbia inconsciamente seminato
un germoglio dentro i ragazzi che, pur nelle loro incertezze, disturbi e sofferenze,
possa motivarli e dargli maggiore determinazione nel superare le difficoltà verso
una normale socializzazione. Certamente le Volontarie del Progetto Scuola di Itaca
Firenze saranno pronte a ricominciare i tanti incontri nelle scuole per informare
i ragazzi e promuovere APP TO YOUNG perché non si sentano mai soli.

Livia Frescobaldi
Consigliere Progetto Itaca Firenze e Volontaria Progetto Scuola

    Progetto Itaca Firenze è un Associazione di Volontariato che promuove
             una visione positiva nel campo della Salute Mentale.
         Offriamo gratuitamente servizi di Riabilitazione per giovani
            affetti da disturbi psichiatrici e iniziative di sostegno ai
          famigliari, oltre a progetti di Informazione e Prevenzione.

                                                                            LUGLIO 2020 11
Sirene   GIORNALINO DI PROGET TO ITACA FIRENZE

Siamo felici di condividere con voi il successo
raggiunto grazie al duro lavoro del Cesvot:

                 TOSCANA,
APPROVATA LA PRIMA LEGGE SUL TERZO SETTORE.

Firenze, 14 luglio 2020 - “É una notizia straordinaria, abbiamo anticipato il
dibattito nazionale approvando una legge che permetterà alla nostra
regione di attuare un sistema all’avanguardia di stretta collaborazione
fra pubblico e terzo settore. Si chiude un percorso articolato avviato un
anno e mezzo fa che non può che renderci orgogliosi di questo risultato.”
Sono le parole del Presidente di Cesvot, Federico Gelli, che saluta così la notizia
dell’approvazione della legge regionale sul Terzo settore in Consiglio Regionale
della Toscana. Nello specifico, attraverso la nuova legge che disciplina l’attuazione
dell’art. 55 del Codice del terzo settore, le amministrazioni regionali e locali, in
nome del principio di sussidiarietà sono legitti mate ad affidarsi agli enti di terzo
settore in tema di co-programmazione, co-progettazione e convenzioni senza
dover più ricorrere ad affidamenti mediante appalti pubblici. “Si tratta di fatto –
continua Gelli - di un riconoscimento normativo che arriva dopo una lunga
serie di esperienze positive costruite nel corso degli anni in Toscana che
hanno visto il Terzo settore un alleato fondamentale delle amministrazioni
pubbliche nella costruzione di risposte immediate e concrete ai bisogni
della comunità”.
La legge regionale istituisce inoltre la Consulta regionale del Terzo settore, una
sede unitaria di rappresentanza con funzioni di proposta e consultazione nei
confronti di Giunta e Consiglio regionale, con l’obiettivo di diventare il luogo di
raccordo fra le diverse “anime” del Terzo settore (ODV, APS, cooperazione sociale,
fondazioni di origine bancaria, centro servizio per il volontariato, ANCI, Forum
Terzo settore, ecc.) per assicurare una regia unitaria e sviluppare, così, politiche
per il Terzo settore di sostegno e promozione. Ulteriore novità è pure la disciplina
del volontariato individuale.

12 | LUGLIO 2020
V O L O N T A R I

   LUGLIO 2020 13
Sirene   GIORNALINO DI PROGET TO ITACA FIRENZE

14 | LUGLIO 2020
V O L O N T A R I

   LUGLIO 2020 15
Sirene   GIORNALINO DI PROGET TO ITACA FIRENZE

                                                       Consiglio Direttivo
                                                       Presidente Francesco Salesia;
                                                       Vice Presidente Paolo Orlando;
                                                       Consiglieri Sofia Uzielli, Enrico Gatta,
                                                       Franco Cammarata, Sara Piccolo,
                                                       Chiara Lodovichi, Livia Frescobaldi,
                                                       Tita Bosio, Serena Lenzi, Valeria Angeli,
                                                       Paolo Bazzoffi, Maurizio Faggi
                                                       Presidente Collegio dei Revisori
                                                       Alessandro Antonio Giusti

                                                       PROGETTO ITACA MILANO
                                                       02.62695235
                                                       PROGETTO ITACA LECCE
                                                       0832.098118
                                                       PROGETTO ITACA PADOVA
                                                       049.875559
                                                       PROGETTO ITACA GENOVA
                                                       010.0981814
                                                       PROGETTO ITACA PARMA
                                                       0521.508806
                                                       PROGETTO ITACA ROMA
                                                       06.87752821
                                                       PROGETTO ITACA NAPOLI
                                                       081.18962262
                                                       PROGETTO ITACA CATANZARO
                                                       info.catanzaro@progettoitaca.org
                                                       PROGETTO ITACA TORINO
                                                       info.torino@progettoitaca.org
                                                       PROGETTO ITACA PALERMO
                                                       091.6714510

                                    PROGETTO ITACA FIRENZE - ONLUS
                               Associazione di Volontari per la Salute Mentale
                                Corso Italia 32 - 50123 Firenze
                            Tel. 055 0672779 - Cell. 331 8265755
                info@progettoitacafirenze.org - www.progettoitacafirenze.org
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