Incapacità del rene di svolgere le normali funzioni - RENALE
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Incapacità del rene di svolgere le normali funzioni I. RENALE Cause Pre-renali: ipoperfusione, collasso circolatorio, ostruzione vascolare, shock; Malattie renali: glomerulonefriti, necrosi tubulare acuta, lesioni interstiziali; Post-renali: ostruzione delle vie urinarie
Gravi lesioni renali e/o ostruzioni elevata azotemia perdita di proteine plasmatiche perdita di acqua perdita di elettroliti squilibrio endocrino iperparatiroidismo osteodistrofia
Nell’insufficienzarenale la morte avviene per cardiotossicità dovuta a: elevata potassiemia acidosi metabolica edema polmonare
Insufficienza renale ACUTA •rapida insorgenza di oliguria o anuria con elevata azotemia l’insufficienza renale acuta è spesso reversibile
Cause intossicazione da red maple leaf (foglie di acero rosso), rame, ossalati e aminoglicosidi, emoglobinuria, mioglobinuria, infezioni (leptospirosi), lesioni glomerulari o del sistema vascolare Quadro macroscopico e istologico non c’è fibrosi, il rene è pallido o scuro, rossastro ma mantiene la forma originale la lesione può essere glomerulare, tubulare o interstitiziale ed è di norma rappresentata da necrosi generalizzata delle strutture parenchimatose renali
Insufficienza renale CRONICA È il risultato di malattia cronica renale; si manifesta quando meno del 30% dei nefroni sono funzionanti; è irreversibile
Quadro macroscopico e istologico I reni sono diminuiti di volume, raggrinziti, fibrotici, la superficie è irregolare: “end stage kidney” Fibrosi dei nefroni e dell’interstizio, può essere presente anche una flogosi cronica di varia natura
Esiti dell’insufficienza renale sono elevata AZOTEMIA e la sindrome UREMICA: Azotemia: aumento dei composti azotati nel sangue (urea, creatinina) Sindrome uremica: sindrome associata a sintomi e lesioni sistemiche SINDROME NEFROSICA: conseguenza dell’ insufficienza renale cronica: • proteinuria • ipoproteinemia • edema • ipercolesterolemia (per l’alterato metabolismo)
Lesioni extra-renali associate alla sindrome uremica
Capsula renale Ipertrofia Atrofia gelatinosa (d/D edema) iperema Liponecrosi Bovino Processi infiammatori Parassiti (strongili cv)
Anomalie dello sviluppo del rene A. Anomalie quantitative 1. Agenesia (aplasia) renale Mancanza completa dello sviluppo di uno (unilaterale) o di entrambi (bilaterale) i reni. Frequente in linee familiari (Doberman, beagle, P. Shetland, Large white). 2. Ipoplasia renale Difetto quantitativo causato da una riduzione della massa del blastema mesonefrico. Evento molto raro (unilaterale e bilaterale). Il volume è ridotto di oltre il 50%. Le strutture sono in numero ridotto. 3. Duplicazione renale Avviene in associazione con l'uretere corrispondente. Evento raro è descritto in bovino, suino e cane.
Displasia renale differenziazione abnorme delle strutture renali che non sono rappresentative di una normale nefrogenesi: presenza di tessuto mixomatoso, persistenza di dotti del metanefro, epitelio tubulare atipico, tessuto osseo o cartilagineo Aspetto macroscopico: variabile (ipotrofia, fibrosi,lesioni organi ipsilaterali), aspetto di “end stage kidney”; Istopatologia: presenza di strutture inappropriate per lo stadio della sviluppo o strutture anomale (mesenchima indifferenziato, glomeruli immaturi, di dimensioni variabili, dotti a fondo cieco)
B. Anomalie di posizione, forma ed orientamento 1. Ectopia renale Normalmente caudale (inguinale o pelvica) può essere mono- o bilaterale ed essere associata ad altre anomalie (inginocchiamento dell'uretere, sbocco app. genitale, origine iliaca della arterie renali).Frequente in suino, meno cane e gatto. 2. Lobulazione fetale Persistenza della lobulatura fetale. Normale nel bovino, forma non patologica nel cavallo. 3. Rene "a ferro di cavallo" Risulta dalla fusione craniale o caudale di diverso grado dei reni. Presente in tutte le specie animali.
