SPESA IN CASSETTA (FARM DELIVERY) - Azioni e risultati ottenuti, modelli applicati, aspetti economici e di fattibilità in ambito lombardo ...
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Volume 5/11 SPESA IN CASSETTA (FARM DELIVERY) Azioni e risultati ottenuti, modelli applicati, aspetti economici e di fattibilità in ambito lombardo. Compendio delle undici azioni di prevenzione dei rifiuti realizzate in via sperimentale a Brescia www.regione.lombardia.it
SOMMARIO PREMESSA PREMESSA La spesa in cassetta consiste nell’acquisto, in abbonamento, di frutta, verdura e altri prodotti (cereali, farine, pasta, riso 1 Progetto esecutivo pag.3 e prodotti da forno, prodotti lattiero-caseari, vino, olio, miele, etc) che solitamente entrano nella spesa settimanale di un 1.1 Obiettivi pag.4 nucleo familiare, direttamente dal produttore o da un’associazione di produttori. 1.2 Soggetti coinvolti pag.4 Nell’organizzazione di un simile servizio si favoriscono solitamente prodotti biologici, di stagione e di origine locale 1.3 Comunicazione e promozione pag.5 per un ulteriore impatto positivo sull’imballaggio e il trasporto. Proprio quest’ultimo aspetto rende interessante la farm 1.4 Attuazione dell’azione pag.5 delivery rispetto alla prevenzione dei rifiuti. Il servizio di composizione della cassetta con la spesa settimanale comporta 1.5 Azioni di supporto pag.5 l’eliminazione sia degli imballaggi primari (cellophane, vaschette o sacchetti di plastica), che degli imballaggi secondari 1.6 Tempistica pag.5 (cassette espositive, etc..). 2 Monitoraggio pag.5 2.1 Metodologia e formule di calcolo adottate pag.6 ASPETTATIVA RIFIUTI EVITATI 2.2 Risultati raggiunti e rifiuti evitati pag.6 3 Risultati e commenti pag.7 I rifiuti evitati si riferiscono al mancato imballaggio primario degli alimenti che compongono la spesa, cui si aggiunge 3.1 Criticità e possibili soluzioni pag.7 il risparmio derivante dal recupero e riutilizzo dell’imballaggio secondario (cassette utilizzate per il confezionamento e 3.2 Proposte di miglioramento pag.7 consegna della spesa settimanale). 4 Materiale di comunicazione pag.8 Per calcolare il risparmio annuo di rifiuti occorre determinare il peso medio annuo degli imballaggi utilizzati per il 5 Bilancio economico pag.8 confezionamento della spesa (ortofrutta) venduta nei canali di distribuzione tradizionali. I materiali normalmente utilizzati 5.1 Criteri di calcolo e formule adottate pag.9 sono: vaschette in plastica o cartone, cellophane, retine e sacchetti. 5.2 Calcolo del costo dei rifiuti evitati pag.9 A seconda della composizione dei materiali utilizzati si ipotizza un peso medio annuo per famiglia di circa 7 kg per gli 6 Analisi della rete pag.9 imballaggi primari. 7 Modellizzazione pag.10 Per quanto riguarda gli imballaggi secondari, si possono ipotizzare 48 forniture annue di cassette settimanali (considerati 7.1 Costi di modellizzazione pag.11 i periodi di sospensione del servizio per ferie e festività). 8 Conclusioni pag.12 Si consiglia di considerare un quantitativo di cassette “a perdere” pari a un terzo dell’ammontare di cassette necessarie 9 Scheda di sintesi del progetto esecutivo pag.13 per fornire a negozi e mercati il quantitativo di frutta e verdura che le famiglie potranno acquistare attraverso il servizio di spesa in cassetta. Consideriamo dunque pari a 16 all’anno per famiglia il numero di cassette non riutilizzate che diventano rifiuti. ALLEGATI pag.14 a) “Spesa in cassetta” Questionario 1. PROGETTO ESECUTIVO b) “Riduciamo i rifiuti” Questionario a) Materiale di comunicazione In prima istanza è stata attuata un’indagine conoscitiva per acquisire informazioni sul potenziale della produzione a) Proposta di tabelle per la gestione del servizio biologica in Lombardia e in Provincia di Brescia. Ai fini dell’attuazione del progetto è stato poi sottoscritto un accordo tra il soggetto promotore (A2A) e il soggetto attuatore (Cooperativa Vivigarda sac) che prevedeva specifici impegni di entrambe le parti. Il soggetto promotore si è impegnato ad eseguire una descrizione del settore biologico in Lombardia; ad effettuare una raccolta di dati sulle coltivazioni biologiche locali; ad attuare un’indagine più approfondita del numero di operatori biologici, delle tipologie di coltivazioni, delle superfici coltivate, della produzione per tipologia di coltivazione; ad effettuare lo stesso tipo di indagine per Regione Emilia Romagna e ad attuare un