Tecnologia CAD a confronto - con quella tradizionale, fase dopo fase, tempi, difficoltà e costi.
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IL NUOVO LABORATORIO ODONTOTECNICO I gallelli, streva: CAD, fusione Tecnologia CAD a confronto con quella tradizionale, fase dopo fase, tempi, difficoltà e costi. Se conviene, quando e a chi Gilberto Gallelli – Titolare di laboratorio odontotecnico. Sergio Streva – Titolare di laboratorio odontotecnico. E-mail: s.streva@libero.it Gilberto Gallelli Collabora con le aziende del settore e tiene da tempo corsi di fresaggio, focalizzandosi sulla protesi con attacchi isodromici e telescopici, attualmente anche su l’uso di sistemi CAD e Per un artigiano passare da una produt- sulla realizzazione di overdenture e toronto, personalizzate individualmente sia in composito tività basata sostanzialmente sul lavoro che in ceramica. Scrive articoli su varie riviste del settore riguardanti il fresaggio, gli impianti, manuale a una prevalentemente tecno- overdenture e la metallurgia. Tiene conferenze su territorio regionale e nazionale. Attualmente logica, è principalmente una difficoltà il suo laboratorio è specializzato in protesi fissa overdenture, in impianti in tutte le sue varianti, emotiva. Il bagaglio di conoscenza deri- in ceramica integrale e lavorazioni CAD. Dal 2013 vato da anni di esperienza sarà comun- è segretario regionale Antlo Lazio. Sergio Streva que indispensabile per una produzione Inizia la sua attività come apprendista nel 1974. più innovativa. Avvia la sua attività imprenditoriale nel 1986 come titolare di laboratorio odontotecnico della L’aver messo a confronto le due tecni- ditta New Dental snc. Nel corso degli anni ha l’opportunità di conoscere e stringere accordi che fase dopo fase ha reso possibile professionali, vincolati o no da contratti, con alcune ditte del settore che lo erudiscono sui un’analisi dei costi comparativa, potendo materiali da loro costruiti facendolo diventare esperto di materiali dentali. Con questo tipo di così ipotizzare quando il CAD diventa specializzazione impronta una serie di conferen- conveniente rispetto a una lavorazione ze e corsi in tutta Italia e all’estero (Nord Ameri- ca, Polonia, Spagna, Francia). È autore di diversi tradizionale. articoli pubblicati su riviste di settore. 9
gallelli, streva: CAD, fusione I IL NUOVO LABORATORIO ODONTOTECNICO FIG. 1 FIG. 2 Fig. 1 - Monolite. Fig. 2 - Ominide. FIG. 3 Fig. 3 - Astronave. Nel film 2001: odissea nello spazio un dere quanto questa innovazione possa CAD gruppo di ominidi, guidati da un capo, essere “matura” sia dal punto di vista In questo tipo di confronto, partendo da sopravvive a fatica in un ambiente ari- pratico sia economico. Le statistiche a un’impronta tradizionale, la lavorazione do e ostile. Un giorno davanti alla loro oggi dicono che il numero di laborato- CAD necessita di una fase di prepara- grotta appare misteriosamente un gran- ri che si avvale della tecnologia CAD è zione: la digitalizzazione del modello/ de monolito nero. Gli ominidi (Fig. 1), all’incirca il 20%, dato che abbiamo ri- impronta per mezzo di un apposito venendovi a contatto, incominciano a levato anche in modo diretto nelle confe- scanner (Fig. 6). Questa fase, in caso di progredire. In una significativa scena renze tenute sulla tematica in questione. impronta digitale, ovviamente non esi- del film l’ominide lancia un osso in aria Cercheremo di mettere in parallelo una ste, anzi viene addirittura semplificata. e mentre volteggia, il regista Stanley semplice lavorazione, come quella di un Kubrik, con grande effetto, lo sostitui- ponte di tre elementi in cobalto-cromo, In questo caso abbiamo deciso di met- sce con un’astronave che si muove nello partendo da due modelli identici già ri- tere a confronto la sola realizzazione del spazio (Figg. 2-3). finiti. ponte con impronta tradizionale. Il progresso in due fotogrammi La stessa lavorazione è stata realizzata Una volta preparati i singoli monconi si sia con tecnologia CAD sia in modo tra- realizza una scheda di lavorazione dove Usando questa premessa come