Successo su tutta la linea per la presentazione dei candidati consiglieri del Gruppo 2019

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Successo su tutta la linea per la presentazione dei candidati consiglieri del Gruppo 2019
Successo su tutta la linea
per la presentazione dei
candidati consiglieri del
Gruppo 2019
Sala piena, applausi e consensi ad ognuno degli interventi,
qualche emozione per i nuovi alla prima esperienza politica,
entusiasmo presente in tutti. Alla sala “La Pira” della
delegazione comunale di Venturina è stata presentata la lista
dei candidati al consiglio comunale di Campiglia per il Gruppo
2019. Una iniziativa che nasce dopo una attenta valutazione
per la scelta dei 16, uomini e donne, che, insieme al
candidato sindaco Nicola Bertini, rappresenteranno la lista
civica di fronte al giudizio degli elettori.

La nostra squadra nasce dopo un lungo lavoro sul programma che
ognuno dei presenti in lista ha sottoscritto e essa
rappresenta anche il naturale sbocco di una attività iniziata
già a metà dello scorso anno. Tra i sedici nominativi, oltre
alla rappresentanza di genere, è stata è garantita una diffusa
presenza di esponenti dei vari settori della vita civile: ci
sono studenti, commercianti, lavoratori dipendenti, manager,
imprenditori, liberi professionisti, medici, pensionati.

Altresì, nella composizione della lista, è stata tenuta in
considerazione la rappresentanza territoriale: sono presenti
Successo su tutta la linea per la presentazione dei candidati consiglieri del Gruppo 2019
cittadini residenti a Venturina Terme, Campiglia Marittima e
Cafaggio.

L’esordio dei 16 candidati nella serata di presentazione è
stata caratterizzata dagli interventi che ognuno di loro ha
pronunciando motivando la scelta di aderire alla lista civica
e garantendo ogni impegno per riuscire in una impresa di
indubbia portata storica.

Gruppo 2019

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Successo su tutta la linea per la presentazione dei candidati consiglieri del Gruppo 2019
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SULLA STAMPA:

     Stile Libero
     Qui News Val di Cornia
     L’Etrusco
Successo su tutta la linea per la presentazione dei candidati consiglieri del Gruppo 2019
Successo su tutta la linea per la presentazione dei candidati consiglieri del Gruppo 2019
Variante    ex   Comer  in
consiglio: il triste addio
dell’ultimo giorno
Secondo quanto riferito dalla sindaca Soffritti, è di prossima
convocazione   il consiglio comunale di Campiglia Marittima
che, certamente, porterà all’approvazione la variante
urbanistica dell’area ex Comer.

Per il Gruppo 2019 la previsione di realizzare strutture
commerciali in quella zona, è dannosa per la comunità. Lo è
perché decentra ulteriormente le attività economiche di
Venturina favorendo la desertificazione delle attività
storiche e lo è anche perché impedirà per sempre di collegare
in modo adeguato i laghetti di Tufaia con l’area termale a
monte dell’Aurelia. Un’occasione che, se sprecata, non si
ripresenterà più col risultato di impedire la nascita di un
vero polo del termalismo all’ingresso nord di Venturina.

Siamo chiaramente di fronte ad una scelta che manca di
qualsiasi interesse pubblico e che per di più viene adottata
in un periodo preelettorale, con una fretta da ultimo giorno
per deliberare su materie ordinarie e non urgenti. Così che
colpisce l’inspiegabile volontà politica di definire, entro la
fine di questa legislatura, la variante ex Comer, che non
solo danneggia le prospettive economiche di Venturina ma crea
una gravissima disparità rispetto alle numerose, vere
emergenze urbanistiche presenti nel territorio verso le quali
l’amministrazione ha dimostrato inettitudine e inerzia. Dalle
aree Carep, alla zona della stazione gli esempi non mancano.

Il Gruppo 2019 chiede quindi al consiglio comunale di non
ipotecare, in modo così irresponsabile, il futuro di un’area
strategica per la comunità e di lasciare alla prossima
amministrazione la definizione urbanistica di quel comparto
che deve, con ogni evidenza, essere coerente con la vocazione
legata al termalismo.

A far decollare un’economia non basta         infatti la sola
denominazione “Venturina Terme”, bisogna creare un polo di
accoglienza e realizzare servizi di qualità per accreditarsi
come località termale in un mercato peraltro complesso.