Cisti renali presenza di cavità cistiche visibili nel parenchima renale Singole o multiple Spesso non causano patologie. Contengono liquido acquoso trasparente come pure la parete A. Congenite Malattia renale policistica: suini, agnelli, collie“ “(associata a cisti biliari) terrier, gatti persiani B. Acquisite Cisti da fibrosi Pseudocisti perirenali Meccanismi : A. Lesioni ostruttive; B. Alterazioni della TBM con ectasia tubulare; C. Iperplasia cellule tubulari e blocco deflusso
Malattie renali familiari Nefropatia giovanile progressiva •Descritta in almeno altre 20 razze canine fra cui : bull terrier, chow chow,cocker spaniel, doberman pincher, Lhasa Apso, Shih tzu, elkhound norvegese,Samoyedo, barboncino, malamute, schnauzer nano, pastore tedesco •Malattia caratterizzata da grave fibrosi renale bilaterale in soggetti giovani. •Colpiti cani dai 4 mesi ai 2 anni con sintomi di poliuria, polidipsia e uremia. Nefropatia familiare •Le lesioni coinvolgono il glomerulo, l'interstizio o i tubuli con lesioni di varia tipologia: glomerulopatia, glomerulonefrite, atrofia glomerulare e tubulare, glomerulosclerosi, formazione di cisti, fibrosi periglomerulare e interstiziale. •Macroscopicamente: i reni sono diminuiti di volume, raggrinziti, pallidi e di consistenza aumentata, la superficie appare finemente punteggiata. La fibrosi interessa tutti i distretti renali. • bull terrier, chow chow, cocker spaniel, Doberman pincher, Lhasa •Apso, Shih tzu, elkhound norvegese, Samoyedo •Prima causa di insufficienza renale cronica nei cani giovani •Lesioni analoghe a quelle della Nefropatia giovanile progressiva
Nefrosi Fenomeni regressivi e alterazioni pigmentarie Degenerazione torbido ialina: aumento di volume corticale scolorita opaca Microscopia: aumento di volume, cilindri ialini nei tubuli. Alcune noxae batterica possono portare a necrosi Clostridium perfrigens tipo D presenza di lecitinasi (pulpy kidney disease); fenomeno Schwtzman Mioglobinuria del cavallo Amiloidosi. Cavalli sieroproduttori Nefrocalcinosi Pseudomelanosi, Colemica (Sali biliari) per ittero…. Degenerazione grassa carattere focale con strie, diabete e sindromi acetoniche
Malattie tubulari 1. Necrosi tubulare acuta a. Forma ischemica b. Forma tossica 2. Disfunzioni tubulari specifiche a. Sindrome di Fanconi b. Acidosi renale tubulare tipo II c. Acidosi renale tubulare distale tipo I d. Glicosuria renale primaria 3. Pigmentazioni patologiche a. Emosiderosi (anemie emolitiche) b. Lipofuscinosi c. Melanosi d. Porfiria e. Ittero 4. Sindrome epatorenale 5. Nefropatia ipokaliemica poliuria dovuta a perdita cronica di potassio 6. diabete insipido nefrogenico perdita de lla sensi bilita’ de lle cellule dei tubuli dis tali e dotti colle ttori all’ormone adth
Malattie tubulari ereditarie Dovute ad alterazioni dei normali processi di riassorbimento ed escrezione tubulare. Conseguenti a specifiche alterazioni dei meccanismi di trasporto. a. Sindrome di Fanconi (Sindrome da difetti multipli nel riassorbimento) Descritta nei cani Basenji riguarda il trasporto di glucosio, fosfati, sodio, potassio, acido urico e aminoacidi b. Acidosi renale tubulare prossimale (Tipo II) Descritta nel cane riguarda l'impossibilità a riassorbire il bicarbonato filtrato nel tubulo prossimale c. Acidosi renale tubulare distale (Tipo I) Descritta in cane, gatto e cavallo è causata da un difetto nell'escrezione di idrogenioni che causa una forma di acidosi più grave di quella prossimale d. Glicosuria renale primaria Descritta nel cane (Norvegian Elkhound) riguarda il riassorbimento del glucosio e. Cystinuria Sex-linked, descritta nei maschi, sia in cani di razza sia negli incroci. Escrezione di grandi quantità di cistina che predispongono alla formazione di calcoli Bulldog… f. iperuricosuria Descritta nel cane Dalmata, difetto della cell epatica di conversione dell’acidourico in allantoina e conseguente iperescrezione di ac. Urico nell’urina e predisposizione alla formazione di calcoli
Acidosi tubulare Può essere di natura ereditaria o Incapacità di espellere le sostanze acide nelle può essere innescato da una urine malattia autoimmune o da alcuni farmaci Non ereditario Causato da diabete, malattia autoimmune, Assente o ridotta capacità di renale cronica, ostruzione. Può peggiorare dopo risposta all’aldosterone, un assunzione di alcuni farmaci, inclusi i diuretici ormone che aiuta a regolare con risparmio di potassio, inibitori dell’enzima l’escrezione di potassio e di di conversione dell’angiotensina e bloccanti del sodio attraverso i reni recettore dell’angiotensina II Misto causato da una malattia ereditaria, come la sindrome di Fanconi, l’intolleranza ereditaria Incapacità di riassorbire al fruttosio, Può essere causato anche dal dalle urine il bicarbonato, mieloma multiplo, da intossicazione da metalli che viene perso pesanti o da alcuni farmaci