iper- dizionale (Figg. 4, 5) vengono registrate tutte le informazione bole, è indiscutibile che oramai siamo, necessarie. In seguito si passa alla scan- tecnologicamente parlando, a un pun- Da questo momento le nostre strade sione di tutte le singole parti, modello to di non ritorno. L’innovazione, come si separano: Gilberto “CAD” realizzerà master con dettaglio dei singoli monco- sempre, è inarrestabile e in alcuni casi il ponte al computer, mentre Sergio ni, preprotesico e/o modello dei provvi- in tempi relativamente brevi ha radical- “MAN” lo realizzerà sul banco di lavoro sori, antagonista e articolazione. mente cambiato la nostra vita. con spatola e cera. Il livello di difficolta di questa fase è IL CAD è il nostro monolito, e noi stiamo La scansione sempre molto basso mentre il tempo per lanciare in aria la nostra spatola per di lavorazione dipende dal numero di vederla ricadere trasformata in mouse! Tempo lavoro Difficoltà monconi da protesizzare e/o dai modelli CAD 20 1 Analizzando più da vicino il nostro mon- che si devono digitalizzare. Ogni singola MAN 0 0 do professionale, vediamo di compren- scansione ha un tempo preciso. 10
IL NUOVO LABORATORIO ODONTOTECNICO I gallelli, streva: CAD, fusione La difficoltà sta nella cura con cui si Una volta creato automaticamente l’as- CAD posizionano i vari modelli monconi nel- se di inserzione generale, ci siamo resi Nel sistema digitale la gestione del- lo scanner e non nella manualità. Ad conto che il moncone 1.5 presentava la lacca spaziatrice è molto semplice esempio, fare una scansione di un mo- un sottosquadro in relazione all’altro sia nel controllo che nella modalità. È dello master completo di monconi con moncone (Fig. 8), evidenziato da pallini possibile diversificare lo spessore a pia- gli stessi non ben posizionati nel model- rossi. È stato sufficiente cambiare l’asse cimento sia nella zona di chiusura che lo, comporterà un’errata posizione fino del singolo (Figg. 9-10), indicato dalla in quella oltre (Figg. 15, 16). In questa al termine della lavorazione. freccia gialla, per risolvere il problema. A fase, se necessario, possiamo eliminare questo punto si è rifinito il dettaglio del i sottosquadri abilitando semplicemente Definizione margini margine di chiusura usando i vari stru- la funzione. In caso di imperfezioni della menti di controllo messi a disposizione superfice o di modifiche della forma del Tempo lavoro Difficoltà dal sistema (Figg. 11-12). pilastro, possiamo intervenire con uno CAD 1 1 MAN strumento di ritocco. MAN 1 1 La procedura prevede il passaggio della Tutte le azioni e modifiche sono reversi- CAD matita in cera con l’ausilio dello stereo- bili, ogni singolo comando viene salvato Una volta digitalizzati i modelli, indi- microscopio (Figg. 13-14). permettendo, in caso di necessità, un chiamo velocemente dove finiscono le rapido ripristino alla condizione di par- Lacca spaziatrice tenza. Questa peculiarità sarà presente preparazioni applicando dei marcatori (pallini verdi) sul bordo (Fig. 7), per la anche nella fasi successive. Tempo lavoro Difficoltà definizione automatica sia dell’asse di Altra caratteristica fondamentale del si- CAD 1 1 inserzione generale che per il margine stema CAD è quella di poter intervenire MAN 3 5 di chiusura. su tutte le fasi in qualsiasi momento an- FIG. 4 FIG. 5 FIG. 7 FIG. 8 FIG. 9 Fig. 4 - Modello master. velocemente, con un’ottima approssi- mazione, un asse di inserzione ed una Fig. 5 - Modello master. chiusura. Fig. 6 - Scanner. Fig. 8 - I pallini rossi identificano il sot- tosquadro che in questo caso è causato Fig. 7 - I pallini verdi sono una veloce dal disparallellismo tra i due pilastri. localizzazione di dove intendiamo la zona di lavoro. Questo è l’orientamento Fig. 9 - Nuovo asse di inserzione del FIG. 6 che permette al sistema di restituirci premolare. 11