censimento delle produzioni tipiche e tradizionali per valutare l’opportunità di inserire questi prodotti nell’offerta in cassetta. A2A si è inoltre impegnata ad attuare una campagna di comunicazione tramite manifesti, annunci radio, dépliant, opuscoli informativi, e partecipazione ad eventi pubblici. Il soggetto attuatore si è invece impegnato ad avviare la commercializzazione, diretta e in abbonamento, di cassette di frutta e verdura di produzione biologica con lo scopo di ridurre i rifiuti grazie al riutilizzo delle cassette e al non utilizzo di imballaggi; di commercializzare frutta e verdura biologica di stagione; di operare in una logica di rete di filiera corta, con produttori biologici e associazioni di riferimento; di valorizzare le produzioni biologiche locali; di predisporre diverse tipologie di cassette per andare incontro il più possibile alle esigenze della clientela; di prevedere diverse tipologie di consegna; di favorire inserimenti lavorativi attraverso il ricorso a cooperative sociali e di informatizzare il servizio, la raccolta di ordini e la gestione dei pagamenti. 1.1. OBIETTIVI Il progetto esecutivo, programmato sul Comune di Brescia aveva come obiettivo quello di convincere sempre più famiglie ad effettuare i propri acquisti di frutta e verdura direttamente da produttori organizzati del territorio, che forniscono alimenti non imballati, con completo recupero delle cassette in cui viene consegnata la spesa. Nello specifico si è definito un target di coinvolgimento di almeno 1.000 nuclei familiari da fare aderire alla consegna settimanale della spesa in cassetta, per ottenere un risparmio di rifiuti pari ad un minimo di 13,4 tonnellate annue.
1.2. SOGGETTI COINVOLTI 1.5. AZIONI DI SUPPORTO L’avvio del progetto su Brescia ha visto il coinvolgimento dei seguenti soggetti: A sostegno dell’azione, si è condotta un’indagine per sondare l’interesse della popolazione rispetto al servizio di spesa in cassetta. Nel complesso sono stati raccolti 2.190 questionari grazie ai quali è stato possibile ottenere significative indicazioni Tab. 1 Soggetti coinvolti riguardo le abitudini di acquisto e consumo di ortofrutta e il potenziale del servizio di spesa in cassetta. RUOLO SOGGETTO FUNZIONE 1.6. TEMPISTICA Organizzazione e attuazione Regione Lombardia; dell’intervento articolato nelle diverse ENTE PROMOTORE A2A - Aprica SpA L’avvio del progetto ha richiesto tempi particolarmente lunghi a causa della complessità di una vera e propria attività di azioni, gestione, coordinamento, start up di una nuova impresa. Gruppo di lavoro Prevenzione Rifiuti monitoraggio In particolare l’individuazione dei produttori biologici, con le capacità di avviare l’attività, ha richiesto un importante Promozione dell’iniziativa e sforzo comunicativo e successivamente di supporto. AMMINISTRAZIONE supporto tecnico e comunicativo La campagna di comunicazione è stata avviata nel marzo 2011 mentre il servizio il 15 aprile 2011. La sperimentazione Comune di Brescia Incentivazione economica (agevolazione COMUNALE è durata 16 mesi. su investimenti e acquisti di materiali) CITTADINI 60 famiglie Attuazione del monitoraggio 2. MONITORAGGIO Ai fini del monitoraggio dei risultati è importante disporre di alcuni dati quali: il numero di utenti abbonati al servizio, le SOCIETÀ DI cassette consegnate, la tipologia delle cassette vendute, la composizione prescelta (mista, solo frutta, solo verdura), i In-studio www.instudio.it Campagna informativa e promozionale quantitativi e le tipologie di eventuali prodotti aggiuntivi e la modalità di consegna. COMUNICAZIONE Importante è anche valutare il grado di soddisfazione della clientela, che garantisce continuità all’intervento. Per ottenere informazioni sul gradimento si possono utilizzare i seguenti mezzi: ASSOCIAZIONI Supporto tecnico-informativo e AGRICOLE Associazione per l’agricoltura di qualità divulgazione • modulo (anche anonimo) cartaceo da allegare agli ordini per esprimere critiche o consigli per il miglioramento del servizio; • form on line per critiche/consigli/osservazioni sul servizio e l’esperienza; ASSOCIAZIONI DI Avvio dell’attività imprenditoriale. • questionario articolato per rilevare in maniera più approfondita il grado di soddisfazione, le aspettative e gli aspetti Cooperativa Vivigarda sac Attuazione del servizio di consegna da migliorare. IMPRENDITORI AGRICOLI cassette Associazione Italiana Agricoltura 2.1. METODOLOGIA E FORMULE