Gruppo 2019

SULLA STAMPA:

     Stile Libero
     L’Etrusco
     Qui News Val di Cornia
“Noi di centrodestra abbiamo
scelto il Gruppo 2019. Chi
avvantaggia il PD tradisce il
popolo di centrodestra”
“Dopo oltre settant’anni in cui il governo locale è rimasto
nelle stesse mani, oggi c’è la concreta possibilità di
cambiare.

Nei decenni il sistema di potere che ha occupato istituzioni e
poltrone a Campiglia e in Val di Cornia ha prodotto danni
enormi e ha limitato le possibilità di sviluppo del nostro
Comune.

Chi come noi si riconosce nei valori del centrodestra, non ha
neppure potuto sperare in un cambiamento del governo locale ed
è stato marginalizzato dalla vita politica e amministrativa.

Oggi si presenta un’occasione storica. La crisi del PD ha
ridotto le possibilità per la candidata Ticciati di garantire
continuità al sistema di potere consolidato nei decenni.

Se si considera che a Suvereto è probabile la riconferma per
la lista civica, a San Vincenzo è tutt’altro che scontata la
riconferma di Bandini e a Piombino è favorito Francesco
Ferrari, la prospettiva è quella di avere a giugno una Val di
Cornia completamente libera dai vincoli del passato.

Si tratta per molti come noi, di un sogno, coltivato per
decenni, che oggi può diventare realtà con l’impegno di tutti.

Il sistema di potere che ci ha dominati sino ad oggi non è
disposto a lasciare libero il campo e fin qui non c’è nulla di
strano. È invece incomprensibile l’aiuto che la lista Marconi
sembra    dare alla candidatura del PD.

Nel sistema elettorale di Campiglia, in cui non esiste
ballottaggio, chi prende un solo voto in più ottiene la
maggioranza assoluta. Presentarsi allora contro il Gruppo 2019
significa presentarsi a sostegno di Alberta Ticciati e del PD.

Quando si dice che “perdere con onore è meglio che vincere con
infamia” non si pensa a chi si rischia di far vincere e a
quali siano le conseguenze per i cittadini (che possono
perdere un’occasione storica). Il peggior servizio che si
possa rendere alla comunità, oggi, è quello di lavorare per
mantenere quest’amministrazione inetta e logora.

La lista civica Gruppo 2019, si è fatta carico di unire chi
vuole cambiare, ha costruito un programma credibile di governo
ed ha indicato una candidatura, Nicola Bertini, che garantisce
il vero cambiamento amministrativo come dimostra il suo
impegno degli ultimi quindici anni contro le amministrazioni
PD e per un diverso governo del territorio e della comunità.

Il Gruppo 2019 lavora per un cambiamento reale del governo
locale, nel quale noi, che siamo orgogliosi della nostra
appartenenza politica, ci riconosciamo senza sforzo.

Sostenere la possibilità di cambiare significa fare
l’interesse dei cittadini, impedirla accampando improbabili
questioni ideologiche, può danneggiare tutti e rischia di
riconsegnare il governo locale ai soliti.

I cittadini che come noi si riconoscono nei valori del
centrodestra sono i primi a doversi battere perché ciò non
accada. Ci impegneremo per questo nel rispetto delle regole
di una battaglia elettorale civile, rispettosa del diritto di
tutti i contendenti ad avere le proprie idee anche se diverse
dalle nostre, purché sempre e comunque sia garantito a tutti
il diritto ad esprimerle. Auspichiamo che i toni restino nei
confini di un civile confronto utile e costruttivo . Recenti
interventi sopra le righe da parte del rappresentante
dell’ultimo raggruppamento politico entrato in lizza devono
essere l’eccezione e sono motivati da un eccesso di enfasi che
non fa bene a nessuno, tanto più se veramente l’obiettivo è lo
stesso. I rappresentanti del centro destra all’interno del
Gruppo 2019 non possono che condannarli e prenderne le
distanze.

Ben vengano futuri incontri         che possano servire ai
contendenti    a chiarire alla popolazione le rispettive
posizioni ed i propri programmi, in un clima utile e sereno.”