gallelli, streva: CAD, fusione I IL NUOVO LABORATORIO ODONTOTECNICO che a lavoro finito. Ipotizziamo di aver MAN è impossibile! MAN terminato la nostra modellazione e di Nel sistema tradizionale infatti alcune Per MAN questa è un fase delicata, essere pronti per l’invio del file. A que- modifiche sono irreversibili, come ad come abbiamo detto in precedenza. Un sto punto abbiamo deciso di cambiare esempio la riduzione di un moncone, errore a questo punto potrebbe essere lo spessore della lacca spaziatrice. Sarà mentre altre sono possibili ma ci obbli- fatale. Sbagliare potrebbe significare sufficiente selezionare la fase desidera- gano comunque a iniziare nuovamente partire nuovamente dalla colatura del ta, eseguire la modifica e tutta la lavora- la modellazione da capo, come la mo- modello ma con un’impronta già “stres- zione fatta in precedenza sarà riadattata difica della lacca spaziatrice, appena sata” dalle precedenti colature. Mano all’istante. Questa semplice azione per menzionata. ferma e idee molto chiare! FIG. 10 FIG. 11 Fig. 10 - Cambiando l’asse, il sottosquadro viene eliminato. In casi in cui si realizzi una struttura CAM a tre assi que- sto cambiamento non sarà possibile. Fig. 11 - Altra visione del FIG. 12 FIG. 13 margine di chiusura. Fig. 12 - Visione dei sotto- squadri in prossimità della chiusura. Fig. 13 - Definizione del margine di chiusura con la matita in cera. FIG. 14 FIG. 15 Fig. 14 - Definizione del margine di chiusura con la FIG. 16 FIG. 17 matita in cera. Figg. 15-16 - Lacca spazia- trice. Con i vari controlli è possibile definire differenti spessori in più zone. Fig. 17 - Gesso prima del passaggio dell’induritore. Fig. 18 - Applicazione induritore. Fig. 19 - Gesso prima del FIG. 18 FIG. 19 passaggio dell’induritore. 12
IL NUOVO LABORATORIO ODONTOTECNICO I gallelli, streva: CAD, fusione Indurimento del gesso, chiusura delle Trovarsi davanti l’arcata dentale virtua- copiare per esempio una forma di un porosità con lacche specifiche o ciana- le visualizzata su un monitor, piuttosto dente 1.6 esistente, e riadattarla a un crilato (Figg. 17-19), passaggio neces- che in gesso, in senso spaziale, non è la 2.6 mancante in modo speculare, è im- sario anche a fermare il margine prece- stessa cosa. possibile per MAN. dentemente marcato con la matita in Questo riadattamento, facendo riferi- Terminata la modellazione integrale del cera. mento a un utente medio, non è poi così ponte, in funzione del tipo di struttura Stratificazione della lacca (Figg. lungo e comunque alla fine esso viene richiesta, si passa alla riduzione del mo- 20a-20b) avendo cura di mantenere la largamente ricompensato dalle infinite dellato. Anche questa fase può essere sua consistenza come indicata dal pro- possibilità che questa tecnologia offre. in parte automatizzata e velocizzata, duttore, altrimenti i micron di spessore configurando delle strutture tipo, cioè Nella libreria del nostro software, sono della stessa rimarranno solo teorici e inserendo dei parametri di base, senza già inserite delle modellazioni di vario lo spazio richiesto per la cementazione perdere comunque la possibilità di ritoc- genere a cui possiamo attingere per re- sarà impossibile da controllare. care solo dove necessario. alizzare le nostre modellazioni virtuali; è comunque possibile inserirne anche di Lo scarto avviene per mezzo di controlli Modellazione personalizzate. La sostanziale differen- molto precisi, di tipo numerico (Fig. 21). Tempo lavoro Difficoltà za sta nel fatto che adattare delle forme In termini pratici significa che siamo in CAD 20 1 con un software e molto più semplice grado di misurare al centesimo gli spes- piuttosto che modellarle in cera, visto sori, le distanze, lo scarto e i precontatti. MAN 0 0 che possiamo ridurre, aumentare e ri- La modellazione piena, appena realiz- toccare la forma, sempre in maniera zata, e il modello di pre-limatura, sono CAD reversibile e molto rapida ritornando in- entrambi sovrapponibili al lavoro che dietro passo dopo passo su tutti i vari stiamo eseguendo, potendo deciderne Inizialmente la vera difficoltà nel model- passaggi. anche il grado di trasparenza tale da ot- lare un lavoro con sistema CAD, è quella Tale funzione, oltre che permetterci di timizzarne la visibilità. di riadattare tutta la manualità, la per- cezione e la sensibilità acquisita in anni