DI CALCOLO ADOTTATE Biologica Lombardia ASSOCIAZIONI DI http://www.aiablombardia.it/ Per effettuare il calcolo dei rifiuti evitati occorre valutare il risparmio di imballaggio primario ossia i materiali che vengono Supporto tecnico-informativo AGRICOLTURA BIOLOGICA Associazione Lombarda degli Agricoltori normalmente usati per gli alimenti (vaschette in plastica o cartone, cellophane, retine, sacchetti) pari a circa 7 kg Biologici La Buona Terra all’anno per famiglia1; e il risparmio derivante dal recupero e riutilizzo dell’imballaggio secondario (le cassette utilizzate www.labuonaterra.it per il confezionamento e la consegna della spesa settimanale). Il peso dell’imballaggio secondario è stato stimato a seconda dei materiali delle cassette, ipotizzando 48 forniture annue e considerando in via prudenziale pari a 16 all’anno Dott. Paolo Di Francesco Collaborazione tecnica, per famiglia il numero di cassette non riutilizzate che diventano rifiuto: ESPERTI AGRONOMI Marco Servettini incontri formativi / workshop Tab. 2 Imballaggio IMBALLAGGIO KG MATERIALI CASSETTE TIPOLOGIA PESO EVITATO PER FAMIGLIA 1.3. COMUNICAZIONE E PROMOZIONE SECONDARIO PRIMARIO/ANNO ANNO MESE ANNO La campagna di comunicazione della spesa in cassetta ha richiesto l’ideazione di un logo di progetto che rappresentasse al meglio le caratteristiche innovative del servizio, richiamando l’idea di prodotto biologico. LEGNO 13,8 20,8 1,73 Per la campagna pubblicitaria sono stati elaborati: poster, locandine, dépliant (allegato D), e spot radio e web. CARTONE 7 7,2 14,2 1,18 PLASTICA 6,4 13,4 1,12 1.4. ATTUAZIONE DELL’AZIONE 1 Il dato è una media derivante dalla pesatura degli imballaggi di una spesa settimanale di frutta e verdura corrispondente a circa 7 kg in 3 differenti L’attuazione del servizio ha previsto la definizione di diverse tipologie di cassette per: composizioni, con proiezione su 48 settimane annue. • dimensione: piccola (4-5 kg) al prezzo di 12,5 € e medio-grande (7-8 kg) a 17,5 €; 2.2. RISULTATI RAGGIUNTI E RIFIUTI EVITATI • assortimento: sola verdura, solo frutta o mista. • frequenza del servizio. I rifiuti evitati sono stati calcolati su base mensile per l’ipotesi di risparmio minima, riferita al caso in cui l’imballaggio secondario evitato sia la cassetta in plastica (1,12 kg/mese per famiglia) e per l’ipotesi di risparmio massima, riferita al Come modalità di consegna si è definito di procedere in tre diversi modi, a domicilio, presso punti vendita convenzionati caso in cui l’imballaggio secondario evitato sia la cassetta in legno (1,73 kg/mese per famiglia). e presso mercati settimanali (Cascina Maggia). Il calcolo dei rifiuti evitati è stato effettuato in base a una durata della sperimentazione di 16 mesi, da maggio 2011 ad agosto 2012.
I risultati sono i seguenti: sempre dalle campagne vicine, attraverso accordi con aziende agricole che possano mettere a disposizione prodotti diversi dalla frutta e dalla verdura, la cui aggiunta in cassetta sia però appetibile per coloro che usufruiscono del servizio. Tab. 3 Rifiuti evitati valori minimo e massimo. È importante, infine a livello comunicativo, fare leva sugli aspetti positivi del servizio: la comodità di ricevere la cassetta a casa propria oppure presso un punto vendita convenzionato, magari vicino al luogo di lavoro; la curiosità di vedere RIFIUTI EVITATI RIFIUTI EVITATI cosa viene settimanalmente inserito, magari con suggerimenti e ricette per la preparazione. Min. = 1,12 kg/mese Max. = 1,73 kg/mese 4,33 t 6,88 t 4 MATERIALE DI COMUNICAZIONE L’azione ha stentato a prendere piede nei primi mesi di avvio, in quanto questo tipo di attività, come detto precedentemente Tab. 4 Materiali di comunicazione necessità di tempi medio lunghi per imporsi sul territorio. Le scarse adesioni della fase iniziale sono dovute anche alla difficoltà di offrire quantità e qualità di ortaggi e frutta da poter vendere, a causa della difficoltà di reperire sul territorio coltivatori di varie tipologie di prodotti biologici. Diversamente, dai primi mesi del 2011 c’è stato un continuo TIPOLOGIA FORMATO (Cm) QUANTITÀ DISTRIBUZIONE OBIETTIVI ALLEGATO incremento delle adesioni all’iniziativa, grazie alla possibilità sia di maggiore offerta di frutta e verdura, ma anche grazie alla maggiore presa della campagna di comunicazione, contribuendo ad una riduzione dei rifiuti grazie all’impiego nel POSTER 100x140 Punti di distribuzione D; fig.1 100 delle cassette