Scenario macroeconomico - Crescita globale e riflessi sull'Italia - Unione Industriale Torino
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Scenario macroeconomico Crescita globale e riflessi sull’Italia Giovanni Barone Resp. Servizio Studi 27 Marzo 2018
Proiezioni macroeconomiche Nel 2018 l’economia mondiale dovrebbe proseguire nella fase di espansione. Si segnala, tuttavia, la presenza di diversi fattori di rischio per lo scenario centrale derivanti dalla possibilità di un rallentamento superiore alle attese di alcune economie Emergenti, dal potenziale deterioramento del panorama geopolitico, da eventuali situazioni di instabilità politica in alcuni Paesi avanzati, da possibili interventi restrittivi sul fronte degli accordi internazionali di libero scambio, da pressioni sui mercati finanziari che potrebbero penalizzare la fiducia e la crescita. 27 Marzo 2018 2 Giovanni Barone
Overview (1/3) Chiusura dell’output gap Stime OCSE L’OCSE segnala la chiusura generalizzata dell’output gap che si era registrato durante la crisi. 27 Marzo 2018 3 Giovanni Barone
Overview (2/3) Scenario centrale di proseguimento della fase di espansione Le maggiori economie avanzate crescono a ritmi del 2% ed il PIL è tornato da diversi anni al di sopra dei livelli ante crisi. 27 Marzo 2018 4 Giovanni Barone
Overview (3/3) Disoccupazione in calo, inflazione moderata e condizioni monetarie (ancora) accomodanti 27 Marzo 2018 5 Giovanni Barone
Stati Uniti: progressivo consolidamento della ripresa …si conferma la centralità della spesa per consumi delle famiglie 27 Marzo 2018 6 Giovanni Barone
Stati Uniti: l’evoluzione del leading indicator conferma le prospettive di medio termine moderatamente favorevoli per il PIL 27 Marzo 2018 7 Giovanni Barone
Stati Uniti: l’ISM manifatturiero conferma le prospettive di crescita dell’output e dell’utilizzo della capacità produttiva Il consolidamento dell’ISM manifatturiero al di sopra di quota 50 supporta le attese di crescita dell’output industriale. 27 Marzo 2018 8 Giovanni Barone
Stati Uniti: calo della disoccupazione …e stabilizzazione del tasso di partecipazione alla forza lavoro 27 Marzo 2018 9 Giovanni Barone
Stati Uniti: prosegue la crescita dei redditi e delle spese personali 27 Marzo 2018 10 Giovanni Barone
Stati Uniti: reddito disponibile trainato dalla dinamica salariale Nel 2013 gli interventi di correzione dei conti pubblici introdotti all’inizio dell’anno hanno penalizzato i ritmi di 27 Marzo 2018 espansione del reddito disponibile. Negli ultimi mesi il miglioramento del mercato del lavoro si è progressivamente 11 Giovanni Barone trasferito ai redditi che sono pertanto tornati ad espandersi a ritmi soddisfacenti.
Stati Uniti: la crescita del credito al consumo rappresenta un importante elemento di supporto all’espansione dell’economia 27 Marzo 2018 12 Giovanni Barone
Stati Uniti: espansione moderata dei mutui …ma crollo dei rifinanziamenti sulla scia della crescita dei tassi 27 Marzo 2018 13 Giovanni Barone
Stati Uniti: elevato deficit commerciale nei confronti della Cina 27 Marzo 2018 14 Giovanni Barone
Stati Uniti: dazi …risposta non corretta, ma il problema vs Cina è reale 27 Marzo 2018 15 Giovanni Barone
Stati Uniti: consolidamento dei deficit gemelli vs PIL …ma permangono i rischi di aumento (da dinamica dollaro e spesa pubblica) Il saldo commerciale ha beneficiato in misura rilevante dello shale oil e della dinamica della componente petrolifera. 27 Marzo 2018 16 Giovanni Barone
Area euro: economia in ripresa …disomogeneità geografica in riduzione, ma è necessaria una fase di consolidamento 27 Marzo 2018 17 Giovanni Barone
Area euro: ripresa economica, disoccupazione in calo e bassa inflazione 27 Marzo 2018 18 Giovanni Barone
Area euro: la dinamica del PMI manifatturiero conferma le attese di crescita della produzione industriale 27 Marzo 2018 19 Giovanni Barone
Area euro: ripresa maggiormente sostenibile rispetto alla prima parte degli anni 2000 Durante la crisi i Paesi “periferici” hanno compiuto un’importante azione di correzione del deficit delle partite correnti. In 27 Marzo 2018 precedenza si era creata una condizione poco sostenibile alla luce della necessità di finanziare sistematicamente il 20 Giovanni Barone disavanzo in assenza della possibilità di svalutare la divisa.
