Teste di cadmio INQUINAMENTO ALIMENTARE - SIVEMP
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SIMeVeP INQUINAMENTO ALIMENTARE Teste di cadmio © AdaCo- shutterstock.com Alfonso Piscopo Dirigente Veterinario, Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento «G ammari, gammareddri, e gammaruna, scampi e cautelare, parebbe opportuno escluderne la suzione dei liquidi granci, spenni assa e nenti manci». in esse contenute (liquido contenuto nella testa o carapace), La citazione dialettale siciliana, ritorna ogni qual meglio definite come “carni scure” che in molti Paesi europei volta a tavola si deve decidere il menù da scegliere per i com- rappresenta un vera golosità insaziabile. mensali. Si inizia quasi sempre con la classica frase: “a base di carne” o a “base di pesce”. Se si opta per la seconda scelta, L’inquinamento ambientale-alimentare c’è sempre qualcuno che rima il proverbio in scioglilingua, rimarcando come il pasto per i convitati a base di pesce pur Nell’economia culinaria domestica, influisce in maniera non eccellendo in qualità, in misura non inferiore alla carne, rischia indifferente la spesa ittica, un trend rilevatosi in continua di non saziare abbastanza, per via delle parti che necessaria- crescita nelle famiglie italiane, secondo i dati Istat riferiti all’ul- mente devono essere scartate come le lische, i gusci le teste timo quinquennio. Il consumo pro capite annuo è di 28 chili, etc., e che tradotto nella lingua madre in rima baciata suona contro la media europea che si attesta intorno ai 25 chili, con in questo modo: “Gamberi, gamberetti e, gamberoni, scampi e un incremento da circa un ventennio a questa parte del + 2% granchi, spendi molto e poco mangi”. Il nesso con il presente l’anno. Una grossa fetta di mercato è occupata dai crostacei lavoro pur se proverbiale, è da accostare al fatto che la stesura (aragoste, astici, scampi, granchi, canocchie, granseole, favolli, dell’articolo rimarca la presenza di metalli pesanti che si ac- gamberetti, gamberi e gamberoni, gamberini etc.). L’aspetto cumulano in misura maggiore in alcune parti anatomiche dei consumistico di quest’ultimi coincide con la scelta consa- crostacei, come ad esempio le teste di gamberi e gamberoni, pevole che i crostacei, rappresentano l’uso più nobile della con possibile rischio per la salute e che comunque a scopo cucina, in quanto ricchi di proprietà nutritive e stuzzicanti a 1 Numero 2/2020
SIMeVeP fosfatici, fanghi di depurazione etc.); pertanto la popolazione è esposta al Cd derivante da più fonti (un esempio è il fumo, attravreso il consumo di tabacco), anche se la fonte principale di esposizione è rappresentata dal cibo. La Commissione Europea ha richiesto al gruppo di esperti scientifici sui Contaminanti della catena alimentare (CON- TAM) di valutarne i rischi per la salute umana connessi alla presenza di Cd negli alimenti. I dati dell’EFSA © Rattiya Thongdumhyu- shutterstock.com L’esposizione al Cd attraverso la dieta è stata valutata utiliz- zando i dati riportati dall’EFSA sia in termini di consumo sia di frequenza. Le categorie di alimenti maggiormente esposti al Cd, per via del loro elevato consumo sono: cereali e derivati, verdure, noci e legumi, radici amilacee o patate, carne, alga marina, pesce e frutti di mare, cioccolato e alimenti per diete specifiche. Dalle prove scientifiche, il Cd risulta cancerogeno nell’uomo per gli effetti tossici dovuti a una esposizione pro- Analisi di un campione di ioni di cadmio, in laboratorio. lungata con ripercussioni a livello renale (disfunzione), per la capacità di accumularsi a livello del tubulo prossimale. Si tavola. Come per tutti i cibi, si deve tenere conto dell’impatto accumula anche nel fegato e nei reni con un’emivita di 10-30 inquinante, che ha un’incidenza più o meno rilevante sulla anni. nostra salute. L’inquinamento, infatti, non è misurabile a oc- Nonostante il potenziale