intervenire con delle correzioni in qual- La riduzione controllata da queste fun- di pratica con un sistema tattile-visivo, siasi momento in tutte le fasi, ci dà una zioni con l’aggiunta ulteriore di controlli realmente in 3D, a un sistema solamen- grande opportunità sia a livello didattico di sicurezza, come lo spessore minimo te visivo 2D con movimenti 3D. che produttivo, potendo monitorare oltre di un elemento, renderà il tutto più age- che i tempi di esecuzione anche il nu- vole con l’esclusione totale di errori di Passare dal fatto di tenere in mano un mero di “mosse” eseguite per comple- valutazione. modello e una spatola, a un mouse e tare il modellato. una tastiera, potrebbe non essere cosi Considerando quindi sempre il controllo immediato. La funzione, banale per un software, di dello spessore minimo di un modella- Figg. 20a-20b - Lacca spaziatrice. Fig. 21 - Uno degli strumenti FIG. 20a FIG. 21a di controllo utili alla riduzione del modellato. Fig. 22 - Controllo cromatico utile per non ridurre la strut- tura sotto il livello impostato. Tale funzione non blocca lo scarto ma ci permette di superare il limite dandoci la percezione di quanto siamo FIG. 21 FIG. 22 fuori parametro. 13
gallelli, streva: CAD, fusione I IL NUOVO LABORATORIO ODONTOTECNICO FIG. 23 FIG. 24 FIG. 25 FIG. 26a Figg. 23-24 - Modellazione piena. Fig. 25 - Mascherine in silicone. Figg. 26a-26b - Scarto con ausilio delle mascherine in silicone. FIG. 26b FIG. 27 Fig. 27 - Chiusure. Fig. 28 - Nelle connessioni al CAD è possibile misurare rapidamente l’area, l’altezza e la profondità. Fig. 29 - Visione d’insieme del modellato prima della FIG. 28 FIG. 29 finalizzazione. to, oltre che poter misurare Usando il CAD è possibile disponibili solo per controlla- La visione d’insieme che si con degli strumenti appositi intervenire, oltre che in fase re lo spessore del modellato: ha tenendo un modello tra le come appena accennato, è iniziale anche in fase finale, impossibile sbagliare. mani, come già detto, certa- possibile avvalersi anche di con un’ulteriore funzione di mente manca nei primi tempi strumenti configurabili per MAN dell’utilizzo del CAD. Il MAN controllo degli spessori mi- un controllo visivo. Nel caso nimi. Nel caso, per esem- Realizzare una modellazione infatti riconosce più veloce- volessimo mantenere uno pio, volessimo riportare lo mente le proporzioni, guarda in cera è certamente tecnica spessore minimo di 0,5, po- spessore minimo a 0,6, con tutto obbligatoriamente nelle molto conosciuta (Figg. 23- tremmo settare questo spe- dimensioni reali. Lavorando un semplice comando tutta 24), di conseguenza non vo- cifico strumento stabilendo con un monitor 22 pollici la nostra modellazione sarà lendo illustrare le tecniche di che il rosso (Fig. 22) è il limi- invece le dimensioni sono adattata al nuovo spessore modellazione, menzioniamo te da non superare, o ancora superiori e si rischia di per- minimo desiderato. meglio renderne impossibile esclusivamente le sue parti- dere la giusta proporzione. In lo scarto. Tutte queste funzioni sono colarità. mano tutto è più naturale. 14
IL NUOVO LABORATORIO ODONTOTECNICO I gallelli, streva: CAD, fusione Anche i passaggi della modellazione di CAD esso è un limite invalicabile, cosa MAN MAN possono essere velocizzati da cal- che non è per il MAN. Questa fase dun- Questa è un’altra nota dolente. Unire il chi e stampi di forme dentali di vario tipo que per il CAD è inesistente. modellato per farlo diventare un ponte e sono anche supportati da “strumenti” MAN senza generare distorsioni: poche pa- di controllo (Figg. 25, 26a-26b), ma role ma tante difficoltà (Figg. 31-32). essi sono lunghi da realizzare e non per- Realizzare una chiusura non è cosa da mettono misurazioni di precisione. Tutto poco (Fig. 27), perché oltre che deli- alla fine è affidato alle nostre capacità, mitare il confine del nostro manufatto, Imperniatura lasciando a noi lo stress del controllo. dobbiamo anche riprodurre questo mar- gine di finitura con precisione. Qui gli Tempo lavoro Difficoltà Per curare una modellazione nei dettagli errori non sono