SWISS HIV COHORT STUDY - Studio svizzero della coorte HIV Swiss HIV Cohort Study

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SWISS HIV COHORT STUDY - Studio svizzero della coorte HIV Swiss HIV Cohort Study
Studio svizzero della coorte HIV
Swiss HIV Cohort Study

Dal 1988 lo Studio svizzero della coorte HIV è al servizio di

­persone affette da HIV/AIDS e in questo periodo ha accompa-

gnato più di 18‘500 persone. Lo Studio è garante di una presa

a carico ottimale dei pazienti e di un’eccellente attività di ricerca.

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                               HIV
                             COHORT
                              STUDY
SWISS HIV COHORT STUDY - Studio svizzero della coorte HIV Swiss HIV Cohort Study
Dedicati al progresso della medicina
Lo Studio svizzero della coorte HIV riunisce un team di medici specialisti in infettivologia
e altri specialisti, che ampliano costantemente le loro vaste conoscenze, le condividono a
livello internazionale e le trasmettono ai colleghi più giovani. Sono attivi in uno dei campi più
dinamici della medicina. I medici coinvolti lavorano con una moltitudine di ricercatori di base
provenienti da tutte le università e politecnici per applicare i metodi più moderni della ricerca
all’infezione da HIV.

Il 93% delle persone con un test HIV positivo nella coorte è trattato con medicamenti. Grazie
all’eccellente assistenza medica nell’ambito della coorte, la terapia antiretrovirale raggiunge
con oltre il 90% uno dei tassi di risposta più elevati al mondo. In quasi tutti i pazienti si riesce
quindi a ottenere una risposta ottimale ai farmaci. Sotto terapia non si riscontrano quasi più
casi di AIDS. Inoltre, come dimostrato da studi recenti, grazie alla terapia la trasmissione
dell’infezione HIV ad altri è stata ridotta drasticamente. L’infrastruttura della coorte permette
la rapida applicazione delle nuove scoperte e l’integrazione di altri studi per migliorare costan-
temente il trattamento.

In collaborazione con altri team internazionali si è così potuto approfondire la ricerca su im-
portanti malattie concomitanti come l’epatite C e le malattie cardiovascolari. Tra le sfide della
terapia a lungo termine vi è il controllo ottimale della pressione arteriosa e dei valori dei lipidi.
La misurazione regolare dei valori della pressione e della glicemia permette il monitoraggio
delle malattie associate e ha un effetto di prevenzione per esempio riguardo alla demenza.

                               Dr med Dominique Braun: «Nella coorte offriamo ai pa-
                               zienti delle terapie confezionate su misura. Accompagniamo
                               i pazienti a lungo termine e possiamo trovare la terapia in-
                               dividuale più efficace. Nei nostri studi più recenti lavoriamo
                               alle terapie personalizzate, che integrano il profilo di rischio
                               personale, le informazioni genetiche del paziente e quelle del
                               virus, ciò che dovrebbe risultare in un tasso di risposta otti-
                               male con un minimo di effetti collaterali.»
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Esempi di risultati di studi recenti
Riduzione massiccia dello sviluppo di resistenze con le terapie moderne
Nella coorte si è potuto dimostrare che l’efficacia delle nuove terapie è sensibilmente migliore
e di conseguenza vi è una diminuzione di nuovi virus resistenti.

Oggi le donne HIV positive possono partorire in modo naturale
Il presupposto per un parto naturale è il successo della terapia e l’assenza del virus nel
sangue durante la gravidanza. Una trasmissione dalla madre al bambino può così essere
impedita. Tante donne sono però ancora indecise per un parto naturale. Tuttavia la quota di
parti naturali è aumentata dal 17% al 50%.

Fattori principali che contribuiscono alle malattie cardiovascolari nelle persone
HIV positive
Secondo uno studio europeo a cui partecipa lo Studio svizzero di coorte, l’età e il fumo sono
al primo posto. Altri fattori importanti sono un valore del colesterolo aumentato, una glicemia
aumentata e un valore elevato della pressione arteriosa. Si è potuto dimostrare che vi è anche
un nesso con fattori genetici. L’influsso della terapia antiretrovirale in confronto agli altri fattori
di rischio è relativamente insignificante.