Area euro: assenza di tensioni sui debiti sovrani …ma permane un fattore di rischio, soprattutto in un’ottica post QE della BCE Gli interventi di politica economica e monetaria degli ultimi anni hanno favorito l’attenuazione delle situazioni di stress che hanno colpito il debito sovrano di gran parte dei Paesi dell’Eurozona. Le pressioni – che nel processo di costruzione della moneta unica hanno caratterizzato i cambi – negli ultimi anni si sono spostate sui titoli governativi. Le citate tensioni registrate sui mercati finanziari si sono poi trasferite all’economia reale. 27 Marzo 2018 21 Giovanni Barone
Italia: è in corso una ripresa dell’economia in coerenza con l’evoluzione dello scenario dell’Eurozona in senso favorevole 27 Marzo 2018 22 Giovanni Barone
Italia: ripresa del PIL grazie alla domanda domestica ed estera Il PIL italiano dovrebbe continuare a beneficiare sia della evoluzione dell’export sia del rafforzamento della domanda domestica alla luce: della politica monetaria particolarmente accomodante; dei riflessi favorevoli sulle esportazioni derivanti dal contesto di espansione del PIL mondiale; del recupero della produzione industriale, della fiducia di imprese e consumatori, nonché della maggiore solidità finanziaria delle famiglie italiane vs quelle europee. 27 Marzo 2018 23 Giovanni Barone
Italia: propagazione della crescita alle maggiori componenti del PIL …rafforzamento degli investimenti 27 Marzo 2018 24 Giovanni Barone
Italia: gli investimenti mostrano segnali di ripresa 27 Marzo 2018 25 Giovanni Barone
Italia: l’evoluzione del Purchasing Managers Index (PMI) risulta coerente con un’espansione dell’output 27 Marzo 2018 26 Giovanni Barone
Italia: gli investimenti cominciano a beneficiare del recupero del tasso di utilizzo della capacità produttiva e della crescita della produzione 27 Marzo 2018 27 Giovanni Barone
Italia: recupero degli investimenti grazie a mezzi di trasporto e macchinari ...timidi segnali dalle costruzioni (ma su livelli contenuti) 27 Marzo 2018 28 Giovanni Barone
Italia: recupero degli investimenti… …bene la componente privata, ancora debole quella pubblica 27 Marzo 2018 29 Giovanni Barone
Italia: investimenti pubblici in calo in termini sia assoluti sia di peso % sul totale 27 Marzo 2018 30 Giovanni Barone
Italia: forte calo degli investimenti pubblici durante la crisi dei debiti sovrani dei Paesi periferici dell’Eurozona …ma debolezza che persiste 27 Marzo 2018 31 Giovanni Barone
Italia: il recupero della fiducia supporta le attese di lenta ascesa dei consumi …ma l’alta disoccupazione peserà sui ritmi di ripresa della spesa Il possibile recupero della spesa per consumi dovrebbe avvenire ad un tasso moderato alla luce del fragile andamento del reddito disponibile e dei tempi non brevi per la discesa dell’elevata disoccupazione accumulata durante la crisi. 27 Marzo 2018 32 Giovanni Barone
Il quantitative easing della BCE ed il consolidamento della ripresa economica in Italia hanno contribuito a stabilizzare lo spread BTP-Bund 27 Marzo 2018 33 Giovanni Barone
Italia: ripresa …ma permane il gap di crescita rispetto all’Area euro (per problemi strutturali) 27 Marzo 2018 34 Giovanni Barone