servizio di cassette riutilizzabili in sostituzione di quelle in legno, plastica o cartone, che diversamente sarebbero servite per il trasporto. LOCANDINA 50x70 500 Sedi A2A e Aprica, D; fig.2 punti di distribuzione DÉPLIANT 4 ANTE 21x15 10.000 delle cassette D; fig.3 Informazione e promozione 3. RISULTATI E COMMENTI LOGO CORTOBIO / / / D; fig.4 SITO / È stato distribuito un questionario per ottenere l’opinione della clientela in merito a diversi aspetti del servizio: www.riduciamoirifiuti.it / / / composizione delle cassette; qualità, freschezza e aspetto dei prodotti; gradimento complessivo dei prodotti; puntualità nelle consegne; facilità di accesso ai punti di distribuzione; completezza delle informazioni contenute nel sito internet SPOT RADIO / / / / e sulla documentazione cartacea. I questionari hanno portato risultati piuttosto positivi per quanto riguarda il generale gradimento del servizio e l’organizzazione dello stesso, ma allo stesso tempo poca soddisfazione nei confronti di qualità, freschezza e aspetto dei prodotti; assortimento della cassetta; frequenza e quantità dei singoli prodotti. 5 BILANCIO ECONOMICO Per quanto riguarda la campagna comunicativa si rileva che la maggior parte dei clienti ha ottenuto le informazioni sul servizio tramite stampa e non attraverso comunicati radio o tv, oltre che tramite passaparola o internet, in particolare I costi da sostenere per l’attuazione del progetto si sono riferiti principalmente a: Facebook. Tab. 5 Voci di costo 3.1. Criticità e possibili soluzioni VOCI DI SPESA DESCRIZIONE L’aspetto critico maggiormente rilevante risulta essere quello legato alla necessità di costruire reti di fornitori per l’organizzazione del servizio. Occorre dunque prestare particolare attenzione agli aspetti del coinvolgimento degli operatori biologici e dei produttori di prodotti tipici. Al fine di spianare la strada a questo intervento è necessario PERSONALE Gestione dell’intervento, comprese le spese di supporto all’informazione. innanzitutto avviare contatti con le associazioni di produttori biologici. Una volta che si sia manifestato l’interesse verso l’organizzazione di una Farm Delivery, vi è un’ulteriore azione da compiere: spingere i contadini/produttori interessati a costituire una cooperativa o un’associazione che esprima CONSULENZA E Per lo studio preparatorio e elaborazioni progettuali; partecipazione a tavoli tecnici, l’imprenditorialità necessaria ad avviare il progetto. PROGETTAZIONE incontri istituzionali, workshop, convegni. Generalmente solo una dimensione economica adeguata permette alla singola azienda agricola di essere efficiente, fornendo anche sbocchi di mercato diversi dalla vendita diretta al consumatore finale. Risultano pertanto essenziali le forme di associazionismo tra i produttori. La valorizzazione del servizio si basa su unicità, legame con il territorio e Servizi: supporto informativo e divulgativo da parte di esperti, enti e visibilità dell’azienda e dell’intero ciclo produttivo. Solo in questo modo è più facile centrare l’obiettivo di fidelizzare il FORNITURE associazioni competenti. Incentivo all’acquisto della prima fornitura. consumatore finale, così disposto a riconoscerne il valore aggiunto. Un ulteriore aspetto critico è sicuramente quello legato al consumatore, alle sue abitudini di acquisto e di consumo. Per quanto riguarda il mutamento delle abitudini di acquisto è necessario rassicurare il consumatore riguardo l’efficienza COMUNICAZIONE Campagna pubblicitaria e produzione di materiali informativi (opuscoli, manifesti…). del servizio. Ancora più delicato è l’aspetto legato alle abitudini di consumo. Per il consumatore può essere importante scegliere non solo la qualità degli alimenti ma anche i singoli pezzi di frutta o di verdura. Le preoccupazioni potrebbero essere legate all’insufficiente varietà della frutta e della verdura inserita in cassetta; alla quantità sproporzionata rispetto VARIE Spese correnti varie (spese telefoniche, i rimborsi e necessità impreviste …). al fabbisogno; all’incertezza sulla qualità biologica dei prodotti e sulla provenienza locale dei prodotti. Per questo motivo è importante informare esaurientemente il cittadino e comunicare in modo chiaro che egli riceverà prodotti freschi direttamente dai campi di produzione biologica certificata. 3.2 PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO Può essere utile integrare l’offerta con prodotti rispondenti ai medesimi criteri di biologico provenienti da regioni con condizioni climatiche più favorevoli durante i mesi invernali, in modo da garantire anche un’adeguata varietà dei cibi. Occorre inoltre dare la possibilità sia di escludere alimenti non graditi, sia di aggiungere prodotti trasformati provenienti