ammessi ma purtroppo CAD 0 0 bisogna utilizzare obbligatoriamente uno non è semplice escluderli. MAN 20 5 stereo microscopio, visto che la dimen- sione reale del modellato è totalmente Connessioni insufficiente. Tempo lavoro Difficoltà CAD La scelta della giusta cera anche in fun- CAD 3 1 zione della stagione è un elemento da Anche la fase imperniatura praticamen- MAN 15 5 non trascurare, questa è altra difficoltà. te non sarà necessaria, considerando Passiamo ora alle fasi successive. che una volta realizzato il file e inviato al laboratorio CAM, tutta la produzione CAD viene demandata a loro. Chiusure Gli strumenti di controllo sono sempre MAN a nostra disposizione tanto da rendere Tempo lavoro Difficoltà anche questa fase molto semplice. È Se i passaggi precedenti sono stati fat- CAD 0 0 possibile stabilire un’area di connessio- ti correttamente forse il nostro ponte MAN 20 5 ne in relazione alla zona e verificarne le potrà essere rimosso dal modello con dimensioni come l’altezza e la larghezza buone probabilità di non generare altre (Fig. 28). Per il CAD è solo un calcolo distorsioni (Fig. 33). La difficolta della CAD matematico, nulla di più. A questo pun- fase è indiscutibile, in un gesto si può Una volta definito il margine nella fase to il lavoro viene finalizzato rendendo rovinare un lavoro, senza poi poterlo iniziale, abbiamo di conseguenza stabi- così possibile la “lisciatura” finale (Figg. verificare prima della fusione (Fig. 34). lito anche il margine di chiusura. Per il 29-30). FIG. 30 FIG. 31 FIG. 32 FIG. 33 Fig. 30 - Ponte finalizzato (fuso in un blocco unico). Fig. 31 - Ponte modellato pronto per le connessioni. Fig. 32 - Ponte pronto per l’imperniatura. Fig. 33 - Preparazione imperniatura. 15
gallelli, streva: CAD, fusione I IL NUOVO LABORATORIO ODONTOTECNICO FIG. 34 FIG. 35 FIG. 36 FIG. 38 FIG. 39a FIG. 39b FIG. 37 FIG. 39c FIG. 39d Fig. 34 - Messa in cilindro. FIG. 39e Fig. 37 - Fusione tradizionale. Fig. 35 - Fusione laser melting ultimata. Fig. 38 - Pulizia fusione tradizionale. Fig. 36 - Fusione mediante stampante Figg. 39a-39e - Varie visioni del 3D laser melting. ponte grezzo laser melting. Fusioni re noi stessi delle lavorazioni CAM è tesi, il rifacimento della modellazione. una scelta che crediamo vada ponde- Tempo lavoro Difficoltà rata con attenzione. Infatti l’acquisto CAD 0 0 di “macchinari da banco” porterebbe Pulizia fusione MAN 15 5 a dei costi di produzione alti con una Tempo lavoro Difficoltà qualità discutibile. CAD 0 0 CAD Un centro di produzione CAM deve MAN 15 2 Nel sistema digitale è possibile realizza- infatti essere fornito di macchina- CAD ri sofisticati ad alta produttività per re le strutture sia per apposizione, per mantenere un’ottima qualità a un Ancora tempo libero. esempio il laser melting, che per sot- basso costo. Consideriamo questa trazione, per esempio la fresatura dal MAN dunque un’attività specifica con una pieno. sua differente gestione. Lavoro poco piacevole con rischi per la Ognuna delle due tecniche ha delle pe- salute (Fig. 38). MAN culiarità. Per questo tipo di lavorazione scegliamo generalmente la stampate I sistemi di fusione sono molteplici e 3D laser melting (Figg. 35-36) che di diverse difficoltà (Fig. 37). Tuttavia Rifinitura demanderemo a terzi. Abbiamo quin- i rischi di lavorazione non potranno Tempo lavoro Difficoltà di eliminato anche il costo della varia- essere eliminati, anzi nel tentativo di CAD 5 3 bile circa il rifacimento. C’è dunque ridurli aumenteranno i costi. Ogni sba- MAN 15 1 un costo certo di produzione. Produr- glio comporta, nella migliore delle ipo- 16