Perdita di competitività dell’Italia vs partner europei Bassa produttività ed elevato costo del lavoro per unità di prodotto …sono necessari interventi strutturali di riforma L’Italia e la Spagna sino al 2008 hanno presentato una dinamica della produttività notevolmente inferiore rispetto a quella di Francia e Germania. Durante la crisi, tuttavia, la Spagna ha recuperato quanto ceduto in precedenza, mentre l’Italia ha confermato l’evoluzione sfavorevole del decennio precedente. In assenza della possibilità di agire sul rapporto di cambio, il maggior costo del lavoro per unità di prodotto ha comportato una significativa perdita di competitività di Italia e Spagna rispetto a Francia e Germania, in ragione di una non corretta evoluzione dei salari in relazione alla dinamica della produttività. Negli anni più recenti Madrid ha compiuto significativi progressi. 27 Marzo 2018 35 Giovanni Barone
Politiche monetarie (1/4) Overview Le condizioni monetarie permangono accomodanti, ma in prospettiva le maggiori Banche centrali dovranno procedere lungo un sentiero di normalizzazione. La riunione del Consiglio direttivo della BCE si è conclusa con: (i) eliminazione dal comunicato del riferimento al possibile ampliamento del programma di acquisto titoli (APP) in termini di duration e/o ammontare; (ii) conferma della guidance relativa sia al reinvestimento dei flussi anche dopo il termine dell’APP sia di quella sui tassi d’interesse; (iii) mantenimento di un atteggiamento dovish da parte dell’Istituto centrale che sarà reattivo alle variazioni di scenario (anziché proattivo). Si segnala, infine, la sostanziale assenza di variazioni nelle stime macroeconomiche dello Staff BCE, leggermente meglio le attese sulla crescita del PIL nel 2018 (da +2.3% a +2.4%) mentre l’inflazione del 2019 è stata rivista al ribasso (da +1.5% a +1.4%). Il Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve – in occasione della riunione di marzo – ha alzato i saggi di riferimento sui Fed Funds di 25 bp (a 1.75%) e fornito indicazioni circa il proseguimento del processo di aggiustamento dei tassi. Al riguardo, nel 2018 sono attesi almeno altri 2 interventi, con una non marginale possibilità di un’ulteriore stretta. I membri del FOMC esprimono, inoltre, indicazioni di 3 rialzi nel 2019 e di 2 nel 2020. Sostanzialmente in linea il livello dei saggi di lungo periodo in area 3%. Nel complesso, il messaggio della Fed è divenuto leggermente più hawkish, in coerenza con la revisione delle stime macroeconomiche che vedono un’espansione economica più forte, una discesa della disoccupazione ed un’inflazione poco variata (ma in rialzo). Si rammenta, infine, che la Fed ha avviato la progressiva riduzione dei titoli in portafoglio (pari a circa 4.2 trilioni di dollari su un total asset di 4.5 trilioni). L’intervento iniziato ad ottobre 2017 ha avuto un importo totale di 30 miliardi nel Q4 2017 e di 60 miliardi al termine del primo trimestre 2018. Nei rimanenti quarter dell’anno, il tapering proseguirà rispettivamente ad un passo di 90, 120 e 150 miliardi per raggiungere un ammontare complessivo di 450 miliardi di dollari (oltre il 10% del totale) entro la fine del 2018. 27 Marzo 2018 36 Giovanni Barone
Politiche monetarie (2/4) Le aspettative del mercato sui tassi a breve termine nell’Eurozona I futures sull’Euribor a 3 mesi esprimono un sentiero di crescita moderata dei tassi e 27 Marzo 2018 37 Giovanni Barone riflettono sia la credibile forward guidance della BCE sia l’abbondante liquidità presente nel sistema derivante dalle misure di stimolo non convenzionale.