cancerogeno istituito nel 1993 dallo chio nudo, ma è determinato dal tasso impattante di natura IARC, il Cd non è considerato pericoloso. Il comitato scien- ambientale-alimentare. tifico degli alimenti della Commissione Europea (SCF), ha L’impatto inquinante ambientale-alimentare è proporzionale rimarcato l’influenza della dieta sull’esposizione globale del alla percentuale di inquinamento presente nei fondali marini, Cd, incoraggiando i partner europei ad attuare azioni mirate e alla quantità di crostacei consumati normalmente nell’arco alla riduzione dell’esposizione al Cd di natura alimentare. I della settimana come livello massimo di assunzione tollera- livelli massimi di assunzione tollerabili per settimana (TSI) bile (TSI). I crostacei sono esposti a diversi contaminanti – i stabiliti dall’agenzia EFSA, sulla base di una valutazione tos- metalli pesanti sono quelli più presenti – e dipendono dal sicologica completa di Cd, sono di 2,5 µg/kg di peso corporeo, forte tasso di inquinamento delle zone areali, per immissione e corrispondono alla quantità massima che una persona può diretta o indiretta di scarichi industriali o in via accidentale ingerire per vita naturale senza manifestare rischi per la salute. da scarichi derivanti dall’utilizzazione agronomica (cattiva gestione di effluenti di allevamento, acque di vegetazione Cosa dice la Normativa residuali, acque reflue provenienti da aziende agricole e Sul fronte legislativo la Ue, nel Regolamento 1881/2006, con- agro-alimentari etc.). sidera i limiti massimi per il Cd e altri contaminanti negli alimenti, come misura di gestione efficace per ridurre l’espo- Il cadmio sizione nella popolazione generale. Questi limiti massimi sono Tra i metalli pesanti, sotto la lente di ingrandimento c’è il soggetti a revisione periodica sulla base dell’esame di prove cadmio (Cd). Gli ioni Cd nelle acque di mare, condensano scientifiche. Oltre a stabilire i limiti massimi, la Commissione formando dei complessi stabili con gli ioni cloro. Il Cd viene Europea, ha pubblicato la raccomandazione 2014/193/UE sulla trasferito dai sedimenti e si concentra specialmente nel fitoplan- riduzione del Cd nei prodotti alimentari attraverso misure di cton, nelle macrofite e quindi nei crostacei, nei molluschi e in mitigazione in aree diverse. Gli Stati membri partecipano atti- altri pesci. Il bioaccumulo del Cd, in alcune parti anatomiche vamente al monitoraggio periodico di queste misure. Inoltre è di gamberi e gamberoni (testa o carapace, dette anche “carni stata pubblicata la Raccomandazione (UE) 2018/464 relativa scure”) può raggiungere quantitativi elevati, ed è da chiedersi al controllo dei metalli e dello iodio nelle alghe marine, nelle se ciò può comportare qualche probabile rischio per la salute piante alofile e nei prodotti a base di alghe marine. Nella stessa pubblica, soprattutto per alcune fasce di età, male avvezzi a si raccomanda di controllare la presenza di arsenico, cadmio, succhiare il contenuto saporoso della testa o carapace dei iodio, piombo e mercurio per il triennio 2018/2020. crostacei dette “carni scure”. Un nuovo regolamento europeo sui fertilizzanti entrerà in vigo- Il Cd origina da fonti naturali e come accennato anche l’uo- re nel 2022, con lo scopo di armonizzare l’attuale normativa: mo fa la sua parte (inquinamento atmosferico, fertilizzanti la novità consiste nell’abbassare il limite di Cd, consentito nei 2 Numero 2/2020