Mario Ceccarelli
Alessandro Danzini
Sara Gabrielli
Lirio Gentili
Ugo Orsini
Lorenzo Patrone
Marco Razzolini
Franco Sgherri
Paolo Tamberi

SULLA STAMPA:

     Stile Libero

Sulla pianificazione in Val
di Cornia regna solo la
confusione.
In una recente iniziativa pubblica i Comuni di Campiglia e
Piombino hanno espresso la volontà di adottare Varianti
Generali ai Piani Strutturali entro la metà di aprile, a soli
8 mesi dall’avvio delle progettazioni e pochi giorni dalle
elezioni amministrative del 26 maggio. La sindaca Rossana
Soffritti lo ha riconfermato sulla stampa locale di lunedì
primo aprile. Forse ignoravano che dopo la convocazione dei
comizi elettorali (già avvenuta a seguito del Decreto del
Ministero degli Interni in data 20 marzo 2019) i Consigli
Comunali devono limitarsi ad adottare atti “urgenti e
improrogabili” per non condizionare l’attività di quelli che
subentreranno? Il Piano Strutturale è l’atto fondamentale per
il governo del territorio destinato a condizionare l’attività
urbanistica e edilizia dei prossimi decenni; non ci pare
rientri tra questi.

La realtà è che i due Comuni sono in gravissimo ritardo e
arrivano alla fine della legislatura con un quadro caotico e
fallimentare della pianificazione. Già dal 2014 la Regione
aveva imposto ai Comuni l’obbligo di adeguare entro un
quinquennio i piani urbanistici alle nuove disposizioni del
Piano d’Indirizzo territoriale regionale, pena il blocco di
tutte le trasformazioni urbanistiche. Campiglia e Piombino non
lo hanno fatto. Hanno scelto la via di una quantità
impressionante di varianti urbanistiche, per lo più recependo
acriticamente interessi pesanti di grande impatto
territoriale. Tra queste la variante per il piano Aferpi a
Piombino (totalmente fallito), il prolungamento illimitato e
l’ampliamento delle cave a Campiglia e la variante ex Comer
che prevede un centro commerciale nella zona termale di
Venturina. Sono tutte varianti disorganiche che,
inevitabilmente, generano contraddizioni, conflitti e perdita
di opportunità economiche.

Tentano ora di rimediare frettolosamente, senza nessuna
discussione sulle tante crisi che stiamo vivendo (industria,
bonifiche, rifiuti, cave, edilizia,) e sulle strategie per
rigenerare economie e territori. Di tutto ciò non si conosce
letteralmente nulla.

Non sappiamo se avranno davvero la sfrontatezza di violare le
leggi, ma comunque vada una cosa è certa: per responsabilità
del PD la pianificazione unitaria in Val di Cornia è
disintegrata. Piombino e Campiglia provano ad adottare da soli
una variante al Piano Strutturale che nel 2007 avevano
approvato insieme a Suvereto, oggi emarginato. San Vincenzo,
Sassetta e Suvereto si sono invece associati per rivedere
ciascuno i propri piani urbanistici, ma non intendono adottare
nessuna variante prima della fine della legislatura. Di
contenuti fino ad oggi nessuno ha parlato. Quello che emerge è
solo la confusione, lo sgretolamento della coesione
istituzionale e l’assenza di una minima visione su ciò che si
deve fare per uscire dal pantano della crisi in cui si trova
la Val di Cornia.

Gruppo 2019

SULLA STAMPA:

     Stile Libero

L’infinita attesa di due
filtri per salvare la filiera
del pomodoro
Le crisi idriche saranno sempre più intense e distruttive. Lo
sappiamo da tempo e, chiacchiere a parte, questo territorio
dovrà agire ancora una volta in modo emergenziale di fronte ad
una crisi annunciata, prevedibilissima.

Già nel 2017 l’intervento tardivo per convertire le acque del
progetto Cornia Industriale verso i campi, produsse danni
gravissimi per le colture determinando una contrazione della
produzione degli ortaggi, e del pomodoro da industria, tale da
mettere in crisi l’intera filiera.

Eppure la condotta del Cornia Industriale dall’aprile del 2014
non poteva più servire a portare acqua all’altoforno (spento)
e quel milione e ottocentomila metri cubi d’acqua andavano
dispersi, in mare.

Ci vollero tre anni e la crisi idrica più grave della storia
per arrivare, comunque troppo tardi, a dirottare quell’acqua
verso i campi. Sarebbero serviti dei filtri per rendere
strutturale e definitivo l’intervento temporaneo e in deroga
del 2017.