Politiche monetarie (3/4) Sentiero di aggiustamento dei tassi di policy negli USA 27 Marzo 2018 38 Giovanni Barone
Politiche monetarie (4/4) Attenzione al Tapering della Fed In relazione al PIL la Bank of Japan ha deciso interventi di Durante le crisi economico-finanziarie degli ultimi anni la eccezionale entità, mentre Fed e BCE evidenziano livelli di Federal Reserve e la Bank of Japan si sono dimostrate più total asset / PIL non distanti aggressive della BCE nell’assunzione di stimoli monetari. …ma partivano da una base differente. 27 Marzo 2018 39 Giovanni Barone
Maggiore fattore di rischio da monitorare I rischi per lo scenario centrale appaiono bilanciati nel breve e al ribasso nel medio periodo …con riferimento alla possibile fine del ciclo espansivo negli USA (…2020?) Storicamente nelle fasi di normalizzazione della politica monetaria – con particolare riferimento ai periodi successivi agli stimoli di maggiore durata ed entità – l’economia USA ha subito dei rallentamenti / recessioni. In un’ottica prospettica l’attenzione dovrà pertanto essere rivolta alla gestione del processo di exit strategy da parte della Federal Reserve. 27 Marzo 2018 40 Giovanni Barone
Disclaimer Il presente documento è riservato al personale del Gruppo Ubi Banca ed a Clienti Professionali e Controparti Qualificate, così come definiti nel Regolamento Consob 16190/2007, individualmente identificati dalla Banca. Pertanto, la sua circolazione è strettamente limitata alle Unità Organizzative delle Società del Gruppo ed alla Clientela dalle medesime Società precedentemente individuate. È fatto, quindi, espresso divieto di mostrare e/o di consegnare a soggetti terzi ovvero di riprodurre, ridistribuire, direttamente o indirettamente, ovvero pubblicare il presente documento in tutto o in parte. Il presente documento ha finalità meramente illustrative ed è pubblicato a scopo meramente informativo. In particolare esso non contiene un giudizio della Banca, né si propone di sostituire il giudizio personale dei soggetti cui si rivolge né ha alcun intento promozionale e/o pubblicitario. Esso non costituisce né consulenza in materia di investimenti, né un’offerta, né una sollecitazione, una raccomandazione o un suggerimento all’acquisto, alla sottoscrizione o alla vendita di qualsiasi strumento o prodotto finanziario, all’esecuzione di qualsiasi operazione o al perfezionamento di qualsivoglia contratto e/o accordo. Le informazioni e/o i dati in esso riportati non sono da intendersi quale ausilio in materia di decisioni di profilo giuridico, fiscale o altro. I dati, le informazioni e le notizie riportate nel presente documento sono già disponibili sul mercato finanziario e si basano su fonti esterne ritenute affidabili ma la Banca non può garantirne in via autonoma la qualità, la completezza e l’attendibilità. Le informazioni contenute nel presente documento e le eventuali opinioni espresse dalla Banca possono essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento, senza alcun obbligo da parte della Banca di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito. La Banca segnala che i passati risultati non sono garanzia dei futuri risultati e che non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime nel presente documento contenute. In ogni caso la Banca non assume alcuna responsabilità per gli eventuali danni diretti, indiretti o conseguenti, derivanti dall’uso e predetti dati, informazioni e notizie. La Banca potrebbe avere uno specifico interesse riguardo agli strumenti e prodotti finanziari eventualmente citati nel presente documento. 27 Marzo 2018 41 Giovanni Barone
Puoi anche leggere