SIMeVeP alla “carne bianca” delle appendi- ci, in modo che una sua assunzione moderata prevenga un’esposizione inaccettabile di Cd al corpo. Le “carni scure” dei crostacei La tendenza del consumatore è quella di privilegiare i frutti di mare freschi ready to cook o ready to eat (pronto a cuocere o pronto a man- giare), e l’attenzione va posta alle loro carni, distinguendo le “carni bianche” dalle “carni scure”. Le “carni bianche” sono la parte edibile per eccellenza e possono essere consumate senza alcun pro- blema, poiché il bioaccumulo di Cd nella parte centrale del corpo di gamberi e gamberoni (costituito dall’addome) o delle appendici, non desta preoccupazione; il limite so- glia come dimostrato dall’esito delle campionature effettuate, è al disot- to dei livelli massimi di assunzione tollerabili per settimana (TSI), e a queste dosi viene facilmente espul- so, mentre per le “carni scure” il bioaccumulo di Cd è maggiormente concentrato nella testa o carapace. Quindi alti livelli tendono ad accu- mularsi nelle aere del fegato e dei reni situati nella testa. Si tratta di un organo digestivo chiamato he- patopancreas (detto anche filtro), il quale accumula il Cd assorbito dalle crutacee del fondo marino, che a sua volta accumula i metalli riversati in mare per via accidentale o naturale. Figura 1. Nota DGSAN 2279 del 04/07/2011. Prima del 2009 erano consigliate assunzioni settimanali massime di fertilizzanti (si parla di 60 milligrammi per chilo). Infine, la 7 µg/kg di peso corporeo, successivamente visto l’alto tasso raccomandazione dell’agenzia AECOSAN (Agenzia Spagnola di inquinamento ambientale/alimentare, tale limite viene per gli affari dei consumatori, la sicurezza alimentare e la nu- rivisto e scende a 2,5 µg/kg alla settimana (EFSA). Ciò sta trizione) ha pubblicato su base nazionale, raccomandazioni di a significare che una persona del peso medio di 80 kg può consumo relative ai crostacei per ridurre l’esposizione al Cd, ingerire circa 200 µg di Cd alla settimana, o 0,2 mg. Questi rivolta ai consumatori abituali e per fasce di età, di questo frutti di mare, come già detto, sono molto richiesti non solo tipo di frutti di mare. La raccomandazione riguarda specifi- dai consumatori spagnoli, ma di tutto il continente europeo, catamente, la limitazione di “carne scura” di crostacei (nello Italia compresa, con un consumo in continua crescita. Una specifico gamberi, gamberoni e frutti di mare simili) situata buona abitudine è quella di succhiare le teste o i loro succhi, nella testa. La testa è molto utilizzata dai consumatori spa- e presumibilmente un consumatore abitudinario potrebbe gnoli, ed è caratterizzata da un’alta percentuale di Cd rispetto esporsi, superando i limiti di accettabilità. Le fasce più a 3 Numero 2/2020
SIMeVeP Riquadro 1. La bisque di gamberi e gamberoni. È una preparazione tipica della cucina francese, ma viene utiliz- Ingredienti zata ovunque anche in Italia ed è la base ideale per insaporire • 500 g di crostacei (teste e gusci di gamberi, gamberoni etc. maz- piatti a base di pesce. Si tratta di un brodo concentrato, dal sa- zancolle, scampi, astice) pore intenso e molto gustoso, che si realizza con gli scarti dei • 6 pomodorini crostacei e che è conosciuto in cucina come fondo di cucina o • 1/2 cipolla dorata fumetto o intingola. • 1/2 bicchiere di vino bianco secco • 2 bicchieri di acqua Ricetta per la bisque di gamberi e gamberoni • Olio extravergine d’oliva q.b. Una volta realizzata la vostra bisque potete – se non la utilizzate • 1 mazzetto prezzemolo tutta subito – congelarla negli stampi per il ghiaccio e tirarli fuo- ri all’occorrenza, il gusto non cambierà ed avrete piatti profuma- Preparazione tissimi e senza dubbio gustosi. Sgusciate i gamberi e rimuovere il carapace, la testa e le zampe. Mondate la cipolla, pulite e lavate i pomodorini, dunque taglia- teli a metà. Versate un filo d’olio in una casseruola e fate soffriggere, a fuoco vivace per 1 minuto, la cipolla e i pomodorini. Aggiungete al soffritto le teste e i gusci dei gamberi e il prezze- molo lavato e tagliuzzato. © Alena Haurylik- shutterstock.com Lasciate soffriggere il tutto per 2 minuti, schiacciando le teste dei crostacei in modo da far fuoriuscire tutto il succo. Unite il vino bianco e fatelo sfumare a fiamma viva. Quando la parte alcolica sarà completamente evaporata unite dell’acqua fino a coprire completamente