Necrosi renali da ipoperfusione Aspetto macroscopico: Piccoli focolai giallastri (ATN) corticali diffusi o necrosi totale della corticale (NC);istologia: necrosi irregolare diffusa dei tubuli prossimali (ATN) o veri e propri infarti (NC). Aspetto macroscopico: Piccoli focolai di necrosi o cicatrici delle papille renali; estese necrosi o cicatrici nelle forme più gravi
Necrosi tubulare acuta (NEFROSI) La necrosi tubulare acuta è un processo degenerativo primario dei tubuli responsabile di insufficienza renale acuta. Si manifesta con uremia, oliguria,anuria. E' il risultato di diverse cause: Risultato di una ipoperfusione (shock operatori o traumatici, ustioni estese, emorragie, disidratazione, sindromi addominali acute) che può essere associata ad emolisi massiva (nefrosi emoglobinurica). Ischemia completa per due ore: necrosi tubulare. I tubuli prossimali sono particolarmente sensibili ad un grande numero di tossici esogeni in relazione al loro elevato metabolismo e ai fenomeni di riassorbimento. Causano danno all’epitelio e non alla membrana basale 1. Ischemia vedi anche disturbi circolatori 2. Tossici esogeni o endogeni (vedi tabella) Aspetto macroscopico: rene aumentato di volume, pallido, traslucido al taglio, pallido o congesto Istopatologia: Necrosi focale tubulare con distruzione (forma ischemica) o meno della TBM seguita da rigenerazione o fibrosi. Nelle forme tossiche possono essere presenti cristalli tipici (sulfamidici, ossalati di calcio)
Morfologia delle glomerulonefriti Aspetto macroscopico Istopatologia Forma acuta - Reni aumentati di volume, pallidi, diminuzione della consistenza, edematosi. Numerosi focolai puntiformi rossastri disseminati nella corticale. Forma cronica - Reni diminuiti di volume, con fenomeni fibrotici, aderenze capsulari, eventuale presenza di piccole cisti. Forma acuta - Iperemia glomerulare con aumento di volume, edema dei capillari, essudazione neutrofilica o monocellulare iperplasia delle cellule glomerulari, trombi, emorragie. Forma cronica - Iperplasia mesangiale nelle forme subacute; prevalenza di alterazioni fibrose glomerulari ed extraglomerulari.
Acuta: Essudative : siero/sierofibrinose , edema, Membranosa/membrano proliferative/ mista SubAcuta: forma intermedia Cronica
Malattie tubulo-interstiziali Alterazioni primarie dei tubuli o dell'interstizio con riflessi sulla funzionalità tubulare .. 1. Nefrite interstiziale Flogosi interstiziale acuta o cronica, focale o generalizzata, purulenta o non purulenta. Forma che può essere secondaria a lesioni necrotiche tubulari 2. Pielonefrite Si tratta di una nefrite interstiziale associata ad una flogosi del bacinetto renale (pielite), generalmente di natura ascendente. 3. Nefropatia ipercalcemica Nefropatia conseguente a ipercalcemia (sindrome paraneoplastica, iperparatiroidismo primario, ipervitaminosi D, insufficienza renale cronica). L'ipercalcemia provoca difficoltà nel riassorbimento di acqua e sodio e una mineralizzazione di TBM e GBM e delle cellule tubulari
Malattie tubulo-interstiziali Può essere presente in forma acuta (edema interstiziale, infiltrazione leucocitaria e necrosi tubulare focale) o cronica (infiltrazione mononucleata, fibrosi interstiziale ed atrofia tubulare). 1. Nefrite interstiziale non purulenta Eziologia Cane Leptospira canicola (forma cuta generalizzata), L. icterohaemorrhaggiae, epatite infettiva, Encephalitozoon cunicoli Bovino L. hardjo, nefrite fibroblastica, enterobatteri (E. coli), Febbre catarrale maligna, teileriasi Suino L. pomona, L. tarassovi, L. bratislava Cavallo Anemia infettiva Gatto Peritonite infettiva (forma piogranulomatosa)
Quadro anatomo-patologico forma acuta e sub-acuta: • macroscopicamente: lesioni diffuse (leptospirosi canina) o a focolai (E. coli dei bovini: rene a macchie bianche, Epatite infettiva del cane, febbre catarrale maligna, leptospirosi suina). Il rene è aumentato di volume, pallido, presenta focolai grigiastri nella corticale, ben delimitati o sfumati, che possono protundere dalla superficie. • istologicamente aggregati linfocitari, plasmacellule, monociti e rari neutrofili infiltrano l’intterstizio. L’epitelio tubulare può essere degenerato o necrotico.
