SUPER BOWL ELECTION NIGHT 2020 - 29 SETTEMBRE 2020 - WB Advisors
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OUTLOOK STRATEGY 29 SETTEMBRE 2020 SUPER BOWL Election Night 2020 Con questa settimana si entra nella fly zone dell’electron day, siamo allo scontro finale. Donald Trump e Joe Biden si affronteranno nel match televisivo per raccogliere gli ultimi consensi e strappare la vittoria finale. La Fed si è astenuta rinviando ulteriori decisioni operative a dopo le elezioni. Nei prossimi 30 giorni, forse anche più, tutto si concentrerà sull’esito finale del voto. Nelle precedenti elezioni vinse a dispetto dei sondaggisti D. Trump, i mercati secondo logica dovevano crollare ed invece innescarono, dopo un momento di sbandamento, un rally importante. Stimare quindi quale dei due ticket possa piacere di più ai mercati può risultare un esercizio poco costruttivo. I mercati stanno con la liquidità, gli stimoli per i consumi, i tassi d’interesse bassi. E questa sponda appare per il momento garantita dalla Federal Reserve. I ribassi che abbiamo visto nelle ultime settimane sono stati quasi del tutto assorbiti in due sedute. Ma la reazione non convince. Almeno per il momento. Purtroppo, nelle prossime settimane, dovremo aspettarci molta volatilità costruita all’interno di una range senza una direzione precisa. Avremo quindi cambiamenti di scenario piuttosto repentini che in determinanti momenti faranno preludere alla ripartenza del rialzo ed in altri a quella di un ribasso. Sono troppe le incongruenze accumulate dai mercati. Su tutte due spiccano per la loro incoerenza con i fondamentali: valutazioni fuori scala e liquidità fuori scala che non raggiunge l’economia di tutti ma soltanto quella delle grandi corporazioni. Nel nostro Outlook Riskoo per il IV°Q abbiamo riportato alcune statistiche sull’allargamento della base costituita dalle cosiddette zombi firm, ovvero imprese con oltre dieci anni di età e che da tre anni o più il loro Ebitda è assorbito dagli oneri finanziari, gli interessi sul debito. 29/09/20 INTERMARKET ANALYSIS 2
WLADEMIR BIASIA > CHIEF INVESTMENT ADVISOR Sarebbero tecnicamente fallite, ma vengono tenute in piedi per volontà dello Stato o, più spesso, delle stesse banche creditrici che, in caso di fallimento, dovrebbero iscrivere a bilancio la perdita, con ovvi riflessi sul loro stato patrimoniale, e quindi preferiscono continuare a prestare. Una lettura di questo tipo è molto netta. Da un punto di vista mediatico, è quella prevalente, anche perché a suffragarla ci sono documenti come l’Economic Policy Saper n°21, Confronting the Zombies: Policies for Productivity Revival , pubblicato dall’OCSE. In breve, le aziende moribonde sono dannose perché provocano un rallentamento della produttività e, quindi, della crescita economica. Operando in perdita, infatti, creano distorsioni del mercato; causano credit misallocation, cioè allocazione di capitali che potrebbero essere impiegati più produttivamente, se prestati ad aziende sane. Insieme al conseguente rischio, la loro condizione finanziaria crea le basi per un livello del costo del denaro più oneroso di quanto perseguano le politiche monetarie , con il risultato che imprese più meritevoli devono spendere di più per finanziarsi. Sempre la BRI stima che in Germania il 20% delle aziende rientrino nel cluster delle zombie firm. Ma il dato può essere esteso anche all’area americana. Questo costituisce un ulteriore elemento di fragilità del sistema. All’interno di questo quadro si muovono i mercati. A guidarli quindi saranno ancor di più la presenza delle banche centrali, a cui dovremo unire la capacità di marginare da parte delle aziende. I dati relativi al III° Q 2020 saranno disponibili nelle prossime settimane (prima del voto). Le stime IBES pubblicate da Refinitive riportano per le 500 aziende costituenti dell’indice Standard & Poor una perdita di fatturato nel terzo trimestre pari al 4,5% ed una contrazione degli earnings del 21,6%. I tre settori che performano peggio sono nell’ordine l’Energy (-108,8%) Industrial (-65,4%) e Consumer Discretionary (-34,2%). In quest’ultimo caso il fatturato atteso cresce mediamente dello 0,8% nello stesso periodo. Le aziende minori, quelle appartenenti al Russell 2000 performano peggio. 29/09/20 INTERMARKET ANALYSIS 3