Oggi, trascorsi due interi anni da allora, puntuale si
ripresenta la siccità e altrettanto puntualmente si fanno i
conti con i ritardi.

Vasca di accumulo vuota

Se si ritiene il comparto agricolo strategico per il
territorio e se si sostiene che la filiera del pomodoro da
industria possa rappresentare una opportunità strategica nel
percorso di rilancio dell’economia locale, agli interventi
necessari per garantire la disponibilità di acqua nei campi,
si dà priorità assoluta.

Quando parliamo di un’Amministrazione assente o inconcludente
nelle politiche attive di sostegno alle imprese e al comparto
agricolo, ci riferiamo ad episodi come questo.
La stampa locale riferisce di un impegno del Consorzio di
bonifica e di Asa per la definizione del progetto e
installazione dei filtri nel prossimo mese di maggio. Ne
prendiamo atto e cogliamo l’occasione per ribadire che questi
fantomatici filtri che mancano, vengano istallati
immediatamente per non compromettere la stagione produttiva
già oggi seriamente a rischio.

Gruppo 2019

SULLA STAMPA:

     Stile Libero
     Qui News Val di Cornia
Noi uniamo chi vuol cambiare.
Fratelli d’Italia e PD si
uniscono contro di noi
A Campiglia c’è il Gruppo 2019 che si candida a governare in
modo diverso, il PD che si candida per governare come sempre e
Fratelli d’Italia che si candida perché il PD possa continuare
a governare.

Al di là delle chiacchiere, Marconi sa perfettamente che il
Gruppo 2019 è una lista civica in cui sono rappresentate tutte
le sensibilità che convergono su un programma di mandato in
cui non ci sono solo vaghi propositi ma un approfondito esame
dei problemi e una proposta credibile per affrontarli.

Abbiamo unito chi vuol cambiare, l’unico obiettivo che rende
un servizio ai cittadini che non possono permettersi altri
cinque anni di governo locale PD. Adesso siamo fieri di essere
al centro degli attacchi incrociati di tutti quelli che non
vogliono cambiare un bel nulla, cioè il PD e la lista Marconi.

Sorprende che Marconi arrivi persino a difendere gli indirizzi
fondamentali delle ultime amministrazioni a partire dalla
scelta di fare di questo territorio il distretto regionale
delle cave. Nessuno, come accusa il candidato di Fratelli
d’Italia, vuol chiudere domani le cave mandando a casa gli
operai, noi vogliamo creare alternative per riconvertire un
settore in crisi. Far finta che tutto vada bene e continuare
ad agire sulla scorta dell’emergenza come fatto sinora,
significa condannare i lavoratori e il futuro di questo
territorio. Sul resto non ci sono proposte da commentare, solo
slogan triti e ritriti ma d’altra parte chi si candida
unicamente per non far vincere la lista civica Gruppo 2019 non
ha bisogno di proposte approfondite.

PD e Fratelli d’Italia che oggi, all’unisono, ci attaccano,
sono due facce della stessa medaglia e dimostrano come la
partita non si giochi sul terreno di destra e sinistra, due
schieramenti entrambi impegnati a mantenere inalterato il
sistema di potere che soffoca questo territorio. Un sistema di
potere inetto e logoro contro il quale per quindici anni
Nicola Bertini, candidato sindaco del Gruppo 2019, insieme a
pochi altri invisi a Marconi e al PD, ha lottato,        e può
vantarsene, mentre chi oggi si candida a “perdere con onore”
 non ha mai speso attenzioni.

Il nostro obiettivo è amministrare in modo diverso Campiglia,
senza favoritismi, senza fare promesse illusorie, senza i
soliti interessi da privilegiare. Un obiettivo che spaventa
chi oggi è favorito dal sistema di potere PD e che è pronto a
sparare tutte le cartucce per mantenere la propria posizione.

Lista civica Gruppo 2019

SULLA STAMPA

     Stile Libero
     Corriere Etrusco
     Qui News Val di Cornia
Bilancio comunale al setaccio
durante    una   serata    di
conoscenza e dibattito
Un bilancio comunale ingessato in conseguenza di una spesa
corrente che impegna il 90 per cento delle risorse; residui
attivi, cioè crediti non riscossi, elevatissimi e vecchi anche
di 10 anni, un tassazione in crescita, società partecipate
fuori del controllo diretto dell’ente.