IL NUOVO LABORATORIO ODONTOTECNICO I gallelli, streva: CAD, fusione CAD Conclusione di un ponte di tre elementi mese. Considerando anche con una media di 30 unità questo valore aggiunto, il Il prodotto, al rientro dal Quando conviene la la- al mese, abbiamo trovato un confronto economico tra i centro CAM, si presenterà due tipi di lavorazione è cer- vorazione CAD teorico punto di pareggio. pulito con delle piccole ru- Analizzando le tabelle di sin- tamente molto vantaggioso. gosità di superfice (Figg. Nelle tabelle, riportate all’i- tesi (Tabb. 1-4) riguardo ai nizio delle fasi precedente- Chi non volesse utilizzarlo in 39a-39e). La riduzione del dati rilevati, è possibile già mente descritte, abbiamo produttività, potrà impiegar- bordo, per mezzo di gom- comprendere come intorno riportato i tempi di lavorazio- lo migliorando la sua qualità me abrasive, implicherà a i 30 elementi/mese le due ne, mettendoli a confronto di vita. un po’ di attenzione in più produzioni abbiano un costo tra loro, riportati all’inizio rispetto al sistema tradizio- per pezzo quasi allineato. Cosa è importante nella delle fasi precedentemente nale (Figg. 40a-40b). scelta di un CAD descritte. Dai 30 elementi in poi si Gli unici rischi produttivi incrementano i vantaggi. È fondamentale che un siste- Obbiettivo di questa analisi del sistema CAD sono dun- Inoltre, un valore ancora ma CAD rispecchi le nostre è capire il punto di pareggio que solo nella scansione, non considerato, ma di im- esigenze di modellazione e di economico tra le due lavo- come detto precedente- portanza non trascurabile, è lavorazione. razioni nella gestione di un mente, e nella fase di ridu- la quantità di tempo guada- laboratorio medio-piccolo. gnato con la tecnologia CAD: zione del bordo. Sbagliare Abbiamo focalizzato l’atten- circa 80 ore per realizzare le una di queste due compor- zione solo sul confronto delle prime 30 unità. terà il rifacimento CAM ma due tecnologie, tralasciando non CAD. volutamente un’analisi eco- Avere 2 settimane di tempo nomica più ampia e detta- lavorativo al mese in più a MAN gliata. disposizione non è cosa da Per MAN aver superato poco. Per un dato più concreto e tutti gli ostacoli precedenti certo, oltre i tempi di lavo- Per trasformare questo tem- senza aver fatto degli erro- Figg. 40a-40b - Ponte laser razione, è stato necessario po in produttività, basterà melting rifinito. ri è un momento di gran- anche confrontare le attrez- moltiplicarlo per un costo de soddisfazione (Figg. zature e la materie prime. orario medio di 18,00 euro Figg. 41a-41c - Ponte 41a-41c, 42). Simulando una lavorazione l’ora = 1.440,00 euro al appena fuso. FIG. 40a FIG. 41b FIG. 41a FIG. 41b FIG. 41c 17
gallelli, streva: CAD, fusione I IL NUOVO LABORATORIO ODONTOTECNICO Sostanzialmente i sistemi più diffusi si diffe- legati, e dandoci la possibilità di vivere la pro- renziano per velocità di scansione, strumenti duzione in modo molto più rilassato. Lavorare Fig. 42 - Ponte fuso rifinito. di lavoro, semplicità di utilizzo, assistenza e su un file significa anche essere svincolati da Fig. 43 – HAL 9000. solidità dell’azienda. La solidità di un’azienda una sede fisica. Infatti utilizzando un portatile che produce il nostro CAD non è un elemento si potrà lavorare in luoghi diversi, condividen- Tab. 1 - Calcolo sulla base di poco trascurabile, visto che questa tecnologia 30 elementi/mese conside- do le lavorazioni con altri colleghi con il sem- rando un ponte di tre elemen- si basa su dei software performanti. Un’azien- plice invio di una e-mail. ti come lavorazione media. da che investe molto in questo è la garanzia per noi di poter utilizzare uno strumento di IL CAD arricchisce la nostra professionalità e Tab. 2 - Dettaglio tempi rela- lavoro al passo con i tempi e di aver fatto un non la sostituisce. A supporto di esso infatti è tivo alle fasi di lavoro. fondamentale la conoscenza e l’esperienza di buon investimento. un odontotecnico. Il CAD è uno strumento di Tab. 3 - Dettaglio dei costi Il CAD è sostanzialmente uno strumento in- della materia prima. controllo e non un essere pensante. formatico in grado di “aiutarci” nella lavora- zioni di strutture e non solo, permettendoci La fantascienza di 2001: odissea nello spazio, Tab. 4 - Ammortamento del- le sole attrezzature relative di ridurre notevolmente i tempi di lavorazione, dove HAL 9000 prende il controllo sull’uomo, alle fasi analizzate. eliminando quasi del tutto i rischi a essa col- rimane ancora un film! FIG. 42 FIG. 43 Tab. 1 Tab. 2 Tab. 3 Tab. 4 18
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