i gusci e le teste. Coprite con il coperchio e cuocere a fiamma bassa per un’ora. Dopo un’ora, il brodo si sarà ridotto e avrà assunto una colora- zione rossastra. rischio sono i bambini male avvezzi al consumo di questi Conclusioni frutti di mare, ma la raccomandazione di limitarne il con- sumio può riguardare tutte le fasce di età, se il consumo è Già in passato le “carni scure” dei crostacei – anche se a rigor eccessivo e prolungato nel tempo. di logica non possono essere definite “carni”, ma sarebbe più Tanto per fare un esempio, se un individuo succhia le teste consono definirli “contenuti o succhi delle teste” – erano state (“carni scure”) di mezzo chilo di gamberetti o di gambe- additate come bioaccumulatori di Cd. I vari Paesi europei, roni, presumibilmente consumerebbe 0,25 mg di Cd, che è e in particolare la Spagna, Paese abitudinario al consumo il limite leggermente superiore ai livelli massimi tollerabili di “carni scure”, avevano lanciato l’allarme a non esporsi a settimanalmente (TSI), ciò significa che il nostro organismo consumi sproporzionati, in particolar modo i bambini, anche accumulerebbe 0,05 mg di Cd. Le ripercussioni conseguenti se l’appello era indirizzato ai consumatori di tutte le fasce di potrebbero essere diarrea e vomito e non di più. Ovviamente età. L’Italia, nel 2011, ha pubblicato una nota informativa sui se si ha un consumo abitudinario e si supera ripetutamente livelli di Cd nella “carne scura di granchio” (figura 1). il TSI, nello scenario patologico si configurerebbe una si- Nella nota, che richiama il Regolamento Ue 420/2011, è tuazione di compromissione renale con disfunzione renale e ribadito che i granchi e granchi simili, possono contenere demineralizzazione ossea. Una esposizione prolungata di Cd elevate quantità di Cd e in particolare le “carni scure” in nel lungo termine può determinare il cancro, secondo l’agen- cui è situato l’epatopancreas, accumula la maggior parte del zia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), infatti è Cd. Di conversa, le “carni bianche” contenute nelle zampe e stato classificato come agente di categoria 1 (cancerogeno nelle chele, che rappresentano le “carni commestibili”, pre- per l’uomo). Ovviamente non è e non sarà l’assunzione dei sentano generalmente livelli non significativi di Cd, e quindi succhi delle teste dei crostacei a determinare questo scena- possono essere consumati con sicurezza. Bambini, vegetariani, rio apocalittico. Ciò che è importante e che i consumatori fumatori, neuropatici e consumatori abituali di granchi interi, siano consapevoli del fatto che le “carni scure” dei crostacei sono i gruppi di popolazione maggiormente esposti ai rischi contengono livelli elevati di Cd e il consumo sproporzionato, derivanti dall’assunzione di cibi contaminati da elevati livelli prolungato nel tempo, può portare a un’esposizione inaccet- di Cd, come le parti scure (epatopancreas) del granchio. Per tabile, con ripercussioni sulla salute. questa ragione – si legge nella nota – al fine di evitare pos- 4 Numero 2/2020
SIMeVeP sibili assunzioni di livelli indesiderabili di Cd, è opportuno Bibliografia eliminare accuratamente tutta la “parte scura” del granchio, consumando esclusivamente le “carni bianche” delle appendici 1. Arpa Campania, Gestione e tutela dell’ambiente marino-co- (zampe e chele). Analogamente a quanto pubblicato in passato stiero in Campania, 2005. dal Ministero della Salute, appare opportuno diramare racco- 2. Arpa Emilia Romagna, Annuario regionale dei dati am- mandazioni da parte degli Stati membri – come recentemente bientali 2005. ha fatto anche la Spagna – di limitare per quanto possibile, 3. Berto D, Giani M, Covelli S, Boscolo R, Cornello M, Mac- il consumo di “carni scure” di gamberi e gamberoni situati chia S, Massironi M. Mercury in sediments and Nassarius nella testa, per l’alto contenuto di Cd che vi si accumula, onde reticulatus (Gastropoda Prosobranchia) in the southern Venice evitare un’esposizione inaccettabile da parte dell’individuo. Lagoon, Sci. Total Environ., 2006;368:298-305. 