È ciò che è emerso dall’iniziativa che il Gruppo 2019 ha
promosso a Venturina per far conoscere i conti del Comune e
indicare proposte di riorganizzazione dei capitoli di uscita e
di entrata.

Il candidato sindaco Nicola Bertini ha introdotto il dibattito
con un intervento con cui ha illustrato anomalie e criticità
del bilancio documentandole con l’ausilio di diapositive
derivate da documenti ufficiali del Comune. Chiaro e puntuale,
Bertini è stato più volte applaudito da un pubblico che ha
riempito la sala comunale e che, nonostante le difficoltà
tecniche del tema trattato, ha seguito con attenzione e
partecipazione.
La penuria delle risorse complessive, secondo l’indicazione
del candidato sindaco, impone all’amministrazione l’obbligo di
rimediare a una inadeguata politica di spesa per poter
effettuare investimenti e d’altro canto richiama una
particolare oculatezza nelle scelte degli interventi.

In questa ottica, per Bertini, appare necessaria una revisione
dell’eccessiva spesa corrente, una ridefinizione del rapporto
con le aziende partecipate e una rivisitazione delle
riscossioni. Solo Asa, per esempio, deve oggi al Comune un
milione e mezzo di euro di affitto per la gestione del
servizio idrico. Canoni mai pagati addirittura dal 2009
nonostante gli incassi dalle bollette conseguiti dal gestore.
Una somma elevata, per la quale evidentemente le
sollecitazioni al pagamento non sono state adeguate e che di
certo non pareggiano né le fatture per i consumi di acqua da
parte del Comune, né eventuali opere, cosiddette di
compensazione, effettuate da Asa per emergenze e guasti sulla
rete.

Nella serata numerosi sono stati gli interventi sul bilancio e
anche su altri argomenti di attualità.
Gruppo 2019

SULLA STAMPA:

     Stile Libero
Risposta a Ticciati: “Poco o
nulla per spostare l’Italian
Food”
La candidata sindaca del raggruppamento Pd-Psi, Alberta
Ticciati replica ai nostri appunti circa l’assenza di una
politica che, negli anni, abbia garantito uno sviluppo della
fabbrica e del comparto e una adeguata riorganizzazione
urbanistica del rione Coltie. Lo fa riprendendo, nella
sostanza, una critica della giunta che ci addebita una visione
limitata dei problemi “perché non si possono confondere i temi
di relazione tra un’azienda ed il tessuto urbano circostante,
con le politiche di filiera”.

A nostro avviso fabbrica, Coltie e filiera, si devono invece
“confondere”     perché   sono   aspetti   inscindibili     e
interdipendenti: liberare la fabbrica dal ristretto ambito
delle Colie significa far respirare il rione e garantire una
presenza da protagonisti nella filiera del pomodoro.
L’alternativa sono i rimedi costanti per cercare comunque di
andare avanti alla giornata, stagione dopo stagione. Ma la
soluzione vera è un’altra, quella dimenticata dal protocollo
del 2012, quella mortificata dagli accordi di programma sulla
reindustrializzazione, che senza che Campiglia muovesse un
dito, hanno addirittura accolto il polo agroalimentare dei
prodotti algerini di monsieur Rebrab.

Noi, invece, vogliamo fare di tutto per agevolare il
trasferimento dell’Italian Food a Campo alla Croce. In questa
sta la soluzione.

Sappiamo che l’obiettivo della delocalizzazione dello
stabilimento e del potenziamento della capacità produttiva
della filiera del pomodoro toscano è impresa complessa, ma
è certo che la passività del Comune non ha aiutato nessuno.
Motivo in più per ribadire il nostro impegno a portare,
insieme agli altri Comuni della zona, questo argomento sui
tavoli regionali e nazionali dove merita senz’altro di stare.
Cosa che non ha fatto la Giunta Soffritti

Gruppo 2019

Leggi anche:    Pomodori: la filiera dei problemi irrisolti

SULLA STAMPA:

     Stile Libero
     L’Etrusco
Libro dei sogni? No. Proposte
credibili? Sì
L’appuntamento è per venerdì prossimo, 15 marzo alle 21 nella
saletta “La Pira” alla delegazione comunale di Venturina.
Il Gruppo 2019, la lista civica, che parteciperà alle prossime
elezioni amministrative di maggio a Campiglia Marittima,
organizza un incontro pubblico per esaminare il bilancio
comunale.