WLADEMIR BIASIA > CHIEF INVESTMENT ADVISOR 29/09/20 INTERMARKET ANALYSIS 4
WLADEMIR BIASIA > CHIEF INVESTMENT ADVISOR In Europa le stime riportano la performance relativa al II° Q 2020. Trattandosi del II° Q, periodo in cui le misure di vincolo sociale erano nel pieno della loro attività, i dati sono peggiori e pertanto da considerarsi nella loro straordinarietà. Ciò che i mercati guardano con maggior interesse è la performance del III°Q e l’effetto sorpresa, ovvero quanto gli statement effettivi riporteranno meglio rispetto alle attese. In altri termini sarà l’effetto sorpresa a guidare i mercati. Storicamente le percentuali delle trimestrali che hanno sorpreso in positivo sono prossime al 65/70%. Al momento, su 500 aziende soltanto 12 hanno già riportato le loro trimestrali per cui l’effetto sorpresa (24%) non è statisticamente rilevante. 29/09/20 INTERMARKET ANALYSIS 5
WLADEMIR BIASIA > CHIEF INVESTMENT ADVISOR La scorsa settimana avevamo ribadito alcune stime regressive sui principali indici azionari. Ieri, in apertura, abbiamo assistito ad un recupero importante dei valori. Lo S&P 500 ha reagito dopo il test di area 3200 con un rialzo importante. Riteniamo che, nelle prossime settimane, il mercato cercherà di sfidare le leggi dell’abisso tentando di avvicinare area 3400. Qualora non fosse in grado di oltrepassare l’area, come temiamo, avremmo un ritorno dei valori verso la base di partenza 3200. In tale contesto quota 3200 assumerà rilievo tecnico significativo per cui gli investitori, e molti modelli di trading basati su algoritmi, tenderanno a fissare ordini di protezione sotto tale livello. In termini analoghi l’Eurostoxx 50 potrebbe tentare di costruire una reazione più ampia. Il limite eventuale si posiziona in area 3300/30, mentre i recenti minimi fissati attorno a quota 3100 costituiranno il trigger sotto cui far scattare ulteriori vendite. Su questi due indici si aprirà un braccio di ferro tra rialzisti e ribassisti. Tra quanti ritengono sufficiente la presenza costante delle banche centrali rispetto a quanti vorrebbero pulire il mercato da componenti speculative di fragile portanza. Le tecnologia opererà anch’essa da cassa di risonanza. Il Nasdaq 100, su cui si è aperta una finestra di volatilità negativa, seguirà da qui alle elezioni lo stesso percorso muovendo all’interno del range 10700 - 11600. Nel caso in cui non dovesse oltrepassare il cap si aprirebbe una distribuzione tutta da seguire. Le materie prime sono già entrate in questo schema anticipando segnali di rallentamento: il Brent ha stabilito, nelle precedenti settimane, una soglia a 39 usd/bar. La violazione aprirebbe una nuova correzione verso area 31-30 usd. Il rame (LME) quota l’analogo livello tecnico in area 6300, anteponendo un sostegno a difesa del valore più critico a 6425. Le monete periferiche ed emergenti hanno subito recentemente una battuta d’arresto rispetto al loro recupero post lockdown. Più ancora il dollaro ha completato il segnale di reversal nei confronti dell’euro. Stiamo monitorando gli sviluppi di questa mini reazione che, da poco sopra 1,16, sta riportando i valori a 1,17/1,1745. Il ritorno delle vendite sull’euro chiuderebbe il quadro intermaket, avvalorando l’ipotesi di una fase in cui l’avversione al rischio possa prevalere sul contesto generale. E’ difficile stabilire se questo clima sia dettato da un conseguente riflusso della pandemia o se semplicemente sia spinto dall’esigenza piuttosto sentita di pulire il mercato da eccessi e creare una nuova base di partenza. Rimane il fatto che i valori esprimono l’attesa per 29/09/20 INTERMARKET ANALYSIS 6