La tabella seguente evidenzia i costi in percentuale: Fig. 7 Schema di rete minima Tab. 6 Valori percentuali delle voci di costo VOCI DI COSTO FORNITURE ASSOCIAZIONE/FONDAZIONE PERSONALE CONSULENZE COMUNICAZIONE VARIE TOTALE PER L’AGRICOLTURA ASSOCIAZIONE DI DI QUALITÀ IMPRENDITORI AGRICOLI CONSUNTIVO 26% 26% / 47% 1% 100% SPERIMENTAZIONE 5.1 CRITERI DI CALCOLO E FORMULE ADOTTATE ASSOCIAZIONI AMMINISTRAZIONE ASSOCIAZIONI Per evidenziare la validità o meno del progetto, è necessario risalire al costo del rifiuto evitato. AMBIENTALISTE COMUNALE/GESTORE DI AGRICOLTURA Nel progetto esecutivo si prevedeva il coinvolgimento in un anno di 1.000 nuclei famigliari con un risparmio di 16 casette all’anno per famiglia, ottenendo così un rifiuto evitato con un’ipotesi di minima di 13,4 t/anno e massima di 20,8 t/anno. RIFIUTI BIOLOGICA Rispetto ad una stima iniziale, che prevedeva una spesa di 54.600 €, i dati della sperimentazione mostrano un costo finale del progetto pari a 97.701 €. Per stimare il costo in tonnellate/anno del rifiuto evitato si è diviso il costo preventivato del progetto per il totale del peso minimo dei rifiuti potenzialmente evitabili (13,4 t/anno). La stima del costo dei rifiuti evitati a consuntivo si sviluppa invece prendendo in considerazione il costo effettivo della sperimentazione, dividendolo per il peso dei rifiuti realmente evitati con la spesa in cassetta. ESPERTI Bisogna anche qui considerare che il periodo della sperimentazione è durato 16 mesi, aumentando i costi, ma anche il peso dei rifiuti evitati. Di conseguenza il conteggio viene effettuato dividendo il costo per tonnellata emerso nella AGRONOMI SOCIETÀ DI sperimentazione nelle due ipotesi di minima e di massima per i 16 mesi di durata del progetto e moltiplicandolo per i 12 mesi che compongono un anno. COMUNICAZIONE 5.2 CALCOLO DEL COSTO DEI RIFIUTI EVITATI Nella realizzazione dell’azione a Brescia sono stati coinvolti i seguenti soggetti: Dalla sperimentazione emerge un costo dei rifiuti evitati pari a: Ipotesi minima: 97.701 / 4,33 = 22.564 €/t/16 mesi, che corrispondono a (22.564/16) x 12 = 16.923 €/t/anno. Fig. 8 Schema rete minima Ipotesi massima: 97.701 / 6,68 =14.626 €/t/16 mesi, che corrispondono a (14.626/16) x 12 = 10.970 €/t/anno. REGIONE LOMBARDIA ASSOCIAZIONE DI 6 ANALISI DELLA RETE A2A - APRICA SPA IMPRENDITORI AGRICOLI La rete minima di soggetti necessaria alla realizzazione dell’azione deve garantire: GDL PREVENZIONE RIFIUTI COOP VIVIGARDA S.A.C. • la comunicazione/informazione del cittadino; • il supporto tecnico informativo necessario all’avvio dell’attività imprenditoriale e all’azione commerciale. Tali funzioni possono essere eseguite dall’Amministrazione comunale/gestore dei rifiuti, con il coinvolgimento di un’associazione di imprenditori agricoli e/o di un’associazione/fondazione che abbia come fine il supporto all’agricoltura di qualità. Lo schema che segue rappresenta in verde i soggetti che costituiscono la rete minima e in azzurro i soggetti SOCIETÀ DI ASSOCIAZIONI DI potenziali da coinvolgere e che possono fornire un utile contributo alla realizzazione. ESPERTI COMUNICAZIONE AGRICOLTURA AGRONOMI INSTUDIO BIOLOGICA AIAB LOMBARDIA LA BUONA TERRA
7 MODELLIZZAZIONE in quanto l’unica spesa prevista che si trascina negli anni è quelle sostenuta per la stampa delle locandine ai fini della pubblicità dell’iniziativa. La tabella seguente riporta le caratteristiche dei criteri che connotano l’azione “Spesa in cassetta”. In particolare si è provveduto a identificare “criteri inderogabili”, ovvero quelli indispensabili per la buona riuscita del progetto, e “criteri derogabili”, che rappresentano alcune attività alle quali si può rinunciare senza pregiudicare il buon risultato. Diversamente, quando si parla di “criteri opzionali”, si fa riferimento ad attività aggiuntive pensate per il miglioramento 8 CONCLUSIONI dell’azione, in assenza delle quali la buona riuscita del progetto non viene meno, ma che gioverebbero se venissero attuate. Dai risultati della sperimentazione è emerso quanto sia difficile avviare una nuova attività commerciale quale è Di seguito si