Leptospirosi Eziologia Leptospira interrogans (180 sierotipi) EpidemiologiaDiffusione mondiale in suino, cane, bovino, cavallo ed animali selvatici nei quali causa aborto e forme acute (setticemia, epatite,nefrite, meningite). Riserva naturale: tubulo convoluto prossimale e tratto genitale. Aspetti cliniciNella forma acuta prevalgono i segni di epatite, anemia,ittero, dispnea mentre in quella cronica sono più frequenti le lesioni renali e gli aborti. Bovino: Forma setticemica, diminuzione produzione di latte, aborto.Cane: Epatite e Nefrite. Suino: sindrome da infertilità (aborto, suinetti poco vitali). Cavallo: aborto ed uveiti croniche. Lesioni anatomo-patologiche Possono essere presenti: ittero,anemia, emorragie diffuse, edema polmonare, aumento di volume di polmoni,fegato, reni; le lesioni possono passare dalle lesioni degenerative della fase acuta (edema, diminuzione della consistenza, colorito più pallido) a quelle infiammatorio-fibrotiche della fase più avanzate. Istopatologia: lesioni relativeall'aspetto macroscopico. Presenza delle leptospire all'interno dei tubuli.
Malattie tubulo-interstiziali 2. Nefrite interstiziale purulenta Forma prevalentemente tromboembolica e batteriemica ematogena discendente o ascendente (pielonefrite). Macroscopicamente si possono osservare ascessi di diverse dimensioni a sede prevalentemente corticale associati spesso ad infarti. I batteri (enterobatteri) possono essere visibili in piccoli gruppi circondati da numerosissimi neutrofili (ascessi). Nella forma cronica prevalgono i fenomeni fibrotici. Eziologia Cane: Enterobatteri, Strepto-, Stafilococchi Bovino: Actinomyces pyogenes Suino: Erysipelothrix rhusiopathiae Cavallo: Actinobacillus equuli
Malattie tubulo-interstiziali 3. Pielonefrite Flogosi renale e del bacinetto renale a causa di infezioni generalmente ascendenti ed accompagnata da cistiti ed uretriti.. Patogenesi e lesioni anatomo-patologiche a. Infezione urinaria con batteri endogeni di origine enterica o cutanea (E. coli, Strepto e Stafilococchi, Proteus, Pseudomonas) o più specifici (C. renale, C. pilosum, C. cystiditis, Eubacterium suis) b. Fenomeni predisponenti Stasi o ostruzione urinaria (anomalie ureterali, gravidanza, urolitiasi,ipertrofia prostatica, femmine) c. Reflusso vescico-ureterale rappresenta il meccanismo principale attraverso cui si instaura l'infezione ascendente persistente (forme croniche attive). d. Infezione al bacinetto renale caratterizzata in fase acuta da una papillite necrotica associata ad intensa iperemia delle zone vicine e infiammazione tubulo-interstiziale purulenta Nella forma cronica prevalgono le lesioni cicatriziali imponenti, l'infiltrato è prevalentemente mononucleato mentre nel bacinetto sono spesso presenti pus e residui necrotici maleodoranti.
Idronefrosi Dilatazione della pelvi renale associata ad atrofia progressiva e a ingrossamento cistico del rene a causa di ostruzione urinaria completa o incompleta Fattori patogenetici 1. Persistenza della filtrazione glomerulare 2. Ostruzione delle vie urinarie 3. Sviluppo di lesioni ischemiche Aspetto macroscopico: varia in relazione alla bilateralità o meno della lesione, alla completezza del'ostruzione e alla sua durata. Dilatazione progressiva fino alla formazione di un'unica cisti. istologia: dilatazione ed atrofia progressiva dei tubuli prossimali, necrosi e fibrosi della porzione corticale
Lesioni parassitarie 1. Granulomi da larva migrans Toxocara canis (cane, gatto), T. cani e cati (bovino), Neoascaris vitulorum (bovino e bufalo) 2. Stephanurus dentatus Parassita del suino si localizza nel grasso perirenale e nei tessuti adiacenti in comunicazione con la pelvi renale. Le lesioni più importanti sono tuttavia quelle da migrazione (polmoni, fegato, peritoneo) 3. Dioctophyma renale E' il nemotode più grande (100 cm). L'adulto si localizza nella pelvi renale di cane, gatto e mammiferi ittiofagi. Provoca una pielite emorragica e suppurativa con distruzione del parenchima renale. 4. Capillaria plica Si ritrova nella pelvi, uretere o vescia di cani, volpi e piccoli carnivori. C. feliscati si osserva nel gatto. Le lesioni sono leggere e a carattere infiammatorio.
Puoi anche leggere