Il tema proposto alla discussione ha per titolo “Libro dei
sogni No, proposte credibili Sì”. Una sorta di linea guida per
indicare i criteri con cui la lista intende porsi nei riguardi
del conto economico dell’ente locale.

A fronte delle scarse risorse disponibili, con la locuzione
“libro dei sogni” il Gruppo 2019 vuole riferirsi alle scelte
dell’amministrazione in carica e alle indicazioni della
candidata sindaco dell’attuale maggioranza che sono
indirizzate più a realizzazioni inattuabili che a soddisfare
esigenze primarie.

Di contro, secondo la lista civica, proprio la penuria di
disponibilità economiche deve riguardare invece e soltanto
“proposte credibili” che possano essere realizzate e riescano
a rispondere alle pressante richieste della cittadinanza.

Il gruppo di lavoro, che ha esaminato il bilancio comunale,
illustrerà, nella riunione, idee e proposte per superare
situazioni considerate inadeguate e per dare una dimensione
maggiormente consona al conto che guida l’attività dell’ente.

Gruppo 2019

Leggi anche: Proposte di programma – Il bilancio comunale
SULLA STAMPA:
Pomodoro: la filiera                                   dei
problemi irrisolti
I problemi dell’Italian Food, sono i problemi di un’intera
filiera produttiva. Derivano dall’incapacità del Comune di
pianificare la relazione tra attività produttive e tessuto
urbano, dall’indifferenza delle istituzioni al comparto
dell’agroindustria e della scarsa appetibilità del nostro
territorio per le imprese.

Negli ultimi anni l’amministrazione è stata assente tanto da
rischiare di allontanare da questo territorio un’azienda
storica, che può giocare un ruolo nel rilancio economico della
Val di Cornia, pur sacrificando le condizioni di vita dei
residenti delle Coltie.

La prima, grave responsabilità amministrativa è aver lasciato
morire tra burocrazia e indifferenza il protocollo d’intesa
del 2012 che prevedeva lo spostamento dell’Italian Food al
Campo alla Croce già dal 2014 (vedi sotto), oggi
l’Amministrazione si trova in difficoltà sull’autorizzazione
temporanea per i parcheggi, questione che evidenzia ancora una
volta la difficile convivenza dell’azienda nell’area.
Altra grave responsabilità è l’assenza del Comune nelle
politiche agricole di rafforzamento della filiera del pomodoro
da industria. Così arriviamo ai risultati di oggi: il settore
è in difficoltà e le prospettive di risolvere i problemi delle
Coltie si allontanano.

Adesso è urgente agire su due piani.

     Quello contingente che deve mettere in condizione Petti
     di lavorare nella stagione 2019 con interventi
     temporanei resi necessari dai gravi errori che la
     politica ha commesso negli ultimi anni.
     Quello strategico che deve sciogliere due nodi storici:
     la presenza dello stabilimento nel tessuto urbano e la
     coesione della filiera produttiva.

La posizione alle Coltie sacrifica le esigenze dei residenti,
costretti a convivere con un’attività industriale, e
dell’azienda compressa in un’area inadeguata, senza servizi e
spazi adeguati allo sviluppo che il comparto merita.
Via Sardegna

Alla debolezza strutturale della filiera del pomodoro toscano
da industria la Regione può reagire rafforzando il legame
della fabbrica con i produttori locali con bandi per una
filiera produttiva oggi a rischio in Val di Cornia, e il
Comune deve agevolare il trasferimento a Campo alla Croce con
tutti i mezzi a disposizione.

Le istituzioni nazionali devono riconoscere l’agroindustria
come uno degli asset strategici per il rilancio dell’economia
di un’area “di crisi complessa” come la Val di Cornia. Erano
disposte a dar credito alle velleitarie ipotesi di Rebrab per
insediare l’agroindustria a Piombino, non si vede perché non
si debbano attivare in questo caso.

Solo così sarà più agevole rinsaldare rapporti tra produttori
e Italian Food e tra fabbrica e tessuto urbano. Questo è uno
degli esempi più significativi dei rischi che corriamo senza
un cambiamento radicale nel metodo e nel merito
amministrativo.
Gruppo 2019

Vivere in via Sardegna
SULLA STAMPA:

     L’Etrusco
     Stile Libero
     Il Tirreno:
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