riporta una tabella con l’indicazione dei criteri di replicabilità: l’organizzazione del servizio di consegna settimanale della spesa in cassetta. L’avviamento ha richiesto passaggi complessi, quali la costituzione di una società, la predisposizione dei meccanismi di supporto necessari per lo svolgimento del servizio: l’organizzazione della produzione: gli aspetti logistici, l’organizzazione Tab. 9 Criteri di replicabilità della distribuzione; l’individuazione dei punti vendita e gli aspetti di informatizzazione (sito internet, iscrizioni on line, etc). Nel definire i criteri di replicabilità di questo progetto occorre tuttavia evidenziare che, oltre all’ipotesi di dare vita ad ● Valorizzare le produzioni locali; un servizio ex novo, vi è anche quella di fornire un supporto a iniziative che vanno nella stessa direzione e si stanno ● Operare in una logica di filiera corta; diffondendo un po’ ovunque in conseguenza dell’aumentata consapevolezza del consumatore nei confronti degli aspetti ● Predisporre diverse tipologie di cassette per andare incontro il più possibile alle salutistici del consumo di cibi biologici e di stagione, e dunque di produzione locale. esigenze della clientela; L’obiettivo di evitare l’imballaggio secondario attraverso l’impiego di cassette riutilizzabili inoltre può utilmente essere perseguito estendendo l’intervento ai seguenti ambiti: ● Prevedere diverse modalità di consegna (ad es. consegna cumulativa presso luoghi CRITERI diversi, consegna a domicilio, ritiro presso luoghi convenzionati, anche a costi diversi a • mercati rionali; seconda della tipologia di servizio); • mercati contadini; INDEROGABILI ● Realizzare le condizioni più favorevoli di incontro tra domanda e offerta, mettendo in • mense scolastiche, aziendali e ospedaliere. vendita le cassette a un prezzo medio accessibile alla più ampia fascia di popolazione (allineato al prezzo medio dei supermercati); ● Informatizzare il servizio, la raccolta ordini e la gestione dei pagamenti; ● Incaricare un ente certificatore esterno accreditato di verificare i requisiti del progetto e monitorare il rispetto delle specifiche qualitative. CRITERI Lo sviluppo del progetto con produttori agricoli locali che possono essere già in grado DEROGABILI di stimare il potenziale del servizio di spesa in casetta del loro territorio di riferimento. CRITERI ● Ricorrere a cooperative sociali al fine di favorire inserimenti lavorativi; OPZIONALI ● Operare in una logica di rete con produttori biologici e associazioni di riferimento. 7.1 COSTI DI MODELLIZZAZIONE La modellizzazione ha lo scopo di indicare gli elementi dell’azione che la rendono applicabile in contesti diversi da quello dove è avvenuta la sperimentazione, mostrando anche una proiezione economica che tiene conto dei criteri inderogabili di replicabilità. Si è definito quindi di calcolare i costi riferendosi alla fascia di Comuni di 80.000, 10.000 e 5.000 abitanti. Di seguito si riporta una sintesi di costruzione del modello: Tab. 10 Costi di costruzione del modello ABITANTI 80000 10000 5000 COSTO UNITARIO 1 ANNO DI 535 - 1.209 465 - 1.190 465 - 1.243 ATTUAZIONE €/T 5 ANNI DI ATTUAZIONE €/T 79 - 227 44 - 213 45 - 240 I costi riportati considerano, nella sola stima minima, la possibilità di partecipazioni economiche esterne, come uno sponsor o attività assorbibili all’interno dell’Amministrazione, con notevole risparmio. Bisogna tenere inoltre conto che la spesa per la fornitura gratuita della prima cassetta sarà effettuata solo per i nuovi iscritti. Non vengono presi in considerazione i costi dell’avvio dell’attività imprenditoriale in quanto da ritenersi esclusiva per città di grandi dimensioni. Per poter costruire il modello si è ipotizzata la partecipazione di comuni di piccole e medie dimensioni usufruendo di attività già avviate. Nello scenario a 5 anni i costi si riducono rispetto allo scenario ad 1 anno