4. Capelli R, Drava G, Siccardi C, De Pellegrini R, Minganti I controlli analitici riguardano le carni bianche V. Study of distribution of trace elements in six species of Il problema che apparentemente potrebbe sembrare irrilevante, marine organisms of the Ligurian Sea (north-westrn Medi- sotto l’aspetto prudenziale, mette in guardia il consumatore terranean) – comparison with previous findings, Ann. Chim., abitudinario, a limitarne i consumi, anche perché i controlli 2004;94:533-546. analitici eseguiti dalle autorità competenti, sono fatti sulle 5. Conti ME, Cecchetti G. A bioindicator study: trace metals “carni bianche” dei crostacei, le quali sono consumate in sicu- in algae and mollusc from Tyrrenian coastal areas, Environ. rezza. Mentre per le “carni scure”, non vi è un monitoraggio Res., 2003;93:99-112. delle fasce cosiddette a rischio, in relazione al loro consumo 6. Counter SA, Buchanan LH. Mercury exposure in children: effettivo nel tempo e alle possibili reazioni avverse provocate a review, Toxicol. Appl. Pharmacol., 2004;198:209-230. nell’individuo (TSI). Chi ama i crostacei, sa che le parti mi- 7. Demirak A, Yilmaz F, Tuna AL, Ozdemir N. Heavy metals gliori e saporite si trovano nei succhi delle teste. Succede, che in water, sediment and tissues of Leuciscus cephalus from a dopo avere mangiato le “carni bianche”, si succhiano le “carni strema in southwestern Turkey, Chemosphere, 2006;63:1451- scure” che quasi sempre vengono lasciate per ultimo. Inoltre, 1458. non sono rare le preparazioni di sughi o zuppe di gamberi e 8. Di Domenico et al., 2003. gamberoni che servono a insaporire vari piatti a base di pesce. 9. Opinion of the scientific panel on contaminants in the food Molto nota alle casalinghe o agli chef è la bisque o intingola chain on a request from the Commission related to mercury (riquadro 1), una zuppa di teste di gamberi e gamberoni, che and methylmercury in food, The EFSA Journal, 2004;34:1-14. serve a insaporire i secondi piatti di cui noi consumatori tutti 10. Opinion of the scientific panel on contaminants in the i giorni ne facciamo uso. food chain on a request from the European Parliament related Ci si attende dall’Unione Europea, e dagli Stati membri, una to the safety assessment of wild and farmed fish, The EFSA maggiore attenzione al problema del bioaccumulo di Cd, visto Journal, 2005;236:1-118. che ormai l’impatto inquinante ambientale/alimentare presenta 11. Falco G, Llobet JM, Bocio A, Domingo JL. Daily intake of delle insidie, senza con ciò volere celare o ampliare scenari arsenic, cadmium, mercuri and lead by consumption of edile allarmistici. Potremmo concludere che a maggior rischio sono marine species, J. Agric. Food Chem., 2006;54:6106-6112. i vegetariani (consumo di amilacee) e i fumatori di tabacco, 12. Ferrara F, Funari E. Rischio chimico associato alla qualità come dimostra lo Scientific report of Efsa (valutazione riveduta dell’acqua del Mar Adriatico, 2004, Rapporti ISTISAN 04/4; dell’esposizione 2012), va ricordato che il cibo è la principale Rapporto finale delle attività finanziate dal progetto MURST/ fonte di esposizione. Infatti, l’esposizione al Cd attraverso la CNR “PRISMA2”. dieta è stata valutata utilizzando i dati riportati nella banca 13. Focardi S. L’inquinamento da idrocarburi e da altre sostan- dati dell’Efsa, sia in termini di consumo sia di frequenza. Le ze chimiche. Impatto eco-tossicologico delle diverse sostanze, categorie alimentari che hanno contribuito maggiormente Corso di formazione organizzato da CoNISMA e CASTALIA, all’esposizione al Cd per via del loro elevato consumo sono: Cattolica, 2001:7-11. cereali e derivati, verdure, noci e legumi, radici amilacee o 14. Kim EH, Kim IK, Kwon JY, Kim SW, Park YW. The