Le sostanze antiretrovirali aiutano a fermare la replicazione del virus nel
­cervello
In campioni di liquido cerebrale prelevati da 60 pazienti la presenza di HIV è stata riscontrata
solo in 4 prelievi. Per evitare che si formino dei serbatoi di virus nascosti nel cervello, devono
essere scelti dei farmaci che superino la barriera sangue – cervello e penetrino nel liquido
cerebrale.

La propagazione del virus dell’epatite C tra uomini omosessuali
Negli ultimi anni si è costatato che il virus dell’epatite C si diffonde molto più facilmente
durante rapporti sessuali tra uomini omosessuali infetti da HIV rispetto a quanto inizialmente
supposto. Questa nuova conoscenza è utilizzata nelle campagne di prevenzione.
Al servizio delle persone con HIV e AIDS
Le conoscenze dello Studio svizzero della coorte HIV vanno a beneficio immediato dei pa-
zienti. Chi partecipa alla coorte ha la certezza di ricevere delle cure all’avanguardia. I pazienti
stessi danno in tal modo un importante contributo al miglioramento della diagnostica e terapia
dell’HIV e di altre malattie rilevanti. Inoltre la gestione degli effetti collaterali diventa sempre
più efficace.

                              Romy M, HIV positiva dal 1996, racconta: «Dal 1996 as-
                              sumo medicamenti anti-HIV e probabilmente li assumerò per
                              il resto della mia vita. Voglio sapere cosa significa ciò a lungo
                              termine per il mio corpo e per questa ragione partecipo alla
                              coorte. I miei dati contribuiscono a migliorare le conoscenze
                              sulla terapia anti-HIV. Sono proprio queste conoscenze che
                              mi sono d’aiuto per decidere come adattare in modo ottimale
                              la mia terapia. Come donna di oltre 50 anni mi preoccupa la
   densità delle mie ossa. Il mio medico della coorte mi ha potuto consigliare perché è
   ben informato sui medicamenti anti-HIV e i loro effetti collaterali specifici. La decisione
   di cambiare la mia combinazione di farmaci mi sembra molto appropriata. Grazie co-
   orte HIV!»

                              Dominik B, HIV positivo dal 2006, racconta: «Nel mio
                              caso l’HIV è stato diagnosticato come infezione acuta, così
                              ho potuto iniziare immediatamente la terapia nell’ambito dello
                              studio sull’infezione acuta della coorte HIV. Volevo combatte-
                              re subito attivamente il virus e mantenere il controllo. Ciò è
                              riuscito abbastanza bene e non ho avuto degli effetti collate-
                              rali gravi. Nel sistema della coorte apprezzo particolarmente
                              l’assistenza delle Study Nurses che sull’arco degli anni mi
   hanno trasmesso una sensazione di stabilità, perché sono il collegamento con il team
   dei medici curanti. Come paziente ben informato mi sento preso sul serio da parte dei
   medici della coorte. Ho potuto influire personalmente su un cambiamento di terapia e
   ciò ha confermato la mia fiducia nell‘assistenza.»
Sfide per la ricerca
Il successo della terapia antiretrovirale porta con sé nuove sfide. L’aumento della speranza
di vita richiede un adattamento dei medicamenti ad altre possibili malattie. Un’alta priorità ha
tuttora la riduzione degli effetti collaterali, anche se sono già stati compiuti grandi passi.

Nella cura e nell’accompagnamento a lungo termine occorre prendere sempre più in con-
siderazione fattori psichici e altri problemi. L’obiettivo a lungo termine è lo sviluppo di una
terapia più semplice che permetta una maggior autonomia nella gestione. La possibilità di
assumere i medicamenti una volta la settimana o mensilmente sarebbe indubbiamente un
grande progresso.