9 SCHEDA DI SINTESI DEL PROGETTO ESECUTIVO ALLEGATI ALLEGATO A: “SPESA IN CASSETTA” - QUESTIONARIO ● Coinvolgere almeno 1.000 nuclei familiari da fare aderire alla consegna settimanale della spesa in cassetta, per ottenere un risparmio di rifiuti pari ad un minimo di “SPESA IN CASSETTA” OBIETTIVI 13,4 tonnellate annue. QUESTIONARIO ● Favorire una maggiore diffusione dei prodotti biologici. 1. Mediamente quanta frutta e verdura consuma la sua famiglia in una settimana? DURATA 16 mesi (Maggio 2011 - Agosto 2012) 1. Meno di 5 kg 2. Da 5 a 10 kg 3. Più di 10 kg ● Campagna di comunicazione e promozione: ideazione di un logo di progetto che 4. Non acquisto frutta e verdura (termina questionario) rappresentasse al meglio le caratteristiche di innovatività del servizio, richiamando l’idea del biologico. A tal fine sono stati elaborati: manifesti, volantini, brochure e spot radio e web. 5. Non so ● Attuazione dell’azione: attraverso la definizione di diverse tipologie di cassette distinte 2. Mediamente quanto spende la sua famiglia in una settimana per l’acquisto di frutta e verdura? ATTIVITA per dimensione, assortimento (solo frutta, solo verdura, entrambe) e per frequenza del servizio. La consegna può essere fatta: a domicilio, presso punti vendita convenzionati 1. Fino a 5 euro e presso mercati settimanali. 2. Da 5 a 10 euro ● Supporto all’azione: indagine per sondare il livello di interesse della popolazione 3. Oltre 10 euro rispetto al servizio di spesa in cassetta. 4. Non so 3. Dove acquista normalmente la frutta e la verdura? (può selezionare più di una risposta) ● Aprica Spa e Regione Lombardia, promotori e organizzatori. ● Associazione per l’agricoltura di qualità: supporto tecnico-informativo e divulgazione. 1. ortomercato 2. negozio di ortofrutta ● Comune di Brescia: municipalità di riferimento. 3. supermercato o ipermercato ● Associazioni di imprenditori agricoli: iniziativa dell’attività imprenditoriale e 4. discount SOGGETTI attuazione del servizio consegna cassette. 5. gruppo di acquisto auto-organizzato COINVOLTI ● Associazioni di agricoltura biologica: supporto tecnico-informativo. 6. ambulanti ● Esperti agronomi: collaborazione tecnica, incontri formativi/workshop. 7. ordine telefonico o via internet 8. direttamente dai contadini ● Studio di comunicazione per la realizzazione di una campagna informativa e 9. altro: promozionale. …………………………………………………………………………………………… 4. Acquista frutta e verdura di stagione? IMBALL. PRIMARI SECONDARI 1. Sempre (VASCHETTE, TOTALE 2. Spesso MATERIALI (CASSETTE) RETINE..) 3. A volte CASSETTA 4. Mai RISULTATI 5. Non so LEGNO 7 13,8 20,8 CARTONE 7 7,2 14,2 5. Acquista prodotti “biologici”? 1. Sempre PLASTICA 7 6,4 13,4 2. Spesso RIFIUTO EVITATO Kg/Famiglia 48,4 3. A volte 4. Mai COSTO 5. Non So COMPLESSIVO 97.701 € t/a 6. Acquista frutta e verdura… COSTO RIFIUTO 13.323 € t/anno 1. Solo se è prodotta nella sua zona EVITATO 2. Solo se è prodotta in Italia COMUNI 80.000 ab. COMUNI 10.000 ab. COMUNI 5.000 ab. 3. Non verifico l’origine del prodotto 4. Non so 1 anno 5 anni 1 anno 5 anni 1 anno 5 anni MODELLIZZAZIONE MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX MIN MAX 535 1.209 79 227 465 1.190 44 213 465 1.243 45 240 ABITANTI 80000 10000 5000 COSTO UNITARIO 1 ANNO DI ATTUAZIONE €/T 535 - 1.209 464 - 1.190 465 - 1.243 5 ANNI DI ATTUAZIONE €/T 79 - 227 44 - 213 45 - 240
7. Il servizio di spesa in cassetta consiste nell’abbonarsi alla fornitura settimanale di una cassetta di ortofrutta. I dotti 13. È interessato alla possibilità di escludere dalla fornitura prodotti non graditi? sono rigorosamente biologici, di produzione locale (“filiera corta”) e di stagione. Le cassette vengono composte secon- do la disponibilità stagionale di ortofrutta, con la possibilità di escludere eventuali prodotti non graditi. 1. SI 2. NO Sarebbe interessato a sottoscrivere un abbonamento (interrompibile in ogni momento senza penali) 3. Non so per ricevere una volta alla settimana una cassetta di frutta e verdura? 1. SI 14. Quale modalità di consegna sceglierebbe? 2. NO (va a domanda 9) 3. Non so (va a domanda 10) 1. A domicilio in orario prestabilito 2. Ritiro presso un punto vendita convenzionato 3. Ritiro presso l’ortomercato 8. Se sì, perche? (può selezionare più di una risposta, poi passa a domanda 10) 4. Ritiro presso il settimanale mercato dei contadini 1. Per acquistare prodotti locali di origine controllata 5. Altro: ………………………………………… 2. Per spendere meno ………………………………………………………………………. 3. Per acquistare prodotti biologici 4. Per maggior comodità 15. Quanto sarebbe disposto a spendere per questo servizio? 5. Per provare un nuovo servizio 1. Anche di più di quanto spendo adesso 6. Per aiutare l’ambiente 2. Approssimativamente la stessa cifra 7. Per acquistare prodotti freschi 3. Meno di quanto spendo adesso per l’acquisto di frutta e verdura 8. Altro: 4. Non so ……………………………………………………………………………… 16. E’ interessato a ricevere ulteriori comunicazioni sul progetto “Spesa in cassetta” e sulle altre iniziative del 9. Se no, perché? (può selezionare più di una risposta, poi termina il questionario) progetto “Riduciamo i rifiuti Brescia” promosso da Regione Lombardia, Comune di Brescia, A2A ed Aprica. 