effect patate, carne, alga marina, pesce e frutti di mare, cioccolato of fish consumption on blood mercury levels of pregnant wo- e alimenti per diete specifiche. Considerato che, come detto in men, Yonsei Med. J., 2006;47:626-633. premessa il consumo dei crostacei è in continua crescita, so- 15. Licata P, Trombetta D, Cristiani M, Naccari C, Martino prattutto gamberi e gamberoni, e che è diventata un’avvezzità D, Calo M, Naccari F. Heavy metals in liver and muscle of la suzione dei succhi delle “carni scure” o delle teste, nonché la blufin tuna (Thunnus thynnus) caught in the Strait of Messina preparazione di sughi e zuppe per insaporire i secondi piatti, (Sicily, Italy), Environ. Monit. Assess., 2005;107: 239-248. ci si chiede se per rassicurare il consumatore sia sufficiente 16. Severino L, Anastasio A. I contaminanti organici persistenti una semplice raccomandazione da parte degli Stati membri nel pesce allevato e pescato, Il pesce, 2006;5. o dobbiamo aspettarci regole più ferree. 17. Storelli MM, Marcotrigiano GO. Consumption of bivalve 5 Numero 2/2020
SIMeVeP mollusc in Italy: estimable intake of cadmium and lead, Food Corso di formazione organizzato da CoNISMA e CASTALIA, Addit. Contam., 2001;18: 303-307. Cattolica, 2001:7-11. 18. Storelli MM, Giacominelli-Stuffler R, Storelli A, D’Addab- 29. Forskål P. Descriptiones Animalium, Avium, amphiborum, bo R, Palermo C, Marcotrigiano GO. Survey of total mercury insectorum, vermium quæ in itinere orientali observavit Petrus and methylmercury levels in edible fish from the Adriatic Sea, Forskål, 1775. Food Addit. Contam., 2003,20:114-1119. 30. Ghidini S, Delbono G, Campanili G. Livelli ed evoluzione 19. Storelli MM, Giacominelli-Stuffler R, Storelli A, Mar- di cadmio, mercurio ed arsenico nei pesci dell’alto Adriatico, cotrigiano GO. Accumulation of mercury, cadmium, lead Annali Università di Parma, 2000. and arsenic in swordfish and blufin tuna from Mediterranea 31. Kannan K, Yasunaga Y, Iwata H, Ichihashi H, Tanabe S, Sea: a comparison study, Baseline/Marine Pollution Bullettin, Tatsukawa R. Concentrations of heavy metals, organochlo- 2005;50:993-1018. rines, and organotins in Horseshoe Crab, Tachypleus triden- 18. Storelli MM, Marcotrigiano GO. Bioindicator organisms: tate, from Japanese coastal waters, Arch. Environ. Contam. heavy metal pollution evaluation in the Ionian Sea (Mediter- Toxicol., 1995;28:40-47. ranea Sea – Italy), Environ Monit. Assess., 2005;102:159-166. 32. Lucisano A, Severino L. Metalli pesanti, in “Residui di 19. Who, Cadmium, Environmental Health Criteria, Ginevra, farmaci e contaminanti ambientali nelle produzioni animali”, 1992;134. a cura di C. Nebbia, EdiSES, Napoli, 2009;21: 379-400 20. Angeletti R, Binato G, Guidotti M, Morelli S, Pastorelli AA, 33. Macfarlane GR, Booth DJ, Brown KR. The semaphore Sagratella E, Stacchini P. 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Parere del gruppo di esperti Cadmium, copper, mercury, and zinc concentrations in tis- scientifici sui contaminanti nella catena alimentare (Richiesta sues of the King Crab (Pseudocarcinus gigas) from southeast n. EFSA-Q-2007-138, adottato il 30 gennaio 2009). The EFSA Australian waters, Environ. Int., 2001;27:327-334. Journal, 2009;980:1-3. 41.Tepe Y, Türkmen M, Türkmen A. Assessment of heavy 27. Ferrara F, Funari E. Rischio chimico associato alla qua- metals in two commercial fish species of four Turkish seas, lità dell’acqua del Mar Adriatico, Rapporti ISTISAN 04/4; Environ. Monit. Assess., 2008;146:277-284. Rapporto finale delle attività finanziate dal progetto MURST/ 42. Türkmen A, Türkmen M, Tepe Y, Mazlum Y, Oymael S. He- CNR “PRISMA2”, 2004. avy metal levels in Blue Crab (Callinectes sapidus) and Mullet 28. Focardi S. L’inquinamento da idrocarburi e da alter sostan- (Mugil cephalus) in Ä°skenderun (North Eastern Mediterra- ze chimiche. 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