WLADEMIR BIASIA > CHIEF INVESTMENT ADVISOR un’evoluzione che risponda a logiche diverse dalle attuali. Chiaramente, qualsiasi sia la composizione della nuova Amministrazione USA, le tecnologie green saranno attrici di primo piano nella costruzione del New Green World. Lo scorso anno, inconsapevoli del Covid, abbiamo celebrato, nell’Outlook 2020, la fine del ventennio da noi definito come il RumbligWorld. Probabilmente stiamo vivendo ancora una fase di coda nella transizione finale. Ma come nel 2000 sostenemmo la tesi che il nuovo ventennio post 2020 sarebbe stato guidato da tecnologie basate sulla ridefinizione dell’energia, da quella derivante dai fossili a quella verde basata su rinnovabili e soprattutto sull’idrogeno, oggi ci avviciniamo a grandi passi verso un nuovo mondo. Del resto la soluzione del grande debito, della stagnazione secolare e della deflazione istituzionale, passa attraverso un nuovo paradigma dell’economia e della sostenibilità delle sistema. L’abbiamo chiamato il LiveableWorld. Se avremo una correzione dei mercati questa costituirà la base su cui costruire un nuovo mondo. 29/09/20 INTERMARKET ANALYSIS 7
WB PERSPECTIVES© 2020 DATABASE L’Outlook di strategia Intermarket è realizzato da WB Analytics EDITOR WB ADVISORS Via Carroccio,16 20100 MILANO MEMBER OF CHIEF INVESTMENT ADVISOR Wlademir Biasia RELATIONSHIP MANAGEMENT Nadia Tracogna CONTATTI Info@wbadvisors.it Per iscriversi alla news letter www.wbadvisors.it/wb-perspective/ WB Advisors SCF, Via Carroccio, 16 20121 Milano. OUTLOOK STRATEGY DISCLAIMER La presente pubblicazione è distribuita da WB Advisors. Pur ponendo la massima cura nella predisposizione della presente pubblicazione e considerando affidabili i suoi contenuti, WB Advisors non si assume tuttavia alcuna responsabilità in merito all’esattezza, completezza e attualità dei dati e delle informazioni nella stessa contenuti ovvero presenti sulle pubblicazioni utilizzate ai fini della sua predisposizione. Di conseguenza WB Advisors declina ogni responsabilità per errori od omissioni. La presente pubblicazione viene a Voi fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, non costituendo in nessun caso offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone residenti in Italia né di persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o promozione non sia autorizzata in tali giurisdizioni e/o sia contra legem se rivolta alle suddette persone. Nessuna società appartenente a WB Advisors potrà essere ritenuta responsabile, in tutto o in parte, per i danni (inclusi, a titolo meramente esemplificativo, il danno per perdita o mancato guadagno, interruzione dell’attività, perdita di informazioni o altre perdite economiche di qualunque natura) derivanti dall’uso, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, dei dati e delle informazioni presenti nella presente pubblicazione. La presente pubblicazione non può essere riprodotta senza l’autorizzazione di WB Advisors, restandone in ogni caso vietato ogni utilizzo commerciale. La presente pubblicazione è destinata all’utilizzo ed alla consultazione da parte della clientela professionale e commerciale di WB Advisors cui viene indirizzata, e, in ogni caso, non si propone di sostituire il giudizio personale dei soggetti a cui si rivolge. WB Advisors ha la facoltà di agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi elemento sopra esposto e/ o di qualsiasi informazione a cui tale materiale si ispira ovvero è tratto anche prima che lo stesso venga pubblicato e messo a disposizione della sua clientela. WB Advisors può occasionalmente, a proprio insindacabile giudizio, assumere posizioni lunghe o corte con riferimento ai prodotti/strumenti finanziari eventualmente menzionati nella presente pubblicazione. In nessun caso e per nessuna ragione WB Advisors sarà tenuta, nell’ambito dello svolgimento della propria attività di advisory, quali la consulenza in materia di investimento in strumenti finanziari ad agire conformemente, in tutto o in parte, alle opinioni riportate nella presente pubblicazione. WB PERSPECTIVES© 8
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