Il campo della co-infezione da epatite C è in questo momento oggetto di un’intensa attività di
ricerca. L’obiettivo è l’eliminazione del virus dell’epatite C. Un’altra pietra miliare nella patofi-
siologia sarà la miglior comprensione delle malattie correlate all’HIV per trarre conclusioni a
vantaggio della terapia.

La sfida più importante è da sempre lo sviluppo di un vaccino e la guarigione dall’infezione
HIV. In futuro sarà quindi necessario un grande impegno dedicato alla miglior comprensione
della biologia dell’HIV. Anche in quest’ambito la coorte fornisce un importante contributo.
Tutte queste sfide possono essere superate solamente se la rete dello Studio svizzero della
coorte HIV, unica nel suo genere, sarà mantenuta. Per il finanziamento di nuovi studi la coorte
necessita, accanto all’importante sussidio del Fondo nazionale svizzero della ricerca, altri
finanziatori.
Obiettivi e compiti
Lo Studio svizzero della coorte HIV
• offre una rete di assistenza e di ricerca unica al mondo;
• migliora costantemente lo standard terapeutico per le persone affette da HIV in Svizzera;
• mette a disposizione l’infrastruttura necessaria per realizzare in modo rapido ed efficiente
   progetti di ricerca;
• analizza nella ricerca clinica l’efficacia delle terapie antiretrovirali, i loro effetti collaterali im-
   mediati e a lungo termine, interpretando in modo critico i risultati per migliorare l’assistenza
   ai pazienti;
• permette una presa a carico di lunga durata con una raccolta standardizzata e completa-
   mente anonimizzata di dati per la cura ottimale dei pazienti;
• assicura la presa a carico di donne in gravidanza con HIV e coordina la collaborazione tra
   ginecologi e pediatri;
• osserva l’apparizione di malattie opportunistiche e di co-infezioni come l’epatite C e B e
   ne valuta la terapia ideale;
• migliora i metodi diagnostici per il depistaggio dell‘HIV;
• studia i modi di trasmissione dell’HIV;
• esplora nuovi aspetti della malattia e della prevenzione, per realizzare progetti di ricerca
   mirati, ad esempio in previsione di terapie individualizzate;
• conduce progetti di ricerca di base per migliorare la conoscenza delle interazioni tra HIV
   e organismo umano;
• inizia annualmente da 20 a 30 progetti di ricerca e partecipa attivamente ad un numero
   comparabile di progetti internazionali;
• con le sue 800 pubblicazioni e più di 40‘000 citazioni occupa un ruolo importante nella
   ricerca internazionale.

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Sostenga lo Studio svizzero della coorte HIV
Ringraziamo di cuore i nostri pazienti che durante tutti questi anni ci hanno sostenuto, par-
tecipando allo Studio. Grazie alla messa a disposizione dei loro dati anonimizzati e alla loro
disponibilità nel partecipare a sempre nuove ricerche e inchieste, siamo riusciti insieme a
migliorare considerevolmente la terapia anti-HIV e ad aumentare la speranza di vita.

Per garantire la sua importante attività, la coorte ha bisogno anche in futuro di un sostegno.
Siamo quindi grati per qualsiasi donazione.

Conto donazioni

Swiss HIV Cohort Research Fondation
Banque Julius Bär & Cie SA
Rue Pierre-Fatio 7
1211 Genève 3
IBAN : CH40 0851 5030 4061 0200 1

La sua donazione è deducibile dalle imposte secondo il regolamento cantonale.
Grazie di cuore!
Ulteriori informazioni sul sito www.shcs.ch

   Centri di trattamento HIV in cinque ospedali universitari, due centri regionali,
   altri ospedali affiliati e studi medici privati.

                                                             Kantonsspital St. Gallen
                        Universitätsspital Basel
                                           Universitätsspital Zürich

                        Inselspital Bern

      CHUV Lausanne

       HUG Genève

                                                                   EOC Lugano

Contatto

Studio svizzero della coorte HIV
Prof Dr med Huldrych Günthard
Universitätsspital Zürich
Rämistrasse 100
8091 Zürich
E-Mail: huldrych.guenthard@usz.ch
telefono 044 255 34 50
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