1. Penso che sarebbe costoso 1. SI 2. Sono già soddisfatto del mio fornitore 2. No (termina il questionario) 3. In casa consumiamo poca frutta e verdura 4. I nostri acquisti di frutta e verdura non sono regolari Le chiediamo pertanto alcuni dati personali facoltativi, invitandola alla lettura della informativa privacy. 5. Mi piace frutta e verdura fuori stagione 6. Non mi fido di questo tipo di distribuzione 17. NUMERO COMPONENTI NUCLEO FAMILIARE 7. Per comodità acquisto molti prodotti surgelati e/o conservati 8. Altro: 18. SESSO ……………………………………………………………………………… 1. Femmina 2. Maschio 10. Indichi la composizione di sua preferenza: 19. ETA’ 1. Mista frutta e verdura 1. 0-18 anni 2. Solo Frutta 2. 19-35 anni 3. Solo Verdura 3. 36 -50 anni 4. Non so 4. 51-65 anni 5. >65 anni 11. È interessato a eventuali prodotti aggiuntivi, sempre biologici? 20. PROFESSIONE 1. SI 1. lavoratore 2. NO -> va a domanda 13 2. pensionato/a 3. Non so -> va a domanda 13 3. casalinga 4. studente 12. Se si, quali? (può selezionare più di una risposta) 1. Pane 2. Formaggi, latte, yoghurt 3. Miele e marmellate 4. Salumi 5. Vino 6. Carni 7. Uova 8. Biscotti, crackers 9. Altro:
ALLEGATO B: QUESTIONARIO “RIDUCIAMO I RIFIUTI” ALLEGATO C: MATERIALI DI COMUNICAZIONE “RIDUCIAMO I RIFIUTI” QUESTIONARIO 1. Aveva già sentito parlare del progetto “Riduciamo i rifiuti Brescia” promosso da Regione Lombardia, Comune di Brescia, A2A ed Aprica? 1. SI (va a domanda 1) 2. NO (va a domanda 3) 3. Non so (va a domanda 3) 2. Di quale azioni in particolare? a. Vendita di prodotti alla spina nei supermercati b. Distribuzione alimentari invenduti nei supermercati c. Compostaggio domestico d. Pannolini lavabili e. Spesa in cassetta (Farm delivery) f. Giornate del riuso ingombranti 3. Nel progetto è previsto l’avvio di un servizio di spesa in cassetta (Farm delivery) che consiste nell’abbonamento per la fornitura settimanale di una cassetta di ortofrutta. I prodotti sono biologici, di produzione locale certificata, rigorosa- mente di “filiera corta” e di stagione. Le cassette vengono composte secondo la disponibilità stagionale di ortofrutta, con la possibilità di escludere eventuali prodotti non graditi e rese disponibili presso punti di consegna convenzionati, o anche a domicilio, secondo tariffe prefissate. Sarebbe interessato a sottoscrivere un abbonamento (interrompibile in ogni momento senza penali) per ricevere una volta alla settimana una cassetta di frutta e verdura? 1. SI 2. NO 3. Non so 4. E’ interessato a ricevere ulteriori comunicazioni sul progetto “Spesa in cassetta” e sulle altre iniziative del progetto “Riduciamo i rifiuti Brescia” promosso da Regione Lombardia, Comune di Brescia, A2A ed Aprica. 1. Si 2. No (termina il questionario) Fig. 1 Il Poster
ALLEGATO D: PROPOSTA DI TABELLE PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO Tab.1 Esempio stagionalità primo bimestre GENNAIO FEBBRAIO TIPOLOGIA DI PRODOTTO KG N° SETTIMANE KG N° SETTIMANE CASSETTA TOT MESE CASSETTA TOT MESE PRESENZA PRESENZA VERDURE BIETOLE BROCCOLI CAROTE FRUTTA ARANCE MANDARINI PERE Tab.2 Esempio organizzazione settimanale del lavoro GIORNO ORARIO ATTIVITÀ ORARIO CLIENTI LUNEDI 8.00 - 17.00 Ricevimento prodotti da fornitori Confezionamento cassette MARTEDI 8.00 - 17.00 Consegna cassette a punti vendita convenzionati 17.00 - 19.00 Consegna cassette altri punti ritiro Fig. 2 La locandina MERCOLEDI 8.00 - 17.00 Ricevimento prodotti da fornitori GIOVEDI 8.00 - 17.00 Confezionamento cassette 17.00 - 19.00 Consegna cassette a punti vendita convenzionati VENERDI 8.00 - 17.00 17.00 - 19.00 Consegna cassette altri punti ritiro SABATO 8.00 - 9.00 Consegna cassette mercato 9.00 - 13.00 Tab.3 Esempio tabelle gestione clienti COGNOME NOME INDIRIZZO CAP E CITTA TELEFONO CELLULARE DATA ADESIONE Fig. 3 Il logo cOrtobio Tab.3 Esempio tabelle gestione clienti DIMENSIONE TIPOLOGIA FREQUENZA RITIRO FASCIA MODALITA NOTE CASSETTA CONSEGNA ORARIA PAGAMENTO PICCOLA Frutta e Settimanale Domicilio 9.00 - 11.00 Bollettino Verdura Postale MEDIA Solo Frutta Bi-settimanale Punto Ritiro 1 17.00 - 19.00 Rid. Bancario Mensile Punto Ritiro 2 Bonifico c/c GRANDE Solo Verdura Bollettino Freccia
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